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    Planetel, nuovo accordo con Open Fiber su utilizzo rete in fibra ottica

    (Teleborsa) – Planetel, società attiva nel settore delle telecomunicazioni e quotata su Euronext Growth Milan, ha sottoscritto con Open Fiber un nuovo accordo quadro relativo alla concessione in IRU (Indefeasible Right of Use) di alcune tratte di rete in fibra ottica di Planetel al fine di supportare lo sviluppo del piano di cablaggio in fibra ottica ultra veloce di Open Fiber.L’accordo, per il quale Planetel nel solo mese di maggio ha già ricevuto ordini, è funzionale all’erogazione dei servizi in fibra ottica ultraveloce FTTH da parte di Open Fiber nelle zone cablate e riguarderà le province di Monza Brianza/Bergamo/Brescia/Verona.”L’accordo rafforza e consolida i rapporti commerciali già esistenti con Open Fiber riguardo l’uso delle nostre infrastrutture sul territorio e consente a Planetel di massimizzare gli investimenti per la realizzazione di reti Backbone e Backhalling anche grazie all’utilizzo di altri operatori OLO (Other Licensed Operator)”, ha commentato Bruno Pianetti, AD di Planetel. “L’accordo conferma la nostra visione strategica di un backbone proprietario al servizio di Planetel ma anche di altri grandi operatori non infrastrutturati capillarmente sul territorio”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    BlackBerry registra un profitto a sorpresa nel primo trimestre

    (Teleborsa) – BlackBerry, azienda canadese specializzata in dispositivi wireless, ha registrato fatturato totale di 373 milioni di dollari nel primo trimestre dell’anno fiscale 2024 (terminato il 31 maggio 2023), rispetti ai 168 milioni di dollari dello stesso periodo del 2022. Le entrate IoT sono state di 45 milioni, con un margine lordo dell’80%, le entrate della Cybersecurity sono stati di 93 milioni di dollari, con un margine lordo del 60% e un ARR di 289 milioni di dollari, mentre le entrate delle licenze e altri ricavi sono stati di 235 milioni di dollari.La perdita netta è stata di 11 milioni di dollari, contro una perdita di 181 milioni di dollari dello stesso periodo dello scorso anno. L’utile per azione rettificato è stato di 0,06 dollari, mentre la perdita base per azione è stata di 0,02 dollari.Gli analisti si aspettavano in media, secondo dati Refinitiv, una perdita di 5 centesimi di dollari per azione su ricavi di 160 milioni di dollari.”In questo trimestre abbiamo registrato una crescita sequenziale dei ricavi nella nostra business unit Cybersecurity. La crescita dei ricavi è stata trainata da un aumento anno su anno delle fatturazioni e della pipeline, ancorata alla forza dei nostri mercati verticali principali, in particolare del government”, ha affermato il CEO John Chen.”Nella nostra business unit IoT abbiamo riscontrato alcuni ritardi temporanei nell’avvio di nuovi programmi poiché un certo numero di clienti ha rivisto i propri piani per capitalizzare il trend del software-defined vehicle (SDV), che ha avuto un impatto sui ricavi di questo trimestre”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Rai Way, buonuscita da 1,7 milioni di euro per Aldo Mancino

    (Teleborsa) – Rai Way, quotata su Euronext Milan e attiva nella gestione e sviluppo di reti di trasmissione e diffusione radiotelevisiva per la Rai, ha sottoscritto con il precedente amministratore delegato e direttore generale Aldo Mancino un accordo per la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro dirigenziale e un patto di non concorrenza.Ai sensi dell’accordo, Mancino lascerà la società il prossimo 30 settembre 2023, data fino alla quale collaborerà in modo da garantire fluidità gestionale nel passaggio di consegne con l’attuale AD Roberto Cecatto.La società ha riconosciuto a Mancino, a titolo di incentivo all’esodo, 1.523.912 euro lordi in aggiunta alle spettanze di legge. Mancino continuerà a beneficiare del Piano Azionario 2021-2023.Mancino ha inoltre assunto, con relativo patto, obblighi di non concorrenza con la società nel settore del tower hosting per il broadcasting radiotelevisivo o a favore di società od enti di qualunque natura che operino nell’ambito del medesimo settore, su tutto il territorio nazionale e per una durata di 13 mesi. Il corrispettivo riconosciuto a fronte del patto è pari a 250.000 euro lordi. LEGGI TUTTO

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    TIM, Elisabetta Romano nominata presidente di Sparkle

