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    Commercialisti, De Lise: “Sviluppare competenze legate a sostenibilità”

    (Teleborsa) – “Sviluppare competenze specifiche sulle tematiche legate alla sostenibilità, ambito in cui si prevede che saranno richieste nei prossimi anni nuove professionalità, è fondamentale per la categoria dei dottori commercialisti”. Questo l’obiettivo – come spiega Matteo De Lise, presidente dell’Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti contabili – del Corso sulla Sostenibilità organizzato dalla Fondazione Centro Studi Ungdcec in collaborazione con Fondazione Oibr (Organismo Italiano di Business Reporting) e con la partecipazione di Assobenefit e Double-you Welfare Management di Zucchetti”.”Attraverso il coinvolgimento di relatori di rilievo nel panorama nazionale e internazionale, tra cui un advisor dell’Un Sdg Joint Fund e due membri della Task Force Efrag sulla rendicontazione, i partecipanti – prosegue De Lise – analizzeranno con un approccio multidisciplinare le implicazioni della sostenibilità su tutto ciò che concerne il lavoro dei commercialisti, dalla rendicontazione al controllo di gestione, dalla revisione alla comunicazione, con un focus sulle società benefit. Il Corso sulla Sostenibilità vuole rispondere alla richiesta di nuovi approcci nell’attività di impresa e nello svolgimento della professione, che prevede una crescente attenzione alla transizione ecologica. Le crisi di oggi richiedono l’integrazione di concetti di valore più completi, orientati non solo ai parametri finanziari, ma che coinvolgano maggiormente le persone e l’ambiente in cui l’impresa opera. Integrare obiettivi di redditività e di sostenibilità, coinvolgendo gli stakeholder di riferimento, permette all’impresa di generare valore nel lungo periodo. Tutto il mondo finanziario – conclude il presidente dell’Ungdcec – si sta già muovendo per misurare sempre più il merito creditizio considerando parametri anche non finanziari”. LEGGI TUTTO

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    Sostenibilità, da Intesa Sanpaolo 15 milioni di euro per le biciclette Bianchi con garanzia green SACE

    (Teleborsa) – Da Intesa Sanpaolo un supporto di 15 milioni di euro per i nuovi progetti di crescita sostenibile di F.I.V. E. Bianchi S.p.A., storica azienda nata a Milano nel 1885 e oggi tra i marchi leader nel mondo nella produzione di biciclette ed e-bike. Di questi, 5 milioni di euro – fa sapere Intesa Sanpaolo in una nota – saranno finalizzati all’acquisto dell’area dove sorgerà a Treviglio il polo produttivo. Il finanziamento di 10 milioni di euro – finalizzato alla realizzazione del nuovo insediamento produttivo caratterizzato da linee di produzione tecnologicamente avanzate, da un’autonomia dal punto di vista energetico e dalla creazione di nuovi posti di lavoro – è assistito dalla Garanzia Green di SACE e rientra nella provvista da 1 miliardo di euro concessa da Cassa Depositi e Prestiti per agevolare il credito alle PMI e alle Mid Cap. L’intervento complessivo rientra nel piano più ampio di Intesa Sanpaolo di supporto agli investimenti delle aziende nella transizione ambientale e negli obiettivi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).”La nuova sede Bianchi si estenderà su un’area di 30mila mq, dei quali oltre 17mila destinati alla produzione, nell’ambito di un più ampio progetto di rinnovamento e di valorizzazione del Made in Italy – dichiara Fabrizio Scalzotto, ceo Bianchi –. Centrale è nella visione e nella strategia di Bianchi, l’avvio di un processo di reshoring che, grazie anche al supporto ed alla collaborazione di Intesa Sanpaolo, riporterà in Italia competenze tecniche e produttive che negli ultimi decenni avevano trovato sede fuori dall’Europa”.”L’operazione con Bianchi, storico e rappresentativo esempio del Made in Italy nel mondo, conferma l’impegno di Intesa Sanpaolo per ridefinire le strategie delle PMI in chiave innovativa, assicurando il sostegno finanziario per gli investimenti con forte valenza in termini di sostenibilità sotto il profilo ambientale, sociale e di governance d’impresa, in coerenza con le iniziative del PNRR – afferma Tito Nocentini, direttore regionale Lombardia Nord Intesa Sanpaolo –. Il sostegno odierno si aggiunge agli oltre 700 milioni di euro erogati sino ad oggi alle PMI lombarde che ambiscono a migliorare la propria competitività sui mercati nazionali ed internazionali attraverso l’irrinunciabile strada dello sviluppo e dell’efficientamento dei processi tecnologici, della riduzione delle emissioni ambientali e della valorizzazione del capitale umano”.”Con questa operazione – dichiara Enrica Delgrosso, responsabile Mid Corporate del Nord-Ovest di SACE – prosegue il nostro impegno a sostegno di progetti in grado di agevolare la transizione ecologica italiana, in linea con il Green New Deal. Siamo orgogliosi di supportare una realtà come Bianchi, storica eccellenza italiana e leader nel settore del ciclismo, che ha scelto di porre al centro dei propri piani di crescita tanto l’innovazione, quanto la sostenibilità”. LEGGI TUTTO

