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    Verizon si aspetta risultati 2022 in parte bassa della guidance

    (Teleborsa) – Verizon Communications, fornitore statunitense di banda larga e di telecomunicazioni, ha registrato ricavi operativi consolidati pari a 33,6 miliardi di dollari nel primo trimestre 2022, in crescita del 2,1% rispetto al primo trimestre 2021, e leggermente superiori ai 33,5 miliardi di dollari attesi dal mercato. L’utile netto è stato di 4,7 miliardi di dollari, in diminuzione del 12,4% rispetto al primo trimestre 2021, e EBITDA rettificato pari a 12 miliardi di dollari, in calo dell’1,1% anno su anno. L’utile per azione rettificato è stato di 1,35 dollari, rispetto a 1,36 dollari nel primo trimestre 2021. Verizon ha perso 36.000 abbonati telefonici durante il trimestre, meno delle 49.300 perdite previste dagli analisti.”Le nostre prestazioni operative nel primo trimestre posizionano ulteriormente Verizon per la crescita a lungo termine e accrescono la nostra posizione competitiva nella mobilità e nella banda larga nazionale”, ha affermato il CEO Hans Vestberg. La società ha aggiornato la sua guidance per l’intero anno prevedendo una crescita dei ricavi dei servizi wireless all’estremità inferiore dell’intervallo precedentemente comunicato dal 9% al 10%, una crescita dell’EBITDA rettificato all’estremità inferiore dell’intervallo precedente dal 2% al 3%, un utile per azione all’estremità inferiore dell’intervallo precedente compreso tra 5,40 e 5,55 dollari. LEGGI TUTTO

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    MFE non propone candidati alternativi per consiglio sorveglianza ProsiebenSat

    (Teleborsa) – MFE-MEDIAFOREUROPE (ex Mediaset, che ora scambia con azioni MFE A e MFE B) e Mediaset España, hanno deciso di non proporre propri candidati alternativi per il Consiglio di Sorveglianza di ProsiebenSat.1, di cui sono maggiori azionisti. La decisione è stata presa in via dell’assemblea degli azionisti del gruppo televisivo tedesco, in programma il 5 maggio 2022. MFE, si legge in una nota, ritiene che “un’azione di scontro sulla composizione del Consiglio di Sorveglianza non sia oggi nel migliore interesse” di ProsiebenSat.1 e di tutti i suoi stakeholders.Il gruppo di Cologno Monzese “avrebbe preferito un processo trasparente in cui gli azionisti fossero consultati – in merito al profilo dei candidati – dal Consiglio di Sorveglianza di ProsiebenSat.1 prima che quest’ultimo avanzasse proposte elettorali”. In ogni caso, MFE intende mantenere “un atteggiamento positivo” e considera l’assemblea “un nuovo punto di partenza per rapporti più proficui e trasparenti” tra tutti gli azionisti.Ha quindi deciso di sostenere la proposta di elezione di Andreas Wiele a membro e futuro Presidente del Consiglio di Sorveglianza di ProsiebenSat.1, nella convinzione che sarà da considerare un primo tangibile segnale di cambiamento nella governance. Al contrario, MFE ha deciso di astenersi sull’elezione degli altri candidati a causa di “un processo di successione che non rispecchia gli standard di trasparenza e di prassi di governo societario utilizzati da tutte le principali società quotate europee”. LEGGI TUTTO

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    TIM Brasil, fissato per il 20 aprile closing acquisizione attivitò mobili Gruppo Oi

    (Teleborsa) – La controllata brasiliana TIM S.A., insieme a Telefônica Brasil S.A. (Vivo) e Claro S.A., ha inviato oggi al Gruppo Oi la notifica del closing del processo di acquisizione degli asset mobile di quest’ultimo, dopo aver ottenuto le autorizzazioni da parte delle Autorità competenti. La data per il closing dell’operazione è stata fissata al 20 aprile prossimo.Per effetto del perfezionamento del processo di acquisizione – fa sapere Tim in una nota – si creerà sul mercato brasiliano un nuovo equilibrio infrastrutturale, in cui saranno presenti tre principali operatori che garantiranno un elevato livello di competizione, benefici ai clienti e investimenti adeguati per lo sviluppo infrastrutturale delle telecomunicazioni e la digitalizzazione del Paese. LEGGI TUTTO

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    TIM, KKR non conferma offerta. CdA non concede due diligence

