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    Da metà giugno mezza Italia in zona bianca

    (Teleborsa) – Ad aprire le “danze” saranno, da lunedì prossimo, Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna che per la prima volta da quando a novembre è entrato in vigore il sistema dei colori, saranno tre le regioni in zona bianca: via le restrizioni ad eccezione del distanziamento e dell’utilizzo della mascherina, fermo restando l’adozione dei protocolli di sicurezza previsti per i differenti settori. Una situazione che a metà giugno potrebbe essere quella in cui si troverà più della metà del Paese.Dalla curva dei contagi, infatti, continuano ad arrivare buone notizie, grazie soprattutto all’avanzamento della campagna di vaccinazione che ha consentito di ridurre i ricoveri nei reparti ordinari e nelle terapie intensive. E, in scia ai dati in costante miglioramento il commissario per l’emergenza Francesco Figliuolo apre alle discoteche, chiedendo di valutare i protocolli per l’eventuale ripartenza e la possibilità di somministrare il vaccino ai più giovani all’interno dei locali. Nei giorni scorsi il presidente del Silb-Fipe, l’associazione intrattenimento di Ballo e Spettacolo, Maurizio Pasca, aveva offerto la sua disponibilità ad organizzare open day per i vaccini anche nelle discoteche in vista di eventi estivi, affinché nella campagna vaccinale potessero essere raggiunti sempre più giovani.In Friuli, Molise e Sardegna, dunque, come previsto dal decreto, riprenderanno tutte le attività, non ci sarà più il coprifuoco e anticiperanno le riaperture tutti quei settori la cui ripartenza era prevista tra il 15 giugno e il 1 luglio: matrimoni, fiere, parchi tematici, convegni e congressi, piscine al chiuso, centri termali, sale giochi, bingo e casino, centri ricreativi e sociali, corsi di formazione pubblici e privati, competizioni sportive al chiuso. Ma ci sono almeno altre 10 Regioni che, stando alle previsioni, hanno dati da zona bianca e che dovranno essere mantenuti per 3 settimane consecutive per consentire il passaggio: ce li hanno sicuramente Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto, che sono alla seconda settimana e dal 7 giugno passeranno in bianco, e li hanno la Lombardia, l’Emilia Romagna, il Lazio, il Piemonte, la Puglia e la provincia di Trento che però passeranno nella zona senza restrizioni dal 14 di giugno. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, aumentano contagiati e morti. Giù terapie intensive e ricoveri

    (Teleborsa) – Crescono il numero di contagi e di vittime del Covid-19, con un tasso di positività che risale all’1,7%, ma prosegue il trend discendente delle terapie intensive e dei ricoveri, confermato anche dal report settimanale della Fondazione Gimbe. Secondo il consueto bollettino giornaliero del Ministero della Salute, nelle ultime ventiquattro ore, sono stati registrati 4.147 casi di coronavirus in Italia, in aumento rispetto ai 3.937 di ieri. Le vittime sono 171, anche queste in aumento rispetto alle 121 della vigilia. Sono stati effettuati 243.967 tamponi molecolari e antigenici in 24 ore rispetto ai 260.962 test effettuati ieri, con un tasso di positività che risale all’1,7% dall’1,5% precedente. In diminuzione sia i ricoveri ordinari (-474 a 7.707) sia le terapie intensive (-72 a 1.206). Gli attualmente positivi sono 253.193 e risultano in diminuzione di 6.836 rispetto a ieri, mentre i dimessi e guariti sono 3.826.984, con un aumento di 10.808 rispetto a ieri. Il bilancio dei morti da inizio pandemia sale a 125.793 e quello dei casi totali a 4.205.970 individui.Frattanto, il virus perde forza: secondo il rapporto settimanale della Fondazione Gimbe, in 50 giorni, sono letteralmente crollati i ricoveri in ospedale e in terapia intensiva. Rispetto al picco del 6 aprile scorso, i posti letto occupati nei reparti ordinari sono scesi di oltre il 70% da 29.337 a 8.557 e quelli dei ricoveri in terapia intensiva del 65% da 3.743 a 1.323.Per gli esperti questo trend è frutto “delle coperture vaccinali nelle classi di età più avanzate”, poiché i numeri delle persone in isolamento domiciliare, di solito i più giovani, “cala più lentamente”.”Per la decima settimana consecutiva continuano a scendere i nuovi casi settimanali, in parte per la ridotta circolazione del virus, come documenta la riduzione del rapporto positivi rispetto ai casi testati, in parte per la crescente diminuzione dell’attività di testing”, conferma Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe. LEGGI TUTTO

