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    Celli Group, siglata collaborazione con SECO per il digitale e l'Intelligenza Artificiale

    (Teleborsa) – Sviluppare soluzioni integrate hardware e software “connesse”, capaci di interagire con gli utenti attraverso schermi con tecnologia touch screen e con centraline controllate da piattaforme software cloud-based in grado di gestire da servizi standard di telemetria ad algoritmi complessi di Artificial Intelligence. Questo l’obiettivo dell’accordo di partnership pluriennale siglato tra il Gruppo Celli, leader globale nel settore degli impianti e accessori per la spillatura di bevande e Seco, eccellenza italiana nell’alta tecnologia per soluzioni IoT.Siglato alla presenza di Mauro Gallavotti, amministratore delegato del Gruppo Celli, e di Massimo Mauri, amministratore delegato di Seco, l’accordo, nel dettaglio, ha come finalità l’evoluzione digitale di macchinari e sistemi per il raffreddamento e l’erogazione di birra, acqua e bevande in genere verso dispositivi dotati di intelligenza interconnessa con soluzioni che implementano funzionalita` di predictive maintenance ed Artificial Intelligence. “Consumare bevande attraverso sistemi di dispensing – ha commentato Gallavotti – e` fino a 300 volte piu` sostenibile rispetto a bottiglie e lattine. In un’epoca in cui l’attenzione alla sostenibilita` dovra` cambiare le nostre abitudini di consumo, le tecnologie digitali giocano un ruolo fondamentale nell’offrire al consumatore nuovi ingaggi e nuove esperienze. Siamo felici di annoverare Seco, un’eccellenza italiana nel mondo, fra i nostri fornitori strategici”. “Siamo entusiasti – ha dichiarato Mauri – di poter mettere le competenze tecnologiche e capacita` industriali di Seco al servizio del Gruppo Celli. Celli sfruttera` queste conoscenze per accelerare la trasformazione digitale del settore del beverage attraverso l’utilizzo di tecnologie come edge computing, IoT, AI al fine di massimizzazione la drinking experience vissuta dai consumatori e le funzionalita` di predictive maintenance”. LEGGI TUTTO

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    Acqua, ENEA: “Depuratori come bioraffinerie urbane per recuperare risorse idriche e materiali”

    (Teleborsa) – Trasformare gli impianti di depurazione in vere e proprie “bioraffinerie urbane”, in grado di estrarre dai liquami e dai fanghi di depurazione risorse idriche e materiali da utilizzare in altri settori economici, come ad esempio l’agricoltura (acqua per l’irrigazione, fertilizzanti, etc.), o per la produzione di energia (ad esempio biometano). Questa la proposta contenuta in un documento messo a punto da un gruppo di lavoro composto da Enea, Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e Università di Bologna.Obiettivo del documento presentato al webinar “Il ciclo dell’acqua e l’economia circolare” – si legge in una nota – “è promuovere una strategia nazionale di gestione delle acque reflue nell’utilizzo delle risorse idriche, in linea con le direttrici del Recovery Plan e per la transizione verso un modello di economia circolare”.”L’economia circolare – sottolinea Luigi Petta, responsabile del Laboratorio Enea di Tecnologie per riuso, riciclo, recupero e valorizzazione di rifiuti e materiali – può rappresentare l’elemento chiave per una nuova gestione delle acque reflue, a fronte di una sempre minore disponibilità della risorsa idrica dovuta ai cambiamenti climatici e all’attuale contesto normativo ed economico”. Il gruppo di lavoro si propone di sviluppare anche studi, programmi e linee guida a supporto delle pubbliche amministrazioni e per creare opportunità di sviluppo dei territori. LEGGI TUTTO

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    Bankitalia, emissione green bond porta benefici alla reputazione di un Paese

