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    Vivendi, ricavi in crescita nei 9 mesi grazie a Canal+ e Havas

    (Teleborsa) – Vivendi, una delle principali media company europee, ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con ricavi pari a 7.124 milioni di euro, rispetto a 6.895 milioni di euro dello stesso periodo del 2022. L’aumento del 3,3% è dovuto principalmente alla crescita dei ricavi di Canal+ (+167 milioni di euro) e di Havas (+ 82 milioni di euro), parzialmente compensato dal decremento di Vivendi Village (-25 milioni di euro). A valuta e perimetro costanti, i ricavi di Vivendi sono cresciuti del 3,2%.I ricavi del terzo trimestre 2023 sono aumentati del 2,5% e del 3,1% a valuta e perimetro costanti, a 2,426 miliardi di euro.”La crescita dei ricavi per i primi nove mesi del 2023 riflette la validità della strategia di Vivendi – hanno commentato Yannick Bolloré, Presidente, e Arnaud de Puyfontaine, CEO – Canal+ e Havas hanno dimostrato la rilevanza delle azioni di trasformazione e internazionalizzazione che abbiamo implementato con loro negli ultimi anni”.”Prevediamo di finalizzare l’aggregazione con Lagardère entro la fine dell’anno, subordinatamente all’ottenimento delle necessarie approvazioni -hanno aggiunto – Il nostro gruppo assumerà quindi una nuova dimensione, con un incremento dei ricavi di circa il 70% grazie, in particolare, al contributo di Hachette, terzo editore di libri trade e didattici, e delle attività di travel retail. Allo stesso tempo anche la nostra posizione internazionale verrà rafforzata in modo significativo”. LEGGI TUTTO

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    Reti TLC, ANIE SIT Confindustria: “Oneri per investimenti imprese costruttrici + 300%”

    (Teleborsa) – Gli oneri finanziari degli investimenti sono oggi tutti a carico delle imprese e gravano per il 300 per cento in più che nel 2022. Nello scorso anno gli investimenti Capex hanno superato il margine operativo delle imprese che costruiscono le reti: uno squilibrio che pesa sulla cassa per -3,8 miliardi di euro. Il quadro della situazione emerge dall’incontro che si è tenuto stamane a Roma tra le imprese raggruppate in ANIE SIT e le Telco. All’incontro ha partecipato anche Luciano Ciocchetti, vicepresidente della XII commissione Affari sociali della Camera dei deputati. Per contrastare il combinato disposto di inflazione e tassi BCE, che agisce sulla già critica mancanza di manodopera qualificata per il settore, il presidente di ANIE SIT Luigi Piergiovanni ha presentato tre proposte. Anzitutto, una maggiore verticalizzazione sul Decreto Flussi, con l’assegnazione di numeriche dedicate al solo settore delle TLC, accompagnate a finanziamenti a fondo perduto per l’accoglienza e la formazione del personale. In secondo luogo, un contributo di inserimento professionale forfettario “on boarding” di 10 mila euro. Modalità già in uso presso le Regioni, in forma di una tantum per i primi tre mesi di inserimento. Infine, l’utilizzo dell’incentivo assunzione “Neet 2023” per la durata di tre anni, pari al 60% della Ral mensile, utile ai fini del TFR (Art. 27 Dlgs. maggio 2023 N.48, convertito in Legge 3/7/2023 N. 85). “L’indice dei prezzi al consumo sale – spiega Piergiovanni –, mentre non si intravvede una discesa del tasso Euribor. Questo ha un impatto sui nostri conti in media del +5,2 per cento. Nonostante siano state scaricate sul mercato gare del PNRR per 5,5 miliardi di euro, vediamo una progressione in discesa negli ultimi tre anni del saldo di cassa tra investimenti Capex e Ebitda degli operatori. Se nel 2019 si registrava un saldo positivo di 3,1 miliardi, nel 2021 eravamo scesi a 1,1 miliardi, per arrivare infine a -3,8 nel 2022”.Personale da formare, automezzi e dotazioni tecnologiche, costo dei ripristini stradali sono voci su cui occorre intervenire in maniera urgente e puntuale: ANIE SIT chiede, oltre al credito di imposta per investimenti in beni strumentali, deroghe di legge a favore delle aziende (senza limiti di dimensioni) che svolgono attività nell’ambito del PNRR, e la leva della legge 178/2020 per i beni materiali e immateriali 4.0. “Per reagire – conclude Piergiovanni – occorre intervenire subito con una maggiore verticalizzazione sul Decreto Flussi, perché nel nostro settore la formazione è più complessa rispetto ad altri comparti. Complessivamente una risorsa può arrivare a costare nel primo anno sino a 80 mila euro, il che spinge il break even delle aziende al termine di un arco di tempo di dieci anni. Non solo. La domanda fondamentale che dobbiamo porci ora è che cosa accadrà con l’outplacement di queste risorse dopo il 2026. Ringrazio l’onorevole Luciano Chiocchetti, intervenuto stamane ai nostri lavori e che si è detto pronto a far presente al ministro dell’Interno delle nostre esigenze. Ogni giorno in cui non mettiamo in campo azioni per raggiungere gli obiettivi del PNRR è un giorno perso». LEGGI TUTTO

