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    Officina Stellare, soci approvano operazione per ingresso Satellogic in azionariato

    (Teleborsa) – L’assemblea straordinaria degli azionisti di Officina Stellare, società vicentina quotata su Euronext Growth Milan e specializzata in strumentazioni ottiche per aerospazio e astronomia, ha deliberato l’emissione di 524.715 warrant denominati “Warrant di Satellogic 2022-2025” da assegnarsi, a titolo gratuito, in favore di Satellogic Solutions, società indirettamente controllata da Nettar Group e il relativo regolamento “Warrant di Satellogic 2022-2025”.Approvato anche l’aumento del capitale sociale a pagamento, in via scindibile e progressiva, anche in più tranche, con esclusione del diritto di opzione, per un importo complessivo massimo pari a 8.080.611 euro comprensivo del sovrapprezzo, mediante emissione di massime 524.715 azioni ordinarie di compendio, prive di valore nominale, da liberarsi in denaro a servizio dell’esercizio degli “Warrant di Satellogic 2022-2025″.”Con l’approvazione dell’assemblea degli azionisti appena conclusa, possiamo finalmente perfezionare l’ingresso di Satellogic nell’azionariato di Officina Stellare che avverrà in una prima fase mediante l’acquisto del 5% delle azioni in circolazione da alcuni degli attuali soci ed in una seconda fase mediante l’eventuale esercizio dei Warrant Satellogic 2022-2025″, ha commentato l’AD Giovanni Dal Lago.”L’assemblea odierna rappresenta, quindi, una tappa fondamentale per il consolidamento dei rapporti strategici con Satellogic che hanno visto di recente anche l’ingresso nel nostro consiglio di amministrazione di Emiliano Kargieman, CEO di Satellogic, il quale grazie alla sua esperienza e visione non mancherà di apportare un grande valore aggiunto alle strategie aziendali. La collaborazione con Satellogic continua con successo e proprio in questi mesi abbiamo iniziato la consegna di nuovi telescopi”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Luna, rinviato lancio Artemis 1

    (Teleborsa) – Un problema al motore numero 3, uno dei quattro del primo stadio dello Space Launch System alimentato a idrogeno e ossigeno liquidi, ha costretto la NASA a sospendere il countdown per il lancio della missione Artemis 1.A 40 minuti dal “go” previsto alle 14:33 (ora italiana) è arrivato lo stop, a causa di problemi tecnici già noti da stamattina, e successivamente è stata cancellata la finestra di lancio. La prossima è prevista venerdì 2 settembre alle 18:48 (ora italiana). In alternativa, si ritenterà il 5 settembre. A bordo del razzo vettore, posto sulla rampa 39B del Kennedy Space Center, la capsula Orion senza equipaggio destinata a orbitare intorno alla Luna e fare ritorno sulla Terra con ammaraggio dopo 42 giorni di volo spaziale. LEGGI TUTTO

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    L'uomo verso il ritorno sulla Luna. Missione Artemis-1 al via il 29 agosto

