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    TIM scatta in Borsa su accelerazione piano Minerva

    (Teleborsa) – Balzo in Borsa per TIM, che risulta il miglior titolo del FTSE MIB, dopo le ipotesi di accelerazione sul piano Minerva elaborato nei mesi scorsi da Fratelli d’Italia e che prevede un’offerta di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) sull’ex monopolista di Stato per poi scorporare la rete.”Il progetto Minerva è prioritario e inizierò a sentire tutti gli stakeholder, a partire dalla CDP”, ha detto nel weekend Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione. “Cassa, che è l’emanazione del MEF, ha un doppio ruolo che è strano, sia dentro TIM sia dentro Open Fiber – ha detto a SkyTg24 – Partiremo a parlare con Cassa e poi con TIM e gli altri operatori. È fondamentale partire con il piede giusto”.Ieri La Stampa ha scritto che l’OPA potrebbe anche non essere lanciata dalla sola CDP. “L’operazione, secondo voci che circolano in ambienti finanziari ma mai confermate, potrebbe anche assumere contorni diversi, con un’offerta “collettiva” in cui a partecipare non sarebbe solo la Cassa guidata da Dario Scannapieco ma anche il primo socio di TIM (col 23,75%) Vivendi, oltre a fondi come KKR e Macquarie”, ha scritto il quotidiano.Spicca il volo Telecom Italia, che si attesta a 0,2363 Euro, con un aumento del 7,56%. Il titolo ha guadagnato oltre il 20% nell’ultima settimana a causa delle voci sull’accelerazione del piano Minerva. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista in area 0,242 e successiva a quota 0,2576. Supporto a 0,2264. LEGGI TUTTO

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    INWIT conferma la guidance dopo un terzo trimestre in crescita

    (Teleborsa) – INWIT, quotata su Euronext Milan e attiva nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche, ha chiuso il terzo trimestre del 2022 con ricavi pari a 214,8 milioni di euro, in dell’8,4% (crescita organica del +8,9%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’EBITDA ammonta a 195,2 milioni di euro, in crescita del 7,9% (+9% a 197,2 milioni di euro, al netto dei costi di trattamento fine mandato). L’utile netto si attesta a 75 milioni di euro, in crescita del 37,3% rispetto allo stesso periodo 2021.Considerano i primi nove mesi dell’anno, i ricavi si attestano a 632,5 milioni di euro (+8,8%) inclusi ricavi one-off (crescita organica del 9,1%). L’EBITDA ammonta a 575,1 milioni di euro (+8,6%) e l’utile netto si attesta a 217 milioni di euro (+45%).”Risultati in crescita che confermano il ruolo di Inwit a sostegno degli operatori di telecomunicazione e dello sviluppo sostenibile dell’industria in tutte le fasi del ciclo economico – ha commentato il direttore generale, Diego Galli – Inwit, principale tower company italiana, continua a generare valore di lungo termine attraverso il modello di infrastrutture digitali condivise”.L’indebitamento finanziario netto si attesta al 30 settembre 2022 a 4,2 miliardi di euro, di cui circa 1,0 miliardo di euro riferito alla componente IFRS 16. La leva finanziaria è scesa e si attesta a 5,4x (da 5,6x a fine giugno 2022).Per quanto riguarda la guidance, INWIT conferma quanto comunicato lo scorso 24 febbraio. Nel 2022 sono attesi ricavi nel range 850-860 milioni di euro, EBITDA nel range 775-785 milioni di euro, EBITDAaL nel range 585-595 milioni di euro e RFCF nel range 485-495 milioni di euro. Circa la remunerazione degli azionisti, la dividend policy della società è confermata e prevede dividendi per azione in crescita del +7,5% l’anno nel periodo 2021-2023, a partire dal dividendo di 30 centesimi di euro per azione riferito ai risultati 2020 a cui ha fatto seguito un dividendo per il 2021 di euro 0,3225 per azione. LEGGI TUTTO

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    Unidata, fatturato in crescita del 71% nel terzo trimestre 2022

