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    WINDTRE offre ai clienti Business la protezione da cyberattacchi DDoS

    (Teleborsa) – WINDTRE BUSINESS offre protezione ai suoi clienti business dagli attacchi informatici, rendendo disponibile gratuitamente la DDoS Mitigation, una soluzione che fornisce protezione dagli attacchi informatici Distributed Denial of Service (DDoS). Questa tipologia di cyberattacco, che consiste nell’invio di grandi quantità di dati che inibisce server e connessioni Internet, è diventata più frequente negli ultimi giorni in relazione alla situazione in Ucraina. WINDTRE BUSINESS ha quindi offerto la fornitura gratuita del servizio per due mesi, in modo tale che le aziende potranno attivare questa sorta di scudo (DDoS Mitigation) chiamando in qualsiasi ora , il numero 1928.Con questa iniziativa, WINDTRE BUSINESS dimostra, ancora una volta, la sua vicinanza e il supporto a tutte le realtà produttive, attraverso la fornitura di soluzioni evolute ed al passo con la transizione digitale. LEGGI TUTTO

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    TIM, offerta Ardian è per 41% di Daphne 3. Offerti 1,3 miliardi di euro

    (Teleborsa) – TIM ha ufficializzato con una nota quanto avevano affermato CEO e CFO durante l’odierna call con gli analisti finanziari: l’offerta vincolante ricevuta dal consorzio di investitori istituzionali guidato da Ardian, in relazione all’acquisto della partecipazione indiretta in INWIT, ha per oggetto il 41% del capitale sociale della holding Daphne 3, che a sua volta detiene il 30,2% di INWIT. TIM sottolinea che il corrispettivo offerto ammonta a circa 1,3 miliardi di euro. Un veicolo facente capo ad Ardian partecipa al capitale di Daphne 3 con una quota pari al 49%. Come già segnalato, il consiglio di amministrazione di TIM ha valutato positivamente l’offerta, dando mandato all’amministratore delegato Pietro Labriola di negoziare l’accordo. LEGGI TUTTO

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    TIM, Labriola: dividendi appena piano porta risultati. Avanti contatti per rete

