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    Corte Costituzionale: accolto il ricorso del governo contro la legge anti-Dpcm della Valle d'Aosta

    (Teleborsa) – La Corte Costituzionale ha accolto il ricorso del governo contro la legge anti-Dpcm della Valle d’Aosta. “A fronte di malattie altamentecontagiose in grado di diffondersi a livello globale, ragioni logiche, prima che giuridiche radicano nell’ordinamento costituzionale l’esigenza di una disciplina unitaria, di carattere nazionale, idonea a preservare l’uguaglianza delle persone nell’esercizio del fondamentale diritto alla salute e a tutelare contemporaneamente l’interesse della collettività”, si legge nella sentenza.La legge impugnata – e sospesa dagli stessi giudici lo scorso gennaio – consentiva al presidente della Regione di regolare autonomamente, in deroga ai decreti nazionali, l’apertura, tra l’altro, di negozi, bar e ristoranti, la pratica sportiva e la libertà di movimento.Nella sentenza i giudici della Corte Costituzionali hanno sottolineato che “accade, infatti, che ogni decisione in tale materia, per quanto di efficacia circoscritta all’ambito di competenza locale, abbia un effetto a cascata, potenzialmente anche significativo, sulla trasmissibilità internazionale della malattia, e comunque sulla capacità di contenerla”. Una motivazione, quella evidenziata, che viene estesa anche alla campagna di vaccinazione: “i piani di vaccinazione, eventualmente affidati a presidi regionali, devono svolgersi secondo i criteri nazionali che la normativa statale abbia fissato per contrastare la pandemia in corso”.In tema di pandemia, la Consulta ha quindi affermato “il divieto per le Regioni, anche ad autonomia speciale, di interferire legislativamente con la disciplina fissata dal competente legislatore statale”. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, l'Italia torna in rosso: quali Regioni cambiano colore?

    (Teleborsa) – L’Italia torna a tingersi di rosso. Dopo la presentazione dei dati del monitoraggio settimanale ISS-Ministero della Salute infatti dovrebbero essere 11 le Regioni in zona rossa, mentre per altre 8 dovrebbe essere adottata la zona arancione. Per l’ufficialità si attende la firma dell’ordinanza da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza, che è prevista già per oggi.Secondo quanto si apprende da fonti del Ministero della Salute, passano in area rossa, dal 15 marzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Veneto e la Provincia autonoma di Trento che si aggiungono a Campania e Molise, già nella fascia di massimo rischio.In zona arancione dovrebbero figurare invece Abruzzo, Calabria, Liguria, Toscana, Puglia, Sicilia, Umbria e Valle d’Aosta, mentre la Sardegna probabilmente resterà in zona bianca. In corso una verifica sui dati della Basilicata.”Bisogna anticipare la corsa del virus ma il fatto che diminuiscano i casi nelle RSA e tra gli anziani è un primo successo della strategia vaccinale, si vedono i primi risultati. In questo momento non possiamo che agire con interventi di mitigazione e contenimento”, ha dichiarato il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, nel corso della conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio regionale della Cabina di Regia.In base al rapporto, nella prima settimana di marzo a livello nazionale si è osservata un’accelerazione dei contagi sia a livello di incidenza – 225,64 casi per 100.000 abitanti rispetto ai 194,87 della settimana precedente – sia in termini di ricoveri in terapia intensiva che hanno superato la cosiddetta “soglia critica”, 31% contro il 26% del precedente monitoraggio. Complessivamente al 9 marzo le terapie intensive occupate risultavano essere 2.756, rispetto alle 2.327 registrate il 2 marzo.Sempre dal rapporto ISS-Ministero della Salute è emerso che 16 Regioni e province autonome hanno un Rt puntuale maggiore di uno. Tra queste, otto (Campania, Piemonte, FVG, Emilia-Romagna, Basilicata, Lombardia, Lazio, Veneto) hanno un Rt con il limite inferiore superiore a 1,25, compatibile con uno scenario di tipo 3, quattro Regioni hanno un Rt nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2 e le restanti hanno un Rt compatibile con uno scenario di tipo uno.Nel frattempo, sono 26.824 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 369.636 tamponi totali elaborati (ieri 372.217) di cui 201.149 molecolari (ieri 208.469) e 168.487 test rapidi (ieri 163.748). Sale il rapporto positivi/tamponi totali a 7,25% (ieri 6,89%). Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza hanno sono 3.175.807.Sono 380 i decessi registrati oggi, che portano il conteggio totale a 101.564 morti da inizio pandemia. In aumento sia il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 55 in più, 2.914 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 409 in più rispetto a ieri (sono 23.656 in totale). La Regione con più nuovi casi la Lombardia (6.262) seguita da Emilia Romagna (3.477), Piemonte (2.929), Campania (2.644), Veneto (1.932), Puglia (1.774), Lazio (1.757) e Toscana (1.304). LEGGI TUTTO

