More stories

  • in

    Mobilità sostenibile, Trenitalia sigla partnership Bird

    (Teleborsa) – Rendere i viaggi sempre più convenienti ed ecologici. Questo l’obiettivo della partnership siglata tra Bird – leader globale nel settore della micro-mobilità, presente in 250 città nel mondo e 13 in Italia – e Trenitalia, controllata del Gruppo FS Italiane.La collaborazione – spiega una nota – consente alle persone che scelgono Trenitalia di godere di particolari vantaggi nell’utilizzo dei monopattini Bird, ed effettuare il primo e l’ultimo miglio del proprio viaggio senza dover ricorrere ai mezzi privati favorendo l’utilizzo di soluzioni di mobilità condivisa e più rispettosa dell’ambiente.Bird e Trenitalia, per questo motivo, hanno deciso di intraprendere un percorso che prevede benefit esclusivi per i passeggeri di Trenitalia. Bird offre ai nuovi utenti che si iscrivono all’app Bird Rides 2 corse gratuite di 15 minuti ciascuna comprensive dello sblocco del mezzo: per usufruire della promozione, andrà inserito il codice promozionale “BirdTrenitalia” all’interno dell’area “Promo” dell’app Bird Rides. Inoltre, sono riservati vantaggi ulteriori per gli iscritti al programma fedeltà CartaFreccia con status Argento, Oro e Platino. I monopattini Bird sono disponibili nelle città e in prossimità delle stazioni di Roma, Milano, Torino, Firenze, Palermo, Verona, Rimini, Viareggio e Camaiore, Misano Adriatico, Pesaro, Collegno e Aprilia. “Siamo lieti di collaborare con Trenitalia per aiutare le persone a muoversi nel rispetto dell’ambiente – afferma Cristina Donofrio, general manager di Bird Italia –. Trenitalia è un partner molto importante per noi. In vista delle recenti riaperture, condividiamo la volontà di aiutare le persone ad arrivare agilmente dove hanno bisogno. Lavorando insieme ci auguriamo di poter rendere gli spostamenti tra le città italiane sempre più integrati e convenienti”.”La sostenibilità ambientale – ha sottolineato Paolo Attanasio, direttore della Divisione Passeggeri Long Haul di Trenitalia – è uno dei valori che guida Trenitalia e tutto il Gruppo FS Italiane per favorire un viaggio sempre più green. Alle persone che scelgono il treno per i propri spostamenti offriamo la possibilità di iniziare o proseguire il viaggio con mezzi sostenibili come il monopattino. La partnership con Bird inoltre rientra fra le iniziative avviate per soddisfare le esigenze dei nostri passeggeri e offrire loro un viaggio confortevole e sostenibile dal primo all’ultimo miglio”. LEGGI TUTTO