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    Nokia, fino a 14.000 tagli posti di lavoro dopo terzo trimestre negativo

    (Teleborsa) – Nokia, multinazionale finlandese produttrice di apparecchiature per telecomunicazioni, ha annunciato che taglierà fino a 14.000 posti di lavoro nell’ambito di un nuovo piano di riduzione dei costi, dopo che le vendite nette del terzo trimestre 2023 sono diminuite del 15% su valuta costante (-20% reported) a 4,98 miliardi di euro, poiché l’incertezza macroeconomica e i tassi di interesse più elevati continuano a esercitare pressioni sulla spesa degli operatori. Il margine lordo comparabile è sceso di 120 pb su base annua al 39,2% (reported è sceso di 140 pb al 38,7%). L’EPS comparabile è stato di 0,05 euro (reported a 0,02 euro, -75% su base annua). Il free cash flow è stato negativo per 0,4 miliardi di euro.Nokia continua a prevedere vendite nette per l’intero anno 2023 comprese tra 23,2 e 24,6 miliardi di euro, con un margine operativo comparabile compreso tra l’11,5% e il 13%, assumendo la chiusura di accordi in sospeso in Nokia Technologies.”Guardando al futuro, mentre le nostre vendite nette del terzo trimestre sono state influenzate dalla continua incertezza, prevediamo di vedere un miglioramento stagionale più normale nelle nostre attività di rete nel quarto trimestre – ha commentato il CEO Pekka Lundmark – Sulla base di ciò e supponendo di risolvere i rinnovi in sospeso che incidono su Nokia Technologies, ci stiamo avvicinando al limite inferiore del nostro intervallo di vendite nette per il 2023 e verso il punto medio del nostro intervallo di margine operativo comparabile”. LEGGI TUTTO

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    Ericsson prevede incertezza fino a 2024 dopo 3° trimestre in calo

    (Teleborsa) – Ericsson, multinazionale svedese attiva nella fornitura di tecnologie e servizi di comunicazione, software e infrastrutture in ambito ICT, ha chiuso il terzo trimestre del 2023 con vendite nette di 64,5 miliardi di corone svedesi (SEK), ovvero circa 5,6 miliardi di euro. Le vendite organiche sono diminuite del 10%, con un calo organico del 16% in Networks in parte compensato dalla crescita organica del 5% nel Software e servizi cloud e dell’11% nell’Enterprise.In particolare, le vendite organiche di Networks in Nord America sono diminuite del 60% su base annua rispetto al trimestre record del terzo trimestre del 2022, a causa degli aggiustamenti delle scorte dei clienti e di un ritmo di implementazione più lento.Il Margine EBITA è stato del 7,3% e l’EBITA di 4,7 miliardi di corone svedesi. La perdita netta è stata di 30,5 miliardi di corone svedesi, contro l’utile di 5,4 miliardi di corone svedesi nello stesso periodo del 2022.”In un contesto operativo difficile, Ericsson ha prodotto risultati del terzo trimestre in linea con le nostre linee guida – ha commentato il CEO Borje Ekholm – Coerentemente con il resto del nostro settore, prevediamo che l’incertezza macroeconomica persisterà fino al 2024, con un impatto sulla capacità di investimento dei nostri clienti. Stiamo affrontando queste sfide concentrandoci sugli elementi sotto il nostro controllo, vale a dire la gestione dei costi e l’efficienza operativa”. LEGGI TUTTO

