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    PNRR, Mase: “Al via nuovi incentivi per l’acquisto di veicoli a zero emissioni”

    (Teleborsa) – Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha adottato il decreto attuativo che regola gli incentivi a fondo perduto per l’acquisto di veicoli elettrici. L’intervento – fa sapere il Mase in una nota – è destinato a persone fisiche e microimprese con residenza o sede legale nelle aree urbane funzionali (città oltre i 50mila abitanti e area di pendolarismo). L’iniziativa, finanziata con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza mette a disposizione 597 milioni di euro.L’obiettivo – spiega la nota – è favorire il rinnovo del parco circolante con veicoli a zero emissioni, contribuendo alla riduzione dell’inquinamento urbano e al miglioramento della qualità dell’aria. Per accedere al contributo, sarà necessario rottamare un veicolo termico fino a euro 5. “Con questo nuovo schema di incentivi – ha dichiarato il ministro Gilberto Pichetto Fratin – vogliamo accelerare la transizione anche nel settore della mobilità privata e commerciale, supportando concretamente cittadini e piccole imprese nei contesti urbani più esposti all’inquinamento. Grazie al PNRR, mettiamo in campo risorse importanti per favorire la diffusione dei veicoli a zero emissioni e contribuire a città più pulite e vivibili. Il sostegno è calibrato per chi ha redditi più bassi e per le microimprese, perché la transizione deve essere sostenibile anche dal punto di vista sociale”.L’incentivo sarà riconosciuto alle persone fisiche per l’acquisto di un’auto elettrica (categoria M1), con un contributo di 9mila o 11mila euro in base al valore ISEE; alle microimprese, per l’acquisto di veicoli elettrici commerciali (categorie N1 e N2), fino a un massimo di 20mila euro per veicolo, nel limite del 30% del prezzo di acquisto e nel rispetto della normativa “de minimis”.Le richieste saranno gestite tramite una piattaforma informatica dedicata, sviluppata da Sogei, che consentirà la registrazione dei beneficiari, dei venditori aderenti all’iniziativa e la generazione dei bonus. Il contributo sarà erogato sotto forma di sconto diretto in fase di acquisto.Le modalità operative e la data di apertura della piattaforma per l’accesso agli incentivi saranno comunicate con apposito avviso sul sito istituzionale del Ministero. LEGGI TUTTO

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    L’energia di Plenitude illumina la città di Agrigento

    (Teleborsa) – Plenitude rinnova la collaborazione con Festivalle diventando Main Partner del festival internazionale di musica e arti digitali che si terràdal 7 al 10 agosto nella Valle dei Templi di Agrigento (Patrimonio UNESCO). Nell’anno di Agrigento Capitale della Cultura, Plenitude – fa sapere la società in una nota – contribuisce a una serie di iniziative volte sia a migliorare l’efficienza energetica del festival e di alcune strutture della città, sia a valorizzare cultura e bellezze del territorio locale.Festivalle, giunto alla sua nona edizione, ospiterà anche quest’anno una lineup di artisti della scena italiana ed internazionale come Vinicio Capossela, The Cinematic Orchestra, Carl Craig e The Fearless Flyer (side project dei Vulfpeck), che si esibiranno in alcuni dei luoghi più suggestivi della città, come la splendida Cava di Tufo che diede i natali ad alcune meraviglie che arricchiscono la Valle dei Templi adiacente. Al tramonto, nel Giardino della Kolymbethra, le note di Festivalle suoneranno sul Plenitude Stage, palco alimentato al 100% da batterie caricate con energia solare prodotta da pannelli fotovoltaici. Oltre al palco, le batterie contribuiranno anche ad alimentare parte dell’area food limitrofa, con l’obiettivo di contribuire a ridurre l’impatto ambientale della manifestazione.Plenitude si è impegnata anche in altri progetti sul territorio agrigentino. Provvederà ad esempio alla sostituzione dei proiettori della storica Cattedrale di San Gerlando con nuovi fari LED a basso consumo, permettendo l’illuminazione della scalinata. L’obiettivo – spiega la nota – è quello di valorizzare un simbolo della città dall’importante valore architettonico, il Duomo, esaltandone la portata artistica e migliorandone al contempo l’efficienza energetica. Nel mese di settembre, questo rinnovato luogo iconico della città, verrà inaugurato con un evento che vedrà protagonisti Whitemary, cantautrice e producer abruzzese di formazione jazz e contaminazioni elettroniche e Carlo Amleto, poliedrico pianista siciliano, che si esibirà in una performance cantautoriale.Il percorso avviato dalla Società e dagli organizzatori di Festivalle nel 2024 con l’installazione di pannelli solari sul tetto dell’Oratorio Santa Rosa, continua anche con altri progetti di efficientamento energetico. Verrà installato un ulteriore impianto solare sul tetto del MUDIA, il Museo Diocesano di Agrigento che sorge nell’area circostante il Duomo, contribuendo così ad alimentare ilmuseo e il suo giardino, luoghi in cui vengono periodicamente ospitati eventi culturali, con energia proveniente da fonti rinnovabili. È stato inoltre eseguito uno studio di fattibilità per l’installazione di altri due impianti solari. L’obiettivo che la Società si è posta è quello di realizzare nei prossimi mesi il primo impianto presso l’ex carcere di San Vito – nuovo centro culturale della città gestito da FarmCultural Park, hub per l’arte contemporanea, la creatività e l’innovazione sociale che ha costruito il primo parco turistico culturale in Sicilia – e posizionare il secondo impianto sui tetti della sede dell’associazione, a Favara, nella provincia agrigentina. Gli edifici interessati dalle attività di efficientamento di Plenitude ospiteranno anche la prossima Italian Jazz Conference, una due giorni di talk ed eventi musicali a tema jazzistico che si terrà questo autunno. LEGGI TUTTO

