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    Pfizer annuncia efficacia vaccino al 90%

    (Teleborsa) – Pfizer annuncia importantissimi passi avanti sul vaccino anti-Covid, sviluppato con la biotech tedesca BioNTech, che ha evidenziato un’efficacia di circa il 90%. I dati conclusivi del trial di fase 3, che proseguirà qualche altro mese, gettano ottime basi per l’approvazione d’emergenza dell’agenzia per il farmaco americana, la FDA, prospettando la messa in commercio entro il mese di novembre in USA. Poi sarà la volta dell’Europa dove l’EMA – Agenzia europea del farmaco ha già avviato la valutazione a ottobre e conta di concluderla nei tempi più rapidi possibili.Pfizer e BioNTech contano di consegnare 50 milioni di dosi nel mondo entro quest’anno e 1,3 miliardi nel 2021. La Commissione europea ha siglato già un contrato di pre-acquisto di 200 milioni di dosi. La somministrazione e distribuzione del vaccino comunque non sarà facile, dal momento che il vaccino deve essere mantenuto ad una temperatura di -80° sino al momento dell’inoculazione.Il vaccino è stato testato su persone dai 16 agli 85 anni e prevede la somministrazione di due dosi. Le prime due fasi della sperimentazione hanno evidenziato un’ottima produzione di anticorpi, mentre la terza fase si è concentrata sulla sua efficacia, evidenziando una risposta del 90% (nove casi su dieci), ma solo per il gruppo con sintomi. La Food and Drug Administration statunitense e l’OMS avevano annunciato l’approvazione solo di vaccini efficaci al 50%.Sono attesi a breve, al massimo entro dicembre, i risultati di alti due vaccini: il cavvino di Oxford con AstraZeneca e la biotech americana Moderna, ed il vaccino di Johnson&Johnson.Frattanto reagisce molto male la leader italiana della diagnostica DiaSorin, che perde in Borsa un -12,28%. L’esame di breve periodo di DiaSorin classifica un rafforzamento della fase rialzista con immediata resistenza vista a 197,2 Euro e primo supporto individuato a 166,1. Tecnicamente ci si attende un ulteriore spunto rialzista della curva verso nuovi top stimati in area 228,3. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus in Italia, ancora record di contagi e 446 morti

    (Teleborsa) – Continua a crescere, purtroppo, la curva dei contagi nel nostro Paese. Oggi, venerdì 6 novembre, giorno in cui entra in vigore il nuovo DPCM che divide l’Italia in tre fasce (rosse, arancioni e gialle) si registrano 37.809 nuovi positivi a fronte di 234.245 tamponi (ieri erano stati 34.505 con 219.884 tamponi).Stabile, anche se alto, il numero delle vittime 446 (ieri erano stati 445). Mai così tanti dallo scorso aprile. Con 10.586 dimessi/guariti in più nelle ultime 24 ore, gli attualmente positivi salgono ancora a quota 499.118. Da record Lombardia con quasi 10 mila nuovi positivi (+9.934), Piemonte (+4.878) e Campania (+4.508)”Senza consistenti limitazioni dei movimenti e senza un cambio sostanziale delle nostre abitudini di vita la convivenza con il virus fino al vaccino è destinata ad un clamoroso fallimento”. Lo ha detto il Ministro della Salute, Roberto Speranza, nell’informativa di questa mattina alla Camera. In Europa, ha aggiunto, “sono 294.622 le persone che non sono riuscite a sconfiggere il virus, i casi confermati sono 11.863.793 e c’è un contagiato ogni 37 persone, un dato impressionante”.”La fascia gialla? E’ una fascia comunque pericolosa. Faccio l’esempio di Napoli, che è all’interno di una regione gialla, la Campania. Io già due o tre settimane fa avevo detto che andava chiusa, l’area metropolitana di Napoli è un’area a rischio”. Lo ha detto a Rai Radio1, Walter Ricciardi, consigliere scientifico del ministro della Salute Roberto Speranza e professore di Igiene generale all’università Cattolica, sottolineando che “la situazione degli ospedali è drammatica più o meno in tutta Italia, in certi casi è veramente tragica”, “nel senso che non riusciamo a ricoverare più pazienti, quelli che arrivano in ospedale sono un’altra volta quelli gravi o gravissimi, molti devono rimanere a casa. Le terapie intensive non sono l’indicatore migliore in questo momento, perché fortunatamente li sappiamo intercettare prima e curare meglio. Quindi sono i posti letto normali che si stanno saturando”. LEGGI TUTTO

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    Menarini contro il cancro: donata Casa Accoglienza alla Fondazione Tommasino Bacciotti