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    Antitrust multa per oltre 200 milioni quattro compagnie telefoniche

    (Teleborsa) – L’Antitrust ha pubblicato quattro diversi provvedimenti con cui ha sanzionato varie compagnie telefoniche per intese e abuso di posizione dominante sulla cosiddetta fatturazione a 4 settimane (invece che mensile).La vicenda riguarda Telecom , Vodafone , Fastweb e Wind Tre in merito a un provvedimento del gennaio del 2020 adottato dalla stessa autorità a conclusione di una procedura in cui aveva riscontrato che le suddette società avevano “posto in essere un’intesa restrittiva segreta, unica, complessa e continuata della concorrenza contraria” alle normative sulla concorrenza.Lo scopo, prosegue l’authority era “mantenere il livello dei prezzi esistente e a ostacolare la mobilità delle rispettive basi clienti – riporta il bollettino dell’AGCM – impedendo il corretto svolgersi delle dinamiche concorrenziali tra operatori nei mercati dei servizi di telefonia fissa e dei servizi di telefonia mobile”. LEGGI TUTTO

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    Telefonica, Fitch conferma rating “BBB” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha confermato il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) di Telefonica, compagnia di telecomunicazioni spagnola, a “BBB” con un outlook stabile.Il rating riflette la “forte posizione di mercato” dell’azienda nei principali mercati nazionali e internazionali. Sebbene abbia un margine di leva finanziaria limitato al suo rating attuale, la generazione di free cash flow pre-dividendo “probabilmente rimarrà solida e stabile nei prossimi tre o quattro anni”, nonostante la perdita di un importante contratto wholesale in Germania.Secondo Fitch, Telefonica mostrerà “una debole capacità organica di riduzione dell’indebitamento man mano che verranno ripresi i pagamenti integrali dei dividendi in contanti”.La generazione di FCF sarà supportata dal consolidamento del mercato nei mercati chiave, dallo “switch-off” del rame in Spagna, dalla continua ottimizzazione dei costi e dalla spesa in conto capitale potenzialmente inferiore alle previsioni. LEGGI TUTTO

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    Cybertecheurope 2023, Santagata: “Ripensare approccio alla sicurezza informatica in un’ottica europea”

    (Teleborsa) – “Occorre ripensare l’approccio alla sicurezza informatica in un’ottica europea. È inutile dotarsi dell’ultima tecnologia di cybersicurezza se poi non c’è un disegno a livello comunitario. Istituzioni e aziende devono lavorare insieme in una strategia condivisa”. È quanto ha affermato Eugenio Santagata, Chief Public Affairs di TIM e Ceo di Telsy nel suo intervento al Cybertecheurope 2023. “I nuovi scenari introdotti dalla direttiva NIS2 o dal cyber resilience act – ha proseguito Santagata – impongono azioni concrete. Telsy e tutto il gruppo TIM sono in prima linea in questo percorso, per supportare PA, aziende e privati in questa importante sfida”. LEGGI TUTTO

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    Reti ultraveloci per abilitare sanità digitale: al Policlinico di Bari evento su futuro connesso del settore

