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    I dazi di Trump affondano le borse europee: Milano la peggiore

    (Teleborsa) – Maglia nera per la Borsa di Milano, in netto calo insieme ai principali listini europei. Intanto, la borsa statunitense arranca sui minimi, accusando un pesante ribasso sull’S&P-500 del 3,84%.Le borse europee pagano l’effetto dazi dopo la presentazione delle nuove “tariffe reciproche” da parte del presidente Trump.A Milano tra le poche a sorridere c’è Terna che aggiorna il il massimo storico del titolo dalla quotazione del 23 giugno 2004. Buone le performance anche di Italgas, A2A e Snam. In generale bene le utilities e gli energetici ma molto male i petroliferi a seguito dei forti cali del prezzo del petrolio dopo la decisione dell’OPEC+ di aumentare la produzione a maggio e i timori per una recessione innescata dai dazi americani. Perdite generalizzate per i titoli bancari.Forte rialzo per l’Euro / Dollaro USA, che segna un guadagno dell’1,90%. L’Oro è in calo (-0,74%) e si attesta su 3.111 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) crolla del 7,37%, scendendo fino a 66,43 dollari per barile. LEGGI TUTTO

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    Borse europee in recupero alla vigilia del Liberation Day con inflazione in calo

    (Teleborsa) – Rimbalzo delle Borse europee, Piazza Affari compresa, nonostante la continua incertezza sui dazi. Domani l’amministrazione statunitense dovrebbe alzare il velo sui dazi reciproci sui beni provenienti da praticamente tutti i paesi esteri. Sempre domani, diventeranno effettive le tariffe su acciaio, alluminio e settore Auto.Intanto, gli investitori sono stati confortati dal dato dell’inflazione di marzo nell’eurozona. A marzo il CPI flash headline ha segnato variazioni di +0,6% m/m e di +2,2% a/a (come da attese e rispetto a +2,3% precedente), mentre quello core ha registrato +2,4% a/a (rispetto a +2,5% previsto e +2,6% precedente). Sempre sul fronte macro, in Italia a febbraio il tasso di disoccupazione è sceso al 5,9% (dal 6,2% precedente), raggiungendo il livello più basso da aprile 2007.L’Euro / Dollaro USA mantiene la posizione sostanzialmente stabile su 1,08. Sostanzialmente stabile l’oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 3.121,1 dollari l’oncia. Seduta sulla parità per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che si attesta a 71,53 dollari per barile.Lieve calo dello spread, che scende a +107 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta al 3,73%.Tra i listini europei effervescente Francoforte, con un progresso dell’1,70%, sostanzialmente tonico Londra, che registra una plusvalenza dello 0,61%, e andamento positivo per Parigi, che avanza di un discreto +1,1%.Segno più in chiusura per il listino italiano, con il FTSE MIB in aumento dell’1,33%; sulla stessa linea, giornata di guadagni per il FTSE Italia All-Share, che termina la giornata a 40.774 punti. In frazionale progresso il FTSE Italia Mid Cap (+0,3%); come pure, in rialzo il FTSE Italia Star (+1,02%).In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Unipol (+2,85%), Telecom Italia (+2,80%), Leonardo (+2,70%) e Ferrari (+2,42%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Pirelli, che ha chiuso a -1,35%. Tentenna Saipem, con un modesto ribasso dell’1,21%. Giornata fiacca per Italgas, che segna un calo dello 0,90%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, Alerion Clean Power (+5,92%), Danieli (+3,88%), ENAV (+3,84%) e Banco di Desio e della Brianza (+3,52%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Maire, che ha chiuso a -4,99%. Piccola perdita per SOL, che scambia con un -1,34%. Tentenna Webuild, che cede l’1,33%. Sostanzialmente debole Ferragamo, che registra una flessione dell’1,21%. LEGGI TUTTO

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    Borse europee in rosso spaventate dai dazi

