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    Covid, Italia: scendono i ricoverati ma continua a salire il tasso di positività

    (Teleborsa) – Sono 12.074 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore a fronte di oltre 294.411 test effettuati, tra antigenici e tamponi molecolari. Il tasso di positività rispetto ai nuovi casi sale al 4,1% rispetto al 3,8% di ieri. Le persone attualmente positive in Italia sono 388.864 (-4.822). È quanto emerge dal bollettino di oggi, mercoledì 17 novembre, del Ministero della Salute.Ancora alto, purtroppo, il numero dei morti: 369, in crescita rispetto a ieri, mentre il totale delle vittime è salito a 94.540. I pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid-19 in Italia sono 2.043, 31 in meno rispetto a ieri, nonostante i 113 ingressi nelle ultime 24 ore. Le persone ricoverate con sintomi sono invece 18.274, 189 in meno rispetto a ieri.Si conferma la Lombardia la Regione con il più alto numero di infezioni giornaliero, con 1.764 casi, seguita dalla Campania con 1.575 e l’Emilia-Romagna con 1.025.Intanto continua a preoccupare la circolazione delle varianti, con nuove mutazioni che potrebbero avere origine anche nel nostro Paese. “Sembra che ci sia una variante delle varianti, nel senso che pare che la variante inglese sia ulteriormente mutata, tanto che stiamo parlando di variante scozzese in un paio di comuni della provincia di Varese”, ha detto Guido Bertolaso, consulente del governatore della Regione Lombardia Attilio Fontana.Intanto la Commissione europea ha messo a punto un nuovo piano per contrastare l’avanzata delle varianti di Covid-19 nel Vecchio Continente basato su tre azioni chiave: tracciamento e analisi delle varianti, accelerazione del processo di autorizzazione dei vaccini e aumento della loro produzione. LEGGI TUTTO

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    Vaccini, UE: “Nuovi contratti e approvazione accelerata su varianti”

    (Teleborsa) – Nuovi contratti per aumentare l’approvvigionamento di dosi e un’autorizzazione più rapida per approvare vaccini in grado di contrastare le varianti del Covid. Questi i pilastri della nuova strategia dell’Unione europea per affrontare la battaglia contro il coronavirus. Il piano è stato annunciato dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, affiancata dalla commissaria alla Salute, Stella Kyriakides, e dal capo della task force per la produzione dei vaccini, il commissario al Mercato interno, Thierry Breton.”Mercoledì la Commissione europea presenterà una proposta per accelerare l’autorizzazione dei vaccini adattati alle nuove varianti – ha annunciato la portavoce della Commissione Ue, Vivian Loonela –. Non ci sarà bisogno di ricominciare il processo di autorizzazione da capo quando si tratterà di adattare il vaccino per le varianti, la procedura di autorizzazione sarà modificata con un nuovo sistema per accelerare l’approvazione mantenendo inalterati i livelli di sicurezza. Ci baseremo su quanto già succede anche con i vaccini per l’influenza. Ema sta già aggiornando i requisiti minimi per le modifiche, così velocizzeremo la procedura di autorizzazione.Invitiamo inoltre i produttori ad adattare al più presto i loro vaccini e a fornire a Ema le informazioni necessarie. Stiamo facendo il massimo insieme alle compagnie farmaceutiche per aumentare la produzione in Europa sui vaccini già approvati e poi stiamo rivolgendo la nostra attenzione alle varianti su cui la risposta deve essere adeguata in termini di velocità e di scala”. Il 10 febbraio scorso l’Agenzia europea del farmaco ha ai produttori di vaccini di presentare dati sulla protezione contro le nuove varianti. I dati, aveva chiarito l’Agenzia, servono a definire i requisiti per approvare gli adattamenti dei vaccini esistenti alle mutazioni del coronavirus.”Dobbiamo cercare di fare in modo che i vaccini siano approvati nei tempi più brevi, attraverso procedure rapide che consentano, allo stesso tempo, che i cittadini si sentano sicuri e la società si fidi – ha spiegato Kyriakides –. Non si scende a compromessi sulla sicurezza”. Sulla stessa linea la presidente della Commissione Ue: “Dobbiamo accelerare le vaccinazioni, i casi di varianti Covid aumentano e ne emergono di nuove. I vaccini approvati in Ue sembrano efficaci contro le varianti ma le varianti sono più contagiose”.Al momento Bruxelles sta rinegoziando i contratti già stipulati per inserire il vincolo dell’efficacia contro le mutazioni. Nell’ambito del nuovo piano anti-varianti Ue (Hera), la Commissione prevede nuovi contratti di pre-acquisto di vaccini con – come scrive la Commissione europea in una nota esplicativa del piano di azione contro le varianti del Covid presentato oggi – “un piano dettagliato e credibile che dimostri la capacità di produrre vaccini nell’Ue in tempi affidabili come prerequisito e prenderà in considerazione fonti di approvvigionamento esterne all’Ue, se necessario, a condizione che soddisfino i requisiti di sicurezza dell’Ue”.Von der Leyen ha annunciato che la Commissione Ue acquisterà altri 150 milioni di dosi del vaccino di Moderna per quest’anno, e ne ha opzionati 150 milioni per il prossimo. Dosi che si aggiungono ai 160 milioni acquistati l’anno scorso. La presidente della Commissione Ue ha affermato che “è molto chiaro nei contratti che gli Stati membri non dovrebbero avere negoziati bilaterali” con le aziende farmaceutiche per l’acquisto di vaccini. “Se succede – ha sottolineato la presidente – devono notificare e non ho conoscenza di alcun contratto a margine. Ci stiamo muovendo nel quadro approvato degli acquisti a 27”.Riguardo a Sputnik Von der Leyen ha affermato che non ha chiesto l’autorizzazione a Ema finora. “Se lo faranno, – ha precisato –devono presentare tutti i dati e sottoporsi allo scrutinio come gli altri. Inoltre, non producono in Ue, quindi certamente ci deve essere un’ispezione ai siti di produzione, perché dobbiamo avere standard di produzione stabili. Ma ancora – ha aggiunto la presidente Ue – ci chiediamo come mai la Russia offra milioni di dosi quando ancora non vaccina tutta la sua popolazione, questo dovrà trovare risposta”. LEGGI TUTTO