    (Teleborsa) – L’uomo torna sulla Luna con l’obiettivo di rimanere e costruire un ambiente adatto e confortevole per la vita umana. E’ questo l’obiettivo che dà il via alla missione Artemis-1 condotta dalla Nasa con la partecipazione dell’Agenzia spaziale europea e per il lancio di un razzo SLS senza equipaggio. La missione prenderà il via lunedì 29 agosto attorno alle 14:33 ora italiana, dal centro spaziale J. F. Kennedy, in Florida, dove decollerà il vettore che porterà in orbita la capsula Orion, senza uomini a bordo. Date di riserva venerdì 2 settembre e lunedì 5 settembre.La missione Artemis 1 sarà solo il primo step di un progetto che porterà l’uomo a sorvolare l’orbita lunare con la missione Artemis II e nel 2025 a toccare nuovamente la superficie lunare con la missione Artemis III, oltre cinquant’anni dopo il primo atterraggio con la mitica missione Apollo.Il programma vedrà l’Italia in prima fila grazie al contributo dell’Agenzia Spaziale (ASI) e di società come Leonardo e Thales Alenia Space, che hanno realizzato diversi componenti di Orion, oltre ad una serie di piccole e medie imprese tricolore, come la torinese Argotec.”Stiamo tornando sulla Luna per restare in maniera sostenibile”, annuncia Thales Alenia Space, che sta progettando un intero ecosistema lunare, lavorando su veicoli, infrastrutture orbitali con e senza equipaggio, robotica e soluzioni a terra per consentire di arrivare sulla Luna, vivere sulla sua superficie, utilizzandone le risorse a disposizione.Numerose le tecnologie chiave fornite da Thales Alenia per Orion, la navicella spaziale che porterà gli astronauti in orbita Lunare nell’ambito della missione Artemis, contribuendo con un ruolo centrale al Modulo di Servizio Europeo (ESM), sviluppato per l’Agenzia spaziale europea (ESA).Leonardo è partner del programma, cn la fornitura di pannelli fotovoltaici (PVA) e le unità di controllo e distribuzione dell’alimentazione (PCDU) per i moduli ESM da 1 a 6. LEGGI TUTTO

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    Eurolandia in calo, Piazza Affari maglia nera appesantita da banche

    (Teleborsa) – Nell’ultima seduta della settimana, le Borse europee sono ampiamente in ribasso, con Piazza Affari che registra le perdite maggiori. A spaventare gli investitori sono l’aumento dell’inflazione, l’inasprimento della politica monetaria e il rallentamento della crescita a livello globale. Ad appesantire la Borsa italiana è l’andamento molto negativo dei comparti bancario, automotive ed energetico.I prezzi alla produzione tedeschi hanno registrato i più alti aumenti di sempre a luglio, con i costi dell’energia che continuano a salire a causa della guerra in Ucraina. I livelli record di inflazione hanno fatto scendere l’indice della fiducia dei consumatori britannici a un nuovo record negativo.Tra i maggiori annunci delle aziende europee, Sonova (società svizzera attiva nel campo delle soluzioni per la cura dell’udito) ha siglato un accordo per acquisire HYSOUND Group, una delle principali catene nazionali di cliniche per la cura dell’udito in Cina. Just Eat Takeaway.com (colosso delle consegne di cibo a domicilio nato a febbraio 2020 dalla fusione dell’olandese Takeaway.com e del britannico Just Eat) ha stipulato un accordo per vendere a Prosus la partecipazione del 33% in iFood, società di delivery brasiliana, per un valore massimo di 1,8 miliardi di euro.Si muove sulla parità Banca Carige, dopo che il CdA ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2022. Il periodo si è chiuso con un risultato netto negativo di 221,1 milioni di euro, essenzialmente riconducibile alla registrazione nel secondo trimestre di significativi elementi non ricorrenti per complessivi 205,0 milioni di euro.Lieve calo dell’Euro / Dollaro USA, che scende a quota 1,005. Lieve calo dell’oro, che scende a 1.750 dollari l’oncia. Giornata da dimenticare per il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 88,54 dollari per barile, con un ribasso del 2,17%.Lo Spread peggiora, toccando i +229 punti base, con un aumento di 7 punti base rispetto al valore precedente, con il rendimento del BTP decennale pari al 3,49%.Nello scenario borsistico europeo contrazione moderata per Francoforte, che soffre un calo dello 0,66%, poco mosso Londra, che mostra un +0,14%, e sottotono Parigi che mostra una limatura dello 0,53%.A Piazza Affari, il FTSE MIB è in calo (-1,38%) e si attesta su 22.669 punti; sulla stessa linea, il FTSE Italia All-Share perde l’1,30%, continuando la seduta a 24.798 punti. In discesa il FTSE Italia Mid Cap (-0,79%); con analoga direzione, negativo il FTSE Italia Star (-0,88%).Best performer tra i titoli italiani più capitalizzati, Recordati avanza dell’1,13%.Le peggiori performance, invece, si registrano su BPER, che ottiene -3,05%.Sensibili perdite per Mediobanca, in calo del 2,88%.In apnea Fineco, che arretra del 2,86%.CNH Industrial scende del 2,76%.Tra i protagonisti del FTSE MidCap, Datalogic (+2,16%), Ariston Holding (+1,75%), Antares Vision (+1,31%) e Juventus (+0,85%).Le più forti vendite, invece, si manifestano su Maire Tecnimont, che prosegue le contrattazioni a -2,77%.Tonfo di Reply, che mostra una caduta del 2,41%.Lettera su Anima Holding, che registra un importante calo del 2,31%.Scende Brembo, con un ribasso del 2,22%. LEGGI TUTTO