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    BPER Banca confermata Top Employer nel 2022

    (Teleborsa) – BPER Banca è fra i migliori datori di lavoro in Italia anche nel 2022. La banca si conferma infatti “Top Employers Italia 2022″ secondo la ricerca stilata annualmente dal Top Employers Institute, che analizza le eccellenze aziendali nelle politiche e strategie HR.La certificazione Top Employers viene rilasciata solo alle aziende che raggiungono e soddisfano elevati standard internazionali richiesti dalla HR Best Practices Survey. E riconosce le Best Practices in sei macro aree: People Strategy, Engagement, Talent Acquisition, Learning, Well-being, Diversity & Inclusion e molti altri.In Italia sono state certificate 131 aziende, di cui solo 10 nel settore bancario, mentre nel mondo i sono circa 1800 aziende Top Employer in 123 Paesi.”Top Employers riconosce e premia per il terzo anno consecutivo la qualità del nostro lavoro in termini di gestione e valorizzazione delle Risorse Umane”, commenta Giuseppe Corni, Chief Human Resource Officer del Gruppo BPER Banca, aggiungendo “questa certificazione assume un valore particolare in un anno che, sebbene ancora segnato dalla pandemia, ha visto BPER Banca crescere e accogliere con successo oltre 5.000 persone provenienti da altri istituti bancari”. LEGGI TUTTO

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    Sostenibilita` ambientale, da UniCredit finanziamento da 2,5 milioni di euro a supporto di A.D. Compound

    (Teleborsa) – UniCredit ha perfezionato un’operazione di finanziamento da 2,5 milioni di euro nei confronti di A.D. Compound S.p.A., azienda di rilievo internazionale specializzata nella produzione di compound di materiale polipropilenico riciclato con sede a Galliate (NO). L’iniziativa, – spiega Unicredit in una nota – e` finalizzata a consolidare il risultato dell’azienda e a implementarne ulteriormente la sostenibilita` del processo produttivo. L’obiettivo e` quello di conseguire i propositi di Agenda 2030, declinati nei 17 Sustainable Development Goals varati nel 2015 dall’ONU per le persone, il pianeta e la prosperita`. Questo finanziamento, assistito dal Fondo Centrale di Garanzia, – si legge nella nota – fa parte del programma Finanziamento Futuro Sostenibile con cui UniCredit supporta le imprese che si impegnano a incrementare e affinare il proprio profilo di sostenibilita` per un mondo migliore, grazie al conseguimento di risultati basati su criteri ESG: Environmental, Social e Governance. In particolare, i fondi messi a disposizione di A.D. Compound consentiranno all’azienda di accedere tempestivamente alle piu` recenti e avanzate tecnologie, con la triplice finalita` di alzare ulteriormente l’asticella dell’efficientamento energetico, di completare la conversione della flotta aziendale verso modelli di autovetture a basso impatto per emissione di CO2 e di sostenere una campagna di sensibilizzazione interna – rivolta a dipendenti, fornitori e partner – per l’adozione di comportamenti virtuosi in termini di risparmio energetico.”Il nostro impegno a sostegno dell’ambiente – dichiara Paola Garibotti, responsabile regionale Nord Ovest di UniCredit – si e` ben concretizzato nel programma Finanziamento Futuro Sostenibile, attraverso il quale concediamo a un’impresa di stipulare un finanziamento previa raggiungimento entro 3 anni di 2 obiettivi in ambito ESG. Desideriamo, infatti, dare il nostro contributo perche´ cresca l’attenzione verso tematiche di sostenibilita`. Ecco perche´ la trasformazione digitale ed ecologica e` uno dei driver di crescita su cui facciamo leva nel nostro piano di sostegno della crescita e della ripresa del Paese”. “Questa operazione con UniCredit – spiega Davide Mercandalli, ceo di A.D. Compound S.p.A. – e` per noi motivo di grande orgoglio. Conferma infatti il nostro trentennale successo nella valorizzazione dei prodotti di scarto industriale. Possiamo infatti affermare di aver intrapreso la strada dello sviluppo sostenibile secondo i canoni dell’economia circolare ben prima del programma d’azione di Agenda 2030. Quando trent’anni fa io e mio fratello Andrea abbiamo deciso di orientare l’azienda di famiglia nel processo di compoundazione da scarti di polipropilene, sapevamo che il percorso sarebbe stato lungo e complesso. Ma la collaborazione con partner specializzati, la qualita` dei prodotti, tra i quali, recentemente, anche i compound a base biologica, ha premiato la nostra visione. I sostegni finanziari di UniCredit si inseriscono in un processo di costante evoluzione, incremento e miglioramento dei nostri impianti, da sempre all’avanguardia tecnologica. L’opportunita` di un loro incessante e immediato aggiornamento rappresenta un valore aggiunto non solo per l’azienda, ma per la comunita` in cui operiamo e il mondo che ci circonda”. LEGGI TUTTO

