More stories

  • in

    Avio studia con Bull una soluzione per prevenire detriti spaziali del razzo Vega C

    (Teleborsa) – Avio, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione, e BULL, start-up giapponese che sviluppa soluzioni per prevenire la generazione di detriti spaziali, hanno firmato un MOU per avviare uno studio di fattibilità congiunto finalizzato all’installazione del dispositivo PMD (Post Mission Disposal) di BULL, “HORN”, sul payload dispenser VESPA del razzo Vega C, consentendo di accelerarne il rientro atmosferico dopo la fine delle operazioni di lancio.L’accordo segue la recente firma, da parte di Avio, dell’l’ESA Zero Debris Charter. La società di Colleferro è pienamente impegnata nel rispettarla. Tutti i componenti del lanciatore Vega C sono sistematicamente de-orbitati dopo il lancio, incluso l’ultimo stadio AVUM+ che esegue una manovra di rientro atmosferico per liberare l’orbita dopo il dispiegamento del satellite. La collaborazione con BULL consentirà di migliorare ulteriormente il rispetto dell’ambiente orbitale da parte del Vega C, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

  • in

    Eutelsat, interruzione temporanea di 48 ore sul servizio OneWeb Low Orbit

    (Teleborsa) – Eutelsat, colosso francese delle telecomunicazioni satellitari, ha subito un’interruzione temporanea di 48 ore sul suo servizio OneWeb Low Orbit, a partire dal 31 dicembre 2024.La causa principale è stata identificata come un problema software nel segmento di terra, si legge in una nota. Eutelsat si è mobilitata e ha collaborato con il fornitore per ripristinare il servizio completo. La costellazione è di nuovo operativa nominalmente.Eutelsat fornisce connettività e servizi di trasmissione in tutto il mondo. Il gruppo è stato formato attraverso la combinazione della società e OneWeb nel 2023, diventando il primo operatore satellitare GEO-LEO completamente integrato con una flotta di 35 satelliti geostazionari e una costellazione Low Earth Orbit (LEO) di oltre 600 satelliti. LEGGI TUTTO

  • in

    Avio, nuovi contratti con ESA per 350 milioni di euro su Vega-C e Vega-E

    (Teleborsa) – Avio, società quotata su Euronext STAR Milan e attiva nella realizzazione e nello sviluppo di lanciatori spaziali e sistemi di propulsione, ha siglato due contratti con l’Agenzia spaziale europea (ESA) per un valore complessivo di circa 350 milioni di euro e con un orizzonte temporale di tre anni, riguardanti lo sviluppo del nuovo lanciatore Vega-E e aggiornamenti all’infrastruttura a terra per il Vega-C per aumentare la cadenza di lancio.Evoluzione del Vega-EMentre Vega-C incrementerà il ritmo delle operazioni, il primo contratto firmato consentirà di proseguire lo sviluppo della prossima evoluzione del lanciatore, il Vega-E, fino alla fase di qualificazione a terra, ultimo passo prima del volo inaugurale. Il contratto copre tutti gli aspetti del sistema di lancio, come l’assemblaggio del razzo, la costruzione della piattaforma di lancio, il rifornimento, i sistemi della rampa di lancio e la logistica, oltre ai test integrati e combinati dell’intero sistema Vega-E.Vega-E sarà dotato di tre stadi anziché quattro e utilizzerà una nuova piattaforma di lancio che sarà costruita sull’ex complesso di lancio dell’Ariane 5. Mentre Vega-C non richiede rifornimento sulla piattaforma, Vega-E sarà dotato di uno stadio superiore a propellente liquido (metano e ossigeno liquido) che sostituirà sia il motore Zefiro 9 sia lo stadio AVUM che verrà rifornito a poche ore dal decollo. La nuova configurazione del lanciatore permetterà di incrementare la capacità di carico utile fino a 3 tonnellate rispetto alle attuali 2,3 del Vega-C. Il contratto copre tutti questi aspetti dello sviluppo del lanciatore.Operazioni Vega-CVega-C è tornato in volo il mese scorso, con il lancio del satellite Sentinel-1C, segnando la ripresa delle operazioni commerciali del nuovo lanciatore. È prevista una cadenza fino a 6 lanci per anno. La firma del contratto odierno migliorerà le operazioni a terra per aumentare il numero di voli annuali e ridurre il tempo tra due lanci consecutivi. Presso lo Spazioporto Europeo della Guyana Francese verrà costruito un nuovo edificio per l’integrazione del lanciatore Vega-C. Questo permetterà ai tecnici di lavorare contemporaneamente su due razzi in fase di assemblaggio – uno sulla rampa di lancio e l’altro nel nuovo edificio di integrazione – e di condurre due campagne di lancio in parallelo. Questa configurazione ridurrà il tempo necessario tra due lanci, eliminando al contempo vincoli operativi per lo sviluppo delle attività del Vega-E. LEGGI TUTTO