    (Teleborsa) – Giornata complessivamente negativa per le borse di Eurolandia, che terminano con il segno meno, zavorrate da Piazza Affari che fa decisamente peggio. Bilancio negativo per la borsa americana, dove l’S&P-500 segna un calo dello 0,37%. Sui mercati torna il clima negativo, sulla scia delle politiche protezionistiche avviate dall’Amministrazione Trump, mentre si guarda all’impatto sull’economia di una guerra commerciale. Sostanzialmente stabile l’Euro / Dollaro USA, che continua la sessione sui livelli della vigilia e si ferma a 1,08. Segno più per l’oro, che mostra un aumento dell’1,06%. Giornata di forti guadagni per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), in rialzo del 2,82%.Piccolo passo verso l’alto dello spread, che raggiunge quota +109 punti base, mostrando un aumento di 2 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni pari al 3,79%.Nello scenario borsistico europeo seduta negativa per Francoforte, che mostra una perdita dell’1,33%, sotto pressione Londra, che accusa un calo dello 0,88%, e tonfo di Parigi, che mostra una caduta dell’1,58%. Pioggia di vendite sul listino milanese, che termina con una pesante flessione dell’1,77%; sulla stessa linea, si abbattono le vendite sul FTSE Italia All-Share, che chiude la giornata a 40.267 punti, in forte calo dell’1,76%.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Terna (+0,58%) e Snam (+0,52%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Buzzi, che ha archiviato la seduta a -5,47%.Lettera su Iveco, che registra un importante calo del 4,86%.Scende Prysmian, con un ribasso del 4,80%.Crolla Banca MPS, con una flessione del 4,57%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, GVS (+4,85%), Fincantieri (+3,20%), RCS (+2,85%) e El.En (+2,63%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Ariston Holding, che ha chiuso a -4,99%.Vendite a piene mani su Webuild, che soffre un decremento del 4,98%.Pessima performance per TXT E-solutions, che registra un ribasso del 4,98%. LEGGI TUTTO

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    Borse europee in rosso zavorrate da comparto auto. In controtendenza Ferrari

    (Teleborsa) – Le Borse europee, Piazza Affari compresa, chiudono in rosso l’ultima seduta della settimana, zavorrate ancora ai titoli del comparto Auto e componentistica in vista dei nuovi dazi che dovrebbero scattare dal 3 aprile negli Stati Uniti. I listini peggiorano nel pomeriggio in tandem con Wall Street, dopo che una misura dell’inflazione statunitense si è dimostrata ancora forte: il dato core PCE (personal consumption expenditures price index), la misura preferita dalla Federal Reserve per calcolarla, è aumentato più delle attese a febbraio.Sempre sul fronte macroeconomico, in Germania a marzo il tasso di disoccupazione è salito marginalmente a 6,3%. Nello stesso mese in Italia l’indagine Istat di marzo ha evidenziato un calo della fiducia sia delle imprese (86 da 86,9) sia dei consumatori (95 da 98,8), con rischi al ribasso per la ripresa riconducibili all’elevata incertezza geopolitica.Leggera crescita dell’Euro / Dollaro USA, che sale a quota 1,082. L’Oro continua la sessione in rialzo e avanza a quota 3.081,8 dollari l’oncia. Perde terreno il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 69,28 dollari per barile, con un calo dello 0,91%.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +107 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,77%.Nello scenario borsistico europeo scivola Francoforte, con un netto svantaggio dello 0,96%, sostanzialmente invariato Londra, che riporta un moderato -0,08%, e in rosso Parigi, che evidenzia un deciso ribasso dello 0,93%.Sessione negativa per Piazza Affari, con il FTSE MIB che lascia sul parterre lo 0,92%; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share ha perso lo 0,90%, terminando la seduta a 40.987 punti.Sotto la parità il FTSE Italia Mid Cap, che mostra un calo dello 0,65%; sulla stessa tendenza, negativo il FTSE Italia Star (-1,1%).Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, bilancio decisamente positivo per Ferrari, che vanta un progresso del 2,58%. Buona performance per Snam, che cresce del 2,40%. Sostenuta Inwit, con un discreto guadagno del 2,24%. Buoni spunti su Enel, che mostra un ampio vantaggio del 2,22%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Iveco, che ha archiviato la seduta a -4,00%. Pessima performance per Stellantis, che registra un ribasso del 3,94%. Spicca la prestazione negativa di STMicroelectronics, che scende del 3,71%. Unipol scende del 3,54%.In cima alla classifica dei titoli a media capitalizzazione di Milano, El.En (+3,65%), SOL (+2,32%), ENAV (+2,10%) e IREN (+2,06%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su TXT E-solutions, che ha archiviato la seduta a -4,74%. Sessione nera per Danieli, che lascia sul tappeto una perdita del 4,71%. Calo deciso per Banco di Desio e della Brianza, che segna un -4,64%. In perdita Ferragamo, che scende del 4,35%. LEGGI TUTTO

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    Borse europee in calo con le auto

