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    Banche, sindacati bancari e ABI aggiornano protocollo vaccini

    (Teleborsa) – I sindacati dei bancari italiani – Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca, Unisin, con i rispettivi segretari generali Lando Maria Sileoni, Riccardo Colombani, Nino Baseotto, Fulvio Furlan ed Emilio Contrasto – hanno annunciato di aver condiviso con l’ABI il percorso di somministrazione dei vaccini ai dipendenti.Secondo quanto riferisce una nota, “ad esito della costante interlocuzione sullo sviluppo dello scenario pandemico nel Paese e alla luce delle raccomandazioni del ministero della Salute del 10 marzo in cui è prevista la possibilità di vaccinare all’interno dei posti di lavoro qualora le dosi di vaccino disponibili lo permettano, le Parti nazionali hanno condiviso un ulteriore aggiornamento del Protocollo del 28 aprile 2020 con le misure di contrasto alla diffusione del virus covid-19 per il settore bancario”.Le Parti nazionali, si legge ancora, “sono consapevoli che dalla velocità di realizzazione della copertura vaccinale dipende il progressivo superamento dell’emergenza sanitaria e delle drammatiche conseguenze anche sul piano economico e sociale e si sono impegnate ad integrare prontamente il Protocollo con le indicazioni che saranno fornite dalle Autorità competenti”. LEGGI TUTTO

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    Vaccino, Oxfam-Emergency: “Sospensione AstraZeneca non drammatica con condivisione scienza e tecnologia”

    (Teleborsa) – Per l’82% degli italiani il governo dovrebbe chiedere alle aziende farmaceutiche di rendere pubbliche la formulazione e la tecnologia per sviluppare il vaccino anti Covid. Il 74% dei nostri connazionali ritiene, inoltre, che tale condivisione renderebbe più efficaci le campagne vaccinali, raggiungendo più velocemente un maggior numero di persone. È quanto emerge da un sondaggio realizzato da Yougov per Emergency e Oxfam, membri della People’s Vaccine Alliance. La maggior parte dei partecipanti all’indagine è convinta, tuttavia, che una minore circolazione del virus in Italia ottenuta con la campagna vaccinale non garantirebbe la sicurezza sugli effetti della pandemia: il 90% di chi ha risposto, infatti, pensa che la diffusione incontrollata del virus nel resto del mondo sarebbe un problema per l’economia del nostro Paese, il 76% per la propria salute. Il 68% ritiene infine che il governo dovrebbe impegnarsi di più, per fare in modo che tutti nel mondo ricevano il vaccino entro il 2021.”Il sondaggio ci dice chiaramente che la stragrande maggioranza degli italiani è a favore di una sospensione della proprietà intellettuale detenuta dalle aziende farmaceutiche – ha detto Sara Albiani, policy advisor per la salute globale di Oxfam Italia –. A un anno dall’inizio della pandemia che ha sconvolto le nostre vite con 120 milioni di persone contagiate e più di 2 milioni e mezzo di morti, abbiamo l’arma del vaccino, che senza una produzione e distribuzione massicce, rischia di non essere in grado di fermare il virus e farci tornare presto alla normalità. Le varianti galoppano e possono compromettere quanto fin qui scienza e ricerca hanno raggiunto, grazie a un impegno straordinario di molti attori, anche pubblici”.Nonostante le enormi perdite economiche generate dalla pandemia che, secondo le stime dell’Ocse, entro il 2021 ammonteranno a 7mila miliardi di dollari (cifra paragonabile ai bilanci annui di USA (4.100 miliardi) e Cina (3.200 miliardi) sommati assieme) la campagna vaccinale – sottolineano Oxfam ed Emergency in una nota – va irresponsabilmente a rilento in molti Paesi, Italia inclusa, mentre in altri a basso e medio reddito non è neanche avviata. “La ragione principale – spiega Rossella Miccio, presidente di Emergency – sta proprio nella grande richiesta di dosi a fronte di una limitata capacità di produzione da parte delle case farmaceutiche. Secondo le stime, al momento è utilizzato solo il 50% della capacità di produzione delle case farmaceutiche che stanno sviluppando o hanno già sviluppato vaccini contro il Covid-19. Se poi consideriamo le case farmaceutiche che in tutto il mondo sarebbero interessate e avrebbero la possibilità di adattare i loro impianti alla produzione di vaccini anti Covid, stiamo utilizzando solo il 23% delle capacità produttive”.In Europa, – evidenziano Oxfam ed Emergency – la sospensione del vaccino AstraZeneca ha determinato una pesante battuta d’arresto della campagna vaccinale in atto, dovuta proprio al fatto che la produzione di tutti i vaccini approvati finora è insufficiente a coprire la richiesta o anche solo a rispettare gli impegni contrattuali. Nei Paesi più poveri, la situazione è ancora più drammatica con un’immunizzazione prevista non prima del 2023. Al momento in Guinea, ad esempio, sono state somministrate 0,06 dosi ogni 100 abitanti, contro le 11,22 dell’Italia.In tale scenario Oxfam ed Emergency chiedono al governo italiano di riconoscere il vaccino contro il Covid-19 come un bene pubblico globale e di sostenere le richieste di riforma dell’attuale sistema che tutela la proprietà intellettuale. “Solo così, – affermano Oxfam ed Emergency – ponendo fine al monopolio dell’industria farmaceutica sui vaccini almeno in questa fase di emergenza, chiunque, in ogni parte del mondo, potrà avere accesso al vaccino il più rapidamente possibile. In questo modo potremmo superare i limiti attuali alla produzione, che derivano dalle restrizioni della proprietà intellettuale, garantendo che i vaccini siano prodotti e venduti da più aziende in un mercato competitivo e che siano resi disponibili al pubblico al minor costo possibile. Il massiccio finanziamento pubblico per la ricerca, sviluppo e messa in produzione dei vaccini potrebbe essere così finalmente riconosciuto e ricompensato”. LEGGI TUTTO

