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    Covid, in risalita contagi e vittime. OMS: “Non sicuro riprendere viaggi”

    (Teleborsa) – Tornano a crescere i contagi da Covid-19 in Italia e le vittime, con un tasso di positività che risale al 2,3% dall’1,9% di ieri. I nuovi casi nelle ultime ventiquattro ore sono risultati pari a 5.741 contro i 5.506 di ieri, le vittime sono aumentate a 164 da 149 a fronte di 251.037 tamponi effettuati.E’ quanto emerge dal consueto bollettino giornaliero del Ministero della Salute, secondo cui gli attualmente positivi sono inferiori a 300mila, in calo di 7.244 rispetto a ieri, mentre il numero dei guariti e dimessi si attesta a 3.753.965, con un incremento di 12.816 unità. Il totale delle vittime da inizio pandemia sale a 124.810 mentre quello dei contagi si porta a 4.178.261.Nelle ultime 24 ore si è registrato un calo delle terapie intensive (-99 a 1.544) e dei ricoveri nei reparti ordinari (-635 a 10.383).In Lombardia si registrano 1.003 nuovi contagi, in Campania 649, in Toscana 559 e nel Lazio 558. In Sardegna, Trentino e Friuli Venezia Giulia si riportano meno di una cinquantina di casi. Frattanto, l’OMS ha confermato che i vaccini attualmente in commercializzazione sono efficaci contro “tutte le varianti del virus”, inclusa quella che alimenta l’attuale ondata in India, ma “non è ancora sicuro riprendere i viaggi internazionali”. A precisarlo il direttore regionale dell’Oms per l’Europa, Hans Kluge, ammettendo che i progressi contro la pandemia di coronavirus rimangono “fragili”. LEGGI TUTTO

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    Kolinpharma, prescrizioni mediche confermano crescita nel 1° trimestre

    (Teleborsa) – Kolinpharma, società operante nel settore nutraceutico e quotata su AIM Italia, ha annunciato i dati relativi all’andamento delle prescrizioni mediche del 1° trimestre 2021, un indicatore chiave dell’andamento del business. Nel periodo in questione si è registrata una ripresa delle prescrizioni mediche con una crescita significativa rispetto sia al primo trimestre 2020 che al primo trimestre 2019. Il numero di prescrizioni mediche nei primi tre mesi del 2021 è pari a 143.364, evidenziando un balzo del 22,6% in termini di volumi (116.919 nello stesso periodo del 2020) e del 25,6% in termini di valori rispetto al primo trimestre 2020. Anche nel confronto con il primo trimestre 2019, non influenzato dal Covid-19, la società evidenzia una crescita del 27,9% in termini di volumi (112.077 nel 1° trimestre 2019) e del 32,3% in termini di valori. Al 31 marzo 2021 il numero di Informatori Medico Scientifici (IMS) è pari a 87, anche questo dato in crescita rispetto ai 51 al 31/12/2020 e ai 71 al 31/03/2020.”Nonostante le misure restrittive per il contenimento della pandemia non siano cessate, siamo riusciti già nel primo trimestre di quest’anno ad accelerare sul trend crescente delle prescrizioni come nei periodi pre-Covid – ha commentato Rita Paola Petrelli, presidente di Kolinpharma – Cresciamo infatti non solo rispetto allo scorso anno, partito bene a gennaio e febbraio poi rallentato a marzo dal rigido lockdown, ma cresciamo anche rispetto al primo trimestre 2019″. LEGGI TUTTO

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    Vaccini, produzione record nel 2021

