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    Sostenibilità, Pirelli: nuovo Building Cinturato ottiene rating “gold” in certificazione LEED

    (Teleborsa) – Il Building Cinturato, il nuovo edificio, acquistato da Cattolica Assicurazioni nel 2020 tramite il Fondo Girolamo, che ospita i servizi per i dipendenti Pirelli, ha conseguito il rating ‘Gold’ nella certificazione LEED, a riconoscimento degli elevati standard di sostenibilita` ambientale raggiunti nella sua progettazione e realizzazione. Cosi` chiamato in omaggio al pneumatico icona di Pirelli che negli anni Cinquanta inauguro` la tecnologia radiale, il Building Cinturato – spiega Pirelli in una nota – si inserisce nel progetto architettonico che ha trasformato la sede dell’Headquarters Pirelli a Milano in un vero e proprio campus immerso nel verde. Il nuovo edificio, in particolare, ospita tutte le facilities per i dipendenti: dalle sale per la formazione a quelle per il wellness, da uno spazio eventi a un cafe´ & bistrot, fino a un company restaurant con spazi all’aperto. L’edificio e` stato certificato secondo il protocollo LEED v.4 for Building Design and Construction – New Construction and Major Renovations ottenendo il rating “Gold” con 66 punti e valutazioni particolarmente rilevanti nel risparmio idrico e nella riduzione dei consumi di energia. La certificazione LEED e` frutto di un’iniziativa volontaria di Pirelli & C., a cui l’immobile e` stato locato, e della proprieta`, il FIA immobiliare di diritto italiano denominato Girolamo sottoscritto al 100% dal Gruppo Cattolica Assicurazioni.Deerns Italia ha avuto il ruolo di progettista degli impianti meccanici ed elettrici e delle facciate, oltre che di consulente LEED per la fase di progetto e costruzione. La societa` ha anche svolto attivita` specialistiche di modellazione energetica dinamica e daylight, ricoprendo inoltre il ruolo di Commissioning Authority per l’effettuazione del commissioning degli impianti. LEGGI TUTTO

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    Bond “sostenibile” AdR, Garavaglia: “Va nella giusta direzione”

    (Teleborsa) – Il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia esprime apprezzamento per il collocamento di successo del Sustainability-Linked bond di Aeroporti di Roma, una emissione decennale che ha fatto piazza pulita e che conferma il focus della strategia aziendale sulla sostenibilità, anche da punto di vista della gestione finanziaria.”Un’operazione che va nella giusta direzione, soprattutto per quel che riguarda l’adeguamento delle strutture di ospitalità turistica in vista di una ripresa del mercato”, ha commentato il Ministro, ricordando che l’emissione ha una “doppia valenza” perché “va nella direzione della sostenibilità ambientale ed è in linea con le azioni previste dal ministero del Turismo nel Pnrr”. LEGGI TUTTO

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    FS Italiane, RFI: “Recupero di energia elettrica da frenata treni nella stazione di Forlì”

    (Teleborsa) – Il treno frena e l’energia recuperata, reimmessa in rete, a disposizione del GSE (Gestore dei Servizi Energetici), accende le luci di un intero quartiere. È il nuovo progetto che il Gruppo FS Italiane, tramite la controllata Rete Ferroviaria Italiana (RFI), sta mettendo a punto nella stazione di Forlì sulla linea Bologna Rimini. Il prototipo, volto all’uso circolare delle fonti di energia – annuncia FS in una nota – sarà inaugurato entro l’estate. I treni a trazione elettrica – spiega FSNews – offrono la possibilità, durante la fase di frenatura, di sfruttare l’energia resa disponibile e di impiegarla ad esempio per altri treni presenti sulla linea o in altri modi. Il treno Frecciarossa 1000, ad esempio, è capace di restituire in media il 15% dell’energia prelevata. Sulle linee AV, a 25kVca, la naturale reversibilità delle sottostazioni permette di sfruttare a pieno l’energia elettrica recuperata in fase di frenatura. Sulle linee a 3kVcc, che rappresentano il 95% dell’infrastruttura di RFI, al momento, essendo le sottostazioni non reversibili, è possibile recuperare l’energia di frenatura solo se sono presenti altri treni in tratta; in assenza di altri treni sulla stessa tratta di linea, l’energia prodotta dalla frenatura elettrica viene dissipata sui reostati di bordo. Allo scopo di recuperare e reimpiegare comunque l’energia di frenatura, è in corso la realizzazione di un sistema innovativo di recupero dell’energia, appositamente progettato per i sistemi di trazione a 3kVcc. Le linee a 3kVcc costituiscono la maggior parte dei circa 12 mila chilometri di rete ferroviaria elettrificata e sono alimentate da più di 400 sottostazioni.Il prototipo realizzato da RFI è il primo in Europa su una linea di questa potenza elettrica. Ad oggi – prosegue FS – si stima che un impianto di questo tipo possa far risparmiare 100MWh l’anno: attrezzando ad esempio la linea Bologna-Rimini con 10 impianti sui 110 chilometri di lunghezza, si accumula una quantità di energia sufficiente ad alimentare in un anno interi quartieri o paesi situati in prossimità della ferrovia. Nei prossimi mesi è prevista l’installazione completa di un primo prototipo che permetterà di sperimentare e mettere a punto le specifiche tecniche. Dopo tale sperimentazione si potrà estendere la soluzione ad altre linee con particolare riferimento alle linee di valico ed alle linee regionali dove è rilevante la frenatura elettrica. LEGGI TUTTO

