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    Blackout Libero e Virgilio, Italiaonline: “Al lavoro senza sosta per soluzione problema infrastrutturale”

    (Teleborsa) – “Le nostre parole vanno in primis agli utenti della Libero Mail e della Virgilio Mail, che hanno aperto con noi le loro caselle di posta elettronica: siamo consapevoli del disagio procurato e del disservizio. Come abbiamo avuto modo di comunicare ai nostri utenti in queste ore, in 25 anni di servizio fedele agli italiani, non ci è mai successo di restare off-line per così tanto tempo. Abbiamo letto tutti i messaggi comparsi sui social network e compreso perfettamente i disagi arrecati. Sappiamo che milioni di italiani contano su di noi per comunicare e questo ci sta dando la spinta per lavorare giorno e notte per risolvere il problema il più velocemente possibile. Non possiamo che scusarci e ringraziarvi per la pazienza e la fiducia. Prevediamo di poter avere maggiori informazioni nelle prossime ore. In ogni caso terremo aggiornati i nostri utenti, come fatto finora, attraverso i canali di Italiaonline”. È quanto fa sapere Italiaonline in una nota in merito all’avaria che dalle 24 di domenica scorsa ha colpito i servizi mail di Libero e Virgilio interessando circa 9 milioni di utenti. “Stiamo lavorando incessantemente da ormai diverse ore per risolvere un problema infrastrutturale inaspettato e imprevisto – spiega Diego Rizzi, chief technology officer di Italiaonline – e che non è dipeso da sistemi sviluppati di Italiaonline. Possiamo rassicurare, come già scritto sui nostri portali e touchpoint digitali, che i nostri utenti sono stati in questa situazione di emergenza, e continueranno ad essere sempre, la nostra priorità. L’attuale situazione non è dipendente da attacchi cyber esterni”.Una volta ripristinato il servizio – ha assicurato già lunedì Italiaonline – “non genererà nessuna perdita per i milioni di account Libero e Virgilio mail”. LEGGI TUTTO

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    TLC, Butti: “Governo impegnato a garantire sovranità digitale”

    (Teleborsa) – “L’impegno del Governo è quello di garantire la Sovranità Digitale del nostro Paese, in accordo con le normative europee, tutelando cittadini e imprese”. È quanto ha affermato il sottosegretario all’Innovazione Alessio Butti in audizione alla Commissione trasporti della Camera. Si tratta – ha ricordato Butti rispondendo alle domande dei deputati – della “prerogativa di non esporre una nazione ai rischi che il digitale, con le sue straordinarie opportunità, può comunque determinare. Le politiche di settore in tutti i Paesi europei sono improntate a questo principio. Alcuni di essi, come la Francia, hanno adottato misure così stringenti da imporre il controllo francese a tutte le società a cui sono affidati servizi di pubblica utilità o di interesse pubblico che prevedano il trattamento di dati strategici della nazione”. Nel corso dell’audizione il sottosegretario ha annunciato “l’avvio di una nuova mappatura delle reti fisse” con l’obiettivo di “avere un quadro aggiornato dei dati”. “Per quanto concerne l’attività di mappatura delle reti, – ha spiegato Butti – Infratel ha già richiesto agli operatori la verifica degli impegni di copertura assunti per il 2022, e sono attualmente in corso. Poi bisognerà capire che cosa si intenda in alcuni documenti per civico non collegabile, che di per se è cosa parecchio astratta, e stiamo specificando meglio che si intenda per collaudo”. Il sottosegretario ha evidenziato il tema dei ritardi nell’ambito del progetto di connettività avviato dal precedente Governo. “Ribadisco che abbiamo riscontrato dei ritardi nell’ambito del progetto di connettività avviato dal precedente Governo – ha detto Butti –. Per accelerare l’attuazione di tale progetto non basta però fare appello al sistema sanzionatorio previsto in sede contrattuale. Non può accadere, ad esempio, che il ritardo di un progetto assegnato ad una società privata ricada sulle spalle del committente pubblico: i ritardi vanno recuperati e le responsabilità di coloro che le hanno determinate vanno individuate e sanzionate. Occorre quindi cambiare mentalità. Le scadenze vanno rispettate perché le resistenze strenue al cambiamento digitale sono a volte pesanti. Paradossalmente – ha aggiunto Butti – tali resistenze si affievoliscono quando ci si trova davanti a date da rispettare, pena sanzioni e responsabilità che comportano valutazioni e conseguenze. Non basta quindi fare ricorso alla ‘moral suasion’, ma servono criteri più stingenti per onorare le scadenze”.Pur sottolineando l’attuale carenza di manodopera Butti ha affermato come questa non sia causa dei ritardi del piano Bul. “In base ai dati forniti dalla federazione Ania la carenza di manodopera complessiva per lo sviluppo della banda ultrarga in Italia è quantificabile in alcune migliaia di unità di personale su un totalle necessario di circa 20mila – ha detto il sottosegretario all’Innovazione –. Ipotizziamo che la carenza di manodopera per i soli piani Bul sia di circa il 10% delle risorse disponibili. Quello della manodopera carente è un problema reale ed annoso denunciato dalle aziende da almeno due se non tre anni. Eviterei di ricondurre i ritardi nella realizzazione del Piano Bul a questa ragione. La carenza era ben nota anche al momento dei bandi”. LEGGI TUTTO

