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    Thales prevede 8.000 assunzioni nel 2025, di cui 3mila in Francia e 1.000 in UK

    (Teleborsa) – Thales, gruppo francese specializzato nell’aerospaziale, nella difesa e nella sicurezza, prevede nel 2025 di assumere 8.000 persone in tutto il mondo per sostenere la forte crescita dei suoi tre segmenti di business. Circa il 40% delle nuove assunzioni riguarderà ruoli ingegneristici (tra cui ingegneria del software e dei sistemi, sicurezza informatica, intelligenza artificiale, dati, ecc.) mentre circa il 25% accederà a ruoli industriali (tecnici, operatori e ingegneria industriale). Inoltre più di 4.000 dipendenti potranno accedere al programma di mobilità internazionale per sostenere la mobilità interna.Scendendo nei dettagli, Thales prevede di assumere a livello globale circa 3.000 persone in Francia, più di 1.000 nel Regno Unito, 500 nei Paesi Bassi, 400 negli Stati Uniti, 400 in Australia, 300 in Europa centrale, 250 in India, 200 in Germania e 150 in Africa e Medio Oriente.”Per supportare la crescita e le performance del Gruppo, le nuove assunzioni e la mobilità interna sono essenziali, ma dobbiamo andare oltre – ha detto Clement de Villepin, Senior Executive Vice President, Risorse Umane, Thales – Dare ai nostri dipendenti l’opportunità di sviluppare le proprie competenze e incoraggiarli a trasmettere i propri skills ai colleghi costituiscono lo spirito e l’ambizione del nostro programma “Learning company”. Il nostro obiettivo è supportare la crescita professionale delle nostre persone e mantenere la competenza di Thales al massimo livello”. LEGGI TUTTO

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    Amazon, lancio dei primi satelliti internet Kuiper previsto per 9 aprile

    (Teleborsa) – Amazon ha annunciato che i primi 27 satelliti della sua rete internet Project Kuiper saranno lanciati mercoledì 9 aprile. La missione, denominata “KA-01″ per Kuiper Atlas 1, verrà lanciata su un razzo Atlas V della United Launch Alliance (ULA, joint venture tra Lockheed Martin e Boeing) da Cape Canaveral in Florida, e distribuirà 27 satelliti a un’altitudine di 280 miglia (450 chilometri) sopra la Terra. Il lancio è previsto non prima delle 12:00 EDT (ora locale) di mercoledì 9 aprile.Project Kuiper è un progetto di Amazon che prevede di fornire una rete di banda larga satellitare a livello globale. Il colosso statunitense prevede di iniziare a fornire il servizio ai clienti entro la fine dell’anno. Il sistema satellitare di prima generazione includerà oltre 3.200 satelliti avanzati in orbita terrestre bassa e sono in programma oltre 80 lanci per distribuire quella costellazione iniziale, con ognuno che aggiungerà decine di satelliti alla rete. La missione KA-01 è il primo passo di questo processo.”Abbiamo progettato alcuni dei satelliti per comunicazioni più avanzati mai costruiti e ogni lancio è un’opportunità per aggiungere più capacità e copertura alla nostra rete – ha affermato Rajeev Badyal, vicepresidente di Project Kuiper – Abbiamo effettuato test approfonditi a terra per preparare questa prima missione, ma ci sono alcune cose che puoi imparare solo in volo e questa sarà la prima volta che faremo volare il nostro progetto di satellite finale e la prima volta che distribuiremo così tanti satelliti contemporaneamente. Non importa come si svolgerà la missione, questo è solo l’inizio del nostro viaggio e abbiamo tutti i pezzi al loro posto per imparare e adattarci mentre ci prepariamo a lanciare ancora e ancora nei prossimi anni”.Il carico utile del satellite del Project Kuiper sarà il carico utile più pesante che il razzo Atlas V di ULA abbia mai fatto volare. Per ospitarlo, ULA farà volare Atlas V nella sua configurazione più potente. Il razzo includerà cinque propulsori a propellente solido oltre al suo propulsore principale e una carenatura del carico utile (che contiene i satelliti) alta 77 piedi (23,5 metri) e larga 16,4 piedi (5 metri).Una volta che i satelliti si saranno separati con successo dal razzo, inizieranno una serie di passaggi per lo più automatizzati per attivare i sistemi di bordo e utilizzare i loro sistemi di propulsione elettrica per salire gradualmente alla loro orbita assegnata di 392 miglia (630 km). I satelliti viaggeranno a una velocità di oltre 17.000 miglia orarie (27.359 km orari) in orbita e gireranno attorno al pianeta circa ogni 90 minuti.Nei prossimi anni, i team di Kuiper e ULA effettueranno altri sette lanci Atlas V e 38 lanci sul razzo Vulcan Centaur più grande di ULA. Sono previsti altri 30 lanci presso i altri fornitori di lancio: Arianespace, Blue Origin e SpaceX. LEGGI TUTTO