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    Mims, istituita la Consulta per le politiche delle infrastrutture e della mobilità sostenibili

    (Teleborsa) – È stata istituita presso il Mims con un decreto firmato dal ministro Enrico Giovannini la Consulta per le politiche delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per l’elaborazione di proposte e indirizzi, l’aggiornamento e la condivisione della valutazione d’impatto delle politiche e degli interventi del Ministero, a partire dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. “Le decisioni sulle attività e i progetti che realizzeremo nei prossimi anni avranno un impatto su persone e imprese, su economia e ambiente – ha commentato Giovannini – È importante raccogliere pareri, dati e valutazioni per perseguire le attività del Ministero in un’ottica di condivisione finalizzata allo sviluppo sostenibile, in linea con la visione espressa nel cambio del nome di questo Ministero”. “Nelle scorse settimane – ha aggiunto il ministro – abbiamo avviato il confronto con le parti sociali, le organizzazioni datoriali, le associazioni ambientaliste e le reti della società civile per ascoltare le loro proposte in merito ai progetti del Mims inseriti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Dopo l’approvazione del PNRR, proseguiremo il dialogo con focus di approfondimento sulle singole missioni del Piano stesso e sui progetti di competenza del Ministero. Mi fa particolarmente piacere aver firmato questo decreto nel corso della giornata mondiale della Terra, perché ci ricorda quanto uno sviluppo sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale sia responsabilità di tutti”. La Consulta raccoglierà studi e analisi, formulerà proposte di carattere normativo e tecnico, promuoverà le migliori pratiche rilevate nelle amministrazioni territoriali o nel settore privato, concorrerà alla trasparenza e all’accountability delle politiche e degli interventi del Ministero e dei loro risultati e analizzerà i costi della transizione alla sostenibilità con l’obiettivo di supportare il Ministero nella definizione del corretto trade-off tra diverse politiche e interventi e propone misure compensative per renderli coerenti e favorevoli. Parteciperanno al nuovo organo le associazioni ambientaliste e delle reti della società civile, le organizzazioni sindacali e i rappresentanti delle federazioni di settore, le organizzazioni imprenditoriali, dell’artigianato, delle cooperative. Le riunioni della Consulta saranno convocate dal ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili con cadenza almeno bimestrale. La partecipazione non comporterà la corresponsione di emolumenti, compensi, indennità o rimborsi. LEGGI TUTTO

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    ENEL, case study dell'università di Oxford su modello sostenibile