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    Rinnovabili, solare principale fonte elettrica in Europa

    (Teleborsa) – A giugno 2025 l’energia solare ha segnato un traguardo storico, diventando per la prima volta la principale fonte di produzione elettrica nell’Unione europea. Secondo il report pubblicato da Ember, il fotovoltaico ha generato il 22,1% dell’elettricità totale prodotta nei 27 Paesi membri, superando sia il gas (14,4%) che il carbone (6,1%). Per l’Alleanza per il Fotovoltaico in Italia si tratta di un segnale chiaro di come la transizione energetica sia in pieno corso, e l’energia solare ne è ormai la protagonista.Secondo i dati del report, sono almeno 13 i Paesi dell’Unione che hanno raggiunto un record mensile di energia solare. Risultati importanti si sono avuti, ad esempio, nei Paesi Bassi, dove il 40,5% dell’elettricità è arrivato dal sole, e in Grecia dove la quota ha raggiunto il 35,1%. In generale, queste prestazioni si sono rivelate fondamentali per rispondere a picchi di domanda durante le ondate di calore.Anche in Italia il fotovoltaico sta assumendo un ruolo sempre più rilevante, come confermato dai dati più recenti forniti da Terna. A maggio 2025, le fonti rinnovabili hanno registrato un record storico, coprendo il 55,9% della domanda elettrica, il valore più alto mai raggiunto. Di questa quota, il fotovoltaico ha prodotto il 37,2%, trainato dall’entrata in esercizio di nuovi impianti utility scale. Mentre il mese di giugno ha sancito un nuovo massimo per la produzione elettrica da fotovoltaico (42,6%), che ha superato quella da idrolettrico (37,3%), da sempre la principale fonte rinnovabile nel Paese.”L’Italia è tra i Paesi dove l’abbondanza di energia solare è in grado di offrire benefici su tre assi strategici decisivi – ha dichiarato l’Alleanza per il Fotovoltaico in Italia –. Innanzitutto, può contribuire a rafforzare la sicurezza energetica nazionale: una produzione solare ampia, distribuita e prevedibile consente di ridurre la dipendenza dalle fonti fossili importate e dalle dinamiche geopolitiche, garantendo maggiore stabilità e resilienza. In secondo luogo, l’energia solare può giocare un ruolo essenziale nel contenimento del costo dell’elettricità. L’elevata disponibilità di produzione nelle ore di picco contribuisce a diminuire i prezzi all’ingrosso, con benefici diretti per tutto il sistema economico. Infine, l’espansione della capacità solare consente una progressiva sostituzione delle fonti fossili, accelerando il processo di decarbonizzazione del sistema elettrico, in linea con gli obiettivi del Green Deal europeo e con il Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC)”.L’Alleanza per il Fotovoltaico richiama l’attenzione delle istituzioni “sull’urgenza di accompagnare questa crescita con scelte coerenti e lungimiranti. Servono – sottolinea l’Alleanza – regole stabili, iter autorizzativi più rapidi e trasparenti e aste FER pienamente accessibili ai progetti utility scale. È necessario non rallentare un percorso che sta già portando benefici concreti al Paese in termini di sicurezza, competitività ed emissioni evitate”.”Il sorpasso storico del fotovoltaico in Europa – conclude l’Alleanza – va ben oltre il suo aspetto immediato: è la chiara dimostrazione della maturità, efficienza e importanza cruciale di questa tecnologia per il nostro futuro energetico. L’Italia possiede tutte le condizioni per giocare un ruolo da protagonista, ma sono necessarie decisioni chiare per non mancare questa opportunità”.(Foto: Zbynek Burival on Unsplash ) LEGGI TUTTO

