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    Avio, soci approvano bilancio e dividendo di 0,178 euro

    (Teleborsa) – L’assemblea degli azionisti di Avio, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione, ha approvato il bilancio al 31 dicembre 2021 e la distribuzione di un dividendo unitario di 0,178 euro per ciascuna azione ordinaria in circolazione, per un ammontare complessivo di 4,5 milioni di euro. Il dividendo sarà messo in pagamento a partire dal 11 maggio 2022, con stacco cedola n. 6, il 9 maggio 2022 e con data di legittimazione a percepire il dividendo fissata il 10 maggio 2022 ( record date).I soci hanno anche approvato la politica di remunerazione, approvato il Piano “Performance Share 2022-2024” e confermato quale amministratore della società Marcella Logli (che rimarrà in carica fino alla scadenza degli altri amministratori attualmente in carica e, pertanto, fino alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio che si concluderà il 31 dicembre 2022). LEGGI TUTTO

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    Officina Stellare, patto parasociale sull'82% del capitale

    (Teleborsa) – Officina Stellare, società vicentina quotata su Euronext Growth Milan e specializzata in strumentazioni ottiche per aerospazio e astronomia, ha comunicato la stipula di un patto parasociale tra gli azionisti Virgilio Holding S.p.A., Astro Alliance S.r.l., MIRAK Enterprise S.r.l. e Gino Bucciol, titolari complessivamente di una partecipazione costituita da 4.677.690 azioni, ovvero l’82,44% del capitale.Il patto ha durata pari a cinque anni e prevede impegni di consultazione per la presentazione e voto della lista di candidati per la nomina dell’organo amministrativo. Sono state vincolate le azioni di titolarità dei pattisti alla data di sottoscrizione del patto, nonché quelle che saranno detenute dagli stessi a decorrere dalla data di efficacia e per tutta la durata dello stesso. LEGGI TUTTO

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    Avio, Vega C scelto per lanciare nuovo satellite del programma Copernicus

    (Teleborsa) – Avio, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione, ha comunicato che il nuovo lanciatore europeo Vega C, sviluppato proprio dall’azienda italiana, è stato scelto dalla Commissione Europea e dall’Agenzia Spaziale Europea per lanciare, nella prima metà del 2023, il satellite Sentinel 1C per l’osservazione della Terra attraverso la tecnologia del radar ad apertura sintetica. Il satellite, che sarà posizionato in orbita eliosincrona all’altitudine di 690 chilometri, si andrà ad aggiungere ai Sentinel 1A e 1B già operativi. Le applicazioni vanno da monitoraggio ambientale alla sicurezza. Avio ha dato un contributo importante al programma Copernicus tramite il lanciatore Vega, che ha messo in orbita i satelliti Sentinel 2A e 2B. Le capacità di carico del Vega C sono perfettamente adeguate per portare in orbita satelliti della classe dei Sentinel 1 grazie ai due nuovi motori P120C e Zefiro 40 che equipaggiano, rispettivamente, il primo e il secondo stadio del vettore. LEGGI TUTTO

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    Avio, operatività di Vega non impattata da eventi in Ucraina

    (Teleborsa) – Avio ha comunicato che al momento non ci sono impatti sulla continuità dell’operatività di Vega da parte degli eventi in corso in Ucraina. Vega è il razzo europeo sviluppato da Avio nell’ambito del programma dell’Agenzia Spaziale Europea. Avio continuerà a monitorare la situazione e fornirà i relativi aggiornamenti tempestivamente, si legge in una nota della società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione solida e liquida per il trasporto spaziale. La società “esprime solidarietà al popolo Ucraino in questo momento difficile”. LEGGI TUTTO

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    Spazio, Colao: con PNRR risorse raddoppiate, Europa protagonista insieme a Italia