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    Vaccini, AstraZeneca rivede di nuovo al ribasso le consegne verso l'Ue

    (Teleborsa) – AstraZeneca ha ridotto nuovamente la previsione di forniture di vaccini all’Unione europea nel primo trimestre. Secondo quanto riportato da Reuters che cita un documento aziendale datato 10 marzo, infatti, le consegne della casa farmaceutica nel primo trimestre dell’anno ammonteranno a poco più di 30 milioni di dosi, 60 milioni in meno di quanto previsto dagli obblighi contrattuali iniziali con Bruxelles e anche 10 in meno di quanto aveva assicurato il Ceo Pascal Soriot alla fine di febbraio.Immediata la reazione da parte delle autorità europee. “Vedo gli sforzi, ma non i ‘migliori sforzi'”, ha scritto su Twitter il commissario per l’Industria Thierry Breton che ha invitato il consiglio di amministrazione di AstraZeneca di assumersi le proprie responsabilità e fare ciò che serve per adempiere agli impegni presi.Continuano nel frattempo le grane per la casa farmaceutica dopo la decisione di Danimarca e Austria di sospendere la somministrazione dei suoi vaccini a seguito di alcuni episodi che hanno visto l’emergere di reazioni gravi in persone immunizzate con le sue dosi. Anche la Bulgaria, infatti, ha deciso di fermare la vaccinazione con AstraZeneca “finché l’Agenzia europea per i medicinali non avrà dissipato con una dichiarazione scritta ogni dubbio sulla sua sicurezza”, ha spiegato il premier Boyko Borissov. “Continuiamo ad attuare il piano di vaccinazione con gli altri due vaccini approvati per l’uso. Ci aspettiamo la consegna di 21.060 dosi di vaccino Pfizer lunedì e 33.600 dosi di Moderna il 19 marzo”, ha dichiarato Bogdan Kirilov, direttore esecutivo dell’Agenzia bulgara per i medicinali.Leggera frenata alla campagna vaccinale anche in Romania dove le autorità hanno deciso, come misura cautelativa, il ritiro delle dosi rimaste del lotto ABV256, per il quale sono stati segnalati problemi anche in Italia ed in altri stati europei. La responsabile della campagna di vaccinazione, Valeriu Gheorghita, ha riferito che sono 4.257 le dosi incriminate ancora da inoculare che saranno sostituite da quelle di altri lotti. Il primo ministro rumeno Florin Citu ha però dichiarato che “la campagna di vaccinazione deve continuare con tutti i tipi di vaccino, monitorizzando eventuali effetti avversi. Non è cambiato nulla, ho fiducia negli specialisti”.Dura la risposta, infine, del ministro tedesco della Salute Jens Spahn all’ondata di scetticismo che si è generata intorno al vaccino anti Covid di AstraZeneca. “Deploro che sulle basi delle valutazioni attuali alcuni paesi abbiano interrotto la somministrazione di AstraZeneca – ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa a Berlino – Bisogna trovare il giusto bilanciamento fra l’attenzione e il fatto di evitare di suscitare allarme”.le autorità hanno deciso,come misura cautelativa, il ritiro delle dosi rimaste del lottoABV256, per il quale sono stati segnalati problemi in Italia edin altri stati europei. La responsabile della campagna divaccinazione, Valeriu Gheorghita, ha riferito che sono 4.257 ledosi incriminate ancora da inoculare che saranno sostituite daquelle di altri lotti. Il primo ministro, Florin Citu, hadichiarato che “la campagna di vaccinazione deve continuare contutti i tipi di vaccino, monitorizzando eventuali effettiavversi. Non è cambiato nulla, ho fiducia negli specialisti” LEGGI TUTTO