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    Redwire lancerà la prima serra spaziale commerciale nel 2023

    (Teleborsa) – Redwire, azienda statunitense attiva nello sviluppo di infrastrutture spaziali di prossima generazione, ha annunciato che lancerà nello spazio la prima serra commerciale per aumentare la ricerca sulla produzione agricola al di fuori della Terra. Il lancio è previsto non prima della primavera del 2023 e sarà la prima serra commerciale installata sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). La società di tecnologia agricola Dewey Scientific dovrebbe essere il cliente di Redwire per il volo inaugurale e dovrebbe coltivare canapa industriale per uno studio sull’espressione genica.”Redwire Greenhouse amplierà le opportunità di scoperta scientifica per migliorare la produzione di colture sulla Terra e consentire la ricerca per la produzione di colture nello spazio a beneficio dei futuri voli spaziali umani di lunga durata”, ha affermato Dave Reed, direttore delle operazioni del sito di lancio di Redwire Florida e responsabile del progetto Greenhouse.”La coltivazione di colture complete nello spazio sarà fondamentale per le future missioni di esplorazione spaziale poiché le piante forniscono cibo, ossigeno e recupero dell’acqua – ha aggiunto – Aumentare il throughput della ricerca sulla produzione agricola nello spazio, attraverso capacità sviluppate commercialmente, sarà importante per fornire informazioni critiche per le missioni Artemis della NASA e oltre”.(Foto: Photo by NASA on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Spazio, ENEA: lanciato in orbita il primo micro-orto made in Italy

