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    Eolo, S&P migliora outlook a “stabile” per miglioramento della liquidità

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha migliorato l’outlook sulla società di telecomunicazioni italiana Eolo da “negativo” a “stabile”, grazie al miglioramento della liquidità, confermando il rating “B-“.Eolo ha registrato una base clienti in costante crescita, una quota di mercato della banda larga in leggero aumento e risultati complessivi solidi nel primo semestre per l’anno fiscale 2025 (terminato il 30 settembre 2024), tra cui un’espansione del fatturato netto del 6% e dell’EBITDA del 9%.Eolo continuerà a concentrarsi sull’attrazione di nuovi clienti e sul lancio della rete per la sua nuova tecnologia a 26 gigahertz (GHz). La sua spesa in conto capitale (capex), seppur considerevole, si modererà in qualche modo negli anni fiscali 2025-2026 a causa di minori investimenti di rete correlati alle tecnologie esistenti.Viene prevista una liquidità leggermente migliorata per i prossimi 12 mesi, nonostante un free operating cash flow (FOCF) negativo negli anni fiscali 2025-2026 e un cuscinetto di liquidità ancora relativamente stretto. Ciò deriva in particolare dall’iniezione di capitale di 50 milioni di euro (azioni privilegiate) da parte dell’azionista di supporto Partners Group. Le prospettive stabili riflettono l’aspettativa che, nei prossimi 12 mesi, Eolo aumenterà i suoi ricavi e guadagni grazie all’espansione della base clienti. Ciò si tradurrà in una leva finanziaria rettificata di 5,5x-6,0x (escluse le azioni privilegiate) e nella riduzione del deficit FOCF reported dopo i leasing. LEGGI TUTTO

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    Unitirreno (Unidata-Azimut), accordo con Fastweb per fibra sottomarina

    (Teleborsa) – Unitirreno – joint venture istituita da Unidata e il Fondo Infrastrutture per la Crescita ESG (IPC) gestito da Azimut Libera Impresa SGR – ha firmato un accordo di collaborazione con Fastweb relativo all’infrastruttura digitale sottomarina di circa 890 chilometri che sarà realizzata nel mar Tirreno e che collegherà Mazara del Vallo con Genova, con diramazioni verso Roma e Olbia.La partnership prevede l’acquisto da parte di Fastweb di una tratta della rete di fibra sottomarina, con l’opzione di estendere l’acquisto a ulteriori tratte strategiche del percorso nel prossimo futuro. L’adesione di un partner di rilievo come Fastweb sottolinea la rilevanza del progetto sviluppato da Unitirreno e il suo ruolo chiave nel potenziamento delle infrastrutture di connettività del Paese con il resto dell’Europa e con il Mediterraneo, si legge in una nota.A seguito dell’ottenimento di tutte le autorizzazioni necessarie, attualmente il progetto Unitirreno si trova nella fase di realizzazione delle stazioni di atterraggio (Landing Stations) presso i punti di approdo a Mazara del Vallo, Roma e Olbia. La posa del cavo sottomarino inizierà a gennaio 2025, con l’obiettivo di rendere la rete “ready for service” a giugno 2025.”Con l’accordo con Unitirreno, acquisiamo un asset unico nello sviluppo delle nuove vie di interconnessione tra le rotte europee ed extraeuropee, promuovendo la realizzazione di collegamenti digitali strategici e creando nuove opportunità di sviluppo economico per il Paese”, ha dichiarato Fabrizio Casati, Chief Wholesale Officer di Fastweb.”L’obiettivo che ci siamo posti con Unitirreno è di trasformare l’Italia in un vero e proprio hub strategico di connettività nel Mediterraneo e la collaborazione con un partner di rilievo come Fastweb, che condivide la nostra visione e il nostro impegno per lo sviluppo delle infrastrutture digitali del Paese, è un passo importante verso quel traguardo”, ha commentato Andrea Cornetti, Presidente di Unitirreno e Amministratore Delegato Real Estate e Infrastrutture di Azimut Libera Impresa SGR.”Questo progetto conferma il nostro impegno a trasformare l’Italia in un hub digitale del Mediterraneo, grazie a una rete di connettività all’avanguardia che possiamo definire un vero e proprio corridoio digitale verso l’Africa, il Medio Oriente e l’Estremo Oriente. Siamo fiduciosi che il mercato comprenda gli sforzi intrapresi in questi anni e il valore sostanziale di questa infrastruttura digitale sottomarina”, ha detto Renato Brunetti, Amministratore Delegato di Unitirreno e Presidente e Amministratore Delegato di Unidata. LEGGI TUTTO

