More stories

  • in

    Vega C (Avio) scelto da Agenzia spaziale coreana per lancio satellite Kompsat-6

    (Teleborsa) – Il lanciatore Vega C, prodotto dall’italiana Avio, è stato scelto per lanciare il satellite Kompsat-6 (Korean Multi-Purpose Satellite) per l’osservazione della Terra per conto del Korea Aerospace Research Insititute (KARI). Il lancio è programmato per non prima di dicembre 2024 dal Centro Spaziale della Guyana in Guyana Francese, si legge in una nota della società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione.Kompsat-6 è il secondo satellite a tecnologia SAR (radar ad apertura sintetica) sviluppato dal KARI. Rimpiazzerà il suo predecessore, Kompsat-5, sfruttando una capacità superiore di elaborare immagini radar. Kompsat-6 potrà essere utilizzato per applicazioni come la mappatura, GIS, monitoraggio ambientale e dei disastri così come la gestione delle risorse terrestri e degli oceani e la gestione del traffico marittimo.”Questo contratto dimostra ancora una volta la versatilità del Vega C grazie alla sua capacità di carico utile aumentata sia in termini di volume sia di peso – ha commentato l’AD Giulio Ranzo – Ringraziamo il KARI per la fiducia accordata alla nostra azienda e al nostro lanciatore e Arianespace per il lavoro di squadra fatto insieme”. LEGGI TUTTO

  • in

    Ariane 5 lancia sonda JUICE verso Giove. Ruolo di primo piano per Italia

    (Teleborsa) – Un lanciatore Ariane 5 gestito da Arianespace è decollato con successo dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guyana francese, trasportando la sonda spaziale JUICE dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). La sonda, costruita da Airbus Defence and Space per l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), è la prima missione europea a esplorare il sistema di Giove. Trascorrerà almeno tre anni per osservare in dettaglio tre delle sue lune ghiacciate, che raggiungerà a partire dal luglio 2031: Europa, Ganimede e Callisto.”È un onore per Arianespace aver effettuato questo lancio iconico, la prima missione europea verso il sistema gioviano, e poter contribuire a migliorare la nostra comprensione del sistema solare e delle condizioni necessarie per la formazione della vita”, ha commentato Stéphane Israel, AD di Arianespace.Dopo questa missione, rimarrà solo un Ariane 5 da lanciare, prima che l’Ariane 6 subentri per le missioni istituzionali europee e per le esigenze in rapida crescita del mercato commerciale. Il lanciatore pesante Ariane 5 è un programma dell’ESA, realizzato in collaborazione dall’industria e dalle istituzioni pubbliche di 12 Stati partner europei.ArianeGroup è il capocommessa industriale per lo sviluppo e la produzione di Ariane 5 ed è responsabile della preparazione del lanciatore al decollo. In qualità di capocommessa industriale per lo sviluppo e la produzione di Ariane 5, ArianeGroup guida una rete di oltre 600 aziende, tra cui 350 piccole e medie imprese (PMI). Tra queste, un ruolo di primo piano lo ha Avio, che ha contribuito al successo del volo VA 260 dell’Ariane 5 tramite i due booster a propellente solido P230, che forniscono circa il 90% della spinta del razzo al decollo, e due turbopompe per l’ossigeno liquido del motore Vulcain. La turbopompa è la prima interamente prodotta con la nuova catena di approvvigionamento e integrata negli stabilimenti a Colleferro.”Siamo orgogliosi di aver contribuito a questa importante missione scientifica europea e al programma Ariane nel suo complesso – ha commentato Giulio Ranzo, AD di Avio – Con Vega C e Ariane 6, l’Europa continuerà ad avere un accesso indipendente allo spazio profondo nel prossimo futuro”.Commenti soddisfatti anche da parte del governo italiano. “Abbiamo seguito con orgoglio il lancio della missione Juice dell’Agenzia spaziale europea, a cui l’Italia partecipa con un ruolo di primo piano”, ha detto Valentino Valentini, vice ministro delle Imprese e del Made in Italy, sottolineando che “molte fondamentali componenti – ricorda – sono realizzate dal gruppo Leonardo, in collaborazione, tra gli altri, con l’Istituto nazionale di astrofisica, con l’Università di Trento e con La Sapienza di Roma in una sinergia vincente tra alcune delle nostre eccellenze”.Il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, ha parlato di “una settimana significativa per lo Spazio italiano”. “Dopo la presentazione di due giorni fa del progetto Iride, la costellazione di satelliti per l’osservazione della Terra, oggi la sonda Juice è partita verso Giove e le sue lune”, ha ricordato, esprimendo “grande soddisfazione e profondo orgoglio per il sistema spaziale del Paese, determinante per la buona riuscita della missione avviata con il lancio di oggi”. LEGGI TUTTO