    (Teleborsa) – Unidata, operatore di telecomunicazioni, Cloud e servizi IoT quotato su Euronext Growth Milan, ha chiuso il terzo trimestre 2022 con un fatturato pari a 14,5 milioni di euro, in crescita del 71% rispetto agli 8,5 milioni di euro dello stesso periodo del 2021. Il numero dei clienti si attesta a 14.934, in crescita del 26% se comparato con lo stesso periodo dell’anno precedente e del 4,5% rispetto al periodo chiuso al 30 giugno 2022.L’Indebitamento Finanziario Netto al 30 settembre 2022 è pari a 5,8 milioni, rispetto ai 2,2 milioni al 31 dicembre 2021, e ai 4,0 milioni al 30 giugno 2022. L’aumento è dovuto principalmente alle attività svolte per lo sviluppo dell’infrastruttura in fibra sulle aree industriali del Consorzio ASI Bari e alla realizzazione della rete per la partecipata Unifiber.”Archiviamo il terzo trimestre 2022 pienamente soddisfatti dei risultati raggiunti, in linea con le performance dei precedenti trimestri e che dimostrano la capacità di Unidata di soddisfare le richieste dei nostri clienti e partner con un’offerta e un’infrastruttura all’avanguardia”, ha commentato Renato Brunetti, Presidente e CEO di Unidata. La rete in fibra ottica si è ampliata di ulteriori 260 Km di cavi proprietari (+248 Km nel Q3 2021), in linea con le previsioni in piano industriale. Con tale aumento si è raggiunta un’estensione complessiva di oltre 5.200 Km, localizzati a Roma e in altre aree della Regione Lazio. LEGGI TUTTO

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    Comcast, ricavi 3° trim oltre le attese. Svaluta Sky

    (Teleborsa) – Comcast, colosso statunitense delle telecomunicazioni, ha registrato ricavi totali in calo dell’1,5% a 29,85 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2022, superando tuttavia le attese del mercato (29,65 miliardi di dollari, secondo i dati Refinitiv). La perdita netta attribuibile a Comcast è stata di 4,6 miliardi di dollari, o 1,05 dollari per azione, rispetto a un profitto di 4,04 miliardi di dollari, o 86 centesimi per azione, un anno prima. La perdita è stata in dovuta a una svalutazione da 8,6 miliardi di dollari in Sky, società che gestisce l’omologa pay-TV britannica. L’utile netto rettificato è aumentato del 4,5% a 4,2 miliardi di dollari, con un utile per azione rettificato di 96 centesimi per azione.”Sono orgoglioso della società e dei nostri ottimi risultati finanziari di questo trimestre – ha commentato il CEO Brian Roberts – Abbiamo ottenuto una solida crescita dell’EBITDA rettificato e dell’EPS rettificato, generato un free cash flow significativo, investito nel futuro delle nostre attività e restituito una quantità record di capitale ai nostri azionisti. Questa performance è una testimonianza della nostra costante attenzione strategica all’innovazione e della capacità del nostro team di operare al massimo livello in qualsiasi ambiente”. LEGGI TUTTO

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    Verizon, utile in calo del 23% nel terzo trimestre

    (Teleborsa) – Verizon Communications, fornitore statunitense di banda larga e di telecomunicazioni, ha registrato entrate totali di 34,2 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2022, in aumento del 4% rispetto al terzo trimestre 2021. L’utile netto è stato di 5 miliardi di dollari, in diminuzione del 23,3% rispetto al terzo trimestre 2021, mentre l’EBITDA rettificato è stato di 12,2 miliardi di dollari, in calo dello 0,4% anno su anno. L’utile per azione è stato di 1,17 dollari, rispetto agli 1,55 dollari del terzo trimestre 2021. L’EPS rettificato, esclusi gli articoli speciali, è stato di 1,32 dollari, rispetto agli 1,42 dollari del terzo trimestre 2021. Il mercato, secondo dati Refinitiv, si aspettava un utile per azione di 1,29 dollari su ricavi per 33,8 miliardi di dollari.Le “total broadband net additions” sono state di 377.000, comprese 342.000 “fixed wireless net additions”, che riflettono “una forte domanda di offerte di banda larga affidabili e di alto valore”, ha sottolineato la società. Le “total broadband net additions” sono aumentate di 109.000 dal secondo trimestre 2022 e le “fixed wireless net additions” sono aumentate di 86.000 dal secondo trimestre 2022. Le “postpaid phone net additions” sono state 8.000, ben al di sotto delle 35.400 attese (secondo dati Factset).”Nel terzo trimestre abbiamo intrapreso una serie di azioni che hanno contribuito a migliorare le prestazioni operative e finanziarie, ma sappiamo che c’è ancora molto lavoro da fare – ha affermato il CEO Hans Vestberg – Le azioni sui prezzi che abbiamo intrapreso all’inizio di quest’anno, così come il nostro nuovo programma di risparmio sui costi, dimostrano che siamo strategici nelle nostre decisioni per rafforzare la nostra attività”. LEGGI TUTTO

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    Vodafone e Altice creano JV per fibra FTTH in Germania