    (Teleborsa) – Il Gruppo Menarini prosegue nel suo impegno al fianco della Fondazione Tommasino Bacciotti – da 20 anni impegnata, con l’Ospedale Meyer di Firenze, nel Progetto Accoglienza Famiglie e nel sostegno a progetti di Ricerca medico-scientifica in ambito oncologico – con la donazione di una Casa Accoglienza. L’appartamento sostenuto da Menarini – si legge in una nota – ospiterà, in modo completamente gratuito, i parenti dei piccoli pazienti oncologici che devono affrontare lunghe degenze per ricevere le cure. Persone che, in molti casi, provengono da ogni parte d’Italia e devono trascorrere periodi molto lunghi lontani dalle mura che conoscono e dagli altri componenti della propria famiglia.”Nella Casa Accoglienza – spiega Menarini – non solo i bambini sono circondati dall’amore dei propri cari, facendoli vivere in un ambiente il più possibile simile a quello delle loro case, ma possono anche ricevervi una parte delle cure oncologiche in day hospital successive alle dimissioni dal reparto oncologico. Una scelta che permette, in questo modo, anche una disponibilità sempre maggiore di posti letto in ospedale, garantendo un notevole risparmio per la sanità pubblica”.”Le cure oncologiche hanno fatto passi in avanti straordinari, in Italia un milione di persone sono vive grazie alla ricerca farmaceutica in questo campo – hanno dichiarato Lucia ed Alberto Giovanni Aleotti, Azionisti e membri del Board di Menarini –. È importante, però, non abbassare la guardia, continuare nei percorsi di diagnosi e cura anche in questo periodo di Covid”.La Fondazione Tommasino Bacciotti – nata nel 2000 per volontà di Paolo e Barbara Bacciotti, genitori del piccolo Tommasino, scomparso a soli due anni, a causa di una rara forma di tumore cerebrale – accoglie le famiglie dei bimbi malati di tumore, provvedendo alle loro esigenze e fornendo beni di prima necessità, nonostante le difficoltà legate alla pandemia, assicurando nel post ricovero anche percorsi di ludoterapia.”Vogliamo ringraziare Menarini che continua a credere e contribuire al nostro progetto fin dalla nascita della nostra Fondazione con un impegno costante che dura da oltre 20 anni – ha dichiarato Paolo Bacciotti, presidente della Fondazione –. Nelle Case Accoglienza, i più piccoli e le loro famiglie possono continuare a stare insieme, e noi cerchiamo di aiutarli a convivere, attraverso ogni possibile mezzo, con la malattia, e a trovare la forza e lo spirito giusto per affrontarla”. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, Speranza: basta polemiche, la precauzione è una via obbligata

    (Teleborsa) – Il ministro Roberto Speranza difende l’operato del Governo nel contenimento del Covid-19 e rimanda al mittente le accuse delle Regioni che hanno denunciato uno scarso coinvolgimento nelle decisioni chiedendo di mettere fine alle polemiche.”Non c’è un’altra strada, la via della precauzione è una via obbligata per arginare la pandemia. I numeri continuano ogni giorno drammaticamente a crescere e sono oltre 1 milione di morti nel mondo, sono cifre che parlano da sole e danno il senso della gravità della situazione”, ha dichiarato il ministro nella sua informativa sull’ultimo DPCM varato dall’esecutivo. Questo provvedimento, ha affermato, “è in piena continuità con le misure che il governo ha tenuto finora, c’è stato sempre un filo comune che unisce tutti i provvedimenti ed è il primato della tutela delle persone, un principio di precauzione evitando che il Sistema Sanitario Nazionale venga travolto”.”Si possono avere opinioni differenti sulle scelte che abbiamo compiuto ma per favore non capovolgiamo la realtà. Andando oltre inutili polemiche tutti dobbiamo trarre una lezione tanto evidente quanto amara: senza consistenti limitazioni dei movimenti e rispetto delle regole la convivenza con il virus fino al vaccino è destinata ad un clamoroso fallimento”, ha detto il ministro con riferimento al dibattito che si è innescato con le Regioni.”In tutte le fasi del nostro lavoro c’è stato il pieno coinvolgimento delle istituzioni scientifiche cosi come delle Regioni – ha spiegato Speranza i momenti di confronto con gli enti locali – I criteri di monitoraggio su 21 parametri sono stati condivisi con le Regioni in due incontri, e da 24 settimane i parametri di riferimento vengono utilizzati senza che mai le Regioni abbiano portato obiezioni. Il documento da cui derivano le scelte di fondo poste alla base del DPCM è stato redatto da un gruppo di lavoro con ISS e la stessa Conferenza delle Regioni. I dati posti alla base delle rilevazioni vengono caricati e la fonte dei dati sono le Regioni”.”Non può essere questo il terreno dello scontro politico”, ha aggiunto, il virus “non ci dà tempo, se non lo contrastiamo adeguatamente dilaga. In sole tre settimane ad ottobre siamo passati a 20mila contagiati, non possiamo avere incertezze ma muoverci con determinazione. Nessuno avendo responsabilità di governo può sottrarsi a questa necessità. Il governo si è assunto fino in fondo la sua responsabilità. Per me non è un merito ma un atto dovuto”.”Se non pieghiamo la curva il personale sanitario non reggerà l’onda d’urto. Il personale è la questione più importante. Non dobbiamo perdere tempo in polemiche ma dobbiamo lavorare insieme – ha sottolineato – Ci aspettano mesi non facili ma abbiamo la forza per piegare nuovamente la curva”. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus in Italia, contagi in aumento. Impennata dei decessi