  • in

    Avio, SGR e istituzionali depositano liste per rinnovo CdA e collegio sindacale

    (Teleborsa) – SGR e investitori istituzionali hanno depositato liste di minoranza di soli candidati indipendenti per il rinnovo del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale di Avio previsto nella prossima assemblea ordinaria dei soci. I gestori che hanno presentato le liste sono titolari di oltre il 4,6% delle azioni ordinarie della società.La lista presentata per il consiglio di amministrazione è composta da: Raffaele Cappiello; Donatella Isaia; Marcella Elvira Antonietta Logli; Francesco Galietti.La lista presentata per il collegio sindacale è composta da: Sindaco effettivo Vito Di Battista; Sindaco supplente Roberto Cassader.Lo comunica il coordinatore del Comitato dei gestori, Emilio Franco, per conti di: Amundi Asset Management SGR, Arca Fondi SGR, Eurizon Capital SA, Eurizon Capital SGR, Generali Investments Partners SGR, Mediobanca SGR, Mediolanum Gestione Fondi SGR e Mediolanum International Funds Limited. LEGGI TUTTO

  • in

    Arianespace si aggiudica due lanci Vega C per programma IRIDE

    (Teleborsa) – Arianespace, azienda francese leader nel trasporto spaziale commerciale, ha firmato con l’Agenzia Spaziale Europea (ESA), che opera per conto del governo italiano, un contratto per la fornitura di due lanci di Vega C. Il contratto include un’opzione per un terzo lancio dedicato. Questi lanci, previsti per l’ultimo trimestre del 2025 in avanti dal Centro Spaziale della Guiana (CSG), supporteranno il dispiegamento della futura costellazione di osservazione della Terra, IRIDE.Il programma di osservazione della Terra IRIDE, finanziato dal PNRR, è un’iniziativa del governo italiano, prevede un investimento di circa 1,1 miliardi di euro e sarà completato entro cinque anni. La costellazione IRIDE supporterà la Protezione Civile e le altre istituzioni statali nell’attuazione di misure contro il dissesto idrogeologico, nella protezione delle coste e nella prevenzione degli incendi, nel monitoraggio delle infrastrutture critiche, della qualità dell’aria e delle condizioni meteorologiche.”Vorrei ringraziare il governo italiano, insieme all’Agenzia Spaziale Europea e all’Agenzia Spaziale Italiana ASI, per aver scelto i servizi di lancio di Arianespace per distribuire la costellazione di osservazione della Terra all’avanguardia IRIDE – ha dichiarato Stéphane Israel, CEO di Arianespace – Sostenere la realizzazione di tali progetti di costellazione, che sono fondamentali per una migliore comprensione dei cambiamenti ambientali su scala globale e per migliorare la vita sulla Terra, è al centro della nostra missione e siamo molto entusiasti di far parte di questa avventura”.È così salito a quota 15 il portafoglio di lanci di Vega C, lanciatore sviluppato dall’italiana Avio nell’ambito del programma spaziale dell’ESA. In particolare, l’azienda di Colleferro, è l’appaltatore principale di Vega C, responsabile dello sviluppo del sistema di lancio e della consegna di un veicolo “pronto al volo” ad Arianespace presso il Centro Spaziale della Guiana. LEGGI TUTTO

  • in

    Spazio, MIMIT: “Firmati contratti per oltre 285 milioni per nuovi strumenti di trasporto spaziale”

