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    Open Fiber, proseguono lavori a Carbonia per portare la fibra ottica nelle aree bianche

    (Teleborsa) – La fibra ottica di Open Fiber arriverà nelle frazioni di Carbonia. Dopo l’intervento che ha visto la società di telecomunicazioni connettere in modalità FTTH 8400 famiglie della città sarda tramite una nuova infrastruttura di 44 chilometri realizzata con un investimento privato di 2.8 milioni di euro, sono cominciati i lavori di espansione della rete. Il progetto è stato illustrato questa mattina presso il Palazzo del Comune alla presenza del vicesindaco Michele Stivaletta, degli assessori Roberto Gibillini e Katia Puddu e di Gianfranco Podda Network & Operations manager Open Fiber Sardegna.Le lavorazioni – fa sapere Open Fiber in una nota – saranno eseguite con il contributo economico della Regione Sardegna e rientrano nell’ambito dei bandi Infratel del piano BUL per portare la banda ultra larga nelle aree bianche (zone meno popolate) tramite una nuova rete che sarà di proprietà pubblica. Saranno collegate 279 unità immobiliari a Cortoghiana, 76 nella zona industriale, 165 tra Genna Corriga e Medau Piredda. “La rete che Open Fiber sta costruendo è uno strumento efficace e imprescindibile per il Comune e i cittadini – ha commentato Stivaletta – si tratta un’infrastruttura che toccherà tutta la città aprendo nuove possibilità per i residenti.” Per l’Assessore Puddu “finalmente anche le aree periferiche della città saranno dotate di una tecnologia all’avanguardia e innovativa, un modo per offrire ai cittadini e alle imprese uno strumento più veloce e più sicuro per connettersi, accedere ai servizi e lavorare”.”Il nostro obiettivo è quello di ridurre il digital divide non solo nei grandi centri ma anche nelle aree meno popolate della Sardegna, ricca di piccoli borghi, che da anni soffriva la mancanza di una infrastruttura in banda ultra larga – ha dichiarato Podda –. Il tipo di tecnologia che oggi portiamo nella periferia di Carbonia è la stessa delle grandi città. Come per il precedente intervento cercheremo di riutilizzare, grazie alla disponibilità del Comune, infrastruttura esistente evitando di scavare e creare disagi ai cittadini”.Nelle aree nere (investimento privato) Open Fiber è presente con rete FTTH in tutte le principali città (Cagliari, Selargius, Quartucciu, Quartu Sant’Elena, Sassari, Olbia, Oristano, Capoterra, Sestu, Assemini, Nuoro, Igliesias, Sinnai e Monserrato) con oltre 250 mila unità immobiliari connesse e un investimento già effettuato di 95 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Open Fiber, a Campo Calabro nuova rete pubblica disponibile per 153 unità immobiliari