    (Teleborsa) – “La performance dei green bond di emittenti sovrani è sostanzialmente in linea con quella dei titoli convenzionali”. Lo attesta uno studio della Banca d’Italia sull’evoluzione del mercato delle obbligazioni sostenibili, che ne identifica i benefici e i costi per gli emittenti.Questa conclusione “non costituisce tuttavia un disincentivo a entrare in questo mercato, in quanto la scelta di collocare titoli di questo tipo non si basa esclusivamente su valutazioni di convenienza economica – sottolineano i curatori Raffaele Doronzo, Vittorio Siracusa and Stefano Antonelli – Essi sono un valido strumento per mitigare i rischi climatici e per gestire i trade-off intergenerazionali impliciti nelle politiche di contenimento di tali rischi”.Tra i benefici non direttamente misurabili c’è il fatto che i Paesi che emettono questo tipo di titoli possono generare ricadute positive, finanziarie e non finanziarie. “I green bond sovrani possono fornire un benchmark di mercato di alta qualità, migliorare la liquidità del segmento green e incoraggiare altri emittenti a entrare in questo settore”, viene sottolineato. Gli emittenti potrebbero anche ricorrere ai green bond per raggiungere una base di investitori più ampia. Lo spazio per attirare di più gli investitori sono maggiori per i paesi piccoli o con poco debito pubblico, ma i benefici sono anche per le nazioni più grandi.Al di là degli aspetti finanziari, il vantaggio più importante è quello reputazionale. “L’emissione di green bond è un’indicazione concreta dell’impegno a lungo termine del governo” per una strategia sostenibile e può fungere da catalizzatore degli investimenti privati nella stessa direzione. In ultima istanza, questo genere di strumenti possono essere utili nella promozione dell’agenda verde di una nazione e essere percepiti come un tangibile segno di cambiamento dagli investitori e dalla comunità internazionale.Tutti questi vantaggi finanziari e non finanziari devono però essere valutati anche alla luce di potenziali costi. I costi di emissione e associati a un green bond sono superiori a quelli di un’obbligazione regolare. Questi i costi includono ulteriori processi di tracciamento, monitoraggio e reporting, nonché investimenti iniziali per definire i criteri ecologici e gli obiettivi di sostenibilità dell’obbligazione. LEGGI TUTTO

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    Superbonus 110%, siglato accordo tra Banca Mps e Assistal

    (Teleborsa) – Favorire l’accesso alle nuove misure di incentivo relative agli interventi di efficientamento energetico, di riduzione del rischio sismico e di recupero del patrimonio edilizio. Con questo obiettivo Banca Monte dei Paschi di Siena e l’Associazione Nazionale Costruttori di impianti e dei Servizi di Efficienza Energetica – ESCo e Facility Management (Assistal), aderente a Confindustria, hanno siglato un accordo volto a fornire un supporto concreto agli associati, in termini di accesso al Superbonus 110% e agli altri bonus edilizi previsti dal Decreto Rilancio, nell’ottica di contribuire al processo di riqualificazione del patrimonio immobiliare italiano.Il pacchetto di misure predisposto dalla Banca – fa sapere Banca Mps in una nota – include, a condizioni particolarmente competitive, una apertura di credito della durata massima di 18 mesi. Il finanziamento potrà essere erogato a fronte dell’impegno alla cessione del credito di imposta che potrà maturare per effetto delle opere realizzate, e dell’apertura di un conto corrente, esente da spese, intestato all’associato.Banca Monte dei Paschi di Siena mette a disposizione dei soci Assistal anche un panel di advisor altamente specializzati nelle attività di asseverazione tecnico-amministrativa, della consulenza di EY per i servizi di natura fiscale richiesti dalla normativa e una piattaforma di supporto nelle fasi di raccolta documentale e nel processo di certificazione e cessione del credito. La Banca – si legge nella nota – offre inoltre agli associati Assistal una soluzione per l’acquisto dei crediti fiscali, attraverso la quale il cliente, che abbia maturato un credito d’imposta ai sensi della normativa vigente, trasferisce pro-soluto e a titolo definitivo alla Banca il credito, ottenendo il pagamento del corrispettivo in via anticipata a un prezzo di acquisto concordato.Al di là dello specifico tema del 110% l’accordo prevede anche la possibilità riservata ai soci Assistal di accedere ai prodotti di Mps Leasing & Factoring con soluzioni personalizzate sulla base delle esigenze e delle caratteristiche di ciascun associato.”L’intesa siglata con Banca Monte dei Paschi di Siena – ha affermato Angelo Carlini, presidente Assistal – rappresenterà un valore aggiunto per le nostre imprese, le quali sono impegnate in primo piano nell’opera di riqualificazione energetica degli edifici su tutto il territorio nazionale. Era necessario mettere in atto una sinergia tra le forze produttive e gli istituti bancari consentendo alle imprese di ricevere il sostegno finanziario per l’avvio delle attività. D’altronde, le opportunità derivanti dagli incentivi ai bonus edilizi avevano bisogno di trovare dei canali di attuazione in grado di sfruttarne tutte le potenzialità. In Monte dei Paschi di Siena abbiamo individuato un partner affidabile e profondamente attento alle esigenze delle nostre imprese”.”Attraverso questo nuovo accordo la Banca mira a fornire agli associati Assistal, in un momento così particolare e delicato, soluzioni reali ed efficaci per favorire l’accesso alle agevolazioni previste dal Decreto Rilancio – afferma Fabiano Fossali, responsabile Direzione Mercati e Prodotti di BMPS – nonché un sostegno alle piccole e medie imprese italiane, contribuendo a creare le condizioni per una rapida ripresa. L’accordo è perfettamente coerente con la massima attenzione che la Banca riserva da anni allo sviluppo della sostenibilità ambientale e alla riqualificazione del patrimonio immobiliare”. LEGGI TUTTO

