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    IEG, a Rimini Wellness la top dei trend 2022 per la remise en forme

    (Teleborsa) – Dagli allenamenti più intensi a quelli soft delle discipline olistiche, fino ai massaggi rilassanti crio-dinamici. Le tendenze del mondo fitness e wellness saranno presenti alla 16esima edizione di Rimini Wellness, la manifestazione di Italian Exhibition Group in programma dal 2 al 5 giugno prossimi alla Fiera di Rimini.Digital Nordic Walking – Il Digital Nordic Walking è una tipologia di allenamento adatto a tutte le età, che unisce la camminata nordica ispirata allo sci di fondo alla tecnologia dei Gabel e-poles, bastoncini sensorizzati dotati di un esclusivo sistema digitale che esegue il monitoraggio dell’attività e dei parametri cinematici di entrambi gli arti superiori. I benefici di questo esercizio vanno dal miglioramento della coordinazione e della postura, oltre che della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca, fino alla tonificazione dei muscoli. Inoltre, stare tanto tempo all’aria aperta incide in modo rilevante sulla riduzione dello stress.Cross Cardio Mobility – Il metodo hit funzionale Cross Cardio ha sviluppato una tipologia di allenamento chiamata Mobility System, che coinvolge a 360 gradi l’individuo e coniuga l’aspetto cardiovascolare al concetto di mobilità. Si tratta di una serie di esercizi da svolgere a corpo libero in piedi, in quadrupedia o in posizione supina e prona, che mirano a migliorare la capacità di movimento del corpo nello spazio. Si otterrà una migliore consapevolezza del proprio fisico, lavorando sulla postura e sulla coordinazione motoria, con un conseguente aumento di flessibilità delle articolazioni. I benefici sono una riduzione della tensione muscolare, la prevenzione e la limitazione dei traumi all’apparato locomotore, oltre ovviamente ad un miglioramento della circolazione sanguigna.Bodyweight Flow – Il Bodyweight Flow è una disciplina che si basa su esercizi a corpo libero e utilizza esclusivamente il peso dell’individuo contro la gravità per sviluppare forza e resistenza. L’obiettivo è quello di sviluppare una serie di abilità biomotorie, a partire da forza, agilità, elasticità, resistenza, potenza, velocità, flessibilità, coordinazione e – non per ultimo – equilibrio. La sua immediatezza e la semplicità della sua applicazione, nonché il fatto che richieda davvero pochi sforzi per iniziare la pratica, rendono il Bodyweight Flow perfetto sia per gli appassionati di fitness, sia per gli sportivi alle prime armi.Yoga Therapy – Yoga Therapy è una branca terapeutica dello yoga che cura l’individuo attraverso un approccio integrale, volto ad una gestione dello stress e dei disturbi più comuni della vita quotidiana, dai classici mal di schiena ed emicrania, fino al mal di stomaco, cervicalgia, asma. È utile soprattutto per placare l’ansia e gli effetti causati dal cosiddetto ‘long Covid’ perché è una pratica che aiuta a trovare un’autoregolazione del proprio organismo grazie a specifici esercizi di meditazione, di respirazione (pranayama) e di particolari movimenti degli arti per creare dei vortici energetici.Massaggio Crio Dinamico con ghiaccio – Il massaggio crio dinamico con ghiaccio è una innovativa tecnica contro i dolori, gli inestetismi della pelle e l’affaticamento muscolare. Già 2000 anni fa i romani avevano compreso che il caldo e il freddo erano in grado di agire sul dolore e nelle loro terme offrivano un genere di cure basato proprio su questo principio. Questa tecnica prevede di eseguire dei movimenti a contatto con la pelle con una particolare sfera fredda chiamata cryo-ball per attivare una vasodilatazione e un effetto anestetico che permettono di raffreddare in profondità la muscolatura durante una fase acuta di infortunio o dopo uno sforzo. LEGGI TUTTO

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    Banca Ifis: “Lo sport in Italia vale 96 miliardi di euro. Una ricchezza pari al 3,6% del PIL”

