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    Roche acquista Telavant Holdings per 7,1 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Il produttore svizzero di farmaci Roche ha stipulato un accordo definitivo per l’acquisizione di Telavant Holdings, di proprietà delle statunitensi Roivant Sciences e Pfizer. L’accordo prevede diritti di sviluppo, produzione e commercializzazione negli Stati Uniti e in Giappone per RVT-3101 di Televant, una nuova promettente terapia in fase di sviluppo per le persone affette da malattie infiammatorie intestinali, tra cui la colite ulcerosa e il morbo di Crohn.”Crediamo fermamente che questo nuovo anticorpo diretto contro TL1A abbia il potenziale di trasformazione necessario per fare una differenza significativa per i pazienti che vivono con malattie infiammatorie intestinali e potenzialmente altre malattie – ha affermato Thomas Schinecker, CEO di Roche – Siamo entusiasti di aggiungere questa promettente nuova terapia in fase di sviluppo al nostro portafoglio e di renderla disponibile ai pazienti il più rapidamente possibile”.Secondo i termini dell’accordo, Roche pagherà anticipatamente un prezzo di acquisto di 7,1 miliardi di dollari e un pagamento a breve termine di 150 milioni di dollari. Una volta conclusa la transazione, Roche avrà tutti i diritti per sviluppare e produrre ulteriormente l’RVT-3101 e commercializzarlo negli Stati Uniti e in Giappone in attesa del successo clinico e normativo. Roche è impegnata ad avviare uno studio globale di Fase 3 per RVT-3101 il prima possibile per portare questa promettente terapia ai pazienti affetti da malattie infiammatorie intestinali. Al di fuori degli Stati Uniti e del Giappone, Pfizer detiene i diritti di commercializzazione. LEGGI TUTTO

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    Commissione UE approva l’acquisizione di Seagen da parte di Pfizer

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha approvato incondizionatamente l’acquisizione di Seagen da parte di Pfizer, ai sensi del regolamento UE sulle concentrazioni. La Commissione ha concluso che l’operazione non solleverebbe problemi di concorrenza nello Spazio economico europeo (SEE).Seagen e Pfizer sono entrambe aziende farmaceutiche statunitense. Seagen è specializzata in terapie oncologiche, principalmente in coniugati di farmaci anticorpali. Il portafoglio oncologico di Pfizer è costituito in gran parte da terapie ormonali, immunoterapie e terapie mirate.Nel SEE, i prodotti commercializzati e quelli in fase di sviluppo si sovrappongono nel trattamento di diversi tipi di cancro, come quello della mammella, della vescica, del colon-retto, della cervice e del polmone, nonché nel linfoma e nella leucemia. Acquisendo la tecnologia degli ADC di Seagen, Pfizer desidera diversificare il proprio portafoglio e accelerare lo sviluppo e la commercializzazione dei farmaci ADC di Seagen.Sulla base della sua indagine di mercato, la Commissione ha riscontrato che la concentrazione non ridurrebbe in modo significativo la concorrenza nei mercati in cui le loro attività si sovrappongono all’interno del SEE.In particolare, la Commissione ha concentrato la propria indagine sulla potenziale concorrenza tra i prodotti commercializzati dalle parti e quelli in fase di sviluppo e ha riscontrato che l’operazione non comporterebbe: interruzione, ritardo o riorientamento delle linee di ricerca in corso o sovrapposte delle parti o di progetti in fase di sviluppo; perdita di innovazione derivante da una riduzione strutturale del livello complessivo di innovazione; inoltre, la Commissione ha ritenuto improbabile che l’operazione avesse un impatto negativo sui prezzi, dato che le offerte delle parti sono differenziate e complementari e che i mercati per il trattamento dei diversi tipi di cancro esaminati sono sufficientemente competitivi. LEGGI TUTTO

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    Roche, vendite 9 mesi sotto pressione da prodotti Covid e cambi