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    TIM, Moody's assegna rating B1 e outlook negativo a nuovi bond

    (Teleborsa) – Moody’s ha assegnato il rating B1 alle nuove obbligazioni senior unsecured che saranno emesse da TIM. L’outlook è negativo. La società di telecomunicazioni ha incaricato un consorzio bancario di guidare di un’emissione a cinque anni denominata in euro.I proventi dell’emissione saranno utilizzati per aumentare la liquidità dopo il rimborso delle obbligazioni MTN senior unsecured da 1 miliardo di euro scadute il 16 gennaio 2023 e per far fronte parzialmente al rifinanziamento delle prossime scadenze nel 2023.Moody’s ricorda che l’operazione segna anche il ritorno di Telecom Italia al mercato obbligazionario per la prima volta da gennaio 2021, il che aiuterebbe la gestione della liquidità.”L’operazione è leverage neutral e consente a Telecom Italia di anticipare la scadenza di parte dei pagamenti del debito al 2023 in un momento di significative esigenze di rifinanziamento. Tuttavia, a causa delle mutate condizioni di mercato, i tassi di interesse sul nuovo debito senior unsecured saranno probabilmente superiori al debito ritirato, con un impatto negativo sul free cash flow”, afferma Ernesto Bisagno, VP-Senior Credit Officer di Moody’s e lead analyst di Telecom Italia. LEGGI TUTTO

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    PNRR, TIM: conclusa prima fase bandi 'Italia 1 giga' e '5g backhauling'

    (Teleborsa) – Il Gruppo TIM ha chiuso la prima fase dei Piani relativi ai bandi ‘Italia 1 Giga’ e ‘5G backhauling’ nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La prima milestone del piano di interventi infrastrutturali del bando Italia 1 Giga si è conclusa con la realizzazione di collegamenti ultrabroadband per oltre 14.100 civici in 90 Comuni italiani previsti nei lotti vinti. Inoltre, in 95 Comuni facenti parte dei lotti che TIM si è aggiudicata nel bando ‘5G Backhauling,’ sono state realizzate le opere necessarie ad attivare le infrastrutture di rete mobile 5G per la fornitura di servizi evoluti in oltre 150 siti.Con riferimento al Piano ‘Italia 1 Giga’, il raggruppamento composto da TIM e FiberCop si è aggiudicato 7 dei 15 lotti messi a bando da Infratel Italia, per un valore di oltre 1,6 miliardi di euro di finanziamento, ai quali si aggiungono circa 700 milioni di euro di investimento diretto da parte del Gruppo TIM. Le Regioni interessate sono Piemonte, Val d’Aosta, Liguria, Abruzzo, Molise, Sardegna, Umbria, Marche, Calabria e Basilicata, più le Province autonome di Trento e Bolzano.TIM, inoltre, in qualità di unica aggiudicataria del Piano di Backhauling per il rilegamento in fibra dei siti radiomobili 5G, sta portando nei 6 lotti vinti (che riguardano l’intero territorio nazionale) le infrastrutture necessarie a realizzare una rete mobile più performante. Il finanziamento pubblico corrisponde a 700 milioni di euro, a cui si sommano 100 milioni di euro di investimento diretto.”Il completamento della prima fase prevista da entrambi i bandi finanziati dal PNRR – sottolinea Elisabetta Romano, Chief Network, Operations & Wholesale Officer di TIM – rappresenta un’importante tappa del processo di digitalizzazione del Paese. Siamo particolarmente orgogliosi di mettere a disposizione le nostre competenze per contribuire al raggiungimento degli obiettivi previsti in tema di realizzazione delle nuove infrastrutture di rete, fisse e mobili. Si tratta per TIM – principale Operatore italiano che si è aggiudicato il maggior numero di bandi previsti dal PNRR – del raggiungimento di un importante risultato ottenuto grazie alla collaborazione con Infratel Italia”.TIM, attraverso FiberCop, prosegue inoltre il proprio percorso per realizzare una rete ultrabroadband su tutto il territorio nazionale. FiberCop già oggi garantisce una copertura di oltre il 94% delle linee fisse attraverso tecnologie FTTC e FTTH e proseguirà nello sviluppo della copertura FTTH, con velocità di connessione fino a 10 Gigabit, con l’obiettivo di raggiungere circa il 60% delle unità immobiliari su base nazionale.(Foto: © gonewiththewind/123RF) LEGGI TUTTO