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    AstraZeneca, OMS: i benefici superano i rischi, si prosegua con le vaccinazioni

    (Teleborsa) – L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che i suoi esperti stanno valutando gli ultimi dati sulla sicurezza del vaccino AstraZeneca, ma ritiene che al momento i benefici superino i suoi rischi e raccomanda di continuare le vaccinazioni. “Al momento l’OMS valuta che i benefici del vaccino AstraZeneca superino i rischi e quindi raccomanda di continuare con le vaccinazioni”, si legge in una nota dell’Organizzazione in cui si fa riferimento ai paesi dell’Ue che hanno sospeso l’uso del vaccino dopo la segnalazione di problemi nella coagulazione del sangue. “Gli eventi tromboembolici si verificano frequentemente. Il tromboembolismo venoso è la terza malattia cardiovascolare più comune a livello globale”, continua il comunicato. L’OMS ha ricordato che nel corso delle campagne di vaccinazione è normale che i si segnalino potenziali eventi avversi: “ciò non significa necessariamente che gli eventi siano legati alla vaccinazione stessa, ma è buona norma indagare su di essi”. L’OMS ha infine sottolineato che le segnalazioni mostrano anche che il sistema di sorveglianza funziona e che sono in atto controlli efficaci, aggiungendo di essere in contatto regolare con l’EMA e le autorità di regolamentazione in tutto il mondo. LEGGI TUTTO

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    UE presenta “certificato verde” per viaggiare in sicurezza