    (Teleborsa) – Con circa 35 milioni di appassionati, di cui 15,5 milioni di praticanti abituali, lo Sport System è un settore di primaria importanza per l’economia e la società italiana. Nel 2019, prima dell’emergenza Covid, lo sport ha generato ricavi per 95,9 miliardi di euro, con un’incidenza sul PIL italiano del 3,6%, dando lavoro a circa 389mila persone. È quanto emerge dal primo Osservatorio sullo Sport System realizzato dall’Ufficio Studi di Banca Ifis, presentato oggi presso la sede del Coni alla presenza di Giovanni Malagò, presidente del Coni, e di Ernesto Fürstenberg Fassio, vice presidente di Banca Ifis. L’osservatorio è nato per rispondere alla richiesta della Commissione UE agli Stati membri di misurare la dimensione economica di tutte le componenti dello sport e per offrire ai decision maker pubblici e privati dati e informazioni fondamentali per assumere decisioni strategiche.”Lo sport è un importante veicolo di benessere e crescita per la società e le organizzazioni. Da questo presupposto nasce la volontà di Banca Ifis di dare vita al primo Osservatorio sullo Sport System italiano, che misura l’impatto economico e sociale dello sport nel nostro Paese – ha affermato Fürstenberg Fassio –. Un’iniziativa che si inserisce nell’ambito dei numerosi progetti avviati recentemente dalla Banca, come le sponsorizzazioni sportive e le attività a sostegno dei settori giovanili, con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo di uno dei principali settori economici e valoriali dell’Italia”.”Sono grato a Banca Ifis che investe nello sport credendo nell’importanza che riveste a livello sociale. Conosco bene Ernesto Fürstenberg Fassio e apprezzo la sua particolare sensibilità nei confronti del nostro movimento, testimoniata dai piccoli e grandi gesti compiuti in questi anni – ha evidenziato Malagò –. Il fondamentale sostegno ai Mondiali di sci alpino disputati Cortina e le risorse donate Coni per premiare i medagliati mondiali juniores delle discipline olimpiche rappresentano un esempio tangibile dell’impegno di questa grande realtà nei nostri confronti. I dati forniti dal qualificato e appassionato lavoro dell’Osservatorio sullo Sport System saranno uno strumento importante per leggere la forza e le straordinarie potenzialità del sistema. Posso solo ribadire i miei più sinceri ringraziamenti a Ernesto e a Banca Ifis”.Quanto vale lo sport in Italia – Nel 2019, considerato come anno medio di riferimento, lo Sport System italiano – rileva il rapporto – ha generato ricavi per 95,9 miliardi, con un’incidenza sul PIL nazionale del 3,6%. La principale componente del settore è rappresentata dagli operatori “core”, ovvero le associazioni e le società sportive dilettantistiche e professionistiche, gli enti di promozione sportiva, le federazioni e le società di gestione degli impianti. Si tratta complessivamente di oltre 74mila realtà che nel 2019 davano lavoro a 228mila persone generando ricavi per 46,4 miliardi (il 48% di tutto lo Sport System, l’1,65% del PIL italiano). Rilevante anche il contributo allo Sport System degli operatori che si muovono a valle della filiera, ovvero le società del settore media per quanto concerne i ricavi generati attraverso i contenuti dedicati allo sport, il settore delle scommesse sportive, i servizi collegati alla fruizione degli eventi sportivi (trasporti, hospitality, ristorazione, shopping). Nell’anno di riferimento il valore di questo comparto è stato di 22,6 miliardi (il 23% dello Sport System italiano, lo 0,89% del PIL nazionale). Nella rilevazione compiuta dall’Osservatorio sullo Sport System di Banca Ifis figurano anche le aziende che operano a monte della filiera. In questo settore rientrano i produttori di abbigliamento, attrezzature e veicoli sportivi. Si tratta di circa 10mila aziende e 161milaaddetti che nel 2019 hanno generato un fatturato di 17,3 miliardi (il 18% dei ricavi dello Sport System italiano, lo 0,47% del PIL).I benefici sociali generati dallo sport – La quarta componente dello Sport System mappata dall’Osservatorio è rappresentata infine dal valore indiretto generato dallo sport per l’economia e la società italiana. Nel 2019 lo sport italiano ha prodotto esternalità positive per quasi 10,1 miliardi. Di questi circa 5,3 miliardi rappresentano il risparmio