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    Unidata, Intermonte alza target price e conferma Buy

    (Teleborsa) – Intermonte ha confermato la raccomandazione (Buy) e incrementato il target price (a 5,50 euro per azione dai precedenti 4,90 euro) sul titolo Unidata, operatore di telecomunicazioni, Cloud e servizi IoT quotato su Euronext STAR Milan.Gli analisti affermano che i nuovi obiettivi 2026-27, pur essendo ambiziosi, sembrano ampiamente raggiungibili, supportati dalla fiducia del management nel sostenere la crescita e nell’eseguire con successo i piani strategici. Gli investitori si concentreranno sull’anno fiscale 2025 come test di sostenibilità del trend, con aggiornamenti delle stime che probabilmente richiederanno alcuni trimestri di solida esecuzione.”Riteniamo che in uno scenario di radicale rimodellamento del settore delle telecomunicazioni italiano, Unidata dovrebbe fare la sua parte considerando attivamente nuove opzioni strategiche, come scenari di consolidamento, per rafforzare la sua posizione di mercato, con una chiamata all’azione a breve termine che potrebbe riaccendere l’attrattiva speculativa del titolo – si legge nella ricerca – In particolare, in uno scenario di consolidamento del mercato, Unidata ha asset strategici interessanti, tra cui una rete FTTH proprietaria in una posizione altamente strategica come Roma, e una vasta competenza in progetti infrastrutturali, come dimostrato da iniziative come Unifiber, Unitirreno, Rome5G e gare d’appalto IoT”. LEGGI TUTTO

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    TIM, altra seduta con grandi volumi: passa di mano quasi il 6% del capitale

    (Teleborsa) – Altra seduta con volumi forti per il titolo Telecom Italia, in scia alle indiscrezioni di stampa che vedono alcuni fondi interessati alla quota del 23% del gruppo telefonico in possesso di Vivendi. Sono passate di mano circa 908 milioni di azioni (controvalore di 253 milioni di euro), pari a quasi il 6% del capitale sociale, con il titolo che ha chiuso in ribasso dello 0,36% a quota 0,2738 euro per azione. Venerdì il controvalore giornaliero era stato di 122 milioni di euro, lunedì di 142 milioni di euro, ben sopra la media.Bloomberg ha riportato ieri pomeriggio che CVC starebbe valutando l’acquisto della quota di Vivendi in TIM e avrebbe avuto colloqui preliminari con Vivendi e le discussioni sarebbero alle fasi iniziali. Inoltre, oggi il Messaggero riporta che ci potrebbe essere l’interesse anche di Bain, ma che non ci sarebbero discussioni in corso secondo fonti vicine a Vivendi.Secondo Equita, lo scenario che appare più probabile è che CVC possa essere interessata ad acquisire la quota di Vivendi, senza un completo take over. Un’operazione di take over su tutta l’azienda non è comunque da escludere, in quanto è oggi meno impegnativa finanziariamente che in passato, dopo la cessione della rete.Secondo Intermonte, l’uscita di Vivendi potrebbe anche sbloccare finalmente iniziative chiave di valorizzazione, come la conversione o il buyback delle azioni di risparmio, oltre allo spin-off o alla monetizzazione di asset non core. Inoltre, un nuovo azionista stabile e strategico migliorerebbe la governance, eliminando le frizioni storiche che hanno pesato sulla valutazione del titolo.Al di là dell’interesse dei fondi, ieri sera Reuters ha riportato che la Corte d’Appello di Roma ha posticipato la decisione in merito alla richiesta di sospensiva del pagamento di circa 1 miliardo di euro del canone 1998, dando modo alle parti di individuare una soluzione negoziata prima della nuova udienza fissata per il 20 gennaio 2025. Secondo Equita, se l’eventuale settlement extra-giudiziario fosse raggiunto nel 1Q25, si tratterebbe in particolare di una notizia positiva per le risparmio, in quanto il capital gain registrato a inizio 2025 sarebbe in grado di dare alta visibilità al ritorno all’utile netto per le azioni di risparmio. LEGGI TUTTO

