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    UE vende all’asta 1,329 milioni di quote di emissione a 85,34 euro/t

    (Teleborsa) – L’Unione europea ha venduto 1,329 milioni di quote di emissione sull’European Energy Exchange (EEX) a 85,34 euro per tonnellata, secondo il resoconto dello stesso exchange.L’European Union Allowance (EUA) è il nome ufficiale delle quote di emissione europee; ognuna di esse consente al possessore di emettere una tonnellata di CO2 o di altro gas serra equivalente.(Foto: Marek Piwnicki on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    UnipolSai, Standard Ethics migliora outlook a “Positivo”

    (Teleborsa) – Standard Ethics ha modificato l’Outlook di UnipolSai (la principale entità operativa assicurativa del Gruppo Unipol) a “Positivo” da “Stabile”. ll Corporate Standard Ethics Rating (SER) “EE+” è confermato. Si tratta del settimo notch su nove (nella fascia “Very Strong”) della scala usata dall’agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità.A livello internazionale, UnipolSai viene collocata da Standard Ethics tra i migliori esempi di Sostenibilità sociale e ambientale. La società ha affrontato trasformazioni societarie, razionalizzazioni della struttura, innovazioni organizzative e tecnologiche in coerenza alle politiche ESG volontarie dell’Unione Europea, delle Nazioni Unite, dell’OCSE.La rendicontazione, allineata ai più elevati standard, trova completamento nei documenti del gruppo che riportano strategie e presidi ESG. Con il lancio del Piano Strategico 2022-2024 sono stati assunti nuovi obbiettivi, anche in ambito di Sostenibilità.L’aggiornamento della Politica di Sostenibilità ha creato un sistema di allegati in tema ambientale (Strategia Climatica), sociale (Linee Guida sui Diritti Umani) e di governance (Linee Guida Anticorruzione). La revisione della Strategia Climatica ha reso ancora più ambiziosi i target in campo ambientale. Sono state introdotte policy per garantire la creazione di valore a lungo termine per gli stakeholder attraverso una strategia fiscale trasparente e un quadro di riferimento per la corretta competizione, che si sommano alle modalità di gestione dei rischi ESG già operative. Con l’introduzione nel 2020 del voto plurimo assembleare, sono state implementate politiche e procedure per garantire un’adeguata trasparenza verso azionisti di minoranza e mercato, ed è stata migliorata la composizione quali-quantitativa in termini d’indipendenza ed equilibrio di genere LEGGI TUTTO

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    Finanza sostenibile, Commissione UE adotta European Sustainability Reporting Standards

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha adottato oggi gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS), che devono essere utilizzati da tutte le società soggette alla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). “Le norme che abbiamo adottato oggi sono ambiziose e rappresentano uno strumento importante a sostegno dell’agenda della finanza sostenibile dell’UE – ha commentato Mairead McGuinness, Commissaria per i servizi finanziari, la stabilità finanziaria e l’Unione dei mercati dei capitali – Trovano il giusto equilibrio tra la limitazione dell’onere per le società che effettuano segnalazioni e allo stesso tempo consentono alle aziende di mostrare gli sforzi che stanno compiendo per rispettare l’agenda del Green Deal e, di conseguenza, avere accesso a finanziamenti sostenibili”.Gli standard coprono l’intera gamma di questioni ambientali, sociali e di governance, compresi i cambiamenti climatici, la biodiversità e i diritti umani. Forniscono informazioni agli investitori per comprendere l’impatto sulla sostenibilità delle società in cui investono. Tengono inoltre conto delle discussioni con l’International Sustainability Standards Board (ISSB) e la Global Reporting Initiative (GRI) al fine di garantire un grado molto elevato di interoperabilità tra gli standard dell’UE e quelli globali e di evitare inutili doppie segnalazioni da parte delle imprese.Gli obblighi di segnalazione verranno introdotti gradualmente nel tempo per le diverse società, si legge in una nota della Commissione UE.La direttiva non impone nuovi obblighi di comunicazione alle PMI, ad eccezione delle PMI quotate. Per le PMI quotate, la direttiva prevede comunque un regime di rendicontazione proporzionato: le PMI quotate non sono tenute a comunicare informazioni sulla sostenibilità fino all’anno finanziario 2026, con la possibilità di un ulteriore opt-out di due anni dopo. Inoltre, le PMI elencate possono riferire in base a standard separati e proporzionati che saranno meno rigorosi rispetto alla serie completa di ESRS che la Commissione ha appena adottato. LEGGI TUTTO

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    illimity, Standard Ethics assegna outlook positivo