    (Teleborsa) – Vodafone Group, colosso britannico delle telecomunicazioni, e Altice, società olandese attiva nello stesso ambito, hanno annunciato la creazione di una joint venture (FibreCo) in Germania per distribuire fibre-to-the-home (FTTH) a un massimo di 7 milioni di case in un periodo di 6 anni. Vodafone gestisce già una rete a banda larga di nuova generazione in Germania, che attualmente offre connessioni fino a 1 Gbps a oltre 24 milioni di case. Questa partnership con Altice è “complementare ai chiari piani di aggiornamento di Vodafone per la sua rete di cavi in ??fibra ibrida esistente”, si legge in una nota.FibreCo, che sarà posseduta al 50% da Vodafone Germania e al 50% da Altice, costruirà e gestirà una rete FTTH per un massimo di 7 milioni di abitazioni. Circa l’80% del roll-out sarà incentrato sulle grandi associazioni edilizie nell’esistente rete di cavi in ??fibra ibrida di Vodafone che sono interessate agli aggiornamenti FTTH, mentre il restante 20% sarà al di fuori dell’attuale footprint di Vodafone, concentrandosi sulle case vicine. FibreCo offrirà l’accesso wholesale a tutti i fornitori di servizi di telecomunicazione, per sfruttare appieno il potenziale dell’infrastruttura.”Questa partnership si basa sulla significativa rete di prossima generazione di Vodafone con l’esperienza industriale e le comprovate capacità di costruzione Fiber-to-the-Home di Altice, che ci consentono di portare la connettività gigabit a un numero ancora maggiore di clienti in Germania”, ha commentato Nick Read, amministratore delegato di Vodafone Group.Nell’ambito dell’operazione, Vodafone dovrebbe ricevere proventi in contanti da Altice fino a 1,2 miliardi di euro, tra cui: un anticipo di 120 milioni di euro al closing; ulteriori pagamenti differiti fino a 487 milioni di euro (in totale) da versare man mano che il Roll-out procede; un earn-out fino a 595 milioni di euro (in totale) basato sulla performance di FibreCo.Nel periodo di roll-out, FibreCo intende investire fino a circa 7 miliardi di euro, di cui il 70% dovrebbe essere finanziato da debito che sarà “non-recourse” per Vodafone e Altice. LEGGI TUTTO

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    Telecomunicazioni, Labriola (TIM): “Serve politica industriale In Italia e Ue”

    (Teleborsa) – Se si parla di telco occorre “aggiungere due parole chiare: coraggio e ottimismo, perché senza coraggio non riusciamo a cambiare le cose, e noi dobbiamo cambiare le cose, e senza ottimismo è tutto più complesso”. E’ quanto affermato dall’amministratore delegato di TIM Pietro Labriola, intervenendo dinanzi alla platea dei Giovani Imprenditori riuniti a Capri. Il settore delle telecomunicazioni ha bisogno di una politica industriale in Italia e in Europa, ha ribadito il manager, spiegando che “c’è una situazione specifica delle telecomunicazioni in Europa” perché la scelta fatta 30 anni fa è stata nella direzione della “riduzione del prezzo per i consumatori e di trasferire valore dagli incumbent, gli ex concessionari pubblici, ad altri operatori”, però oggi “non ci sono in Europa operatori che riescono ad avere un livello di redditività adeguato”. Labriola ha messo il punto sui forti investimenti necessari per la costruzione delle reti di nuova generazione, ricordando che, a differenza delle public utilities, le telecomunicazioni “non hanno” un ritorno sul capitale definito. “Siamo l’unico settore infrastrutturale in cui è stata liberalizzata la competizione sull’infrastruttura: quando andate a vedere le public utilities, non è così”. Per il comparto – ha detto l’Ad di TIM – sarebbe utile arrivare a un nuovo modello di definizione dei prezzi. “L’Olanda è il primo Paese nel quale il regolatore ha definito i prezzi a cui si vende la fibra a livello wholesale nei prossimi 8 anni: quando ho un investimento che ha un ritorno a 10-15 anni non posso avere la definizione dei prezzi per due anni”, ha sottolineato Labriola aggiungendo “questo insieme di fattori con gli altri operatori lo stiamo discutendo anche a livello comunitario”. LEGGI TUTTO

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    TIM, CdA su richiesta proroga MoU rete unica: nessuna delibera

    (Teleborsa) – Il CdA di TIM si è riunito oggi dopo la richiesta presentata da CDP, Macquarie, Open Fiber e Kkr di estendere la timeline del progetto di integrazione tra le reti di TIM e Open Fiber. A quanto si apprende non c’è stata alcuna delibera. Alla riunione non ha partecipato il socio di riferimento, Vivendi. LEGGI TUTTO