    (Teleborsa) – “Col certificato vaccinale puntiamo ad aiutare gli Stati membri a ritornare” a mobilità in sicurezza e coordinata. Lo ha detto la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in conferenza stampa per la presentazione di un nuovo pacchetto di misure per revocare le limitazioni ai viaggi.I cittadini europei potranno tornare a viaggiare quest’estate fornendo la prova di essersi sottoposti alla vaccinazione, oppure di essere risultati negativi a un test o di essere guariti dal Covid-19 ed avere sviluppato gli anticorpi. Questi i contenuti chiave del nuovo pass Covid. Il certificato, che dovrebbe essere disponibile da giugno in formato digitale o cartaceo, sarà interoperabile e legalmente vincolante per gli Stati membri e ammetterà tutti i vaccini disponibili sul mercato, ha spiegato il Commissario europeo per la Giustizia, Didier Reynders. Il nuovo pass Covid UE “non è un passaporto vaccinale, ma un certificato verde per evitare divisioni e blocchi” tra i Paesi Ue, “facilitare gli spostamenti dei cittadini europei” e far ripartire il turismo in vista dell’estate, ha chiarito Reynders in un’intervista a un gruppo di media internazionali, tra cui Ansa. “Il pass è interoperabile e vincolante per i Paesi UE”, sottolinea ancora, precisando che, “per evitare ogni forma di discriminazione” offre “tre alternative” per tornare a viaggiare: “dimostrare l’avvenuta vaccinazione, la negatività a un test o la guarigione al Covid”.Nel corso della conferenza, la Presidente von der Leyen ha detto: “La situazione epidemiologica sta peggiorando. L’UE sta cercando di collaborare con le esportazioni ma le strade corrono in entrambe le direzioni, ci deve essere reciprocità e proporzionalità. Se la situazione non cambia, dovremo riflettere di far dipendere l’export sul livello di apertura dei Paesi” riceventi. E “rifletteremo se con i Paesi che hanno tassi più alti di vaccinazioni c’è proporzionalità”. “L’Ue è la regione che ha esportato di più, 41 milioni di dosi a 33 Paesi, ma vogliamo vedere reciprocità. Non sta tornando niente verso l’Ue”, ha aggiunto.Più nel dettaglio, “dall’Ue abbiamo esportato dieci milioni di dosi” alla Gran Bretagna, “è il primo Paese per l’export dall’Ue”, senza contare che il Regno Unito produce il vaccino AstraZeneca. “Stiamo ancora aspettando che arrivino dosi dal Regno Unito in modo che ci sia reciprocità”, ha spiegato la presidente della Commissione. “Con gli Stati Uniti c’è reciprocità: non ci sono export da Ue a Usa e viceversa di vaccini, ma c’è un flusso intenso dei precursori, degli ingredienti, e di tutte le materie che servono per fare i vaccini”.Inevitabile un passaggio sul caso AstraZeneca. “E’ importante accelerare la campagna di vaccinazioni. Mi fido di AstraZeneca. Domani l’Agenzia europea del farmaco (Ema) farà un’altra dichiarazione e sono convinta che permetterà di chiarire la situazione”, ha detto vond der Leyen che poi ha aggiunto: “AstraZeneca ha annunciato che purtroppo nel secondo trimestre consegnerà all’Unione europea 70 milioni di dosi rispetto ai 180 milioni che aveva contrattualmente promesso di fornire”.Nonostante il mancato rispetto degli impegni di consegna delle dosi di vaccino da parte di AstraZeneca, “con l’arrivo delle prime dosi del vaccino Johnson&Johnson da aprile possiamo raggiungere l’obiettivo di avere il 70% degli adulti vaccinati entro fine estate”, ha aggiunto von der Leyen, sottolineando che, al contrario dell’azienda anglo-svedese, BionTech-Pfizer e Moderna hanno rispettato gli impegni. Von der Leyen ha spiegato che nel secondo trimestre arriveranno da Pfizer-BioNTech 200 milioni di dosi, 55 da Johnson&Johnson e 35 da Moderna. Le prime vaccinazioni J&J sono attese per aprile. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus: impennata nel numero di decessi, rallentano le vaccinazioni

    (Teleborsa) – Sono 20.396 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 369.375 tamponi totali (ieri 179.015) di cui 182.572 molecolari (ieri 106.703) e 186.803 test rapidi (ieri 72.312). Scende il rapporto positivi/tamponi totali a 5,52% (ieri 8,52%). Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza hanno superato quota 3,2 milioni.Sono 502 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a 103mila morti da inizio pandemia. Continua a crescere sia il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 99 in più, 3.256 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 760 in più rispetto a ieri (sono 26.098 in totale).La Regione con più nuovi casi è la Lombardia (4.235), seguita da Campania (2.656), Emilia Romagna (2.184), Piemonte (2.074), Veneto (1.901), Lazio (1.497), Toscana (1.247) e Puglia (1.126).Rallenta invece il numero di vaccinazioni dopo la sospensione dell’Aifa al vaccino di AstraZeneca. Secondo i dati del Ministero della Salute Sole oggi sono state somministrate poco più di 149mila dosi, circa 25 mila in meno rispetto alla media tenuta durante la scorsa settimana. LEGGI TUTTO

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    Garofalo Health Care, CdA approva conti 2020 e domanda ammissione allo STAR

    (Teleborsa) – Il consiglio di amministrazione di Garofalo Health Care, società quotata sul mercato MTA di Borsa Italiana e tra i principali operatori del settore della sanità privata accreditata in Italia, ha approvato oggi il bilancio 2020. I ricavi sono stati pari a 210,8 milioni di euro, in crescita del 7,3% rispetto ai 196,5 milioni del 2019 grazie al contributo del perimetro M&A (XRay One a partire dal mese di agosto). Nel confronto con i risultati del 2019 pro-forma, i ricavi del 2020 evidenzierebbero una riduzione del 5,2%.L’operating EBITDA Adjusted è stato di 34 milioni di euro (marginalità del 16,1%), in riduzione rispetto a 38,2 milioni del 2019. La marginalità del perimetro M&A è stata pari al 21,9%, la posizione finanziaria netta si è attestata a 97,7 milioni di euro, con indebitamento pari a 122,5 milioni e liquidità pari a 24,8 milioni. Il risultato netto del gruppo si è attestato a 11,8 milioni di euro, con un decremento pari a 1,3 milioni rispetto ai 13,1 del 2019. Questo valore beneficia di imposte pari a 1,2 milioni, in significativa riduzione rispetto al dato 2019 (pari a 5,5).Contestualmente all’approvazione del bilancio, la società ha presentato oggi a Borsa Italiana la richiesta di passaggio al segmento STAR. LEGGI TUTTO

