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    Tlc, Rossetti: “Piano di copertura c'è. Stiamo accelerando”

    (Teleborsa) – “Il piano di copertura c’è, è una priorità aziendale, ma spero di poter incontrare il Governo per illustrare quali sono gli ostacoli allo stato di avanzamento”. Così l’Ad di Open Fiber, Mario Rossetti, intervenendo al Forum nazionale sulle Telecomunicazioni di Asstel.Ricordando che in passato c’erano dei ritardi, il manager ha assicurato “stiamo accelerando”, rispondendo alle affermazioni del sottosegretario Alessio Butti sui ritardi negli obiettivi del PNRR.Rossetti ha ricordato che uno dei principali problemi è non trovare abbastanza forza lavoro per completare i cantieri e per questo è stato avviato un consorzio per fare le assunzioni.L’atro tema oltre al caro energia è quello che riguarda il caro materiali, che mette a repentaglio la sostenibilità del piano industriale. LEGGI TUTTO

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    TLC, Bisio: “Urgente taglio IVA altrimenti investimenti sono a rischio”

    (Teleborsa) – Il numero uno di Vodafone Italia, Aldo Bisio sollecita una serie di azioni per il settore delle tlc “non differibili”, quali la riduzione dell’IVA, affermando che “è così urgente da non poter essere accettata per il primo gennaio 2024 ma deve essere anticipata al primo gennaio 2023”, perché altrimenti “si bloccano gli investimenti”.”Teniamo conto che i 7 miliardi di investimenti di questo settore non ci sono e che l’Europa e con essa l’Italia hanno già quattro anni di ritardo sugli Stati Uniti e 4-5 sulla Cina e sui coreani. Se blocchiamo gli investimenti, questo ritardo diventa decennale”, ha ricordato Bisio, intervenendo al Forum nazionale delle telecomunicazioni di Asstel e citando un report del World Economic Forum, secondo cui l’economia abilitata dal 5G è pari quasi al PIL della Cina ed affermando che “nei prossimi 15 anni si svilupperà una nuova Cina, dalla quale l’Europa rischia di restar tagliata fuori”.Altro problema – ha concluso – è se gli Over The Top debbano partecipare agli investimenti perchè a fronte del 56% di traffico che generano sulla rete, pesano come costo sulle Telco per 36-40 miliardi: se solo si intervenisse con metà di quel valore, cioè per una ventina di miliardi, si avrebbe un moltiplicatore di valore economico da qui al 2026 di circa tre volte e mezzo, pari a circa 75- 80 miliardi di Pil aggiuntivo sulla filiera e circa 900.000 posti di lavoro a livello europeo.”Gli obiettivi del digital decade rischiano di saltare e, tra gli obiettivi più importanti, ci sono quelli di assicurare competitività alle imprese”, ribadisce l’Ad di Vodafone, citando anche uno studio di Deloitte, che rivela che i fondi dell’ERF, l’European Recovery Fund, sono sufficienti a coprire solo il 46% del gap di investimenti accumulato dall’Europa. La soluzione – spiega il manager è avere accesso di capitale perchè le aziende non sono più in grado di autofinanziarsi.”Bisogna quindi che ci sia un contributo fair da parte dei grandi hyperscalers sui grandi investimenti che le infrastrutture richiederanno”, ha concluso Bisio. LEGGI TUTTO

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    TLC, Butti: “Situazione critica. Complicato rispettare obiettivi PNRR”

    (Teleborsa) – Per la realizzazione del 5G la situazione ereditata dal precedente governo “è molto più critica rispetto a quanto emerso”. Lo ha affermato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione, Alessio Butti, intervenendo al Forum nazionale sulle Telecomunicazioni di Asstel, ammettendo che rispettare gli obiettivi del PNRR nell’ambito delle tlc “sarà complicato e molto impegnativo”.Per il piano 5G – ha affermato – la “situazione è imbarazzante” ed anche per il Piano Italia a 1 Giga l’obiettivo posto dall’ex Ministro Colao “è purtroppo sbagliato”, ma anche il Piano Bul “non è in condizioni migliori” e presenta “ritardi macroscopici”.”La Commissione Europea ha già manifestato preoccupazioni al governo uscente, che ha dichiarato di non poter raggiungere gli obiettivi precedentemente indicati”, ha spiegato il sottosegretario, ricordando i numeri ed i ritardi che rischiano di “aprire un ampio fronte di inadempienze”.Per Buzzi, l’industria delle Tlc italiane è “in una situazione molto difficile”, ma l’attuale governo “vuole che l’Italia torni ad essere protagonista e che abbia un ruolo importante, in prospettiva anche nel Mediterraneo”. Ecco perché serve “una strategia nuova e più ambiziosa” che consenta alle aziende italiane di tornare a crescere.”Ho intenzione di convocare, quanto prima, un tavolo con gli Ad dei principali operatori italiani”, ha concluso Butti. LEGGI TUTTO

