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    Open Fiber, la fibra ottica digitalizza Torrevecchia Teatina

    (Teleborsa) – Dopo le grandi città anche gli abitanti dei piccoli borghi della provincia di Chieti potranno accedere a un servizio che permetterà loro di navigare in banda ultra larga. Open Fiber ha realizzato infatti, nelle cosiddette “aree bianche”, oggetto dei tre bandi Infratel, con il contributo della Regione Abruzzo, un’infrastruttura che punta a ridurre il divario digitale. A Torrevecchia Teatina l’azienda ha realizzato una nuova rete di oltre 10 chilometri che vede al momento 617 unità immobiliari dove il servizio già disponibile per i cittadini e l’infrastruttura rimarrà di proprietà pubblica, gestita in concessione da Open Fiber per 20 anni. Nell’ambito del progetto sono state rilegato vari punti di interesse per la cittadinanza.”Grazie al supporto dell’amministrazione comunale e della Regione Abruzzo siamo felici di aver concluso i lavori a Torrevecchia” – commenta Marco Pasini, regional manager di Open Fiber Abruzzo, Molise e Lazio –. “Finalmente i cittadini hanno ha una rete in banda ultralarga all’altezza delle sfide del futuro”. LEGGI TUTTO

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    Reti mobili, Agcom: “Velocità media internet mobile in download 339 mbps”

    (Teleborsa) – Nel 2023 in Italia per l’internet mobile il valore medio della velocità in download, per le misure statiche, risulta di circa 339 Mbps, mentre la velocità in upload risulta di circa 59 Mbps. Considerando le misure dinamiche urbane, il valore medio della velocità in download risulta di circa 227 Mbps e di circa 45 Mbps in upload. È quanto risulta dal resoconto della campagna 2023 di drive test pubblicato oggi sul sito del progetto Misura Internet Mobile, che ha rilevato le prestazioni delle reti mobili, compresa la tecnologia 5G, secondo il principio della “best technology” disponibile nei diversi punti di misura, svolta tra agosto e novembre 2023 in 45 città italiane dalla Fondazione UgoBordoni, soggetto indipendente incaricato dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni.Le elaborazioni complessive sulle reti dei tre operatori TIM, Vodafone e Wind Tre, evidenziano un miglioramento nelle prestazioni misurate rispetto alla campagna di misurazione condotta lo scorso anno.Nella città di Roma la velocità in download tocca i 311 Mbps, quella in upload supera i 50 Mbps, rispetto ai 205 Mbps e ai 40 Mbps della campagna 2022; a Milano, la velocità in download oltrepassa i 406 Mbps, quella in upload oltrepassa i 70 Mbps, rispetto ai 357 Mbps e ai 63 Mbps della campagna 2022; a Napoli, la velocità in download raggiunge i 290 Mbps, in upload raggiunge i 51 Mbps, rispetto ai 251 Mbps e ai 47 Mbps della campagna 2022; a Torino, la velocità in download tocca i 355 Mbps, mentre la velocità in upload oltrepassa i 64 Mbps, rispetto agli 315 Mbps e ai 53 Mbps della campagna 2022; nella città di Bari, la velocità in download tocca i 373 Mbps, mentre in upload raggiunge i 63 Mbps, rispetto ai 291 Mbps e ai 53 Mbps della campagna 2022; a Palermo, la velocità in download supera i 290 Mbps, in upload supera i 54 Mbps, rispetto ai 215 Mbps e ai 43 Mbps della campagna 2022; nella città di Bologna, la velocità in download oltrepassa i 336 Mbps, mentre la velocità in upload tocca i 60 Mbps, rispetto ai 291 Mbps e ai 43 Mbps della campagna 2022; nella città di Firenze, la velocità in download raggiunge i 370 Mbps, mentre in upload supera i 65 Mbps, rispetto agli 245 Mbps e ai 49 Mbps della campagna 2022; a Genova la velocità in download tocca i 324 Mbps, quella in upload supera i 63 Mbps, rispetto ai 277 Mbps e ai 49 Mbps della campagna 2022; a Verona la velocità in download tocca i 333 Mbps, quella in upload supera i 60 Mbps, rispetto ai 277 Mbps e ai 49 Mbps della campagna 2022. LEGGI TUTTO

