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    TIM, primo trimestre in calo. Guidance confermata

    (Teleborsa) – TIM ha chiuso il primo trimestre del 2022 con ricavi pari a 3.644 milioni di euro (3.728 nei primi tre mesi del 2021), di cui ricavi da servizi per 3,4 miliardi di euro (-2,5% YoY), in linea con la guidance. Si muove secondo le linee del piano anche l’EBITDA organico, attestandosi a 1,4 miliardi di euro, in flessione del -13,3% YoY; quello della Business Unit Domestic è pari a 1 miliardo di euro in, calo del 18,3% YoY, e quello di TIM Brasil a 0,4 miliardi di euro, in crescita del 5,1% YoY. La flessione del margine domestico è per lo più legata all’andamento dei ricavi, a fronte di costi operativi a sostegno della crescita dei business ICT e multimedia con un andamento sostanzialmente allineato al primo trimestre 2021, sottolinea il gruppo. Il risultato netto attribuibile ai soci della controllante si attesta a -0,2 miliardi di euro, in linea con il risultato del primo trimestre 2021.Per TIM Brasil i ricavi da servizi sono stati in crescita dell’8,4% YoY ed EBITDA in crescita del 5,1% YoY. Dall’acquisizione di parte delle attività mobili del Gruppo Oi sono stati segnalati ricavi per 1,8 miliardi di reais brasiliani ed EBITDA per 1,1 miliardi nei restanti mesi del 2022. Per quanto riguarda l’Italia, la strategia “Value vs Volume” sia nel fisso sia nel mobile è confermata, con churn rate in miglioramento in entrambi i mercati.”Il primo trimestre, pur essendo caratterizzato da un andamento del business e dei risultati in sostanziale continuità con il trend già evidenziato nell’ultima parte 2021, segna un momento di discontinuità nella gestione del gruppo, con una forte attenzione al rispetto delle guidance”. Il prossimo 7 luglio, in occasione del Capital Market Day di TIM, sarà presentato al mercato il progetto di riorganizzazione che, superando il modello di integrazione verticale, “consentirà di accelerare il percorso verso una generazione sostenibile di flussi di cassa e di far emergere il valore intrinseco degli asset di gruppo”.L’indebitamento finanziario netto after lease al 31 marzo 2022 si attesta a 17,7 miliardi di euro, in aumento di 1,1 miliardi di euro YoY e di 0,1 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2021. L’indebitamento finanziario netto è pari a 22,6 miliardi di euro, in aumento di 1,5 miliardi di euro YoY e di 0,5 miliardi rispetto al 31 dicembre 2021. L’Equity free cash flow è positivo per 123 milioni di euro su base after lease (301 milioni di euro l’equity free cash flow). LEGGI TUTTO

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    MFE voterà contro atti supervisory board in assemblea Prosieben

    (Teleborsa) – MFE-MEDIAFOREUROPE (ex Mediaset, che ora scambia con azioni MFE A e MFE B) ha deciso di votare contro l’approvazione degli atti del Supervisory Board per le attività 2021 in occasione dell’assemblea generale degli azionisti di Pro Sieben Sat 1 (in programma domani, 5 maggio 2022). Il gruppo di Cologno Monzese si dice “non soddisfatto” della gestione del governo societario da parte del Supervisory Board, che “ha avviato un processo di successione non rispettoso degli standard internazionali di trasparenza minimi”.In una nota, MFE cita il rifiuto del Supervisory Board ad accogliere la richiesta di esame individuale e non collettivo dell’attività 2021 dei membri del Board stesso, contrariamente a quanto previsto sia dalle leggi tedesche sia dalle migliori pratiche internazionali. “Una dettagliata relazione sulle motivazioni della decisione di voto contrario è stata oggetto di una lettera riservata inviata a ciascun membro del Supervisory Board”, si legge nel comunicato. Inoltre, MFE ha deciso di sostenere la proposta di elezione di Andreas Wiele a membro e futuro Presidente del Supervisory Board, considerata “un primo segnale tangibile di un cambiamento nella governance dell’azienda”.In un altro passaggio, MFE afferma di vedere “con soddisfazione l’obiettivo a medio termine di un’ambiziosa crescita organica annua (escluse operazioni di M&A) del 4%-5%, crescita che dovrebbe consentire un aumento annuo della generazione di cassa di circa l’8%-10%”. Previsioni definite “molto positive”, ma che “sfortunatamente non vengono ancora rispecchiate nel prezzo attuale delle azioni”. Per tutti questi motivi, MFE ha deciso di sostenere in Assemblea la gestione in atto della società e di votare a favore dell’approvazione formale degli atti dell’Executive Board.Infine, la ex Mediaset “si dichiara preoccupata per il fatto che alcuni commenti rivolti a singoli azionisti proprio in vista dell’assemblea potrebbero creare agitazione tra gli stakeholder e non favorire un rapporto di fiducia”. LEGGI TUTTO

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    CEO Pro Sieben Sat 1: ci piacerebbe conoscere piani MFE