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    UE, nuovo piano anti-varianti: fondi per test, sequenziamento e vaccini

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha messo a punto un nuovo piano per contrastare l’avanzata delle varianti di Covid-19 nel Vecchio Continente basato su tre azioni chiave: tracciamento e analisi delle varianti, accelerazione del processo di autorizzazione dei vaccini e aumento della loro produzione.Con riguardo al primo punto, l’UE stanzierà almeno 75 milioni di euro per lo sviluppo di test specifici per le nuove varianti e per il sostegno ai processi di sequenziamento genomico negli Stati membri. Si è posta l’obiettivo di sequenziare il 5% di tutti i test positivi, per tracciare le varianti, e ha stanziato 150 milioni di euro per intensificare la ricerca e lo scambio di dati su di esse. Sarà favorita la sperimentazione di vaccini su bambini e giovani con un consorzio di 16 Stati membri e cinque paesi associati, tra cui Svizzera e Israele.Per accelerare il processo di autorizzazione dei vaccini si punterà a modificare il quadro normativo ed equipararlo a quello del vaccino antinfluenzale annuale, per consentire l’approvazione di un vaccino adattato ad una variante con una serie più piccola di dati aggiuntivi da presentare all’EMA. Sarà facilitata la certificazione di siti di produzione nuovi o riconvertiti per la produzione di vaccini negli Stati membri.Per aumentare la produzione di vaccini, la Commissione UE aggiornerà o concluderà nuovi accordi di acquisto anticipato per sostenere lo sviluppo di vaccini nuovi e adattati alle varianti attraverso nuovi finanziamenti. Inoltre, l’UE lavorerà a stretto contatto con i produttori per aiutare a monitorare le catene di approvvigionamento e affrontare possibili colli di bottiglia, oltre a supportare la produzione di vaccini aggiuntivi per affrontare nuove varianti.”La nostra priorità è garantire che tutti gli europei abbiano accesso a vaccini Covid-19 sicuri ed efficaci il prima possibile – ha commentato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen – Allo stesso tempo, nuove varianti del virus stanno emergendo rapidamente e dobbiamo adattare la nostra risposta ancora più velocemente”. LEGGI TUTTO