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    AstraZeneca, la Commissione Ue: avviata l'azione legale per i ritardi sulle consegne dei vaccini

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha confermato l’avvio di un’azione legale a nome dei 27 Stati membri nei confronti di AstraZeneca per i ritardi nella consegna dei vaccini anti Covid. Lo ha confermato una portavoce della Commissione Ue che ha aggiunto che l’azione legale è partita venerdì scorso.”Il motivo è che i termini del contratto, o alcuni termini del contratto, non sono stati rispettati e la società non è stata in grado di elaborare una strategia affidabile per garantire la consegna tempestiva delle dosi – ha spiegato Stefan De Keersmaeker – vogliamo assicurarci che ci sia una rapida consegna di un numero sufficiente di dosi a cui i cittadini europei hanno diritto e che sono state promesse sulla base del contratto”.In base a quanto stipulato nel contratto con la Commissione AstraZeneca dovrebbe consegnare 300 milioni di dosi entro la fine di giugno, una cifra che però al momento non risulta rispettata e che dovrebbe fermarsi a circa un terzo di quanto previsto. A fine marzo infatti risultavano consegnate 30 milioni di dosi e l’azienda ha previsto di consegnarne altre 70 milioni entro la fine di giugno.”La nostra priorità è garantire che le consegne di vaccini Covid abbiano luogo per tutelare la salute dell’Unione europea. Ecco perché la Commissione Ue ha deciso insieme a tutti gli Stati membri di avviare un’azione legale contro AstraZeneca – ha commentato su Twitter la Commissaria alla Salute Stella Kyriakides – Ogni dose di vaccino conta. Ogni dose di vaccino salva vite”. LEGGI TUTTO

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    Covid, dall'EMA nessun limite all'utilizzo del vaccino AstraZeneca

    (Teleborsa) – L’Agenzia Europea del Farmaco (EMA) ha raccomandato di continuare a somministrare una seconda dose del vaccino di AstraZeneca tra 4 e 12 settimane dopo aver somministrato la prima, in linea con le informazioni sul prodotto, e non ha fornito alcuna indicazione in merito a particolari fasce di età a cui somministrarlo. In una nota l’Agenzia ha ribadito che “il rapporto rischi-benefici del vaccino di AstraZeneca rimane positivo per gli adulti in tutte le fasce d’età”, che ravvisa come “i benefici della vaccinazione aumentano con l’aumentare dell’età e dei tassi di infezione”.Sono 14.761 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 315.700 tamponi totali elaborati (ieri 364.804) di cui 175.152 molecolari (ieri 188.804) e 140.548 test rapidi (ieri 176.344). Stabile il rapporto positivi/tamponi totali a 4,67% (ieri 4,44%). Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza hanno superato quota 3,9 milioni.Sono 342 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a 118.699 morti da inizio pandemia. Cala sia il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 42 in meno, 2.979 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 654 in meno rispetto a ieri (sono 21.440 in totale). LEGGI TUTTO

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    Covid, prosegue la lenta discesa dell'indice Rt: questa settimana si ferma a 0,81

    (Teleborsa) – In base alla bozza del report settimanale di ISS e Ministero della Salute sull’andamento della pandemia da Covid in Italia, l’indice Rt medio nazionale si attesta a 0,81, registrando un nuovo ma lieve calo rispetto a quello rilevato la scorsa settimana quando si è fermato a 0,85. Sono quattro le Regioni che hanno mostrato invece un valore superiore a 1: si tratta di Basilicata e Sicilia che hanno presentato una una trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 2, e di Calabria e Molise che hanno trasmissibilità compatibile con uno scenario di tipo 1.Secondo quanto confermato anche dalle autorità locali la Sardegna resterebbe l’unica Regione in zona rossa a partire dal 26 aprile. A preoccupare non è però il suo scenario di trasmissione – presenta comunque un indice Rt pari a 0,97 – quanto l’alto numero di focolai (157) che portano la classificazione del rischio ad “alta per molteplici allerte di resilienza”. Complessivamente la situazione sembra migliorare: la valutazione della probabilità resta “moderata” e quella di impatto diventa”bassa” a cui si aggiunge un calo dei casi accertati del 10,2% tra il 12 e il 18 aprile. “Ciò che ci sta condannando – ha spiegato l’assessore alla Sanità Mario Nieddu dopo un incontro con il ministro Speranza – è ancora una volta l’indice di contagiosità, per il resto abbiamo valori migliori di chi andrà in zona gialla”. Questa, ha concluso Nieddu, “è la riprova che il sistema di zonizzazione basato sul calcolo dell’Rt va cambiato perché non è corrispondente alle caratteristiche reali delle situazioni epidemiologiche delle Regioni”. Dalla prossima settimana potrebbero essere 13 le regioni e 2 province autonome ad andare in zona gialla, mentre 5 passerebbero in arancione: Basilicata, Calabria, Sicilia, Valle d’Aosta e l’incognita Puglia che potrebbe però passare anch’essa in zona gialla. LEGGI TUTTO

