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    WINDTRE, Wi-Fi Calling potenzia la copertura in casa

    (Teleborsa) – WINDTRE, prima Telco in Italia ad aver introdotto il servizio Wi-Fi Calling, porta la comunicazione di questa nuova tecnologia anche in TV con una campagna dedicata. Il Wi-Fi Calling – spiega la compagnia in una nota – consente di effettuare e ricevere chiamate anche in assenza di segnale mobile, tramite una connessione Wi-Fi di WINDTRE. La funzionalità risponde a una necessità precisa: quella di riuscire a telefonare e a rispondere con il proprio smartphone anche in edifici dalle mura spesse, abitazioni isolate, seminterrati, negozi e ristoranti o in altre situazioni in cui la copertura mobile potrebbe incontrare ostacoli. Il tutto con un’esperienza fluida, senza interruzioni della chiamata nel passaggio dalla rete cellulare a quella Wi-Fi e viceversa.Per raccontare l’innovativa tecnologia, nello spot con protagonista il brand ambassador Rosario Fiorello, si susseguono con tono leggero e coinvolgente scene di persone costrette a telefonare dai luoghi più disparati, in cerca di un segnale stabile: una terrazza esposta alle intemperie invernali, la cameretta dei figli, uno sgabuzzino, la vasca da bagno, ma anche la cucina di un ristorante. L’unico a non avere questo problema è proprio Fiorello che, grazie al Wi-Fi Calling di WINDTRE, chiama e riceve tranquillamente in ogni angolo della sua casa.”Nella nostra strategia – commenta Alessandro Simoni, responsabile B2C Brand & Offer di WINDTRE – i clienti sono sempre al centro: vogliamo anticipare le loro esigenze per offrire le soluzioni più avanzate in termini di tecnologia, innovazione e sicurezza, ma anche esperienze d’uso in grado di consolidare la relazione con il nostro brand. Wi-Fi Calling è una parte rilevante di questo ecosistema che ci permette di essere sempre più vicini alle persone e di semplificare loro la vita quotidiana”.La funzionalità di chiamata Wi-Fi non ha costi aggiuntivi rispetto alle condizioni della propria offerta, può essere utilizzata su tutto il territorio nazionale e non richiede l’installazione di alcuna applicazione, né una configurazione del dispositivo mobile. È disponibile per tutti i clienti privati e business di WINDTRE con uno smartphone compatibile e in presenza di un Wi-Fi WINDTRE.Lo spot sarà in onda nei formati da 30 secondi in TV e da 45 secondi sulle piattaforme digitali. La creatività è dell’agenzia Wunderman Thompson, la casa di produzione è Alto Verbano con la regia di Igor Borghi, l’editing e la post-produzione sono a cura di XLR8. LEGGI TUTTO

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    TIM corre in Borsa con assist Fitch e in attesa di controfferta per NetCo