    (Teleborsa) – Il produttore svizzero di farmaci Roche ha chiuso i primi nove mesi del 2023 con vendite in aumento dell’1% (-6% in CHF) a 44,1 miliardi di CHF, anche se l’azienda ha dovuto compensare il significativo calo delle vendite di prodotti COVID-19 e l’erosione dei biosimilari (un totale di 4 miliardi di franchi pari al 9% del fatturato). Escludendo i prodotti COVID-19, le vendite del gruppo sono cresciute del 9%.Viene sottolineato che l’apprezzamento del franco svizzero rispetto alla maggior parte delle valute ha avuto un impatto negativo significativo sui risultati presentati in franchi svizzeri rispetto a tassi di cambio costanti.”Abbiamo ottenuto buoni risultati nei primi nove mesi del 2023, più che compensando il previsto calo della domanda di prodotti COVID-19 – ha commentato il CEO Thomas Schinecker – Le vendite del nostro gruppo, esclusi i prodotti COVID-19, hanno continuato a crescere fortemente del +9% a tassi di cambio costanti. Inoltre, abbiamo compiuto progressi significativi nella nostra pipeline di prodotti con numerosi studi clinici positivi. Sono particolarmente soddisfatto dei dati di fase III per Alecensa nel cancro del polmone in stadio iniziale”.Roche ha confermato l’outlook per il 2023. A causa del forte calo delle vendite di prodotti COVID-19 pari a circa 4,5 miliardi di franchi, prevede un calo delle vendite del gruppo nell’intervallo low single digit (a tassi di cambio costanti). Escludendo questo calo delle vendite legato al COVID-19, Roche prevede una forte crescita delle vendite nel business di base di entrambe le divisioni.Inoltre, prevede che gli utili core per azione si sviluppino sostanzialmente in linea con il calo delle vendite (a tassi di cambio costanti) e afferma di voler aumentare ulteriormente il dividendo in franchi svizzeri. LEGGI TUTTO

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    UnitedHealth rivede guidance dopo utili trimestrali sopra le attese

    (Teleborsa) – UnitedHealth Group, uno dei principali fornitori americani di prodotti e servizi sanitari, ha chiuso il terzo trimestre 2023 con ricavi in crescita del 14% a 92,4 miliardi di dollari e utili operativi in aumento del 14% a 8,5 miliardi di dollari. L’EPS è stato di 6,24 dollari per azione, mentre l’EPS rettificato è stato di 6,56 dollari (sopra le attese degli analisti per 6,32 dollari).”Grazie alla costante attenzione dei nostri colleghi nell’aiutare le persone ad accedere e ricevere le cure di cui hanno bisogno, siamo ben posizionati per aiutare ancora più persone e continuare a generare una crescita forte e diversificata nei prossimi anni”, ha affermato il CEO Andrew Witty.La società ha rafforzato l’intervallo delle previsioni sugli utili netti per l’intero anno 2023 da 23,60 a 23,75 dollari per azione e ha adeguato gli utili netti rettificati da 24,85 a 25,00 dollari per azione (rispetto alla precedente previsione compresa tra 24,70 e 25,00 dollari).(Foto: Rawpixel on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    GSK raggiunge accordo confidenziale nella causa Zantac in California

    (Teleborsa) – La società farmaceutica britannica GSK ha comunicato di aver raggiunto un accordo riservato nel caso Cantlay/Harper depositato presso il tribunale statale della California. Il caso, il cui processo avrebbe dovuto iniziare il 13 novembre 2023, sarà archiviato. La società ha inoltre risolto i tre restanti “bellwether cases” riguardanti il cancro al seno in California. GSK verrà esclusa da questi casi, rimuovendo tutte le relative udienze preliminari per la società.Gli accordi “riflettono il desiderio della società di evitare la distrazione legata al protrarsi del contenzioso – si legge in una nota – GSK non ammette alcuna responsabilità negli accordi e continuerà a difendersi vigorosamente sulla base dei fatti e della scienza in tutti gli altri casi Zantac”.(Foto: © ricochet64 / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Rapporto GIMBE: Il Servizio Sanitario Nazionale è al capolinea