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    Vaccini Covid, superate in Italia le 16 milioni di dosi somministrate

    (Teleborsa) – Il Commissario straordinario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo ha confermato che le somministrazioni di vaccini anti Covid ha superato la soglia dei 16 milioni: in base all’ultimo aggiornamento sono infatti 16.414.981, con 4.829.220 che hanno completato l’intero ciclo vaccinale. Figliuolo, nel corso di una visita a Matera, ha anche fatto il punto sull’approvvigionamento in Italia: “dal 27 al 29 aprile arriveranno a livello nazionale oltre due milioni e mezzo di dosi e poi dal 30 aprile fino al 4-5 maggio quasi 2,6 milioni di dosi mentre a maggio le dosi potrebbero arrivare a 15 milioni”. Intanto sono 16.232 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 364.804 tamponi totali elaborati (ieri 350.034) di cui 188.804 molecolari (ieri 188.413) e 176.344 test rapidi (ieri 161.621). Sale leggermente il rapporto positivi/tamponi totali a 4,44% (ieri 3,95%). Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza hanno superato quota 3,9 milioni.Sono 360 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a superare quota 118mila morti da inizio pandemia. Cala sia il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 55 in meno, 3.021 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 690 in meno rispetto a ieri (sono 22.094 in totale). LEGGI TUTTO

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    Covid, ReiThera: “Sperimentazione vaccino GRAd-COV2 procede a pieno ritmo”

    (Teleborsa) – “La biotech ReiThera conferma di essere fortemente impegnata nella fase 2-3 della sperimentazione clinica, avviata lo scorso mese, del vaccino GRAd-COV2 contro Covid-19 basato sulla tecnologia proprietaria dell’adenovirus isolato dal gorilla, una tecnologia simile a quella di altri vaccini già approvati dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema)”. È quanto fa sapere la società in una nota commentando i dubbi sui risultati della sperimentazione avanzati nei giorni scorsi da diversi organi di informazione e i rumor su un possibile cambio di strategia dell’azienda. “La sperimentazione procede a pieno ritmo – sottolinea antonella Folgori, Presidente di ReiThera – con l’obiettivo di proseguire lo sviluppo del vaccino GRAd-COV2. Abbiamo riscontrato una forte adesione e partecipazione allo studio di fase 2, grazie all’impegno dei numerosi centri clinici e sperimentatori coinvolti, al supporto di Invitalia e dell’INMI Spallanzani, oltre alla dedizione del team di ReiThera”.L’arruolamento dei 900 volontari – sottolinea ReiThera – si è completato in pochi giorni, e la vaccinazione così come il monitoraggio dei volontari stanno andando avanti come da protocollo nei 26 centri clinici su tutto il territorio nazionale. I dati preliminari di sicurezza ed immunogenicità generati nelle prime settimane dopo la vaccinazione saranno valutati da un comitato indipendente al fine di promuovere l’espansione alla successiva fase 3. Il disegno dello studio di fase 3 dovrà adattarsi ad un contesto sanitario, epidemiologico e sociale in rapida evoluzione e ReiThera si avvarrà del parere e delle linee guida dettate dalle agenzie regolatorie. “Se la sperimentazione procederà secondo i piani – ha annunciato Folgori – stimiamo di portarla a termine dopo l’estate”. Per lo sviluppo del proprio vaccino GRAd-COV2, la Società afferma di aver investito, già dal 2020, nell’espansione della officina farmaceutica di Castel Romano attraverso la realizzazione di una nuova area di produzione su larga scala equipaggiata con bioreattori con una capacità complessiva di 3000 litri con un potenziale produttivo annuo tra 50 e 100 milioni di dosi. Parallelamente allo sviluppo del vaccino proprietario e nel quadro di uno sforzo stimolato e sostenuto anche dal Governo italiano affinché sia più ampia e solida la capacità produttiva di vaccini nel nostro paese, ReiThera ha, inoltre, evidenziato la propria disponibilità a mettere a disposizione il proprio know-how e la propria capacità produttiva per rispondere positivamente ad eventuali richieste di produzione di uno dei vaccini Covid-19 già approvati (di tipo mRNA e Adenovirus) e distribuiti anche in Italia, sia nel sito di Castel Romano sia attraverso collaborazioni esterne, così come già fa da tempo per altri vaccini. Disponibilità che, come viene sottolineato nella nota della società, rientra nel modello di business di ReiThera basato sulla produzione di prodotti biofarmaceutici per terze parti. Uno dei principali collaboratori di ReiThera è il Sabin Vaccine Institute, un’organizzazione non-profit statunitense che sta sviluppando e producendo il vaccino contro Ebola proprio nella struttura romana. LEGGI TUTTO