    (Teleborsa) – La settimana borsistica di TIM si chiude con ottimismo, grazie all’apertura di Fitch per una possibile revisione al rialzo dell’Outlook e alle indiscrezioni per una imminente controfferta per Netco, ovvero la società che accorpa tutti gli asset infrastrutturali dell’ex monopolista. Il +2,5% segnato oggi, in una giornata debole per i mercati europei e con una netta accelerazione pomeridiana in concomitante all’uscita del giudizio dell’agenzia di rating, porta il guadagno da inizio settimana sopra quota 6%. Se si considera la performance da inizio anno, il rialzo è superiore al 43% e posiziona TIM tra i migliori titoli del FTSE MIB, in quanto le speculazioni sulla possibile cessione degli asset infrastrutturali attira le attenzioni del mercato.Secondo fonti di stampa, nei prossimi giorni dovrebbe essere formalizzata – da parte di CDP e Macquarie – una proposta per la rete di TIM (NetCo) alternativa a quella di KKR. L’offerta dovrebbe valere circa 23 miliardi di euro (di cui 18 miliardi cash e 5 miliardi legati alla futura integrazione con Open Fiber) quindi superiore a quella di KKR, anche se in termini di enterprise value non si discosta molto. Le indiscrezioni dicono infatti che il fondo statunitense abbia offerto 20 miliardi di euro (con 2 miliardi di earnout sulle performance), anche se non c’è stata una comunicazione ufficiale in tal senso.Secondo Equita, “lo scenario rimane di supporto per TIM”, visto che le valutazioni “appaiono coerenti” e visto “l’interesse che chiaramente emerge sugli asset del gruppo”. Gli analisti stimano che l’offerta KKR, sulla base di 18 miliardi, porterebbe 4,5 miliardi di equity per TIM (oltre a deconsolidare debito per 10,9 miliardi).La controfferta dovrebbe arrivare poco prima del CdA del 24 febbraio, che la società ha già indicato essere quello in cui valuterà la proposta di KKR e assumerà le decisioni del caso. Il passo in avanti di CDP-Macquarie, con il sostegno del MEF, non chiuderà la partita, in quanto andrà fatta una valutazione delle proposte sulla base delle loro differenze. L’offerta di KKR non è infatti condizionata all’approvazione dell’Antitrust, non avendo temi di concorrenza europea, mentre Cassa e Macquarie dovranno confrontarsi con l’Autorità in quanto al conferimento di Open Fiber. Inoltre, il fondo USA avrebbe bisogno di soggetto pubblico nell’azionariato, anche considerando che la strategicità di Sparkle per il Governo italiano.Tutte queste attenzioni di investitori e stampa non devono però far distrarre management e dipendenti dal perseguimento dei risultati industriali, è tornato ad affermare oggi l’AD Pietro Labriola in un messaggio ai colleghi. “Rimaniamo focalizzati su quello che dipende da noi: i risultati dipendono da noi! L’unica cosa che dobbiamo garantire è fare il meglio possibile”, ha detto. Certo, “se c’è una competizione sulla rete che possa massimizzare il valore, ridurre il debito e metterci tutti quanti nelle condizioni di competere al meglio, penso vada bene per tutti quanti”. LEGGI TUTTO

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    TIM, Fitch: performance migliora, possibile cambio Outlook

    (Teleborsa) – I risultati 2022 di Telecom Italia “hanno mostrato che la società ha sovraperformato la propria guidance”, ma “non hanno alcun impatto sul suo rating (BB-/Negativo) attualmente”. Lo afferma Fitch in una nota, sottolineando però che una maggiore visibilità sulla stabilizzazione della società o sulla crescita dell’EBITDA, sostenuta da un miglioramento delle sue operazioni domestiche, combinata con un più forte free cash flow e liquidità, “potrebbe portare a una modifica dell’Outlook a Stabile”.Gli analisti ricordano che TIM ha visto i suoi ricavi aumentare per la prima volta dal 2017, poiché la forte crescita in Brasile ha compensato le perdite nelle sue attività domestiche. Il turnaround dell’EBITDA “rimane esposto a rischi di esecuzione a fronte di forti pressioni competitive e di un contesto macroeconomico avverso”.Viene sottolineato che TIM ha migliorato la propria posizione di liquidità dall’emissione obbligazionaria da 850 milioni di euro a gennaio con un nuovo finanziamento della Banca europea per gli investimenti previsto nel primo semestre 2023, il cui importo non è stato reso noto.”Con circa il 50% del debito finanziario in scadenza entro il 2025, il rischio di rifinanziamento rimane rilevante, dati i significativi esborsi di investimento di TIM e il FCF negativo sostenuto in un momento di forte concorrenza di mercato, aumento dell’inflazione e alti tassi di interesse”, si legge nella nota.Fitch conclude la sua analisi affermando che “le opzioni strategiche di TIM per ridurre il debito attraverso la cessione delle sue attività di rete e della divisione enterprise rimangono in discussione” e sottolineando che continuerà a valutare l’ex monopolista “in base al suo profilo consolidato fino a quando non ci sarà piena visibilità su qualsiasi transazione, e quindi su eventuali cambiamenti nella struttura commerciale e finanziaria della società”. LEGGI TUTTO