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    TIM, scende in campo Berrettini: protagonista del nuovo spot

    (Teleborsa) – Si arricchisce di un nuovo capitolo la campagna TIM La Forza delle Connessioni: protagonista è il tennista e orgoglio italiano Matteo Berrettini. E’ on air il nuovo spot che vede in campo il campione italiano allenarsi insieme al fratello Jacopo: la potenza e la velocità dei colpi di Berrettini rappresentano al meglio i punti di forza della Fibra TIM fino a 10 Gigabit al secondo, con il massimo della tecnologia e assistenza dedicata.Lo rende noto TIM in un comunicato specificando che lo spot da 30”, accompagnato dalla hit dei Maneskin Supermodel, è in onda sulle principali Tv nazionali e prevede un’importante campagna multimezzo. La campagna pubblicitaria di TIM la forza delle connessioni ha già visto come protagonisti gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana, la campionessa di nuoto Federica Pellegrini, Bobo Vieri e Costanza Caracciolo e l’olimpionico Marcell Jacobs. (Foto: © gonewiththewind/123RF) LEGGI TUTTO

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    TIM, de Puyfontaine si è dimesso dal CdA. Titolo accelera al rialzo

    (Teleborsa) – Il CEO di Vivendi, Arnaud de Puyfontaine, si è dimesso dal CdA di TIM. Lo si apprende da fonti finanziarie.Sembrerebbero confermate, dunque, le indiscrezioni stampa di stamane secondo cui nella giornata di oggi il top manager CEO di Vivendi e consigliere d’amministrazione di Telecom Italia dal 2015, avrebbe rassegnato le sue dimissioni. La media company francese è primo azionista di TIM con il 23,75%.A Piazza Affari il titolo Telecom Italia accelera al rialzo e mostra un guadagno del 2,16% confermando la buona impostazione dell’avvio.A livello comparativo su base settimanale, il trend della compagnia telefonica evidenzia un andamento più marcato rispetto alla trendline del FTSE MIB. Ciò dimostra la maggiore propensione all’acquisto da parte degli investitori verso Telecom rispetto all’indice.Le implicazioni di breve periodo dell’azienda telefonica sottolineano l’evoluzione della fase positiva al test dell’area di resistenza 0,2574 Euro. Possibile una discesa fino al bottom 0,2504. Ci si attende un rafforzamento della curva al test di nuovi target 0,2644. LEGGI TUTTO

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    Telecomunicazioni, Urso: “Serve cambio di passo. Obiettivo è rete nazionale pubblica “

