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    Confcommercio Salute: “Dl Semplificazioni e Superbonus al sociosanitario primo step importante”

    (Teleborsa) – “Dal Decreto Semplificazioni arriva una novità significativa per tutto il mondo del socio-sanitario e uno step importante in merito agli incentivi per l’efficientamento energetico e la riqualificazione previsti dall’articolo 119 del Decreto Rilancio (convertito con legge 77/2020)”.Così Confcommercio Salute commentando il Dl Semplificazioni che, all’articolo 33 comma 1, ha stabilito le condizioni a cui gli incentivi riguardano anche gli enti che svolgono attività sociosanitarie o assistenziali con immobili di categoria catastale B/1 (“collegi e convitti, educandati; ricoveri; orfanotrofi; ospizi”), B/2 (“case di cura e ospedali senza fine di lucro”) e D/4. “Accogliamo con soddisfazione le novità introdotte dal Decreto Semplificazioni – ha sottolineato Luca Pallavicini, presidente di Confcommercio Salute, Sanità e Cura –. Si tratta di un tema su cui sin da subito la nostra Associazione si è spesa molto nel dialogo col Governo e che ha portato oggi a un primo risultato significativo: gli enti indicati nel Decreto avranno infatti la possibilità di intervenire sui propri stabili a condizioni decisamente favorevoli. Cogliamo l’occasione per ringraziare l’on. Vannia Gava, sottosegretario al ministero della Transizione Ecologica con cui si è portato avanti un confronto costruttivo e fruttuoso. Bene l’ottenimento dell’allargamento del Superbonus 110% al mondo del no profit in ambito sociosanitario il nostro auspicio è che in futuro possa esserci un ulteriore allargamento anche al mondo del profit. Come Confcommercio Salute ci siamo intanto immediatamente attivati a supporto di tutti gli associati no profit: il nostro obiettivo – ha concluso – è di poter fornire alle strutture e agli enti beneficiari degli incentivi un orientamento completo per potersi attivare al meglio su una partita decisiva per il futuro del settore e del Paese”. LEGGI TUTTO

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    Rt ancora in calo, quali Regioni in zona bianca?

    (Teleborsa) – Buone notizie sul fronte della lotta alla pandemia nel nostro Paese con l’Rt che scende ancora, attestandosi a 0.68 (la scorsa settimana era 0.72). Secondo quanto si apprende, in diminuzione anche l’incidenza il cui valore nazionale sarebbe arrivato a 32 casi ogni 100 mila abitanti rispetto a 47 della scorsa settimana. Atteso oggi il nuovo monitoraggio dell’Istituto Superiore da cui, salvo soprese, cambieranno colore (bianco) da lunedì 7 giugno Veneto, Liguria, Abruzzo e Liguria, che dovrebbero quindi aggiungersi a Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna. Il verdetto arriverà con i dati del monitoraggio di oggi, prima dell’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza. Tra 10 giorni, il 14 giugno, se il trend positivo verrà confermato toccherà a Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Piemonte, Puglia e provincia di Trento.Secondo quanto di apprende dalla bozza del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute, ora all’esame della cabina di regia, tutte le Regioni e le province autonome sono classificate a rischio basso.Questa settimana, nessuna Regione/PPAA supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Intanto, nuove regole per i ristoranti in zona bianca: nessun limite per i tavoli all’aperto. Al chiuso, sarà consentita la presenza di 6 persone al medesimo tavolo. Per quanto riguarda la zona gialla il paletto dovrebbe restare a 4 commensali, sia all’interno che all’esterno secondo l’intesa raggiunta nel dialogo all’interno della maggioranza di governo e, successivamente, tra esecutivo e Regioni. LEGGI TUTTO

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    Autismo, Anffas presenta l'assistente virtuale “AI Coach”