  • in

    Spazio, nucleare: da ENEA e ASI un hub energetico sulla Luna

    (Teleborsa) – Produrre energia elettrica sul suolo lunare grazie a piccole centrali alimentate con energia nucleare. È l’obiettivo del progetto tutto italiano denominato SELENE (Sistema Energetico Lunare con l’Energia NuclearE) finanziato dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e condotto dall’ENEA come capofila, in collaborazione con il Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano e Thales Alenia Space Italia. Il progetto risultato fra i vincitori, nel 2023, di un bando di finanziamento ASI per lo sviluppo di esperimenti scientifici per la Luna, punta a studiare le tecniche per la produzione di energia sul nostro satellite, superando i limiti delle tecnologie energetiche tradizionali. Nella realizzazione del progetto sono coinvolti quattro centri di ricerche ENEA: Frascati, Casaccia, Bologna e Brasimone.L’obiettivo dell’infrastruttura denominata Moon Energy Hub (MEnH) sarà di fornire una base energetica stabile ai futuri insediamenti lunari attraverso l’impiego di piccoli reattori nucleari a fissione, i Surface Nuclear Reactors (SNR).”L’Italia è fortemente impegnata nell’esplorazione della Luna e nella realizzazione di una base lunare permanente. Per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico, le soluzioni attualmente disponibili, basate sull’utilizzo dell’energia solare, non consentono di raggiungere gli obiettivi energetici sfidanti per le future attività sulla superficie lunare, a causa dell’alternanza di 14 giorni di luce e 14 di buio. La ricerca di una soluzione tecnologica adeguata rappresenta un campo di ricerca di notevole interesse per l’ASI” afferma Angelo Olivieri, responsabile del settore Missioni Scientifiche dell’ASI.”In prospettiva, queste innovazioni potrebbero consentire di superare i limiti dei pannelli solari che hanno mostrato bassa densità di potenza, scarsa scalabilità, breve vita operativa e vulnerabilità da irraggiamento cosmico – sottolinea il coordinatore del progetto Francesco Lodi, ricercatore del Laboratorio ENEA Progettazione e analisi dei sistemi nucleari –. In questo senso, il MEnH segna un passo rivoluzionario nell’esplorazione lunare, ponendosi al centro della strategia per espandere le capacità umane sulla Luna”.Oltre alla progettazione dei sistemi di conversione, distribuzione dell’energia e degli SNR, i ricercatori dell’ENEA lavoreranno all’analisi degli aspetti di decommissioning e della supply chain e alla creazione di una roadmap per l’industrializzazione dell’infrastruttura.Di durata triennale, il progetto SELENE consentirà lo sviluppo di tecnologie e soluzioni avanzate anche in ambiti come la sensoristica, l’alta automazione e la trasmissione di potenza wireless e permetterà la messa a terra, attraverso una prova sperimentale, di una delle tecnologie più sfidanti per l’SNR, cioè lo smaltimento del calore, con l’obiettivo di validare le prestazioni del sistema ed incrementarne la maturità tecnologica.”Unendo innovazione tecnologica, visione strategica, operabilità, affidabilità e compattezza in un ambiente estremamente “esigente”come quello lunare, il MEnH mira a divenire un caposaldo per le future esplorazioni spaziali e un punto di riferimento per la definizione di uno scenario operativo chiaro e di una roadmap per raggiungerlo – evidenzia Mariano Tarantino, responsabile della Divisione Sistemi Nucleari di ENEA –. Il coordinamento di SELENE ci consente di confermare il ruolo dell’ENEA nel settore del nucleare per lo Spazio a livello nazionale e internazionale, divenendo il collante tra il tessuto industriale e il mondo della ricerca impegnati nel settore spaziale, un percorso già iniziato con l’accordo ASI-ENEA per la realizzazione di un primo studio di fattibilità per un reattore nucleare per alimentare le basi lunari”.Un aspetto fondamentale del progetto è la capacità di rispondere a variazioni di carico energetico e di gestire eventuali interruzioni di potenza. Per questo, sono previsti sistemi di accumulo di energia, che garantiscono flessibilità e affidabilità operativa. Il MEnH sarà anche dotato di un sistema di trasmissione di energia orientabile, per supportare attività a distanza dal centro di generazione, e di un sistema di ricezione mobile per attività meno energivore. LEGGI TUTTO