    (Teleborsa) – “La nostra ambizione è di essere uno dei protagonisti europei” nel settore dello spazio. Lo ha detto il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, nel corso di un’audizione alle Commissioni riunite Attività produttive della Camera e Industria del Senato sullo stato di attuazione del PNRR. “L’Europa è posizionata nello scacchiere internazionale nella migliore posizione per poter essere un fattore facilitatore del dialogo – ha spiegato -, bisogna stabilire regole, chi gestirà il traffico, chi farà il vigile dello spazio, chi dovrà gestite operazioni delicate, e, data la situazione geopolitica internazionale, io sono convinto che l’Europa può essere protagonista in questo ambito e noi abbiamo l’intenzione di dare il nostro contributo”.Per il settore dello spazio “le risorse a disposizione complessive sul bilancio nazionale, al netto della contribuzione per l’Esa, sono circa 2 miliardi sul piano triennale dell’Agenzia spaziale italiana e 2,3 miliardi tramite il PNRR e il fondo complementare, quindi 4,3 miliardi. A questi si aggiungono 300 milioni per la quota della partecipazione italiana al programma Artemis con la Nasa, quindi un totale di 4,6 miliardi. A queste risorse andrà sommata le cifre con la nuova ministeriale Esa 2022”, ha detto spiegando che “sono risorse molto ingenti grazie al PNRR stiamo parliamo di un raddoppio dell’investimento dell’Italia nel settore spazio e grazie a questo possiamo oggi rilanciare quella che io vorrei chiamare una vera ambizione strategica italiana sullo spazio, lavorando in collaborazione con l’Asi e l’Esa”. Tre gli obiettivi da raggiungere, ha sottolineato Colao: “rafforzare la capacità e competitività della filiera industriale italiana dello spazio e aerospazio; stimolare l’innovazione e la ricerca scientifica con investimenti mirati sui segmenti più innovativi, a maggiore crescita, e creare nuovi modelli business per far collaborare il pubblico e il privato nell’area dell’utilizzo di dati spaziali che hanno ritorni sia economici sia sociali”.Nel dettaglio, gli investimenti relativi al settore Spazio finanziati tramite risorse Pnrr (1,47 miliardi) e Fondo complementare (0,8 miliardi), sono distribuiti su 4 principali linee di intervento: Comunicazioni satellitari sicure (SatCom) su cui sono disponibili 320 milioni; Osservazione della Terra su cui sono disponibili circa 1,2 miliardi; Space Factory e accesso allo spazio, con circa 380 milioni disponibili; Economia in orbita, con 460 milioni. La seconda linea di intervento, quella riguarda l’osservazione della Terra, ha sottolineato Colao “è la più importante e per certi versi più strategica di tutto il Pnrr spazio: è uno dei settori più promettenti in quanto a opportunità di sviluppo commerciale, fornitura di servizi istituzionali ma anche per l’innovazione commerciale applicata”. In generale, ha concluso il ministro, “abbiamo incrementato significativamente le risorse dedicate allo spazio, abbiamo un posizione di leadership da confermare e direi anche una ambizione di aumentare, soprattutto nel settore delle emergenze e della sicurezza, e vogliamo incentivare la collaborazione con il mondo della ricerca e il settore privato”.Per quanto riguarda il futuro, per il settore spazio tre sono le sfide da affrontare, ha spiegato Colao. La prima sfida “è intensificare la collaborazione elle partnership tra istituzioni, aziende e ricerca scientifica, a livello nazionale, europeo e internazionale”. La seconda, ha detto, “unisce il sostegno alla crescita dell’industria aerospaziale con la creazione, lo sviluppo e l’aggiornamento delle competenze umane, delle nostre competenze”. A tal riguardo, “dobbiamo favorire di più i trasferimenti tecnologici e incentivare i co-investimenti pubblico-privati e le partnership commerciali” e per il futuro “occorrerà uno sforzo ulteriore verso un sistema di procurement che sia piu’ orientato al servizio, che re-distribuisca il rischio tra attori pubblici e privati (attraverso partnership dedicate) e che riduca le barriere all’ingresso in favore di piccole e medie imprese”. La terza sfida riguarda la sicurezza. “Le infrastrutture dello spazio sono infrastrutture critiche – ha detto Colao -. Rappresentano la spina dorsale delle comunicazioni strategiche, dei servizi di posizionamento, navigazione e sincronizzazione di tutti i nostri oggetti. Costituiscono inoltre asset fondamentali per la fornitura di fondamentali servizi di osservazione della terra. Hanno quindi bisogno di protezioni adeguate. Soprattutto tenendo conto del fatto che le minacce alla sicurezza nello spazio evolvono rapidamente: diventano più asimmetriche, sono anche un po’ più indefinite e provengono da attori non necessariamente identificabili con gli Stati”.”La scelta di dare in gestione attuativa una parte dei fondi PNRR (osservazione della terra e lanciatori) all’Esa è fondamentalmente motivata da due ragioni: in primo luogo, dal fatto che l’ASI è già soggetto attuatore e percettore di ingentissime risorse sia nazionali (per oltre 1,8 miliardi) sia PNRR (per circa altri 0,9 miliardi). C’era pertanto un rischio di sovraccaricare l’ASI di troppe attivita’”. “Tenente presente – ha spiegato – che l’ASI ha 350/400 persone in organico, ESA ne ha più di 5mila quindi parliamo di enti molto diversi, con la possibilità concreta di una mancata (o ritardata) execution, e il Pnrr ha delle scadenze da rispettare molto rigorose e pressanti e che prevedono la completa aggiudicazione di tutti i bandi spazio entro marzo 2023″. In secondo luogo, – ha proseguito Colao – il programma di osservazione della Terra, per la sua ambizione strategica e anche per la sua dimensione, aveva bisogno di una cornice europea che consentisse di governare eventuali partnership con altri paesi europei sui servizi di osservazione della Terra e che adesso questo grande investimento italiano permetterà di abilitare”. LEGGI TUTTO