    (Teleborsa) – “Oltre 11 miliardi nel mondo. E’ il numero previsto di dosi dei vaccini contro Covid-19 che saranno prodotti entro il 2021. Un numero impensabile per una malattia sconosciuta fino a poco più di un anno fa. Eppure – oggi – rappresenta un traguardo realistico da raggiungere”. Lo ha dichiarato il Presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi.”Se è stato possibile arrivare a questo punto – ha aggiunto – è grazie soprattutto al virtuoso processo di collaborazione e di partnership tra i vari attori della Sanità in Italia – a cominciare dal Ministro della Salute, Roberto Speranza – e a livello internazionale nella ricerca e nei processi regolatori. E anche grazie alla proprietà intellettuale. Senza la spinta agli investimenti garantita dai brevetti, oggi non potremmo beneficiare di questi strumenti, fondamentali per superare la crisi pandemica e ritornare a una vita normale. E la loro esistenza non ha impedito le necessarie collaborazioni tra imprese per aumentare al massimo la capacità produttiva, visto che sono quasi 300 le collaborazioni tra produttori a livello globale”.”Come è stato ricordato recentemente dal Presidente del Consiglio, Mario Draghi, la produzione di vaccini è molto complessa e non facilmente replicabile. La liberalizzazione dei brevetti non è quindi la soluzione. E oltretutto crea un disincentivo agli investimenti a danno delle cure. La strada da intraprendere, lo ha sottolineato il Ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, è quella di una crescente partnership per attrarre sempre nuovi investimenti, perseguire il trasferimento tecnologico e porre le basi di un Polo di ricerca per farmaci e vaccini pubblico-privato che consenta all’Italia e all’Europa di dare un contributo ancora più forte alla produzione di vaccini. Ora è il momento di fare un deciso scatto in avanti. E i 5 step per garantire maggiore equità (aumentare la condivisione delle dosi; ottimizzare la produzione; eliminare le barriere commerciali; sostenere la distribuzione nei Paesi a basso e medio reddito; sviluppare nuovi vaccini e terapie) suggeriti dalle Federazioni internazionali delle imprese biofarmaceutiche vanno in quella direzione. Siamo pronti a dare il nostro contributo e a fare la nostra parte al fianco di cittadini e Istituzioni.”(Foto: EPA/Biontech) LEGGI TUTTO

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    Vaccini, von der Leyen: 200 milioni di vaccinati in Ue. Dombrovskis presenta la proposta per WTO

    (Teleborsa) – Le vaccinazioni all’interno dell’Unione europea hanno raggiunto quota 200milioni. Lo ha comunicato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen con un messaggio su Twitter. “Siamo sulla buona strada verso il nostro obiettivo: somministrare dosi sufficienti per immunizzare il 70% degli adulti nell’Unione europea entro luglio”. “La vaccinazione – ha aggiunto – ci aiuterà a sconfiggere la pandemia”.Un passo in avanti per la comunità europea che deve però essere protagonista anche della lotta alla pandemia in tutto il mondo. “Si sta arrivando ad una svolta nella lotta alla pandemia, ma nessuno è sicuro finché tutti non saranno sicuri. In questo momento cruciale, l’accesso universale ed equo ai vaccini e ai trattamenti deve essere la priorità numero uno della comunità globale”, ha dichiarato il vicepresidente esecutivo della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, intervenuto al Parlamento europeo. “Il modo più efficace per raggiungere questo obiettivo è chiaro: dobbiamo continuare a incrementare la produzione. Dobbiamo condividere i vaccini in modo più ampio e più veloce. E dobbiamo rendere i vaccini accessibili a prezzi abbordabili”, ha aggiunto. “L’Ue ha una rinnovata responsabilità – ha sottolineato Dombrovskis – come principale produttore ed esportatore di vaccini, per garantire l’accesso globale, soprattutto per i più vulnerabili. Il sistema commerciale globale basato su regole può e deve contribuire a questo obiettivo”. Dombrovskis ha poi illustrato la proposta che verrà presentata all’Organizzazione mondiale del commercio basata sull’agevolazione degli scambi e delle discipline sulle restrizioni all’esportazione, l’espansione della produzione, anche attraverso impegni da parte di produttori e sviluppatori di vaccini, e il chiarimento e facilitazione delle flessibilità dell’accordo Trips relativo alle licenze obbligatorie. “Siamo inoltre – ha aggiunto il vicepresidente esecutivo della Commissione europea – aperti all’esame di altre opzioni, purché contribuiscano all’obiettivo di espandere la produzione e facilitare un equo accesso ai vaccini e alle terapie. A tale riguardo, l’Ue è pronta a impegnarsi in modo costruttivo per esaminare in che misura le proposte relative a una rinuncia mirata e limitata nel tempo ai diritti di proprietà intellettuale contribuiscono a tali obiettivi”.(Foto: Lukasz Kobus – © Unione Europea) LEGGI TUTTO