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    UE autorizza acquisizione di Barnes Group da parte di Apollo

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato, ai sensi del Regolamento sulle concentrazioni dell’UE, l’acquisizione del controllo esclusivo di Barnes Group da parte di Apollo Global Management, entrambe statunitensi. La transazione riguarda principalmente i mercati delle soluzioni industriali e aerospaziali.La Commissione ha concluso che la transazione notificata non solleverebbe preoccupazioni in materia di concorrenza, data la limitata posizione di mercato combinata delle società derivante dalla transazione proposta. La transazione notificata è stata esaminata ai sensi della procedura di revisione semplificata delle concentrazioni. LEGGI TUTTO

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    Stoke Space raccoglie 260 milioni di dollari in round di Serie C

    (Teleborsa) – Stoke Space, la società di razzi che sta costruendo il primo razzo di media portata riutilizzabile al 100% al mondo, ha raccolto 260 milioni di dollari in nuovi investimenti di serie C. Questo investimento più che raddoppia il finanziamento totale della società, portandolo a 480 milioni di dollari.Il round di finanziamento coinvolge investitori nuovi ed esistenti tra cui Breakthrough Energy Ventures, Glade Brook Capital Partners, Industrious Ventures, Leitmotif, Point72 Ventures, Seven Seven Six, University of Michigan, Woven Capital e Y Combinator, tra gli altri.”Apprezziamo profondamente la fiducia che gli investitori hanno riposto in Stoke e nella nostra missione – ha affermato Andy Lapsa, CEO e co-fondatore di Stoke Space – Questo nuovo investimento convalida i nostri progressi e ci consente di accelerare lo sviluppo di tecnologie che ridefiniranno l’accesso da e verso lo spazio”.Il round di finanziamenti arriva solo poche settimane dopo il test di accensione verticale di successo del motore Zenith di primo stadio dell’azienda sul suo nuovo banco di prova.(Foto: Towfiqu barbhuiya on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Avio studia con Bull una soluzione per prevenire detriti spaziali del razzo Vega C

    (Teleborsa) – Avio, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione, e BULL, start-up giapponese che sviluppa soluzioni per prevenire la generazione di detriti spaziali, hanno firmato un MOU per avviare uno studio di fattibilità congiunto finalizzato all’installazione del dispositivo PMD (Post Mission Disposal) di BULL, “HORN”, sul payload dispenser VESPA del razzo Vega C, consentendo di accelerarne il rientro atmosferico dopo la fine delle operazioni di lancio.L’accordo segue la recente firma, da parte di Avio, dell’l’ESA Zero Debris Charter. La società di Colleferro è pienamente impegnata nel rispettarla. Tutti i componenti del lanciatore Vega C sono sistematicamente de-orbitati dopo il lancio, incluso l’ultimo stadio AVUM+ che esegue una manovra di rientro atmosferico per liberare l’orbita dopo il dispiegamento del satellite. La collaborazione con BULL consentirà di migliorare ulteriormente il rispetto dell’ambiente orbitale da parte del Vega C, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    Eutelsat, interruzione temporanea di 48 ore sul servizio OneWeb Low Orbit