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    Sostenibilità: Mundys abbatte di oltre un terzo le sue emissioni globali

    (Teleborsa) – Dal 2019 Mundys ha ridotto del 35% le proprie emissioni dirette di CO2, avvicinandosi all’obiettivo Net Zero fissato per il 2040. Tra le direttrici strategiche del business condotto dalla società, leader globale nel settore della mobilità, l’ESG è stata infatti codificata in un framework che stabilisce obiettivi chiari, trasparenti e misurabili. Tra le iniziative più tangibili – sottolinea la società in una nota – l’ampliamento della rete di ricarica per veicoli elettrici, che oggi conta già oltre 1.350 punti attivi e che raggiungerà quota 6mila entro il 2031. Il piano di Gruppo prevede oltre 5mila installazioni nelle aree di parcheggio aeroportuali e oltre 900 punti di ricarica in ambito autostradale. L’impegno si estende all’economia circolare con il 75% dei rifiuti prodotti già recuperato, percentuale che sale all’82% per le pavimentazioni aeroportuali e stradali. In ambito energetico, entro il 2030, il 90% dell’elettricità acquistata dovrà provenire da fonti rinnovabili. A conferma della centralità della sostenibilità del proprio modello di sviluppo a giugno AdR ha siglato un protocollo d’intesa con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per avviare campagne di sensibilizzazione ambientale rivolte a passeggeri e operatori aeroportuali.Un impegno che si affianca a soluzioni già operative nello scalo romano, come l’impianto idrico duale, che permette il riutilizzo dell’acqua in aeroporto riducendo a solo il 25% il consumo reale di acqua potabile. Il Gruppo ha già ridotto di circa il 21% le emissioni da acquisto di beni e servizi per km percorso sulle autostrade e in ambito aeroportuale è stato fissato un target di riduzione per passeggero del 19% al 2030 e del 29% al 2035 delle emissioni degli aerei in atterraggio e decollo dallo scalo di Fiumicino per passeggero. Un obiettivo da raggiungere con azioni concrete quale l’adozione di SAF – Sustainable Aviation FuelSul piano sociale, la parità di genere è un pilastro fondamentale: nel 2024, le donne rappresentano il 36% della forza lavoro e circa il 33% dei ruoli manageriali. L’obiettivo è raggiungere almeno il 35% entro il 2030.Il percorso di Mundys è stato riconosciuto da tutti i principali indici ESG: “A list” da CDP, “negligible ESG Risk” da Sustainalytics, 95/100 da GRESB e rating A da MSCI. Nel 2023, la SBTi ha certificato che gli obiettivi di riduzione delle emissioni del Gruppo sono coerenti con una traiettoria di contenimento del riscaldamento globale entro 1,5°C.La sostenibilità – prosegue la nota – è diventata anche un pilastro strategico in ambito finanziario: Mundys ha integrato criteri ESG nella propria strategia finanziaria, attivando strumenti per un valore complessivo di circa 5 miliardi di euro, tra cui green bond, sustainability-linked bond e loan legati alle performance di sostenibilità. “Mundys prosegue il suo percorso di crescita sostenibile contribuendo concretamente a un impatto positivo sull’ambiente, la società e l’economia dei territori in cui opera mentre continua la focalizzazione sulla crescita e sugli investimenti. I progressi compiuti lungo la roadmap ESG al 2030 testimoniano un impegno solido per uno sviluppo sostenibile del settore infrastrutturale nel quale opera a livello globale” ha dichiarato Katia Riva, Chief Sustainability & Transformation Officer di Mundys.L’impegno di Mundys per la sostenibilitàTra i progetti più innovativi, spiccano quelli di Aeroporti di Roma. Nel gennaio 2025, AdR ha inaugurato presso l’aeroporto di Fiumicino la Solar Farm, un impianto fotovoltaico da 22 MWp. L’infrastruttura – la più grande in Europa per autoconsumo in ambito aeroportuale e la seconda a livello mondiale – si estende per quasi 2,5 km lungo la pista 3 ed è composta da circa 55mila pannelli solari. L’impianto, che contribuirà a ridurre le emissioni di CO2 dello scalo di oltre 11mila tonnellate all’anno, è parte di un progetto più ampio che prevede il raggiungimento di una potenza complessiva di circa 60 MWp, sufficiente a coprire il fabbisogno energetico annuo di 30mila famiglie italiane. Con queste soluzioni, Fiumicino si conferma oggi come un modello unico in Europa per l’adozione di tecnologie sostenibili e l’integrazione di sistemi avanzati di efficienza energetica.Un’altra iniziativa innovativa è il progetto Pioneer, un sistema di storage energetico basato su batterie ibride second life. Il progetto, sviluppato con Enel e l’Istituto Fraunhofer e cofinanziato dall’Innovation Fund UE, riutilizza 762 pacchi batteria da Nissan, Mercedes e Stellantis, trasformati in un sistema BESS da 10 MWh e 2,5 MW di potenza. Integrato con la Solar Farm, consente di immagazzinare l’energia solare prodotta in eccesso e di renderla disponibile nelle ore serali, con un risparmio ulteriore di 1.500 tonnellate di CO2all’anno.Osservatorio Telepass, con il telepedaggio oltre 71mila tonnellate di CO2risparmiateUn contributo concreto alla riduzione delle emissioni climalteranti arriva dai sistemi di pagamento automatico del pedaggio. Secondo lo studio “Il fattore Telepass”, condotto dall’omonimo Osservatorio in collaborazione con l’Università Ca’ Foscari Venezia, nel 2024 l’utilizzo dell’obu sulla rete autostradale italiana ha permesso di evitare l’emissione di oltre 71mila tonnellate di CO2, equivalenti a più di 10mila viaggi intorno alla Terra o oltre 1.100 viaggi Terra-Luna. I benefici non si fermano all’ambiente: grazie all’eliminazione delle soste ai caselli, sono stati risparmiati oltre 59mila giorni complessivi di attesa e un consumo di carburante pari a più di 8 milioni di euro. LEGGI TUTTO