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    Covid, scende il tasso di positività. Verso il nuovo decreto

    (Teleborsa) – Sono 13.844 i nuovi casi di coronavirus registrati in Italia nelle ultime 24 ore (ieri erano stati 12.074), a fronte di 350.034 tamponi tra antigenici e molecolari (ieri erano stati poco più di 294 mila) con il tasso di positività che passa dal 4,1% al 3,9%. Ancora alto, purtroppo, il numero delle vittime: 364 (ieri erano state 390). Questi i numeri del bollettino di oggi, mercoledì 21 aprile, diffuso dal Ministero della Salute.Sono 3.076 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per Covid in Italia, in calo di 75 unità rispetto a ieri nel saldo giornaliero tra entrate e uscite, mentre gli ingressi giornalieri, secondo i dati del ministero della Salute, sono stati 155 (ieri 182). Nei reparti ordinari sono invece ricoverate 22.784 persone, in calo di 471 rispetto a ieri. Gli attualmente positivi sono 475.635 (-7.080 rispetto al giorno prima).Intanto procede il dialogo tra governo e regioni per arrivare al nuovo decreto che regolerà le riaperture. Dal 26 aprile la maggior parte dell’Italia tornerà in giallo, molti studenti torneranno a scuola e potranno riprendere le attività all’aperto, con la ministra Gelmini che ha dichiarato di pensare “che oltre 11 regioni passeranno al giallo”.Il ministro dello sviluppo economico Giancarlo Giorgetti si è impegnato sul tema delle aperture: “Giusta la proposta di permettere apertura dei punti vendita anche in zona rossa con la possibilità di entrare solo per appuntamento e anticipare quella delle fiere al 15 giugno”. Le regioni vorrebbero però di più: la ripartenza dei servizi di ristorazione sia al chiuso che all’aperto (senza distinzione di trattamento in base agli orari di somministrazione) e lo spostamento del coprifuoco dalle 22 alle 23. I governatori chiedono anche “la riapertura del settori wedding e l’avvio anticipato, rispetto a quanto disposto in bozza, dei mercati, l’uniformazione delle date di riapertura degli spettacoli all’aperto e degli eventi sportivi all’aperto”, secondo quanto riporta l’ANSA.”Sul coprifuoco – ha detto il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga a Radio Capital – c’è un’interlocuzione con il governo. La Conferenza delle Regioni propone, misura assolutamente responsabile, l’ampliamento di un’ora, fino alle 23, per permettere alle attività, nei limiti delle regole, di avere un minimo di respiro”. LEGGI TUTTO

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    Wall Street, brilla Ocugen dopo dati di efficacia nuovo vaccino