    (Teleborsa) – TIM ha intenzione di ripristinare i dividendi non appena la prevista riorganizzazione del gruppo avrà portato i risultati attesi, mentre la guidance sulle nuove entità del gruppo sarà resa nota la prossimo Capital Market Day. Lo ha detto l’amministratore delegato di TIM, Pietro Labriola, nella sua prima conference call con gli analisti sui dati di bilancio per il 2021 e il nuovo piano, il quale prevede che TIM passi da un gruppo verticalmente integrato a quattro entità separate (NetCo e ServCo, la quale include Enterprise, Consumer e TIM Brasil) con differenti focus industriali e metriche finanziarie. Sull’andamento finanziario del gruppo e il nuovo piano, l’AD ha ribadito che “nessuno è contento dei numeri, ma vogliamo essere realisti e migliorarli”.Per quanto riguarda la NetCo (asset di rete fissa, attività wholesale domestiche e Sparkle), “ci stiamo guardando interno e stiamo avendo discussioni iniziali con partner sia per quanto il lato finanziario che industriale”, ha detto Labriola, sottolineando che le interlocuzioni continueranno e saranno approfondite nelle prossime settimane. “In comparazione con il passato, è la prima volte che mettiamo chiaramente sul tavolo la possibilità per cui siamo pronti a perdere l’integrazione verticale, ha affermato l’AD, spiegando che non è ancora chiaro il modo in cui sarà fatto e dipenderà dai partner che TIM sarà in grado di coinvolgere.”Ciò che prevediamo è che in ogni caso un carve-out potrebbe permetterci opzionalità verso una possibile partnership industriale. Non possiamo nascondere che la partnership potenziale dal punto di vista industriale potrebbe essere CDP con Open Fiber”, ha detto Labriola. “Oppure – ha detto aggiunto – potremo pure cercare un ulteriore partner finanziario che potrebbe consentirci di ridurre lo stress sul livello di capitale richiesto per procedere sull’FTTH. Nei prossimi 3 anni avremo un’ondata di investimenti particolarmente alti, ma se guardiamo al medio lungo periodo sono buone notizie perché una volta che copriremo tutte le aree pianificate non avremo più il livello di investimenti e spese legate all’FTTH”.Incalzato dagli analisti sulle azioni che TIM sta intraprendendo e sulle negoziazioni in corso, l’amministratore delegato ha affermato che “i prossimi tre mesi saranno molto importanti per il gruppo e quindi alcune informazioni non possiamo divulgarle perchè potrebbero dare un vantaggio ad altre realtà”.”TIM sta operando in un contesto normativo molto pesante e credo che siano necessarie operazioni straordinarie e noi le abbiamo identificate”, ha sottolineato il numero uno del gruppo, aggiungendo che “ha la migliore infrastruttura del Paese” e questo rende TIM “l’operatore più adatto per il PNRR”. Secondo il manager, “TIM sta affrontando sfide molto concrete. Il nostro mercato è il più competitivo e regolamentato d’Europa. Anzi, siamo l’unico operatore dell’Unione europea ad avere tutti gli obblighi più gravosi anche sulle reti di nuova generazione”.Sul calcio “le ambizioni erano ottimistiche, tuttavia una serie di problematiche hanno rallentato l’intera iniziativa e trasformato le opportunità in un freno per l’EBITDA. Le questioni chiave sono più spettatori per abbonamento e la pirateria che ha ridotto drasticamente la dimensione del mercato”, ha detto Labriola. In particolare, secondo Labriola, “Dazn avrebbe dovuto fermare la pirateria ma non lo ha fatto e quindi siamo in fase di negoziazione con loro. In secondo luogo il ritardo nel piano dei voucher ha causato un effetto domino sul mercato, aumentando la pressione competitiva facendo scendere la crescita delle linee e i prezzi previsti”.Ieri sera TIM ha annunciato di ricevuto da un consorzio di investitori istituzionali guidato da Ardian un’offerta vincolante per l’acquisto della maggioranza del capitale della holding Daphne 3, che detiene il 30,2% del capitale di Inwit. “Se accettiamo l’offerta di Ardian – ha detto il CFO Adrian Calaza – rimarremmo con una partecipazione in Daphne 3 e nella governance di Inwit”. “L’offerta non è per tutta la quota”, ha sottolineato, chiarendo che TIM rimarrebbe con il 10%. LEGGI TUTTO

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    “Più Passi che Giga”, HO. MOBILE rilancia l'iniziativa per il consumo responsabile

    (Teleborsa) – Ho.Mobile torna da oggi con “Più Passi che Giga”, l’iniziativa che supporta i clienti a camminare all’aria aperta e a “consumare responsabilmente” i propri Giga. Il programma – spiega Ho.Mobile in una nota – permette ai clienti di sfidare il proprio consumo di Giga a colpi di passi: sarà infatti necessario fare più “GigaPassi” (1 GigaPasso = 10mila Passi) rispetto ai Giga consumati in un mese. Al termine della sfida di marzo sarà possibile riscattare un premio in collaborazione con Buddyfit, la prima app di fitness online.I clienti potranno monitorare i propri progressi mensili nell’apposita sezione dell’app di ho.Mobile e sul sito saranno disponibili diverse tipologie di percorsi e suggerimenti per attività da praticare all’aperto con l’arrivo della bella stagione. Inoltre, con il “convertitore in GigaPassi”, il consumo di Giga per le principali attività digitali quotidiane viene tradotto in distanze da percorrere.Anche quest’anno, tutti i Giga “risparmiati” contribuiranno a piantare nuovi alberi nella foresta di ho.Mobile. L’iniziativa è in collaborazione con Treedom, la prima piattaforma web al mondo che permette di piantare un albero a distanza e seguire online la storia del progetto di cui fa parte. Ad oggi la foresta di ho.Mobile è formata da ben 2.100 alberi tra Italia, Africa e Centro America. Con il programma “più passi che Giga” verrà piantato un albero ogni 1000 Giga risparmiati. LEGGI TUTTO

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    Corti, WINDTRE: “Per sostenere investimenti necessari interventi di sistema”

