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    Open Fiber: al via nuova Governance con insediamento del nuovo CdA

    (Teleborsa) – Si è perfezionata l’operazione di compravendita della partecipazione detenuta da Enel in Open Fiber (OF), in virtù della quale OF risulta direttamente controllata da Open Fiber Holdings, partecipata al 60% da CDP Equity (CDPE) e al 40% da Macquarie Asset Management (MAM).A seguito di questa operazione, si è riunita l’Assemblea di Open Fiber che ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, composto da Barbara Marinali, Presidente, Mario Rossetti, Amministratore Delegato, Roberta Battaglia, Nathan Luckey, Geoff Shakespeare e Alessandro Tonetti. L’Assemblea ha altresì nominato il nuovo Collegio Sindacale, che risulta composto da Angelo Colombo, Presidente, Eugenio Pinto e Simona Arduini, sindaci effettivi.Gli azionisti hanno ringraziato il Consiglio di Amministrazione uscente. Al Presidente uscente, il Professor Franco Bassanini, Open Fiber conferirà l’incarico di Senior Advisor.Nella sua prima riunione, il nuovo CdA ha approvato il piano industriale 2022-2031, che punta alla copertura dell’intero territorio nazionale, mediante il completamento degli interventi nelle aree nere (cluster A e B) e nelle aree bianche (cluster C e D) e la copertura delle aree grigie, a partire dalla partecipazione alle gare che verranno indette dal Governo nell’ambito del PNRR.A copertura del nuovo piano industriale, il CdA ha approvato l’accordo raggiunto con Banca Santander, Banco BPM, BNP Paribas, Crédit Agricole, ING Bank, Intesa, Société Général e Unicredit che prevede linee di credito committed per 7,175 miliardi di euro.Tale operazione rappresenta il più grande finanziamento infrastrutturale in reti di telecomunicazione mai realizzato in EMEA e conferisce a OF le risorse e la flessibilità necessarie per accelerare e completare gli interventi in corso e per ulteriormente estendere la sua presenza sul territorio nazionale. LEGGI TUTTO

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    TIM, Giorgetti: priorità occupazione, tecnologia e protezione rete

    (Teleborsa) – “Si possono valutare eventuali sinergie” tra TIM e Open Fiber. Lo ha detto il Ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, in una informativa urgente alla Camera.Priorità, ha detto Giorgetti è la “necessità di realizzare una rete in fibra ottica con diffusione capillare e tutelare asset strategici nelle telecomunicazioni. Il Governo sta seguendo con estrema attenzione ed ha costituito un comitato con il compito di valutare i progetti sulla rete”.Al momento “non c’è titolo ad assumere formali iniziative” di Golden Power ma se “KKR o chiunque altro dovesse formalizzare il lancio di un’Opa si attiverà procedura”, dice Giorgetti. “E’ opportuno evidenziare che ci si trova davanti a un processo nelle sue fasi iniziali che non ha dato luogo a un’Opa su TIM”. “Nel caso di specie allo stato diversamente dai precedenti che hanno interessato il settore – ha detto Giorgetti – si tratta di una mera manifestazione di interesse non vincolante, non accompagnata da atti formali necessari per esprimere qualunque tipo di valutazione per la sussistenza di presupposti per l’esercizio dei poteri speciali. Inoltre trattandosi di una società quotata in Borsa le operazioni sono altresì soggette anche ai regolamenti della Consob”. “E’ questo il perimetro in cui l’esecutivo valuterà l’offerta di KKR che al momento si è concretizzata unicamente in una manifestazione di interesse non ha ancora, e potrebbe anche non dare luogo a una formale Opa, e nel momento in cui questa verrà formalizzata sicuramente nei limiti e nelle condizioni annunciate il Governo eserciterà i propri poteri e le proprie prerogative”.Citando l’incontro con i Sindacati nelle scorse ore, Giorgetti ha richiamato le parole di Draghi in riferimento al dossier Tim, un dossier di straordinaria importanza in cui priorità sono la protezione dell’occupazione, della tecnologia, frontiera fondamentale in termini prospettici e che fa parte del PNRR e protezione della rete. E’ indiscutibile che all’interno di TIM esistano degli asset di natura strategica per cui è indispensabile il controllo pubblico”. LEGGI TUTTO