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    Intred, fatturato 2023 sale a 50,1 milioni di euro

    (Teleborsa) – Intred, operatore di telecomunicazioni quotato su Euronext Growth Milan, ha chiuso il 2023 con un fatturato pari a 50,1 milioni di euro, in crescita del 10,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento di fatturato è stato sostenuto principalmente dalle vendite di connessioni in fibra ottica pari a 30,4 milioni in aumento del 16,1% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno. I servizi con canoni ricorrenti, core business dell’azienda, che rappresentano circa l’85,2% del fatturato, sono pari a 42,6 milioni con una crescita dell’8,7%.”Il 2023 si chiude con una significativa crescita del fatturato, grazie soprattutto allo sforzo che la società ha dedicato allo sviluppo della rete in fibra ottica su tutta la regione Lombardia e all’attivazione delle utenze FTTH, con un focus particolare sui Bandi Scuole – ha commentato Daniele Peli, Co-Founder e Amministratore Delegato – Stiamo spingendo l’espansione della rete in fibra ottica e delle vendite in tutte le province della regione e segnali positivi sono arrivati soprattutto dalle vendite alla PA locale e al settore Professionale. Nel corso dell’anno abbiamo avviato anche nuove attività di marketing e assunto nuove figure commerciali per valorizzare gli investimenti infrastrutturali effettuati, soprattutto nelle aree a nord ovest della Regione dove la nostra presenza era storicamente marginale”. LEGGI TUTTO

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    TIM, offerta MEF per Sparkle “non soddisfacente”. Mandato all’AD per negoziare

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di TIM ha esaminato l’offerta ricevuta dal ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) per l’acquisto di Sparkle e, avendola ritenuta “non soddisfacente”, ha dato mandato all’AD Pietro Labriola di negoziare con il MEF una diversa opzione, con possibili adeguamenti delle condizioni contrattuali, nell’assunto che TIM mantenga una partecipazione nella società per un determinato arco temporale e supporti la realizzazione del piano strategico.Il consiglio ha anche proseguito le attività in vista della presentazione di una lista di maggioranza per il rinnovo del board, che avverrà in occasione dell’assemblea chiamata ad approvare il bilancio 2023. Il presidente Salvatore Rossi ha dato riscontro in merito alle attività preliminari di engagement con i principali azionisti, investitori istituzionali e proxy advisor, e ha presentato la proposta relativa ai criteri di selezione dei candidati che è stata approvata all’unanimità dal CdA. LEGGI TUTTO

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    Borghi digitali, Open Fiber: al via ad Agira il “Piano Italia a 1 Giga”