    (Teleborsa) – Fornire un supporto personalizzato e personalizzabile per la persona con disturbi dello spettro autistico e allo stesso tempo per la sua famiglia e gli operatori e la realizzazione di uno strumento facilmente utilizzabile in autonomia e/o con il supporto dei caregiver attraverso dispositivi ampiamente disponibili e sostenibili. Questo l’obiettivo di “AI Coach”, il nuovo progetto di Anffas (capofila e coordinatore) sviluppato in partenariato con Angsa e realizzato grazie al contributo di Fondazione Tim la cui missione è promuovere la cultura del cambiamento e dell’innovazione digitale, favorendo l’inclusione, la comunicazione, la crescita economica e sociale. Collaboreranno, inoltre, a vario titolo all’iniziativa: l’Università di Trento (UNITN) – Department of Information Engineering and Computer Science, IDEGO – Psicologia Digitale, Gruppo Asperger Onlus, GiuliaParla Onlus.All’evento online hanno partecipato tra gli altri Roberto Speziale, presidente di Anffas Nazionale; Giovanni Marino presidente di Angsa Nazionale; e Salvatore Rossi presidente Fondazione Tim. Sono inoltre intervenuti per presentare il progetto Franco Nardocci, referente scientifico del progetto; Emanuela Bertini direttore generale di Anffas Nazionale; Giuseppe Riccardi, Università di Trento; Lorenzo Di Natale, IDEGO – Psicologia Digitale; Pietro Cirrincione, Gruppo Asperger Onlus; e Matteo Giammarughi Giuliaparla Onlus.Nel dettaglio – spiega una nota – il supporto in questione sarà un applicativo software utilizzabile sui dispositivi mobili che sarà in grado di sollecitare, raccogliere, misurare, apprendere, elaborare e restituire informazioni utili al rafforzamento delle competenze concernenti le abilità comunicative e relazionali e l’autodeterminazione della persona con autismo e allo stesso tempo potrà anche essere utilizzata dalla rete di sostegno (quindi famiglia e operatori) di quest’ultima. Saranno infatti due le versioni dell’applicazione in questione, una dedicata alla persona con autismo ed una al caregiver: sarà attraverso i loro diretti aggiornamenti e feedback – ad esempio la compilazione di un diario unita all’analisi delle conversazioni realizzate tramite messaggistica – che “AI Coach” valuterà e verificherà le informazioni raccolte, aggiornerà il profilo dell’utilizzatore e fornirà un’indicazione dei progressi e dei cambiamenti rilevanti nel comportamento/preferenze della persona e, quindi, dell’efficacia degli interventi.Il progetto, che si chiuderà nel 2023, prevede tre fasi: definizione delle funzionalità dell’applicazione che si vogliono raggiungere e dei requisiti da seguire; sviluppo del prototipo di applicazione; test del prototipo, della formazione e del supporto agli operatori che andranno ad utilizzare l’app e conseguente verifica delle valutazioni. Fondamentale sarà il contributo degli operatori grazie al quale l’applicazione potrà essere sviluppata e costantemente aggiornata. Questo avverrà con la compilazione – anche attraverso l’utilizzo di simboli, immagini, stimoli vocali e visivi – di una tavola delle situazioni, all’interno della quale si potranno indicare le modalità con cui la persona con autismo solitamente preferisce svolgere le diverse attività quotidiane nei diversi contesti di vita (ad esempio “mi piace dormire fino a tardi la mattina” oppure “non mi piace prendere la metropolitana nelle ore di punta”) e di una “carta/passaporto della comunicazione” volta a raccogliere le modalità di comunicazione preferite dalla persona con autismo, il vocabolario comprendente le espressioni più comunemente utilizzate ed i significati a questi normalmente associati, i comportamenti che possono essere messi in atto per comunicare ed il modo in cui solitamente la persona riceve sostegno o predilige ricevere sostegno nei vari ambienti che frequenta (ad esempio “faccio fatica a comprendere le frasi ironiche”).”Si tratta – evidenzia Anffas – di un vero e proprio salto nell’innovazione tecnologica che consentirà di aprire nuovi orizzonti di sostegno e supporto per le persone con disturbo dello spettro autistico e più in generale, nel futuro, per tutte le persone con disabilità intellettive e con disturbi del neurosviluppo che potranno usufruire al pari degli altri di tutte le grandi potenzialità offerte dagli attuali dispositivi di comunicazione, entrati ormai nella quotidianità di tutti noi e che con il progetto AI Coach contribuiranno alla realizzazione di una società di pari diritti e opportunità”. LEGGI TUTTO