    (Teleborsa) – La Said Business School dell’Università di Oxford ha pubblicato un case study dal titolo “Enel: pathways to purposeful transformation through shared value and innovation”. “Questa pubblicazione da parte di un’autorevole istituzione accademica come l’Università di Oxford ci onora – ha commentato Ernesto Ciorra, direttore Innovability del gruppo Enel –. Nel corso degli anni, il nostro Gruppo ha trasformato con successo il proprio business, diventando leader nel valore condiviso e nella sostenibilità: la premessa fondamentale della nostra strategia è ‘sostenibilità uguale valore’, e i pilastri di questa strategia ci impegnano a procedere verso la trasformazione in business a emissioni zero. Per quanto riguarda la creazione di valore condiviso, abbiamo adottato un approccio di innovazione inversa per diffondere e integrare questo concetto in tutta la nostra attività. Per sostenere la crescita delle energie rinnovabili siamo partiti dai mercati emergenti e solo in seguito abbiamo fatto filtrare queste soluzioni verso i nostri mercati europei tradizionali. Inoltre, abbiamo integrato la sostenibilità nell’innovazione attraverso l’Open Innovability, che significa adottare un approccio che fa leva su molteplici ecosistemi creati dai protagonisti dei mercati di tutto il mondo, con l’obiettivo di generare innovazione”.”Enel ha assunto un ruolo di primo piano nella transizione energetica – sottolinea il gruppo in una nota – e ha adeguato il suo purpose aziendale, la sua mission e la sua strategia agli Sdg (Sustainable development goals, Obiettivi di sviluppo sostenibile) delle Nazioni Unite. In particolare, il Gruppo punta direttamente su quattro Sdg principali: Sdg 7 (Energia pulita e accessibile), SDG 9 (Imprese, innovazione e infrastrutture), Sdg 11 (Città e comunità sostenibili), tutti al servizio dell’Sdg 13 (Lotta contro il cambiamento climatico). Il gruppo sta riscuotendo “sempre più attenzione da parte di investitori socialmente responsabili, la cui quota nella società è in costante crescita e rappresenta oggi circa il 13,4% del capitale di Enel, un valore più che raddoppiato rispetto al 2014. Questa strategia – spiega Enel – è stata analizzata a fondo nel case study dell’Università di Oxford ed è stata recentemente confermata dal Cfo di Enel Alberto De Paoli, che ha sottolineato l’importanza di creare valore per tutti gli stakeholder, non soltanto per gli azionisti, procedendo verso una nuova forma di capitalismo chiamata ‘stakeholder capitalism’. Oggi, una strategia che ruota intorno alla sostenibilità è l’unico modo per un’azienda di fare business e sopravvivere a lungo termine, anche a livello finanziario”. LEGGI TUTTO

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    Fiumicino, Etihad continua i test di sostenibilità con l'ecoFlight Abu Dhabi-Roma

    (Teleborsa) – Continuano i test di Etihad Airways, la compagnia aerea nazionale degli Emirati Arabi Uniti, per rendere più sostenibili i suoi voli. È stato infatti operato il primo ecoFlight per il 2021, all’interno del programma Etihad Greenliner per valutare il successo delle iniziative di sostenibilità ambientale implementate sui voli di linea.Il primo ecoFlight del 2021, EY83, è partito il 17 aprile da Abu Dhabi alla volta di Roma Fiumicino e ha testato una serie di iniziative per l’ottimizzazione di rotte e motore, oltre al peso dei prodotti a bordo e l’utilizzo della plastica monouso. L’obiettivo è incorporare queste iniziative nelle operazioni di tutti i giorni del vettore.I test di bordo – rende noto la compagnia aerea – si basano su tre pilastri fondamentali: prodotti sostenibili, introduzione di iniziative identificate durante i precedenti ecoFlight per ridurre l’utilizzo di plastica monouso, e uno studio sulla riduzione complessiva del peso. Inoltre, Etihad ha testato una serie di iniziative per mitigare le sfide imposte dal Covid-19.”Da oltre un anno – afferma Tony Douglas, Group CEO di Etihad Aviation Group – Etihad si è impegnata in maniera significativa e tangibile nel campo della sostenibilità e per il futuro dell’aviazione, prima con il lancio del programma Greenliner in collaborazione con Boeing, GE e altri leader di settore, poi con il nostro obiettivo di dimezzare i livelli di emissioni nette entro il 2035 e di raggiungere le zero emissioni nette entro il 2050″. “Siamo lieti di dare il benvenuto a Fiumicino a questo primo volo ecologico effettuato dal nostro partner Etihad – commenta Marco Troncone, AD di Aeroporti di Roma – che arriva a pochi giorni dall’ottenimento da parte degli aeroporti di Roma Fiumicino e Ciampino, come primi in Europa, del riconoscimento ACA4+ di ACI Europe, il più elevato livello di certificazione in materia di decarbonizzazione”. In particolare – continua Troncone -, in qualità di gestori, sosterremo la progressiva riduzione delle emissioni complessive dei vari stakeholder che operano in aeroporto, come quelle delle compagnie aeree, assicurando, tra l’altro, la disponibilità entro il 2024 di carburanti sostenibili (Sustainable Aviation Fuel), in grado di diminuire le emissioni del 60-80%”. LEGGI TUTTO

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    Errore (SACE): Export si conferma pilastro economia