    (Teleborsa) – Serve un “cambio di passo” nel settore delle telecomunicazioni in Italia e in Europa. Lo ha ribadito oggi il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in audizione dinanzi alle commissioni Trasporti di Camera e Senato, ricordando che in Italia ci sono 5 operatori di settore e negli Stati Uniti 3e che questa differenziazione ha penalizzato i mercati italiano ed europeo.”I ricavi del mercato europeo delle telecomunicazioni sono in flessione da diversi anni. L’Italia, a causa della corsa al ribasso dei prezzi è il paese che ha più sofferto il fenomeno della contrazione ricavi”, ha ricordato Urso, quantificando il calo del fatturato al 33% negli ultimi 11 anni, a fronte del 15% della Francia, del 7% della Germania e dell’8% del Regno Unito. “Mentre i ricavi scendono in in tutta Europa e soprattutto in Italia e ininterrottamente dal 2010, i volumi di traffico crescono a ritmo sostenuto. Negli ultimi due anni il traffico da dati mobili ha registrato un +117% ed il fisso un +75%”, ha spiegato il Ministro, ricordando che al contrario “gli Ott hanno avuto un aumento dei ricavi di poco meno del 17%”.Urso ha dunque concluso che l’estrema frammentazione del mercato europeo, a fronte della concentrazione del mercato americano dove ci sono solo tre grandi player, fa emergere un “differenziale competitivo” che solo apparentemente va a vantaggio dei consumatori, mentre penalizza i cittadini e frena la Transizione digitale.Il Ministro ha confermato che “il governo intende sostenere la realizzazione di una rete di telecomunicazioni a copertura nazionale che consenta al paese di realizzare al più presto gli obiettivi che si è prefisso”. L’obiettivo – ha precisato – “non è la realizzazione di una rete unica, ma di una rete nazionale a controllo pubblico” che copra al più presto tutti gli ambiti del nostro territorio soprattutto quelli svantaggiati e si interconnetta con la rete ointernazionale. Urso ha parlato poi delle trattative che riguardano la rete TIM, affermando che “nel corso dell’ultimo mese si sono svolte proficue riunioni con tutti gli attori coinvolti per avere una fotografia chiara della situazione” ed aggiungendo che i colloqui “proseguono in modo franco e cordiale con tutti gli attori come confermato positivamente dai mercati che nell’ultimo mese hanno premiato il titolo di Telecom Italia con un aumento del 18% e un aumento di capitalizzazione di 1 miliardo”.Il titolare del MIMIT ha infine confermato dei ritardi accumulati dal concessionario Open Fiber nel cablaggio delle aree bianche, che dovrebbe portare alla copertura di 12 regioni entro il 2023 e le restanti entro il 2024. Un problema – ha spiegato – dovuto ad una “iniziale sottovalutazione del tema dei permessi e di errate politiche industriali nella quantificazione delle offerte e nell’avvio dei lavori e anche per responsabilità politiche”. “Il ministero ed il governo sono pienamente coinvolti, attraverso diverse azioni, che mettano nelle migliori condizioni possibili il concessionario di realizzare quanto dovuto da un lato con una azione di stimolo verso Open Fiber a rispettare il cronoprogramma dei lavori, dall’altro lavorando a stretto contatto con le regioni e la Conferenza delle regioni per consentire alle stesse di spendere i fondi comunitari entro i termini previsti dalla Commissione europea. Non possiamo fallire”, ha ribadito il Ministro. LEGGI TUTTO

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    TIM, Antitrust chiude procedimento gara Consip: garantita piena partecipazione

    (Teleborsa) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha deliberato che non sussistono i presupposti per l’adozione di misure cautelari e disposto la chiusura del procedimento (avviato in data 30 novembre 2022) nei confronti di TIM per verificare un possibile abuso di posizione dominante nell’ambito della gara indetta da Consip per la fornitura di servizi di telefonia mobile per la PA. Lo si legge nel bollettino settimanale dell’Antitrust, che a dicembre aveva comunicato l’apertura di istruttoria su segnalazione di Fastweb.L’AGCM rileva che Fastweb “risulta essere già in possesso delle informazioni complete di copertura della rete WindTre e delle percentuali di copertura della rete TIM” e che tale circostanza “sembrerebbe, assieme all’impegno assunto da TIM all’ostensione delle proprie mappe nei confronti di Consip, un elemento sufficiente a consentire una piena partecipazione di Fastweb alla gara in oggetto”.Peraltro, l’Antitrust ricorda anche che il termine per la presentazione delle offerte della gara in oggetto, originariamente fissato al 14 novembre 2022 è stato già prorogato da Consip in tre occasioni: una prima proroga al 5 dicembre 2022; una seconda, al 21 dicembre 2022; l’attuale termine al 17 gennaio 2023.AGCM afferma anche che, a seguito delle memorie presentate dalle parti e dell’audizione dinanzi al Collegio delle stesse, “non sono emersi elementi sufficienti a confermare l’esistenza dei presupposti ipotizzati nell’avvio del sub-procedimento per l’eventuale adozione delle misure cautelari”. LEGGI TUTTO