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    Webuild, collocato sustainability-linked bond per 400 milioni di euro

    (Teleborsa) – Webuild ha collocato un sustainability-linked bond per 400 milioni di euro. I proventi netti delle obbligazioni senior non garantite a tasso fisso legate a performance di sostenibilità saranno utilizzati per rifinanziare parte dell’indebitamento esistente e per scopi generali della società. “Il successo del collocamento del sustainability linked bond di Webuild conferma il significativo apprezzamento, da parte della comunità finanziaria internazionale e nazionale, della strategia di Webuild perseguita negli ultimi anni e rappresenta inoltre un segnale di fiducia sull’Italia e sulla sua capacità di realizzare gli obiettivi del PNRR per le infrastrutture”, ha commentato Massimo Ferrari, general manager del gruppo.La data di scadenza delle obbligazioni è il 28 luglio 2026 e la relativa cedola annuale è del 3,875%. L’emissione è la prima per la società nel mercato “Sustainability-Linked” ed è legata al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione del 50%, entro il 2025, della carbon intensity emissions (Scope 1 & 2), contribuendo all’avanzamento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) fissati dalle Nazioni Unite – SDG 9 (Industry, Innovation and Infrastructure) e 13 (Climate Action), in linea con il Sustainability Linked Financing Framework di Webuild.Questa operazione contribuisce ad ottimizzare ulteriormente il profilo del debito corporate, estendendo la durata media a 3,7 anni, con oltre il 90% delle scadenze a partire dal 2024 e incrementando la componente a tasso fisso a oltre l’85%. Durante il collocamento sono stati raccolti ordini per circa 900 milioni di euro, in esubero per oltre 2,2 volte, con una domanda rilevante da parte di investitori nazionali e internazionali, provenienti soprattutto da Gran Bretagna, Germania e Francia.Le obbligazioni saranno riservate esclusivamente a investitori qualificati, con esclusione di collocamento negli Stati Uniti d’America ed altri paesi selezionati, e saranno quotate presso il Global Exchange Market della Borsa di Dublino (Euronext Dublino). L’emissione delle obbligazioni è prevista per il 28 gennaio 2022. BofA Securities Europe SA, Goldman Sachs International, Intesa Sanpaolo S.p.A. – Divisione IMI Corporate & Investment Banking, Natixis e UniCredit Bank AG agiscono in qualità di Joint Lead Managers, e Banca Akros S.p.A. – Gruppo Banco BPM, Banco Bilbao Vizcaya Argentaria S.A. e BNP Paribas agiscono in qualità di Co-Managers. LEGGI TUTTO

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    Zignago Vetro migliora nei rating ESG

    (Teleborsa) – Zignago Vetro, produttore di contenitori in vetro cavo quotato su Euronext STAR Milan, ha ottenuto nuove valutazioni di sostenibilità da parte di alcuni primari istituti, attivi nella reportistica ESG, nelle scorse settimane. In particolare: Ecovadis ha aggiornato il rating ESG alzandolo da 62/100 a 83/100 e collocato la società, con un doppio balzo, da livello SILVER alla parte alta del Livello PLATINUM; Gaja Rating ha alzato il rating da 62/100 a 77/100; Sustainalytics ha assegnato una valutazione di 11,9, collocandolo al 324° posto su 14.142 aziende valutate; 5° su 94 aziende del settore Containers & Packaging e 2° su 56 aziende del settore Metal & Glass Packaging (ciò ha portato Morningstar ad assegnare a Zignago Vetro il posizionamento tra le REGIONAL TOP – RATED BADGE per il 2022).”Siamo particolarmente soddisfatti che il nostro gruppo abbia ottenuto questi rating ESG – ha commentato l’AD Roberto Cardini – Da molto tempo ci stiamo impegnando con assiduità e serietà per far sì che tutte le società del gruppo seguano un percorso virtuoso di continuo miglioramento di tutti i molteplici aspetti che vanno sotto l’ampio concetto di sostenibilità, non solo perché ci occupiamo di un materiale – il vetro – che è emblema di riciclabilità e circolarità, ma anche perché la virtuosità su molti altri temi, da quelli sociali a quelli del lavoro, sono da sempre un punto di riferimento che è parte della storia del nostro gruppo”. LEGGI TUTTO