    (Teleborsa) – Seduta invariata per Piazza Affari, mentre si muovono in calo le principali Borse europee, all’indomani dell’annuncio di nuovi dazi USA sulle auto. Il Presidente americano Trump ha imposto dazi del 25% sulle importazioni di auto, con il rischio che la decisione impatti su tutti, compresi di produttori americani, minando ulteriormente un settore già in crisi. Nel frattempo, a Wall Street si rileva un andamento negativo per l’S&P-500. I dati del PIL USA del 4° trimestre risultano leggermente sopra il consensus, così come migliori delle attese appaiono i dati sulle richieste settimanali di sussidio di disoccupazione.Seduta in lieve rialzo per l’Euro / Dollaro USA, che avanza a quota 1,08. Segno più per l’oro, che mostra un aumento dell’1,03%. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) è sostanzialmente stabile su 69,6 dollari per barile.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +108 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,82%.Tra i mercati del Vecchio Continente soffre Francoforte, che evidenzia una perdita dello 0,70%, si muove sotto la parità Londra, evidenziando un decremento dello 0,27%, e contrazione moderata per Parigi, che soffre un calo dello 0,51%. A Milano, il FTSE MIB è sostanzialmente stabile, chiudendo la giornata su 39.099 punti; sulla stessa linea, rimane ai nastri di partenza il FTSE Italia All-Share (Piazza Affari), che si ferma a 41.358 punti, in prossimità dei livelli precedenti.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Telecom Italia (+4,69%), Nexi (+2,06%), Inwit (+1,91%) e Ferrari (+1,82%).Le più forti vendite, invece, si sono abbattute su Stellantis, che ha terminato le contrattazioni a -4,23%.Sensibili perdite per Buzzi, in calo del 4,08%.Preda dei venditori Tenaris, con un decremento del 2,08%.Si concentrano le vendite su Campari, che soffre un calo dell’1,78%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Cembre (+3,00%), TXT E-solutions (+2,65%), Pharmanutra (+2,56%) e The Italian Sea Group (+2,46%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su GVS, che ha archiviato la seduta a -12,58%.In apnea Juventus, che arretra del 4,73%.Vendite su RCS, che registra un ribasso del 3,69%. LEGGI TUTTO

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    Borsa Milano in rosso con le auto. Brilla TIM

    (Teleborsa) – Piazza Affari procede on rosso assieme agli altri Listini europei, all’indomani dell’annuncio di nuovi dazi USA sulle auto. Il Presidente americano Trump ha imposto dazi del 25% sulle importazioni di auto, con il rischio che la decisione impatti su tutti, compresi di produttori americani, minando ulteriormente un settore già in crisi.I dati del PIL USA del 4° trimestre appena usciti risultano leggermente sopra il consensus, così come migliori delle attese appaiono i dati sulle richieste settimanali di sussidio di disoccupazione.L’Euro / Dollaro USA prosegue gli scambi con un guadagno frazionale dello 0,27%. Seduta positiva per l’oro, che sta portando a casa un guadagno dell’1,13%. Prevale la cautela sul mercato petrolifero, con il petrolio (Light Sweet Crude Oil) che continua la seduta con un leggero calo dello 0,18%. LEGGI TUTTO

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    Borse europee negative, a Milano pesanti Prysmian e Banco BPM

    (Teleborsa) – Giornata negativa per le Borse europee, Piazza Affari compresa, che chiudono vicine ai minimi di seduta. Nonostante alcune dichiarazioni più accomodanti del presidente statunitense Donald Trump riguardo ai nuovi dazi, gli investitori restano preoccupati per la loro implementazione il 2 aprile. A Piazza Affari spiccano le performance negative di Prysmian, dopo l’annuncio di aver sospeso processo di valutazione per un dual listing a Wall Street a causa della recente volatilità dei mercati e della necessità di concludere l’acquisizione di Channel, e di Banco BPM, dopo il parere contrario della BCE all’uso del Danish Compromise sull’OPA Anima (in ogni caso la decisione vincolante spetta all’EBA, che ancora non si è pronunciata).Sul fronte macroeconomico, nel Regno Unito a febbraio l’inflazione ha sorpreso lievemente al ribasso, con un CPI headline in crescita di +2,8% a/a (contro +3% atteso e precedente). Negli Stati Uniti a febbraio gli ordini di beni durevoli hanno segnato un incremento di +0,9% m/m (da +3,3% precedente), contro attese di ribasso (-1%).Nessuna variazione significativa per l’Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,079. Sostanzialmente stabile l’oro, che continua la sessione sui livelli della vigilia a quota 3.016,7 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) continua la sessione in rialzo e avanza a 69,87 dollari per barile.Sulla parità lo spread, che rimane a quota +107 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 3,83%.Tra le principali Borse europee vendite su Francoforte, che registra un ribasso dell’1,17%, sostanzialmente tonico Londra, che registra una plusvalenza dello 0,30%, e seduta negativa per Parigi, che mostra una perdita dello 0,96%.Giornata “no” per la Borsa italiana, in flessione dello 0,83% sul FTSE MIB; sulla stessa linea, vendite diffuse sul FTSE Italia All-Share, che chiude la giornata a 41.327 punti. Leggermente negativo il FTSE Italia Mid Cap (-0,33%); come pure, negativo il FTSE Italia Star (-1,05%).Tra le migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, ben comprata Brunello Cucinelli, che segna un forte rialzo del 2,13%. Leonardo avanza dell’1,50%. Guadagno moderato per Saipem, che avanza dell’1,47%. Piccoli passi in avanti per ENI, che segna un incremento marginale dell’1,17%.I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Prysmian, che ha archiviato la seduta a -6,20%. Seduta negativa per Banco BPM, che scende del 4,48%. Sensibili perdite per STMicroelectronics, in calo del 4,05%. Sotto pressione Ferrari, che accusa un calo del 3,71%.Al Top tra le azioni italiane a media capitalizzazione, Danieli (+8,19%), Technogym (+7,26%), Juventus (+3,86%) e Philogen (+2,85%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su GVS, che ha archiviato la seduta a -4,34%. Scivola Moltiply Group, con un netto svantaggio del 3,75%. In rosso Technoprobe, che evidenzia un deciso ribasso del 3,29%. Spicca la prestazione negativa di RCS, che scende del 2,83%. LEGGI TUTTO