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    Piaggio Aerospace, il Commissario sollecita nuove manifestazioni di interesse

    (Teleborsa) – “Vi sono interlocuzioni con alcuni soggetti che sono ancora aperte, ma vogliamo essere certi di poter garantire il miglior futuro di lungo termine della Società. Per questo, in accordo con il ministero dello Sviluppo Economico, rinnoviamo oggi formalmente l’invito a presentare manifestazioni di interesse per il Gruppo”. Con queste parole il commissario straordinario di Piaggio Aerospace, Vincenzo Nicastro, ha annunciato oggi la riapertura ufficiale dei termini del bando di vendita dei complessi aziendali di Piaggio Aero Industries e Piaggio Aviation, le due società in amministrazione straordinaria che operano sotto il marchio Piaggio Aerospace. “Ripartiamo, dunque, ma non da zero – ha ribadito Nicastro –. Il lavoro preparatorio sulla data room è già fatto, mentre abbiamo fissato scadenze molto ravvicinate per le fasi di due diligence e di presentazione delle offerte, al fine di accelerare il più possibile l’iter. Valuteremo come sempre con attenzione tutte le offerte che ci perverranno verificando che siano redatte secondo quanto previsto dal disciplinare di gara: l’obiettivo è cedere Piaggio Aerospace nella sua interezza a un compratore che sappia proporre un solido piano di rilancio e sviluppo della società e che ne riconosca il giusto valore”. Secondo il bando – pubblicato questa mattina sul sito dell’Amministrazione Straordinaria – i nuovi soggetti interessati a rilevare i complessi aziendali delle due aziende, che pur facendo capo a due diversi soggetti giuridici, costituiscono dal punto di vista industriale un unicum, avranno tempo sino al 28 febbraio 2022 per inviare le manifestazioni di interesse. Piaggio Aerospace ha nel frattempo chiuso l’esercizio 2021 con uno dei migliori bilanci degli ultimi anni: il fatturato ha raggiunto circa 152 milioni di euro, con un portafoglio ordini intorno ai 500 milioni di euro e nuove commesse in fase di formalizzazione per ulteriori 180 milioni circa di euro. LEGGI TUTTO

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    Giornata Spazio, confermato ruolo strategico del comparto in Italia

