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    Samatha Cristoforetti in orbita nell'agosto 2022

    (Teleborsa) – L’astronauta Samantha Cristoforetti tornerà nello spazio ad agosto 2022 a bordo della capsula Crew Dragon di SpaceX per raggiungere la Stazione Spaziale Internazionale, dove ha già trascorso 200 giorni fra novembre 2014 e giugno 2015 con la Spedizione 42 nel corso della missione Futura. Samantha Cristoforetti darà il cambio a un altro astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea, Matthias Maurer.I programmi della nuova missione sono stati presentati dall’Agenzia Spaziale Europea nel corso di una conferenza stampa online a cui, oltre a Samatha Cristoforetti, hanno preso parte Josef Aschbacher, neo Direttore Generale ESA, David Parker, Direttore dell’Esplorazione Umana e Robotica ESA, e Giorgio Saccoccia, Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana.In occasione del suo primo volo spaziale, Samantha Cristoforetti aveva raggiunto la stazione spaziale a bordo della capsula russa Soyuz, partita dal cosmodromo di Bajkonur. La seconda missione in orbita (la cui denominazione e il relativo logo saranno annunciati prossimamente) la vedrà componente un equipaggio formato da quattro astronauti, assegnati alla missione Crew Dragon 4 USCV-5, che sarà lanciata con il razzo vettore Falcon 9 di SpaceX dalla rampa 39A del Kennedy Space Center.Insieme a Samantha Cristoforetti dovrebbero esserci gli astronauti americani Kiell Lindgren e Bob Hines e un cosmonauta russo. La durata prevista di permanenza in orbita sarà di sei mesi.Oltre a dare continuità agli esperimenti di ESA e ASI già a bordo della stazione spaziale internazionale (LIDAL, NUTRISS, Acoustic Diagnostics, Mini-EUSO, sui quali Luca Parmitano ha già lavorato durante la missione ESA Beyond nel 2019, e sulla microalghe Arthrospira, nota come spirulina, a bordo della ISS da dicembre 2017,) e in attesa dei nuovi esperimenti oggetto di bando dell’Agenzia Spaziale Italiana ancora in corso, Samantha Cristoforetti impiegherà una stampante 3D in grado di produrre elementi metallici; una tecnologia che permetterà di acquisire maggiore autonomia in vista delle missioni cislunari a bordo del futuro lunar gateway.Previsto anche un esperimento di misurazione degli elettroni nel plasma nell’alta atmosfera, per analizzarne l’influenza sulle trasmissioni dei satelliti per telecomunicazioni, che sarà eseguito utilizzando la piattaforma esterna per esperimenti Bartolomeo (nome del fratello di Cristoforo Colombo), sviluppata da Airbus e installata sul modulo europeo Columbus della Stazione spaziale internazionale. Non è noto, invece, se Samantha Cristoforetti effettuerà attività extraveicolare. LEGGI TUTTO

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    UNOOSA, con Avio per uno spazio accessibile a tutti