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    Green bond eurozona, dopo anni in forte crescita devono affrontare nuovi venti contrari

    (Teleborsa) – Nel periodo 2014-2024, in base ai dati forniti dall’Agenzia Europea per l’Ambiente, il mercato dei green bond nell’Unione europea ha registrato una forte crescita e le emissioni green (corporate e governative) hanno raggiunto alla fine del 2024 il 6,9% sul totale del debito circolante. Lo si legge in report di Intesa Sanpaolo firmato da Federica Migliardi, Fixed Income Strategist.Nel corso del 2025, alcuni fattori potrebbero rallentare il ritmo di crescita registrato negli anni precedenti: il livello di elevata incertezza (gli ultimi quattro mesi sono stati caratterizzati da un elevato livello di incertezza, per il rischio di un’escalation nella guerra commerciale); le nuove priorità di spesa per i paesi UE (con le previsioni di un innalzamento della spesa per la difesa, le esigenze di spesa derivanti dalla transizione climatica rischiano di passare temporaneamente in secondo piano); la nuova amministrazione Trump (che ha reso operativi alcuni provvedimenti che frenano la transizione climatica con inevitabili impatti anche a livello globale).Viene fatto notare che attualmente il debito governativo circolante nell’Eurozona risulta pari a 317 miliardi di euro circa, 50 miliardi in più rispetto a luglio 2024. Se consideriamo anche i green bond dell’Unione Europea il totale di green bond sale a 392 miliardi di euro.Le emissioni governative dell’Eurozona nei primi sei mesi del 2025 hanno registrato un calo rispetto agli anni precedenti attestandosi a 42 miliardi, 8 miliardi in meno rispetto al 2024 ed al 2023, sui livelli osservati nel primo semestre del 2022. In prospettiva, Intesa si attende che l’offerta di green bond nella seconda parte dell’anno si attesti a 22 miliardi di euro (compresi i green bond dell’Unione europea), portando l’offerta complessiva per il 2025 a 70 miliardi, in linea con il livello del 2024. LEGGI TUTTO

