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    Unidata, Intermonte alza target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intermonte ha confermato la raccomandazione (Buy) e incrementato il target price (a 5,50 euro per azione dai precedenti 4,90 euro) sul titolo Unidata, operatore di telecomunicazioni, Cloud e servizi IoT quotato su Euronext STAR Milan.Gli analisti affermano che i nuovi obiettivi 2026-27, pur essendo ambiziosi, sembrano ampiamente raggiungibili, supportati dalla fiducia del management nel sostenere la crescita e nell’eseguire con successo i piani strategici. Gli investitori si concentreranno sull’anno fiscale 2025 come test di sostenibilità del trend, con aggiornamenti delle stime che probabilmente richiederanno alcuni trimestri di solida esecuzione.”Riteniamo che in uno scenario di radicale rimodellamento del settore delle telecomunicazioni italiano, Unidata dovrebbe fare la sua parte considerando attivamente nuove opzioni strategiche, come scenari di consolidamento, per rafforzare la sua posizione di mercato, con una chiamata all’azione a breve termine che potrebbe riaccendere l’attrattiva speculativa del titolo – si legge nella ricerca – In particolare, in uno scenario di consolidamento del mercato, Unidata ha asset strategici interessanti, tra cui una rete FTTH proprietaria in una posizione altamente strategica come Roma, e una vasta competenza in progetti infrastrutturali, come dimostrato da iniziative come Unifiber, Unitirreno, Rome5G e gare d’appalto IoT”. LEGGI TUTTO

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    TIM, altra seduta con grandi volumi: passa di mano quasi il 6% del capitale

    (Teleborsa) – Altra seduta con volumi forti per il titolo Telecom Italia, in scia alle indiscrezioni di stampa che vedono alcuni fondi interessati alla quota del 23% del gruppo telefonico in possesso di Vivendi. Sono passate di mano circa 908 milioni di azioni (controvalore di 253 milioni di euro), pari a quasi il 6% del capitale sociale, con il titolo che ha chiuso in ribasso dello 0,36% a quota 0,2738 euro per azione. Venerdì il controvalore giornaliero era stato di 122 milioni di euro, lunedì di 142 milioni di euro, ben sopra la media.Bloomberg ha riportato ieri pomeriggio che CVC starebbe valutando l’acquisto della quota di Vivendi in TIM e avrebbe avuto colloqui preliminari con Vivendi e le discussioni sarebbero alle fasi iniziali. Inoltre, oggi il Messaggero riporta che ci potrebbe essere l’interesse anche di Bain, ma che non ci sarebbero discussioni in corso secondo fonti vicine a Vivendi.Secondo Equita, lo scenario che appare più probabile è che CVC possa essere interessata ad acquisire la quota di Vivendi, senza un completo take over. Un’operazione di take over su tutta l’azienda non è comunque da escludere, in quanto è oggi meno impegnativa finanziariamente che in passato, dopo la cessione della rete.Secondo Intermonte, l’uscita di Vivendi potrebbe anche sbloccare finalmente iniziative chiave di valorizzazione, come la conversione o il buyback delle azioni di risparmio, oltre allo spin-off o alla monetizzazione di asset non core. Inoltre, un nuovo azionista stabile e strategico migliorerebbe la governance, eliminando le frizioni storiche che hanno pesato sulla valutazione del titolo.Al di là dell’interesse dei fondi, ieri sera Reuters ha riportato che la Corte d’Appello di Roma ha posticipato la decisione in merito alla richiesta di sospensiva del pagamento di circa 1 miliardo di euro del canone 1998, dando modo alle parti di individuare una soluzione negoziata prima della nuova udienza fissata per il 20 gennaio 2025. Secondo Equita, se l’eventuale settlement extra-giudiziario fosse raggiunto nel 1Q25, si tratterebbe in particolare di una notizia positiva per le risparmio, in quanto il capital gain registrato a inizio 2025 sarebbe in grado di dare alta visibilità al ritorno all’utile netto per le azioni di risparmio. LEGGI TUTTO