    (Teleborsa) – L’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari dello spazio (Unoosa) e l’azienda aerospaziale Avio hanno annunciato l’opportunità per le istituzioni educative o di ricerca, in particolare di paesi in via di sviluppo, di mettere in orbita 1 CubeSat (1U, 10x10x10 cm3) o aggregati fino a 3U in orbita gratuitamente. Un’iniziativa che si inserisce nell’ambito del progetto Unoosa “Access to Space 4 All” che mira a colmare il divario tra i paesi nella loro capacità di accedere e beneficiare dello spazio e delle sue applicazioni, in particolare per scopi di sviluppo sostenibile.I CubeSat selezionati verranno portati in orbita dal lanciatore Vega C, progettato e prodotto da Avio e gestito da Arianespace dal Centro Spaziale Guyanese. Vega C – spiega Avio in una nota – ha la capacità di trasportare più di due tonnellate di carico utile totale in orbita eliosincrona a 700 km di altitudine e realizzare fino a cinque lanci all’anno.Obiettivo di Unoosa e Avio è aumentare la consapevolezza del ruolo svolto dai piccoli satelliti per lo sviluppo sostenibile e contribuire a costruire il know-how della scienza e della tecnologia spaziale in paesi senza settori spaziali sviluppati. Sebbene sia possibile formare partnership con organizzazioni di paesi sviluppati, requisito essenziale per usufruire di questa opportunità è che l’organizzazione che guida il progetto proposto provenga da un paese in via di sviluppo. Una commissione composta da esperti di Unoosa e di Avio esaminerà le candidature pervenute entro il 4 aprile 2021 e selezionerà il vincitore, a cui sarà concessa la copertura dei costi del servizio di lancio.”È un’iniziativa entusiasmante che si aggiunge al nostro portafoglio Access to Space 4 All, e siamo entusiasti – ha commentato il direttore di Unoosa Simonetta Di Pippo – di lavorare con un leader del settore come Avio per fornire a entità di tutto il mondo, in particolare di paesi senza capacità spaziali, l’opportunità di posizionare un CubeSat in orbita. Crediamo che tutti, ovunque, dovrebbero essere in grado di accedere ai vantaggi unici che lo spazio offre all’umanità, e questo progetto ci avvicina a questo obiettivo”.”Avio è molto orgogliosa di supportare Unoosa in questa ambiziosa e degna causa. Grazie a Vega, – ha affermato Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio – nuovi paesi in tutto il mondo sperimenteranno il loro primo accesso allo spazio e diventeranno parte della comunità spaziale in continua crescita. Non vediamo l’ora di lavorare con il vincitore e con Arianespace per accogliere i carichi utili a bordo del lancitore Vega C!”. LEGGI TUTTO

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    Intesa Italia-USA per esplorazione lunare

    (Teleborsa) – Firmata oggi, 25 settembre, la Dichiarazione d’intenti tra il Governo italiano e quello degli Stati Uniti in merito al programma lunare #Artemis, previsto per il 2024.Grande soddisfazione da parte del Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Giorgio Saccoccia, per la firma di questa intesa che conferma la storica amicizia tra i due Paesi e la lunga tradizione di cooperazione bilaterale tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e la NASA.Con i successivi Accordi Attuativi tra le due agenzie spaziali, saranno specificati nel dettaglio i contributi italiani al programma che contribuiranno a rendere possibile il sogno di una presenza sostenibile in orbita e sulla superficie lunare: dai moduli abitativi, agli esperimenti scientifici, al sistema di telecomunicazioni. LEGGI TUTTO

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    Incognita Trump per il ritorno sulla Luna nel 2024

    (Teleborsa) – Serviranno 28 miliardi di dollari per riportare l’uomo sulla Luna nel 2024. Lo prevede il piano presentato dalla NASA, il cui amministratore Jim Bridenstine ha aggiunto che, per avviare lo sviluppo del lander destinato a fare atterrare l’equipaggio sulla Luna, il Congresso americano dovrebbe approvare 3,2 miliardi di dollari entro Natale.Il ritorno sulla Luna è una priorità per il presidente Donald Trump, il quale però dovrà misurarsi con le elezioni del 3 novembre prossimo. Il programma lunare Artemis prevede l’impiego della capsula Orion e il nuovo sistema di lancio Space Launch System (Sls).Il lander dovrà essere scelto tra i progetti proposti da tre società spaziali: SpaceX di Elon Musk, dell’azienda Dynetics e quello della Blue Origin di Jeff Bezos in collaborazione con Lockheed Martin, Northrop Grumman e Draper.Il programma prevede nel novembre 2021 il volo di prova senza equipaggio, nella missione chiamata Artemis I. Nel 2023 è prevista la missione Artemis II che riporterà gli astronauti intorno alla Luna, senza atterrarvi. Infine, nel 2024, Artemis III farà sbarcare la prima donna che resterà sulla superficie selenita insieme ad altri membri d’equipaggio per una settimana. Il punto di sbarco sarà il polo sud lunare, dove le missioni Apollo, tra il 1969 e il 1972, non si sono mai spinte, toccando sempre aree dell’equatore LEGGI TUTTO

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    ExoMars 2022: Fraccaro visita Thales Alenia Space a Torino

