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    Energia, Caio: “Saipem piattaforma italiana per la sostenibilità nel mondo”

    (Teleborsa) – “La transizione energetica richiederà nuovi impianti, nuove tecnologie e innovazione. Noi ci poniamo come ponte ingegneristico fra l’ambizione di nuova energia e la capacità di portarla sul terreno in modo economico, sicuro, inclusivo e nel rispetto delle comunità in cui questi nuovi impianti si inseriranno”. È quanto ha affermato l’amministratore delegato di Saipem Francesco Caio intervenuto al forum “La Bella Energia dell’Italia” organizzato in vista di Expo Dubai, a Roma presso il Palazzo dell’Informazione, sede del Gruppo Adnkronos.La transizione energetica – ha proseguito Caio – “è un’opportunità per noi di ricordare al nostro Paese quello che Saipem può fare per l’Italia. In questo percorso, che sarà sfidante dal punto di vista tecnologico, ci poniamo come una piattaforma di ingegneria italiana per la sostenibilità nel mondo. Sono assolutamente convinto che la nuova frontiera della transizione energetica si traduca in nuovi investimenti e in nuovi impianti e rappresenta per il Paese Italia una grande opportunità di export. Da questo punto di vista, l’Expo può essere un’ottima piattaforma. La transizione energetica è una sfida di sistema in cui il concetto di alleanza e di filiera diventano fondamentali”. LEGGI TUTTO

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    ENI, Descalzi: “Emirati strategici per transizione energetica”

    (Teleborsa) – Gli Emirati sono strategici per l’Eni negli investimenti sulla transizione energetica. È quanto ha affermato l’amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, intervenuto a un forum dell’Adnkronos sull’Expo di Dubai.”Gli Emirati – ha detto Descalzi – stanno investendo moltissimo sulla trasformazione energetica. Noi facciamo molti investimenti lì e per noi saranno strategici per investire sulla transizione energetica, come tutta l’area del Golfo”.La decarbonizzazione per l’ad di Eni “è una sfida importante”, ma – ha sottolineato – “non ci deve essere ideologia. Non è una religione. Deve essere un qualcosa che sia neutrale, perché abbiamo visto che abbiamo bisogno di tutto, con l’obiettivo di arrivare ad una situazione di neutralità carbonica”. La transizione verso le energie pulite secondo il manager “va vissuta insieme” fra le aziende energetiche, “perché siamo tutti molto complementari. Come Eni – ha proseguito – abbiamo preso un impegno importante e definito per la decarbonizzazione, lo abbiamo declinato al 2030, 2040 e 2050. Abbiamo puntato a produrre tecnologie proprietarie, abbiamo investito negli ultimi 7 anni più di 5 miliardi in ricerca e applicazione. Abbiamo più di 7500 patenti, 480 progetti che coprono tutta la filiera”. LEGGI TUTTO

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    Biodiversità e inclusione sociale, in Sicilia P&G Italia realizza due frutteti solidali