per il Sistema sanitario nazionale delle spese per la cura di alcune patologie (infarto e disturbi coronarici, cancro al seno, tumore del colon-retto, diabete di tipo 2, ecc). Complessivamente le esternalità rappresentano l’11% del valore generato dello Sport System con un’incidenza sul Pil italiano dello 0,56%.L’impatto del Covid sullo Sport System italiano – Nel 2020 le misure di contenimento della pandemia hanno determinato una flessione dei ricavi e degli occupati. Il comparto più colpito in termini assoluti è stato quello delle associazioni e delle società sportive, che hanno visto il proprio fatturato passare dai 40,2 miliardi del 2019 ai 32,5 miliardi del 2020, con un calo di 7,7 miliardi (-19%). Flessione che ha avuto ripercussioni importanti anche sul numero degli occupati scesi di 30mila unità (dai 189 mila del 2019 ai 159 mila del 2020). Rilevante la contrazione della spesa legata agli eventi sportivi, sospesi nel mese di marzo 2020 e ripartiti, ma solo a porte chiuse, nel giugno successivo. L’indotto generato dagli eventi sportivi si è attestato a circa 2 miliardi rispetto ai 7,6 miliardi del 2019, bruciando 5,6 miliardi di euro (-74%). Colpito anche il comparto dell’impiantistica sportiva, il cui giro d’affari è sceso dai 6,2 miliardi del 2019 ai 2,3 miliardi del 2020, con una flessione in termini assoluti di 3,9 miliardi (-63%). La lunga sospensione dell’attività sportiva, specie di natura dilettantistica e amatoriale, ha avuto un impatto anche sulle esternalità, scese da 10,1 a 2,0 miliardi.Segnali di ripresa, è tempo di investire – Nel 2021, grazie al ritorno del pubblico alle manifestazioni sportive, alla ripresa dell’attività dilettantistica e amatoriale e alla progressiva riapertura di piscine, palestre e centri sportivi, si registra un parziale recupero dei ricavi a 78,8 miliardi (3% del PIL). Ma per tornare ai livelli pre-pandemici e per sostenere lo sviluppo di tutto il comparto saranno fondamentali gli investimenti pubblici e privati. Secondo l’Osservatorio, sull’anno medio di riferimento c’è un effetto moltiplicatore: 1 milione di investimenti pubblici attiva quasi 9 milioni di risorse private che generano un fatturato annuo di 20 milioni, 2,3 volte superiore agli investimenti privati.Gli investimenti pubblici hanno una forza propulsiva particolarmente elevata perché lo sport aggiunge a produzione e consumi elementi specifici legati al benessere, all’intrattenimento e alla salute in grado di amplificare il valore economico da esso generato. Non è tuttavia possibile prescindere dalla combinazione della spesa pubblica con le risorse private messe in campo dalle società sportive e di gestione degli impianti sportivi. Infatti, nell’anno medio di riferimento, a fronte di una spesa pubblica di 4,7 miliardi, gli operatori core dello Sport System (associazioni e società sportive, federazioni, enti di promozione sportiva, società di gestione degli impianti) hanno movimentato risorse per 41,8 miliardi tra spese per materie prime, servizi, personale e ammortamenti di beni materiali e immateriali, contribuendo a generare un valore complessivo di 95,9 miliardi.Gli italiani e lo sport – Sono circa 35 milioni gli italiani che seguono e si interessano ad almeno uno sport, e 15,5 milioni gli italiani che lo praticano regolarmente. Il calcio è lo sport più praticato in Italia (34% tra gli over 18) e anche quello che beneficia del maggiore ammontare di contributi pubblici. Ma anche altri sport hanno una diffusione rilevante, pur ricevendo un minor supporto economico. Il nuoto, ad esempio, è la seconda disciplina praticata con una penetrazione del 29%, a soli 5 punti dalla prima posizione, pur incassando meno di un terzo dei contributi pubblici ricevuti dal calcio. Il successo dei diversi sport è legato anche variabili non economiche legate all’efficacia delle iniziative delle singole federazioni e dell’effetto trascinamento dei successi nazionali e internazionali dei nostri campioni.Lo dimostra in modo chiaro l’analisi del trend della fanbase degli atleti italiani durante le Olimpiadi di Tokyo 2020. Il coinvolgimento delle persone nei singoli sport è fortemente collegato ai successi sportivi e alla potenza comunicativa dei singoli atleti, quali ad esempio Federica Pellegrini e Marcell Jacobs. LEGGI TUTTO