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    Covid, nuova impennata contagi e tasso positività. ISS preoccupato da crescita Rt

    (Teleborsa) – Nuova impennata dei contagi da coronavirus e aumento dei decessi e del tasso di positività. Il consueto bollettino giornaliero del Ministero della Salute fotografa una situazione in via di peggioramento, che potrebbe far scattare nuove e più severe restrizioni allo studio del governo.Nelle ultime 24 ore si sono registrati infatti 25.673 nuovi casi (22.409 ieri) a fronte dei 372.217 tamponi effettuati, con un tasso di positività che è salito al 6,9% dal 6,2% precedente.In aumento anche i decessi, che sono stati 373 rispetto a 332 segnalati ieri. Cresce anche il numero di persone in terapia intensiva con 266 nuovi ingressi ed un saldo ingressi-uscite di 32 pazienti in più. In rianimazione vi sono in totale 2.859 persone, mentre nei reparti ordinari vi sono 365 pazienti in più per un totale a 23.247.Il numero complessivo dei casi in Italia sale a 3.149.017. I guariti sono 15.000 (ieri 13.752), mentre il numero delle persone attualmente positive cresce di 10.276 (ieri +8.191). Fra i casi positivi 471.244 sono in isolamento domiciliare.Lombardia la più contagiata. Crescono decessi in AbruzzoNuova impennata dei decessi in Abruzzo che hanno raggiunto quota 37, superando il precedente record segnato a fine novembre. Anche i pazienti in rianimazione hanno segnato un nuovo massimo di 91 unità, con un tasso di occupazione die posti letto che lievita aòl 42,7% contro una soglia di guardia del 30%. Resta la Lombardia la regione con il numero più alto di casi – nelle ultime 24 ore 5.849 in più – inseguita da Campania (+2.981), Emilia Romagna (+2.845), Piemonte (+2.322) e Lazio (+1.800). Osservato speciale il Piemonte, dove sono stati bloccati i ricoveri non-Covid e le attività degli ambulatori, a causa del superamento della soglia critica di occupazione dei posti letto in ospedale, che ieri era lievitata al 42%. Nel bollettino odierno è pressoché stabile il numero di pazienti in terapia intensiva.Italia verso una unica zona rossaFrattanto, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) ha espresso una grande preoccupazione per la crescita generalizzata dell’indice Rt in tutta Italia, tanto che molte regioni si avviano a tingersi di rosso al prossimo monitoraggio.In Piemonte l’indice Rt è salito a 1,41, in Friuli Venezia Giulia a 1,39 ed in Lazio a 1,30. L’Rt della Campania è schizzato a 1,76, costringendo il governatore De Luca a chiudere piazze, lungomari e mercati. Sono a rischio anche Toscana, Emilia Romagna e Veneto, mentre la Liguria tira un sospiro di sollievo con un Rt appena superiore a 1. LEGGI TUTTO

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    Vaccino Astrazeneca, Draghi sente von der Leyen: EMA indaga e AIFA blocca lotto