    (Teleborsa) – Il CdA di TIM, alla luce del fatto che KKR ha ritenuto di non confermare la precedente manifestazione d’interesse e il relativo prezzo di 0,505 euro per azione, ha deliberato all’unanimità “di non ritenere opportuno, in questa fase, dare seguito alla richiesta di due diligence”. Qualora KKR decidesse di presentare un’offerta concreta, completa e attrattiva (che contenga, fra le altre cose, anche l’indicazione del prezzo per azione ordinaria e di risparmio di TIM), il board dell’ex monopolista di Stato “sarà nella posizione di riconsiderare la propria decisione nell’interesse di tutti gli azionisti”. Lo rende noto il CdA di TIM alla fine della riunione che ha seguito l’assemblea dei soci per l’approvazione del Bilancio 2021. Il consiglio ha proceduto a confermare all’unanimità il direttore generale, Pietro Labriola, come amministratore delegato della società, conferendogli tutti i poteri già in precedenza attribuiti.Il board afferma di aver esaminato la lettera ricevuta da KKR lo scorso 4 aprile e aver preso atto che il fondo statunitense “ha dichiarato di non essere in grado di confermare, in assenza di una due diligence, la validità della manifestazione d’interesse indicativa e non vincolante presentata lo scorso 19 novembre e i termini della manifestazione stessa, incluso il prezzo di 0,505 euro per azione”.KKR ha elencato le circostanze che hanno determinato l’impossibilità di confermare la potenziale operazione: il profit warning di dicembre, seguito dall’annuncio di risultati inferiori alle aspettative per l’esercizio 2021; le nuove guidance sul piano strategico 2022-2024, anch’esse inferiori alle attese (e significativamente più basse rispetto al broker consensus per il 2022); il downgrade delle agenzie di rating con outlook negativo.KKR, pur non essendo in grado di confermare i termini della manifestazione indicativa non vincolante, ha dichiarato di essere comunque disponibile a esplorare qualsiasi altra operazione nell’interesse della società, dei suoi azionisti e del paese, spiega una nota di Telecom Italia. LEGGI TUTTO

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    TIM, FiberCop al vaglio della Commissione Ue

    (Teleborsa) – AGCOM invia alla Commissione europea il progetto di coinvestimento di TIM sulle reti ad altissima capacità, FiberCop. “L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha formulato le proprie valutazioni conclusive sulla proposta di Impegni notificata dall’operatore TIM ai sensi degli articoli 76 e 79 del Codice europeo delle comunicazioni elettroniche relativamente al coinvestimento per la realizzazione di nuove reti ad altissima capacità, ad esito della consultazione pubblica con i soggetti interessati sulla proposta di trattamento regolamentare delle reti oggetto di coinvestimento ed ha contestualmente avviato il processo di notifica dello schema di provvedimento contenente le valutazioni predette alla Commissione europea per il parere di competenza, necessario ai fini dell’adozione del provvedimento finale”, spiega Agcom in una nota. Il provvedimento è stato adottato dal consiglio dell’Agcom a maggioranza, con voto contrario della commissaria Elisa Giomi. La fattispecie esaminata costituisce la prima applicazione in Europa dell’istituto del coinvestimento così come disciplinato dagli articoli 76 e 79 Cece.Esso prevede la realizzazione, entro il 30 aprile 2026, di una nuova rete Ftth/B4 in rete di accesso secondaria “punto-punto” in 2.549 Comuni delle aree grigie e nere individuate da Infratel nella mappatura 2021 per una copertura target totale di 9,7 milioni di Uit; – la condivisione del rischio a lungo termine attraverso quattro differenti tipologie di accordi strutturali di acquisto (one-way access model) di accessi semi-GPON e collegamenti in fibra Punto-Punto (P2P) in rete secondaria; – la possibilita’ di partecipare al co-investimento anche attraverso l’acquisito di una partecipazione nel capitale sociale di FiberCop o di eventuali veicoli locali. In caso di parere positivo della Commissione europea, nell’ambito dell’analisi di mercato avviata con delibera 637/20/CONS, l’Autorità sarà chiamata infine a valutare, ai sensi dell’articolo 68 del Codice europeo, le conseguenze di tale decisione per l’evoluzione del mercato e l’appropriatezza di qualsiasi obbligo che abbia imposto o che, in assenza di tali impegni, avrebbe considerato di imporre a norma di detto articolo o degli articoli da 69 a 74.”Dopo un lungo e complesso procedimento che ha visto coinvolti, attraverso due distinte consultazioni pubbliche, tutti gli operatori del settore, l’Autorità ha esercitato il suo potere-dovere di pronunciarsi sull’offerta di coinvestimento che le è stata sottoposta su iniziativa di Tim”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Agcom Giacomo Lasorella, commentando la decisione assunta dall’Autorità di inviare alla Commissione Ue il progetto di coinvestimento di TIM per FiberCop. “Siamo certi – ha aggiunto – di aver svolto un lavoro approfondito ed accurato, condiviso anche dall’Autorità Antitrust, che sottoponiamo serenamente al vaglio della Commissione europea. Il mio ringraziamento va al relatore Antonello Giacomelli, al Consiglio e agli Uffici che hanno istruito il complesso provvedimento”.(Foto: © gonewiththewind/123RF) LEGGI TUTTO

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    INWIT, assemblea approva bilancio. Ferigo: ottimismo per 2022