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    TIM, Labriola: consolidamento ci sarà, per Consumer anche cross-border

    (Teleborsa) – “Questo è un mercato che si consoliderà, anche abbastanza rapidamente, e vogliamo giocare un ruolo”. Lo ha affermato Pietro Labriola, amministratore delegato di TIM, nella conferenza stampa che ha seguito la diffusione dei risultati 2022 e l’approvazione del Piano Industriale 2023-2025.Sollecitato sulla possibilità di M&A a livello europeo, il manager ha spiegato che “l’attività di rete cross-border, quando parliamo di infrastruttura, non ha alcun senso. Se qui ho una rete prevalentemente passiva, quali sono le sinergie a mettere assieme più reti a livello europeo?”. Margrethe Vestager ha parlato “più di servizi ai clienti, che siano famiglie o imprese. Su questo sono possibili degli accordi cross-border”.Scendendo ancora di più nel dettagli, ha affermato che “TIM Enterprise ha più bisogno di consolidarsi in Italia con chi magari fa system integration, più che con qualcuno che fa cloud a livello europeo. Per TIM Consumer potrebbe esserci consolidamento a livello cross-border. Dobbiamo però valutare se il modello è quello per fare economie di scale o aggregare più servizi per estrarre più valori”. In ogni caso, ha aggiunto, “che qualcosa succeda ne sono certo”.L’AD non ha voluto parlare di NetCo, vista l’offerta ricevuta da KKR – che deve essere valutata a livello di CdA – e altre proposte che potrebbero arrivare nei prossimi giorni, come quella di CDP-Macquarie di cui si parla sui giornali. Se una cessione di dovesse concretizzare, “da un punto di vista industriale, mantenere una quota di minoranza non sembra un’opzione valida, ma le posizioni possono essere riviste con le negoziazioni”. “Siamo nel mezzo di una negoziazione, e quindi non ci sembrava opportuno dare dei target per Netco e tutta un’altra serie di dettagli, che verranno rilasciati quanto prima”, ha detto in un altro passaggio.A una domanda sulle prospettive dell’azienda se nessuna operazione straordinaria dovesse concretizzarsi, ha risposto: “Passiamo dal parlare di un’azienda che sembrava che non potesse pagare gli stipendi a una che ha risolto tutti i problemi. Non è vera né l’una e né l’altra cosa. Nell’arco di piano, al 2025, non vediamo problemi particolari. Se scoppia un’altra guerra, si raddoppiano i tassi, ricomincia la guerra sui prezzi, se vengono recepite le ipotesi sul tavolo del ministero, allora può cambiare tutto”. Sempre a proposito di operazioni straordinarie, Labriola ha seccamente commentato che “non ci sono trattative o interlocuzione con Iliad”.Allargando lo sguardo alla condizione del gruppo e al percorso intrapreso, ha detto: “In un anno son cambiate tante cose, uscivamo da 3 profit warning, avevamo un impairment macro e in numeri erano quelli che erano. Avevamo un livello di credibilità dal punto di vista del mercato ai minimi storici. Quello che avevamo promesso di fare lo abbiamo fatto: abbiamo rispettato le guidance, e anzi fatto meglio, il Brasile sta andando esattamente come avevamo detto ed è un cash cow, il domestico finalmente dopo 7 anni dovrebbe tornare a crescere sui riocavi e sull’EBITDA”.”Abbiamo avuto il coraggio di dire che il livello di leverage che abbiamo oggi è un problema dal punto di vista industriale, che non ci permette di fare tante cose, e appesantisce la strategia dell’azienda in qualunque direzione vogliamo andare – ha aggiunto – Abbiamo quindi separato diversi business e abbiamo parlato di vendere la rete. Sono relativamente soddisfatto, ma siamo a metà del girone di andata, perché quello che abbiamo davanti è un progetto complesso, sia nell’andare in continuità che attuando le opzione inorganiche ipotizzate”.In queste condizioni è comunque “difficile poter pensare di tornare al pagamento del dividendo sulle azioni ordinarie. Il primo obiettivo deve essere migliorare i numeri e fare il deleverage, quando faremo entrambe le cose si potrà tornare a discutere sull’argomento”. LEGGI TUTTO

