(Teleborsa) – TIM ha intenzione di ripristinare i dividendi non appena la prevista riorganizzazione del gruppo avrà portato i risultati attesi, mentre la guidance sulle nuove entità del gruppo sarà resa nota la prossimo Capital Market Day. Lo ha detto l’amministratore delegato di TIM, Pietro Labriola, nella sua prima conference call con gli analisti sui dati di bilancio per il 2021 e il nuovo piano, il quale prevede che TIM passi da un gruppo verticalmente integrato a quattro entità separate (NetCo e ServCo, la quale include Enterprise, Consumer e TIM Brasil) con differenti focus industriali e metriche finanziarie. Sull’andamento finanziario del gruppo e il nuovo piano, l’AD ha ribadito che “nessuno è contento dei numeri, ma vogliamo essere realisti e migliorarli”.Per quanto riguarda la NetCo (asset di rete fissa, attività wholesale domestiche e Sparkle), “ci stiamo guardando interno e stiamo avendo discussioni iniziali con partner sia per quanto il lato finanziario che industriale”, ha detto Labriola, sottolineando che le interlocuzioni continueranno e saranno approfondite nelle prossime settimane. “In comparazione con il passato, è la prima volte che mettiamo chiaramente sul tavolo la possibilità per cui siamo pronti a perdere l’integrazione verticale, ha affermato l’AD, spiegando che non è ancora chiaro il modo in cui sarà fatto e dipenderà dai partner che TIM sarà in grado di coinvolgere.”Ciò che prevediamo è che in ogni caso un carve-out potrebbe permetterci opzionalità verso una possibile partnership industriale. Non possiamo nascondere che la partnership potenziale dal punto di vista industriale potrebbe essere CDP con Open Fiber”, ha detto Labriola. “Oppure – ha detto aggiunto – potremo pure cercare un ulteriore partner finanziario che potrebbe consentirci di ridurre lo stress sul livello di capitale richiesto per procedere sull’FTTH. Nei prossimi 3 anni avremo un’ondata di investimenti particolarmente alti, ma se guardiamo al medio lungo periodo sono buone notizie perché una volta che copriremo tutte le aree pianificate non avremo più il livello di investimenti e spese legate all’FTTH”.Incalzato dagli analisti sulle azioni che TIM sta intraprendendo e sulle negoziazioni in corso, l’amministratore delegato ha affermato che “i prossimi tre mesi saranno molto importanti per il gruppo e quindi alcune informazioni non possiamo divulgarle perchè potrebbero dare un vantaggio ad altre realtà”.”TIM sta operando in un contesto normativo molto pesante e credo che siano necessarie operazioni straordinarie e noi le abbiamo identificate”, ha sottolineato il numero uno del gruppo, aggiungendo che “ha la migliore infrastruttura del Paese” e questo rende TIM “l’operatore più adatto per il PNRR”. Secondo il manager, “TIM sta affrontando sfide molto concrete. Il nostro mercato è il più competitivo e regolamentato d’Europa. Anzi, siamo l’unico operatore dell’Unione europea ad avere tutti gli obblighi più gravosi anche sulle reti di nuova generazione”.Sul calcio “le ambizioni erano ottimistiche, tuttavia una serie di problematiche hanno rallentato l’intera iniziativa e trasformato le opportunità in un freno per l’EBITDA. Le questioni chiave sono più spettatori per abbonamento e la pirateria che ha ridotto drasticamente la dimensione del mercato”, ha detto Labriola. In particolare, secondo Labriola, “Dazn avrebbe dovuto fermare la pirateria ma non lo ha fatto e quindi siamo in fase di negoziazione con loro. In secondo luogo il ritardo nel piano dei voucher ha causato un effetto domino sul mercato, aumentando la pressione competitiva facendo scendere la crescita delle linee e i prezzi previsti”.Ieri sera TIM ha annunciato di ricevuto da un consorzio di investitori istituzionali guidato da Ardian un’offerta vincolante per l’acquisto della maggioranza del capitale della holding Daphne 3, che detiene il 30,2% del capitale di Inwit. “Se accettiamo l’offerta di Ardian – ha detto il CFO Adrian Calaza – rimarremmo con una partecipazione in Daphne 3 e nella governance di Inwit”. “L’offerta non è per tutta la quota”, ha sottolineato, chiarendo che TIM rimarrebbe con il 10%. LEGGI TUTTO