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    TLC, Prysmian: serve rete di fibra sostenibile e di qualità

    (Teleborsa) – “Nell’urgenza di attuare piani di ripresa, rischiamo di costruire infrastrutture non a prova di futuro o spendere più soldi di quanto dovremmo. Nonostante la pressione del tempo, dobbiamo garantire che l’infrastruttura, essendo un asset nazionale, sia costruita con la giusta ambizione in termini di prestazioni e sicurezza”. Ad affermarlo è stato l’Executive Vice President della divisione telecomunicazioni del Gruppo Prysmian, Philippe Vanhille, illustrando la sua visione per un futuro di successo delle telecomunicazioni e del settore digitale, intervenendo all’evento di punta sulla politica delle telecomunicazioni, Tech and Politics Forum 2021, quest’anno in formato digitale.Questo potrebbe essere garantito se i governi avessero il coraggio di prescrivere alcuni imperativi tecnici, abbandonando in una certa misura il principio della neutralità tecnologica, ma andando nella direzione di ridurre l’impatto ambientale della costruzione delle infrastrutture, incentivando la durabilità delle soluzioni e l’alta qualità dei componenti.”Abbiamo bisogno che il concetto di “deep fibre” diventi dominante” – spiega Philippe Vanhille – “una rete in fibra sostenibile e di qualità in grado di soddisfare i requisiti delle future applicazioni digitali”. LEGGI TUTTO

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    TIM, Gubitosi lascia le deleghe. Labriola sarà nuovo direttore generale

    (Teleborsa) – L’Ad di TIM, Luigi Gubitosi ha lasciato le deleghe e il CdA del gruppo ha accettato il passo indietro del manager. Lo si apprende da fonti vicino al dossier secondo cui le deleghe vengono affidate al presidente del gruppo, Salvatore Rossi, e all’attuale CEO di TIM Brasil, Pietro Labriola, che sarà nominato direttore generale.Oggi si è svolto a Roma il CdA straordinario di TIM chiamato a discutere dell’OPA del fondo americano KKR e delle deleghe dell’AD, Luigi Gubitosi, il quale pur di dar corso, con serenità e velocemente, all’analisi della proposta fatta dal fondo americano di acquistare il controllo della compagnia telefonica, si era detto disposto a rimettere le deleghe in mano al board.La potenziale operazione di acquisizione di Telecom Italia da parte di KKR “se dovesse andare avanti e aumentasse la leva finanziaria della società, potrebbe avere conseguenze negative sul rating”. Lo afferma l’agenzia Fitch in una nota odierna dal titolo “Private equity takeover of Telecom Italia may increase leverage”. Il rating dell’agenzia sul gruppo TIM attualmente è BB+. “Sulla base di esempi recenti di operazioni simili nel settore delle telecomunicazioni – spiegano gli analisti di Fitch – le strutture di finanziamento tendono ad avere una significativa componente di debito che aumenta la leva finanziaria a livelli coerenti con i rating nella categoria B. Se l’operazione procedesse, rivedremmo il rating di Telecom, con probabili implicazioni negative”. LEGGI TUTTO

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    Spazio, Colao: intesa con la Francia sui lanciatori mette le basi per i prossimi 10 anni