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    TIM scatta in Borsa su accelerazione piano Minerva

    (Teleborsa) – Balzo in Borsa per TIM, che risulta il miglior titolo del FTSE MIB, dopo le ipotesi di accelerazione sul piano Minerva elaborato nei mesi scorsi da Fratelli d’Italia e che prevede un’offerta di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) sull’ex monopolista di Stato per poi scorporare la rete.”Il progetto Minerva è prioritario e inizierò a sentire tutti gli stakeholder, a partire dalla CDP”, ha detto nel weekend Alessio Butti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione. “Cassa, che è l’emanazione del MEF, ha un doppio ruolo che è strano, sia dentro TIM sia dentro Open Fiber – ha detto a SkyTg24 – Partiremo a parlare con Cassa e poi con TIM e gli altri operatori. È fondamentale partire con il piede giusto”.Ieri La Stampa ha scritto che l’OPA potrebbe anche non essere lanciata dalla sola CDP. “L’operazione, secondo voci che circolano in ambienti finanziari ma mai confermate, potrebbe anche assumere contorni diversi, con un’offerta “collettiva” in cui a partecipare non sarebbe solo la Cassa guidata da Dario Scannapieco ma anche il primo socio di TIM (col 23,75%) Vivendi, oltre a fondi come KKR e Macquarie”, ha scritto il quotidiano.Spicca il volo Telecom Italia, che si attesta a 0,2363 Euro, con un aumento del 7,56%. Il titolo ha guadagnato oltre il 20% nell’ultima settimana a causa delle voci sull’accelerazione del piano Minerva. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista in area 0,242 e successiva a quota 0,2576. Supporto a 0,2264. LEGGI TUTTO

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    INWIT conferma la guidance dopo un terzo trimestre in crescita

    (Teleborsa) – INWIT, quotata su Euronext Milan e attiva nel settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni elettroniche, ha chiuso il terzo trimestre del 2022 con ricavi pari a 214,8 milioni di euro, in dell’8,4% (crescita organica del +8,9%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’EBITDA ammonta a 195,2 milioni di euro, in crescita del 7,9% (+9% a 197,2 milioni di euro, al netto dei costi di trattamento fine mandato). L’utile netto si attesta a 75 milioni di euro, in crescita del 37,3% rispetto allo stesso periodo 2021.Considerano i primi nove mesi dell’anno, i ricavi si attestano a 632,5 milioni di euro (+8,8%) inclusi ricavi one-off (crescita organica del 9,1%). L’EBITDA ammonta a 575,1 milioni di euro (+8,6%) e l’utile netto si attesta a 217 milioni di euro (+45%).”Risultati in crescita che confermano il ruolo di Inwit a sostegno degli operatori di telecomunicazione e dello sviluppo sostenibile dell’industria in tutte le fasi del ciclo economico – ha commentato il direttore generale, Diego Galli – Inwit, principale tower company italiana, continua a generare valore di lungo termine attraverso il modello di infrastrutture digitali condivise”.L’indebitamento finanziario netto si attesta al 30 settembre 2022 a 4,2 miliardi di euro, di cui circa 1,0 miliardo di euro riferito alla componente IFRS 16. La leva finanziaria è scesa e si attesta a 5,4x (da 5,6x a fine giugno 2022).Per quanto riguarda la guidance, INWIT conferma quanto comunicato lo scorso 24 febbraio. Nel 2022 sono attesi ricavi nel range 850-860 milioni di euro, EBITDA nel range 775-785 milioni di euro, EBITDAaL nel range 585-595 milioni di euro e RFCF nel range 485-495 milioni di euro. Circa la remunerazione degli azionisti, la dividend policy della società è confermata e prevede dividendi per azione in crescita del +7,5% l’anno nel periodo 2021-2023, a partire dal dividendo di 30 centesimi di euro per azione riferito ai risultati 2020 a cui ha fatto seguito un dividendo per il 2021 di euro 0,3225 per azione. LEGGI TUTTO

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    Unidata, fatturato in crescita del 71% nel terzo trimestre 2022