    (Teleborsa) – Istituzioni e operatori, insieme, per guardare al futuro della sanità digitale in Italia. Si è tenuto oggi al Policlinico di Bari, la prima struttura sanitaria del Paese collegata in banda ultralarga del PNRR, l’evento “Reti Ultraveloci per abilitare la Sanità Digitale”.All’evento hanno partecipato il Direttore Generale del Policlinico di Bari Giovanni Migliore, l’Assessore alla Salute di Regione Puglia Rocco Palese, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione Alessio Butti, il Sottosegretario di Stato alla Salute Marcello Gemmato, l’amministratore delegato di Infratel Italia Marco Bellezza e Lorenzo Forina, Chief Commercial Officer di Vodafone Italia. L’attivazione delle reti ultraveloci da parte di Vodafone Italia del Policlinico di Bari, che opera nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale e Nazionale ed è sede della Facoltà di Medicina e Chirurgia della Università degli Studi di Bari, è stata parte dei lavori previsti dal Piano Sanità Connessa, uno dei cinque piani operativi dell’Investimento 3 “Reti ultraveloci e 5G” e rientra nei piani di intervento pubblico della Strategia italiana per la Banda Ultra Larga, finanziato e promosso dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio grazie ai fondi del PNRR finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU, attuato da Infratel Italia, e aggiudicato a Vodafone Italia, in sinergia con Regione Puglia e la società in-house regionale InnovaPuglia.L’obiettivo del Piano Sanità Connessa è fornire servizi di connettività a banda ultralarga alle strutture del servizio sanitario pubblico sul territorio nazionale. Il Piano è suddiviso in otto Lotti e prevede un investimento complessivo pari a circa 315 milioni di euro. L’accesso a connessioni altamente performanti consentirà alle strutture sanitarie di abilitare una serie di servizi digitali innovativi, sostenendo così la trasformazione dei servizi sanitari a beneficio della società.”Grazie ai fondi del Pnrr, abbiamo migliorato la velocità di connessione nella nostra azienda ospedaliera di dieci volte, passando da 1 a 10 Gbit al secondo. Abbiamo a disposizione un’autostrada digitale che ci consente un trasferimento rapido e sicuro di dati e informazioni tra le diverse unità operative del Policlinico, del Giovanni XXIII e del magazzino in zona industriale”, ha spiegato il direttore generale del Policlinico di Bari, Giovanni Migliore. “Siamo orgogliosi di aver conseguito questo obiettivo per primi in Italia e il nostro impegno continua. Attraverso la telemedicina, i nostri professionisti possono offrire consulenze mediche a distanza. La stiamo sperimentando con successo in nefrologia e ci sono progetti che stanno partendo in medicina interna. La telecardiologia è ormai un riferimento per tutta la Puglia. Per noi questo vuol dire poter soddisfare realmente, attraverso la tecnologia, i bisogni dei pazienti”. “La Regione Puglia è stata sin da subito impegnata nel progetto Sanità Connessa, una scelta che per noi è la naturale prosecuzione dell’attenzione da sempre posta ai sistemi informativi in materia sanitaria. Abbiamo realizzato una cartella clinica elettronica regionale e un sistema di RIS PACS regionale, per il Fascicolo sanitario 2.0 già da fine marzo stiamo conferendo i documenti secondo i nuovi standard voluti col progetto del PNRR e stiamo implementando la medicina di precisione”, ha dichiarato Rocco Palese, assessore alla sanità della Regione Puglia. “Ringrazio il sottosegretario Alessio Butti e il sottosegretario Marcello Gemmato per la loro presenza attenzione e per la collaborazione che dimostra come i risultati arrivino quando Governo e Regione collaborano: spero che la collaborazione continui anche su quanto richiesto anche dal ministro Schillaci per l’aumento del fondo sanitario nazionale senza il quale il sistema sanitario è a rischio. I prossimi passi in Puglia del progetto Sanità Connessa prevedono l’attivazione in breve tempo nelle Asl di Foggia e della Bat, negli Irccs Giovanni Paolo II e De Bellis e negli Ospedali Riuniti di Foggia”. “Stiamo investendo oltre 314 milioni di euro nel ‘Piano Sanità connessa’ per digitalizzare l’intero sistema sanitario, rendendo disponibili a tutti cure efficienti e di qualità grazie alle connessioni