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    Borse europee positive con l’attenuarsi dei timori sui dazi

    (Teleborsa) – Chiusura positiva per le Borse europee, Piazza Affari compresa, con il sentiment che è aiutato dall’ipotesi riportata dai media statunitensi secondo cui i temuti dazi che entreranno in vigore il 2 aprile saranno meno duri del previsto e riservati solo ad alcuni Paesi. Intanto, il presidente statunitense Donald Trump ha annunciato dazi secondari del 25% per chi acquista petrolio e gas dal Venezuela.Sul fronte geopolitico, la Casa Bianca ha fatto sapere che la Russia e l’Ucraina hanno concordato, separatamente durante i colloqui in Arabia Saudita, di evitare attacchi militari alle navi nel Mar Nero.Dalla pubblicazione dei dati macroeconomici, è emerso che in Germania a marzo l’IFO è salito per il terzo mese, in linea con le attese, da 85,3 a 86,7 (massimo da luglio). In USA, a marzo l’indice di fiducia dei consumatori rilevato dal Conference Board ha segnato un calo più esteso alle previsioni, attestandosi a 92,9 (minimo da luglio 2022) da 100,1 precedente. La discesa è stata causata soprattutto dalla valutazione delle aspettative (da 74,8 a 65,2, minimo da 12 anni).Per quanto riguarda la politica monetaria della BCE, Kazimir (Slovacchia) ha dichiarato che i tassi sono già a livelli neutrali, mentre Vujcic (Croazia) ha definito l’incontro di aprile della BCE come “completamente aperto”.L’Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,081. Seduta in lieve rialzo per l’oro, che avanza a 3.024,1 dollari l’oncia. Il Petrolio (Light Sweet Crude Oil) perde lo 0,54% e continua a trattare a 68,74 dollari per barile.Invariato lo spread, che si posiziona a +107 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si attesta al 3,83%.Tra le principali Borse europee ben impostata Francoforte, che mostra un incremento dell’1,13%, si muove in modesto rialzo Londra, evidenziando un incremento dello 0,30%, e tonica Parigi che evidenzia un bel vantaggio dell’1,08%.Piazza Affari termina la sessione in rialzo, con il FTSE MIB che avanza a 39.385 punti, spezzando la serie negativa iniziata giovedì scorso; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share guadagna l’1,03% rispetto alla seduta precedente, chiudendo a 41.658 punti. Leggermente positivo il FTSE Italia Mid Cap (+0,69%); con analoga direzione, in frazionale progresso il FTSE Italia Star (+0,34%).Dai dati di chiusura di Borsa Italiana, risulta che il controvalore degli scambi nella seduta del 25/03/2025 è stato pari a 3,05 miliardi di euro, in calo del 14,39%, rispetto ai 3,56 miliardi della vigilia; mentre i volumi scambiati sono passati da 0,89 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,77 miliardi.In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo Unicredit (+3,29%), Banca Mediolanum (+2,28%), Intesa Sanpaolo (+2,20%) e Banco BPM (+2,14%).Le peggiori performance, invece, si sono registrate su Pirelli, che ha chiuso a -2,51%. Tentenna Prysmian, che cede l’1,29%. Sostanzialmente debole Saipem, che registra una flessione dell’1,18%. Si muove sotto la parità Moncler, evidenziando un decremento dello 0,97%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Newlat Food (+7,27%), GVS (+4,86%), Technoprobe (+4,44%) e Banco di Desio e della Brianza (+3,61%).I più forti ribassi, invece, si sono verificati su Fincantieri, che ha archiviato la seduta a -6,03%. In rosso Carel Industries, che evidenzia un deciso ribasso del 2,43%. Spicca la prestazione negativa di Ariston Holding, che scende del 2,15%. El.En scende del 2,15%. LEGGI TUTTO