    (Teleborsa) – “L’impatto potenziale del dispiegamento del 5G può generare un valore aggiunto sull’economia italiana di 25 miliardi di euro in 10 anni, una stima che evidenzia una volta di più la necessità di supportare e incoraggiare gli investimenti delle telco”. È quanto ha dichiarato oggi Gianluca Corti, amministratore delegato designato di WINDTRE, alla presentazione dello studio realizzato con The European House-Ambrosetti “Il valore del settore delle telecomunicazioni per il sistema Paese”. L’obiettivo del rapporto è quello di fornire analisi ed evidenze oggettive e indipendenti per informare il dibattito pubblico su un tema di fondamentale importanza per la crescita economica del Paese, in un momento di radicale svolta come quello rappresentato dall’avvio del PNRR e del nuovo ciclo economico post Covid-19. Tra le principali proposte per il rilancio del comparto delle telco in Italia individuate da The European House – Ambrosetti e WINDTRE nello studio, figurano la semplificazione normativa e burocratica, un ripensamento della distribuzione dei costi per le reti verso modelli di partnership pubblico-privato, incentivi per la diffusione delle competenze digitali e nuove misure per favorire l’adozione di connettività ultra-broadband e soluzioni evolute da parte delle aziende. “Il Governo – ha spiegato Corti – sta facendo la sua parte con 6 miliardi e mezzo di fondi previsti per le infrastrutture, ma le telco italiane devono ancora fronteggiare burocrazia e regole stringenti che rendono difficoltosi gli investimenti, a partire dai limiti elettromagnetici sensibilmente più bassi rispetto al resto d’Europa. Quest’ultimo, precisa il ceo designato, è un tema entrato ormai nell’agenda politica e siamo fiduciosi che il ministro Giorgetti convochi presto gli operatori e gli stakeholder per affrontare questa e altre questioni centrali per il settore. In caso di una mancata revisione dei limiti, si rischia di rallentare la diffusione del 5G, indispensabile per supportare la richiesta sempre crescente di traffico dati”. Un altro punto cruciale sottolineato da Corti è la “necessità di stimolare con il credito d’imposta gli investimenti in servizi di telecomunicazione delle imprese, come avviene per l’Industria 4.0. È un’evoluzione – ha proseguito l’ad designato – importante sia sul piano tecnologico sia per la diffusione della cultura e delle competenze digitali, che va affiancata a programmi di formazione continua nelle scuole e nel mondo del lavoro. Per attuare queste misure, è cruciale la collaborazione tra imprese e istituzioni. In questa direzione – ha concluso Corti – il nostro settore intende contribuire alla realizzazione di politiche di sviluppo più efficaci possibile”.In base alla fotografia scattata dallo studio di The European House – Ambrosetti in collaborazione con WINDTRE, il comparto delle telecomunicazioni genera complessivamente, per effetto dell’attivazione delle filiere a monte e a valle, un giro d’affari di 71 miliardi di euro e valore aggiunto per 38,1 miliardi di euro, contribuendo al 2,3% del PIL nazionale. A questi indicatori si aggiungono i 2,9 miliardi all’anno di impatto fiscale abilitato, ossia il gettito generato attraverso l’IVA sui servizi. Questo importo rappresenta l’1,9% del gettito IVA complessivo ed è pari al 43% dei fondi del PNRR per lo sviluppo della banda ultralarga in Italia.L’impatto potenziale delle telco sul futuro del Paese viene stimato grazie a diversi indicatori. Tra questi la velocità di connessione: all’aumento della velocità media di connessione di 10 Mbps il PIL aumenterebbe di 0,9 p.p. e se l’Italia si allineasse alla velocità media dell’UE nel 2025 il PIL registrerebbe 40,9 miliardi di euro aggiuntivi. Altro parametro è la diffusione della banda ultralarga: se la percentuale di aziende coperte dalla banda larga in Italia raggiungesse il valore medio UE, il nostro PIL registrerebbe nel 2025 110 miliardi di euro aggiuntivi. Anche gli Investimenti Diretti dall’Estero crescerebbero di 1,2 miliardi aggiuntivi se la copertura della rete a banda ultralarga raggiungesse la media europea.”Gli ultimi anni – ha evidenziato Valerio De Molli, managing partner e ceo di The European House – Ambrosetti – hanno portato alla ribalta un nuovo modo di vivere il lavoro e la vita delle persone: la diffusione dello smart working, le smart factory, la diffusione dello streaming, e molte altre innovazioni hanno radicalmente trasformato le nostre società. Tutti questi aspetti hanno un tratto in comune: la necessità di un’infrastruttura di telecomunicazioni avanzata e solida, capace di sostenere la crescente domanda di connettività e di accompagnare la crescita del Paese. Per questi motivi trovo che le riflessioni che abbiamo elaborato assieme a WINDTRE e le proposte sviluppate a supporto dello sviluppo del settore siano di particolare rilevanza, non solo per analizzare l’Italia di oggi, ma per rilanciare l’Italia di domani”.Tre proposte per rilanciare il mercato delle Telco in Italia – Per il rilancio e il potenziamento del settore delle telecomunicazioni, lo studio di The European House – Ambrosetti, in collaborazione con WINDTRE, individua nel dettaglio tre principali aree di intervento. In primo luogo, si possono incentivare gli investimenti in infrastrutture attraverso la semplificazione normativa, sulla scia delle misure positive già introdotte con i decreti semplificazioni del 2020 e 2021, la revisione dei limiti di emissioni elettromagnetiche per gli impianti di telefonia mobile, la promozione del paradigma del partenariato pubblico-privato. La seconda proposta riguarda lo sviluppo delle competenze dei cittadini e dei lavoratori, per favorire la diffusione della cultura digitale per trarre il massimo beneficio dalle potenzialità offerte dalle telco. In particolare, – evidenzia lo studio – occorre incentivare l’adozione delle competenze STEM sin dai livelli primari dell’istruzione, fino a coinvolgere chi è già nel mondo del lavoro o è disoccupato, con percorsi pubblico-privati di re-skilling e up-skilling. Infine, è fondamentale favorire gli investimenti in connettività e in soluzioni evolute di telecomunicazione da parte delle imprese manifatturiere, passando da una logica di costo ad una di investimento. Il credito d’imposta già previsto dalla disciplina “Transizione 4.0” – suggerisce lo studio – può essere esteso in modo più completo alle tecnologie di rete abilitanti in ambito telco, mentre il sistema di incentivazione dovrebbe essere strutturato per non penalizzare la scelta di acquisto di servizi digitali rispetto all’acquisto diretto di macchinari e software. LEGGI TUTTO