    (Teleborsa) – È già operativa a Campo Calabro la nuova rete pubblica di telecomunicazioni a banda ultralarga. I cantieri sono stati avviati da Open Fiber, società per azioni chiamata a realizzare l’infrastruttura che consente a cittadini e imprese di accedere a Internet con prestazioni efficaci e all’avanguardia. Le risorse stanziate non gravano sul bilancio del Comune: l’infrastruttura è infatti finanziata con fondi regionali e statali e resterà di proprietà pubblica. Il progetto di digitalizzazione rientra nell’ambito del Piano Banda Ultralarga ed è coordinato da Infratel Italia, società in house del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), con la supervisione della Regione Calabria. La nuova rete nella cittadina calabra si svilupperà per 5 chilometri e coprirà 153 unità immobiliari, attraverso la modalità FTTH (Fiber-to-the-home, la fibra ottica stesa fino all’interno degli edifici) l’unica in grado di restituire velocità di connessione fino a 10 Gigabit al secondo. L’intervento, secondo quanto previsto dal bando assegnato a Open Fiber per la realizzazione dei collegamenti ultraveloci nelle cosiddette aree bianche del Paese, si sviluppa sulle seguenti strade: via San Martino e relative traverse, via Consortile, via Patera e relative traverse, via Timpanari e relative traverse e nella zona industriale dove ricadono diversi stabilimenti produttivi e attività commerciali. “L’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Sandro Repaci – dichiara il vice sindaco Giuseppe Barresi – accoglie con soddisfazione l’arrivo di questa nuova infrastruttura. L’importanza dell’utilizzo della tecnologia è stata sempre al centro della nostra attività politica e amministrativa, durante la quale abbiamo costantemente ricercato soluzioni e opportunità che ci permettessero di migliorare i servizi alla cittadinanza. L’upgrade di questa infrastruttura dal rame alla fibra consentirà sicuramente alla cittadinanza di migliorare il rapporto con il digitale sia nella vita quotidiana sia nei rapporti con la Pubblica amministrazione e sarà di sicuro elemento chiave per l’accelerare il continuo sviluppo delle attività commerciali e delle aziende che operano e che arriveranno nella zona industriale. Auspichiamo che presto la fibra possa raggiungere e coprire l’intero territorio comunale, affinché i vantaggi che ne derivano possano essere fruibili da tutta la cittadinanza”.”Grazie all’intervento di Open Fiber e alla proficua collaborazione con l’Amministrazione comunale, Campo Calabro si doterà di una rete ultrabroadband in grado di erogare volumi di traffico dati sempre maggiori e con un’elevata qualità che consentirà di compiere passi importanti sulla strada dell’innovazione – evidenzia Giuseppe Crupi, field manager dell’azienda e responsabile dei lavori –. A beneficiarne saranno le imprese che avranno accesso a tutti i servizi digitali necessari allo sviluppo del proprio business, e i cittadini che potranno avvalersi di collegamenti ultraveloci per migliorare la qualità della vita”. LEGGI TUTTO

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    T-Mobile acquista Mint Mobile per 1,35 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – T-Mobile, una delle più grandi compagnie telefoniche statunitensi, ha stipulato un accordo definitivo per l’acquisizione di Ka’ena Corporation e delle sue filiali e marchi: Mint Mobile, un marchio wireless direct-to-consumer (D2C) di successo negli Stati Uniti; Ultra Mobile, un servizio wireless che offre opzioni di chiamata internazionale alle comunità di tutto il paese; e il wholesaler Plum.T-Mobile pagherà fino a un massimo di 1,35 miliardi di dollari in una combinazione di 39% in contanti e 61% in azioni per acquisire Ka’ena. Il prezzo effettivo che T-Mobile dovrà pagare sarà basato sulle prestazioni di Ka’ena durante determinati periodi prima e dopo il closing.”Mint ha creato un’attività digitale diretta al consumatore di incredibile successo [..] e ora siamo entusiasti di utilizzare le nostre dimensioni per aiutarla a crescere nel futuro, ha dichiarato Mike Sievert, CEO di T-Mobile. “A lungo termine, trarremo vantaggio anche dall’applicazione della formula di marketing per cui Mint è diventata famosa in più parti di T-Mobile”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    TIM, parte processo competitivo per Rete. Offerte migliorative entro 18 aprile

    (Teleborsa) – Il Consiglio di Amministrazione di TIM ha esaminato l’offerta non vincolante presentata dal consorzio formato da CDP e Macquarie per l’acquisto di una costituenda società cui farebbe sostanzialmente capo il perimetro gestionale e infrastrutturale della rete fissa, inclusi gli asset e le attività di FiberCop, nonché la partecipazione in Sparkle (Netco). La proposta segue l’offerta non vincolante presentata da KKR per l’acquisto di una partecipazione in Netco.Il CdA “ha molto apprezzato l’interesse espresso” dal consorzio, ma ritiene che l’offerta – al pari di quella di KKR – “non riflette il valore dell’asset e le aspettative di TIM”.Pertanto, conformemente a quanto avvenuto con KKR, il consiglio ha deliberato di mettere a disposizione del consorzio – non in esclusiva – alcuni specifici elementi informativi e di richiedere le ulteriori indicazioni necessarie per comprendere a pieno gli assunti e gli economics dell’offerta.Inoltre, al fine di consentire sia al consorzio, sia a KKR, di presentare le loro offerte migliorative in un processo competitivo definito, ha dato mandato all’AD Pietro Labriola affinché avvii un processo regolato, trasmettendo a entrambi gli offerenti una process letter che indichi: i termini a cui verrà dato loro accesso a ulteriori specifici elementi informativi, uguali per entrambi gli offerenti; le forme attraverso le quali ciascuno di essi potrà presentare entro il termine del 18 aprile 2023 un’offerta migliorativa non vincolante. LEGGI TUTTO