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    Enilive pubblica il suo primo Report di Sostenibilità: è online Enilive For 2024

    (Teleborsa) – Enilive, società dedicata ai prodotti e ai servizi per la mobilità, pubblica oggi Enilive For 2024, il suo primo Report di Sostenibilità. Il Report, disponibile online, – fa sapere Enilive in una nota – racconta l’impegno di Enilive per fornire soluzioni progressivamente più decarbonizzate per la transizione energetica e contribuire così all’obiettivo di Eni di raggiungere la carbon neutrality al 2050. “Un impegno – sottolinea la nota – che nel 2024 per Enilive si è concretizzato attraverso la costante evoluzione dei propri impianti industriali nel mondo, con particolare attenzione all’efficienza operativa e all’uso razionale delle risorse naturali, oltre che attraverso l’aumento della produzione e distribuzione di nuovi vettori per la mobilità, come i biocarburanti HVO, e lo sviluppo di nuovi servizi anche nella rete delle circa 5.300 Enilive Station in Europa dove, ogni giorno, transita oltre un milione e mezzo di clienti”. “La mobilità è uno dei settori che più richiedono cambiamenti urgenti e significativi capaci di generare impatti positivi e concreti nella vita delle persone e nei territori: Enilive ha un legame con le esperienze quotidiane di milioni di persone, con le loro consuetudini e con il loro futuro. Abbiamo l’ambizione di accompagnare clienti, comunità e partner lungo un percorso di trasformazione reso possibile da nuove soluzioni tecnologiche, modelli di servizio innovativi e nuove competenze. Un cambiamento che nasce anche dall’ascolto, dalla trasparenza, dalla condivisione e dalla capacità di creare alleanze per generare valore”, scrivono Stefano Ballista e Marco Petracchini, amministratore delegato e presidente di Enilive, nella lettera agli stakeholder in apertura del Report di Sostenibilità.Enilive For 2024 ripercorre gli obiettivi prefissati, quelli raggiunti e le iniziative intraprese dalla società durante lo scorso anno. Consolidati gli asset industriali delle bioraffinerie di Venezia e di Gela e della bioraffineria in joint venture St. Bernard Renewables in Louisiana (Stati Uniti d’America), nel 2024 Enilive ha portato avanti nuovi progetti di bioraffinazione in Malesia, in Corea del Sud e in Italia, e ha confermato l’obiettivo al 2030 di aumentare la capacità produttiva di biocarburanti a oltre 5 milioni di tonnellate l’anno, con la possibilità di produrre oltre 2 milioni di tonnellate l’anno di SAF (Sustainable Aviation Fuel, carburante sostenibile per l’aviazione), in funzione delle esigenze del mercato. Le bioraffinerie Enilive sono alimentate da materie prime rinnovabili, prevalentemente scarti e residui, in un’ottica di economia circolare.Il documento descrive il processo di integrazione degli obiettivi di sostenibilità nel business, ovvero – conclude la nota – “la costante attenzione alle dimensioni ambientale, sociale ed economica sin dalle fasi di progettazione dei modelli produttivi e dell’offerta integrata di servizi per la mobilità. Dalla sicurezza sul lavoro ai progetti per le comunità locali, dalla protezione dell’ambiente alla valorizzazione delle persone, il report testimonia la ricerca attiva di opportunità per implementare un modello di mobilità sempre più sostenibile e socialmente equo, in ogni ambito”. LEGGI TUTTO