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    Planetel, accordo di distribuzione con CIPS Informatica

    (Teleborsa) – Planetel, gruppo operante nel settore delle telecomunicazioni a livello nazionale e quotato su Euronext Growth, ha sottoscritto un accordo strategico di distribuzione con CIPS Informatica per la commercializzazione delle soluzioni e servizi di Planetel.Cloud ai rivenditori italiani. L’accordo prevede che CIPS Informatica sviluppi le conoscenze interne necessarie per la migliore distribuzione delle soluzioni e servizi cloud ai propri clienti, attraverso la formazione che sarà fornita da Planetel e riguarderà anche le fasi del processo dalla pre-vendita alla post-vendita.”Sono molto lieto di collaborare nuovamente con CIPS Informatica che conosco da tempo – ha commentato Giuseppe Coppola, direttore commerciale Divisione Cloud e ASP di Planetel – Con la sua rete di partner composta da oltre 400 rivenditori operanti nel mercato italiano, CIPS rappresenta ormai un punto fermo nel panorama della sicurezza e infrastruttura IT sul mercato nazionale. Siamo sicuri che questa partnership sarà foriera, per entrambe le aziende, di nuove sfide e soddisfazioni nel corso dell’esercizio 2022″.(Foto: Bethany Drouin) LEGGI TUTTO

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    TIM, Fibercoop porta la fibra ottica ultraveloce a Parabiago