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    Covid, decreto Covid: il “green pass” vale 9 mesi, a partire dalla prima dose di vaccino

    (Teleborsa) – Il nuovo decreto Covid ha stabilito che la “certificazione verde Covid-19” ha validità di nove mesi dalla data del completamento del ciclo vaccinale. Il testo dispone inoltre che il “green pass” sia rilasciato “anche contestualmente alla somministrazione della prima dose di vaccino” e che sia valido dal quindicesimo giorno dopo la somministrazione fino “alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale”.Va avanti nel frattempo la campagna vaccinale. Ieri il Commissario Straordinario per l’Emergenza, Francesco Paolo Figliuolo, ha fatto visita ad alcuni hub in Toscana. “È facile farsi prendere dalla propaganda – ha dichiarato – ma se non mettiamo in sicurezza gli over 60 che hanno il 95% possibilità di finire in ospedale, o peggio ancora in terapia intensiva, o peggio ancora di morire, non ne usciamo”. “C’è stato un calo vertiginoso dei ricoveri e dei decessi dando priorità alle classi vulnerabili. Adesso abbiamo davanti 2-3 settimane in cui dobbiamo tenere la barra dritta”, ha sottolineato Figliuolo. “I target più importanti, di qualità cioè i vaccini ad anziani e fragili, sono quelli che hanno fatto sì che ieri, nella cabina di regia e nel conseguente Consiglio dei ministri, si siano prese decisioni importanti per il prosieguo della stagione e della vita di tutti noi, cioè verso le riaperture in maniera ordinata e sicura”, ha aggiunto.Quanto alle difficoltà che incontrerà la campagna di vaccinazione durante l’estate, Il Commissario straordinario ha garantito di restare a disposizione delle Regioni per l’individuazione delle soluzioni più idonee. “E’ bene che chi va in vacanza regoli le proprie vacanze in funzione dell’appuntamento vaccinale”, ha detto. “Oggi sappiamo che il vaccino Astrazeneca si può fare dalle 4 alle 12 settimane tra prima e seconda dose; con i vaccini a Rna ci sono 42 giorni. Ci sono studi recenti che dicono addirittura che dopo 90 giorni c’è il meglio della performance. Chiaramente ce lo dovranno dire gli scienziati, io dico solo quello che ho letto su questi studi”. Quello delle seconde vaccinazioni durante l’estate “potrebbe essere un non problema – ha però sottolineato Figliuolo – La soluzione c’è già. Basta essere molto aderenti a quelle che sono le necessità dei cittadini. Io credo che in un hub vaccinale come questo uno viene e chiede di spostare la seconda dose di una o di due settimane e ritengo che questa sia la soluzione migliore”. “Però – ha concluso – sono aperto a qualsiasi altra proposta che le Regioni vorranno farmi. Ovviamente a tutto c’è un limite: il pragmatismo, i piedi per terra. Se facciamo i voli pindarici e invenzioni, io non ci sto”. Intanto la struttura del Commissario Straordinario per l’Emergenza, ha reso noto che entro lunedì saranno consegnati alle Regioni e alle Province autonome circa 3 milioni di vaccini. Le dosi riguarderanno tutte le linee vaccinali: Pfizer, Vaxzevria, Moderna e Jannsen. LEGGI TUTTO

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    Covid, Draghi: la strategia resta vaccinazioni e rispetto delle regole

    (Teleborsa) – Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ribadito che la strategia per combattere la pandemia è “la vaccinazione, che ha considerevolmente migliorato la situazione, e l’osservanza delle regole, dei protocolli di distanziamento, delle mascherine e tutto quello che abbiamo imparato a fare in questo anno e mezzo”. Le parole di Draghi sono arrivate a margine del vertice sull’Africa a Parigi.Nel frattempo sono 4.452 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 262.864 tamponi totali elaborati (ieri 118.924) di cui 125.370 molecolari (ieri 76.870) e 137.494 test rapidi (ieri 42.054). Il rapporto positivi/tamponi totali scende a 1,69% (ieri 2,90%). Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza sono 4.167.025.Sono 201 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a 124.497 morti da inizio pandemia. Cala sia il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 65 in meno, 1.689 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 485 in meno rispetto a ieri (sono 11.539 in totale). LEGGI TUTTO