    (Teleborsa) – Prende il via ad Agira il “Piano Italia a 1 Giga” finanziato con i fondi del PNRR. L’intervento di Open Fiber nel borgo in provincia di Enna prevede il cablaggio in modalità FTTH (Fiber To The Home, la fibra ottica fino a casa) e FWA (Fixed Wireless Access) di 1.813 civici distribuiti sul territorio che corrispondono a circa 2.200 unità immobiliari (abitazioni, attività commerciali e imprese). L’intervento, in particolare, si concentrerà nei quartieri Santa Margherita, Santa Maria, Santissimo Salvatore, nelle contrade Urselluzzo e Sant’Anna, e interesserà anche le vie Marconi, Santa Chiara, Nocera, Lunga, Collegio-Calvario e le strade limitrofe. La connettività in fibra ottica realizzata da Open Fiber può raggiungere la velocità di 10 Gigabit al secondo. L’intervento su Agira prevede il riuso di infrastrutture già esistenti e – fa sapere Open Fiber in una nota – limiterà al minimo l’impatto e gli eventuali disagi per la comunità. Come nei cantieri aperti da Open Fiber in tutta Italia, gli scavi saranno effettuati privilegiando metodologie innovative e a basso impatto ambientale. Le potenzialità della tecnologia FTTH sono inoltre di fondamentale importanza anche in termini di ecosostenibilità. I cavi in fibra ottica, infatti, consumano meno energia riducendo l’emissione di anidride carbonica e calore in atmosfera.”Grazie al progetto di Open Fiber, il nostro Comune è stato inserito all’interno di un grande piano nazionale di investimento che consentirà alla comunità di avere un’infrastruttura di telecomunicazioni che potenzierà la connettività alla pari dei grandi centri urbani – dice la sindaca di Agira Maria Greco –. La fibra ottica, oltre a ridurre il divario digitale dei territori, porterà benefici alla vita quotidiana delle famiglie, dei professionisti e delle imprese che fanno un utilizzo intensivo dei collegamenti digitali”.”L’obiettivo di Open Fiber è realizzare un’infrastruttura a banda ultra larga di ultima generazione che garantisce performance elevate in termini di velocità, latenza ed affidabilità – spiega Giuseppe D’Itria, field manager dell’azienda guidata dall’amministratore delegato Giuseppe Gola –. Un traguardo di innovazione che stiamo raggiungendo per accelerare il processo di infrastrutturazione e garantire in tempi rapidi una rete ultraveloce a tutti i cittadini, i professionisti e le attività produttive di Agira”. Open Fiber ha già realizzato ad Agira l’infrastruttura di telecomunicazioni a banda ultra larga finanziata con fondi regionali e statali nell’ambito del Piano Banda Ultra Larga (BUL), che oggi rendono il borgo dell’Ennese digitalmente avanzato e connesso. Diversi edifici pubblici, tra i quali la palestra comunale di contrada Urselluzzo e il centro veterinario, sono raggiunti dalla rete FTTH. Il “Piano Italia a 1 Giga” rientra nei piani di intervento pubblico della Strategia italiana per la Banda Ultra Larga, finanziato e promosso dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio grazie ai fondi del PNRR, e attuato da Infratel Italia. Open Fiber si è aggiudicata complessivamente 8 lotti in gara, per un totale di 3.881 comuni in 9 regioni: Puglia, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Sicilia, Toscana e Veneto. LEGGI TUTTO

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    Intred acquista Connecting per continuare a crescere in Lombardia

    (Teleborsa) – Intred, operatore di telecomunicazioni quotato su Euronext Growth Milan, ha sottoscritto un accordo vincolante con Aliedo, in qualità di venditore, avente ad oggetto l’acquisizione del 100% del capitale sociale di Connecting Italia, società con sede legale a Milano che svolge attività di sviluppo, produzione, commercio, offerta, fornitura e manutenzione dei servizi di telecomunicazione e, in particolare, servizi di telefonia e trasmissione dati a banda larga.Connecting, fondata nel 2012, è un operatore TLC attivo in Lombardia specializzato nella fornitura di connettività in banda larga e ultra-larga, telefonia fissa, e vari servizi digitali a circa 2.000 clienti business. Nel 2022 ha conseguito ricavi pari a 2,5 milioni di euro, un EBITDA pari a 0,28 milioni (EBITDA margin all’11%), e una Posizione Finanziaria Netta (debito) pari a 0,5 milioni. Le attese per il 2023 sono per il conseguimento di ricavi superiori a 3 milioni e un EBITDA riferito al perimetro di acquisizione superiore al 20%.”Questa nuova acquisizione si inserisce nell’ampio piano di sviluppo e consolidamento dell’attività di Intred sul territorio lombardo, rappresentando un importante tassello nella strategia di crescita che prevede un piano di espansione per linee esterne e una diversificazione ed ampliamento dell’offerta commerciale – Daniele Peli, co-founder e AD – Con l’acquisizione di Connecting intendiamo replicare il successo avuto con l’integrazione di Qcom, avvenuta nel 2020, aumentando la dimensione del nostro business e migliorando al contempo la marginalità della società acquisita grazie alla migrazione progressiva della clientela sulla infrastruttura proprietaria”.L’operazione prevede l’acquisto da parte di Intred del 100% del capitale sociale di Connecting per un corrispettivo composto da una componente fissa, pari a 3,6 milioni di euro, soggetta ad aggiustamento sulla base della posizione finanziaria netta di Connecting alla data di esecuzione; e da una componente variabile ed eventuale, pari a un importo massimo complessivo di 400 mila euro, che maturerà in favore di Aliedo al raggiungimento di determinati obiettivi di EBITDA e fatturato.L’operazione verrà finanziata dalla società interamente con mezzi propri. Il closing dovrebbe essere perfezionato indicativamente entro la fine del mese di aprile. LEGGI TUTTO

