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    DiaSorin, partnership con Lumos Diagnostics su test rapidi Covid-19

    (Teleborsa) – DiaSorin, multinazionale della diagnostica quotata nell’indice FTSE MIB, ha annunciato l’avvio di una collaborazione strategica con Lumos Diagnostics, azienda specializzata nella diagnostica POC, per lanciare il LIAISON IQ, una piattaforma immunodiagnostica POC portatile e in grado di connettersi al cloud, insieme ad un test per l’identificazione degli anticorpi IgG specifici contro il SARS-CoV-2 e un test dell’antigene per diagnosticare il Covid-19 tramite tampone nasale.Il LIAISON IQ e i suoi primi 2 test saranno resi disponibili nei mercati che accettano la marcatura CE entro la fine del secondo trimestre 2021 e saranno sottoposti alla Food and Drug Administration statunitense per ricevere l’Autorizzazione all’Uso di Emergenza.”Questa nuova piattaforma e i relativi test per il Covid-19 pensati per la decentralizzazione della diagnostica potranno rivelarsi fondamentali nella lotta contro la pandemia – ha commentato Carlo Rosa, CEO del gruppo DiaSorin – La collaborazione con Lumos Diagnostics conferma la nostra intenzione di cogliere questa nuova opportunità di business”.Per diagnostica POC si intende un’analisi medica svolta in prossimità del sito di cura ed assistenza del paziente, svolta nel modo più comodo e immediato per il paziente. In futuro, DiaSorin intende ulteriormente estendere il menù di test eseguibili sulla nuova piattaforma, con test rivolti a altre malattie infettive, tra le quali, ad esempio, la malattia di Lyme o le infezioni del tratto gastro-intestinale. LEGGI TUTTO

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    Rt sotto 1 ma “incidenza ancora alta”. Colori Regioni: cosa cambia dopo Pasqua

    (Teleborsa) – Scende a 0,98 l’indice Rt in Italia, quindi sotto la soglia d’allarme dell’1, in calo rispetto all’1,08 della scorsa settimana e all’1,16 di due settimane fa. Tuttavia, sono 11 le regioni e province autonome con Rt maggiore di uno. Complessivamente il rischio epidemico “si mantiene a livelli elevati con sei Regioni (Calabria, Emilia-Romagna, Liguria, Puglia, Toscana e Veneto) che hanno un livello di rischio alto”. E’ quanto si legge nella bozza del report settimanale di monitoraggio di Ministero della Salute e Iss. COLORI REGIONI, COSA CAMBIA? – Nella giornata di oggi, il Ministro della Salute Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della cabina di regia, firmerà le nuove ordinanze che andranno in vigore dopo i tre giorni di area rossa nazionale previsti per domani sabato 3, domenica 4 e lunedì 5 aprile. A partire da martedì 6 aprile le regioni Marche e Veneto e la Provincia Autonoma di Trento passano in zona arancione. Nella fascia di rischio più alto, la rossa, restano Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta. In zona arancione Abruzzo, Basilicata, Lazio, Liguria, Molise, Sicilia, Sardegna, Umbria, Provincia Autonoma di Bolzano e – da martedì – Veneto, Marche e Provincia autonoma di Trento.Preoccupa, intanto, il “caso” Sardegna (prima regione dello Stivale a finire in zona bianca) dove si registra un’impennata di contagi. 13 i Comuni in lockdown: da mezzanotte anche Pula, nota località turistica del sud ovest, entra in zona rossa. Dal primo marzo, scenario, decisamente peggiorato sull’isola.Intanto, una nuova variante del coronavirus SarsCov2 è stata identificata in Italia, in una donna di 50 anni residente vicino Novara. Al momento non sembra essere né più contagiosa né più letale delle altre fin qui note, e comprende caratteristiche delle cosiddette varianti inglese e nigeriana. A scoprirla il gruppo di ricerca del Cerba HealthCare di Milano, guidato Francesco Broccolo, in collaborazione con Massimo Zollo del Ceinge di Napoli, che ha completato il sequenziamento totale. Oggi si registrano 21.932 nuovi casi in Italia a fronte di 331.154 tamponi, con il tasso di positività sostanzialmente stabile al 6,6%. Ancora alto il numero delle vittime: 481. LEGGI TUTTO

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    OMS: campagna vaccinazioni europea “inaccettabilmente lenta”