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    TLC europee creano JV paritetica per concorrenza a big tech su pubblicità

    (Teleborsa) – Deutsche Telekom, Orange, Telefónica e Vodafone Group, dopo aver ricevuto il via libera dell’Antitrust UE, hanno annunciato che formeranno una joint venture per l’implementazione di una piattaforma tecnologica di marketing digitale privacy-by-design in Europa, che potrebbe avvantaggiare consumatori, inserzionisti ed editori.Le quattro società assumeranno quote pari al 25% in una holding di nuova costituzione, con sede in Belgio e gestita da un management indipendente sotto la supervisione di un consiglio di sorveglianza nominato dagli azionisti, si legge in un comunicato congiunto.La joint venture è il risultato di un progetto lanciato da Vodafone e gestito dai quattro operatori per sviluppare una soluzione tecnologica per la pubblicità digitale in Europa. La piattaforma è stata progettata fin dall’inizio per essere conforme alla politica europea sulla protezione dei dati come il GDPR e la direttiva ePrivacy.I partner hanno già avviato una sperimentazione in Germania. Altre sperimentazioni sono allo studio in Francia e Spagna per sviluppare ulteriormente la piattaforma e si prevede di renderla disponibile a qualsiasi operatore in Europa.La piattaforma richiede il consenso opt-in affermativo da parte del consumatore per attivare le comunicazioni dei brand tramite i publisher. Gli unici dati condivisi sono un token digitale pseudo-anonimo che non può essere decodificato. I consumatori sono liberi di acconsentire o negare il consenso con un solo clic, nonché di revocare qualsiasi altro consenso fornito sul sito Web del marchio o dell’editore o tramite un portale sulla privacy dedicato e facilmente accessibile.La piattaforma intende offrire una soluzione alternativa a quella attuale, in cui i dati vengono “raccolti, distribuiti e archiviati su larga scala dai principali attori extraeuropei”, ovvero i colossi tech statunitensi. LEGGI TUTTO

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    UE, via libera a joint venture tra D.Telekom, Orange, Telefónica e Vodafone

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato incondizionatamente, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni, la creazione di una joint venture tra Deutsche Telekom, Orange, Telefónica e Vodafone Group. L’Antitrust UE ha concluso che l’operazione non solleva problemi di concorrenza nello Spazio economico europeo (SEE). La joint venture pubblicitaria intende sfidare i colossi tech statunitensi.La joint venture offrirà una piattaforma per supportare le attività di marketing e pubblicità digitale di marchi ed editori in Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito. Previo consenso dell’utente, la joint venture genererà un codice digitale univoco derivato dall’abbonamento di rete mobile o fissa dell’utente. Tale codice consentirà a marchi ed editori di riconoscere gli utenti sui loro siti Web o applicazioni, raggrupparli in diverse categorie e adattare il loro contenuto a specifici gruppi di utenti.Sulla base della sua indagine di mercato, la Commissione ha rilevato che “l’operazione, come notificata, non ridurrebbe significativamente la concorrenza nei mercati francese, tedesco, italiano e spagnolo” per: la fornitura di servizi di identificazione digitale per pubblicità mirata e/o ottimizzazione del sito; la fornitura al dettaglio di servizi di telecomunicazioni mobili; la fornitura al dettaglio di servizi di accesso fisso a Internet; la fornitura al dettaglio di servizi audiovisivi (AV); la fornitura di spazi pubblicitari online. LEGGI TUTTO