  • in

    UE lancia nuova costellazione di satelliti: budget da 10,6 miliardi di euro

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha firmato il contratto di concessione per l’infrastruttura per l’Infrastructure for Resilience, Interconnectivity and Security by Satellite (IRIS²), una costellazione multi-orbitale di 290 satelliti, con il consorzio SpaceRISE. Si tratta, in sostanza, della risposta UE alla Starlink di Elon Musk e ad altre reti Internet in rapida crescita, oltre che di “un passo significativo verso la sovranità e la connettività sicura dell’Europa”.IRIS² rappresenta il terzo programma di punta in ambito aerospaziale dell’Unione europea, dopo il sistema di navigazione Galileo e la rete di osservazione della Terra Copernicus. Offrendo servizi di connettività avanzati agli utenti governativi e colmando le lacune di connettività in tutta l’Unione, IRIS² sostiene l’autonomia strategica e la leadership tecnologica dell’Europa.Il sistema IRIS² sfrutterà i vantaggi dei satelliti sia in orbita terrestre media (MEO) che in orbita terrestre bassa (LEO). Questa costellazione fornirà: servizi di connettività sicuri per gli Stati membri dell’UE e le autorità governative; banda larga ad alta velocità per aziende private e cittadini europei, inclusa la copertura in zone con scarsa connettività.Il consorzio SpaceRISE, incaricato dell’implementazione di questo ambizioso progetto, comprende tre importanti operatori di reti satellitari europei, SES, Eutelsat e Hispasat, supportati da un team centrale di subappaltatori europei dell’ecosistema satcom. I partner principali includono Thales Alenia Space, OHB, Airbus Defence and Space, Telespazio, Deutsche Telekom, Orange, Hisdesat e Thales SIX. Questa collaborazione assicurerà che le piccole e medie imprese (PMI) e i nuovi entranti sul mercato abbiano opportunità all’interno della catena di fornitura, si legge in una nota.Il contratto di concessione di 12 anni stabilisce una solida partnership pubblico-privata per abilitare servizi di connettività sia governativi che commerciali entro il 2030. Le caratteristiche principali includono: l’Unione europea funge da cliente di riferimento per i servizi; finanziamenti provenienti da investimenti pubblici da parte dell’UE e dell’Agenzia spaziale europea (ESA), insieme a investimenti privati ??dal consorzio SpaceRISE. Il budget totale è di 10,6 miliardi di euro.Per garantire la sostenibilità finanziaria, la Commissione assumerà impegni di bilancio iniziali nell’ambito dell’attuale quadro finanziario pluriennale. I finanziamenti futuri oltre il 2027 saranno soggetti all’adozione di programmi successivi da parte del Parlamento europeo e del Consiglio, insieme alla disponibilità di stanziamenti.”Oggi non stiamo solo lanciando un progetto satellitare – ha commenta Andrius Kubilius, Commissario per la difesa e lo spazio – Stiamo lanciando una visione: la visione di un’Europa più forte, più connessa e più resiliente. IRIS² dimostra la determinazione e l’impegno dell’Unione nel rafforzare la posizione spaziale globale dell’Europa sia in termini di sicurezza che di competitività a vantaggio dei nostri governi, delle nostre imprese e dei nostri cittadini”. LEGGI TUTTO