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    Racing Force, 60% piloti Formula 1 con caschi Bell

    (Teleborsa) – Racing Force, gruppo italiano attivo nel settore delle attrezzature di sicurezza per il motorsport e quotato su Euronext Growth Milan, ha reso noto che saranno 12 su 20 i piloti della Formula Uno 2022 che utilizzeranno i caschi Bell Racing Helmets (marchio del gruppo). I piloti con casco Bell rappresentano non meno del 60% della griglia (55% nel 2021): Charles Leclerc e Carlos Sainz (Ferrari); Lewis Hamilton e George Russell (Mercedes); Fernando Alonso ed Esteban Ocon (Alpine); Nicholas Latifi e Alex Albon (Williams); Lando Norris (McLaren); Pierre Gasly (Alpha Tauri); Guanyu Zhou (Alfa Romeo) e Kevin Magnussen (Haas).Inoltre, il marchio OMP vestirà integralmente i piloti e i meccanici Williams, in virtù di una partnership pluriennale rinnovata all’inizio di quest’anno. Nicholas Latifi e Alex Albon, oltre ai caschi Bell, indosseranno tute, guanti, scarpe e underwear OMP, mentre le vetture monteranno cinture di sicurezza OMP. Gli equipaggi della Safety Car e della Medical Car avranno in dotazione abbigliamento ignifugo OMP e caschi Bell, grazie alla pluriennale partnership tra Racing Force Group e la Federazione Automobilistica Internazionale (FIA). LEGGI TUTTO

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    AS Roma, perdita di 113,7 milioni di euro in secondo semestre 2021

    (Teleborsa) – Il CdA della A.S. Roma ha approvato la Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 31 dicembre 2021, relativa all’andamento gestionale del primo semestre dell’esercizio sociale 2021-22. Il periodo si è chiuso con una perdita di gruppo pari a 113,7 milioni di euro, rispetto alla perdita di 74,8 milioni di euro del primo semestre del precedente esercizio. La società calcistica spiega che alcuni costi e ricavi legati alla disputa delle gare della stagione 2019/20 hanno trovato la propria competenza economica nell’esercizio 2020/21, e nel semestre chiuso al 31 dicembre 2020 sono inclusi ricavi per 29,6 milioni di euro e costi operativi per 9,8 milioni di euro legati alla disputa delle ultime gare tra Serie A ed Europa League dopo il 30 giugno 2020, contabilizzati per competenza nel precedente semestre.Il totale ricavi si è assestato a 82,3 milioni di euro, contro i 98,7 milioni di euro dello stesso periodo dello scorso esercizio. I ricavi da gare, pari a 18,3 milioni di euro (7,4 milioni di euro al 31 dicembre 2020), si incrementano di 10,9 milioni di euro principalmente a causa del limitato impatto delle misure restrittive di contrasto alla pandemia. I ricavi derivanti dai diritti televisivi del campionato di Serie A e Coppa Italia sono pari a 32,4 milioni di euro (52,7 milioni di euro al 31 dicembre 2020). La partecipazione alla UEFA Europa Conference League 2021/22 ha generato complessivamente ricavi per 11,9 milioni di euro che si confrontano con 15,3 milioni di euro, al 31 dicembre 2020. LEGGI TUTTO

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    Protocollo sport, stop squadra con 35% positivi

    (Teleborsa) – “Blocco dell’intera squadra se il numero di positivi è superiore al 35% dei componenti del gruppo atleti; isolamento per i positivi e test continui per 5 giorni per i contatti ad alto rischio, con obbligo di indossare la FFP2 se non si effettua attività sportiva, indipendentemente dallo stato vaccinale”.Questi gli elementi principali della bozza del nuovo protocollo anti-Covid portato dalla sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, alla Conferenza Stato-Regioni. “Intesa in Conferenza Stato-Regioni sul protocollo con le nuove regole Covid per gli sport di squadra. Positivo il lavoro fatto per arrivare a questo risultato. Grazie a Vezzali, Speranza, Fedriga, a tutti i governatori, e al mondo dello sport. I campionati vanno avanti”. Lo scrive su Twitter Mariastella Gelmini, ministro per gli Affari regionali e le autonomie. LEGGI TUTTO

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    IEG, RiminiWellness torna dal 2 al 5 giugno alla Fiera di Rimini