    (Teleborsa) – Centoventi nuove piante di limoni, fichi e melograni, capaci di assorbire 60 tonnellate di CO2. Sono questi i numeri dei due Frutteti Solidali realizzati sul territorio siciliano da P&G Italia e New FDM – Crai Sicilia, con il supporto operativo di AzzeroCO2, Società di Servizi Energetici e Ambientali partecipata da Legambiente e Kyoto Club, nell’ambito del programma di cittadinanza d’impresa “P&G per l’Italia”. I due frutteti – fa sapere P&G in una nota – si trovano a Modica, curato dalla Coop. Sociale A. Portogallo, e a Catania, presso l’Azienda Agricola Ciuri del consorzio “Le Galline Felici”. Entrambi hanno lo stesso obiettivo: dare vita a progetti capaci di coniugare attenzione per l’ambiente, tutela della biodiversità e inclusione sociale, restituendo nuovo valore al territorio e ai suoi cittadini. Nel dettaglio a Modica – presso la Fattoria Sociale e Didattica “Don Tonino Bello” (in Contrada Minciucci), gestita dalla Cooperativa Sociale A. Portogallo, che si occupa di offrire supporto alle persone svantaggiate o con disabilità attraverso attività formative, ricreative e occupazionali – sono stati piantumati dieci alberi di limoni pronto effetto e 50 piantine di melograni e fichi, che, oltre a produrre frutti, nell’arco della loro vita contribuiranno anche ad assorbire 30 tonnellate di CO2. Saranno i ragazzi della Cooperativa a curare il nuovo Frutteto, che si sviluppa su un’area di oltre 500 mq. Il secondo Frutteto Solidale conta altre 60 piante, a Catania, presso l’Azienda Agricola Ciuri del Consorzio “Le Galline Felici”.A scegliere i siti in cui sorgono questi giardini di sostenibilità ambientale e sociale sono stati gli stessi italiani, partecipando alla campagna “Porta il verde nella tua regione”, con cui P&G Italia, in collaborazione con AzzeroCO2, – spiega la nota – si è impegnata a piantare un albero per ogni prodotto del marchio di P&G per la cura dei capelli, Herbal Essences acquistato nelle insegne partner. Con la stessa campagna sono già stati realizzati altri due progetti di riforestazione e rigenerazione urbana: uno a Reggio Emilia e uno a Santa Marinella, comune della città metropolitana di Roma sul litorale tirrenico. In ciascuna località sono stati messi a dimora 500 alberi, con un assorbimento stimato di CO2 pari, complessivamente, a circa 990 tonnellate.”L’impegno di P&G a rendere prodotti e processi circolari e meno impattanti è solo un primo passo verso la sostenibilità – ha dichiarato Riccardo Calvi, direttore comunicazione di P&G Italia –. Siamo convinti che sia necessario andare oltre, stringendo legami reali sui territori in cui operiamo con l’obiettivo di coinvolgere direttamente e aiutare la comunità nella creazione di benessere collettivo. Per questo spero che altre aziende seguano il nostro esempio, per attivare un circolo virtuoso di sostenibilità ambientale e sociale nei propri territori”. LEGGI TUTTO

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    Giorgetti: sostenibilità sia ambientale, sociale ed economica

    (Teleborsa) – “L’accento che in questo momento viene posto sulla sostenibilità ambientale è positivo e condivisibile ma deve essere sposato con altri due pilastri di sostenibilità che in questo momento vengono un po’ accantonati quello sociale e quello economico”. Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, intervenendo al Meeting di Rimini. “Bisogna cercare di coniugare queste tre dimensioni – ha aggiunto – altrimenti la sostenibilità delle imprese in alcuni settori sarà impossibile se seguiamo traguardi molto ambiziosi senza capire che il collasso di alcuni settori inevitabilmente causerà problemi sociali la cui soluzione non potrà essere cig a vita”. Secondo Giorgetti ci si deve chiedere “cosa dobbiamo fare per coloro che inevitabilmente perderanno il posto di lavoro” e “la politica deve accettare la sfida ma deve preoccuparsi di farlo in modo responsabile. La sostenibilità deve essere responsabile e a sua volta sostenibile”.Secondo Giorgetti “le tante risorse che mettiamo in campo con il PNRR, e anche senza il PNRR, non possono essere distribuite senza criterio ma devono essere orientate esattamente comprendendo la sfida della rivoluzione ambientale e digitale ed essere finalizzate ad attutirne le inevitabili conseguenze di tipo sociale”.Rispetto alle situazioni di crisi “noi come MiSE diamo un sacco di soldi alle imprese. Ma dobbiamo dire loro te li do se tu ti impegni a aiutarmi a risolvere le situazioni di crisi, ad assorbire lavoratori che da anni attendono di essere formati”. Quanto all’ex Ilva “non è in stallo. Il Governo e i nuovi amministratori che nel frattempo sono stati nominati stanno lavorando a un piano. E siamo “prudentemente ottimisti sul fatto che nell’arco di poco tempo i nuovi amministratori presenteranno un piano credibile per il rilancio dell’acciaieria ma in modo ecologicamente compatibile”.Un passaggio anche su Alitalia che “era una compagnia fallita. Le regole per cui lo Stato in modo eccezionale può fare impresa sono stabilite e regolate dalla Commissione europea. Ita nasce con la volontà da parte del governo di farla volare con proprie ali e quindi nasce con una conformazione economicamente sostenibile”. Sul futuro della nuova compagnia, ha spiegato Giorgetti “nessuno ha la sfera di cristallo”. Nel settore delle compagnie aeree, anche a causa della crisi pandemica “nessuno può dire se avrà successo. Chi dice il contrario dice delle cose totalmente fuori di senso”. LEGGI TUTTO