  • in

    Honeywell sta pensando alla separazione delle attività aerospaziali

    (Teleborsa) – Il board di Honeywell, una delle più grandi aziende multinazionali conglomerate statunitensi, continua la valutazione completa del portafoglio aziendale avviata all’inizio di quest’anno dal CEO Vimal Kapur per esplorare ulteriori alternative strategiche per sbloccare il valore per gli azionisti, inclusa la potenziale separazione della sua attività aerospaziale. La società prevede di fornire un aggiornamento con la pubblicazione degli utili del quarto trimestre 2024. L’annuncio odierno arriva dopo che l’investitore attivista Elliott Investment Management ha chiesto la separazione delle attività Aerospace e Automation dopo aver acquisito una partecipazione di oltre 5 miliardi di dollari nella società a novembre.”Da quando abbiamo allineato la nostra attività lo scorso gennaio a tre megatrend interessanti (automazione, futuro dell’aviazione e transizione energetica), ci siamo mossi rapidamente e con decisione per ottimizzare il portafoglio Honeywell per offrire una crescita superiore e guidare un valore incrementale per gli azionisti. Allo stesso tempo, abbiamo valutato altri cambiamenti trasformativi”, ha affermato Kapur.”A seguito dei miglioramenti del portafoglio annunciati all’inizio di quest’anno, Honeywell è ora ben posizionata per significative alternative trasformative e stiamo continuando la nostra esplorazione più approfondita e granulare della loro fattibilità e possibile tempistica – ha aggiunto il CEO – Il board rimane impegnato a massimizzare la creazione di valore per gli azionisti e qualsiasi decisione verrà valutata in base a tale obiettivo”.Da dicembre 2023, Honeywell ha annunciato una serie di azioni strategiche per guidare la crescita organica e semplificare il suo portafoglio in seguito al riallineamento dei suoi segmenti aziendali. Ciò include circa 9 miliardi di dollari di acquisizioni accrescitive: l’attività Access Solutions da Carrier Global, Civitanavi Systems, CAES Systems e l’attività di gas naturale liquefatto (LNG) da Air Products. Inoltre, la società ha annunciato un piano per scorporare la sua attività Advanced Materials in una società indipendente quotata in borsa negli Stati Uniti e ha stipulato un accordo per cedere l’attività Personal Protective Equipment dell’azienda. LEGGI TUTTO

  • in

    Officina Stellare, contratto da 1,8 milioni di euro con Thales Alenia Space Italia

    (Teleborsa) – Officina Stellare, società vicentina quotata su Euronext Growth Milan e specializzata in strumentazioni ottiche per aerospazio e astronomia, ha siglato un contratto con Thales Alenia Space Italia – joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%) – per lo sviluppo di un terminale ottico quantistico spaziale nell’ambito del programma “Roadmap Ottica” dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), destinato a potenziare il valore strategico delle comunicazioni quantistiche dall’orbita bassa (LEO) alla superficie terrestre.Il contratto, che ha una durata di 36 mesi e un valore complessivo di circa 3 milioni di euro, ripartito tra Officina Stellare cui competono circa 1,8 milioni di euro e ThinkQuantum cui competono circa 1,2 milioni di euro, ed erogati circa il 55% il primo anno, il 35% il secondo e la rimanenza negli ultimi 12 mesi, vede il coinvolgimento anche della società americana Skyloom Global, pioniera nei servizi di trasporto dati spaziali multi-orbita e nelle tecnologie di comunicazione laser, con cui Officina Stellare ha siglato lo scorso ottobre un’importante partnership strategica, che contribuirà allo sviluppo del terminale.”L’aver ottenuto questa importante commessa è una conferma della nostra costante crescita sul mercato delle telecomunicazioni ottiche e quantistiche – afferma Gino Bucciol, Vice Presidente Sviluppo Business Globale e Co-Fondatore di Officina Stellare – Si tratta di un accordo che ci vede inoltre per la prima volta al fianco del nostro partner Skyloom Global, e rappresenta una grande opportunità per il significativo contenuto tecnologico legato alla comunicazione quantistica, che si rivelerà sempre più cruciale per garantire la sicurezza delle comunicazioni, in campo istituzionale e commerciale”. LEGGI TUTTO