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    Vaccinazioni, Figliuolo: “Macchina oleata. Favorire procedure flessibili prenotazione”

    (Teleborsa) – “A fine giugno potremo essere ancora più al sicuro”. E’ la promessa fatta dal commissario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, in occasione dell’inaugurazione dell’hub vaccinale Unipol per l’Emilia Romagna, indicando che le proiezioni parlano di 20 milioni di dosi.”Siamo a oltre 35 milioni di dosi somministrate di queste 23,5 milioni sono di prime dosi. Parliamo di dati che ci pongono ai primi posti in Europa”, ha affermato il Generale, aggiungendo “la macchina è talmente oleata che viaggia tra il 90% e il 95% di somministrazione di dosi a disposizione”.Ed in vista dell’estate, il commissario ha inviato una circolare alle Regioni, chiedendo procedure flessibili di prenotazione tramite portali, call center e così via, che “consentano ai cittadini la definizione della tempistica vaccinale già dalla scelta della data della prima dose, in modo da evitare, per quanto possibile, che la seconda somministrazione coincida con i periodi di assenza dalle zone di residenza/assistenza/domicilio” mentre si è in villeggiatura. Figliuolo ha chiesto anche di estendere le vaccinazioni ai ragazzi dai 12 ai 15 anni, “utilizzando linee dedicate negli hub vaccinali e facendo il più ampio ricorso ai pediatri di libera scelta”. L’impiego dei pediatri – si sottolinea – “rappresenta una potenzialità fondamentale sia per raggiungere in località isolate assistiti che necessitano della presenza di un genitore, sia per dare impulso ulteriore alla campagna vaccinale e consentirne la transizione verso una gestione ordinaria/strutturale, anche in previsione di una possibile necessità di richiami”.E’ necessario “favorire la massima adesione alla campagna vaccinale” da parte dei più giovani. La vaccinazione – si sottolinea – è “un’ulteriore e fondamentale tappa nella limitazione della diffusione” del Covid che, in questa fascia d’età, “circola anche in modo paucisintomatico e asintomatico”. LEGGI TUTTO

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    Vaccini, al via la campagna di vaccinazione per tutti gli over 16

    (Teleborsa) – A partire da oggi le Regioni potranno decidere di allargare la campagna di vaccinazione a tutti i cittadini e le cittadine di età superiore ai 16 anni, superando quindi il criterio della fascia di età. Lo faranno per prime Abruzzo, Molise, Sicilia – che partiranno direttamente oggi – e Sardegna, che aprirà le prenotazione agli over 16 nella giornata di venerdì 4 giugno per avere maggiori certezze in relazione alle scorte disponibili dei vaccini. Per Liguria e Piemonte al via da oggi le prenotazioni per gli over 18.Nel mese di giugno è atteso in Italia l’arrivo di 20 milioni di dosi. Ci sarebbero 2,5 milioni di dosi di vaccini anti covid – oltre ai 3,5 milioni di Pfizer già in distribuzione – in arrivo questa settimana in Italia: si tratta di circa 370mila dosi di Johnson & Johnson, 1,7 milioni di Astrazeneca e quasi 400mila dosi di Moderna. Nel frattempo si è ormai giunti alla soglia dei 40 milioni di dosi distribuite alle Regioni in tutto il Paese. Secondo i dati aggiornati alle 6 di questa mattina (giovedì 3 giugno, ndr), risultano somministrate 35.817.595 di dosi (l’89,6% delle dosi disponibili), con 12.397.459 milioni di persone (il 22,85 % della popolazione over 12) che hanno completato il ciclo vaccinale. Nel frattempo, il vaccino della cinese Biotech Sinovac ha ricevuto l’approvazione d’emergenza dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che lo ha omologato come “sicuro, efficace” e conforme agli standard internazionali anche nel processo di produzione. Il vaccino, ha stabilito l’OMS, ha un’efficacia solo del 51% nell’impedire il contagio, ma del 100% nel prevenire i sintomi gravi e il ricovero, secondo i dati della sperimentazione, che tuttavia appare lacunosa nei dati sull’incidenza della copertura nelle persone di 60 anni e oltre. Fra i vantaggi accertati evidenziati c’è anche la facile conservazione, che rende il preparato Sinovac adatto all’impiego negli Stati meno ricchi. Ed è infatti già utilizzato in 22 Paesi, frutto della “diplomazia dei vaccini” di Pechino. Fra questi, Turchia, Brasile, Messico, Cile, Thailandia e Tunisia. Il via libera dell’OMS permette infatti al Sinovac di essere utilizzato nel programma Covax, che s’incarica di vaccinare i Paesi a basso reddito, altrimenti esclusi da ogni profilassi. LEGGI TUTTO