    (Teleborsa) – TIM ha comunicato che Elisabetta Romano è stata nominata presidente di Sparkle, primo operatore di servizi internazionali in Italia e fra i primi nel mondo.La nomina arriva in seguito alle dimissioni di Alessandro Pansa, che ha deciso di lasciare il ruolo di presidente di Sparkle e Tesly per concentrarsi al meglio nel suo nuovo incarico di componente del CdA di TIM. Il CEO Enrico Maria Bagnasco mantiene la guida di Sparkle con le deleghe conferitegli alla nomina lo scorso novembre. LEGGI TUTTO

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    Tessellis, CONSOB approva Prospetto Informativo per aumento di capitale

    (Teleborsa) – Tessellis, il gruppo nato dalla fusione tra Linkem Retail e Tiscali, ha comunicato che la CONSOB ha autorizzato la pubblicazione del Prospetto Informativo relativo all’offerta e all’ammissione alle negoziazioni sul mercato regolamentato Euronext Milan delle azioni rivenienti dall’aumento di capitale sociale a pagamento, in denaro e in via inscindibile, per un importo massimo pari a 24.716.036 euro; e all’ammissione alle negoziazioni su Euronext Milan delle azioni rivenienti dalla conversione del prestito obbligazionario convertibile in essere con Nice& Green.Su richiesta della CONSOB, sono state fatte una serie di puntualizzazioni sull’operazione. Innanzitutto, viene sottolineato che sussistono elevate incertezze in merito all’integrale sottoscrizione dell’aumento di capitale in opzione, in considerazione del fatto che gli impegni di sottoscrizione dello stesso che sono pervenuti da azionisti e soggetti terzi sono esclusivamente pari a circa 16,7 milioni di euro, non assistiti da alcuna garanzia. Inoltre, gli impegni di sottoscrizione di Opnet (per un valore complessivo pari a 14 milioni) sono condizionati all’ottenimento dell’autorizzazione al completamento dell’operazione da parte delle sue banche finanziatrici.Inoltre, non vi è alcuna certezza che Nice&Green sottoscriva le tranche del nuovo POC ancora non emesse, secondo misure e tempi coerenti rispetto al fabbisogno finanziario netto complessivo del gruppo.Infine, sussistono elevate incertezze circa il buon esito dell’ulteriore misura individuata a copertura del fabbisogno (la vendita degli indirizzi IPv4), in quanto il buon esito di tale misura richiede il coinvolgimento e l’assenso di soggetti terzi.Nel caso di mancata sottoscrizione dell’aumento di capitale in opzione, di mancata sottoscrizione da parte di Nice&Green del nuovo POC, nonché di mancato buon esito della vendita degli indirizzi IPv4, in assenza di ulteriori tempestive azioni, le risorse finanziarie a disposizione sono attese esaurirsi entro la fine del mese di luglio 2023. LEGGI TUTTO

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    AGCOM avvia nuova consultazione su prezzi di accesso a rete TIM

    (Teleborsa) – Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha approvato – con il voto favorevole del Presidente e dei Commissari Aria, Capitanio e Giacomelli e con il voto contrario della Commissaria Giomi – l’avvio della consultazione pubblica relativa all’analisi coordinata dei mercati dell’accesso alla rete fissa di TIM, anche a seguito della separazione legale di TIM introdotta dalla creazione della società Fibercop.Il testo in consultazione include l’analisi dei mercati dei servizi di accesso locale all’ingrosso e dei servizi di capacità dedicata all’ingrosso nonché dei servizi di accesso centrale all’ingrosso del mercato, si legge in una nota. In particolare, l’evoluzione registrata nei mercati, soprattutto in termini di copertura delle reti in fibra degli operatori, e di vendite dei servizi, conduce ad una nuova e più aggiornata dimensione geografica dei mercati, rispetto a quelle delle precedenti analisi.Lo schema di provvedimento posto in consultazione riguarda per la prima volta un orizzonte quinquennale (2024-2028) in coerenza con gli obiettivi di stabilità e predicibilità regolamentare richiesti dalla normativa europea e dal Codice delle comunicazioni elettroniche.L’analisi in esso contenuta ha dimostrato che il mercato dei servizi di accesso centrale all’ingrosso (bitstream) risulta competitivo e, in quanto tale, non più suscettibile di regolamentazione ex ante. Conseguentemente viene rimossa la regolamentazione vigente in capo a TIM (con specifico termine di preavviso – sunset clause – per gli obblighi di accesso, a tutela del mercato).La proposta dell’Autorità sarà sottoposta alla consultazione pubblica fino al 15 settembre. A valle della consultazione pubblica, prima dell’adozione del provvedimento finale, l’iter procedurale prevede l’acquisizione del parere dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato e la necessaria notifica agli uffici della Commissione europea. LEGGI TUTTO