    (Teleborsa) – “L’Export è da sempre un pilastro oltre che un volano della nostra economia e lo sarà anche quest’anno, con una crescita attesa a doppia cifra. Ma da solo non basterà a rafforzare la competitività del nostro Paese”. Così il Presidente di SACE Rodolfo Errore, commentando i lavori della sessione straordinaria per l’attrazione degli investimenti esteri della Cabina di Regia per l’Italia Internazionale, organizzata dai Ministeri degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dello Sviluppo Economico. “Dobbiamo puntare su politiche economiche espansive, sull’attuazione del piano Next Generation EU, su un sistema finanziario globale focalizzato sull’economia reale, sull’eccellenza del nostro tessuto imprenditoriale e sull’attrazione di investitori internazionali anche alla luce delle importanti opportunità correlate alla implementazione del PNRR. Dobbiamo mettere al centro la sostenibilità, investire su uno sviluppo stabile che riduca le diseguaglianze, perché l’insostenibilità non è solo una questione ambientale ma anche sociale e politica”. “In questo ambito – conclude Errore – SACE ha un ruolo strategico per la competitività del Sistema Paese: attraverso il nostro nuovo mandato a sostegno del mercato domestico e le nostre garanzie ‘green’ supportiamo le nostre imprese in vista della ripartenza dell’Italia, oggi quanto mai attesa e auspicata. Un impegno che portiamo avanti con dedizione e senso di responsabilità in una logica inclusiva al servizio delle generazioni a venire”. LEGGI TUTTO

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    Latini: “SACE sempre più in prima linea a sostegno della competitività del sistema Paese”

    (Teleborsa) – “Il nostro mandato, nel corso dell’anno passato, è stato oggetto di un’evoluzione oltre il sostegno tradizionale all’export e all’internazionalizzazione, con una SACE sempre di più in prima linea nel supporto alla competitività del Sistema Paese”. Questo il commento dell’Amministratore Delegato di SACE Pierfrancesco Latini, intervenuto alla sessione straordinaria per l’attrazione degli investimenti esteri della Cabina di Regia per l’Italia Internazionale, organizzata dai Ministeri degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dello Sviluppo Economico. “In un 2020 particolarmente complesso abbiamo mobilitato risorse per 46 miliardi di euro tra le nostre attività tradizionali a sostegno dell’export e dell’internazionalizzazione, in crescita rispetto all’anno precedente nonostante il contesto, e la nuova operatività di Garanzia Italia e Green New Deal. Il tutto al servizio di circa 15.000 imprese, di cui oltre il 90% PMI e MID corporate”.”SACE in questo ambito – prosegue Latini – è peraltro già in grado di supportare lo sviluppo infrastrutturale sul territorio domestico. Interviene con le proprie garanzie a sostegno del sistema finanziario per la realizzazione di progetti di rilevanza strategica destinati ad esempio al rafforzamento del sistema di trasporto nazionale, alla diversificazione delle fonti energetiche e al potenziamento delle reti di telecomunicazione. A questo si aggiunge l’ampio programma di garanzie domestiche previsto dal Decreto Liquidità, in corso di implementazione con apposito Decreto attuativo, nonché l’operatività legata a progetti green in grado di agevolare la transizione ecologica italiana”.”Ma il nostro ruolo a supporto della capacità del Paese di attrarre gli investimenti internazionali va oltre le garanzie finanziarie. Negli ultimi anni abbiamo lavorato accanto a grandi EPC esteri – le società di ingegneria e costruzioni internazionali – e alle filiere d’impresa. Intervenendo da un lato a supporto finanziario degli EPC favorendone una presenza stabile in Italia, dall’altro sostenendo proattivamente lo scouting di fornitori italiani (in particolare PMI) attraverso iniziative di business matching. L’insediamento degli EPC esteri in Italia può essere davvero strategico, sia per lo sviluppo di un loro business a livello locale, sia per favorire l’accesso diretto alle filiere di eccellenze italiane, presso le quali reperire le expertise e le tecnologie per competere con successo in gare internazionali”. “In conclusione: sostegno all’export partendo dalle vocazioni settoriali nazionali, quelli del Made in Italy e delle filiere produttive a cui si aggiunge un impegno trasversale per le infrastrutture e l’innovazione digitale. Tutto questo per creare un sistema più competitivo, più attrattivo e più sostenibile”. “Questo – conclude – è in sintesi l’impegno che SACE sta mettendo in campo. Un impegno che è parte di uno sforzo collettivo e di sistema che ci vede tutti orientati, istituzioni, finanza e imprese, in un gioco di squadra diretto a un unico obiettivo: quello della ripartenza anche attraverso una maggiore competitività e attrattività del nostro Sistema Paese”. LEGGI TUTTO