    (Teleborsa) – Si chiama GREENCube ed è il primo esperimento di orto spaziale lanciato in orbita con il volo inaugurale del nuovo vettore VEGA-C dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) dalla base di Kourou (Guyana francese), insieme al satellite scientifico “LARES2″ e ad altri cinque nano-satelliti. Il micro-orto che misura 30 x 10 x 10 centimetri – spiega Enea in una nota – è stato progettato da un team scientifico tutto italiano composto da Enea, Università Federico II di Napoli e Sapienza Università di Roma, nel ruolo di coordinatore e titolare di un accordo con l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).Basato su coltura idroponica a ciclo chiuso e dotato di sistemi di illuminazione specifica, controllo di temperatura e umidità per rispondere ai requisiti restrittivi degli ambienti spaziali, GREENCube è in grado di garantire un ciclo completo di crescita di microverdure selezionate fra le più adatte a sopportare condizioni estreme – in questo caso crescione – ad elevata produttività, per 20 giorni di sperimentazione.Alloggiato in un ambiente pressurizzato e confinato, GREENCube è dotato inoltre di un sistema integrato di sensori hi-tech per il monitoraggio e controllo da remoto dei parametri ambientali, della crescita e dello stato di salute delle piante e trasmetterà a terra, in totale autonomia, tutti i dati acquisiti. Il satellite si compone di due unità: la prima contiene le microverdure, il sistema di coltivazione e controllo ambientale, la soluzione nutritiva, l’atmosfera necessaria e i sensori; la seconda unità ospita la piattaforma di gestione e controllo del veicolo spaziale.”La ricerca spaziale si sta concentrando sullo sviluppo di sistemi biorigenerativi per il supporto alla vita nello spazio; le piante hanno un ruolo chiave come fonte di cibo fresco per integrare le razioni alimentari preconfezionate e garantire un apporto nutrizionale equilibrato, fondamentale per la sopravvivenza umana in condizioni ambientali difficili – sottolinea Luca Nardi del Laboratorio Biotecnologie Enea –. I piccoli impianti di coltivazione in assenza di suolo come GREENCube possono svolgere un ruolo chiave per soddisfare le esigenze alimentari dell’equipaggio, minimizzare i tempi operativi ed evitare contaminazioni, grazie al controllo automatizzato delle condizioni ambientali. Per questo dopo il successo del lancio del razzo e del rilascio in orbita del suo carico, stiamo aspettando con ansia le temperature ottimali interne per dare il via libera alla sperimentazione”. Il sistema di coltivazione in orbita consentirà di massimizzare l’efficienza sia in termini di volume che di consumo di energia, aria, acqua e nutrienti e, nel corso della missione, sono previsti parallelamente anche esperimenti di coltivazione a terra all’interno di una copia esatta del satellite per verificare gli effetti delle radiazioni, della bassa pressione e della microgravità sulle piante. Il confronto tra i risultati degli esperimenti ottenuti nello spazio e a terra – evidenzia l’Enea – sarà cruciale per valutare la risposta delle piante alle condizioni di stress estremo e la crescita delle microverdure in orbita al fine di utilizzarle come alimento fresco ed altamente nutriente nelle future missioni.”Oltre alla capacità di convertire anidride carbonica in biomassa edibile, gli organismi vegetali sono in grado di rigenerare risorse preziose come aria, acqua e nutrienti minerali – sottolinea Nardi – ma da non sottovalutare è anche il beneficio psicologico per l’equipaggio, derivante dalla coltivazione e dal consumo di verdura fresca che richiamano la familiarità di abitudini e ambienti terrestri per far fronte allo stress psicologico cui gli astronauti sono soggetti, dovuto alle condizioni di isolamento in un ambiente totalmente artificiale”.Oltre a GREENCube a bordo del razzo, sono stati lanciati nell’orbita spaziale anche altri 5 mini-satelliti, della classe CubeSat, che costituiscono il carico secondario del lanciatore e sono: gli italiani AstroBio e ALPHA, lo sloveno Trisat-R e i due francesi MTCube-2 e Celesta mentre il carico principale è rappresentato dal satellite LARES-2 dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) che condurrà studi nel campo della relatività generale e di altre teorie di fisica fondamentale.Sviluppato dall’azienda italiana Avio, il nuovo razzo Vega-C rappresenta l’ultima evoluzione del lanciatore europeo Vega inaugurato nel 2012, ma più grande, potente, versatile e con una maggiore capacità di carico a fronte di minori costi. LEGGI TUTTO

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    Avio sale in Borsa dopo il successo nel lancio di Vega C

    (Teleborsa) – Avio, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione, ha chiuso la seduta odierna in aumento dello 0,75% a quota 11,42 euro per azione, in controtendenza rispetto alla debolezza di Piazza Affari e degli altri mercati europei. L’aumento odierno porta il progresso degli ultimi 7 giorni a quasi il 6%. L’azienda di Colleferro ha festeggiato il volo VV21, il primo lancio del nuovo razzo vettore europeo Vega-C, più potente, più versatile e più competitivo del precedente modello Vega. Il volo ha permesso di collaudare questo nuovo sistema di lancio e ha messo in orbita un carico utile scientifico per l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) insieme a sei CubeSat di ricerca di Italia, Slovenia e Francia.”Il mio team è unico e ha attraversato tempi difficili. Abbiamo affrontato due insuccessi (di Vega, ndr) e la pandemia. All’inizio del 2022 abbiamo sofferto gli effetti negativi della guerra, ma la squadra è stata unita e ha lavorato duramente per il successo odierno”, ha detto l’AD di Avio, Giulio Ranzo, in un discorso ai dipendenti presso lo spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana Francese, da dove è stato effettuato il lancio alle 15:13 ora italiana.Ranzo ha sottolineato lo sforzo di tutta l’industria spaziale europea: “Il team è molto più largo di Avio, che pur è il prime contractor. È un team industriale di 12 nazioni, e questo è davvero importante. I red flag odierni del sistema, per due volte, hanno testimoniato quanto siano importanti i second check e la collaborazione tra team”. “ArianeSpace ha fatto un lavoro fenomenale, vendendo un sistema prima ancora che volasse per la prima volta”, ha aggiunto, riferendosi al backlog che Vega C ha già accumulato e che potrebbe portare a un secondo lancio entro fine anno. LEGGI TUTTO