    (Teleborsa) – E’ giallo sul vaccino Astrazeneca e sui collegamenti con i casi di trombosi registrati in Europa. Una vicenda su cui l’autorità per il farmaco europea EMA sta indagando, mentre l’autorità italiana AIFA ha bloccato in via precauzionale il lotto ABV2856 distribuito in Italia, contenente 500 mila dosi del vaccino, in seguito a due casi “sospetti” verificatisi in Sicilia.Il Premier Mario Draghi ha avuto oggi un colloquio telefonico con la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, la quale ha assicurato che “l’EMA ha avviato una review accelerata” sui vaccini Astrazeneca, ma al momento “non c’è alcuna evidenza di un nesso tra i casi di trombosi registrati in Europa e la somministrazione del vaccino”.Il blocco del lotto italiano – Un caso sospetto sarebbe stato registrato in Sicilia: un militare in servizio ad Augusta sarebbe morto ieri per un arresto cardiaco nella sua abitazione all’indomani della vaccinazione. Un caso precedente sarebbe stato individuato a Catania: un uomo della squadra mobile sarebbe deceduto una decina di giorni fa dopo aver effettuato il vaccino. La Procura di Siracusa e si Catania avrebbero aperto un’inchiesta, mentre l’AIFA ha deciso di sospendere in via precauzionale il lotto ABV2856, che risultava essere stato somministrato in entrambi i casi.Frattanto, il lotto ABV5300 è stato sospeso in Austria e in altri Paesi europei – Danimarca, Estonia, Lituania, Lussemburgo, Norvegia e Islanda – dopo il decesso di un paziente austriaco cui sarebbe stata diagnosticata una trombosi multipla a dieci giorni dalla vaccinazione.Un altro decesso “sospetto” e segnalazioni di “gravi casi di coaguli nel sangue” di altre persone vaccinate sarebbero stati emersi in Danimarca. Di qui la decisione di bloccare il lotto, che è stato consegnato a 17 Paesi europei e comprende un milione di dosi.Frattanto, Londra rassicura che il vaccino AstraZeneca è “sicuro ed efficace” ed è stato sinora somministrato, assieme a quello di Pfizer, a 23 milioni di personein Regno Unito. LEGGI TUTTO

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    Farmaceutica, Bayer prevede ricavi in crescita a 43-45 miliardi entro il 2024

    (Teleborsa) – La multinazionale farmaceutica tedesca Bayer ha annunciato ricavi e utili in crescita nei prossimi anni, in un piano presentato dal CEO Werner Baumann agli investitori. L’utile core per azione salirà tra 7 euro e 7,50 euro entro il 2024, mentre i ricavi raggiungeranno i 43-45 miliardi di euro. I ricavi 2020 sono stati di 41,4 miliardi, quelli 2019 di 43,6.La società si troverà però ad affrontare diverse sfide che non renderanno così semplice aumentare vendite e redditività. Da un lato ci sono i costi per i processi che riguardano i diserbanti della Monsanto (azienda acquistata nel 2018) e dall’altro i ricavi che verranno meno nei prossimi anni per la perdita di brevetti.La divisione farmaceutica subirà un duro colpo quando scadrà il brevetto dell’anticoagulante Xarelto (in Europa nel 2023 e negli Stati Uniti un anno dopo) e del prodotto per gli occhi Eylea, con il suo brevetto europeo che scadrà nel 2025. Questi due prodotti combinati hanno rappresentato circa 7 miliardi di euro di vendite lo scorso anno, il 40% delle entrate della divisione farmaceutica.”Abbiamo in programma di continuare a crescere nella divisione Pharmaceuticals nonostante la scadenza dei brevetti e ci aspettiamo di registrare solo un modesto calo delle vendite nel 2024″, ha detto Baumann. L’amministratore delegato sta ancora cercando di convincere gli investitori che la sua strategia di mantenere in un’unica società l’unità di farmaceutica, di scienza delle colture e di consumer health è la strada giusta. LEGGI TUTTO