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    Idrogeno protagonista a Bari: istituzioni, imprese e stakeholder insieme per l’ecosistema “H2Puglia2030”

    (Teleborsa) – Dopo le prime due tappe a Udine e Milano, si è conclusa con grande partecipazione la terza tappa del Tour H2InComune, svoltasi presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Bari. L’evento, dedicato a valorizzare il ruolo strategico dell’idrogeno per la decarbonizzazione e lo sviluppo sostenibile della Puglia, ha visto la presenza di istituzioni, imprese, enti di ricerca e rappresentanti del mondo produttivo.L’iniziativa itinerante, promossa da H2IT – Associazione Italiana Idrogeno e da RENAEL – Rete Nazionale delle Agenzie Energetiche Locali, nasce con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’idrogeno e promuovere una nuova consapevolezza tra i decisori pubblici. La giornata ha offerto un importante momento di confronto sulle opportunità date dall’idrogeno come vettore energetico e sulle prospettive di attuazione della Strategia Regionale dell’Idrogeno “H2Puglia2030”.I lavori si sono aperti con gli interventi di Elda Perlino, assessora all’Ambiente Comune di Bari e Gianna Elisa Berlingerio, direttrice del Dipartimento di Sviluppo Economico – Regione Puglia, che hanno illustrato i punti chiave della Strategia Regionale H2Puglia2030, approvata dalla Giunta nel dicembre 2022, al termine di un ampio processo partecipativo che ha coinvolto cittadini, imprese, organizzazioni pubbliche e private.Sono poi intervenuti Luca Ventorino, segreteria Tecnica Dipartimento Energia del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Giovanna Pozzi, vicepresidente H2IT, Piergabriele Andreoli, presidente di RENAEL, Nicola Bonasia, Delegato “Transizione energetica” – ANCI Puglia, Carmela Iadaresta, dirigente Sezione Trasporto Pubblico Locale e Intermodalità – Regione Puglia in rappresentanza dell’Assessorato ai Trasporti e Mobilità Sostenibile e, infine, Antonella Sasso del Dipartimento di Sviluppo Economico – Regione Puglia.Durante l’incontro, sono stati illustrati i principali progetti in corso e le infrastrutture strategiche che stanno contribuendo a trasformare la Puglia in un ecosistema all’avanguardia per l’innovazione energetica. Tra questi, la Puglia Green Hydrogen Valley (PGHV), una delle prime iniziative nazionali dedicate alla produzione e utilizzo su larga scala di idrogeno rinnovabile che prevede la realizzazione di due impianti di elettrolisi nei territori di Brindisi e Taranto, alimentati esclusivamente da fonti rinnovabili dedicate e da acqua trattata proveniente dai depuratori dell’Acquedotto Pugliese. Inoltre, una sessione dei lavori è stata dedicata ai progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per la produzione di idrogeno rinnovabile nelle aree dismesse evidenziando le straordinarie potenzialità del territorio. Grazie all’ampia disponibilità di risorse rinnovabili e alla presenza di importanti distretti industriali, questa area si conferma come contesto ideale per lo sviluppo di una Hydrogen Valley. Particolare attenzione è stata dedicata anche ai progetti di riconversione delle linee ferroviarie, che rappresentano un tassello fondamentale per favorire la mobilità sostenibile e integrare l’idrogeno nei trasporti regionali.La strategia H2Puglia2030La strategia dell’Idrogeno in Puglia pone la decarbonizzazione al centro delle politiche regionali, integrando la catena del valore dell’idrogeno e promuovendo sinergie tra i settori dell’energia, dell’industria e dei trasporti. Questo approccio, basato sulla sostenibilità e sull’innovazione, mira a consolidare il ruolo della Puglia non solo come hub energetico nazionale, ma anche come esempio virtuoso di transizione ecologica a livello europeo. Tra le infrastrutture chiave evidenziate durante l’evento, rientrano i progetti per la realizzazione di elettrolizzatori di ultima generazione e la costruzione di reti di distribuzione dell’idrogeno, che collegheranno gli impianti di produzione con i principali distretti industriali e i porti pugliesi, per la decarbonizzazione del sistema industriale locale. È stato, inoltre, sottolineato l’impegno della Regione nel monitoraggio continuo dei progetti, con l’obiettivo di garantire trasparenza e massimizzare l’impatto degli investimenti, come evidenziato dalla piattaforma di monitoraggio dedicata. Con la strategia H2Puglia2030, la Puglia si conferma un esempio di eccellenza nella pianificazione e nell’attuazione di politiche energetiche innovative, ponendosi come modello per altre regioni italiane ed europee.”L’idrogeno – afferma Alberto Dossi, presidente di H2IT – rappresenta una risorsa strategica importantissima per il futuro energetico del nostro Paese e per lo sviluppo sostenibile dei territori, ponendosi come un pilastro fondamentale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione. In questo contesto, è indispensabile adottare un approccio collaborativo che coinvolga istituzioni, aziende e comunità locali, così da affrontare con efficacia le sfide della transizione energetica e cogliere le molteplici opportunità offerte dall’idrogeno. La Puglia, grazie a una visione integrata e a un percorso condiviso con i principali stakeholder, sta valorizzando appieno le sue straordinarie peculiarità territoriali – dalla ricchezza di risorse rinnovabili alle competenze industriali consolidate – trasformandole in un esempio virtuoso di sostenibilità e innovazione per il futuro del nostro sistema energetico”.”Il senso di H2InComune – dichiara Andreoli – è quello di portare l’idrogeno e tutto ciò che rappresenta in termini di opportunità, sviluppo, resilienza, dentro la quotidianità degli enti locali e farlo diventare materia viva, progettualità concreta e cambiamento reale”.”L’idrogeno – sottolinea Berlingerio – rappresenta per la Puglia una leva strategica per accelerare la transizione energetica e industriale. Stiamo dando forma a un vero ecosistema regionale dell’idrogeno, che integra ricerca applicata, imprese innovative, infrastrutture intelligenti e territori. Al centro ci sono i talenti: giovani ricercatori, tecnici specializzati, startup e PMI che vogliamo trattenere e attrarre, investendo in competenze, sperimentazione e nuovi modelli produttivi. La nostra sfida è creare reti solide tra pubblico e privato, tra mondo produttivo e sistema della conoscenza, per fare della Puglia un nodo strategico nelle catene europee dell’idrogeno verde. Non vogliamo subire la transizione: vogliamo guidarla, generando valore, lavoro di qualità e autonomia energetica”.L’evento è stato realizzato in collaborazione con Regione Puglia, Camera di Commercio di Bari e con il supporto organizzativo di AESS – Agenzia per l’energia e lo sviluppo sostenibile, ha avuto il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, ANCI Puglia e dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari. LEGGI TUTTO