    (Teleborsa) – Continua, purtroppo, a crescere la curva dei contagi nel nostro Paese: sono 34.505 i nuovi casi di coronavirus in Italia a fronte di 219.884 tamponi. In preoccupante aumento anche il numero delle vittime, ben 445, dato in forte ascesa rispetto ai giorni passati. Sale al 15,7% il rapporto tra positivi e tamponi eseguiti. Questi i dati diffusi oggi, giovedì 5 novembre, dal Ministero della Salute.34.505 nuovi casi di oggi, 4mila più di ieri e record di sempre, “non sono un buon segnale. I tamponi sono un po’ aumentati ma l’aumento c’è. Abbiamo un numero di tamponi positivi piuttosto elevato, superiamo abbondantemente il 10%, non è un indicatore buono. E purtroppo anche avvicinarsi ai 500 decessi non è una buona notizia. Insomma è una situazione che dopo che nei giorni scorsi sembrava essersi stabilizzata sembra ancora con una chiara tendenza in aumento. Mi sembra che globalmente ancora il virus corra. Frenarlo è necessario”. Lo ha detto il Direttore Generale della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza nel ribadire che “una regione che si trova in fascia rossa o arancione resterà per almeno 2 settimane in questa fascia di rischio. Poi è possibile una de-escalation”.”In queste settimane i contagi sono aumentati in modo imponente. Dobbiamo fare ogni sforzo per rallentarne la corsa. Per questo stasera ho firmato una nuova ordinanza con misure restrittive per le regioni che i nostri tecnici hanno individuato come quelle più a rischio”: lo ha annunciato il ministro della Salute Roberto Speranza in un post su Facebook. “Il Covid-19 ci ha insegnato che dobbiamo agire in fretta e in modo deciso. Non c’è spazio per incertezze e polemiche. So che queste scelte comportano sacrifici e difficoltà, ma sono l’unica strada per piegare la curva. Uniti ce la faremo”.Intanto, i ricoveri nei reparti nei reparti di pneumologia, medicina generale e malattie infettive, occupati dai pazienti Covid hanno superato la quota critica del 40% raggiungendo il 45% di valore nazionale. Lo indica l’Agenas, l’agenzia per i servizi sanitari regionali, nell’aggiornamento della situazione degli ospedali sul suo sito. Solo due giorni fa erano il 39% del totale, con un valore che sfiorava la soglia ora superata. Sette le regioni con i reparti saturi rispetto a questo indicatore: l’Emilia Romagna con il 43%, Lazio al 45%, Lombardia al 71%, Marche al 45%, Piemonte con il valore più alto del 101%, Bolzano al 59%, Umbria 48%, Valle d’Aosta 92%. Per le terapie intensive il valore soglia del 30% era stato superato due giorni fa ed e’ ora fermo al 31%.Intanto, il nuovo DPCM con le misure anti-Covid, che divide l’Italia in tre aree di rischio, entrerà in vigore domani, venerdì 6 novembre: zona rossa Calabria, Lombardia, Piemonte e Val d’Aosta; arancione Puglia e Sicilia; gialla il resto del Paese. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, misure del nuovo DPCM in vigore da venerdì

    (Teleborsa) – Il nuovo DPCM con le misure riservate alle aree gialle, arancioni e rosse entrerà in vigore venerdì 6 novembre e non più domani come era stato precedentemente previsto. A comunicarlo è Palazzo Chigi sottolineando che “lo ha deciso il Governo per consentire a tutti di disporre del tempo utile per organizzare le proprie attività”.Nel frattempo il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha annunciato che alle 20.20 terrà una conferenza stampa a Palazzo Chigi per illustrare le misure del provvedimento.Con il nuovo Dpcm tornerà anche l’autocertificazione per gli spostamenti in tutta Italia: dopo le 22, infatti, sarà necessario giustificare i propri spostamenti nei Comuni inseriti nelle zone gialle.Il modulo è disponibile sul sito del Viminale ed è lo stesso che era stato predisposto in occasione del Dpcm del 24 ottobre scorso quando era utilizzabile per le ordinanze in vigore nelle Regioni dove era stato stabilito il coprifuoco.Si tratta di un modello standard, a disposizione tutte le pattuglie delle forze di polizia, dove i cittadini dovranno indicare i motivi dello spostamento. I controlli verranno fatti a campione e chi non riuscirà a dimostrare il motivo indicato nell’autocertificazione, verrà denunciato. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, alto il numero di decessi. Ministero Salute: ancora nessuna criticità negli ospedali