    (Teleborsa) – Ritorno alle origini, ma con uno sguardo sempre rivolto al futuro e all’innovazione. È su questa idea che si fonda RiminiWellness 2022, la 16esima edizione della manifestazione di Italian Exhibition Group dedicata a fitness, sport, benessere e sana alimentazione, che quest’anno, dopo l’edizione “Active” del 2021, riconquista le sue date tradizionali, dal 2 al 5 giugno, presso la Fiera di Rimini. I biglietti per partecipare sono già disponibili online sul sito ufficiale di RiminiWellness e, – fa sapere IEG in una nota – fino al 28 febbraio sarà possibile acquistarli ad un prezzo speciale.Per RiminiWellness 2022, in aggiunta ai palchi dedicati alle lezioni dal vivo, alla sezione RiminiSteel che ospita sport da combattimento, arti marziali, body building e tutto ciò che riguarda la “cultura fisica”, è stata riconfermata anche l’area rivolta alle discipline olistiche del Pilates e dello Yoga, che stanno riscontrando sempre più interesse da parte del pubblico. Dopo un anno di assenza, – sottolinea IEG – torna anche Pro.Fit, la sezione B2B riservata agli operatori professionali, come i proprietari di palestre e centri fitness, personal trainer ma anche fisioterapisti, medici sportivi etc. che potranno scoprire e toccare con mano tutte le proposte dei principali player per le loro attività. Infine, non mancherà FoodWell Expo, il padiglione dedicato alla sana alimentazione. Anche quest’anno – assicura IEG – la cura per espositori e visitatori sarà al centro della manifestazione con grande attenzione alle normative per garantire un ambiente sicuro, sereno e sano, come da progetto #Safebusiness di IEG. Inoltre, contestualmente a questo impegno per la prevenzione e sicurezza, Italian Exhibition Group ha perseguito quello per la sanificazione, diventando il primo operatore fieristico e congressuale in Italia ad aver ottenuto la certificazione GBAC STAR, riconoscimento globale promosso dal Global Biorisk Advisory Council. Anche quest’anno, infine, RiminiWellness promuove il progetto #SafeTravel per rispondere alle esigenze di tutti i professionisti e il pubblico provenienti dall’estero, con l’obiettivo di aiutare ad agevolare i loro spostamenti e la loro permanenza in Italia. LEGGI TUTTO

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    Covid, stadi: riduzione capienza al 50%. Norma in vigore con pubblicazione in Gazzetta

    (Teleborsa) – Con la risalita dei contagi torna a dimezzarsi la capacità degli stadi. Fra le misure urgenti contenute nel decreto-legge che introduce nove norme per il contenimento della diffusione dell’epidemia da Covid-19 e disposizioni in materia di sorveglianza sanitaria, approvato dal Consiglio dei ministri, figura, infatti, la riduzione delle capienze degli impianti: dall’attuale 75 al 50% per quelli all’aperto e al 35% per gli impianti al chiuso. A differenza di altri provvedimenti validi dal 10 gennaio, questa norma avrà efficacia immediata, a partire dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Non si è fatta attendere la reazione del mondo dello sport. Mezza serie A ha bloccato la vendita dei biglietti per le prossime partite, “in attesa di capire meglio” e di rimodulare la disposizione dei posti. La Lega di serie A ha stoppato la vendita dei posti per Inter-Juve, la Supercoppa in programma il 12 a San Siro. Con casi limite come quello di Roma-Juve, big match in programma all’Olimpico il 9 gennaio, e per il quale sono stati già venduti 12 mila biglietti in più della nuova capienza. Resta poi, per i calciatori, il nodo vaccino e green pass: riguarda solo il 2% dei giocatori, quelli non immunizzati, ma con una possibilità di ricorsi.Il Comitato 4.0 – costituito da Francesco Ghirelli, presidente Lega Pro; Umberto Gandini, presidente Lega Basket Seria A; Pietro Basciano, presidente Lega Nazionale Pallacanestro; Massimo Righi, presidente Lega Pallavolo Serie A; e Mauro Fabris, presidente Lega Pallavolo Serie A Femminile – alla luce delle misure governative sulla riduzione (i palazzetti al 35% e gli stadi al 50%) della capienza per gli spettatori negli impianti sportivi, ha lanciato un appello al governo ribadendo la scelta che la salvaguardia della salute è il bene fondamentale. “Da qui – si legge nella nota inviata dal Comitato – la scelta deve avere una conseguenza logica e coerente: andare verso l’obbligatorietà delle vaccinazioni. Sciocco e miope è chi afferma che sarebbe un diritto democratico garantire la non vaccinazione. Chi non si vaccina può farlo ma non può nuocere alla salute e alla libertà degli altri. Per gli atleti, in particolare gli atleti di alto profilo, non può essere consentita alcuna deroga. La restrizione degli accessi ai palazzetti e agli stadi ha un riflesso negativo evidentissimo: i club che da due anni vivono una condizione di difficoltà finanziaria gravissima per gli effetti negativi causati dalla pandemia rischiano il tracollo perché da un lato vedranno ridursi gli incassi da botteghino, questa situazione sarà aggravata dal fatto che gli sponsor sottoscriveranno contratti in numero inferiore e con importi ridotti, e dall’altro i club vedranno aumentare le spese per le misure di salvaguardia della salute con i relativi aumentati controlli sanitari. Dal che si evidenzia, oggi, l’assurdità del mancato rifinanziamento della misura del credito di imposta sulle sponsorizzazioni. Il governo, anche in previsione, delle misure restrittive negli accessi degli spettatori, avrebbe dovuto capire l’inderogabilità del rifinanziamento della misura. Vi è da fare, a questo punto, una riflessione su questi due anni che abbiamo alle spalle e che solleviamo con forza al governo. Pallavolo, basket, calcio nella pandemia e anche ora hanno seguitato a disputare partite assicurando ai propri tesserati il reddito e consentendo agli italiani momenti di svago. Mentre ciò avveniva con notevoli riflessi negativi sulle finanze dei club, finanze che vengono assicurate da imprenditori privati che lo fanno a costo di sacrifici elevatissimi, agli stessi club non solo non venivano riconosciuti i giusti ristori ma gli stessi sono stati penalizzati rispetto ad analoghe attività produttive che, durante la pandemia, hanno chiuso le loro attività. I club sportivi hanno pagato due volte, meno incassi, meno sponsor e, per assurdo, meno ristori perché proseguivano le attività. Ora, basta! Siamo irritati ed arrabbiati. Abbiamo necessità, ora e non domani, del rifinanziamento della misura relativa al credito di imposta, la diminuzione delle capienze nei palazzetti e negli stadi rende l’intervento urgentissimo ad horas; abbiamo necessità di una misura che assicuri ristori , lo diciamo senza remore perché il tracollo è vicino, a fondo perduto per evidente e pesante contrazione dei ricavi e a ciò si sono sommati i costi dovuti al fatto che le attività sono state mantenute aperte; delle rateizzazione dei rimborsi fiscali e contributivi in modo che lo Stato recuperi quanto dovuto e i club possano farlo, se ciò non si verificasse i club rischiano il fallimento e lo Stato perderà quanto a lui dovuto e avrà meno posti di lavoro. Infine, ma non di minore importanza, è l’assurda storia sui ristori per i tamponi e le spese sanitarie. Ad oggi, nulla ancora è arrivato nelle casse dei club. Su questa vicenda va posto il termine fine, va avanti da mesi: si proceda mandando quanto dovuto ai club, subito! Chiediamo al presidente Draghi che il governo ci riceva, insieme alle nostre rispettive Federazioni e alle altre discipline sportive. Lo preghiamo di prestare attenzione al lavoro solerte del sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali”. LEGGI TUTTO