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    Vaccini, EMA: Pfizer, Moderna e J&J efficaci contro varianti

    (Teleborsa) – Dai primi studi fatti, i vaccini Rna messaggero (Moderna e Pfizer-Biontech) hanno “un’ottima efficacia contro le nuove varianti del Covid”. Allo stesso modo, anche “il vaccino Johnson&Johnson di recente approvato dall’Ema” è risultato efficace. Lo ha detto Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccini dell’Ema, in audizione alla commissione Sanità del Parlamento europeo. “Secondo un piccolo studio su duemila casi, il vaccino AstraZeneca è risultato invece non efficace” contro la variante sudafricana, ha spiegato Cavaleri, indicando tuttavia che sarà necessario attendere “studi più ampi” per verificarne la reale efficacia.Intanto, arriva la notizia dell’accordo di collaborazione fra la tedesca IDT Biologika e Johnson & Johnson, per aumentare la disponibilità dei vaccini in Europa. Ne ha dato notizia IDT Biologika in un comunicato. Stando alla nota, il gruppo destinerà la fabbrica di Dessau, finora riservata alla casa farmaceutica Takeda candidata per il vaccino contro la Dengue, al vaccino Johnson e Johnson.Nel frattempo, il Vicepresidente della Commissione Ue, Frans Timmermans, ammette errori “nell’ordinazione dei vaccini a Bruxelles, come negli Stati membri”. “Sono pronto alla fine della pandemia a fare un bilancio. A quel punto si potrà vedere cosa abbiamo fatto di giusto e cosa di sbagliato”. Nella situazione attuale la questione sul tavolo è che “tutta l’Europa riceva il vaccino”. ùPoco dopo, il Portavoce della Commissione Eric Mamer chiarisce: “Se ci sono cose che potevano essere migliorate non è al momento dell’ acquisto dei vaccini”, ma “della messa in opera dei contratti e dell’aumento della capacità produttiva”. LEGGI TUTTO

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    AstraZeneca: sospensione “precauzionale” in Italia, Germania e Francia. EMA: “Andare avanti”

    (Teleborsa) – L’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) ha deciso di estendere in via del tutto precauzionale e temporanea, in attesa dei pronunciamenti dell’EMA, il divieto di utilizzo del vaccino AstraZeneca Covid19 su tutto il territorio nazionale. Tale decisione è stata assunta in linea con analoghi provvedimenti adottati da altri Paesi europei.I carabinieri del Nas, su disposizione della Procura di Biella, stanno sequestrando le dosi del lotto ABV5811 AstraZeneca che l’Unità di crisi della Regione Piemonte ha sospeso ieri dopo la morte di Sandro Tognatti, il professore di clarinetto morto nella sua abitazione di Cossato poche ore dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca. La procura di Biella ha aperto una inchiesta sul decesso.Di questi minuti, la notizia che anche la Germania ha deciso di sospendere le vaccinazioni con AstraZeneca. Lo rende noto il governo tedesco. Il ministero della Salute tedesco segue così l’indicazione del Paul Ehrlich Institut, che in via precauzionale consiglia “ulteriori approfondimenti” in relazione ai nuovi casi di trombosi che si sono verificati. “Conosciamo la portata di questa decisione che non è stata presa a cuor leggero. Ma è una decisione fattuale e non politica”, ha detto il ministro della Salute tedescon Jens Spahn, annunciando che la Germania ha sospeso l’uso di AstraZeneca temporaneamente. “È una decisione presa per pura cautela”. “Per mantenere la fiducia nel vaccino dobbiamo dare ai nostri esperti il tempo di verificare i nuovi casi e “sgomberare il campo da eventuali rischi”, ha continuato. “Deve essere chiaro – ha aggiunto – che anche non vaccinare comporta dei rischi”.Stop temporaneo anche in Francia che ha sospeso l’uso fino a domani, in attesa del parere dell’Ema, l’agenzia europea del farmaco. Lo ha annunciato il presidente Emmanuel Macron.EMA, ANDARE AVANTI -“Il rapporto tra benefici e rischi” per il vaccino anti-Covid di AstraZeneca “è considerato positivo e non vediamo alcun problema nel proseguire le vaccinazioni utilizzando questo vaccino”. Lo ha detto Marco Cavaleri, responsabile per la strategia vaccinale dell’Ema, in audizione all’Europarlamento. “Stiamo esaminando i dati e gli eventi letali riportati per tentare di capire se ci sono cluster specifici di casi” legati “a certi tipi di patologie o allo status medico dei soggetti”, ha aggiunto Cavaleri, sottolineando che finora non vi sono evidenze che “dimostrino un rischio emergente che influenzi il rapporto benefici/rischi”. LEGGI TUTTO