More stories

  • in

    Udir, accolta l'istanza per benefici nella mobilità a dirigenti scolastici con grave disabilità

    (Teleborsa) – Il Giudice del Lavoro di Torino ha accolto l’istanza presentata dall’Udir, associazione dei dirigenti scolastici, che chiedeva il riconoscimento del diritto a usufruire dei benefici connessi al possesso di una grave disabilità nella mobilità finora negata anche dal Ministero ai dirigenti vincitori del concorso 2017.Per il giudice, infatti, risulta illegittimo per il Giudice quanto previsto dal bando, ovvero il non riconoscimento della precedenza nella scelta della sede per i vincitori affetti da grave disabilità.Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, ha affermato: “siamo molto sodisfatti, oggi viene legittimato quello che riteniamo essere un diritto sacrosanto e innegabile. Grazie ai legali Udir viene ripristinato un diritto: adesso avanti, procediamo con il riconoscimento dei diritti per la perequazione, per lo scudo penale riguardo la sicurezza e per il 100% dei posti vacanti e disponili da destinare alla mobilità interregionale”. LEGGI TUTTO

  • in

    Dpcm, De Micheli: limitazioni a spostamenti tra Regioni, si studia riduzione capienza per Tpl

    (Teleborsa) – Con il prossimo Dpcm saranno limitati gli spostamenti tra Regioni mentre si studia la possibilità di limitare il riempimento del Tpl. È quanto riferito dalla ministra dei Trasporti, Paola De Micheli, nel corso di un’audizione in Commissione Istruzione al Senato.”Tali riduzioni – ha dichiarato la ministra – dovranno consentire alle Regioni di usare questo tempo per poter utilizzare tutte le risorse messe a disposizione dallo Stato per potenziare tutti i sistemi di trasporto”, aggiungendo che questo periodo dovrà servire anche “per poter prevedere alla riapertura la possibilità di differenziazione oraria, perché la sola definizione del riempimento non sarà sufficiente”.A tal riguardo De Micheli ha sottolineato che “un intervento diretto per la programmazione del servizio Tpl e per evitare il sovraffollamento, nel rispetto delle prerogative costituzionali del titolo V, non è rimesso nelle facoltà del ministro ma riguarda esclusivamente i presidenti delle Regioni come indicato anche dai Dpcm che si sono seguiti dal 7 settembre”, precisando comunque che “durante le riunioni di monitoraggio tutte le scelte sono state oggetto della più ampia condivisione”.La ministra dei Trasporti ha informato la Commissione, inoltre, che “non è arrivata nessuna segnalazione di criticità da parte dei comuni delle scuole e delle famiglie sulla gestione del servizio degli scuolabus”. LEGGI TUTTO

  • in

    Coronavirus, Conte: le scuole restano aperte, fugati i dubbi dei sindaci sul Dpcm

    (Teleborsa) – Nessun passo indietro sulla scuola mentre i provvedimenti previsti in Lombardia presto saranno estesi anche alla Campania ma non si esclude la possibilità di allargarli ad altre Regioni. Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha parlato questo pomeriggio al Senato informando l’aula dei nuovi provvedimenti contenuti nel Dpcm firmato domenica sera.”Non possiamo permetterci che uno dei principali assi del paese dove sono riposte le speranze di un futuro migliore possa subire ulteriori compromissioni e ulteriori sacrifici”, ha detto il presidente Conte, assicurando che “le attività scolastiche continueranno in presenza”. Flessibilità garantita per le scuole superiori dove resterà aperta la possibilità di ingressi scaglionati e turni pomeridiani.Sul fronte delle Regioni il presidente del Consiglio ha confermato che dopo l’ordinanza della Regione Lombardia, “è in corso l’iter per la Regione Campania e non possiamo escludere ulteriori aggiornamenti”.Giuseppe Conte è tornato anche sulla possibilità contenuta nel decreto per i singoli comuni di chiudere piazze e strade la sera: “abbiamo fugato le preoccupazioni espresse dai sindaci che temevano di non poter rispondere di forze di polizia adeguate a garantire l’efficacia dell’intervento di chiusura. Per questo è stata predisposta da parte del ministero dell’Interno una direttiva indirizzata ai prefetti che assicura, in accordo e coordinamento con le autorità locali, piena operatività a questa misura”.”La strategia per contrastare questa seconda ondata di contagio non può essere la stessa adottata in primavera anche per le conoscenze acquisite in questi mesi – ha sottolineato il presidente Conte – L’Italia è oggi in una situazione diversa da quella del mese di marzo”.Sottolineando come siano stato distribuito più di un miliardo tra mascherine, tute, guanti, camici, ventilatori e maschere dell’ossigeno, Conte ha ricordato che è obiettivo del Governo il “raddoppio dei posti di terapia intensiva e subintensiva”, mentre ha informato che il personale sanitario è stato già aumentato di 34mila unità. A breve saranno invece 30 milioni le mascherine prodotte giornalmente nel Paese.Infine, un’ultima nota economica. “Con la prossima legge di bilancio il Governo intende porre in essere una strategia che, pur agendo con la prospettiva di medio e anche lungo periodo, non trascuri misure immediate”, assicurando che non ci sarà “nessun aumento delle imposte”. LEGGI TUTTO