  • in

    Aziende quotate, Consob: aumenta l'integrazione ESG nelle strategie

    (Teleborsa) – Nonostante il numero di società che hanno pubblicato una DNF (Dichiarazione di carattere non finanziario) sia rimasto invariato nel 2020, aumenta la consapevolezza e la considerazione dei temi ESG nelle attività delle quotate a Piazza Affari. È quanto emerge dal III Rapporto Consob sulla rendicontazione non finanziaria delle società quotate italiane. Nel 2020, le società con azioni ordinarie quotate sull’MTA che hanno pubblicato una Dichiarazione non finanziaria (DNF) sono 151. In continuità con gli anni precedenti, la maggior parte delle imprese ha pubblicato la sola DNF (137 casi), anche attraverso un Bilancio di Sostenibilità. Undici società hanno integrato l’informazione finanziaria con le informazioni non finanziarie richieste dalla disciplina, mediante rispettivamente un Rapporto Integrato (8 casi), un Rapporto Integrato insieme a un Rapporto di sostenibilità (2 casi) e la diffusione di un Rapporto Integrato in aggiunta alla DNF (in un caso). Inoltre tre società hanno pubblicato, oltre alla DNF, un Rapporto di sostenibilità.”L’attenzione dedicata ai fattori ESG ha registrato un importante sviluppo anche nella formazione offerta a dipendenti e dirigenti”, sottolinea Consob. Nel 2020, infatti, si è portato a 107 (54 nel 2019) il numero di società che hanno organizzato programmi di formazione per il personale aventi ad oggetto tematiche in prevalenza legate all’innovazione (in particolare, alla trasformazione digitale e alla sicurezza informatica) e alla gestione del capitale umano. La diffusione di questi corsi si riscontra maggiormente tra le società medio-grandi e quelle appartenenti al settore finanziario.Un altro segnale dell’integrazione della sostenibilità nella visione aziendale è stato colto analizzando gli estratti dei Piani strategici che nel 2020 sono stati pubblicati sui propri siti web da 59 società quotate. Di queste, 28 hanno menzionato nella propria strategia alcuni elementi di valore a lungo termine, 15 hanno citato i Sustainable Development Goals (SDGs) dell’ONU, 7 hanno integrato completamente le considerazioni finanziarie e non finanziarie, mentre una ha indicato la materialità come elemento fondamentale della pianificazione strategica.A fine 2019, 63 società correlano la remunerazione dei CEOs a fattori ESG (33 nel 2018), nel breve periodo (53 casi) o nel lungo periodo (29 casi). In media il 17% dei compensi di breve periodo è legato a fattori ESG (16% nel lungo periodo). Altre osservazioni che emergono dal rapporto sono che: remunerazioni sostenibili sono presenti in prevalenza nelle società del FTSE MIB (27 casi) o del MID CAP (16 casi); le imprese finanziarie prevedono parametri ESG in 17 casi (in 34 nel settore industriale e 12 nei servizi); compensi sostenibili sono più frequenti nelle società a controllo pubblico. Tra i parametri sociali, quelli relativi al benessere dei dipendenti sono i più comuni (30 casi), seguiti da parametri relativi alla customer satisfaction. Tra i parametri ambientali, frequente è il collegamento tra i compensi e le emissioni di CO2 (21 casi). LEGGI TUTTO

  • in

    Ferrari, Standard Ethics alza l'outlook da stabile a positivo

    (Teleborsa) – Dopo l’odierna nomina di Benedetto Vigna (manager di STMicroelectronics) a nuovo amministratore delegato di Ferrari, Standard Ethics ha alzato a “Positivo” da “Stabile” l’outlook della casa automobilistica di Maranello. Il corporate rating di Ferrari, che fa parte dello SE Italian Index, è invece confermato a “E+”, cioè nell’area Lower Investment Grade.”La nomina odierna di Benedetto Vigna a Chief Executive Officer di Ferrari (con presa di servizio dal prossimo primo settembre), insieme ad altre migliorie avvenute nel recente passato, hanno elevato la qualità della governance della Sostenibilità e la corporate governance dell’azienda”, sottolinea l’agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità.”Inoltre – aggiunge Standard Ethics – si riscontano implementazioni sul fronte delle strategie di sostenibilità e della rendicontazione ESG. Viene confermata la visione positiva di lungo termine”. LEGGI TUTTO

  • in

    Sostenibilità, Enel riconfermata negli indici ESG di FTSE4Good ed Euronext

    (Teleborsa) – Continua ad essere premiato l’impegno di Enel sui temi ESG, ovvero di sostenibilità a livello ambientale, sociale e di governance. L’azienda italiana è stata infatti riconfermata nella FTSE4Good Index Series, un insieme di indici gestiti dal FTSE Group che classificano le migliori imprese al mondo in termini di pratiche e trasparenza a livello ESG, e anche nella revisione semestrale dell’indice Euronext V.E (Vigeo-Eiris) World 120. Quest’ultimo, due volte l’anno, classifica le 120 imprese più sostenibili fra le 1.500 principali società in termini di capitale flottante in Nord America, Asia-Pacifico ed Europa. Enel ha inoltre confermato la propria presenza negli indici che comprendono le 120 imprese più sostenibili fra le 500 aziende con il maggiore capitale flottante rispettivamente nell’Eurozona e in Europa.”Il modello di business di Enel, che fa della sostenibilità il suo valore principale, integrandola lungo tutta la catena del valore, è stato riconosciuto ancora una volta da due dei principali indici del mercato finanziario che misurano la performance delle aziende a livello ambientale, sociale e di governance – ha dichiarato Francesco Starace, CEO e direttore generale di Enel – Incoraggiamo lo sviluppo sostenibile in tutti i Paesi in cui operiamo, promuovendo le imprese e le tecnologie che sono in prima fila nell’affrontare le maggiori sfide che attendono la società, tra cui quella del cambiamento climatico”.I riconoscimenti sul fronte EGS ci sono stati anche per altre società quotate del gruppo Enel, come la controllata spagnola Endesa, che ha visto ribadito il proprio posizionamento nell’indice FTSE4Good e in tutti e tre gli indici di V.E. Anche Enel Américas e Enel Chile, le controllate di Enel che operano in America Latina, sono state confermate nell’indice FTSE4Good. LEGGI TUTTO