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    T-Mobile annuncia buyback da 14 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Il board di T-Mobile US, compagnia telefonica statunitense controllata da Deutsche Telekom, ha autorizzato un nuovo programma di ritorno per gli azionisti fino a un importo iniziale di 14 miliardi di dollari che durerà fino al 31 dicembre 2025.Il programma di ritorno per gli azionisti del 2025 è il passo successivo coerente con il quadro di allocazione del capitale della società delineato nel suo recente Capital Markets Day. La società prevede che il suo piano aziendale supporti fino a 80 miliardi di dollari in investimenti e ritorni di capitale tra il 18 settembre 2024 e la fine del 2027.La società attualmente prevede di allocare tali fondi come segue: fino a 50 miliardi di dollari per riacquisti di azioni e dividendi in contanti, che include il programma di ritorno per gli azionisti del 2025; fino a 20 miliardi di dollari in una dotazione discrezionale e flessibile per potenziali attività tra cui delevering, investimenti nel core business, investimenti strategici e/o ritorni di capitale aggiuntivi agli azionisti oltre l’allocazione iniziale di 50 miliardi di dollari; e 10 miliardi di dollari per completare le transazioni in sospeso. LEGGI TUTTO

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    INWIT, Galli: a fine anno fatturato sopra 1 miliardo di euro con 24 mila torri

    (Teleborsa) – “A fine anno supereremo per la prima volta il miliardo di ricavi, quando siamo nati quattro anni fa eravamo a 750 milioni. Ci stiamo evolvendo da pura società delle torri ad azienda infrastrutturale ad ampio raggio e restiamo una delle tower company in maggiore espansione”. Lo ha detto Diego Galli, Direttore Generale di INWIT, in un’intervista di a “L’Economia” del Corriere della Sera, nella quale ripercorre il percorso di crescita della società e gli investimenti previsti nei prossimi mesi dedicati alla realizzazione di nuove torri e coperture DAS (Distributed Antenna System) per location indoor.”Abbiamo un piano d’investimento da 800 milioni fra infrastrutture digitali outdoor e indoor – ha detto Galli – Sul primo fronte stiamo proseguendo nei progetti di densificazione e rafforzamento della rete a beneficio degli operatori. Ogni anno realizziamo 900 torri. Qui è importante il Piano Italia 5G del Pnrr per portare il 5G in circa 1.400 aree bianche – 400 piccoli borghi e 250 aree montane – entro il 2026. Il programma vale più di 300 milioni e sinora è in linea con le scadenze. Ora dovremo accelerare ulteriormente e, nonostante le importanti semplificazioni introdotte nei processi autorizzativi, stiamo ancora incontrando difficoltà nell’ottenere i permessi per installare le torri in alcuni Comuni”.”Inoltre, stiamo lavorando sulla copertura di rete di aree chiuse, indoor, dove si concentra l’80% del traffico dati. A Milano abbiamo appena completato l’infrastruttura 5G della nuova metro 4, la blu, la seconda in Europa tutta in 5G. Di recente, poi, abbiamo stretto un accordo con A2A sulle micro-coperture. Installeremo delle piccole celle 5G sopra i pali della luce di A2A che consentiranno di abilitare al meglio la connettività in aree ad alta densità commerciale come i centri cittadini, a completamento delle macro-coperture”, ha aggiunto Galli. LEGGI TUTTO

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    AT&T, nuovo piano: 40 miliardi di dollari agli azionisti in 3 anni tra dividendi e buyback