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    Partito Vega C, il nuovo lanciatore europeo costruito da Avio

    (Teleborsa) – È stato lanciato con successo, alle 15:13 ora italiana, il nuovo razzo vettore europeo di progettazione e realizzazione italiana Vega-C, che trasporta il satellite scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana LARES2 e 6 CubeSat di ricerca, tra cui Astrobio e Greencube, realizzati per l’ASI da INAF e Sapienza Università di Roma. Il decollo dallo spazioporto europeo di Kourou nella Guyana Francese è avvenuto con due ore di ritardo rispetto all’orario programmato, al limite della finestra di lancio, dopo che per due volte c’erano stati dei problemi nei check finali che avvengono negli ultimi 4 minuti del countdown (la cosiddetta sequenza di sincronizzazione in cui non c’è più intervento umano). Il lancio si concluderà in poco più di 2 ore con il rilascio del carico in orbita e lo spegnimento dell’ultimo stadio del razzo.Il 21° lancio di Vega dell’ESA è il primo volo della configurazione migliorata di Vega-C, più potente, più versatile e più competitivo del precedente modello Vega. Vega-C è un razzo a corpo singolo di circa 35 m di altezza con una massa in partenza di 210 tonnellate, in grado di trasportare circa 2.200 kg in un’orbita polare di riferimento a 700 km. Usando una nuova gamma di carrelli per carico utile, Vega-C è in grado di adattarsi a carichi di diverse forme e dimensioni che vanno da piccoli satelliti da solo 1 kg fino a un unico carico utile di grandi dimensioni. Avio – il gruppo italiano quotato a Piazza Affari che è leader internazionale nel settore dei lanciatori spaziali, nella propulsione e nel trasporto spaziale – riveste il ruolo di prime contractor di ESA sia per il veicolo di lancio sia per l’infrastruttura di terra di interfaccia. Avio è responsabile integrazione e test del motore a propellente solido P120 C (primo stadio, prodotto in joint venture con ArianeGroup), responsabile produzione, integrazione e test del motore a propellente solido Zefiro-40 (secondo stadio), responsabile produzione, integrazione e test del Zefiro-9 (terzo stadio) e responsabile integrazione e test dell’AVUM+ (il quarto stadio potenziato).Il primo satellite Lares venne lanciato dieci anni fa con il primo volo di Vega. LARES2 (LAser RElativity Satellite 2) di ASI è stato concepito e progettato dal team scientifico del Centro Fermi e La Sapienza Università di Roma e stato realizzato dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN). Si tratta di un satellite passivo di forma sferica realizzato in lega di nickel ad alta densità (424 mm di diametro e 300 kg di massa), su cui sono stati installati 303 retroriflettori CCR che lo rendono un perfetto bersaglio riflettente per l’ILRS (International Laser Ranging Service). Grazie alle misurazioni con il laser, la sua orbita verrà tracciata con grande accuratezza e permetterà di verificare sperimentalmente alcuni aspetti relativistici teoricamente predetti da Einstein, ma anche di effettuare misure nell’ambito della geodesia spaziale attraverso il Centro Spaziale dell’ASI di Matera. Il Sistema LARES2 è stato sviluppato da OHB Italia, sotto la guida e il coordinamento dell’Agenzia Spaziale Italiana. LEGGI TUTTO