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    Zona bianca, le regole: stop coprifuoco, resta mascherina

    (Teleborsa) – Applicare per la “zona bianca” le stesse linee guida proposte dalle regioni per la “zona gialla” anticipando, fin da subito, l’apertura di tutte le attività economiche, incluse discoteche e wedding: questo il punto di caduta sul quale convergono le Regioni in merito alla zona bianca dopo il vertice di ieri, da avanzare poi al Governo. Ufficialmente partita, dunque, la corsa verso la quasi normalità in tutto il Paese, traguardo da tagliare, auspicabilmente, entro la fine di giugno, spinta anche dell’arrivo di 8 milioni e mezzo di dosi entro fine maggio, che completeranno la tranche dei 17 milioni previsti per questo mese. Su questo fronte, la nuova proposta dei governatori lanciata al Commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, è di “garantire dosi a chi va in vacanza fuori regione per periodi lunghi, almeno dalle tre settimane in su”.Nuove idee e misure, in vista del prossimo monitoraggio, che decreterà probabilmente il bianco per Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Molise. La settimana successiva potrebbe essere il turno di Liguria, Veneto e Abruzzo. E così a seguire il resto del Paese che finirebbe nella zona a più basso rischio entro la fine del prossimo mese. Anche il coprifuoco scomparirà gradualmente: tramontata l’ipotesi circolata nelle ultime ore di ripristinarlo dalle 24, in zona bianca i governatori hanno ribadito il “superamento delle limitazioni orarie alla circolazione e alle attività”, fermo restando il rispetto degli obblighi sull’utilizzo delle mascherine e il “distanziamento per scongiurare gli assembramenti”.”Soddisfatto da intesa con Regioni e Iss su zone bianche. C’è la consapevolezza che serve ancora prudenza e gradualità”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza mentre i numeri del virus sono in frenata, soprattutto grazie ai ritmi della campagna vaccinale che prosegue spedita, seppur con qualche intoppo. LEGGI TUTTO

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    La Riforma della Sanità che sogna Speranza

    (Teleborsa) – Investire sulla Sanità e diventare il primo Paese in Europa per assistenza domiciliare, davanti a Germania e Svezia che attualmente detengono il primato. E’ questa l’idea di Riforma che culla il Ministro Roberto Speranza per la normalità post pandemica, illustrata al Digital Debate di Confcooperative Sanità “Valore e dignità alla persona”. “Io penso che la parola prossimità dovrà essere la parola chiave su cui ricostruire il futuro del Servizio sanitario nazionale e dentro questo ambito noi abbiamo scelto di investire prima di tutto proprio sull’assistenza domiciliare”, ha affermato il titolare alla Salute, spiegando “vogliamo diventare il primo Paese in Europa per assistenza domiciliare agli over 65. Oggi i migliori esempi ci sono in Germania e in Svezia con circa il 9%. Noi vogliamo superare il 10%”.Per Speranza servirà “un grande investimento pubblico” e la “capacità di costruire relazioni con tutti i mondi, con tutte le persone che a ogni livello si impegnano in questa direzione”. Con la crisi pandemica – ha sottolineato il Ministro – l’Italia si è portata già al di sopra della media OCSE del 6%, per spesa sanitaria, rispetto al 4% di inizio 2020. Speranza ha ricordato che nel PNRR sono stati pianificati investimenti per 4 miliardi, “una cosa che non si era mai vista nel nostro paese”. “Veniamo da mesi difficilissimi e ancora oggi siamo in una fase delicata” – ha aggiunto – “la sfida dei prossimi mesi sarà riformare il Servizio Sanitario Nazionale e provare anche a far tesoro di questa lezione dei mesi così drammatici del Covid”. LEGGI TUTTO

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    DiaSorin lancia nuovo test dell'antigene LIAISON in mercati che accettano marchio CE