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    T-Mobile annuncia buyback da 14 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Il board di T-Mobile US, compagnia telefonica statunitense controllata da Deutsche Telekom, ha autorizzato un nuovo programma di ritorno per gli azionisti fino a un importo iniziale di 14 miliardi di dollari che durerà fino al 31 dicembre 2025.Il programma di ritorno per gli azionisti del 2025 è il passo successivo coerente con il quadro di allocazione del capitale della società delineato nel suo recente Capital Markets Day. La società prevede che il suo piano aziendale supporti fino a 80 miliardi di dollari in investimenti e ritorni di capitale tra il 18 settembre 2024 e la fine del 2027.La società attualmente prevede di allocare tali fondi come segue: fino a 50 miliardi di dollari per riacquisti di azioni e dividendi in contanti, che include il programma di ritorno per gli azionisti del 2025; fino a 20 miliardi di dollari in una dotazione discrezionale e flessibile per potenziali attività tra cui delevering, investimenti nel core business, investimenti strategici e/o ritorni di capitale aggiuntivi agli azionisti oltre l’allocazione iniziale di 50 miliardi di dollari; e 10 miliardi di dollari per completare le transazioni in sospeso. LEGGI TUTTO

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    INWIT, Galli: a fine anno fatturato sopra 1 miliardo di euro con 24 mila torri

    (Teleborsa) – “A fine anno supereremo per la prima volta il miliardo di ricavi, quando siamo nati quattro anni fa eravamo a 750 milioni. Ci stiamo evolvendo da pura società delle torri ad azienda infrastrutturale ad ampio raggio e restiamo una delle tower company in maggiore espansione”. Lo ha detto Diego Galli, Direttore Generale di INWIT, in un’intervista di a “L’Economia” del Corriere della Sera, nella quale ripercorre il percorso di crescita della società e gli investimenti previsti nei prossimi mesi dedicati alla realizzazione di nuove torri e coperture DAS (Distributed Antenna System) per location indoor.”Abbiamo un piano d’investimento da 800 milioni fra infrastrutture digitali outdoor e indoor – ha detto Galli – Sul primo fronte stiamo proseguendo nei progetti di densificazione e rafforzamento della rete a beneficio degli operatori. Ogni anno realizziamo 900 torri. Qui è importante il Piano Italia 5G del Pnrr per portare il 5G in circa 1.400 aree bianche – 400 piccoli borghi e 250 aree montane – entro il 2026. Il programma vale più di 300 milioni e sinora è in linea con le scadenze. Ora dovremo accelerare ulteriormente e, nonostante le importanti semplificazioni introdotte nei processi autorizzativi, stiamo ancora incontrando difficoltà nell’ottenere i permessi per installare le torri in alcuni Comuni”.”Inoltre, stiamo lavorando sulla copertura di rete di aree chiuse, indoor, dove si concentra l’80% del traffico dati. A Milano abbiamo appena completato l’infrastruttura 5G della nuova metro 4, la blu, la seconda in Europa tutta in 5G. Di recente, poi, abbiamo stretto un accordo con A2A sulle micro-coperture. Installeremo delle piccole celle 5G sopra i pali della luce di A2A che consentiranno di abilitare al meglio la connettività in aree ad alta densità commerciale come i centri cittadini, a completamento delle macro-coperture”, ha aggiunto Galli. LEGGI TUTTO