    (Teleborsa) – Sono stati firmati oggi al ministero delle Imprese e del Made in Italy, alla presenza del ministro Adolfo Urso, due importanti contratti da oltre 285 milioni di euro complessivi per potenziare le capacità tecnologiche dell’industria italiana per l’accesso allo spazio.L’obiettivo – fa sapere il Mimit in una nota – è sfruttare le capacità esistenti in Italia, attraverso i programmi, Vega C e Vega E, e realizzare le prossime generazione di motori con caratteristiche eco-sostenibili che faranno parte delle future famiglie di lanciatori spaziali europei.L’iniziativa – sottolinea il Ministero – rappresenta un passaggio importante per l’implementazione del “Next Generation EU” e utilizza fondi del PNRR, pari a oltre 1,2 miliardi, affidati ad ESA con una convenzione.Alla cerimonia erano presenti, oltre al ministro delegato dal Governo allo Spazio e Aerospazio, Urso, il direttore dei trasporti spaziali dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), Daniel Neuenschwander e l’amministratore delegato di Avio, Giulio Ranzo, appaltatore principale.”La firma di oggi è importante per il raggiungimento degli obiettivi PNRR per lo spazio. Ancora una volta viene ribadito il nostro impegno su un settore determinante, in cui l’Italia può e deve avere un ruolo di leadership grazie al lavoro fatto dalle imprese italiane, la cui tecnologia riscuote unanime riconoscimento – ha dichiarato Urso durante la cerimonia di firma –. La sigla di oggi è la prima pietra miliare di un percorso che sarà certamente positivo – continua Urso – Non posso che augurare il miglior successo alle iniziative e ai progetti che scaturiranno da questi due contratti, che valorizzeranno l’intera filiera del comparto”.I due progetti saranno guidati da Avio come appaltatore principale supportato da una filiera d’eccellenza fatta da importanti realtà industriali italiane, da startup e piccole/medie imprese, nonché da centri di ricerca e università.Il primo contratto, Space Transportation System (STS), finanziato con 181,6 milioni di euro sarà dedicato allo sviluppo entro il 2026 di un dimostratore in volo di nuove tecnologie e progetti per un lanciatore con motori a ridotto impatto ambientale.Il secondo programma High Thrust Engine (HTE) finanziato con 103 milioni di euro sarà invece dedicato allo sviluppo di un nuovo motore ad alta spinta, anche questo a basso impatto ambientale, per arrivare ad un primo test di qualifica a terra entro il 2026. LEGGI TUTTO

  • in

    Spazio, l'UE delinea la sua strategia: sicurezza e difesa prioritarie

    (Teleborsa) – La Commissione europea e l’Alto rappresentante hanno presentano per la prima volta una comunicazione congiunta sulla strategia spaziale europea per la sicurezza e la difesa.I sistemi e servizi spaziali dell’UE – si sottolinea – sono fondamentali per il funzionamento della nostra società e della nostra economia, nonché per la sicurezza e la difesa. In quanto tale, l’UE ha identificato lo spazio come un dominio strategico e, nell’attuale contesto geopolitico di crescente affermazione del potere ed intensificazione delle minacce, sta agendo per proteggere le sue risorse spaziali, difendere i suoi interessi, scoraggiare le attività ostili nello spazio e rafforzare la sua posizione strategica e la sua autonomia.La strategia vuole mettere in pratica quanto già definito con la Bussola strategica dell’UE, adottata meno di un anno fa, che ha definito lo spazio, il cyber-spazio e lo spazio marittimo quali domini strategici, la cui sicurezza deve essere garantita.La strategia delinea le principali minacce che mettono a rischio i sistemi spaziali e la loro infrastruttura a terra e, con l’intento di aumentare la comprensione delle minacce in tutti gli Stati membri, l’Alto rappresentante preparerà un’analisi annuale, attingendo anche all’intelligence degli Stati membri.La strategia propone azioni per rafforzare la resilienza e proteggere i sistemi ed i servizi spaziali in UE. A tal fine, la Commissione prenderà in considerazione la possibilità di: adottare una legge spaziale europea per fornire un quadro comune per la sicurezza, la protezione e la sostenibilità nello spazio; istituire un Centro di condivisione e analisi delle informazioni (ISAC) per sensibilizzare e facilitare lo scambio nell’ambito delle istituzioni europee; avviare i lavori preparatori per garantire un accesso autonomo dell’UE allo spazio nel lungo periodo anche per esigenze di sicurezza e difesa; rafforzare la sovranità tecnologica dell’UE, riducendo le dipendenze strategiche e garantendo la sicurezza dell’approvvigionamento di apparecchiature per lo spazio e la difesa, in stretto coordinamento con l’Agenzia europea per la difesa e l’Agenzia spaziale europea.La strategia delinea misure concrete per mobilitare le strumentazioni europee e rispondere alle minacce spaziali. In questa direzione, la possibilità di estendere il meccanismo di protezione attualmente utilizzato per il programma Galileo a tutti i sistemi e servizi spaziali dell’UE, la possibilità di identificare meglio gli oggetti spaziali individuare comportamenti inappropriati in orbita e proteggere le risorse dell’UE e la possibilità di effettuare esercitazioni spaziali, anche con i partner, per testare e sviluppare ulteriormente la capacità di risposta dell’UE alle minacce spaziali.La strategia propone di massimizzare l’uso dello spazio a fini di sicurezza e difesa. Lo sviluppo di servizi a duplice uso richiede di tenere conto delle esigenze della difesa.La Commissione ha anche deciso di avviare due progetti pilota: uno per testare la fornitura di servizi spaziali da parte degli Stati membri ed un secondo per testare un nuovo servizio di osservazione della Terra come evoluzione del programma Copernicus. In questa direzione saranno svolte attività finalizzate a far emergere sinergie e permettere una collaborazione fra enti pubblici e start-up nel campo della ricerca. Per parte sua, l’UE rafforzerà il suo impegno nelle sedi multilaterali e promuoverà norme, regole e principi di comportamento responsabili nello spazio.La strategia approfondirà l’attuale cooperazione in materia di sicurezza spaziale, in particolare con gli Stati Uniti, ed amplierà gli scambi con altri partner, tra cui la NATO ed altri paesi mossi dagli stessi principi. La Commissione e l’Alto rappresentante presenteranno presto agli Stati membri i primi step per l’attuazione della strategia e riferiranno annualmente al Consiglio sui progressi compiuti e su eventuali ulteriori azioni.(Foto: Photo by NASA on Unsplash) LEGGI TUTTO