    (Teleborsa) – “Pro Sieben Sat 1 ha provato a creare un gruppo televisivo europeo molti anni fa, ma poi ha fallito: non è possibile acquistare contenuti insieme a prezzi inferiori in tutta Europa o produrli insieme. Anche i risparmi sui costi sono difficilmente possibili, non vedo molto potenziale per le sinergie”. Lo ha affermato Rainer Beaujean, amministratore delegato di Pro Sieben Sat 1, in un’intervista a Suddeutsche Zeitung. Pro Sieben Sat 1 è il gruppo televisivo tedesco che ha MFE-MEDIAFOREUROPE (ex Mediaset, che ora scambia con azioni MFE A e MFE B) come primo azionista. “Vedo questa come un’azienda assolutamente indipendente che cresce da sola ma sono sempre aperto alle idee, anche perché non è la mia azienda ma degli azionisti”, ha aggiunto nell’intervista al giornale tedesco, che ha titolato l’intervista “Pro Sieben Sat 1 difende se stessa da Berlusconi”.”MediaforEurope è il nostro maggiore azionista, ma il nostro compito come consiglio di amministrazione è ovviamente quello di creare valore per tutti gli azionisti”, ha detto a proposito del gruppo di Cologno Monzese, prima che aggiungere che con MFE “vorremmo vedere un dialogo più stretto. Ci piacerebbe sapere da MediaforEurope quali sono i loro piani per un gruppo mediatico paneuropeo in termini concreti e quale valore aggiunto avrebbe per tutti i nostri stakeholder, per i telespettatori, i clienti, i dipendenti, gli azionisti, il pubblico. Finora, per noi è chiaro che stiamo creando molto valore da soli”. LEGGI TUTTO

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    Apple Pay, indagine Antitrust Ue per abuso di posizione dominante nei pagamenti mobile

    (Teleborsa) – Lente di ingrandimento di Bruxelles su Apple Pay, il sistema di pagamento di Apple per smartphone. Secondo la Commissaria europea per la concorrenza Margrethe Vestager la multinazionale statunitense “ha limitato l’accesso agli input chiave necessari per sviluppare ed eseguire app di pagamento mobile, i cosiddetti portafogli mobili”. “Apple ha costruito un ecosistema chiuso intorno ai suoi dispositivi e il suo sistema operativo, iOs. E Apple controlla le porte di questo ecosistema, impostando le regole del gioco per chiunque voglia raggiungere i consumatori utilizzando i dispositivi Apple. Ma altri sviluppatori di app dipendono dall’accesso a questo ecosistema per sviluppare portafogli mobili innovativi – ha sottolineato –. Il potenziale di innovazione in questo spazio è enorme. Ma questa innovazione è stata impedita da Apple rifiutando ad altri di accedere a Nfc sui suoi dispositivi” facendo sì che molti servizi di pagamento “non sono semplicemente disponibili” sui sistemi Apple. Vestager ha ricordato che in Europa la maggior parte dei pagamenti via telefono si effettua tramite tecnologia Nfc.”Apple sostiene che per motivi di sicurezza non può fornire l’accesso a Nfc per i pagamenti”, ha sottolineato Vestager aggiungendo che “la nostra indagine fino ad oggi non ha rivelato alcuna prova che indichi un rischio di sicurezza così elevato. Al contrario, le prove sul nostro fascicolo indicano che il comportamento di Apple non può essere giustificato da problemi di sicurezza”. “La conclusione preliminare che abbiamo raggiunto riguarda i pagamenti mobili nei negozi. Escludendo gli altri dal gioco, Apple ha ingiustamente protetto il suo portafoglio Apple Pay dalla concorrenza – ha aggiunto Vestager –. Se dimostrato, questo comportamento equivarrebbe a un abuso di posizione dominante, che è illegale secondo le nostre regole”. Immediata la risposta di Apple. “Apple Pay è solo una delle tante opzioni disponibili per i consumatori europei per effettuare pagamenti e ha garantito un accesso equo all’Nfc stabilendo al contempo standard all’avanguardia nel settore per quanto riguarda privacy e sicurezza. Continueremo a impegnarci con la Commissione per garantire che i consumatori europei abbiano accesso all’opzione di pagamento di loro scelta in un ambiente sicuro e protetto”, ha commentato un portavoce Apple dopo le dichiarazioni dell’Ue. LEGGI TUTTO

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    Digitale, Mitd: aggiudicato bando per isole minori

    (Teleborsa) – Aggiudicato il bando sulla connettività delle isole minori con il quale partiranno i lavori per portare la connessione internet ultraveloce alle isole minori italiane delle regioni Lazio, Puglia, Sicilia, Toscana e Sardegna.Con due mesi di anticipo rispetto alle tempistiche previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, è stata aggiudicato da Infratel Italia il bando di oltre 45 milioni di euro per la progettazione, la fornitura e posa in opera dei cavi sottomarini in fibra ottica e relativa manutenzione. La gara è stata assegnata ad Elettra Tlc, unico offerente. “Negli ultimi mesi abbiamo avviato tutte le gare previste dal PNRR per portare internet veloce in tutta Italia, nelle zone remote, dove è più difficile arrivare e nei presidi strategici del Paese, come scuole e strutture sanitarie. L’aggiudicazione dei 45 milioni di questo bando per le isole minori segna un passo importante nel percorso che abbiamo tracciato verso un’Italia sempre più digitale, e per non lasciare indietro nessuno” ha dichiarato Vittorio Colao, ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale. L’iniziativa fa parte degli interventi previsti dalla Strategia nazionale per la Banda ultra larga, finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Missione 1, componente 2, investimento 3.1.5 Isole Minori) con risorse anticipate a valere su fondi per lo Sviluppo e la Coesione del Ministero dello sviluppo economico. I lavori dovranno essere terminati entro il 31 dicembre 2023 e la manutenzione assicurata fino al 31 dicembre 2028. LEGGI TUTTO