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    Transizione energetica ed ecologica, Enel sigla intesa con Confagricoltura

    (Teleborsa) – Offrire un pacchetto di soluzioni volto a sostenere le aziende del settore agricolo nella sfida della transizione energetica. Questo l’obiettivo dell’intesa siglata tra Enel e Confagricoltura. Una partnership – spiega una nota congiunta – che fa seguito al protocollo che lo scorso anno aveva individuato le priorità e i modelli di business sul fronte dell’energia, elettrica e gas, e dell’efficienza energetica per le imprese agricole. Gli accordi, che hanno coinvolto Enel X ed Enel Energia, prevedono la possibilità, per le aziende, di avere una consulenza dedicata, finalizzata a cogliere concretamente le opportunità in questo campo. In particolare, la proposta si articola, anche tramite il supporto di figure commerciali dedicate da parte di Enel Energia ed Enel X, in studi di progetto per valutare la convenienza economica e di fattibilità della proposta commerciale, prodotti dedicati per le commodities elettrica e gas, il Circular Economy Report per misurare attraverso un’azione di audit la circolarità dell’azienda e le azioni possibili di miglioramento per l’efficientamento energetico, come l’installazione di impianti fotovoltaici nuovi o l’ottimizzazione di quelli esistenti, le comunità energetiche rinnovabili, le infrastrutture di ricarica per la mobilità elettrica. Capitolo importante della sinergia – spiegano Enel e Confagricoltura – è inoltre favorire l’innovazione tecnologica, quindi anche il fotovoltaico, rispettando le aree rurali nel loro complesso, compresi gli aspetti paesaggistici.”Con questa intesa – commenta Carlo Tamburi, direttore Enel Italia – Enel intende rafforzare l’alleanza naturale tra fonti rinnovabili, soluzioni energetiche sostenibili e il settore agricolo. La transizione verso un modello di sviluppo più sostenibile e il raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica non è possibile senza fornire opportunità di crescita e di innovazione tecnologica alle imprese del settore agricolo, con cui intendiamo lavorare insieme anche per favorire una crescita armonica sul territorio di impianti e colture”. “Il contrasto al cambiamento climatico e il miglioramento della sostenibilità – spiega Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura – passano attraverso le aziende agricole. L’agricoltura può dare il proprio contributo sui temi legati alla sostenibilità ambientale, all’abbattimento delle emissioni, all’assorbimento di CO2, nonché alla produzione di energia verde, puntando sull’innovazione delle aziende agricole. Le energie rinnovabili, e il fotovoltaico in particolare, hanno registrato uno sviluppo importante in agricoltura negli ultimi quindici anni, consentendo alle imprese di implementare percorsi di sostenibilità a livello aziendale, di partecipare attivamente alla decarbonizzazione del settore elettrico e di supportare la transizione ecologica del settore”. A settembre – conclude la nota – è previsto un primo incontro per illustrare nel dettaglio ai territori i contorni dell’intesa tra Enel, Enel X e Confagricoltura, quindi seguiranno altri appuntamenti nelle varie regioni per promuovere in modo specifico le opportunità della partnership. LEGGI TUTTO

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    TIM, Noovle diventa società benefit: “Rafforzato l'impegno del Gruppo per la sostenibilità”