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    Plusvalenze, la Guardia di Finanza acquisisce documenti nelle sedi di Inter e Lega

    (Teleborsa) – La Guarda di Finanza ha perquisito le sedi di Inter e Lega nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Milano sulle plusvalenze della società nerazzurra relative agli anni 2017/19 acquisendo alcuni documenti. L’indagine è a carico di ignoti per false comunicazioni sociali. L’operazione dei finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano, come si legge in un comunicato del procuratore facente funzione Riccardo Targetti, è finalizzata ad “acquisire documentazione relativa alle cessioni” da parte dell’Inter “dei diritti pluriennali sulle prestazioni di taluni calciatori” che riguardano gli esercizi di bilancio 2017-2018 e 2018-2019.L’intento di inquirenti e investigatori, precisa la nota, è “verificare la regolarità della contabilizzazione delle relative plusvalenze”. L’ipotesi di reato, spiega ancora Targetti, per la quale sono in corso “le indagini preliminari, nei confronti di ignoti, riguarda il delitto di false comunicazioni sociali”. Gli accertamenti dovrebbero riguardare operazioni per 100 milioni di euro tra il 2017 e il 2019 per la cessione di una decina di giocatori di fascia medio-bassa, alcuni anche delle giovanili. I pm di Milano, Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi, assieme al procuratore aggiunto Maurizio Romanelli, titolari del fascicolo sulle presunte irregolarità nei bilanci dell’Inter, hanno analizzato da fonti aperte anche i documenti contabili del Milan dai quali, è stato riferito, non sono emerse criticità. L’indagine milanese è nata in autonomia e temporalmente dopo quella di Torino che ha visto protagonista la Juventus. “Nessun tesserato dell’Inter è indagato. Nessuna contestazione è stata formalizzata. Come recita il comunicato stesso della Procura, si tratta di indagini preliminari”, ha fatto sapere l’Inter in una nota ufficiale, dopo l’acquisizioni dei documenti.(Foto: Oscar Federico Bodini, CC BY-SA 2.0) LEGGI TUTTO