    (Teleborsa) – Il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’Europa Hans Kluge ha definito il lancio dei vaccini nella regione “inaccettabilmente lento”. “I vaccini rappresentano la nostra migliore via d’uscita da questa pandemia. Non solo funzionano, ma sono anche molto efficaci nel prevenire le infezioni – ha dichiarato – Tuttavia, il lancio di questi vaccini è inaccettabilmente lento. E fintanto che la copertura rimane bassa, dobbiamo applicare le stesse misure sanitarie e sociali che abbiamo applicato in passato, per compensare i ritardi nei programmi. Vorrei essere chiaro: dobbiamo accelerare il processo aumentando la produzione, riducendo gli ostacoli alla somministrazione dei vaccini e utilizzando ogni singola fiala che abbiamo in magazzino, ora”.Secondo quanto riportato dall’OMS, ad oggi solo il 10% della popolazione europea ha ricevuto 1 dose di vaccino, mentre ad aver completato la serie completa è il 4%. “Il rischio che la vaccinazione in corso fornisca un falso senso di sicurezza alle autorità e al pubblico è considerevole e questo comporta un pericolo”, ha aggiunto inoltre Kluge.Nel frattempo, sono 23.649 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 356.085 tamponi totali elaborati (ieri 351.221) di cui 205.127 molecolari (ieri 205.794) e 150.958 test rapidi (ieri 145.427). Stabile il rapporto positivi/tamponi totali a 6,64% (ieri 6,80%). Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza hanno superato quota 3,6 milioni. Sono 501 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a 109.847 morti da inizio pandemia. In lento calo sia del numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 29 in meno, 3.681 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 231 in meno rispetto a ieri (sono 28.949 in totale).La Regione con più nuovi casi si conferma la Lombardia (4.483), seguita da Piemonte (2.584), Puglia (2.369), Campania (2.258), Lazio (1.838), Emilia Romagna (1.809), Veneto (1.633), Toscana (1.631) e Sicilia (1.282). LEGGI TUTTO

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    Vaccini, Figliuolo: in arrivo oltre 1,3 milioni di dosi Astrazeneca

    (Teleborsa) – Il Commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo anticipa che fra oggi e domani arriveranno oltre 1,3 milioni di dosi di Astrazeneca, in aggiunta alle 500 mila dosi di Moderna già arrivate e ad un milione di dosi Pfizer consegnate ieri.Lo ha annunciato nel corso del sopralluogo dei due hub di vaccinazione a Cagliari, dove si è recato per una “verifica” assieme al capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio. “A brevissimo avremo un’alta disponibilità di vaccini”, ha fatto sapere il Commissario, aggiungendo che “questo darà nuovo fiato alle trombe per poter fare il Piano in maniera coerente”. Figliulo ha anche annunciato l’arrivo di altri medici e infermieri militari in Sardegna, per arrivare a 17 mila inoculazioni al giorno, ed ha affermato che anche i medici di base “devono fare la loro parte”. Allarme Lazio: vaccinazioni sospese se entro 24 ore non arrivano dosiFrattanto, arriva un allarme dalla Sanità del Lazio. L’Assessore Alessio D’Amato ha avvertito “se nelle prossime 24 ore non arrivano i 122 mila vaccini di Astrazeneca previsti siamo costretti nostro malgrado a sospendere le vaccinazioni”. “Mi auguro che tale sospensione venga scongiurata”, ha affermato il responsabile alla sanità laziale, aggiungendo che la Regione conta già oltre 36mila prenotati e sono state aperte le prenotazioni anche per i 66-67enni. “Abbiamo messo in esercizio una macchina imponente che non deve fermarsi”., afferma. LEGGI TUTTO

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    Decreto Covid, ok del CdM: a scuola fino alla prima media, nessuno in zona gialla fino al 30 aprile