    (Teleborsa) – Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega allo Spazio, Riccardo Fraccaro, e l’amministratore delegato di Leonardo Alessandro Profumo hanno visitato il laboratorio torinese di Thales Alenia Space, in occasione della conclusione delle lavorazioni in Italia per la missione ExoMars 2022.La visita ha fornito la possibilità di vedere nel suo insieme l’intero Spacecraft Composite della missione ExoMars 2022, formato dal modulo di trasporto (Carrier Module), dalla piattaforma di atterraggio (Landing Platform) e dal rover Rosalind Franklin, nella sua fase conclusiva di integrazione.La visita ha riguardato anche la camera ultra-pulita ISO 7, ambiente costantemente controllato allo scopo di preservare le preziose componenti di volo dalla contaminazione microbiologica, dove sono stati integrati i pannelli solari su Rosalind Franklin, elementi che consentiranno al rover di affrontare le condizioni estreme del Pianeta Rosso.L’AD di Leonardo, Alessandro Profumo, ha sottolineato l’assoluta eccellenza rappresentato dal know-how presente nello stabilimento torinese di Thales Alenia Space, che concorre a fare sì che l’Italia continui a essere uno dei driver internazionali nel settore spaziale, ricordando che grazie al supporto della Cabina di Regia politica, dell’Agenzia Spaziale Italiana e delle strategie dell’Agenzia Spaziale Europea, siamo presenti sulle missioni spaziali più importanti per esplorare il nostro sistema solare e per portare l’uomo su Marte, passando dalla Luna, senza dimenticare lo sforzo profuso con l’obiettivo di migliorare il nostro Pianeta grazie ai benefici che derivano dai servizi offerti dai satelliti. LEGGI TUTTO

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    AVIO, ricavi in calo nel I semestre ma “business resiliente” in periodo Covid-19

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di Avio , societa` leader nel settore aerospaziale, ha esaminato e approvato in data odierna i risultati del primo semestre 2020 chiuso con ricavi pari a 167,9 milioni di euro, in calo dell’11% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.Leggero decremento del portafoglio ordini a 632 milioni (-5%, pari a -37 milioni di Euro rispetto a dicembre 2019) in attesa della contrattualizzazione dei progetti di ricerca assegnati alla conferenza ministeriale 2019 dell’ESA e della firma dei prossimi batch dei lanciatori Vega C e Ariane 6. L’ebitda reported, pari a 16,9 milioni di euro e l’ebit reported, pari a 8,5 milioni di euro, segnano entrambi una crescita del 5% circa rispetto all’esercizio precedente. L’aumento di ebitda ed ebit reported, nonostante la contrazione dei ricavi e l’incremento degli oneri non ricorrenti dovuti all’emergenza Covid-19, – spiega Avio – è principalmente attribuibile al differente mix di attività svolte, con maggiore incidenza delle attività proprie, nonché alla minore incidenza dei costi fissi industriali e delle spese generali ed amministrative.L’impatto degli oneri non ricorrenti è quantificabile in circa 3 milioni di euro (2.3 milioni di euro relativi al Covid-19), che sono esclusi dall’ebitda Adjusted (19,9 milioni di euro, +18% su HY 2019), e dall’Ebit Adjusted (11,5 milioni di euro, +30% su HY 2019). L’utile netto, pari a 8,4 milioni di euro, mostra una crescita del 19% rispetto al primo semestre 2019. La Posizione di Cassa Netta al 30 giugno è pari a +26,9 milioni di euro (+57,9 milioni di euro al 31 dicembre 2019) in linea con l’ordinario andamento stagionale del capitale circolante aziendale, nonostante la pandemia da Covid-19 e un significativo livello di investimenti pari a 12,4 milioni di euro nel semestre. La solida posizione di cassa netta consente al Gruppo di affrontare le prossime sfide di crescita.Approvata dal cda di Avio anche la Guidance per i risultati annuali 2020, precedentemente sospesa in attesa di conoscere meglio gli impatti del Covid-19 sul business e sul sistema economico generale, quantificandola in: portafoglio ordini pari 650-680 milioni di euro; ricavi a 325-345 milioni di euro; ebitda reported a 34-36 milioni di euro; utile netto di 16-19 milioni di euro.Il gruppo Avio – spiega la nota – ha continuato le attività durante il periodo di lockdown sulla base di una specifica autorizzazione governativa in considerazione della natura strategica dell’attività. La chiusura della base di lancio di Kourou in Guyana Francese da marzo a maggio 2020 ha comportato il rinvio del ritorno al volo di Vega da marzo a giugno, per poi subire un ulteriore rinvio per eccezionali condizioni meteorologiche avverse. A metà agosto si è svolto il terzo lancio dell’anno di Ariane 5 (i primi due erano avvenuti a gennaio e febbraio). Il volo VV16 di Vega si è infine svolto con successo il 3 settembre, portando in orbita 53 satelliti di differenti dimensioni di 21 clienti da 13 Stati diversi grazie all’innovativo dispenser SSMS.Per il resto dell’anno sono in fase di preparazione un ulteriore volo di Vega e un volo di Ariane 5 e la preparazione di un ulteriore volo di Vega è prevista per un lancio all’inizio del 2021. Gli effetti dell’epidemia Covid-19 hanno avuto ripercussioni anche sulle attività di sviluppo di Vega C e Ariane 6, i cui lanci inaugurali erano originalmente previsti nel 2020, e ora sono attesi rispettivamente nel primo e secondo semestre 2021.”Il primo semestre del 2020 ha confermato, ancora una volta, la forza della nostra Azienda che, nonostante le difficoltà legate al Covid-19, ha dimostrato resilienza e focus sugli obiettivi di lungo termine – ha detto Giulio Ranzo, amministratore delegato di Avio –. In questi mesi abbiamo mantenuto la continuità delle attività, lanciando Ariane 5 in Agosto e, pochi giorni fa, Vega. Dopo la missione VV16 di qualche giorno fa, che ha portato in orbita per la prima volta in Europa 53 satelliti grazie al dispenser SSMS, progettato e realizzato da Avio, stiamo già lavorando al prossimo volo Vega e al volo Ariane 5 previsti entro la fine dell’anno. Nel frattempo, – ha concluso – pianifichiamo il completamento del test finale di qualifica del nuovo motore P120C, e la preparazione del volo di qualifica di Vega C e di Ariane 6 nel 2021″. LEGGI TUTTO