  • in

    Gruppo IREN, rinnovata l'intesa con Dott per favorire una micromobilità conveniente ancora più green

    (Teleborsa) – Dott, startup europea attiva nel settore della micromobilità urbana in sharing, rinnova l’intesa con il Gruppo Iren ed estende il servizio su nuove città, diventando di fatto il primo operatore a offrire un servizio di mezzi leggeri per l’ultimo miglio in condivisione davvero sostenibile e green al 100%. La partnership con Iren nasce nel 2019 a Torino, prima città ad aver accolto i monopattini Dott, sulla base dei valori condivisi di sostenibilità, responsabilità e rispetto di alti standard qualitativi per poi estendersi – spiega Iren in una nota – nel 2020 anche al mercato romano con un’offerta di mobilità green anche nella Capitale in occasione del lancio GO National di Iren.”Con Iren abbiamo lanciato con successo il nostro primo mercato italiano, quando la micromobilità nel nostro Paese era agli albori e siamo davvero grati dell’opportunità offerta – afferma Andrea Giaretta, country general manager per Dott Italia –. Con oggi diamo seguito a una collaborazione solida e basata sulle migliori premesse per offrire ai cittadini un’alternativa per gli spostamenti brevi urbani davvero sostenibile”. “Siamo molto soddisfatti della partnership con Dott, che è solida, oggi più che mai, grazie a questo nuovo, importante traguardo – commenta Gianluca Bufo, amministratore delegato di Iren Mercato –. È una collaborazione perfettamente coerente con il nostro posizionamento commerciale su orizzonte national e con il nostro DNA di azienda sostenibile: in tutte le città in cui Dott sarà presente, ci saremo noi a muovere la flotta di monopattini con la nostra energia 100% green, prodotta dagli impianti idroelettrici del gruppo Iren. In questo modo aiuteremo le persone a vivere la città muovendosi con maggiore rispetto per l’ambiente e in modo semplice, divertente e sicuro”.”Il modello operativo di Dott si distingue per gli alti standard qualitativi. Monitoraggio, controllo e manutenzione dei veicoli – sottolinea la nota – vengono, infatti, effettuati solo ed esclusivamente da personale interno puntualmente formato. Alla qualità della gestione si aggiunge una spinta 100% green: a partire dal 2020 tutte le operazioni, le sedi e i magazzini di Dott sono alimentati esclusivamente con energia elettrica 100% green fornita da Iren. Un impegno reale e concreto per rivoluzionare il modo in cui le persone si muovono in città”.La mobilità sostenibile targata Dott powered by IrenGo è presente in sette città italiane: Torino, Collegno, Milano, Monza, Verona, Roma e Palermo. LEGGI TUTTO