  • in

    Avio, Ranzo: più ingegneri e supply chain manager per migliorare Vega C

    (Teleborsa) – “Non sono stati riscontrati problemi di design. Come conseguenza, il problema è stato nell’execution, ovvero nella produzione e nella gestione della supply chain, che è stata la ragione del fallimento” della missione di dicembre del lanciatore Vega C. Lo ha affermato Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio, nella conferenza stampa di presentazione dei risultati della Commissione di Inchiesta Indipendente composta da ESA e Arianespace.Scendendo nei dettagli tecnici, la causa è stata il deterioramento dell’ugello dello Zefiro 40, provocata da un’inaspettata sovraerosione termomeccanica dell’inserto di gola dell’ugello in carbonio-carbonio (C-C), acquisito da Avio in Ucraina.”Come design autority e prime contractor, dobbiamo assumerci le nostre responsabilità e garantire ai nostri clienti che faremo il massimo per migliorare nel futuro, anche in considerazione dei molti lanci che ci aspettano, vista la fiducia dei clienti nei nostri lanciatori”, ha aggiunto.Ranzo ha sottolineato che bisogna “riconoscere che Vega C è un nuovo lanciatore, che ha nuove tecnologie in alcuni casi” e che quindi è necessario “migliorare alcune parti”. Inoltre, occorre “industrializzare meglio il prodotto e renderlo più sicuro per i prossimi lanci”.Per far ciò, tra le altre cose, “proveremo a migliorare il monitoraggio delle performance della produzione e della supply chain, anche grazie all’uso di tecnologie digitali, che saranno implementate per sorvegliare le operazioni e avere indicatori anticipatori di eventuali problemi”. In sostanza, “trasformeremo quello che non è ancora un prodotto maturo in qualcosa di stabile sul lungo periodo e affidabile”.Un altro intervento sarà quello di mettere “più capabilities e capacity”, ovvero “aumenteremo il numero di ingegneri e supply chain manager per seguire queste operazioni e garantire maggiore affidabilità”. LEGGI TUTTO

  • in

    Avio, Equita conferma Hold e lima target price

    (Teleborsa) – Equita ha confermato la raccomandazione “Hold” e rivisto il prezzo obiettivo a 13 euro per azione (-5%) sul titolo Avio, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione. Gli analisti affermano che “le caratteristiche positive dell’equity story sono sempre valide (ruolo chiave per i lanciatori europei, mercato di riferimento in crescita, forte backlog e nuovo motore P120 che beneficia di economie di scala)”, ma nonostante l’upside viene confermato il precedente giudizio in attesa dell’esito dell’indagine su Vega C (secondo lancio non andato a buon fine) e del volo inaugurale di Ariane 6.Nella ricerca viene evidenziato che la visibilità di medio/lungo termine è garantita dal forte backlog dovuto agli ordini: dell’ESA (0,7 miliardi da firmare nel 2023-24 e spalmare nel triennio 2023-25); del PNRR italiano (0,3 miliardi da firmare nel 1Q23 e spalmare nel 2023-26).Tuttavia, tutto questo è sovrastato dal recente fallimento di Vega C (Equita non si aspetta effetti significativi sui numeri in quanto la responsabilità dopo il lancio ricade su Arianespace e le polizze assicurative, ma le implicazioni negative saranno chiare solo quando l’indagine della commissione indipendente sarà finalizzata) e il rinvio del volo inaugurale di Ariane 6 dal quarto trimestre del 2022 al secondo semestre del 2023 per motivi non specificati con implicazioni negative sul ramp-up produttivo del motore P120 (comune a Vega C e Ariane 6).Intanto, nella seduta odierna migliora l’andamento di Avio, che si attesta a 9,66 euro, con un aumento dello 0,94%. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 9,72 e successiva a 9,83. Supporto a 9,61. LEGGI TUTTO