    (Teleborsa) – Standard Ethics ha assegnato un Outlook “Positivo” a illimity, gruppo bancario fondato da Corrado Passera e quotato su Euronext STAR Milan. ll Corporate Standard Ethics Rating (SER) “EE-” è confermato. Si tratta del quinto notch su nove (nella fascia “Adequate”) della scala usata dall’agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità.Gli analisti osservano che la banca reagisce con rapidità alle principali sfide in ambito ESG (Environmental, Social and Governance), che integra all’interno del proprio modello organizzativo e delle proprie strategie. L’allineamento alle indicazioni e agli obiettivi di ONU, OCSE e UE è formalmente perseguito in numerose policy e procedure, costantemente rinnovate.illimity ha recentemente avviato un ambizioso percorso di rendicontazione delle emissioni indirette e, attraverso diverse iniziative, aspira a rivestire un ruolo di primo piano per il sostegno alla transizione ecologica delle PMI. Il tema dell’intelligenza artificiale è trattato in appositi e avanzati strumenti di governance e concretamente integrato nella gestione dei rischi.L’Outlook viene elevato da Stabile a Positivo e innalzato il Long Term Expected Corporate SER a “EE+” dal precedente “EE”. La visione di breve e di lungo periodo è positiva. LEGGI TUTTO

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    Osservatorio CleanTech: benefici per il 62% delle aziende italiane da investimenti in economia circolare

    (Teleborsa) – Sempre più aziende italiane e il loro management conoscono le applicazioni dell’economia circolare e si dimostrano molto sensibili a riguardo: il 62% delle imprese dichiara di conoscere bene il concetto di economia circolare, un deciso progresso rispetto al 41% dello scorso anno. Le aziende hanno, inoltre, acquisito una maggiore consapevolezza sui vantaggi concreti che gli investimenti in progetti di sostenibilità possono portare, anche dal punto di vista industriale: il 62% delle aziende italiane, quasi 2 su 3, dichiara che gli investimenti nella sostenibilità e nell’economia circolare hanno generato un maggiore ritorno economico. Non solo: il 50% delle aziende intervistate dichiara di aver migliorato la propria reputazione e il 33% aggiunge di aver ottenuto anche un vantaggio competitivo rispetto ai competitor. Un impegno crescente negli ultimi anni quello sui temi dell’economia circolare che il tessuto industriale italiano non vuole diminuire in futuro: quasi la metà delle aziende italiane, il 44%, ha infatti intenzione di investire ancora di più in progetti di sostenibilità nei prossimi anni, mentre il 37% dichiara che investirà di più in progetti di economia circolare. Questi i principali risultati del secondo Osservatorio CleanTech dal titolo “Sostenibilità Ambientale, Economia Circolare ed Efficienza Energetica nelle PMI e nelle Grandi Imprese”, presentato da Circularity, PMI innovativa attiva nell’ambito della sostenibilità e dell’economia circolare, e realizzato in collaborazione con Innovatec, azienda leader nel settore clean tech quotata al mercato Euronext Growth Milan di Borsa Italiana.La seconda edizione della ricerca – condotta da Eumetra per conto di Innovatec e Circularity – è stata realizzata intervistando un campione rappresentativo di 450 PMI e grandi imprese italiane (da 10 a oltre 250 dipendenti) con l’obiettivo di restituire una fotografia del percorso verso uno sviluppo sostenibile intrapreso dalle imprese italiane, degli investimenti green avviati e dei loro obiettivi futuri in materia di sostenibilità ed economia circolare. Raddoppiano in un anno le imprese italiane che hanno investito nell’economia circolare, ma il dato resta ancora basso (16% delle imprese nel 2023, rispetto al 9% del 2022). Il dato è significativamente più alto nelle grandi imprese che nel 40% dei casi – dunque quasi la metà – ha realizzato investimenti per diventare più circolare. Gli investimenti riguardano soprattutto l’approvvigionamento di materiali riciclati (64%) e il riciclo di scarti di produzione (61%), mentre solo il 14% degli investimenti è destinato a progetti di simbiosi industriale, un segnale ulteriore di come la circolarità sia sempre più percepita come un elemento essenziale dal tessuto industriale italiano. L’incremento degli investimenti in questo ambito è la dimostrazione che le imprese iniziano a credere nell’utilità dell’economia circolare.L’Osservatorio si focalizza anche sulle barriere che bloccano gli investimenti. Per quasi la metà delle imprese intervistate (47%) è la mancanza di competenze in azienda ad ostacolare l’impegno verso la sostenibilità, e il dato risulta in crescita rispetto al 36% rilevato lo scorso anno. Per il 41% delle imprese la normativa è ancora troppo complicata (nel 2022 lo dichiarava il 16% delle imprese), a maggior ragione sui temi della circolarità. La tecnologia non sembra invece essere un problema: ne lamenta la mancanza solo il 12% del campione. LEGGI TUTTO