ultraveloci. Il Sud sta dimostrando un dinamismo notevole e la Puglia procede spedita: al Policlinico di Bari abbiamo già implementato il nostro piano, potenziando la connessione da pochi Mbit/s a 10 Gbit/s, e in altre 77 strutture pugliesi sono in corso lavori. Miriamo a coprire tutte le 511 strutture entro il 2026. Questa collaborazione tra il governo, le amministrazioni territoriali e gli operatori TLC evidenzia come possiamo ottenere risultati eccezionali lavorando insieme. La sinergia è fondamentale e speriamo di vederla replicata in tutte le regioni d’Italia”, dichiara il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’innovazione Alessio Butti.”Il Ministero della Salute e il Governo credono fermamente nella sanità pubblica e nella strada intrapresa verso l’ammodernamento del nostro Servizio Sanitario Nazionale.” – afferma il Sottosegretario alla Salute On. Marcello Gemmato. “La transizione digitale è la chiave per offrire servizi sanitari migliori e di prossimità ai cittadini e superare fragilità territoriali e disparità che ancora oggi permangono, non solo tra il Nord e il Sud Italia, ma anche tra diverse zone all’interno di una stessa regione. Il progetto presentato oggi al Policlinico di Bari esprime al meglio tutte le potenzialità della sanità digitale ed è esempio concreto e promettente di messa a terra del PNRR, nella collaborazione virtuosa fra tutti i soggetti coinvolti”. “Il Piano “Sanità Connessa” finanziato dal PNRR vuole abilitare servizi avanzati per le strutture sanitarie pubbliche del Paese. Il Policlinico di Bari è stato il primo plesso ospedaliero connesso ed il segno di come un’efficiente sinergia tra soggetti pubblici – Infratel Italia, il Dipartimento per la trasformazione digitale e la Regione Puglia – e operatori privati, in questo caso Vodafone, contribuisca alla costruzione di una filiera di valore e di modelli virtuosi per il nostro Paese. – dichiara l’AD di Infratel Italia, Marco Bellezza – Il Piano “Sanità Connessa” è un progetto sfidante, che Infratel Italia e i vari aggiudicatari dei lotti stanno portando avanti con concretezza e responsabilità. Abbiamo conseguito un primo importante risultato, ma l’obiettivo è collegare le oltre 12.000 strutture previste dal Piano sanità e rendere il nostro Paese e il sistema sanitario competitivo e digitale.””La connettività in banda ultralarga svolge un ruolo cruciale per accompagnare la piena digitalizzazione delle strutture sanitarie e migliorare accessibilità e qualità delle cure mediche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie – ha dichiarato Lorenzo Forina, Chief Commercial Officer di Vodafone Italia -. Nel nostro ruolo di abilitatori di servizi digitali, vogliamo favorire la realizzazione di nuovi modelli in cui le tecnologie possono colmare il divario tra bisogni e risorse, coniugando esigenze di cura con quelle di una maggior efficienza a tutti i livelli. Una collaborazione pubblico-privato che consentirà di accelerare l’adozione di soluzioni digitali in migliaia di altre strutture sul territorio al servizio dell’esperienza e della salute dei pazienti”.Nel corso dell’evento al Policlinico di Bari, Vodafone ha realizzato due demo per altrettanti casi d’uso per mostrare come la banda ultralarga possa abilitare tecnologie e piattaforme per favorire e accelerare la digitalizzazione degli ospedali e la diffusione della telemedicina con l’obiettivo di avvicinare sempre più la sanità alle esigenze della popolazione sul territorio. In particolare è stato presentato un sistema di remote proctoring, che offre supporto da remoto al medico in sala operatoria, basato su connettività a banda ultralarga e software di realtà aumentata. La soluzione, sviluppato da Artiness con il sostegno di Vodafone Italia, consente di visualizzare in realtà aumentata sia i segnali medicali provenienti dalla sala operatoria sia un modello 3D dell’organo del paziente specifico, rendendo la soluzione utile anche a scopi formativi. Il secondo caso d’uso realizzato insieme a L.I.F.E. consiste in una soluzione basata su una maglietta smart wearable con sensori che rilevano in tempo reale i parametri fisiologici consentendo al medico di monitorare lo stato di salute del paziente in tempo reale durante le sue attività quotidiane. LEGGI TUTTO