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    Positiva Rai Way per speculazioni su società unica delle torri televisive

    (Teleborsa) – Ottima seduta per Rai Way, che si attesta a 5,01, con un aumento del 2,77%. La società, quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e sviluppo di reti di trasmissione e diffusione radiotelevisiva per la Rai, è toccata da indiscrezioni che vorrebbero il governo allo studio di un DPCM che punta a cambiare il suo assetto, permettendo così a Rai di scendere dall’attuale 65% del capitale a sotto il 51%. Attualmente la televisione di Stato non può scendere sotto il 51% per una norma voluta dall’allora premier Matteo Renzi, la quale bloccò i tentativi di EI Towers (gruppo Berlusconi) di unire le sue antenne con quelle della Rai. Oggi lo scenario è però diverso. EI Tower ha ora il gruppo F2i come azionista di maggioranza con il 60% e Mediaset (adesso MFE) è sceso al 40%. “Nel nuovo scenario politico e industriale, una fusione tra Rai Way ed EI Towers è un’ipotesi che torna di attualità – scrive Repubblica – In una casa comune, la Rai resterebbe comunque azionista di riferimento; e troverebbe in F2i un compagno di strada dal profilo istituzionale”.Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista in area 5,118 e successiva a quota 5,383. Supporto a 4,853. LEGGI TUTTO

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    BAI sbarca in Italia e punta sulle reti private 5G. M&A verso player minori

    (Teleborsa) – BAI Communications (BAI), operatore globale attivo nella fornitura di infrastrutture per le comunicazioni, ha annunciato oggi lo sbarco in Italia, dove sarà guidato da Luca Luciani, ex CEO di TIM Brasil. Il focus di BAI Italia sarà la distribuzione di soluzioni che includono small cell 5G al fine di densificare le reti in contesti urbani, reti private per le aziende attive nei settori healthcare, istruzione e produzione, insieme a reti DAS all’avanguardia per grandi luoghi pubblici e stadi. L’ingresso nel mercato italiano risulta per BAI, che è partecipato dal fondo pensione canadese, la prima operazione europea al di fuori di Regno Unito e Irlanda (è attiva anche negli Stati Uniti, in Australia, in Canada e a Hong Kong). Tra gli altri dirigenti senior di BAI Italia ci sono Antonino Ruggiero, Riccardo Jelmini, Riccardo D’Angelo ed Enrico Lanzavecchia. “Nel primo anno puntiamo a coprire 50 siti – tra ospedali, università, centri commerciali – e ad installare 1.000 micro-antenne nelle principali città, per poi gradualmente arrivare a 500 siti e 25.000 micro-antenne nell’arco di 5-6 anni, orizzonte temporale in cui prevediamo 280-300 milioni in termini di investimento”, ha detto Luciani a Reuters. “Abbiamo un focus importante sui distretti industriali, perché il sistema produttivo italiano vede una quantità enorme di aziende localizzate in aree a bassa connettività fissa e mobile e noi ci candidiamo a portare l’infrastruttura 5G”, ha aggiunto.Secondo quanto dichiarato da Luciani, BAI parteciperà alla gare per accedere ai fondi del PNRR, punterà a partnership con operatori più grandi e a fungere da aggregatore per quelli più piccoli. “Noi da una parte intendiamo misurarci sulla crescita organica, dall’altra il momento è unico e va colto, nel senso che ci sono opportunità di collaborazione con i grandi dell’infrastruttura mobile, come Inwit e Cellnex, ma c’è tanto da lavorare per consolidare i player minori, che costituiscono il 25-30% del mercato”, ha spiegato.”L’Italia, essendo uno dei più grandi mercati mobile in Europa, rappresenta una straordinaria opportunità per BAI per estendere ulteriormente le sue soluzioni neutral host, dal momento che operatori di rete mobile, amministrazioni locali e aziende private continuano a investire nelle infrastrutture 5G che sono indispensabili per favorire un futuro più connesso”, ha commentato Igor Leprince, Group CEO di BAI Communications. LEGGI TUTTO

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    Iliad conferma offerta per 100% di Vodafone Italia