    (Teleborsa) – Eutelsat, colosso francese delle telecomunicazioni satellitari, ha subito un’interruzione temporanea di 48 ore sul suo servizio OneWeb Low Orbit, a partire dal 31 dicembre 2024.La causa principale è stata identificata come un problema software nel segmento di terra, si legge in una nota. Eutelsat si è mobilitata e ha collaborato con il fornitore per ripristinare il servizio completo. La costellazione è di nuovo operativa nominalmente.Eutelsat fornisce connettività e servizi di trasmissione in tutto il mondo. Il gruppo è stato formato attraverso la combinazione della società e OneWeb nel 2023, diventando il primo operatore satellitare GEO-LEO completamente integrato con una flotta di 35 satelliti geostazionari e una costellazione Low Earth Orbit (LEO) di oltre 600 satelliti. LEGGI TUTTO

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    Avio, nuovi contratti con ESA per 350 milioni di euro su Vega-C e Vega-E

    (Teleborsa) – Avio, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione, ha siglato due contratti con l’Agenzia spaziale europea (ESA) per un valore complessivo di circa 350 milioni di euro e con un orizzonte temporale di tre anni, riguardanti lo sviluppo del nuovo lanciatore Vega-E e aggiornamenti all’infrastruttura a terra per il Vega-C per aumentare la cadenza di lancio.Evoluzione del Vega-EMentre Vega-C incrementerà il ritmo delle operazioni, il primo contratto firmato consentirà di proseguire lo sviluppo della prossima evoluzione del lanciatore, il Vega-E, fino alla fase di qualificazione a terra, ultimo passo prima del volo inaugurale. Il contratto copre tutti gli aspetti del sistema di lancio, come l’assemblaggio del razzo, la costruzione della piattaforma di lancio, il rifornimento, i sistemi della rampa di lancio e la logistica, oltre ai test integrati e combinati dell’intero sistema Vega-E.Vega-E sarà dotato di tre stadi anziché quattro e utilizzerà una nuova piattaforma di lancio che sarà costruita sull’ex complesso di lancio dell’Ariane 5. Mentre Vega-C non richiede rifornimento sulla piattaforma, Vega-E sarà dotato di uno stadio superiore a propellente liquido (metano e ossigeno liquido) che sostituirà sia il motore Zefiro 9 sia lo stadio AVUM che verrà rifornito a poche ore dal decollo. La nuova configurazione del lanciatore permetterà di incrementare la capacità di carico utile fino a 3 tonnellate rispetto alle attuali 2,3 del Vega-C. Il contratto copre tutti questi aspetti dello sviluppo del lanciatore.Operazioni Vega-CVega-C è tornato in volo il mese scorso, con il lancio del satellite Sentinel-1C, segnando la ripresa delle operazioni commerciali del nuovo lanciatore. È prevista una cadenza fino a 6 lanci per anno. La firma del contratto odierno migliorerà le operazioni a terra per aumentare il numero di voli annuali e ridurre il tempo tra due lanci consecutivi. Presso lo Spazioporto Europeo della Guyana Francese verrà costruito un nuovo edificio per l’integrazione del lanciatore Vega-C. Questo permetterà ai tecnici di lavorare contemporaneamente su due razzi in fase di assemblaggio – uno sulla rampa di lancio e l’altro nel nuovo edificio di integrazione – e di condurre due campagne di lancio in parallelo. Questa configurazione ridurrà il tempo necessario tra due lanci, eliminando al contempo vincoli operativi per lo sviluppo delle attività del Vega-E. LEGGI TUTTO

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    Spazio, nucleare: da ENEA e ASI un hub energetico sulla Luna