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    Saipem, Abrate: “Sostenibilità pienamente integrata nella strategia”

    (Teleborsa) – La transizione energetica è la sfida più grande che Saipem sta affrontando ed il successo è determinato dalla sua capacità di agire e reagire all’interno d uno scenario completamente nuovo dal punto di vista sociale, economico e ambientale. Lo ha spiegato Silvia Abrate, Responsabile Risk Management, Supply Chain and Business Integrity di Saipem, intervenendo alla presentazione della Risk Map 2021.Il cambiamento climatico è imprescindibile e Saipem ha integrato totalmente la sostenibilità nella catena decisionale da anni. La pandemia – ha sottolineato – ha prodotto un’accelerazione del cambiamento ed una spinta all’integrazione dei temi della transizione energetica, dei fattori ESG e della sostenibilità nella strategia d’impresa e, conseguentemente, nell’analisi dei rischi.Il tema della transizione energetica – ha spiegato – è stato inserito nel nostro modello di governo dei rischi con un duplice obiettivo: diventare partner chiave dei nostri clienti nel loro percorso di decarbonizzazione e migliorare l’efficienza delle nostre attività nella riduzione delle emissioni.Il modello di gestione del rischio di Saipem prevede l’adattabilità a un contesto di cambiamenti repentini e perdurante incertezza. “In situazioni nuove – ha sottolineato – la capacità di reagire può rivelarsi più importante della capacità di prevedere lo scenario più probabile”. LEGGI TUTTO

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    Enel X, Venturini: “Elettrificazione e digitalizzazione leve della sostenibilità”

    (Teleborsa) – Enel X, società del Gruppo Enel, è fortemente impegnata sulla sostenibilità ed il suo compito è “aiutare i partner a ridurre l’impatto ambientale e il costo energetico” attraverso due leve: l’elettrificazione e la digitalizzazione.Lo ha spiegato il Ceo di Enel X, Francesco Venturini, intervenuto alla presentazione della Risk Map 2021 di SACE, aggiungendo che che occorre “smontare dei paradigmi” che sostenibilità e convenienza siano in contrapposizione e che competitività e qualità “siano cose diverse”.”Più si è sostenibili e più si riesce a far sì che il prodotto venga meglio percepito dal cliente finale e spesso si ottengono vere e proprie riduzioni del costo di produzione”, ha spiegato il manager, aggiungendo che “competitività e qualità devono andare di pari passo perché è l’unica maniera per competere effettivamente sul mercato”. Enel X – ha sottolineato – attraverso l’elettrificazione e la digitalizzazione, vuole creare un “triangolo perfetto” tra sostenibilità, competitività e qualità.Ricordando che l’Italia è indietro su aspetti come l’elettrificazione e la digitalizzazione dei consumi, Venturini ha affermato che, per la ripartenza dell’Italia, occorre puntare sulla “sburocratizzazione” della PA e sulla creazione di una filiera industriale con l’obiettivo di sfruttare al meglio le risorse del Recovery Fund. LEGGI TUTTO