    (Teleborsa) – Iliad ha fatto un’offerta a Vodafone per rilevare il 100% di Vodafone Italia, secondo quanto affermato oggi dai vertici del gruppo francese di telecomunicazioni. Le prime indiscrezioni erano emerse il mese scorso ed ora è arrivata la conferma ufficiale. Iliad non ha reso noto i dettagli dell’offerta. Secondo gli analisti di Equita, Vodafone Italia ha un enterprise value compreso tra 11 e 13 miliardi di euro, mentre quelli di Banca Akros lo collocano tra i 9 e 9,5 miliardi di euro, ma sottolineano che Iliad può essere disposta a pagare più di 10 miliardi di euro.La settimana scorsa il CEO di Vodafone, Nick Read, aveva detto di aver avviato colloqui su “diversi fronti di diversi mercati” per finalizzare degli accordi, in quanto ritiene che il consolidamento dei singoli mercati possa portare a un aumento del valore per gli azionisti. Nel corso di una conferenza stampa aveva sottolineato che sono Italia, Spagna, Gran Bretagna e Portogallo i mercati che potrebbero trarre vantaggio da un consolidamento, ovvero da una riduzione del numero degli operatori. LEGGI TUTTO

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    FTTH, Open Fiber: ad Afragola coperte 2300 unità immobiliari dalla nuova rete

    (Teleborsa) – Sono oltre 2.300 le unità immobiliari di Afragola pronte a navigare sul web beneficiando di una velocità di connessione fino a 10 Gigabit per secondo grazie alla fibra ottica targata Open Fiber. L’obiettivo di Open Fiber – spiega la società in una nota – è raggiungere 16mila tra case, negozi e uffici inclusi nel piano di cablaggio in modalità FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa).Grazie a un investimento diretto di 6 milioni di euro, Open Fiber ad Afragola sta costruendo una nuova rete all’avanguardia in grado di abilitare una connessione sicura, ultraveloce e a prova di futuro. Con l’apertura della vendibilità, Afragola raggiunge le altre città campane già coperte da Open Fiber con fondi propri: Napoli, Benevento, Caserta, Salerno, Acerra, Battipaglia, Casalnuovo, Casoria, Castellammare di Stabia, Cava de’ Tirreni, Giugliano, Marano di Napoli, Melito di Napoli, Mugnano, Nola, Portici, San Giorgio a Cremano e Villaricca. Attualmente sono circa 700mila le unità immobiliari coperte dall’innovativa infrastruttura di telecomunicazioni a banda ultra larga targata Open Fiber. LEGGI TUTTO

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    Tlc, contro il telemarketing illegale presentato il Codice di Condotta

    (Teleborsa) – Dopo il “Bollino blu” e il “Registro delle opposizioni” ecco il “Codice di condotta”, ulteriore strumento nella lotta al telemarketing illegale. In continuità con il lavoro svolto a tutela dei diritti dei cittadini e in contrasto alle pratiche del telemarketing Illegale, la proposta è stata avanzata da Assocontact (Associazione Nazionale dei Business Process Outsourcer) e OIC (Osservatorio Imprese e Consumatori) nell’ambito di un incontro, dal titolo “La spinta normativa all’autoregolamentazione nel telemarketing. Per un nuovo rapporto tra imprese e consumatori”, alla presenza delle massime Autorità regolatorie del settore. Il Codice di Condotta è un sistema di regole di comportamento e gestione che si integra con le raccomandazioni del Legislatore Europeo, del Legislatore Nazionale e delle Autorità di Vigilanza quali il Garante per la Protezione dei Dati Personali, il Garante della Concorrenza e del Mercato e l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nonché delle istituzioni regolatorie di settore. Con il Codice di Condotta Assocontact e OIC vogliono disciplinare l’operato degli Outsourcer a garanzia della pluralità dei diritti delle parte coinvolte. Anche per i Committenti sarà possibile aderire al Codice con l’obiettivo di rafforzarne la capacità di distinguere e contrastare gli operatori illegali.”La nostra natura di Osservatorio che racchiude diverse entità ci permette di avere un quadro di insieme di un fenomeno complesso che – come tutto il mercato – soffre la concorrenza di soggetti che operano illegalmente danneggiando l’intera filiera ed in particolare i consumatori – ha commentato Raffaella Grisafi, Vice Presidente OIC -. I numeri delle segnalazioni che l’OIC riceve su questo tema conferma le macro dimensioni del fenomeno su cui siamo convinti occorra continuare a fare squadra su iniziative comuni di informazione ed assistenza ai cittadini, autoregolamentazione, coinvolgimento delle committenze e partecipazione all’attività istituzionale come OIC sta facendo con Assocontact dal 2016″. LEGGI TUTTO