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    Open Fiber, ricavi 2022 salgono a 470 milioni. Accelera su Aree Bianche

    (Teleborsa) – Open Fiber, primario operatore del mercato della fibra ottica italiano, ha chiuso il 2022 con ricavi pari a 470 milioni di euro, in aumento del 24% rispetto al 2021, e un EBITDA in crescita del 18% a 179 milioni, con una marginalità che si attesta al 38% pur scontando i costi per la partecipazione alla gara per il PNRR e l’avvio delle attività di costruzione negli 8 lotti aggiudicati nell’ambito del Piano Italia 1 Giga in 3.881 comuni. Il risultato netto è pari a circa -162 milioni di euro (circa -210 milioni del 2021). La posizione finanziaria netta ammonta a -4,6 miliardi di euro, di cui circa 660 milioni di prestiti soci, mentre gli investimenti effettuati nell’anno di riferimento sono oltre 1,5 miliardi di euro.Open Fiber ha raggiunto al 31 dicembre con la rete a banda ultra larga una copertura di 15,5 milioni di unità immobiliari (di cui 13 milioni in FTTH e 2,5 milioni in FWA) confermandosi operatore di rete in fibra ottica FTTH leader in Italia e tra i primi a livello europeo. Inoltre, con 6,2 miliardi di euro già impiegati su un piano complessivo da oltre 15 miliardi, Open Fiber è tra le aziende leader in Italia per ammontare di risorse investite nel Paese.”In un contesto globale complesso, caratterizzato da inflazione e grave carenza di manodopera, grazie al sostegno dei soci e del sistema finanziario – anche internazionale – stiamo portando avanti un progetto ambizioso, che si è ampliato con la partecipazione al Piano Italia 1 Giga”, ha commentato l’AD Mario Rossetti.Il piano di sviluppo della rete ha visto nel 2022 una decisa accelerazione, in particolare sulle Aree Bianche dove si sono concentrati i maggiori sforzi: con circa 20 mila chilometri incrementali di rete costruita rispetto al 31 dicembre 2021, è stato realizzato oltre il 50% di quanto fatto sin dall’inizio del piano, per un totale di oltre 57 mila km sui circa 88 mila km complessivi del progetto.”Siamo fortemente impegnati nel completare la copertura di tutto il Paese con la rete a banda ultra larga, dando priorità alle Aree Bianche dove il gap digitale si sconta maggiormente: grazie all’accelerazione impressa lo scorso anno, il 2023 sarà l’anno decisivo ai fini del completamento del Piano Bul nel 2024 – ha aggiunto – Con questi obiettivi abbiamo già investito oltre 6 miliardi, e continuiamo a farlo, per costruire il futuro digitale del Paese”. LEGGI TUTTO

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    TIM, AGCOM chiede audizione su rete e piano industriale