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    Anima, Standard Ethics conferma il rating “EE+”

    (Teleborsa) – Standard Ethics ha confermato il Corporate Standard Ethics Rating (SER) “EE+” ad Anima Holding. Si tratta del settimo notch su nove (nella fascia “Very Strong”) della scala usata dall’agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità. La società del settore del risparmio gestito italiano, che opera principalmente nelle aree di gestione dei portafogli e gestione collettiva, è stata oggetto di un’OPA da parte di Banco BPM, conclusa con successo nell’aprile 2025.Continua il processo di consolidamento della strategia di sostenibilità di Anima, sancita nella Politica di Sostenibilità e nel Piano di Sostenibilità, come testimoniato dall’adesione della Capogruppo e delle SGR controllate ai principali framework internazionali di riferimento. L’impianto normativo interno consiste di politiche allineate ai principi internazionali promossi da Onu, Ocse e Ue, così come previsto dalle migliori pratiche del governo societario.Il 2024 rappresenta un anno di sostanziale continuità con l’esercizio precedente, con importanti sforzi per lo sviluppo della rendicontazione (ancorché volontaria) in ottica di compliance alle evoluzioni normative europee e alle attività della Fondazione Anima. Le Politiche per la gestione degli investimenti responsabili delle SGR sono oggetto di aggiornamento in un’ottica di continuo miglioramento. Gli impatti sono registrati nell’apposita rendicontazione.Si registra un ulteriore ampliamento dell’offerta con nuovi fondi allineati alla normativa europea di riferimento (SFDR). LEGGI TUTTO