  • in

    Osservatorio Compass, italiani più “green” alla ricerca della sostenibilità

    (Teleborsa) – Gli italiani sono sempre più attenti alla sostenibilità ambientale, tema prioritario per il 48% di loro. Fanno più attenzione agli sprechi, scelgono cibi biologici, prodotti ecosostenibili e a basso impatto ambientale, e per averli sono disposti a spendere di più (seppur di poco). Adottano atteggiamenti virtuosi in casa e anche la mobilità inizia a essere più green, con il boom delle biciclette/e-bike e l’ascesa delle auto elettriche e ibride. Sono questi alcuni dei risultati emersi dal recente Osservatorio Green condotto da Compass, la società di credito al consumo leader in Italia, che per la prima volta e in concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Ambiente del prossimo 5 giugno, pubblica un’analisi sugli approcci sostenibili degli italiani partendo dai loro stili di vita e di consumo.Per quasi la metà degli intervistati la sostenibilità ambientale è un tema fondamentale, a cui si aggiunge un ulteriore 43% che la giudica “abbastanza importante”. Una sensibilità che si sta ulteriormente rafforzando rispetto agli scorsi anni: quasi due terzi degli intervistati (64%), infatti, è più attento rispetto a 2/3 anni fa.Il 95% degli italiani fa attenzione agli sprechi nel quotidiano e il 94% svolge regolarmente la raccolta differenziata. Nove su dieci cercano di evitare gli sprechi riutilizzando tutto ciò che può avere una “seconda vita”, favorendo così l’economia circolare.Si evolvono non sono solo i comportamenti, ma anche le abitudini di acquisto: al primo posto (per il 92%) troviamo l’attenzione alla classe energetica degli elettrodomestici, ma sono tanti quelli che si orientano sui cibi a km0 (69%), che evitano di comprare prodotti in confezioni di plastica/monouso (68%), che verificano se i vestiti, i cosmetici e gli accessori sono ecosostenibili (55%) o che acquistano cibo biologico (55%). Per i prodotti ecosostenibili oltre l’80% dichiara di essere disposto a spendere di più, anche se per tanti (46%) l’importo non supera il 10%; per il 7%, invece, supera il 20%. L’attenzione agli sprechi passa attraverso le mura domestiche e il 62% degli italiani ha progetti importanti per la casa. Nelle abitazioni si iniziano ad adottare soluzioni più ecosostenibili: secondo la ricerca di Compass sei intervistati su dieci hanno cambiato le lampadine con i LED a basso consumo, il 54% ha sostituito un vecchio elettrodomestico con uno nuovo di classe energetica superiore, il 24% ha dichiarato di avere effettuato interventi di efficientamento agli impianti di riscaldamento o trattamento aria e il 17% ha sostituito gli infissi. Più basse le percentuali di chi ha recentemente effettuato un intervento di ristrutturazione della casa per migliorare l’efficientamento energetico, come l’installazione di un impianto fotovoltaico (8%) o il cappotto termico (7%). Ma è possibile – sottolinea l’indagine – che nei prossimi mesi ci sia una forte spinta: da un lato grazie agli incentivi governativi, con il 36% che pensa di usare il Superbonus, il 33% il Bonus Ristrutturazioni, e il 29% l’Ecobonus. Dall’altro l’intenzione di quasi un terzo del campione (30%) di realizzare nei prossimi 12 mesi un progetto di efficientamento della propria abitazione, utilizzando principalmente i propri risparmi (49%) o attivando un finanziamento (32%).Sul fronte della mobilità, per i propri spostamenti gli italiani continuano a utilizzare l’auto (72%), anche se quasi la metà (49%) preferisce muoversi a piedi. Cresce l’uso della bicicletta o delle e-bike private (utilizzate dal 19%), tanto che il 2020 è stato anche un anno record per questo settore, supportato anche agli incentivi statali, con oltre 2 milioni di mezzi venduti: un dato in crescita del 17% rispetto all’anno precedente, grazie al sostegno del segmento delle e-bike (+44%). Per quanto riguarda le auto, a fine 2020 l’età media del parco circolante è stimata in 11,5 anni, con effetti negativi sulla salute e sull’ambiente. Ma anche su questo gli italiani iniziano a mostrare una maggiore sensibilità: il 66% in caso di acquisto di una vettura sceglierebbe un modello ibrido, mentre il 47% si orienterebbe su un’auto completamente elettrica. E i dati dei primi quattro mesi dell’anno iniziano a confermare questo trend, con le auto ibride ed elettriche che raggiungono ben il 34,1% delle immatricolazioni totali. Nelle città in cui è attivo, il car sharing è usato dal 16% dei cittadini, con punte del 31% tra gli under 25. Tra i principali vantaggi della mobilità condivisa, gli italiani mettono al primo posto il basso impatto ambientale (39%), seguito dalla possibilità di rinunciare a mezzi privati (36%).”La sostenibilità ambientale influenza sempre più le abitudini di acquisto degli italiani – commenta Luigi Pace, direttore centrale marketing & innovation di Compass –. Comprare prodotti ecosostenibili, come una nuova vettura ibrida, o effettuare interventi di ristrutturazione per rendere un’abitazione più efficiente a livello energetico, consente di avere un ritorno in termini di risparmio e di ridurre l’impatto sull’ambiente. Ne deriva una spinta importante ad alcuni settori come automotive ed edilizia. Si tratta di filiere da sempre pilastro dell’economia italiana e a cui il credito al consumo può dare un supporto importante aiutando i consumatori a realizzare i propri progetti. Senza questo strumento, infatti, la maggior parte degli italiani che sceglie di finanziare l’acquisto, in assenza del servizio rinuncerebbe o rimanderebbe al futuro la spesa, con ricadute importanti sui consumi e sull’economia del Paese”. LEGGI TUTTO