    (Teleborsa) – L’Italia è molto soddisfatta dell’accordo con la Francia sulla cooperazione nel settore dello spazio, firmato oggi a Roma nel contesto del Trattato del Quirinale. Lo ha affermato il ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, parlando con alcuni giornalisti a Bruxelles a margine del Consiglio Ue della Competitività. “Siamo molto soddisfatti per l’accordo con la Francia sullo spazio, in particolare sui lanciatori. Italia e Francia condividono una visione strategica del settore per l’Europa”, ha detto Colao sottolineando che in quest’area “l’Italia torna protagonista grazie ai fondi nazionali e al Recovery Plan”. Con la Francia, ha aggiunto il ministro, “abbiamo deciso di collaborare su alcuni aspetti importanti come i motori per i lanciatori, ma anche alcune ottimizzazioni industriali fra i due paesi”. Inoltre, si punta ad “avere un ruolo importante nel sistema dei lanciatori e nel sistema di osservazione della Terra, dove i due paesi possono essere dei giocatori importanti nella squadra europea”. “L’accordo è importante – ha rilevato ancora Colao – perché Italia e Francia sono pilastri della strategia europea dello spazio: abbiamo competenze diverse ma entrambi condividiamo il bisogno di essere più efficienti e di coinvolgere altre imprese, imprese private e commerciali, start up di tutto il mondo dei data analytics. Ma per fare questo ci vogliono ovviamente degli asset importanti. Perciò l’accordo sui lanciatori è una parte importante, perché mette le basi per i prossimi 10 anni di lavoro assieme”.Sulla dossier Tim il ministro non si è invece sbilanciato. “Le vicende di mercato le lasciamo al mercato, ma abbiamo a cuore la sicurezza delle reti e dei dati”, ha affermato. “Adesso si aspetta e si seguono i fatti”, ha aggiunto Colao. LEGGI TUTTO

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    TIM, Gubitosi pronto a passo indietro per “serena e rapida” valutazione offerta KKR

    (Teleborsa) – “Al fine di favorire il processo decisionale da parte del consiglio, metto a disposizione del CdA le deleghe che mi avete conferito, per vostra opportuna valutazione. Se questo passaggio consentirà una più serena e rapida valutazione della non binding offer di KKR, sarò contento che sia avvenuto”. È quanto ha scritto Luigi Gubitosi, amministratore delegato di TIM, in una lettera indirizzata al consiglio di amministrazione in vista della riunione di domani. “Non posso tacere lo stupore generato da alcune posizioni assunte; mi permetto, quindi, di riassumere il mio pensiero”, scrive l’AD in una lunga lettera visionata dall’ANSA.”L’indicazione di interesse inviata venerdì 19 novembre da KKR riguarda il lancio di una Offerta Pubblica di Acquisto totalitaria verso sia le azioni ordinarie sia le azioni di risparmio. È ovvio, quindi, che i soggetti che potrebbero esserne interessati sono tutti gli azionisti della nostra società. Il destinatario di una eventuale offerta, quindi, non è la società ma i soci che decideranno nella loro autonomia come comportarsi. In questo caso, il CdA deve rigorosamente attenersi alle regole, atteso che non ha un ruolo attivo ma deve assicurare la trasparenza e corretta informazione al mercato”.”In particolare, ai sensi della normativa vigente, qualora l’Offerta venisse formalizzata, il CdA dovrà con totale trasparenza consentire agli azionisti di valutare la convenienza dell’Offerta e la congruità del prezzo offerto”. Gubitosi si rivolge poi ai consiglieri indipendenti: “Hanno un ruolo fondamentale in quanto il Consiglio, a tempo debito, dovrà sulla base del lavoro degli amministratori indipendenti, emettere un comunicato che conterrà una valutazione degli effetti che l’eventuale successo dell’Offerta potrà avere sugli interessi della società, sull’occupazione e sulla localizzazione dei siti produttivi”.”In altre parole, il Consiglio deve agire nell’interesse di tutti i Soci e a tutela del mercato, e cioè anche degli azionisti di minoranza, e di tutti gli stakeholders (creditori, dipendenti, ecc..)”. Gubitosi si sofferma su quanto avvenuto nel CdA di domenica scorsa, 21 novembre, quando è stata esaminata l’offerta non vincolante del fondo USA. “L’idea, ventilata da alcuni consiglieri di non inserire il prezzo nel comunicato stampa o di non precisare le condizioni poste da KKR, o addirittura l’interrogativo sull’opportunità di emettere un comunicato, dimostrano la totale mancanza di rispetto verso il mercato che non può appartenere alla cultura di TIM”. “La stessa trattazione tra gli ultimi punti dell’ordine del giorno del CdA di domani può dare un senso di scarsa priorità”, aggiunge.La lettera si conclude con una riflessione sul suo ruolo: “Le non troppo velate accuse che mi sono state rivolte in relazione alla mia presunta vicinanza a KKR, oltre ad essere totalmente fuori luogo e false come ho ripetutamente fatto presente, non devono essere utilizzate strumentalmente per rallentare il processo di esame della indicazione di interesse, tentativo dal quale mi dissocio in modo netto”. Gubitosi ripete che “il nostro dovere è quello di tutelare gli interessi di tutti i nostri stakeholders, in particolare il mercato, di non privilegiare posizioni individuali e di agire nel rispetto rigoroso delle regole con rapidità per tutelare la stabilità della nostra società”. LEGGI TUTTO