    (Teleborsa) – Oggi, in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, è stato presentato, dalla Fondazione GIMBE, il 6° Rapporto sul Servizio Sanitario Nazionale. Così come sottolineato dal presidente Nino Cartabellotta emerge un quadro preoccupante. “I princìpi fondanti del SSN, universalità, uguaglianza, equità sono stati traditi. Oggi sono ben altre le parole chiave che definiscono un SSN ormai al capolinea e condizionano la vita quotidiana delle persone, in particolare delle fasce socio-economiche meno abbienti: interminabili tempi di attesa, affollamento dei pronto soccorso, impossibilità di trovare un medico o un pediatra di famiglia vicino casa, inaccettabili diseguaglianze regionali e locali sino alla migrazione sanitaria, aumento della spesa privata sino all’impoverimento delle famiglie e alla rinuncia alle cure”.”Ecco perchè a quasi 45 anni dalla legge istitutiva del SSN la Fondazione GIMBE invoca un patto sociale e politico che, prescindendo da ideologie partitiche e avvicendamenti di Governi, rilanci quel modello di sanità pubblica, equa e universalistica, pilastro della nostra democrazia, conquista sociale irrinunciabile e grande leva per lo sviluppo economico del Paese. Il preoccupante “stato di salute” del SSN impone una profonda riflessione politica”, conclude Cartabellotta.I dati del 6° Rapporto sul Servizio Sanitario NazionaleIl fabbisogno sanitario nazionale dal 2010 al 2023 è aumentato complessivamente di 23,3 miliardi di euro, in media 1,94 miliardi per anno, ma con trend molti diversi tra il periodo pre-pandemico (2010-2019), pandemico (2020-2022) e post-pandemico (2023), su cui “è opportuno rifare chiarezza – ha chiosato Cartabellotta – per documentare che tutti i Governi che si sono succeduti negli ultimi 15 anni hanno tagliato e/o non investito adeguatamente in sanità”.La spesa sanitaria totale per il 2022 è pari a € 171.867 milioni di cui 130.364 milioni di euro di spesa pubblica (75,9%), 36.835 milioni di spesa out-of-pocket (21,4%), ovvero a carico delle famiglie e 4.668 milioni di spesa intermediata da fondi sanitari e assicurazioni (2,7%). La spesa sanitaria pubblica del nostro Paese nel 2022 si attesta al 6,8% del PIL, sotto di 0,3 punti percentuali sia rispetto alla media OCSE (7,1%) che alla media europea (7,1%). Il gap con la media dei paesi europei dell’area OCSE è di 873 dollari pro-capite (873 dollari, pari a 829 euro) che, tenendo conto di una popolazione residente ISTAT al 1° gennaio 2023 di oltre 58,8 milioni di abitanti, per l’anno 2022 corrisponde ad un gap di quasi 51,4 miliardi di dollari, pari a 48,8 miliardi di euro.”Se è certo che la Missione Salute del PNRR rappresenta una grande opportunità per potenziare il SSN – ha sottolineato Cartabellotta – la sua attuazione deve essere sostenuta da azioni politiche. La Fondazione GIMBE ha da sempre ribadito che, se da un lato non esiste un piano occulto di smantellamento e privatizzazione del SSN, dall’altro manca un esplicito programma politico per il suo potenziamento. Al fine di orientare le decisioni politiche, il Rapporto contiene il Piano di rilancio del Servizio Sanitario Nazionale, finalizzato all’attuazione di riforme e innovazioni di rottura per il rilancio definitivo di un pilastro fondante della nostra democrazia”. LEGGI TUTTO

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    Amgen completa l’acquisto di Horizon per 27,8 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Amgen ha annunciato di aver completato l’acquisizione di Horizon Therapeutics per un importo totale di circa 27,8 miliardi di dollari, pari a un controvalore di 116,50 dollari per azione, dopo aver ricevuto il mese scorso il via libera dalla Federal Trade Commission statunitense.”È un momento importante per noi: diamo il benvenuto in Amgen ai dipendenti di Horizon e iniziamo a lavorare insieme per rispondere alle urgenze dei pazienti affetti da gravi malattie – ha dichiarato il CEO Robert A. Bradway – Con l’integrazione di Horizon diamo un nuovo slancio al nostro core business e rafforziamo ulteriormente la leadership di Amgen in una più ampia gamma di aree terapeutiche”.Dal punto di vista strategico e finanziario l’acquisizione porterà notevoli conseguenze tra cui un incremento dei flussi di cassa che consentiranno il potenziamento degli investimenti in innovazione, rafforzeranno la struttura finanziaria dell’azienda e l’accesso al mercato dei capitali; e un incremento del fatturato: Amgen prevede un impatto positivo sul rendimento per azione a partire dal 2024.Amgen confida di aggiornare le previsioni per l’anno 2023 in occasione delle comunicazioni sui risultati del terzo trimestre, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    GSK vende il 2,9% di Haleon tramite ABB

    (Teleborsa) – La società farmaceutica britannica GSK ha annunciato che intende vendere 270 milioni di azioni ordinarie di Haleon, la ex divisione Consumer Healthcare di GSK, pari a circa il 2,9% del capitale azionario di Haleon.Dopo il successo dello spin-off e della quotazione di Haleon nel luglio 2022, GSK aveva mantenuto una partecipazione del 12,94% in Haleon. Come successivamente annunciato a maggio 2023, GSK ha completato la vendita di 240 milioni di azioni di Haleon, riducendo la propria partecipazione in Haleon a circa il 10,3%.La cessione annunciata oggi sarà effettuata mediante il collocamento a investitori istituzionali e il prezzo di offerta sarà determinato mediante un processo di accelerated bookbuild.BofA e Citigroup sono i Joint Global Coordinator dell’operazione. GSK e Pfizer (che detiene una quota del 32% in Haleon) si sono impegnate a non cedere alcuna azione di Haleon per un periodo di 60 giorni dalla data di regolamento di questa operazione. LEGGI TUTTO