  • in

    Banca d'Italia, Signorini: transizione verso basse emissioni di carbonio è urgente, deve essere accelerata

    (Teleborsa) – Il Direttore Generale della Banca d’Italia Luigi Federico Signorini ha dichiarato che “la transizione verso basse emissioni di carbonio è urgente e deve essere accelerata: più tardi agiamo, maggiori saranno i costi”. Nel suo messaggio di benvenuto al “G20 Sustainable Finance Working Group Private Sector Roundtable”, Signorini ha sottolineato che gli investimenti necessari per la transizione ecologica “sono certamente enormi” e avranno bisogno di essere “sostenuti per un lungo periodo”. “I governi hanno un ruolo centrale”, ha aggiunto, precisando però che un cammino “chiaro e credibile per le azioni regolatorie e di politica fiscale dei governi è un prerequisito per scelte efficienti da parte della finanza privata”.Per il Direttore Generale della Banca d’Italia, infatti, “è probabile che il settore privato sarà chiamato a finanziare la maggior parte degli investimenti per la transizione. “Non ci sarà transizione senza una generale consapevolezza della sua necessità e della volontà, perfino il desiderio, di finanziarla”, ha ribadito. Signorini ha riconosciuto che ci sono segnali incoraggianti su questo fronte, ma “la strada è ancora piena di difficoltà. Dal lato del mercato, anche se la finanza sostenibile sta diventando sempre più popolare, soffre di una carenza di definizioni e standard chiari”. Secondo il responsabile di Bankitalia, “una compattezza globale è importante, perché la frammentazione degli standard tra le diverse giurisdizioni crea confusione per gli investitori ed è costosa per le imprese”. LEGGI TUTTO

  • in

    Investimenti ESG, per Banche centrali maggior ostacolo è mancata inclusione nel mandato

    (Teleborsa) – Il maggior ostacolo per le banche centrali nel fare investimenti ESG – ovvero che prendano in considerazione le performance anche in ambito ambientale, sociale e di governance – è la mancanza di compatibilità con i loro mandati. È quanto emerge dal Reserve Management Trends 2021 di HSBC, uno studio condotto con sondaggi a funzionari di 57 banche centrali, le quali gestiscono asset per 3,8 trilioni di dollari.La mancata inclusione degli obiettivi ESG nei mandati è citata come un problema dal 64% degli intervistati, seguita dalla preoccupazione per i rendimenti e la liquidità (57%), la mancanza o il costo per acquisire i dati (38%), la mancanza di criteri chiave per valutarli (38%) e la mancanza di coerenza nell’informativa (21%).Il 30% degli intervistati, secondo un’anticipazione del rapporto fornita da Bloomberg, ha comunque detto che sta già implementando investimenti socialmente responsabili, il 45% ha dichiarato che li sta considerando, mentre il 25% non li sta attuando e non lo sta considerando.Il 43% delle banche centrali ha dichiarato di detenere obbligazioni green, una quota superiore a quella delle obbligazioni indicizzate all’inflazione o dei titoli garantiti da ipoteca, ha attestato il Reserve Management Trends, dove viene sottolineato che l’interesse per le obbligazioni verdi è particolarmente forte tra i Paesi ad alto reddito. LEGGI TUTTO