    (Teleborsa) – “Sono ore frenetiche e intense”, ha esordito così Giovanni Rezza, Direttore Generale della prevenzione al Ministero della Salute, nella conferenza stampa sulla situazione epidemiologica in Italia.Oggi in Italia, ha dichiarato il dottor Rezza anticipando i dati forniti dal Ministero tramite il consueto bollettino, i casi sono stati 30.550 a fronte di quasi 212mila test eseguiti. Rapporto positivi/tamponi a 14,4%: il fatto che si mantenga sopra il 10% “non è un segnale positivo”, ha commentato i numeri il direttore generale. Resta alto anche il numero di decessi: 352 nelle ultime 24 ore (ieri 353).Da inizio pandemia i casi registrati di Covid-19 in Italia sono stati 790.377, 39.764 le vittime.Per ciò che riguarda il numero di ricoveri, il rappresentante del Ministero della Salute ha dichiarato che al momento “non si registra in nessuna area del paese ancora una fase di criticità”: oggi sono 67 per le terapie intensive in più rispetto a ieri e 1.002 i ricoveri con sintomi in area ospedaliera.Capitolo Regioni. La Lombardia resta quella con più casi (7.758), seguono Campania (4.181) e Piemonte (3.577), che mostrano “più o meno il livello della Lombardia in termini di incidenza del virus”. Al giornalista che chiedeva se queste fossero le “Regioni rosse”, Rezza ha risposto che è “ancora in fase di valutazione”, anche se ha aggiunto “i criteri li conoscete tutti”. Il dirigente del Ministero si è concentrato anche sulla situazione dell’Umbria, mentre è sembrata preoccupare meno il Lazio dove comunque si registra un “incremento graduale”.Tornando sul meccanismo inserito nel Dpcm per individuare le aree a maggior rischio, ha dichiarato che “l’automatismo è previsto, ma non vuol dire che sia tutto così facile”. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, vaccino AstraZeneca: a dicembre al via sperimentazione a Modena

    (Teleborsa) – Il vaccino anti Covid-19 nato dalla collaborazione dell’Università di Oxford e la casa farmaceutica AstraZeneca entra in una nuova fase di sperimentazione anche in Italia.Si parte dall’azienda ospedaliera universitaria di Modena – il primo dei sette centri scelti nel Paese – dove le inoculazioni partiranno indicativamente per il primo dicembre. Nel corso di questo mese saranno arruolati 300 volontari maggiorenni che saranno sottoposti a sperimentazione a doppio cieco. Questo vuol dire che a 200 volontari sarà somministrato il vaccino, mentre ad altri 100 il placebo.”Si tratta di un’ulteriore dimostrazione di come l’impegno serio e costante di professionisti della sanità venga premiato, e di come l’integrazione forte tra assistenza e Università sia sempre e comunque un valore inestimabile per un’Azienda di elevato livello come la nostra – ha commentato il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena, Claudio Vagnini – La nostra struttura complessa di Infettivologia è stata selezionata non a caso, ma in seguito a una serie di pubblicazioni fatte nei mesi precedenti da cui è emerso il livello elevatissimo di qualità scientifica. L’agenzia che si occupa degli arruolamenti (Contract Research Organization, Cro) ha svolto diverse visite nei mesi scorsi, rilevando come qui sussistano tutte le condizioni per poter condurre uno studio così importante”.A breve sarà a disposizione un numero verde per informazioni e raccogliere le candidature: saranno scelti i primi 300 che ne fanno richiesta e che soddisfano i criteri.In settimana il direttore dell’area Ricerca e sviluppo oncologico della casa farmaceutica, Josep Baselga, ha dichiarato ad una radio catalana che la distribuzione del vaccino sarà già in fase avanzata entro la fine del primo trimestre del 2021, e che sarà venduto al suo prezzo di produzione, cioè 2 euro.AstraZeneca lo scorso agosto ha firmato un accordo con la Commissione europea che permetterà all’Ue di acquistare un vaccino anti-Covid 19 per tutti gli Stati membri, oltre che di donarlo ai paesi a reddito medio-basso o ridistribuirlo ad altri paesi europei. Grazie al contratto tutti i Paesi membri potranno acquistare 300 milioni di dosi del vaccino prodotto da AstraZeneca, con un’opzione per l’acquisto di ulteriori 100 milioni di dosi da distribuire in proporzione alla popolazione. LEGGI TUTTO