    (Teleborsa) – Mettere in luce le opportunità, l’importanza e le soluzioni che arriveranno dallo Spazio e illustrare i progetti che verranno lanciati in Italia grazie al Recovery Plan. È con questo obiettivo – come ha spiegato il ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale Vittorio Colao – che oggi è stata lanciata la prima Giornata nazionale dello Spazio, istituita dalla presidenza del Consiglio dei ministri e coordinata dall’Asi.”Il Pnrr vuole dedicare gradi risorse per potenziare quello il nostro Paese che potrà fare nello spazio e l’Asi è l’attore principale, che dovrà orchestrare l’impiego delle risorse – ha detto Colao –. Le opportunità che arriveranno dal settore spazio sono moltissime. Il bello dell’economia dello spazio è che ci sarà da fare per tutti con opportunità lavorative non solo per astronauti o astrofisici, ma per chi ha voglia di utilizzare le informazioni dallo spazio per servizi sulla Terra”.Nata per celebrare il lancio del primo satellite italiano, il San Marco 1, la Giornata è volta a sensibilizzare la cittadinanza e soprattutto le giovani generazioni sulle attivita` spaziali e sulle opportunita` economiche, sociali e ambientali che il settore offre al Paese.Diverse le iniziative organizzate per celebrare l’occasione in tutta Italia. Sul fronte della formazione, Sitael – azienda spaziale italiana leader nel settore dei piccoli satelliti, della propulsione spaziale e dell’elettronica di bordo, parte del gruppo Angel, – ha organizzato un ricco calendario di incontri, programmi didattici nelle scuole e universita` su tutto il territorio nazionale dedicati alle straordinarie conquiste, ai benefici e alle opportunita` aperte dalla New Space Economy, nuovo motore strategico di crescita economica che vede la cooperazione di aziende pubbliche e private guidate dal processo di Trasferimento Tecnologico. Le tecnologie sviluppate nell’ambito spaziale vengono, infatti, trasferite a settori completamente diversi, attraverso applicazioni che hanno ricadute dirette sulla vita quotidiana e che creano valore per le persone: servizi di telecomunicazione e navigazione, monitoraggio ambientale e infrastrutturale, agricoltura di precisione ecc.Si tratta di una nuova economia su cui il Pnrr destinera` importanti risorse per favorirne lo sviluppo e rafforzarne la competitivita` nazionale, aprendo contemporaneamente grandi opportunita` per le generazioni future che potranno essere protagonisti attivi di questo cambiamento.”Questa e` una giornata importante per l’Italia e per tutte l’industria dell’aerospazio, perche´ conferma il ruolo strategico che il comparto ha e avra` nel supportare la crescita del Sistema Paese – ha dichiarato Chiara Pertosa, presidente di Sitael –. In questo processo di innovazione come Gruppo abbiamo sempre creduto fortemente a puntare su una forte integrazione tra scuola, formazione e lavoro”.(Foto: Photo by NASA on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Spazio, Colao: intesa con la Francia sui lanciatori mette le basi per i prossimi 10 anni

    (Teleborsa) – L’Italia è molto soddisfatta dell’accordo con la Francia sulla cooperazione nel settore dello spazio, firmato oggi a Roma nel contesto del Trattato del Quirinale. Lo ha affermato il ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, parlando con alcuni giornalisti a Bruxelles a margine del Consiglio Ue della Competitività. “Siamo molto soddisfatti per l’accordo con la Francia sullo spazio, in particolare sui lanciatori. Italia e Francia condividono una visione strategica del settore per l’Europa”, ha detto Colao sottolineando che in quest’area “l’Italia torna protagonista grazie ai fondi nazionali e al Recovery Plan”. Con la Francia, ha aggiunto il ministro, “abbiamo deciso di collaborare su alcuni aspetti importanti come i motori per i lanciatori, ma anche alcune ottimizzazioni industriali fra i due paesi”. Inoltre, si punta ad “avere un ruolo importante nel sistema dei lanciatori e nel sistema di osservazione della Terra, dove i due paesi possono essere dei giocatori importanti nella squadra europea”. “L’accordo è importante – ha rilevato ancora Colao – perché Italia e Francia sono pilastri della strategia europea dello spazio: abbiamo competenze diverse ma entrambi condividiamo il bisogno di essere più efficienti e di coinvolgere altre imprese, imprese private e commerciali, start up di tutto il mondo dei data analytics. Ma per fare questo ci vogliono ovviamente degli asset importanti. Perciò l’accordo sui lanciatori è una parte importante, perché mette le basi per i prossimi 10 anni di lavoro assieme”.Sulla dossier Tim il ministro non si è invece sbilanciato. “Le vicende di mercato le lasciamo al mercato, ma abbiamo a cuore la sicurezza delle reti e dei dati”, ha affermato. “Adesso si aspetta e si seguono i fatti”, ha aggiunto Colao. LEGGI TUTTO