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    Tamburi, Standard Ethics alza rating di sostenibilità

    (Teleborsa) – Standard Ethics ha alzato il Corporate Standard Ethics Rating (SER) di Tamburi Investment Partners, gruppo industriale diversificato quotato su Euronext STAR Milan, a “EE” dal precedente “EE-” con Outlook “Positivo”. Si tratta del sesto notch su nove (nella fascia “Strong”) della scala usata dall’agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità.Gli analisti valutano le strategie industriali e la conduzione della attività in relazione alla gestione delle quote di minoranza come la leva più significativa per partecipare alla transizione verso la Sostenibilità. Orientamento industriale che TIP ha nel tempo allineato alle indicazioni volontarie provenienti da ONU, OCSE e Unione europea anche attraverso un sempre più solido sistema di monitoraggio delle tematiche ESG nel processo di investimento, sia in fase di studio preliminare che di screening per le partecipate.Con riferimento agli impatti diretti, TIP ha proseguito e ampliato le iniziative di valorizzazione del personale, tutela dell’ambiente e supporto alla comunità. La rendicontazione ricomprende il Piano di Sostenibilità, adottato nel 2021, e le attività delle partecipate. Nel 2023, ha aderito al Global Compact delle Nazioni Unite, affinato la correlazione tra attività aziendali e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 e sottoscritto i Principles for Responsible Investment (PRI). Residuano spazi per l’implementazione di ulteriori policy ESG. LEGGI TUTTO

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    Euronext amplia famiglia degli indici climatici con Eurozone/Europe SBT 1.5°

    (Teleborsa) – Euronext ha annunciato il lancio di due nuovi indici SBT: l’Euronext Europe SBT 1.5° e l’Euronext Eurozone SBT 1.5°. Questi due indici investono esclusivamente in società all’interno, rispettivamente, dell’indice Europe 500 e dell’indice Eurozone 300, che hanno obiettivi di riduzione delle emissioni approvati dall’iniziativa Science Based Targets (SBTi) per essere in linea con l’obiettivo di 1,5°C dell’Accordo di Parigi.Dopo il lancio del CAC SBT 1.5° nel gennaio di quest’anno, così come i lanci degli indici Euronext ESG CAC 40 ESG, MIB ESG, AEX ESG, OBX ESG e BEL ESG, gli indici Euronext Eurozone/Europe SBT 1.5 risponderanno alla crescente domanda di strumenti di investimento sostenibili da parte degli investitori e del mercato, spiega il gestore delle Borse di Amsterdam, Bruxelles, Dublino, Lisbona, Milano, Oslo e Parigi.”Il lancio degli indici Euronext Europe SBT 1.5° ed Euronext Eurozone SBT 1.5° è un primo importante passo verso l’ampliamento della famiglia degli indici climatici di Euronext, dopo il successo del lancio di il CAC SBT 1.5° – ha commentato il CEO Stéphane Boujnah – Questo lancio dimostra il nostro forte impegno per la nostra strategia “Fit For 1.5°” e Growth for Impact 2024. Questi nuovi indici climatici sono anche un forte contributo alla transizione verso investimenti responsabili e al ruolo di leadership paneuropeo chiave di Euronext nel sostenere l’allocazione di capitale a iniziative sostenibili in Europa”.Gli indici Euronext Eurozone/Europe SBT 1.5° sono progettati per facilitare l’adozione di approcci di investimento ESG tradizionali da parte di investitori istituzionali e privati, fornendo al contempo una forte attenzione alle considerazioni sul cambiamento climatico: ogni indice incorpora innanzitutto lo screening negativo e i filtri di esclusione in conformità con i principi del Global Compact delle Nazioni Unite, nonché lo screening di esclusione per le società coinvolte in attività non convenzionali di petrolio e gas, carbone, armi controverse e tabacco; gli indici sono composti da aziende che hanno definito obiettivi chiari per ridurre le emissioni di gas serra (GHG) in linea con 1,5°C, che sono stati convalidati dall’SBTi; la metodologia dell’indice si evolverà per integrare i nuovi regolamenti e standard dell’UE man mano che emergono; i componenti di entrambi gli indici sono ponderati in base alla capitalizzazione di mercato del flottante; la composizione degli indici viene rivista trimestralmente. LEGGI TUTTO

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    A2A,al via il primo “Life Talk” dedicato al valore dell’acqua