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    Vaccini, accordo Commissione-Pfizer/BioNTech per 4 milioni di dosi in più per marzo

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha raggiunto un accordo con BioNTech/Pfizer per la fornitura di altri 4 milioni di dosi di vaccino contro il Covid-19 che gli Stati membri potranno ricevere nelle prossime 2 settimane. “L’obiettivo è contrastare i focolai di Covid-19 e facilitare la libera circolazione transfrontaliera”, si legge in una nota da Bruxelles.”Occorre un’azione rapida e incisiva per contrastare le varianti aggressive del virus e migliorare la situazione dei focolai. Sono lieta di annunciare oggi un accordo con BioNTech-Pfizer, che offrirà agli Stati membri la disponibilità complessiva di altri 4 milioni di dosi di vaccino entro la fine di marzo, dosi destinate ad aggiungersi alle consegne programmate – ha dichiarato la Presidente della Commissione, Ursula von der Leyen – Si tratta di un sostegno agli Stati membri impegnati a tenere sotto controllo la diffusione delle nuove varianti. L’uso mirato di queste dosi nelle zone in cui sono più necessarie, in particolare nelle regioni frontaliere, contribuirà anche a garantire o ripristinare la libera circolazione delle merci e delle persone. Queste dosi sono essenziali per il funzionamento dei sistemi sanitari e del mercato unico.”Nella nota la Commissione si è detta “preoccupata a causa dello sviluppo di una serie di focolai di Covid-19 nell’UE”, nonostante il numero di decessi in diminuzione in tutti i Paesi europei. “Il quadro attuale – prosegue il comunicato – è dovuto in particolare alla diffusione di nuove varianti più contagiose. Il vaccino BioNTech-Pfizer si è dimostrato molto efficace nei confronti di tutte le varianti attualmente note del virus della COVID-19”. Gli Stati membri avranno quindi a disposizione 4 milioni di dosi aggiuntive da acquistare, proporzionalmente alla rispettiva popolazione. Tutte queste dosi, che saranno consegnate entro la fine di marzo, si aggiungono alle consegne programmate già concordate tra gli Stati membri e BioNTech-Pfizer, conclude la nota. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, Rezza: pseudo-normalità in 7-13 mesi, dipende dalla velocità delle vaccinazioni

    (Teleborsa) – Il direttore della prevenzione del Ministero della Salute Giovanni Rezza ha dichiarato che si potrebbe tornare ad una “pseudo-normalità” in 7-13 mesi. “Abbiamo di recente messo a punto con l’Istituto Superiore di Sanità e la Fondazione Bruno Kessler un modello matematico per capire quando potremo tornare a una pseudo-normalità – ha detto oggi Rezza in audizione al Senato sui vaccini anti-Covid – Se assumiamo che il vaccino protegga dall’infezione e che la protezione duri almeno per 2 anni, vaccinando 240.000 persone al giorno riusciremo in 7-13 mesi a tornare alla normalità”. “Questo si può ottenere con un numero di vaccinazioni elevato e mantenendo il contenimento”, ha aggiunto.Intano sono 19.749 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 345.336 tamponi totali elaborati (ieri 184.684) di cui 176.331 molecolari (ieri 102.428) e 169.005 test rapidi (ieri 82.256). Scende il rapporto positivi/tamponi totali a 5,71% (ieri 7,52%). Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza hanno superato quota 3,1 milioni.Sono 376 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a 100.479 morti da inizio pandemia. Cresce sia il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 56 in più, 2.756 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 562 in meno rispetto a ieri (sono 22.393 in totale).La Regione con più nuovi casi è la Lombardia (4.084), seguita dalla Campania (2.709), Emilia Romagna (2.429) e Piemonte (2.018. Più di mille casi registrati in Veneto (1.608), Lazio (1.431), Puglia (1.286) e Toscana (1.001). LEGGI TUTTO