    (Teleborsa) – L’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) intende ascoltare i vertici di TIM in merito alle offerte ricevute per la rete fissa e al piano industriale. Il Consiglio dell’Autorità, all’unanimità, ha infatti dato mandato al presidente Giacomo Lasorella di concordare con i vertici della società di telecomunicazioni “un’audizione per avere aggiornamenti sull’offerta di coinvestimento per la realizzazione di reti in fibra ad alta velocità e sulla realizzazione del piano industriale”.L’audizione “ha rilevanza per le valutazioni che l’Autorità è chiamata a svolgere sul contesto concorrenziale dei mercati dell’accesso alle infrastrutture di rete”, si legge in una nota.Domenica scorsa è arrivata da Cassa depositi e prestiti (CDP) e Macquarie un’offerta congiunta per la rete di TIM, alternativa a quella del fondo statunitense KKR. Entrambe le offerte, secondo le indiscrezioni di stampa, valutano il perimetro 18 miliardi di euro, debiti compresi, con quella di KKR che avrebbe anche un meccanismo di earnout per arrivare a 20 miliardi di euro. LEGGI TUTTO

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    TIM, De Puyfontaine (Vivendi): offerte per rete sotto valore reale

    (Teleborsa) – “Le offerte presentate oggi, per quanto mi risulta, sono molto al di sotto del valore reale e del vero valore di Telecom Italia”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, nel corso di una conferenza stampa che ha seguito la pubblicazione dei conti 2022 del gruppo francese. L’esercizio si è chiuso in rosso per la perdita da deconsolidamento delle azioni TIM, con il deconsolidamento che ha fatto seguito alle dimissioni dei due rappresentanti diretti di Vivendi – primo azionista del gruppo telefonico italiano con il 24% – dal CdA di TIM.”Il fatto di aver deconsolidato Telecom Italia” significa che “ora siamo in grado di svolgere il ruolo di azionista attivo. Ora abbiamo la totale libertà di difendere la giusta valutazione della partecipazione che abbiamo in questa società che, dal nostro punto di vista in termini di valore, ha un potenziale molto importante”, ha detto durante la conferenza stampa, secondo quanto riportato da Reuters.Arnaud de Puyfontaine ha poi commentato meglio le offerte attuali per la rete di TIM, ovvero quelle di KKR e della coppia CDP-Macquarie. “Non conosco i dettagli dell’offerta di CDP e Macquarie, quindi non posso commentarla”, ha sottolineato De Puyfontaine.”Se effettivamente è a condizioni variabili e al livello di valutazione che è stato fatto da KKR, mi sembra che sia completamente al di sotto degli obiettivi che Vivendi ha chiaramente indicato in termini di condizioni che le permetterebbero di essere in grado di sostenere un’operazione”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Vivendi chiude 2022 in perdita per effetto deconsolidamento TIM

    (Teleborsa) – Vivendi, società francese attiva nel campo dei media e delle comunicazioni, ha chiuso il 2022 con una perdita di 1.010 milioni di euro (-0,98 euro per azione), rispetto a un utile di 24.692 milioni di euro (o 22,94 euro per azione) nel 2021, che includeva la plusvalenza sul deconsolidamento della partecipazione del 70% in Universal Music Group.In particolare, ha impattato l’aggiustamento al fair value delle azioni Telecom Italia, che ha comportato una perdita da deconsolidamento pari a -1.347 milioni di euro (-728 milioni di euro nel 2021). Vivendi ha contabilizzato la differenza tra il valore di carico della propria partecipazione in Telecom Italia al 31 dicembre 2022 (0,5864 euro per azione) e il fair value calcolato sulla base della quotazione del titolo a tale data (0,2163 euro per azione).L’utile netto rettificato è stato di 343 milioni di euro (o 0,33 euro per azione), rispetto ai 613 milioni di euro (o 0,57 euro per azione) del 2021.Nel 2022 i ricavi di Vivendi sono stati pari a 9.595 milioni di euro, in aumento del 10,1% rispetto al 2021, principalmente grazie alla performance di Havas (+424 milioni di euro), alla crescita di Canal+ Group (100 milioni di euro) e al fortissimo incremento di Gameloft (56 milioni di euro). L’EBITA è stato di 868 milioni di euro, in aumento del 35,6% rispetto al 2021. LEGGI TUTTO