    (Teleborsa) – AT&T, colosso statunitense delle telecomunicazioni, ha svelato un piano strategico pluriennale che punta sulla continua crescita redditizia degli abbonati 5G e in fibra. Questa crescita alimenterà un aumento dei rendimenti degli azionisti sugli investimenti di rete attraverso un programma di allocazione del capitale “solido ed equilibrato”, ha detto in occasione dell’Analyst & Investor Day del 2024.”Negli ultimi quattro anni, abbiamo ottenuto una crescita durevole e redditizia degli abbonati, generato interessanti rendimenti sugli investimenti di rete e rafforzato il nostro bilancio – ha affermato il CEO John Stankey – Stiamo mettendo i clienti al primo posto per diventare il miglior fornitore di connettività in America. Il nostro piano espande la più grande rete in fibra del paese a oltre 50 milioni di sedi totali, modernizza la nostra rete wireless e premia i nostri azionisti. Con la nostra crescita, prevediamo di restituire oltre 40 miliardi di dollari agli azionisti nei prossimi tre anni attraverso dividendi e riacquisti di azioni. Con questa audace strategia, stiamo entrando in una nuova era di crescita sostenuta in AT&T”.Entro la fine del 2029, AT&T prevede di raggiungere oltre 50 milioni di sedi totali con fibra. Ciò include le aspettative di passare circa 45 milioni di sedi tramite la sua distribuzione organica di fibra e servire oltre 5 milioni di sedi in fibra tramite Gigapower, la sua joint venture con Blackrock, nonché tramite accordi con provider commerciali ad accesso aperto.AT&T prevede una crescita consolidata dei ricavi da servizi nell’intervallo “low-single-digit” dal 2025 al 2027; una crescita dell’EBITDA rettificato del 3% o superiore all’anno dal 2025 al 2027; investimenti di capitale nell’intervallo di 22 miliardi di dollari all’anno dal 2025 al 2027; free cash flow (escluso DIRECTV) di oltre 16 miliardi di dollari nel 2025, con una crescita annuale di circa 1 miliardo, con conseguente free cash flow di oltre 18 miliardi di dollari nel 2027; EPS rettificato (escluso DIRECTV) di 1,97-2,07 dollari nel 2025, in accelerazione verso una crescita percentuale “double-digit” nel 2027.La società prevede che questo piano fornirà oltre 50 miliardi di dollari di capacità finanziaria nei prossimi tre anni, in gran parte attraverso una crescita organica. La capacità finanziaria rappresenta il free cash flow previsto dopo le distribuzioni a interessi non di controllo, più i pagamenti in contanti previsti dall’accordo annunciato per la vendita della quota di AT&T in DIRECTV a TPG, nonché la capacità di indebitamento netto dopo che la società ha raggiunto il suo obiettivo di leva finanziaria netta. Continua a prevedere di raggiungere il suo obiettivo di leva finanziaria netta di debito netto/EBITDA rettificato nell’intervallo 2,5x nella prima metà del 2025 e di mantenere la leva finanziaria in questo intervallo fino al 2027.AT&T prevede di restituire oltre 40 miliardi di dollari di questa capacità finanziaria agli azionisti tramite dividendi e riacquisti di azioni. Questo piano si tradurrebbe in oltre 20 miliardi di dollari in pagamenti di dividendi totali, con una capacità di circa 20 miliardi di dollari in riacquisti di azioni, dal 2025 al 2027. In base a questo piano, la società prevede anche circa 10 miliardi di dollari in flessibilità finanziaria incrementale per voci quali potenziali investimenti di crescita strategica organica o inorganica, rimborso del debito, rimborsi di interessi non di controllo o dividendi aggiuntivi o riacquisti di azioni. LEGGI TUTTO

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    ProSiebenSat.1, sanzioni per 3,9 milioni di euro da Tribunale Monaco di Baviera

    (Teleborsa) – La Procura pubblica e il Tribunale distrettuale di Monaco di Baviera hanno imposto ammende per un totale di 3,9 milioni di euro a ProSiebenSat.1 e a due delle sue controllate per violazioni della legge tedesca sulla vigilanza sui servizi di pagamento (ZAG): ProSiebenSat.1 Media deve pagare una multa di 10.000 euro, Jochen Schweizer una multa di 2,59 milioni di euro e mydays una multa di 1,3 milioni di euro. ProSiebenSat.1, Jochen Schweizer e mydays hanno collaborato ampiamente con la Procura e hanno condiviso i risultati delle proprie indagini su base continuativa, si legge in una del gruppo media tedesco che ha MFE nell’azionariato. Quando ha stabilito l’importo della multa, la Procura ne ha tenuto conto.Con il pagamento delle sanzioni, il procedimento è concluso per tutte le entità del gruppo interessate. Dopo l’avvio del procedimento, ProSiebenSat.1 aveva già riconosciuto un accantonamento adeguato nell’intervallo “low single-digit” milioni di euro per le accuse, al 30 giugno 2024.”Siamo lieti di poter concludere l’indagine ZAG e di concentrarci nuovamente sull’ulteriore crescita di Jochen Schweizer e mydays – ha commentato il CFO Martin Mildner – Allo stesso tempo, abbiamo analizzato a fondo la funzionalità e l’adeguatezza dei nostri sistemi di governance e, su questa base, abbiamo implementato miglioramenti significativi”.(Foto: Credit: ProSiebenSat.1 Media) LEGGI TUTTO