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    Smart working, Open Fiber firma l’intesa con i sindacati

    (Teleborsa) – A partire dal primo luglio 2023 entrerà in vigore il nuovo accordo raggiunto tra Open Fiber e le Organizzazioni Sindacali sullo smart working. L’azienda, dopo aver introdotto il lavoro agile nel periodo pandemico, ha scelto di renderlo strutturale e ancora più flessibile. La nuova modalità di Fiber working prevede un contatore bimestrale di 21 giorni fruibili fino ad un massimo di 12 in uno dei due mesi di riferimento. Viene, inoltre, confermata l’iniziativa di fornire a tutti i dipendenti gli home kit ergonomici ed i devices necessari per il lavoro da remoto. “Il tutto – spiega l’azienda in una nota – volto ad assicurare l’equilibrio tra vita personale e lavoro, valore che l’azienda persegue sin dalla sua nascita”.Una maggiore flessibilità è, inoltre, garantita ai dipendenti in situazioni di fragilità, nei casi di bisogni educativi speciali per quanto attiene la sfera della disabilità e dei disturbi specifici evolutivi dei figli, e negli altri casi di caregiving. Nel solco di una maggiore attenzione alla genitorialità, l’accordo prevede tutele integrative sia per le donne in gravidanza, che possono usufruire di 45 giorni di lavoro agile antecedente al congedo obbligatorio di maternità sia per i neogenitori, per i quali sono previsti 45 giorni di smartworking nel periodo successivo alla nascita, adozione e affido preadottivo.Anche le modifiche apportate all’accordo di II livello aziendale volgono uno sguardo particolare alla famiglia in tutte le sue forme. Tra le varie misure vi è la conferma di ulteriori 5 giorni retribuiti in aggiunta al congedo di paternità previsto dalla legge (ampliati nella fruizione fino al primo anno di età del bambino) ed un’estensione dell’istituto della malattia figli spendibile anche ad ore.Open Fiber incentiva, inoltre, l’iscrizione dei figli dei dipendenti, entro i primi tre anni di vita, al fondo di previdenza complementare Telemaco (TLC), con il versamento di un importo di 200 euro una tantum.”Open Fiber – afferma Ivan Rebernik, direttore Personale, Organizzazione e Servizi – implementa soluzioni digitali e politiche ad hoc per i diversi cluster di popolazione. Una conferma del valore dei servizi messi a disposizione dall’azienda arriva dal notevole incremento che ha avuto negli anni la conversione del premio di risultato in Welfare. Si è infatti partiti dal 27% del 2017 per arrivare al53% di quest’anno. Risultato raggiunto ampliando i canali di ascolto e variando il portfolio dell’offerta per andare incontro alle specifiche esigenze delle persone che lavorano con competenza e passione al grande progetto Paese di Open Fiber”. LEGGI TUTTO

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    Cybersecurity, TIM accelera e premia l’innovazione a supporto delle tecnologie Made in Italy