    (Teleborsa) – Noovle, cloud company del Gruppo Tim, amplia l’oggetto sociale e diventa società benefit, ovvero impresa innovativa che opera in modo sostenibile e trasparente nell’interesse della collettività. È quanto annuncia Tim in una nota.Le società benefit sono state introdotte in Italia nel 2016 per identificare quelle aziende che oltre al profitto perseguono specifiche finalità di beneficio comune, con l’obiettivo di generare valore per i cittadini, le imprese e le realtà produttive del Paese. “Per Noovle, prima azienda del Gruppo a cambiare lo statuto in società benefit, – spiega Tim – si tratta di un importante risultato raggiunto grazie allo sviluppo di Data Center progettati e costruiti secondo criteri di eco-sostenibilità, certificati in base agli standard internazionali (LEED Gold), che prevedono l’uso efficiente degli spazi, un ridotto consumo energetico ed una particolare attenzione ai materiali utilizzati. Al tempo stesso Noovle pone particolare attenzione all’adozione di modelli di economia circolare per la rigenerazione dei server e degli apparati al fine di aumentarne la vita utile. Inoltre, queste infrastrutture utilizzano in modo crescente energia da fonti rinnovabili in linea con la politica energetica adottata dal Gruppo Tim”.Per effetto del passaggio a società benefit, Noovle si impegna a comunicare annualmente, attraverso la propria “Relazione di Impatto”, i risultati ottenuti, misurando i benefici sociali e ambientali generati con l’obiettivo di diventare un modello di riferimento. Inoltre, la società, che in questo processo è stata accompagnata da Nativa, Regenerative Innovation Company e prima società benefit e B Corp certificata in Europa, prevede un’evoluzione progressiva del proprio modello di business verso un’economia a zero emissioni di gas serra, in linea con gli obiettivi europei di neutralità climatica e quelli nazionali di transizione ecologica. “Sviluppare tecnologie digitali sostenibili è la sfida che abbiamo davanti, quindi guardiamo a questo passaggio come ad un momento molto significativo per Noovle, per il suo impatto e il ruolo nel Paese, e lo consideriamo un prezioso strumento in più per definire nuove iniziative – dichiara Mariarosaria Taddeo, presidente di Noovle –. Diventando società benefit rispondiamo alla duplice esigenza di creare una società digitalizzata sostenibile e un ambiente professionale più equo ed inclusivo. Siamo convinti che grazie a questo percorso nasceranno iniziative che genereranno valore sociale e ambientale”. “L’impegno che Noovle associa a questa trasformazione rappresenta l’evoluzione naturale di un’azienda fondata su solidi valori – sottolinea Carlo d’Asaro Biondo, amministratore delegato di Noovle –. Partiamo dall’assunto che siamo tutti responsabili della tutela degli ecosistemi e che sia necessario considerare l’ambiente, l’economia e la società come parti indissolubili di un unico organismo. Il passaggio a società benefit rafforza il nostro impegno nel promuovere la digitalizzazione nel Paese secondo criteri innovativi e in linea con gli obiettivi di sostenibilità del Gruppo Tim”.Noovle, polo di eccellenza italiano per il Cloud, l’Intelligenza Artificiale e l’Edge computing,– spiega la nota – intende accelerare la trasformazione digitale di imprese attraverso innovativi servizi e soluzioni cloud e una rete di Data Center distribuita su tutto il territorio nazionale, realizzata secondo i più avanzati standard tecnologici e di sicurezza e le più recenti best practice di sostenibilità ambientale nel rispetto degli obiettivi ESG di Gruppo. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, a Endesa (Gruppo Enel) linea di credito Esg per emissione garanzie da 350 milioni di euro

    (Teleborsa) – Intesa Sanpaolo ha accordato a Endesa, la più grande compagnia elettrica di Spagna e la seconda in Portogallo, una linea di credito Esg, destinata all’emissione di garanzie, da 350 milioni di euro. L’operazione – fa sapere Intesa Sanpaolo in una nota – prevede la concessione di una linea di credito da parte della Banca, attraverso la Divisione IMI Corporate & Investment Banking, guidata da Mauro Micillo, per emissione di garanzie “a ombrello”, di cui potranno beneficiare tutte le società controllate da Endesa, che comprende un meccanismo di incentivazione Esg (Environmental, Social, and Governance).Endesa si è impegnata ad aumentare la percentuale di fonti rinnovabili sul totale della propria capacità di produzione di energia elettrica installata nella penisola iberica, passando dal 45% di inizio anno al 50% entro la fine di dicembre 2021. Al rispetto del target prefissato, Intesa Sanpaolo applicherà uno sconto alla linea.A fine 2020 Endesa contava attivi totali pari a 32 miliardi di euro e circa 9.600 dipendenti. La società è parte del Gruppo Enel, multinazionale italiana dell’energia, leader del settore e delle energie rinnovabili e uno dei principali operatori integrati di gas nel mercato retail, presente in 5 continenti e in oltre 30 Paesi per un totale di oltre 74 milioni di utenti finali. “Siamo molto lieti di supportare Endesa e il Gruppo Enel nel loro importante percorso per l’accelerazione della transizione energetica – afferma Nicola Doninelli, responsabile Direzione Internazionale della Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo –. La linea di credito, concessa dalla nostra filiale di Madrid, intende incentivare concretamente una grande realtà europea, già leader sul fronte della sostenibilità, a raggiungere obiettivi Esg ancora più ambiziosi”. LEGGI TUTTO