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    Sparkle amplia la copertura in Brasile

    (Teleborsa) – Sparkle, operatore di servizi internazionali che fa capo al Gruppo TIM, apre un nuovo Punto di Presenza (PoP) a Fortaleza per supportare la crescente domanda di connettività internazionale in Brasile.Il nuovo PoP estende la capillarità della rete di Sparkle in Brasile, aggiungendosi agli altri PoP a San Paolo, Rio De Janeiro, Porto Alegre e Salvador e consolidando il suo posizionamento come una delle principali dorsali Tier-1 in Sud America.Il PoP è completamente integrato con la dorsale IP Tier-1 globale di Sparkle Seabone, che copre gran parte del Centro e Sud America e collega Argentina, Brasile, Bolivia, Cile, Colombia, Panama, Perù, Porto Rico e Venezuela. Inoltre, grazie alla sua rete terrestre e sottomarina, che include le due “autostrade digitali” Seabras-1 nell’Atlantico e Curie nel Pacifico, Sparkle offre quattro rotte diversificate per la connettività dal Sud al Nord America. LEGGI TUTTO

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    Verizon si aspetta risultati 2022 in parte bassa della guidance

    (Teleborsa) – Verizon Communications, fornitore statunitense di banda larga e di telecomunicazioni, ha registrato ricavi operativi consolidati pari a 33,6 miliardi di dollari nel primo trimestre 2022, in crescita del 2,1% rispetto al primo trimestre 2021, e leggermente superiori ai 33,5 miliardi di dollari attesi dal mercato. L’utile netto è stato di 4,7 miliardi di dollari, in diminuzione del 12,4% rispetto al primo trimestre 2021, e EBITDA rettificato pari a 12 miliardi di dollari, in calo dell’1,1% anno su anno. L’utile per azione rettificato è stato di 1,35 dollari, rispetto a 1,36 dollari nel primo trimestre 2021. Verizon ha perso 36.000 abbonati telefonici durante il trimestre, meno delle 49.300 perdite previste dagli analisti.”Le nostre prestazioni operative nel primo trimestre posizionano ulteriormente Verizon per la crescita a lungo termine e accrescono la nostra posizione competitiva nella mobilità e nella banda larga nazionale”, ha affermato il CEO Hans Vestberg. La società ha aggiornato la sua guidance per l’intero anno prevedendo una crescita dei ricavi dei servizi wireless all’estremità inferiore dell’intervallo precedentemente comunicato dal 9% al 10%, una crescita dell’EBITDA rettificato all’estremità inferiore dell’intervallo precedente dal 2% al 3%, un utile per azione all’estremità inferiore dell’intervallo precedente compreso tra 5,40 e 5,55 dollari. LEGGI TUTTO

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    MFE non propone candidati alternativi per consiglio sorveglianza ProsiebenSat

    (Teleborsa) – MFE-MEDIAFOREUROPE (ex Mediaset, che ora scambia con azioni MFE A e MFE B) e Mediaset España, hanno deciso di non proporre propri candidati alternativi per il Consiglio di Sorveglianza di ProsiebenSat.1, di cui sono maggiori azionisti. La decisione è stata presa in via dell’assemblea degli azionisti del gruppo televisivo tedesco, in programma il 5 maggio 2022. MFE, si legge in una nota, ritiene che “un’azione di scontro sulla composizione del Consiglio di Sorveglianza non sia oggi nel migliore interesse” di ProsiebenSat.1 e di tutti i suoi stakeholders.Il gruppo di Cologno Monzese “avrebbe preferito un processo trasparente in cui gli azionisti fossero consultati – in merito al profilo dei candidati – dal Consiglio di Sorveglianza di ProsiebenSat.1 prima che quest’ultimo avanzasse proposte elettorali”. In ogni caso, MFE intende mantenere “un atteggiamento positivo” e considera l’assemblea “un nuovo punto di partenza per rapporti più proficui e trasparenti” tra tutti gli azionisti.Ha quindi deciso di sostenere la proposta di elezione di Andreas Wiele a membro e futuro Presidente del Consiglio di Sorveglianza di ProsiebenSat.1, nella convinzione che sarà da considerare un primo tangibile segnale di cambiamento nella governance. Al contrario, MFE ha deciso di astenersi sull’elezione degli altri candidati a causa di “un processo di successione che non rispecchia gli standard di trasparenza e di prassi di governo societario utilizzati da tutte le principali società quotate europee”. LEGGI TUTTO