    (Teleborsa) – Unidata, operatore di telecomunicazioni, Cloud e servizi IoT quotato su Euronext Growth Milan, ha chiuso il terzo trimestre 2022 con un fatturato pari a 14,5 milioni di euro, in crescita del 71% rispetto agli 8,5 milioni di euro dello stesso periodo del 2021. Il numero dei clienti si attesta a 14.934, in crescita del 26% se comparato con lo stesso periodo dell’anno precedente e del 4,5% rispetto al periodo chiuso al 30 giugno 2022.L’Indebitamento Finanziario Netto al 30 settembre 2022 è pari a 5,8 milioni, rispetto ai 2,2 milioni al 31 dicembre 2021, e ai 4,0 milioni al 30 giugno 2022. L’aumento è dovuto principalmente alle attività svolte per lo sviluppo dell’infrastruttura in fibra sulle aree industriali del Consorzio ASI Bari e alla realizzazione della rete per la partecipata Unifiber.”Archiviamo il terzo trimestre 2022 pienamente soddisfatti dei risultati raggiunti, in linea con le performance dei precedenti trimestri e che dimostrano la capacità di Unidata di soddisfare le richieste dei nostri clienti e partner con un’offerta e un’infrastruttura all’avanguardia”, ha commentato Renato Brunetti, Presidente e CEO di Unidata. La rete in fibra ottica si è ampliata di ulteriori 260 Km di cavi proprietari (+248 Km nel Q3 2021), in linea con le previsioni in piano industriale. Con tale aumento si è raggiunta un’estensione complessiva di oltre 5.200 Km, localizzati a Roma e in altre aree della Regione Lazio. LEGGI TUTTO

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    Comcast, ricavi 3° trim oltre le attese. Svaluta Sky

    (Teleborsa) – Comcast, colosso statunitense delle telecomunicazioni, ha registrato ricavi totali in calo dell’1,5% a 29,85 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2022, superando tuttavia le attese del mercato (29,65 miliardi di dollari, secondo i dati Refinitiv). La perdita netta attribuibile a Comcast è stata di 4,6 miliardi di dollari, o 1,05 dollari per azione, rispetto a un profitto di 4,04 miliardi di dollari, o 86 centesimi per azione, un anno prima. La perdita è stata in dovuta a una svalutazione da 8,6 miliardi di dollari in Sky, società che gestisce l’omologa pay-TV britannica. L’utile netto rettificato è aumentato del 4,5% a 4,2 miliardi di dollari, con un utile per azione rettificato di 96 centesimi per azione.”Sono orgoglioso della società e dei nostri ottimi risultati finanziari di questo trimestre – ha commentato il CEO Brian Roberts – Abbiamo ottenuto una solida crescita dell’EBITDA rettificato e dell’EPS rettificato, generato un free cash flow significativo, investito nel futuro delle nostre attività e restituito una quantità record di capitale ai nostri azionisti. Questa performance è una testimonianza della nostra costante attenzione strategica all’innovazione e della capacità del nostro team di operare al massimo livello in qualsiasi ambiente”. LEGGI TUTTO

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    Verizon, utile in calo del 23% nel terzo trimestre

    (Teleborsa) – Verizon Communications, fornitore statunitense di banda larga e di telecomunicazioni, ha registrato entrate totali di 34,2 miliardi di dollari nel terzo trimestre del 2022, in aumento del 4% rispetto al terzo trimestre 2021. L’utile netto è stato di 5 miliardi di dollari, in diminuzione del 23,3% rispetto al terzo trimestre 2021, mentre l’EBITDA rettificato è stato di 12,2 miliardi di dollari, in calo dello 0,4% anno su anno. L’utile per azione è stato di 1,17 dollari, rispetto agli 1,55 dollari del terzo trimestre 2021. L’EPS rettificato, esclusi gli articoli speciali, è stato di 1,32 dollari, rispetto agli 1,42 dollari del terzo trimestre 2021. Il mercato, secondo dati Refinitiv, si aspettava un utile per azione di 1,29 dollari su ricavi per 33,8 miliardi di dollari.Le “total broadband net additions” sono state di 377.000, comprese 342.000 “fixed wireless net additions”, che riflettono “una forte domanda di offerte di banda larga affidabili e di alto valore”, ha sottolineato la società. Le “total broadband net additions” sono aumentate di 109.000 dal secondo trimestre 2022 e le “fixed wireless net additions” sono aumentate di 86.000 dal secondo trimestre 2022. Le “postpaid phone net additions” sono state 8.000, ben al di sotto delle 35.400 attese (secondo dati Factset).”Nel terzo trimestre abbiamo intrapreso una serie di azioni che hanno contribuito a migliorare le prestazioni operative e finanziarie, ma sappiamo che c’è ancora molto lavoro da fare – ha affermato il CEO Hans Vestberg – Le azioni sui prezzi che abbiamo intrapreso all’inizio di quest’anno, così come il nostro nuovo programma di risparmio sui costi, dimostrano che siamo strategici nelle nostre decisioni per rafforzare la nostra attività”. LEGGI TUTTO