  • in

    Coronavirus, Governo valuta un'ulteriore stretta: coprifuoco alle 22 e didattica a distanza

    (Teleborsa) – Coprifuoco alle 22 e ritorno della didattica a distanza. Sono questi le misure su cui sta ragionando il Governo nelle ultime ore dopo la grande crescita dei casi di Covid-19 accertati dell’ultima settimana e che potrebbe portare a un nuovo provvedimento già domani quando è in programma il Consiglio dei Ministri.Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, da Palazzo Chigi ritengono il coprifuoco “una cosa molto probabile” e le nuove regole potrebbero imporre a bar, ristoranti e altri pubblici esercizi di abbassare le saracinesche alle 21 o alle 22, con una stretta sui controlli e multe per coloro che non rispettano le regole.Verso importanti modifiche sembra andare anche l’organizzazione della scuola. Dopo lo scatto in avanti della Campania, altri Governatori hanno chiesto misure analoghe su questo fronte mentre la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina mantiene le sue posizioni e insiste sul concentrare gli sforzi per limitare gli spostamenti sullo smart working. Dal Partito Democratico arriva invece la proposta di prevedere la didattica a distanza per il 50% degli studenti delle superiori con un’alternanza scuola-casa. LEGGI TUTTO

  • in

    Scuola, in Campania didattica a distanza fino al 30 ottobre. Azzolina: “decisione gravissima”

    (Teleborsa) – “Gravissima”. Così la ministra Lucia Azzolina giudica la decisione del Governatore della Campania, Vincenzo De Luca, di chiudere le scuole e predisporre la didattica a distanza su tutto il territorio regionale fino al 30 ottobre.”In Campania lo 0.75% degli studenti è risultato positivo e di certo non se lo è preso a scuola. La media nazionale è 0.80. Se c’è crescita contagi non è di certo colpa della scuola”, ha dichiarato la ministra dell’Istruzione. Una posizione sostenuta anche dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che dal Consiglio europeo ha commentato: “Chiudere così in blocco le scuole non è la migliore soluzione”.”Se non vogliamo sacrificare la scuola – ha aggiunto la ministra Azzolina – si può lavorare per lo smart working ancora di più. La mattina non sono solo gli studenti a salire sui mezzi. Lasciare gli studenti a casa è inaccettabile se vogliamo considerare i numeri dei contagi nelle scuole. Si devono spalmare su tutti gli altri settori le necessità sul prendere o non prendere i trasporti”.Cerca il dialogo il presidente dell’Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, che avanza la proposta di dilatare gli orari scolastici su tutta la giornata: “la capienza all’80% dei mezzi pubblici che in ore di punta si fa fatica a gestire e controllare – ha osservato – è legata fatto di dover portare a scuola i ragazzi e farli tornare a casa per chi non può permettersi di portali da solo. Se la curva aumenta e se ci fosse la necessità di prendere ulteriori provvedimenti piuttosto che lasciare a casa i ragazzi, visto che la gran parte del Paese chiede di continuare la scuola in presenza, penso che se si dilatassero gli orari su tutta la giornata, cioè mattino e pomeriggio questa potrebbe esser la soluzione per far circolare i mezzi”. Bonaccini ha però chiarito che tale decisione spetta comunque al Governo. LEGGI TUTTO