    (Teleborsa) – Il Consiglio dei Ministri ha approvato il nuovo decreto Covid che stabilisce le misure per rallentare il contagio su tutto il territorio nazionale. Confermate le misure anticipate nei giorni scorsi in merito alla stretta sulle restrizioni nelle Regioni: dal 7 al 30 aprile, infatti, si applicheranno di norma solo quelle da zona arancione (anche per le Regioni in cui si registreranno dati da zona gialla) e rossa anche se saranno possibili deroghe – ma nessun meccanismo di automatismo – da parte del governo nel caso in cui oltre a dati positivi sui contagi si potranno presentare risultati particolarmente buoni anche nella campagna di vaccinazione, soprattutto in riferimento alle persone anziane e alle persone fragili.Conferme delle anticipazioni dei giorni scorsi arrivano anche per le scuole. Anche in zona rossa alunni in classe fino alla prima media in tutta Italia. Questa disposizione non potrà essere derogata da provvedimenti dei Presidenti delle Regioni e, delle Province autonome, si specifica. In zona arancione e gialla la didattica in presenza è fino alla terza media e con un minimo del 50% alle superiori. Per quel che riguarda, infine, le visite ad amici e parenti, dal 7 al 30 aprile saranno vietate per le Regioni in zona rossa mentre sarà possibile una volta al giorno e in massimo due persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) in quelle arancioni all’interno del comune di residenza.Come annunciato, nel nuovo decreto hanno trovato spazio anche lo scudo penale per i vaccinatori, l’obbligo di vaccino per il personale sanitario e le regole per i concorsi pubblici. In particolare l’obbligo di vaccinarsi varrà per “gli esercenti le professioni sanitarie e gli operatori di interesse sanitario che svolgono la loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche e private, farmacie, parafarmacie e studi professionali”. La vaccinazione sarà infatti un “requisito essenziale” per l’esercizio della professione, per chi rifiuta la norma stabilisce uno spostamento a “mansioni, anche inferiori” con il “trattamento corrispondente alle mansioni esercitate”. Se ciò non è possibile, “per il periodo di sospensione non è dovuta retribuzione”.Sono 23.904 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 351.221 tamponi totali elaborati (ieri 301.451), di cui 205.794 molecolari (ieri 154.649) e 145.427 test rapidi (ieri 146.802). Sale il rapporto positivi/tamponi totali 6,80% (ieri 5,31%). Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza sono 3.584.899. Sono 467 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale sopra quota 109mila morti da inizio pandemia. Sostanzialmente stabile sia il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 6 in meno, 3.710 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 51 in meno rispetto a ieri (sono 29.180 in totale).La Regione con più nuovi casi è la Lombardia (3.943) seguita da Sicilia (2.904), Veneto (2.317), Piemonte (2.298), Campania (2.016), Puglia (1.962), Lazio (1.800), Toscana (1.538) ed Emilia Romagna (1.490). LEGGI TUTTO

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    AstraZeneca, EMA: nessun fattore di rischio specifico per età e sesso per i rari eventi di coaguli

    (Teleborsa) – L’Agenzia Europea del Farmaco ha dichiarato che la revisione in corso sul vaccino anti Covid di AstraZeneca “non ha identificato alcun fattore di rischio specifico come l’età, il sesso o una precedente storia medica di disturbi della coagulazione, per questi eventi molto rari”. La comunicazione dell’EMA è arrivata in una nota in cui si precisa che “un nesso causale con il vaccino non è dimostrato, ma è possibile e ulteriori analisi sono in corso”.Oggi si è infatti riunito il comitato per la sicurezza (PRAC) dell’Agenzia proprio nel contesto della revisione in corso di casi molto rari di coaguli di sangue insoliti associati a un basso numero di piastrine in persone vaccinate con il vaccino della casa farmaceutica anglo-svedese, dopo l’allarme delle scorse settimane. Oggetto della riunione è la discussione di quanto è emerso lunedì nel meeting del gruppo di esperti convocato dalla stessa EMA per fornire ulteriori contributi alla valutazione in corso. Alla riunione del 29 marzo hanno partecipato esperti esterni indipendenti con una gamma di specialità mediche – inclusi ematologi, neurologi ed epidemiologi – che hanno discusso aspetti specifici come possibili meccanismi, se è possibile identificare i fattori di rischio sottostanti e quali dati aggiuntivi sono necessari per caratterizzare ulteriormente gli eventi osservati e il rischio potenziale.L’Agenzia ha ribadito che le persone vaccinate dovrebbero essere consapevoli della remota possibilità che si verifichino questi tipi molto rari di coaguli di sangue, suggerendo in caso di sintomi indicativi di problemi di coagulazione – descritti nelle informazioni sul vaccino – di rivolgersi immediatamente a un medico e informare gli operatori sanitari della loro recente vaccinazione.”L’EMA continua a collaborare con le autorità nazionali degli Stati membri dell’UE per garantire che vengano segnalati casi sospetti di coaguli di sangue insoliti”, si legge nella nota dell’Agenzia del Farmaco che rassicura che questi casi sono analizzati nella valutazione in corso del PRAC. Il comitato di sicurezza dovrebbe emettere una raccomandazione aggiornata durante la sua riunione plenaria di aprile che avrà luogo tra il 6 e il 9 aprile. LEGGI TUTTO

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    Vaccini, Giorgetti: occorre raggiungere l'autosufficienza nella produzione