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    F2i conclude raccolta per fondo che investirà 1 miliardo di euro in NetCo TIM

    (Teleborsa) – F2i Sgr, il maggiore gestore indipendente italiano di fondi infrastrutturali, ha raggiunto con successo il target di raccolta di F2i-Rete Digitale, Fondo VI, finalizzato all’investimento in NetCo, la rete fissa nazionale di TIM. L’annuncio arriva a due giorni di distanza da quando il il governo ha dato il via libera all’operazione di cessione di NetCo al fondo statunitense KKR, per un valore massimo di 22 miliardi di euro, dando l’assenso ai fini della normativa Golden Power.F2i, anche con il coinvolgimento del Fondo IV (Fondo Ania F2i) e del Fondo V (Fondo per le Infrastrutture Sostenibili) investirà circa 1 miliardo di euro per l’acquisizione di una quota del 10% circa in NetCo, affiancandosi così al Ministero dell’Economia e delle Finanze, a KKR e ai suoi co-investitori, in un’operazione sistemica di grande valenza strategica e industriale per il nostro paese.Il raggiungimento del target di raccolta è avvenuto “in tempi straordinariamente brevi, dimostrando l’interesse degli investitori” – si legge in una nota – in particolare fondazioni bancarie, casse previdenziali, assicurazioni e family office, a partecipare all’operazione. L’accordo con KKR per l’ingresso dei fondi F2i nell’azionariato di NetCo garantisce al maggiore fondo infrastrutturale italiano diritti di governance e gestionali. Si prevede che l’acquisizione venga finalizzata verso metà 2024.”Siamo molto soddisfatti di partecipare attraverso i nostri fondi a un progetto di estrema importanza per il progresso infrastrutturale del paese e la sua digitalizzazione – ha commentato Renato Ravanelli, amministratore delegato di F2i Sgr – Una rete digitale moderna, che catalizzerà nei prossimi anni importanti investimenti, è fondamentale per migliorare la vita dei cittadini, la produttività delle imprese e la competitività dell’Italia. F2i si conferma ancora una volta partner fondamentale dei più rilevanti progetti infrastrutturali nazionali potendo contare su una raccolta complessiva superiore agli 8 miliardi di euro”. LEGGI TUTTO

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    TIM, CdA avvia iter per presentare propria lista in assemblea

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di TIM ha deciso all’unanimità di avvalersi della facoltà, ai sensi di statuto ed in conformità alla best practice, di presentare una propria lista che ambisce a essere di maggioranza nell’assemblea che rinnoverà l’organo consiliare (con l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023). La decisione, si legge in una nota, è stata presa “in considerazione della necessità di dare continuità alle azioni in corso in un passaggio molto delicato e unico di cambiamento della realtà societaria”.Il CdA ritiene anche opportuna una riduzione del numero dei suoi componenti rispetto a quello attuale di quindici amministratori, coerentemente con il trend di lungo periodo in società comparabili, con la prassi in atto in varie società quotate di grandi dimensioni e con l’opportunità di un contenimento dei costi vivi della governance societaria. In particolare, in considerazione dell’evoluzione prospettica dell’attività della società e del suo perimetro di business conseguente all’esecuzione del piano di delayering, appare adeguata la nomina diun consiglio di nove componenti.Per preparare la lista, il consiglio ha deciso di dotarsi di un’apposita procedura, in linea con gli orientamenti espressi dall’Autorità di vigilanza e con le migliori prassi. Il processo passerà per un’iniziale fase di sondaggio dell’azionariato e dei rappresentanti del mercato, avente esclusivamente a oggetto i profili quali-quantitativi di composizione del consiglio, in coerenza con la engagement policy, per procedere, dapprima, alla definizione di tali profili e alla stesura di una prima e ampia lista di possibili candidati e, infine, di una short-list, con il supporto tecnico di un consulente di executive search. Il coordinamento delle attività è stato affidato al presidente Salvatore Rossi, in quanto figura indipendente e super partes e che peraltro ha già comunicato di non volersi ricandidare. LEGGI TUTTO