    (Teleborsa) – Un mercato nazionale della cybersecurity in forte sviluppo – con un tasso di crescita media annua dell’11-12% per un valore stimato in circa 2,5 miliardi di euro nel 2025 – e caratterizzato da un’elevata frammentazione, con oltre 3mila aziende, metà delle quali concentrate in tre regioni: Lazio, Campania e Lombardia. Partendo da queste evidenze il Centro Studi TIM ha elaborato il white paper ‘Cybersecurity Made in Italy’ presentato oggi a Roma durante l’evento che ha premiato le migliori soluzioni innovative in ambito cyber.Ad aprire i lavori Elio Schiavo, chief Enterprise and Innovative Solutions Officer TIM, ha illustrato il ruolo delle tecnologie cyber e le prospettive di crescita nell’ambito dell’offerta di servizi digitali a 360 gradi che TIM Enterprise rende disponibili alle aziende e alla Pubblica Amministrazione. Dopo un’analisi del mercato della cybersecurity in Italia a cura di Giorgia Dragoni, ricercatrice dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano, hanno fatto seguito gli interventi di Eugenio Santagata, chief Public Affairs and Security officer di TIM e amministratore delegato di Telsy, e di Bruno Frattasi, direttore generale Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, che hanno evidenziato l’importanza di fare rete per sviluppare un ecosistema nazionale della cybersecurity, in linea con le iniziative di Paesi come Francia e Germania, per consolidare al proprio interno la crescita del settore.”Oggi serve dotarsi di tecnologie proprietarie certificate e gestite internamente al perimetro nazionale e occorrono quindi esperti e competenze specifiche ma anche una cultura nuova. Le aziende premiate oggi testimoniano il potenziale delle imprese italiane nel campo della cybersecurity e sottolineano l’importanza di creare un ecosistema collaborativo per garantire la sicurezza digitale – ha dichiarato Santagata –. L’obiettivo è quello di costruire una solida base di cybersecurity italiana che possa competere a livello internazionale. Vogliamo attrarre investimenti e talenti nel nostro paese, promuovere lo sviluppo di tecnologie innovative e creare un ambiente favorevole all’innovazione. In questo modo, potremo affrontare le sfide della cybersecurity in modo efficace e fornire soluzioni affidabili e all’avanguardia per proteggere le nostre infrastrutture digitali”.Nel 2022, gli attacchi cyber hanno registrato il valore più elevato di sempre e la maggior percentuale di crescita annua: rispetto al 2021 + 169 % in Italia, mentre a livello mondiale +21%. Gli attacchi nel Paese hanno rappresentato il 7,6 per cento del totale globale (Fonte: CLUSIT, Rapporto 2023 sulla Sicurezza ICT in Italia). A fronte di questo scenario, come rilevato dall’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano, il valore del mercato italiano della cybersecurity ha registrato elevati tassi di crescita: 15% e 18 % rispettivamente nel 2021 e 2022. Secondo quanto emerso dal rapporto del Centro Studi TIM, le realtà dedicate ai servizi cyber che sono riuscite ad affermarsi seguendo un chiaro percorso di crescita rappresentano appena il 10 – 15% del mercato. Tra queste prevalgono due modelli alternativi: società che si focalizzano su un unico segmento di clientela – ad esempio con servizi dedicati al sistema bancario – e società con un’offerta più ampia “one stop shop” (più della metà delle imprese esaminate) al cui interno è presente almeno una tecnologia proprietaria (3/4 delle imprese del campione). Tuttavia, la gran parte del mercato rimane oggi polarizzata tra i grandi gruppi ICT il cui portafoglio di offerta include anche i servizi cyber e piccole realtà molto specializzate che faticano a crescere, e presenta un livello di “polverizzazione” molto maggiore rispetto a quello degli altri grandi Paesi europei. In particolare, secondo le stime del Centro Studi TIM, l’Italia ha 1,6 imprese di cybersecurity per miliardo di PIL, un numero doppio rispetto al Regno Unito (0,8 imprese per miliardo di PIL) e superiore anche a quello della Spagna (1,2 imprese per miliardo di PIL).Proprio con l’obiettivo di sviluppare nuove soluzioni volte a contrastare il crescente fenomeno legato ai rischi informatici e di arricchire il portafoglio dei servizi TIM Enterprise e Telsy che fanno uso di tecnologie innovative e proprietarie nazionali è stata realizzata la “Cybersecurity Made in Italy Challenge”. L’iniziativa rientra tra le attività previste nell’ambito del programma di Open Innovation TIM GrowthPlatform, il nuovo modello di innovazione basato sulla collaborazione industriale con società ad alto potenziale con l’obiettivo di accelerarne la crescita. La Challenge punta a facilitare l’incontro tra le imprese, soprattutto italiane, che dispongono di soluzioni e competenze ultra-specialistiche, e le esigenze ed i bisogni espressi dalle PMI, con l’obiettivo di far crescere tutta la filiera e accelerare la digitalizzazione e l’innovazione del Paese. La sfida ha coinvolto, nel giro di pochi giorni, oltre 50 aziende, PMI, startup e scaleup italiane e internazionali per individuare soluzioni innovative. Ai vincitori verrà offerta una partnership tecnologica e commerciale con TIM Enterprise e Telsy. Le società selezionate avranno infatti un accesso privilegiato al mercato della cybersecurity e la possibilità di crescere ulteriormente. In particolare, nel corso dell’evento sono state premiate: Ermes, Pikered, e Sensoworks. Ermes è stata premiata per la soluzione che, grazie ad avanzati algoritmi di machine learning, garantisce sicurezza del browser consentendo una navigazione online sicura e protetta, difendendo gli utenti dalle minacce web, preservando la loro privacy e proteggendo i loro dati. Pikered ha ideato ZAIUX Evo, un “hacker virtuale” che, grazie all’Intelligenza Artificiale, effettua “attacchi etici”, con l’obiettivo di individuare le falle di una rete informatica e fornire le indicazioni per la mitigazione delle vulnerabilità. Sensoworks ha proposto una soluzione per il monitoraggio intelligente di intrastrutture strategiche (viadotti, tunnel, reti idriche), che acquisisce e analizza in real-time i dati provenienti dai sensori connessi e consente di intervenire tempestivamente, migliorando efficienza e sicurezza. LEGGI TUTTO