    (Teleborsa) – Produrre energia elettrica sul suolo lunare grazie a piccole centrali alimentate con energia nucleare. È l’obiettivo del progetto tutto italiano denominato SELENE (Sistema Energetico Lunare con l’Energia NuclearE) finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e condotto dall’ENEA come capofila, in collaborazione con il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano e Thales Alenia Space Italia. Il progetto risultato fra i vincitori, nel 2023, di un bando di finanziamento ASI per lo sviluppo di esperimenti scientifici per la Luna, punta a studiare le tecniche per la produzione di energia sul nostro satellite, superando i limiti delle tecnologie energetiche tradizionali. Nella realizzazione del progetto sono coinvolti quattro centri di ricerche ENEA: Frascati, Casaccia, Bologna e Brasimone.L’obiettivo dell’infrastruttura denominata Moon Energy Hub (MEnH) sarà di fornire una base energetica stabile ai futuri insediamenti lunari attraverso l’impiego di piccoli reattori nucleari a fissione, i Surface Nuclear Reactors (SNR).”L’Italia è fortemente impegnata nell’esplorazione della Luna e nella realizzazione di una base lunare permanente. Per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico, le soluzioni attualmente disponibili, basate sull’utilizzo dell’energia solare, non consentono di raggiungere gli obiettivi energetici sfidanti per le future attività sulla superficie lunare, a causa dell’alternanza di 14 giorni di luce e 14 di buio. La ricerca di una soluzione tecnologica adeguata rappresenta un campo di ricerca di notevole interesse per l’ASI” afferma Angelo Olivieri, responsabile del settore Missioni Scientifiche dell’ASI.”In prospettiva, queste innovazioni potrebbero consentire di superare i limiti dei pannelli solari che hanno mostrato bassa densità di potenza, scarsa scalabilità, breve vita operativa e vulnerabilità da irraggiamento cosmico – sottolinea il coordinatore del progetto Francesco Lodi, ricercatore del Laboratorio ENEA Progettazione e analisi dei sistemi nucleari –. In questo senso, il MEnH segna un passo rivoluzionario nell’esplorazione lunare, ponendosi al centro della strategia per espandere le capacità umane sulla Luna”.Oltre alla progettazione dei sistemi di conversione, distribuzione dell’energia e degli SNR, i ricercatori dell’ENEA lavoreranno all’analisi degli aspetti di decommissioning e della supply chain e alla creazione di una roadmap per l’industrializzazione dell’infrastruttura.Di durata triennale, il progetto SELENE consentirà lo sviluppo di tecnologie e soluzioni avanzate anche in ambiti come la sensoristica, l’alta automazione e la trasmissione di potenza wireless e permetterà la messa a terra, attraverso una prova sperimentale, di una delle tecnologie più sfidanti per l’SNR, cioè lo smaltimento del calore, con l’obiettivo di validare le prestazioni del sistema ed incrementarne la maturità tecnologica.”Unendo innovazione tecnologica, visione strategica, operabilità, affidabilità e compattezza in un ambiente estremamente “esigente”come quello lunare, il MEnH mira a divenire un caposaldo per le future esplorazioni spaziali e un punto di riferimento per la definizione di uno scenario operativo chiaro e di una roadmap per raggiungerlo – evidenzia Mariano Tarantino, responsabile della Divisione Sistemi Nucleari di ENEA –. Il coordinamento di SELENE ci consente di confermare il ruolo dell’ENEA nel settore del nucleare per lo Spazio a livello nazionale e internazionale, divenendo il collante tra il tessuto industriale e il mondo della ricerca impegnati nel settore spaziale, un percorso già iniziato con l’accordo ASI-ENEA per la realizzazione di un primo studio di fattibilità per un reattore nucleare per alimentare le basi lunari”.Un aspetto fondamentale del progetto è la capacità di rispondere a variazioni di carico energetico e di gestire eventuali interruzioni di potenza. Per questo, sono previsti sistemi di accumulo di energia, che garantiscono flessibilità e affidabilità operativa. Il MEnH sarà anche dotato di un sistema di trasmissione di energia orientabile, per supportare attività a distanza dal centro di generazione, e di un sistema di ricezione mobile per attività meno energivore. LEGGI TUTTO