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    Sostenibilità, Nestlé investe 5 milioni di euro nel fondo italiano di venture capital Eureka! Fund

    (Teleborsa) – Accelerare la ricerca per facilitare l’introduzione di soluzioni di imballaggio innovative, migliorare la qualità dei processi di raccolta e riciclo, aumentare l’adozione di plastica riciclata ad uso alimentare. Per contribuire al raggiungimento di questi obiettivi il Gruppo Nestlé ha investito 5 milioni di euro nel fondo italiano di venture capital Eureka! Fund, gestito da EUREKA! Venture SGR. La cifra investita – spiega Nestlé in una nota – è parte del fondo da 250 milioni di CHF stanziato nel 2020 a livello globale dal Gruppo Nestlé per dare un impulso alla sostenibilità degli imballaggi e migliorare i sistemi di riciclo.”Eureka! Fund I – Technology Transfer” è un fondo specializzato nel trasferimento tecnologico che si focalizza su investimenti in Advanced Materials e più in generale in applicazioni e tecnologie riconducibili alla Scienza ed Ingegneria dei Materiali. Il Fondo investe prevalentemente nelle prime fasi di sviluppo di iniziative basate su tecnologie con alta potenzialità di mercato proposte da team di eccellenza o da startup collegate con le principali Università e Centri di Ricerca Scientifica del Paese.Questo investimento intende supportare gli sforzi di Nestlé per rendere il 100% dei propri imballaggi riciclabili o riutilizzabili entro il 2025 e per ridurre di 1/3 l’uso di plastica vergine nello stesso periodo di tempo. In Italia sono stati già ottenuti risultati significativi, con il 97% di tutti gli imballaggi prodotti da Nestlé in Italia che è riciclabile. L’azienda continuerà il suo percorso verso un futuro senza sprechi, sfruttando la sua esperienza guidata dal Nestlé Institute of Packaging Sciences di Losanna, Svizzera, in collaborazione con gli stakeholder in Italia.La collaborazione tra Nestlé e il fondo Eureka! si concentrerà sulla ricerca di tecnologie e soluzioni in alcune aree cruciali della strategia di sostenibilità del Gruppo, come l’innovazione di packaging, l’incremento nell’adozione di plastica riciclata ad uso alimentare e lo sviluppo di tecnologie che possano rendere più efficace lo smistamento e la raccolta dei materiali, impattando positivamente su qualità e quantità dei processi di riciclo.”Siamo orgogliosi di essere entrati a far parte del fondo Eureka!, che si distingue per la serietà dei progetti e la solidità dei suoi anchor investor. Sono certo che la collaborazione porterà a importanti risultati – commenta Marco Travaglia, presidente e amministratore delegato Gruppo Nestlé Italia e Malta –. Il nostro ingresso nel fondo Eureka! ci consentirà di lavorare insieme per trovare nuove soluzioni di packaging innovative, finalizzate a favorire anche in Italia l’introduzione di plastica riciclata ad uso alimentare e per migliorare la qualità dei processi di raccolta e riciclo”.”Una sfida che abbiamo cercato ed accettato fin da subito, certi del grande valore ed interesse reciproco nel siglare questa partnership. Un incredibile lavoro di squadra da entrambe le parti con un unico fine, quello di creare le condizioni per accelerare i processi di trasferimento tecnologico e riuscire a portare sul mercato soluzioni capaci di rispondere alle grandi sfide mondiali – sottolinea Anna Amati, co-founder & general partner di EUREKA! Venture SGR –. Siamo onorati di aver ottenuto la fiducia di Nestlé quale primo Fondo di technology transfer su cui investire in Italia e sentiamo forte la responsabilità verso il Gruppo e verso il nostro Paese. Questa partnership rafforza il nostro impegno nel trovare le migliori tecnologie e soluzioni all’interno dei laboratori degli Atenei e dei centri di ricerca italiani”. LEGGI TUTTO