  • in

    Mimit, Urso ha visitato la sede di Thales Alenia Space a Roma

    (Teleborsa) – Si è svolta oggi, presso lo stabilimento romano di Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%), la visita del ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Il ministro ha visitato il Centro integrazioni satelliti di Thales Alenia Space Italia, centro strategico della capacità produttiva dell’azienda dove, tra gli altri, è stato integrato e testato Sentinel-1C, terzo satellite della missione Sentinel 1 del programma europeo per il monitoraggio ambientale Copernicus, lanciato con successo nei giorni scorsi. Il satellite Sentinel-1C, per il quale Thales Alenia è primo contraente, fa parte del programma europeo quale iniziativa congiunta della Commissione Europea e dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), con il supporto dell’ Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Dopo il lancio avvenuto il 5 dicembre scorso, il satellite Sentinel-1C ha raggiunto il satellite Sentinel-1A in orbita, fornendo immagini radar fondamentali per un’ampia gamma di applicazioni scientifiche volte a proteggere il nostro pianeta.Nelle camere pulite e nei laboratori tecnologici d’eccellenza dell’azienda ad atmosfera controllata (pressione atmosferica, umidità e inquinamento particellare) si integrano le diverse componenti necessarie per la realizzazione di satelliti di piccole e medie dimensioni per programmi che pongono Thales Alenia Space in un ruolo in primo piano a livello europeo. Attualmente sono in fase di realizzazione i satelliti Galileo di seconda generazione, il satellite COSMO-SkyMed di seconda Generazione e i satelliti del programma di Osservazione IRIDE.Durante la visita al ministro è stato inoltre presentato un tour virtuale dell’innovativa Space Smart Factory, la fabbrica digitale di Thales Alenia Space in fase di realizzazione presso il Tecnolopolo Tiburtino di Roma. Questa nuova realtà, realizzata attraverso un importante investimento con co-finanziamento dell’Agenzia Spaziale Italiana attraverso i fondi del PNRR, sarà caratterizzata dall’uso intensivo delle tecnologie digitali e di Fabbrica 4.0 e ospiterà, inoltre, lo Space Joint Lab, un ambiente innovativo e collaborativo che si rivolge alla filiera delle piccole e medie imprese e ai centri di ricerca.”Lo spazio ha una dimensione tutta italiana, rappresenta il passato ma anche il futuro del Made in Italy. Aziende come Thales Alenia Space Italia dimostrano il livello d’eccellenza raggiunto dal comparto, consentendoci di essere competitivi a livello globale – ha dichiarato Urso, –. Il governo ha già stanziato 7.3 miliardi di euro in progetti spaziali da qui al 2026 ed è a fianco di realtà come questa, che contribuiscono a proiettare il nostro Paese tra i protagonisti dell’innovazione tecnologica e dell’esplorazione spaziale”.”È con grandissimo onore che abbiamo accolto oggi in visita il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso – ha dichiarato Giampiero Di Paolo amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia –. Alla luce del recente lancio di successo del satellite Sentinel-1C, la presenza del ministro nei nostri laboratori e camere pulite ha rappresentato un riconoscimento significativo del nostro impegno nel valorizzare il patrimonio e l’eccellenza spaziale del nostro Paese. Siamo orgogliosi di essere parte di una tradizione manifatturiera satellitare che unisce innovazione e qualità e la visita del ministro oggi non solo ci motiva a continuare sulla strada dell’alta tecnologia, ma testimonia anche l’importanza di un dialogo costante tra le istituzioni e il mondo produttivo per lo sviluppo e la crescita del comparto spaziale. Infine, un ringraziamento particolare al Ministro per il suo costante impegno e supporto a tutti noi che lavoriamo per portare in alto il nome dell’Italia spaziale”.”Siamo orgogliosi di accogliere il Ministro Adolfo Urso presso uno dei centri di eccellenza della nostra joint venture Thales Alenia Space e ringraziamo il Governo italiano per il costante e continuo supporto in un settore strategico per il futuro tecnologico, economico e sostenibile del Paese e dell’Europa – ha dichiarato Massimo Claudio Comparini, managing director della Space Business Unit di Leonardo e presidente del Consiglio di Amministrazione di Thales Alenia Space –. Lo spazio italiano è alla frontiera tecnologica in tutti i domini applicativi come dimostra Il recente successo del lancio del satellite Sentinel-1C con il vettore Vega C di Avio. Leonardo quale leader del settore è in prima linea nel supportare l’evoluzione e la competitività di programmi di eccellenza realizzati anche in questo sito come IRIDE, COSMO-SkyMed e Copernicus”. LEGGI TUTTO