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di INWIT, società quotata su Euronext Milan e attiva nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche, ha approvato il bilancio di esercizio 2021 che si è chiuso con un utile netto di 191.395.675,59 di euro. I soci hanno anche deliberato la distribuzione di un dividendo di 0,3225 euro (al lordo delle ritenute di legge applicabili) per ognuna delle 960.200.000 azioni ordinarie in circolazione alla data di stacco cedola, con esclusione delle azioni proprie in portafoglio. Il dividendo complessivo risulta pari a 309.664.500 euro. Verrà posto in pagamento dal 25 maggio 2022, con stacco cedola il 23 maggio 2022 e record date il 24 maggio 2022. Via libera anche alla Relazione sulla Politica di Remunerazione e compensi corrisposti.”Il bilancio 2021 mostra già i primi risultati del nuovo e più ampio potenziale di crescita di INWIT – ha sottolineato l’amministratore delegato Giovanni Ferigo – Continuiamo ad essere impegnati nel nostro percorso di crescita a supporto degli operatori nello sviluppo del 5G, perseguendo obiettivi che coniugano lo sviluppo sostenibile alla remunerazione dei nostri azionisti. Le leve di creazione di valore e il positivo scenario esterno alla base della crescita registrata nel 2021 ci permettono di guardare con ottimismo al 2022, fiduciosi di continuare nel nostro percorso di crescita”. LEGGI TUTTO

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    Open Fiber, ad Altamura e Martina Franca 12.500 già coperte dalla rete ultraveloce

    (Teleborsa) – Tredici milioni d’investimento privato, oltre 20mila chilometri di fibra ottica da posare, 12.500 unità immobiliari già raggiunte da una infrastruttura all’avanguardia. Sono i numeri di Open Fiber ad Altamura e Martina Franca, città che possono adesso contare su una rete di telecomunicazioni interamente in fibra ottica già a disposizione dell’utenza. Nel quadrante occidentale di Altamura e nei quartieri Fabbrica rossa e Sanità di Martina case private, aziende, esercizi commerciali, sedi pubbliche – fa sapere Open Fiber in una nota – hanno oggi la possibilità di navigare sul web con prestazioni inedite: velocità fino a 10 Gigabit al secondo e latenza inferiore a 5 millisecondi. Per attivare la connessione i consumatori possono scegliere tra gli oltre 50 differenti operatori che attualmente commercializzano servizi sulla rete ultraveloce realizzata ad Altamura e Martina Franca.Nel dettaglio, ad Altamura risultano già coperte dalla nuova rete in fibra ottica FTTH (Fiber-to-the-home, cioè la fibra posata fino all’interno delle singole abitazioni) circa 6mila unità immobiliari grazie all’iniziale investimento di circa 7 milioni di euro. L’obiettivo –sottolinea Open Fiber – è raggiungere 19mila unità immobiliari attraverso 11mila chilometri di cavi in fibra ottica posati in tutta la città. A Martina Franca, le unità immobiliari cablate sono già oltre 6.500, frutto di un investimento di 6 milioni finalizzato alla copertura di 16mila tra case, attività commerciali e sedi pubbliche con la posa di circa 10mila chilometri di fibra.Le due località delle Murge e del Tarantino – grazie a un investimento complessivo di circa 200 milioni di euro con oltre mezzo milione di unità immobiliari cablate – si vanno ad aggiungere alle altre città pugliesi già raggiunte dalla rete Open Fiber:Bari, Taranto, Foggia, Lecce, Barletta, Brindisi, Molfetta, Trani, Manfredonia, Bisceglie, Bitonto, Monopoli, Corato e Modugno. LEGGI TUTTO

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    TIM conferma offerta CVC. Proseguono contatti con KKR

    (Teleborsa) – TIM, su richiesta della Consob, ha confermato di aver ricevuto un’offerta di CVC per l’acquisto di una partecipazione di minoranza dell’area Enterprise di ServCo, la newco dei servizi identificata dal nuovo piano dell’AD Pietro Labriola. Contestualmente, ha confermato che proseguono i contatti con KKR, il fondo statunitense che lo scorso novembre ha presentato a TIM un’offerta di 0,505 euro per azione.”Proseguono le interlocuzioni con Kohlberg Kravis Roberts & Co. L.P. (KKR) al fine di acquisire le indicazioni necessarie per giudicare concretezza, attualità e attrattività della manifestazione non vincolante ed indicativa di interesse inviata in data 17 novembre 2021″, si legge in una nota dell’ex monopolista di stato delle telecomunicazioni.”Nella tarda serata del 25 marzo scorso – prosegue la nota – è stata ricevuta dal fondo CVC una proposta non vincolante, avente ad oggetto l’acquisto di una partecipazione di minoranza in una società, da costituire in caso di perfezionamento dell’operazione, nella quale sarebbero incluse le attività della divisione Enterprise di TIM (cioè connettività e servizi ICT) oltre a quelle di Noovle, Olivetti, Telsy e Trust Tecnologies. La proposta sarà sottoposta alle determinazioni di competenza del Consiglio di Amministrazione di TIM”.La mossa della società finanziaria britannica specializzata in private equity finisce per combaciare con il piano Labriola. Il nuovo amministratore delegato ha infatti previsto che TIM passerà da un gruppo verticalmente integrato a quattro entità separate (NetCo e ServCo, la quale include Enterprise, Consumer e TIM Brasil) con differenti focus industriali e metriche finanziarie. LEGGI TUTTO