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    Sostenibilità e sicurezza infrastrutture: Aspi, Movyon ed Elis premiano i 6 progetti più innovativi

    (Teleborsa) – Prosegue nel solco della open innovation – attraverso la rete di sinergie messa in campo con il mondo dell’università e della ricerca, oltre alle diverse call rivolte ai talenti per contribuire all’obiettivo condiviso di un panorama infrastrutturale sempre più sicuro emoderno – il percorso avviato dal Gruppo Autostrade per l’Italia nell’ambito del suo piano di trasformazione, giunto alla soglia del terzo anno di attuazione. Si inserisce in tale scenario – fa sapere Aspi in una nota – l’iniziativa tenuta oggi a Milano, che ha visto premiati i sei progetti selezionati nell’ambito di Argo Innovation Lab, la piattaforma promossa da Movyon, operatore tecnologico della mobilità sostenibile e centro di eccellenza della ricerca e dell’innovazione del Gruppo Aspi, ed Elis Innovation Hub.Lanciata a maggio 2021, questa call for ideas ha coinvolto università, centri di ricerca, startup e aziende nello sviluppo di idee e progetti per soluzioni tecnologiche nella sfera della mobilità sostenibile e della sicurezza delle infrastrutture: nuovi sistemi di valutazione degli effetti del traffico pesante e di particolari condizioni ambientali sui ponti; metodologie per la gestione sostenibile della sicurezza della rete, sulla base di mappe di rischio che tengano conto di fattori naturali, geo-strutturali e di degrado; sviluppo di strutture di rinforzo perseguire interventi senza interrompere il traffico sui ponti… sono queste alcune delle soluzioni sviluppate nell’ambito delle idee progettuali proposte. Sono state oltre 50 – sottolinea Aspi – le proposte progettuali arrivate in questi mesi. Tra le università e i centri di ricerca promotori dei progetti vincitori figurano il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l’Università di Salerno, l’Università degli Studi di Perugia, CIRCLE – Center for Infrastructure Resilience in Circle as Livable Enviroments ed EUCENTRE. Ad ogni progetto è stato assegnato un grant di 35mila euro che supporterà lo sviluppo della soluzione.”Il programma ha permesso di creare proficue opportunità di co-creazione con le migliori eccellenze del sistema della ricerca italiano. Con il loro talento e le loro idee hanno proposto soluzioni ambiziose e concrete all’insegna della sostenibilità e della sicurezza delle infrastrutture, elementi alla base della nostra missione – dichiara Lorenzo Rossi, amministratore delegato di Movyon –. Siamo orgogliosi di poter ora accompagnare i progetti premiati nel loro percorso di sviluppo, mettendo a disposizione per la loro sperimentazione il laboratorio a cielo aperto più grande d’Europa: i tremila chilometri della rete autostradale gestita da Autostrade per l’Italia”.”Elis Innovation Hub (realtà innovativa del Consorzio Elis) è lieta di aver co-disegnato e supportato Movyon nella creazione del progetto ARGO Innovation LAB – afferma Luciano De Propris, head of Open Innovation and Sustainability di Elis Innovation Hub –. Con tale iniziativa siamo riusciti a costruire con il mondo universitario e dei grandi centri di competenza un modello di innovazione aperto e collaborativo con la finalità di generare progetti concreti e d’impatto per il business e la società. Siamo certi che tale modello possa essere, nel corso dei prossimi anni, esteso ed ampliato all’interno e all’esterno dei propri confini aziendali per generare sempre più valore condiviso”. “L’open innovation – afferma l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia Roberto Tomasi – è uno degli elementi fondanti del piano di trasformazione di Aspi, che poggia anche sul presupposto che un’azienda, per essere davvero moderna e vincente, debba generare valore. Valore è per noi anche la messa in rete dei saperi del nostro Paese, in un gioco di squadra che ci metta nelle condizioni di affrontare le sfide che il futuro ci pone: è questo il motivo per cui siamo qui oggi. In Aspi – aggiunge Tomasi – abbiamo messo in campo negli ultimi due anni uno strutturato quadro di relazioni con le principali università italiane, con cui sono state instaurate profonde sinergie, progettuali e organizzative, per sviluppare insieme soluzioni sempre più avanguardistiche per il monitoraggio delle infrastrutture e la formazione delle professionalità del futuro. Convinti che la visione, i valori, la ricerca e lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche, siano presupposto ineludibile per il vero passo avanti. Presupposto che può prendere il volo grazie alla capacità industriale di una grande azienda come Aspi, che può esser punto di raccordo dei talenti e le idee presenti sul territorio”. LEGGI TUTTO