    (Teleborsa) – Tim, attraverso FiberCop, la società infrastrutturale del Gruppo, realizzerà a Parabiago un innovativo piano di cablaggio che, con un investimento stimato di circa 3 milioni di euro e in sinergia con l’amministrazione comunale, porterà la fibra ottica fino alle abitazioni per rendere disponibili collegamenti ultraveloci fino a 1 Gigabit/s. L’amministrazione comunale di Parabiago – si legge in una nota – ha da subito voluto favorire la realizzazione di questa rete in fibra e, in merito, ha approvato un accordo con la società per l’utilizzo dei cavidotti di proprietà comunale, al fine di ridurre al minimo l’impatto dei cantieri stradali necessari alla posa della nuova rete ottica e per una maggiore capillarità del servizio. Nei casi in cui risulta necessario effettuare scavi, questi – assicura Tim – saranno realizzati adottando tecniche innovative a basso impatto ambientale, con interventi sulla sede stradale di circa 10-15 centimetri.Parabiago è stata inserita nel programma nazionale di copertura di FiberCop, che ha l’obiettivo di realizzare la rete di accesso secondaria in fibra ottica nelle aree nere e grigie del Paese per sviluppare soluzioni FTTH (Fiber To The Home) secondo il modello del co-investimento ‘aperto’ previsto dal nuovo Codice Europeo delle Comunicazioni Elettroniche. Gli interventi per la realizzazione della nuova rete, coordinati da Tim, sono appena iniziati in molte zone della città (in primis nella zona di Via Legnano, nelle frazioni di Villapia e Villastanza) e proseguiranno nei prossimi mesi anche nelle altre zone della città, in modo da rendere i servizi progressivamente disponibili, con l’obiettivo di collegare circa 6.800 unità immobiliari alla conclusione del piano. Grazie a questo piano, Parabiago sarà dotata di una rete in fibra ottica che grazie alla tecnologia FTTCab rende disponibili collegamenti fino a 200 megabit per 10.000 unità immobiliari.”La digitalizzazione della nostra città è un argomento che sta molto a cuore all’amministrazione, pertanto, far arrivare la fibra ottica nelle case dei nostri concittadini, è una notizia fantastica – dichiara l’assessore ai lavori pubblici Dario Quieti –. Oggi essere collegati ad una rete veloce e stabile è indispensabile per ogni singolo cittadino, dal ragazzo che la utilizza per motivi di studio, al professionista che la usa per lavoro, senza dimenticare tutti i servizi che internet può offrire. Per questo motivo abbiamo perseguito, con tenacia, tutte le strade possibili per attrarre l’interesse e far attuare gli interventi previsti dall’agenda digitale europea e dai piani relativi alla transizione digitale. Così è stato e TIM ha espresso la volontà di investire fin da subito sul nostro territorio avviando, prima, la progettazione della nuova rete con il progetto FTTH e, negli scorsi giorni, le opere di posa”.”Grazie agli ingenti investimenti fatti da TIM, Parabiago rientra in un ambizioso progetto che si propone di realizzare su tutto il territorio nazionale una rete interamente in fibra – dichiara Egidio Carlesso, responsabile Field Operations Line Lombardia Nord Ovest di Tim –. Si tratta di un’infrastruttura in grado di erogare volumi di traffico sempre maggiori e con una qualità elevatissima che consentirà a Parabiago di fare un passo importante sulla strada dell’innovazione. A beneficiarne saranno le imprese locali che avranno accesso a tutti i servizi digitali necessari allo sviluppo del proprio business e i cittadini per i quali disporre di collegamenti ultraveloci è un aspetto fondamentale per migliorare la qualità della vita”. LEGGI TUTTO

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    Inwit chiude in rialzo su M&A settore e possibile cessione quota di TIM

    (Teleborsa) – INWIT, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche, ha registrato un’ottima seduta in borsa sulle indiscrezioni che vorrebbero TIM pronta a cedere la sua partecipazione nella società e il fondo Ardian pronto a esercitare la propria prelazione (in quanto proprietario del 49% di Dafne, il veicolo che controlla il 30,02% di Inwit), oltre che sull’M&A nel settore delle torri di trasmissione. Il titolo ha chiuso la seduta odierna a Piazza Affari in rialzo dell’1,76% a quota 9,158 euro per azione, risultando il quarto miglior titolo del FTSE MIB.Secondo Banca Akros, “per Inwit l’implicazione sarebbe neutrale perché si tratterebbe di una transazione fuori mercato, ma negativa per TIM. Nella nostra somma delle parti valutiamo Inwit a un prezzo obiettivo di 11,3 euro”. “La cessione della quota in Inwit è molto credibile visto che è lo strumento più rapido per TIM per migliorare i ratio patrimoniali sotto pressione”, sottolinea Equita. LEGGI TUTTO