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    “Loud Kids Tour” dei Måneskin, TIM sponsor unico delle tappe italiane

    (Teleborsa) – TIM, sponsor unico delle tappe italiane del “Loud Kids Tour”dei Måneskin, lancia il concorso dedicato ai clienti “Con TIM Giochi e Vinci i biglietti del tour dei Måneskin” che permetterà di aggiudicarsi i biglietti per assistere ad una tappa dei concerti che partiranno da Pesaro il 23 febbraio.”Il contest inoltre – fa sapere TIM in una nota – darà la possibilità ai fan del gruppo musicale rock romano, protagonista sulla scena mondiale, di vincere anche meet&greet in alcune serate speciali. Magliette esclusive saranno inoltre messe in palio per tutti i partecipanti.Basterà accedere all’App My TIM e cliccare sul banner dedicato all’iniziativa per partecipare al concorso”.A supporto dell’iniziativa è on air uno spot con protagonista Matteo Berrettini sulle note della nuova hit del gruppo “Gossip”. LEGGI TUTTO

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    Safer Internet Day, WINDTRE presenta il “Decalogo NeoConnessi”

    (Teleborsa) – Dieci buone abitudini da esplorare in famiglia per un utilizzo responsabile delle nuove tecnologie. Nasce con questo obiettivo il “Decalogo NeoConnessi: 10 passi per famiglie consapevoli e protette in Rete”, presentato oggi da WINDTRE in occasione del Safer Internet Day, la giornata mondiale dedicata alla sicurezza online. In continuità con il programma NeoConnessi, rivolto alle scuole primarie e giunto alla quinta edizione, il decalogo individua alcuni principi chiave per aiutare le famiglie ad orientarsi nella fase delicata in cui i ragazzi iniziano a navigare sul Web in autonomia. Per ciascuno di essi è presente una breve guida e delle pillole di ‘cyber saggezza’, una serie consigli da mettere in pratica per una corretta educazione digitale. La raccolta mette in luce l’importanza di condividere insieme le prime esperienze online per stimolare un dialogo in famiglia, con l’obiettivo di sviluppare uno spirito critico che si associ a strumenti tecnologici di protezione come il parental control. Oltre a promuovere un modello di cittadinanza digitale e a sensibilizzare sull’importanza della gentilezza online, il decalogo offre una visione ottimista e curiosa verso la Rete e mette in evidenza le tante opportunità per coltivare passioni e creatività, ponendo la giusta attenzione alla qualità oltre che alla quantità del tempo trascorso su Internet. “il Decalogo NeoConnessi – afferma Tommaso Vitali, direttore B2C Marketing & New Business di WINDTRE – intende dare un supporto concreto alle famiglie, attraverso utili linee guida per un approccio sicuro alla vita online. La Rete può offrire opportunità di grande valore, se si hanno gli strumenti giusti per utilizzarla nel modo più consapevole. Con NeoConnessi, vogliamo mettere questi strumenti a disposizione delle famiglie e stimolare il dialogo: è il nostro impegno sulla responsabilità digitale e per eliminare le distanze tra le persone”. Il progetto NeoConnessi, – spiega WINDTRE in una nota – punta a sensibilizzare a un uso sempre più responsabile di Internet e della tecnologia da parte dei più piccoli, coinvolgendo docenti e famiglie. Nell’anno scolastico 2022/2023, l’iniziativa vede la partecipazione del 41% delle scuole primarie italiane, raggiungendo 350mila ragazzi in 7mila istituti. Dall’avvio del programma, nel 2018, sono stati coinvolti oltre un milione di ragazzi. NeoConnessi è sviluppato con il supporto di esperti in ambito psicologico, pedagogico, tecnologico, didattico e con la collaborazione della Polizia di Stato. LEGGI TUTTO