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    Vega finalmente in orbita

    (Teleborsa) – Il lancio del vettore europeo VEGA per la missione VV16 è avvenuto regolarmente alle ore 3.51 italiane dalla base spaziale di Kourou nella Guyana Francese. A bordo ben 53 tra nano, micro e minisatelliti: un record per un vettore europeo.Il lanciatore europeo, progettato, sviluppato e costruito da Avio, ha perfettamente messo in orbita 7 microsatelliti pesanti tra i 15 e i 150 kg, insieme a 46 CubeSat più piccoli in un singolo volo grazie all’innovativo adattatore del carico utile SSMS (Small Spacecraft Mission Service). I satelliti hanno diverse applicazioni, incluse l’osservazione della Terra, le telecomunicazioni, la scienza, la tecnologia e l’istruzione.L’SSMS è un adattatore modulare in fibra di carbonio progettato da Avio per rispondere alla domanda di servizi di lancio per gruppi di piccoli satelliti pesanti tra 1 kg (CubeSat o gruppi di CubeSat) e 400 kg (Minisat) in orbita terrestre bassa (300 km e oltre dalla superficie terrestre). SAB Aerospace, una piccola-media impresa italiana indipendente, si è occupata della sua progettazione. Il programma SSMS, iniziato sotto l’egida dell’Agenzia spaziale europea (ESA) con il contributo della Commissione europea, darà slancio alla capacità di offrire apposite soluzioni “ride-share” per il fiorente mercato dei piccoli satelliti.”Dopo il rinvio di marzo a causa della pandemia COVID-19 e quello di giugno causato da condizioni meteo avverse, il successo del ritorno al volo di Vega è il risultato del duro lavoro di tutto il personale di Avio che continua a dimostrare grande professionalità, competenza e resilienza”, ha commentato Giulio Ranzo, Amministratore Delegato di Avio. “L’eccellente performance dell’adattatore SSMS, che ha permesso – prima volta per l’Europa – di portare 53 satelliti in orbita in un singolo volo, aumenta la capacità di Vega di rispondere, in un mercato in continua crescita, alle richieste sempre più esigenti dei clienti”.Dopo la ripresa delle attività operative alla base spaziale di Kourou, ora Avio si concentra sul prossimo volo di Vega previsto per novembre. LEGGI TUTTO