    (Teleborsa) – Seduta decisamente positiva per Ocugen, che tratta in rialzo del 7,61% a 5,94. La startup biotecnologica quotata al Nasdaq ha annunciato i risultati preliminari di efficacia per il vaccino che sta sviluppando assieme a Bharat Biotech, azienda indiana che opera nel campo delle biotecnologie.Covaxin, questo il nome del preparato, ha dimostrato un’efficacia del 78% contro forme lievi e moderate di Covid-19 e del 100% contro i casi gravi, secondo i dati emersi in una seconda analisi di Fase 3. “Continuiamo a essere entusiasti dei risultati della sperimentazione clinica di fase 3 – ha affermato Shankar Musunuri, amministratore delegato e co-fondatore di Ocugen – Riteniamo che Covaxin possa aiutare a cambiare il corso di questa pandemia prevenendo del 100% i casi gravi di Covid-19, comprese le ospedalizzazioni, nonché limitare in modo significativo la diffusione delle infezioni”.Lo studio clinico di fase 3 di Bharat Biotech ha arruolato 25.800 partecipanti di età compresa tra 18 e 91 anni in India, di cui 2.433 di età superiore a 60 e 4.500 con comorbidità. L’endpoint primario dello studio clinico si basa sul contagio sintomatico (lieve, moderato o grave) confermato dalla PCR con insorgenza almeno 14 giorni dopo la seconda dose. L’efficacia contro l’infezione asintomatica da Covid-19 è stata del 70%, sulla base di un sottogruppo di circa 8.000 partecipanti che hanno visitato il sito dello studio ogni mese per un test PCR. LEGGI TUTTO

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    Decreto Covid, fa il suo esordio la “certificazione verde” per muoversi tra le Regioni

    (Teleborsa) – Il ritorno delle zone gialle – e delle relativi misure di limitazione del contagio – e la proroga dello stato d’emergenza al 31 luglio 2021 saranno affiancate dal 26 aprile dalla “certificazione verde” per muoversi tra le Regioni di colore diverso, come era stato annunciato durante la conferenza stampa dello scorso venerdì dal presidente del Consiglio Mario Draghi. È quanto si apprende dalla bozza del nuovo decreto Covid – ancora suscettibile di modifiche – che è atteso oggi in Consiglio dei Ministri.Nella bozza del provvedimento è stato precisato che il certificato potrà essere cartaceo o digitale e varrà sei mesi per i vaccinati e per chi sia guarito dal Covid. Per coloro che hanno concluso un intero ciclo di vaccinazione sarà rilasciato dalla struttura sanitaria che effettua la somministrazione; per chi è invece guarito viene rilasciato dall’ospedale, dal medico di base o dal pediatra. Varranno invece 48 ore i certificati per chi effettuerà un test molecolare o antigenico, rilasciati da strutture sanitarie o farmacie.Dal 26 aprile riaprono in zona gialla si potrà tornare a pranzare in ristoranti a pranzo e cena ma solo all’aperto, mentre dal primo giugno potranno aprire – ma solo a pranzo – anche i locali che hanno spazi al chiuso. La bozza prevede inoltre in la zona gialla dal 15 maggio l’apertura delle piscine all’aperto, dei mercati e dei centri commerciali anche nei giorni festivi, dal primo giugno delle palestre, dal 1 luglio delle fiere, dei convegni e dei congressi, dei centri termali e dei parchi tematici. Da lunedì prossimo in zona gialla via libera anche agli spettacoli aperti al pubblico in teatri, sale da concerto, cinema, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto ma con ingressi contingentati e solo se in grado di assicurare un corretto distanziamento nel pubblico: quindi solo “posti a sedere preassegnati” con distanza di almeno un metro e capienza non potrà essere superiore al 50% di quella massima (massimo con mille spettatori all’aperto e 500 al chiuso). Dal primo giugno si potrà andare a eventi sportivi con capienza degli stadi o palazzetti non superiore al 25%, sempre con non più di mille spettatori all’aperto e 500 al chiuso.Frenata sul fronte scuola. Con ogni probabilità non si raggiungerà infatti il 100% del ritorno tra i banchi di scuola degli studenti: come si apprende dal testo della bozza di decreto, le Regioni in zona gialla e arancione dovranno infatti garantire ad “almeno il 60%” della popolazione scolastica la didattica in presenza – quota che scende ad almeno il 50% e fino a un massimo del 75% nelle zone rosse – con il ritorno quindi del principio di flessibilità a favore dei presidi. Dibattito ancora aperto invece sull’orario di inizio del coprifuoco: nel testo rimane confermata al momento la fascia 5-22 ma la destra all’interno del governo di Matteo Salvini spinge per prolungare fino alle 23 l’orario. LEGGI TUTTO