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    SEAL Awards 2020, Snam tra le 50 aziende più sostenibili al mondo

    (Teleborsa) – Snam è tra le cinquanta imprese più sostenibili al mondo secondo i SEAL (Sustainability, Environmental Achievement & Leadership) Business Sustainability Awards 2020 volti a premiare le imprese più trasparenti e maggiormente orientate a pratiche sostenibili a livello globale.Nel dettaglio – fa sapere Snam in una nota – la società è stata premiata nella categoria SEAL Organizational Impact Award, che aggrega due valutazioni di sostenibilità di livello globale: la A-List del CDP (ex Carbon Disclosure Project) e il Corporate Sustainability Assessment (CSA, ora incluso in S&P Global ESG). Quest’anno, in particolare, Snam è stata inserita nella lista “A” di CDP delle aziende più impegnate nella lotta al cambiamento climatico.”Il risultato – commenta la società – riconosce l’impegno di Snam nelle dimensioni ESG (Environmental, Social, Governance), centrali nel piano strategico 2020-2024. In tema ambientale, Snam prevede di raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040, tra le prime aziende del proprio settore. La società ha inoltre elaborato e pubblicato una scorecard ESG su 13 aree con 22 obiettivi materiali e quantitativi al 2023 per rendicontare le proprie performance a beneficio degli stakeholder”. LEGGI TUTTO

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    IREN, Scandiano: “Ai nastri di partenza la raccolta degli oli alimentari esausti”

    (Teleborsa) – Il Comune di Scandiano di concerto con Iren Ambiente ha studiato un modo per raccogliere comodamente e separatamente gli oli esausti di uso domestico. È quanto fa sapere Iren una nota annunciando che a breve verranno collocati 15 contenitori per la raccolta dell’olio esausto a Scandiano.L’olio esausto che è stato usato per friggere – spiega Iren – viene molte volte smaltito nella maniera meno appropriata, spesso direttamente nello scarico del lavandino, causando seri problemi agli impianti di depurazione. L’olio, infatti, avendo un peso specifico minore dell’acqua, galleggia su questa e crea un sottile strato che soffoca l’acqua da depurare, inibendo l’azione dei fanghi attivi. Quindi deve essere necessariamente rimosso con lunghi processi di disoleazione.I contenitori per la raccolta verranno collocati nelle seguenti strade: Via Resta (vic. Circolo) – Loc. Iano/Cà de Caroli; Via per Viano – Loc. Rondinara; Via delle scuole (vic. Circolo) – Loc. Pratissolo; Via Goti – Loc. Ventoso; Loc. San Ruffino (vic. Cimitero); Via Mezzaluna – Loc. Chiozza; Via per Marmirolo – Loc. Cacciola; Via Goya – Loc. Bosco; Via Brugnoletta – Loc. Fellegara; Via Bergianti – Loc. Arceto; Via Pagliani – Loc. Arceto; Via Beucci – quartiere Cappuccini; Via Europa – quartiere Piscina; Via Mazzini (vic. Conad); Via Cesari.”Si tratta – sottolinea Iren – di contenitori gialli, ben visibili, di grande capacità, accessibili comodamente, nei quali si può conferire l’olio esausto da frittura ed in genere gli olii esausti derivanti dall’uso alimentare, utilizzando contenitori usa e getta, come ad esempio bottiglie di plastica, gettando l’intera bottiglia chiusa nel contenitore stradale. Non bisogna sversare l’olio direttamente nel contenitore ma metterlo dentro bottiglie a perdere”. LEGGI TUTTO