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    AT&T, nuovo piano: 40 miliardi di dollari agli azionisti in 3 anni tra dividendi e buyback

    (Teleborsa) – AT&T, colosso statunitense delle telecomunicazioni, ha svelato un piano strategico pluriennale che punta sulla continua crescita redditizia degli abbonati 5G e in fibra. Questa crescita alimenterà un aumento dei rendimenti degli azionisti sugli investimenti di rete attraverso un programma di allocazione del capitale “solido ed equilibrato”, ha detto in occasione dell’Analyst & Investor Day del 2024.”Negli ultimi quattro anni, abbiamo ottenuto una crescita durevole e redditizia degli abbonati, generato interessanti rendimenti sugli investimenti di rete e rafforzato il nostro bilancio – ha affermato il CEO John Stankey – Stiamo mettendo i clienti al primo posto per diventare il miglior fornitore di connettività in America. Il nostro piano espande la più grande rete in fibra del paese a oltre 50 milioni di sedi totali, modernizza la nostra rete wireless e premia i nostri azionisti. Con la nostra crescita, prevediamo di restituire oltre 40 miliardi di dollari agli azionisti nei prossimi tre anni attraverso dividendi e riacquisti di azioni. Con questa audace strategia, stiamo entrando in una nuova era di crescita sostenuta in AT&T”.Entro la fine del 2029, AT&T prevede di raggiungere oltre 50 milioni di sedi totali con fibra. Ciò include le aspettative di passare circa 45 milioni di sedi tramite la sua distribuzione organica di fibra e servire oltre 5 milioni di sedi in fibra tramite Gigapower, la sua joint venture con Blackrock, nonché tramite accordi con provider commerciali ad accesso aperto.AT&T prevede una crescita consolidata dei ricavi da servizi nell’intervallo “low-single-digit” dal 2025 al 2027; una crescita dell’EBITDA rettificato del 3% o superiore all’anno dal 2025 al 2027; investimenti di capitale nell’intervallo di 22 miliardi di dollari all’anno dal 2025 al 2027; free cash flow (escluso DIRECTV) di oltre 16 miliardi di dollari nel 2025, con una crescita annuale di circa 1 miliardo, con conseguente free cash flow di oltre 18 miliardi di dollari nel 2027; EPS rettificato (escluso DIRECTV) di 1,97-2,07 dollari nel 2025, in accelerazione verso una crescita percentuale “double-digit” nel 2027.La società prevede che questo piano fornirà oltre 50 miliardi di dollari di capacità finanziaria nei prossimi tre anni, in gran parte attraverso una crescita organica. La capacità finanziaria rappresenta il free cash flow previsto dopo le distribuzioni a interessi non di controllo, più i pagamenti in contanti previsti dall’accordo annunciato per la vendita della quota di AT&T in DIRECTV a TPG, nonché la capacità di indebitamento netto dopo che la società ha raggiunto il suo obiettivo di leva finanziaria netta. Continua a prevedere di raggiungere il suo obiettivo di leva finanziaria netta di debito netto/EBITDA rettificato nell’intervallo 2,5x nella prima metà del 2025 e di mantenere la leva finanziaria in questo intervallo fino al 2027.AT&T prevede di restituire oltre 40 miliardi di dollari di questa capacità finanziaria agli azionisti tramite dividendi e riacquisti di azioni. Questo piano si tradurrebbe in oltre 20 miliardi di dollari in pagamenti di dividendi totali, con una capacità di circa 20 miliardi di dollari in riacquisti di azioni, dal 2025 al 2027. In base a questo piano, la società prevede anche circa 10 miliardi di dollari in flessibilità finanziaria incrementale per voci quali potenziali investimenti di crescita strategica organica o inorganica, rimborso del debito, rimborsi di interessi non di controllo o dividendi aggiuntivi o riacquisti di azioni. LEGGI TUTTO