    (Teleborsa) – Al via da oggi i Life Talks, il nuovo percorso avviato da A2A per promuovere una riflessione sulla gestione responsabile delle risorse e la salvaguardia degli elementi necessari alla vita, che prevede un ciclo di tre incontri dedicati ad Acqua, Energia e Ambiente. Il Gruppo, in partnership con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo (CN) – centro di eccellenza per lo studio della sostenibilità e sovranità dei sistemi alimentari – ha avviato un percorso accademico con il coinvolgimento di key opinion leaders ed esperti del mondo scientifico per indagare il rapporto tra natura e benessere umano nella sua sintesi più essenziale: l’alimentazione.A2A ha voluto dedicare il primo talk dal titolo “Non c’è vita senza acqua” a questa risorsa limitata e preziosa, indispensabile per la vita delle persone e la sopravvivenza del Pianeta per la cui salvaguardia è necessaria l’azione congiunta di cittadini, aziende e istituzioni, uniti in un impegno comune. Dopo questo primo appuntamento, il Gruppo – spiega A2A in una nota – proseguirà nel suo l’impegno a tutela dell’acqua con un programma di iniziative volte a promuovere buone pratiche per il corretto utilizzo, la riduzionedelle perdite, il recupero, il riuso e il miglioramento dei servizi dedicati ai cittadini.”Il climate change sta impattando fortemente sulla risorsa idrica e l’Italia è tra i Paesi europei che ne sta subendo maggiormente le conseguenze. L’aumento di frequenza e intensità di fenomeni estremi a cui stiamo assistendo, fra siccità ed eventi alluvionali, genera effetti gravosi su persone, ambiente ed economia. Come secondo operatore in Italia nella generazione idroelettrica e fra i principali player del ciclo idrico integrato, siamo consapevoli dell’importanza del nostro ruolo e delle responsabilità che nederivano” – ha commentato Renato Mazzoncini, amministratore delegato di A2A –. Con i Life Talks vogliamo realizzare un nuovo spazio di pensiero, confronto e sensibilizzazione sul valore delle risorse essenziali: cominciamo oggi proprio con l’acqua approfondendo le azioni necessarie per preservarla. Proseguiremo in questo percorso parlando di energia e ambiente, temi che fanno parte del dna di A2A e per cui abbiamo previsto investimenti per 16 miliardi al 2030″.”Tempi di siccità alternati a periodi di vere alluvioni ci hanno forse aperto gli occhi sulla fragilità dei nostri sistemi rispetto al tema dell’acqua – ha affermato Carlo Petrini, presidente dell’Università di Scienze Gastronomiche e fondatore di Slow Food –. È giunto il momento di approcciarci a questa preziosa risorsa in maniera più attenta e rispettosa. Questo deve passare anche all’interno della quotidianità dei singoli individui. In cucina come in ogni pratica, è doveroso che ognuno di noi adotti un consumo più responsabile di acqua, senza disperderla”.L’incontro odierno ha ospitato il contributo di Luca Mercalli, presidente della Società Meteorologica Italiana, con un’ampia disamina di dati e riflessioni sul cambiamento climatico, seguito da un primo panel di approfondimento sugli impatti delle crisi idriche e la loro gestione, i profili di diritto e il tema dell’accesso all’acqua ed esaminato le politiche attuabili nell’ambito del sistema Paese.Tullio Montagnoli, amministratore delegato di A2A Ciclo Idrico, ha aggiunto alla discussione un contributo sull’importanza di una corretta gestione dell’acqua e i benefici derivanti dagli ingenti investimenti che gli operatori sono pronti a mettere a terra, mentre un secondo panel si è focalizzato sulla centralità dell’innovazione e della tecnologia collegate anche alla produzione in abito agricolo:temi che hanno consentito di spaziare dalla presentazione di soluzioni dedicate all’impiego sostenibile della risorsa nelle coltivazioni, al recupero dell’umidità presente nell’atmosfera, alla vitivinicoltura.Proprio il vino è stato protagonista del dibattito conclusivo tra il giornalista Mario Calabresi e Angelo Gaja dell’omonima cantina, pioniere della valorizzazione del Barbaresco e dei vini italiani in tutto il mondo, che hanno dialogato attorno al tema “Non c’è vino senza acqua”. La produzione vinicola in questi territori rappresenta sia un asset economico fondamentale sia un valore per le comunità localied è strettamente legata alla salvaguardia degli ecosistemi. Il cambiamento climatico e l’alternanza di periodi di siccità e alluvioni hanno infatti pesanti ripercussioni anche sulla coltivazione e sulla gestione dei vigneti.Per valorizzare e diffondere ulteriormente i diversi contenuti e gli spunti emersi nel corso di questo primo appuntamento di A2A è prevista la pubblicazione di un paper rivolto a studenti e comunità scientifica. Il Gruppo inoltre ha stretto alcune partnership con broadcaster e podcast company per realizzare attività divulgative, raggiungendo quindi un pubblico più ampio, al fine di promuovere nel modo più efficace i messaggi emersi dal convegno odierno sulla gestione, l’utilizzo e la salvaguardia di questa risorsa essenziale. LEGGI TUTTO