    (Teleborsa) – DiaSorin ha annunciato il lancio nei mercati che accettano la marcatura CE del LIAISON Quick Detect COVID Ag, il nuovo test Point-of-Care (POC) per l’individuazione dell’antigene del SARS-CoV-2 su tamponi nasali e nasofaringei. Il test è ora disponibile sulla piattaforma di immunodiagnostica POC LIAISON IQ lanciata nei mercati che accettano la marcatura CE lo scorso 20 aprile. Negli studi clinici condotti, il test (frutto della collaborazione con Lumos Diagnostics annunciata a inizio aprile) ha dimostrato una sensibilità del 95,7% e una specificità del 96,3% rispetto ai test molecolari PCR ultrasensibili.”Il lancio del nuovo test antigenico per il COVID-19 sul LIAISON IQ arricchisce la nostra offerta di soluzioni diagnostiche per il SARS-CoV-2 – ha commentato Carlo Rosa, CEO del GruppoDiaSorin – In questa fase è importante fornire soluzioni in maniera capillare che rilevino sia la risposta immunitaria sviluppata dopo la vaccinazione o l’infezione, sia la potenziale infezione in corso con la qualità dei test di laboratorio”.”Stiamo entrando in questo nuovo mercato con una strategia inizialmente dedicata all’Italia e all’attuale emergenza pandemica. Questo è solo il primo passo della nostra strategia Point-of-Care che ci vedrà lanciare in futuro soluzioni di elevata qualità”, ha aggiunto. Per diagnostica POC si intende un’analisi medica svolta in prossimità del sito di cura ed assistenza del paziente, nel modo più comodo e immediato per il paziente stesso. LEGGI TUTTO

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    Covid: stabile il rapporto positivi/tamponi, oggi 110 i decessi

    (Teleborsa) – Sono 2.490 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 107.481 tamponi totali (ieri 179.391) di cui 65.822 molecolari (ieri 110.028) e 41.659 test rapidi (ieri 69.363). Stabile il rapporto positivi/tamponi totali a 2,31% (ieri 2,22%). Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza sono 4.194.672.Sono 110 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a 125.335 morti da inizio pandemia. Cala sia il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 28 in meno, 1.382 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 211 in meno rispetto a ieri (sono 8.950 in totale). LEGGI TUTTO

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    OMS, crisi vaccini “ingiustizia scandalosa”

    (Teleborsa) – Oltre il 75% di tutti i vaccini è stato somministrato in soli 10 Paesi mentre il numero di dosi reso disponibile alla struttura Covax “rimane ampiamente inadeguato”. Lo ha detto nel discorso di apertura della riunione annuale dei membri dell’Organizzazione mondiale della Sanità il direttore generale Tedros Ghebreyesus chiedendo “una spinta massiccia per vaccinare almeno il 10 per cento della popolazione di ogni Paese entro settembre e sottolineando che “la crisi dei vaccini è una ingiustizia scandalosa che sta perpetuando la pandemia”Nel dettaglio: ad oggi Covax ha potuto inviare solo 70 milioni di dosi a 124 paesi, un numero sufficiente per meno dello 0,5% delle popolazioni complessive di questi paesi. “I paesi che vaccinano ora i gruppi a basso rischio – ha aggiunto – lo fanno alle spese dei lavoratori del settore sanitario e dei gruppi ad alto rischio di altri paesi”.Ogni Stato membro deve proteggere la sua forza lavoro sanitaria e assistenziale e investire in essa con urgenza”, questo l’appello di Tedros, che chiede di “prendere in considerazione due progetti di risoluzioni sul personale sanitario, adottarli e, soprattutto, attuarli in ogni Paese”. LEGGI TUTTO

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    Italia tutta in giallo: dai centri commerciali alle palestre tutte le riaperture

    (Teleborsa) – Italia di nuovo tutta in zona gialla con un assaggio di normalità in vista dell’estate e dopo un lungo inverno di restrizioni. E sono ben sette le regioni che potrebbero addirittura passare in zona bianca entro la metà di giugno.Il weekend scorso ha portato una grandissima novità: la riapertura dei centri commerciali che sono stati letteralmente presi d’assalto ed a rischio assembramenti. Oggi, lunedì 24 giugno riaprono anche le palestre, ma con protocolli di sicurezza rigorosissimi, tanto da costringere diversi gestori a rinviare la riapertura dell’impianto.Altro passo cruciale la riapertura dei confini fra regioni, che consentirà la ripartenza delle attività turistiche, complice anche il via libera a bar e ristoranti anche al chiuso. Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna hanno già i parametri e dovranno mantenerli, mentre Veneto, Liguria, Umbria ed Abruzzo sono vicinissimi e potrebbero conquistare il ticket per il passaggio in zona libertà nel monitoraggio della prima settimana di giugno. Va ricordato che per la zona bianca occorre non superare 50 contagi ogni 100mila abitanti.Frattanto mentre il tasso di positività continua a ridursi a livello nazionale ed è sceso sabato all’1,6% per risalire al 2,2% domenica. Nelle ultime ventiquattro ore sono stati rilevati 3.995 contagi e 72 vittime, in calo terapie intensive (-20) e ricoveri (-327). LEGGI TUTTO