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    FTTH, Open Fiber: a Isernia parte la commercializzazione delle prime unità immobiliari

    (Teleborsa) – La fibra ultraveloce di Open Fiber è ora disponibile nelle case e nelle aziende di Isernia. Grazie ai lavori, avviati alcuni mesi fa i cittadini del capoluogo molisano, importante centro storico della Regione, potranno accedere a una rete FTTH (Fiber To The Home, fibra fino a casa) capace di arrivare a una velocità di connessione fino a 10 Gigabit per secondo. Il servizio – fa sapere Open Fiber in una nota – è disponibile per 3.200 mila unità immobiliari già cablate. A fine lavori saranno 7 mila.Nel progetto è previsto anche il cablaggio a titolo gratuito di alcuni siti di particolare interesse per la cittadinanza al fine di potenziare le relazioni tra amministrazione comunale e cittadini. LEGGI TUTTO

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    TIM Brasil, Alberto Griselli nuovo CEO

    (Teleborsa) – TIM comunica che il CdA di TIM S.A. (TIM Brasil), riunitosi ieri, ha nominato Alberto Mario Griselli CEO della società. La nomina ha efficacia immediata e fa seguito alle dimissioni di Pietro Labriola, che ha assunto la posizione di Amministratore Delegato e Direttore Generale del Gruppo TIM.Alberto Mario Griselli, con oltre 20 anni di esperienza nel settore delle telecomunicazioni, ha ricoperto posizioni di rilievo in Sud America tra cui quella di Vice President di TIMwe, fornitore globale di soluzioni di mobile engagement per operatori di telecomunicazione, e Managing Director della società di consulenza Value Partners. Griselli mantiene anche la posizione di Chief Revenue Officer in TIM Brasil, che ricopre dal 30 luglio 2019.Alberto Griselli non detiene azioni di TIM. LEGGI TUTTO

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    Oper RAN, apre oggi il primo centro di ricerca e sviluppo di Vodafone dedicato alla progettazione dei chip

    (Teleborsa) – Vodafone ha aperto oggi il primo centro di ricerca e sviluppo in Europa dedicato al progresso dell’architettura di microchip per alimentare le nuove reti Open RAN.Il centro sarà ospitato nel nuovo hub di competenze digitali di Vodafone a Málaga, in Spagna, operativo da oggi. 50 persone dedicate allo sviluppo di Open RAN si uniranno ai 650 esperti ingegneri software, architetti e tecnici che avranno sede presso l’hub. Circa 20 fornitori specializzati nella progettazione e sviluppo di architetture di chip si uniranno a Vodafone per migliorare le capacità di Open RAN. L’obiettivo del Centro di ricerca e sviluppo è la creazione di un forte ecosistema per la progettazione del silicio in Europa.Uno dei principali punti di forza di Open RAN è che separa l’hardware e il software in una stazione base mobile, consentendo un mix di apparecchiature di diversi fornitori. Ciò significa che Vodafone può rispondere rapidamente alla richiesta dei clienti di maggiore capacità e nuovi servizi semplicemente aggiungendo nuovo software all’hardware generico. Collaborando con i fornitori all’architettura e alla progettazione di microchip, Vodafone può promuovere una maggiore interoperabilità all’interno dell’ecosistema Open RAN. L’azienda implementerà le soluzioni di silicio sviluppate congiuntamente nelle sue piattaforme per fornire prestazioni ed efficienze migliorate man mano che le richieste di capacità di rete aumentano.Francisco Martin, Head of Open RAN di Vodafone, ha spiegato: “In qualità di pioniere di Open RAN, Vodafone sta unendo le forze con aziende tecnologiche specializzate per espandere l’ecosistema. L’innovazione del silicio rafforzerà la posizione dell’Europa nel mercato globale e accelererà il lancio di nuovi servizi digitali”. LEGGI TUTTO