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    Riapertura, via libera al nuovo decreto Covid: coprifuoco alle 23 dalla prossima settimana

    (Teleborsa) – Il governo ha approvato la nuova roadmap emersa dalla cabina di regia per le riaperture. Il Consiglio dei Ministri ha infatti dato il via libera all’unanimità al nuovo decreto Covid recante misure urgenti relative all’emergenza epidemiologica da Covid-19. A partire dal 18 maggio il coprifuoco sarà spostato in avanti di un’ora alle ore 23 fino al 7 giugno quando si arriverà alle 24. L’abolizione completa della misura è invece prevista a partire dal 21 giugno. Dal prossimo weekend, quindi da sabato 22 maggio, via libera all’apertura degli esercizi commerciali all’interno di mercati e centri commerciali, gallerie e parchi commerciali nelle giornate festive e prefestive. Da sabato ok alla riapertura degli impianti di risalita in montagna mentre torneranno ad aprire anche le palestre da lunedì 24 maggio. Per le piscine al chiuso si dovrà attendere il 1 luglio. Secondo lo stesso cronoprogramma l’apertura dei parchi tematici viene anticipata invece al 15 giugno.Confermata la data del 1 giugno per l’apertura di ristoranti e bar a pranzo e a cena anche al chiuso. I matrimoni potranno ripartire dal 15 giugno, ma con il “green pass”, e cioè certificazione di vaccinazione o tampone, per i partecipanti. La presenza di pubblico sarà autorizzata per tutti gli eventi e competizioni sportive dal 1 giugno all’aperto e dal 1 luglio al chiuso nei limiti già fissati (capienza non superiore al 25% di quella massima e comunque non superiore a 1000 persone all’aperto e 500 al chiuso), e non più limitatamente alle competizioni di interesse nazionale.Da luglio torneranno possibili le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò. Dal primo luglio riprenderanno in presenza anche i corsi di formazione, pubblici e privati. Nessuna indicazione invece per quel che riguarda le attività in sale da ballo, discoteche e simili, all’aperto o al chiuso, che restano sospese.Novità anche per quel che riguarda i parametri delle zone rosse, arancioni e gialle: la guida non sarà più l’Rt ma l’incidenza e un altro forte fattore è il tasso di ospedalizzazione, sia in terapia intensiva che in area medica. Semplificazione dei criteri, che passano da 21 a 12. LEGGI TUTTO

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    Covid, EMA: conservazione vaccini Pfizer in frigo fino a un mese

    (Teleborsa) – L’Agenzia europea del farmaco (EMA) ha esteso il periodo di conservazione approvato della fiala scongelata e non aperta del vaccino Pfizer/BioNtech a 2-8 gradi centigradi (cioè in un normale frigorifero) da cinque giorni a un mese (31 giorni). L’estensione del periodo di conservazione, ha spiegato l’EMA in una nota, è stata approvata in seguito alla valutazione di ulteriori dati sugli studi di stabilità presentati dalla casa produttrice: “si prevede che una maggiore flessibilità nella conservazione e nella manipolazione del vaccino avrà un impatto significativo sulla pianificazione e la logistica”. Le modifiche descritte saranno incluse nelle informazioni pubblicamente disponibili sul vaccino e l’etichettatura del prodotto sarà aggiornata di conseguenza. Nel frattempo sono 3.455 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 118.924 tamponi totali (ieri 202.573) di cui 76.870 molecolari (ieri 120.740) e 42.054 test rapidi (ieri 81.833). Stabile il rapporto positivi/tamponi totali a 2,90% (ieri 2,83%). Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza sono 4.162.576.Sono 140 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a 124.296 morti da inizio pandemia. Cala sia il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 25 in meno, 1.754 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 110 in meno rispetto a ieri (sono 12.024 in totale). LEGGI TUTTO