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    Sparkle: apertura nodo IP a Genova dedicato a connettività Internet tra Europa, Africa, Medio Oriente e Asia

    (Teleborsa) – Rispondere alla crescente richiesta di transito internet trainata dalle nuove tecnologie, dalle piattaforme multimediali e dai servizi basati sul cloud che richiedono una connessione a Internet altamente efficiente. Con questo obiettivo Sparkle annuncia l’apertura di un nodo IP a Genova. Il nodo IP è installato presso il data center di Sparkle Genova Landing Hub a Lagaccio, struttura di colocation aperta e neutrale, punto di interconnessione per Internet Exchange Point come Ge-DIX (già operativo nella struttura) e per reti terrestri e cavi sottomarini internazionali compresi Blue & Raman Submarine Cable Systems – che collegherà Milano e Marsiglia via Genova con l’Africa Orientale, il Medio Oriente e l’India – e l’associato sistema BlueMed con le sue diramazioni nel Mediterraneo verso Marsiglia, Bastia, Golfo Aranci, Roma, Palermo, Chania e Tel Aviv.Integrato con la dorsale globale Tier-1 di Sparkle Seabone – quinta rete IP al mondo –, il nuovo nodo permetterà a operatori di rete, ISP, OTT, content delivery networks, content e application provider di usufruire di servizi di transito IP affidabili e a bassa latenza in multipli scalabili da 10 GB, 100 GB, 400G. Inoltre, i clienti hanno a disposizione una gamma completa di soluzioni IP che comprendono anche i servizi DDoS Protection, che offre la possibilità di proteggere la propria rete dagli attacchi, e Virtual NAP che fornisce accesso virtuale ai principali Internet Exchange Point (IXP) senza la necessità di costruire infrastrutture proprietarie.”Già snodo strategico per i cavi sottomarini, con questa nuova attivazione rafforziamo ulteriormente il ruolo di Genova come porto digitale per il traffico Internet tra Europa, Africa, Medio Oriente e Asia”, ha dichiarato Enrico Bagnasco, amministratore delegato di Sparkle. LEGGI TUTTO

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    Prysmian, collocato bond dual-tranche da 1,5 miliardi di euro. Ordini 5 volte l’offerta

    (Teleborsa) – Prysmian, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore dei sistemi in cavo per energia e telecomunicazioni, ha collocato con successo un prestito obbligazionario senior non garantito dual-tranche per un totale di 1.500 milioni di euro. L’emissione consiste in una tranche di 850 milioni di euro con durata di quattro anni con scadenza 28 novembre 2028, cedola annuale fissa pari a 3,625% ed un prezzo di emissione pari a 99,817 ed una seconda tranche di 650 milioni di euro di durata di sette anni con scadenza al 28 novembre 2031, cedola annuale fissa pari a 3,875% ed un prezzo di emissione pari a 99,459. Si tratta della prima emissione nell’ambito del nuovo Programma EMTN di Prysmian ed è indirizzata a investitori istruzionali. Prysmian utilizzerà i proventi netti della transazione per rimborsare il finanziamento ponte sostenuto nel contesto dell’acquisizione di Encore Wire.”Siamo molto contenti della grande accoglienza da parte del mercato degli investitori di debito, con ordini che hanno superato 5 volte l’offerta, a conferma dell’elevato merito di credito del Gruppo – ha commentato il CFO Pier Francesco Facchini – Questa transazione è la prima effettuata da Prysmian con rating investment grade e sarà un importante punto di riferimento per il futuro. Le due tranche a quattro e sette anni consolidano ulteriormente la struttura finanziaria della società”.Le obbligazioni saranno quotate sul mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo.BNP Paribas, Crédit Agricole, Citi, Goldman Sachs, HSBC e Intesa Sanpaolo hanno agito come joint book runner. Banca Akros, BPER,Mediobanca e Rabobank sono co-managers. LEGGI TUTTO