    (Teleborsa) – Il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti ha dichiarato che occorre garantire all’Italia un’autosufficienza sul fronte della produzione di vaccini. Intervenuto al convegno “VacciNation How to win the vaccines race?”, Giorgetti ha detto che l’Italia deve “fare tutti gli sforzi per essere pronta, nel futuro, a dare una risposta più efficace e tempestiva di quella di data oggi”.”In Europa – ha spiegato il ministro – il fatto di essere tanti paesi che si devono coordinare, sia nella fase di acquisto, sia nella fase di distribuzione e poi nella produzione, è un fattore che ha creato qualche problema, rallentamenti, ha creato difficoltà a rispondere tempestivamente rispetto ad altri”. Un ritardo che a livello si sta cercando di recuperare, anche coordinando le catene di produzione che legano i diversi Paesi. “Abbiamo anche la necessità, in proiezione, a livello nazionale e a livello europeo, di garantirci una autosufficienza in termini di produzione”, ha sottolineato.”Io credo che anche le case farmaceutiche, quelle che oggi detengono la licenza per la produzione di vaccini, debbano contribuire a questo sforzo”, ha detto Giorgetti. “Quello che noi chiediamo – ha precisato Giorgetti – é questo trasferimento tecnologico, che non significa liberalizzazione delle licenze, ma dar la possibilità, nei dovuti modi, di produzione di vaccini, anche in Italia e anche in Europa”. “Noi vorremmo ricreare un polo pubblico-privato relativo alla farmacologia biologica, un polo vaccinale”, ha detto. “Crediamo – ha spiegato il ministro – che una collaborazione sulla ricerca possa funzionare solo e semplicemente se, anche qui in Italia, c’è un supporto pubblico”. “Intendiamo cercare partner privati che condividano questo tipo di sfida”, ha aggiunto.In mattinata il ministro Giorgetti al Mise si è svolto il quarto incontro del tavolo sulla produzione in Italia dei vaccini anti-covid. Alla riunione, presieduta dallo stesso ministro, hanno partecipato per Farmindustria il presidente Massimo Scaccabarozzi e il direttore generale Enrica Giorgetti, mentre per AIFA il presidente Giorgio Palù. Presenti anche Giovanni Tria, consulente economico per il dossier vaccini, e il Gen. Antonio Battistini per la Struttura commissariale sull’emergenza Covid. LEGGI TUTTO

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    Covid, Pfizer-BioNTech: vaccino efficace al 100% sui ragazzi tra i 12 e i 15 anni

    (Teleborsa) – Il vaccino Pfizer-BioNTech è efficace al 100% nella fascia di età compresa tra i 12 e i 15 anni. Lo hanno annunciato le due società presentando i risultati di uno studio di Fase 3 condotto negli Stati Uniti su 2.260 ragazzi. Nella nota si sottolinea che la dose è stata ben tollerata e le risposte immunitarie sono state robuste, “superiori a quella registrate in precedenza nei partecipanti vaccinati di età compresa tra 16 e 25 anni”.In particolare, nel corso dello studio sono stati osservati 18 casi di COVID-19 nel gruppo placebo (composto da 1.129 ragazzi) mentre nessuno nel gruppo di 1.131 ragazzi a cui è stato somministrato il vaccino. “Tutti i partecipanti allo studio continueranno a essere monitorati per la protezione e la sicurezza a lungo termine per altri due anni dopo la loro seconda dose”, è stato assicurato. Le aziende hanno dichiarato che prevedono di presentare questi dati sia alla FDA negli Usa che all’EMA in Europa per richiedere di estendere l’uso del vaccino negli adolescenti di età compresa tra 12 e 15 anni “il più rapidamente possibile”.”Condividiamo l’urgenza di espandere l’autorizzazione del nostro vaccino all’uso nelle popolazioni più giovani e siamo incoraggiati dai dati degli studi clinici su adolescenti di età compresa tra i 12 e i 15 anni – ha affermato Albert Bourla, presidente e amministratore delegato di Pfizer – Abbiamo in programma di presentare questi dati alla FDA come emendamento proposto alla nostra Autorizzazione per l’uso di emergenza nelle prossime settimane e ad altri regolatori in tutto il mondo, con la speranza di iniziare a vaccinare questa fascia di età prima dell’inizio del prossimo anno scolastico”.“In tutto il mondo, desideriamo ardentemente una vita normale. Questo è particolarmente vero per i nostri figli. I primi risultati che abbiamo visto negli studi sugli adolescenti suggeriscono che i bambini sono particolarmente ben protetti dalla vaccinazione, il che è molto incoraggiante date le tendenze che abbiamo visto nelle ultime settimane riguardo alla diffusione della variante B.1.1.7 UK. È molto importante consentire loro di tornare alla vita scolastica di tutti i giorni e di incontrare amici e familiari proteggendo allo stesso tempo loro e i loro cari “, ha aggiunto Ugur Sahin, Ceo e co-fondatore di BioNTech. Pfizer e BioNTech hanno aggiunto che la scorsa settimana sono iniziati i primi test anche per valutare ulteriormente la sicurezza, la tollerabilità e l’immunogenicità del vaccino anche nei bambini di età compresa tra i 6 mesi e gli 11 anni, i cui studi saranno divisi in tre fasce: da 5 e 11 anni, da 2 a 5 anni e da 6 mesi a 2 anni. LEGGI TUTTO