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    Big Tech, domani in Consiglio Ue le norme per limitarne potere: si va verso il via libera

    (Teleborsa) – Domani il Consiglio Ue dei ministri responsabili per il mercato interno dovrebbero concordare un orientamento generale sul pacchetto legislativo per contrastare il potere delle Big tech proposto dalla Commissione europea lo scorso dicembre. Sul tavolo in particolare le due proposte di regolamento sui mercati digitali (Dma) e sui servizi digitali (Dsa) in cui si articola il pacchetto. Secondo quanto riporta Ansa, l’Italia è favorevole al testo di compromesso sul Dma proposto dalla Slovenia, che detiene la presidenza di turno del Consiglio Ue, ma in una dichiarazione chiede che l’obbligo di accesso a condizioni eque e non discriminatorie per gli utenti commerciali sia esteso anche ai motori di ricerca e ai servizi di social network. Nella formulazione attuale, tale obbligo grava solo sugli app store. Alla dichiarazione – che verrà allegata agli atti del Consiglio – hanno aderito Spagna, Portogallo e Danimarca, mentre Germania, Austria, e Belgio si sono espresse verbalmente a favore. Anche in relazione al Dsa, l’Italia sostiene il testo di compromesso della presidenza ma in una dichiarazione congiunta con la Spagna sottolinea la necessità di estendere gli obblighi di tracciabilità attualmente previsti per i mercati online a tutti i fornitori di servizi digitali. Il Dma è stato approvato ieri dalla commissione Mercato Interno del Parlamento europeo e sarà sottoposto al voto in plenaria a dicembre, mentre per il Dsa sono previsti tempi più lunghi. LEGGI TUTTO

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    Open Fiber, fibra arriva anche nei piccoli comuni del Lazio

    (Teleborsa) – Dopo le grandi città anche gli abitanti dei comuni delle province di Roma, Frosinone, Viterbo e Rieti potranno accedere a un servizio che permetterà loro di navigare ad alta velocità con la fibra ottica che entrerà direttamente nelle case, nelle scuole, nelle aziende e negli uffici pubblici. Open Fiber sta infatti realizzando nelle cosiddette “aree bianche” oggetto dei tre bandi Infratel, con il contributo economico delle regioni coinvolte, un’infrastruttura che punta a ridurre il divario digitale fornendo servizi di connettività a banda ultra larga in oltre 9 milioni di abitazioni in tutta Italia.Ad Agosta, Bovile Ernica, Capodimonte, Casperia e Villa Santo Stefano l’azienda ha realizzato una nuova rete estesa complessivamente per oltre 87 chilometri che in totale vede al momento 7422 unità immobiliari connesse attraverso un’infrastruttura che rimarrà di proprietà pubblica e sarà gestita in concessione da Open Fiber per 20 anni. Complessivamente, il piano coinvolge oltre 7mila comuni in tutta Italia.”Grazie alle conferenze di servizi e alla preziosa collaborazione della Regione Lazio e degli uffici comunali – fa sapere Open Fiber in una nota – il piano nelle province laziali è avanzato in maniera spedita per quanto riguarda la permissistica e il riutilizzo dell’infrastruttura esistente in modo da evitare disagi per i cittadini”. LEGGI TUTTO