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    SALCEF, Sace e Intesa Sanpaolo sostengono i progetti green del Gruppo

    (Teleborsa) – Salcef Group , leader internazionale nel settore delle infrastrutture ferroviarie, ha ricevuto da Intesa Sanpaolo un finanziamento di 30 milioni, garantito da Sace tramite la nuova operatività Green, destinato a sostenere la realizzazione di commesse “green” pluriennali, finalizzate a incrementare l’efficienza della rete ferroviaria italiana.Salcef, quotato all’MTA di Borsa Italiana, impiega oltre 1.400 persone ed è presente in 4 continenti attraverso 9 filiali internazionali e 19 società operative. Nel 2020 ha registrato ricavi per oltre 340 milioni di euro.Gli interventi finanziati, grazie all’impatto positivo in termini di mitigazione del cambiamento climatico, rientrano negli obiettivi del Green New Deal, il piano che promuove un’Europa circolare, moderna, sostenibile e resiliente. In questo ambito, Sace, istituzione a sostegno dello sviluppo del sistema Paese, riveste ruolo centrale nell’attuazione del Green New Deal sul territorio italiano. Come previsto dal Decreto Legge “Semplificazioni” dello scorso luglio (76/2020), infatti, la società guidata da Pierfrancesco Latini può rilasciare “garanzie green” su progetti domestici in grado di agevolare la transizione verso un’economia a minor impatto ambientale, integrare i cicli produttivi con tecnologie a basse emissioni per la produzione di beni e servizi sostenibili e promuovere iniziative volte a sviluppare una nuova mobilità a minori emissioni inquinanti.Intesa Sanpaolo – si legge in una nota – “ritiene fondamentale promuovere lo sviluppo di una economia sostenibile e favorisce gli investimenti ESG”. Di qui lo sviluppo di un nuovo strumento di finanziamento a medio-lungo termine denominato S-Loan specificatamente disegnato per accompagnare gli sforzi delle imprese nella direzione di una maggiore sostenibilità sotto il profilo ambientale, sociale e di governance di impresa, valorizzando gli investimenti dedicati grazie anche alla individuazione di indicatori di performance ESG condivisi.I finanziamenti S-Loan offrono condizioni dedicate agevolate, grazie alle riduzioni di tasso che vengono riconosciute al raggiungimento degli obiettivi di miglioramento in ambito ESG.”Con questa operazione – ha commentato Mario Melillo, responsabile Mid Corporate Centro-Sud di Sace – prosegue il nostro impegno a sostegno di progetti in grado di agevolare la transizione ecologica italiana. Per noi di Sace, affiancare un’eccellenza come Salcef, con la quale abbiamo costruito nel tempo un solido rapporto, significa supportare una realtà che ha saputo affermarsi nel tempo come punto di riferimento internazionale nel settore dell’armamento e delle infrastrutture ferroviari e che oggi rafforza il suo percorso di crescita sostenibile, a beneficio del Sistema Paese”.”La sostenibilità è ormai parte integrante del Dna del nostro Gruppo e questi valori hanno assunto ulteriore rilevanza nell’ambito del Pnrr. Questa operazione ne è un’ulteriore dimostrazione – ha sottolineato Pierluigi Monceri, responsabile della direzione regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo –. Nel suo ruolo a sostegno delle famiglie ed imprese del Paese, Intesa Sanpaolo si impegna in un’allocazione responsabile del credito privilegiando in particolare le aziende che, come Salcef, costituiscono dei veri campioni ed alfieri dello sviluppo sostenibile concorrendo così alla creazione di valore collettivo”.”Questa operazione rappresenta l’esordio di Salcef nel mercato della finanza sostenibile – ha sottolineato Fabio De Masi, chief financial officer di Salcef Group –. Un ulteriore passo nel percorso di sviluppo della Società, che sottolinea una volta di più non soltanto il ruolo di Salcef nello sviluppo della mobilità sostenibile nel Paese, ma anche la profonda integrazione delle tematiche ESG in tutte le nostre attività”. LEGGI TUTTO