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    Vaccino, al via da oggi somministrazione J&J in farmacia aeroporto di Fiumicino

    (Teleborsa) – Sono partite nel pomeriggio di oggi le prime somministrazioni del vaccino anti-Covid monodose Johnson & Johnson (Janssen) presso la farmacia dell’aeroporto di Fiumicino. Quella del Leonardo da Vinci è una delle farmacie sparse sul territorio della Regione Lazio che, a partire da oggi, saranno attive nella prima settimana dall’inizio della campagna vaccinale che il Lazio, tra le prime regioni in Italia, ha avviato anche in farmacia. Cinque le persone, che risultano prenotate oggi attraverso il sistema di prenotazione on-line della Regione Lazio, alle quali il medico vaccinatore della farmacia del Leonardo da Vinci, situata al Terminal 3 (secondo piano area partenze), ha inoculato il vaccino J&J all’interno di tre apposite postazioni allestite da Adr all’esterno della farmacia. Dopo l’apertura lo scorso 11 febbraio del centro vaccinale realizzato in una porzione dell’area del parcheggio Lunga Sosta dell’aeroporto di Fiumicino, il primo, peraltro, ad essere stato aperto in uno scalo italiano utilizzando materiali particolarmente innovativi grazie alla collaborazione di Aeroporti di Roma e Croce Rossa Italiana (circa 123mila le inoculazioni somministrate dall’11 febbraio al 31 maggio), si amplia quindi da oggi la possibilità di vaccinarsi al Leonardo da Vinci. LEGGI TUTTO

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    Covid, Min.Salute: anche in zona bianca nei ristoranti obbligo dei tavoli da max 4 persone

    (Teleborsa) – Il Ministero della Salute ha fatto sapere che, sulla base del DPCM dello scorso 2 marzo, nelle attività dei servizi di ristorazione il consumo al tavolo è consentito per un massimo di 4 persone per tavolo – salvo che siano tutti conviventi – anche in zona bianca. Da oggi intanto tornano a riaprire in tutto il Paese i ristoranti anche al chiuso sia a pranzo che a cena, con l’obbligo di mascherina ogni volta che ci si alza dal tavolo, e la possibilità di prendere il caffè al bancone del bar. “La strategia delle riaperture graduali scelta dal governo e i sacrifici degli italiani stanno pagando – ha dichiarato la ministra degli Affari Regionali, Mariastella Gelmini – la fine dello stato d’emergenza è vicina”. Resta però in vigore anche in zona bianca anche l’obbligo di indossare la mascherina. “Si potrà pensare di togliere l’obbligo di mascherina all’aperto quando metà della popolazione sarà vaccinata – ha ribadito il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri – Ma serve buonsenso ed è chiaro che in estate la mascherina all’aperto, dove non c’è assembramento, si può mettere nel taschino”. LEGGI TUTTO

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    Viaggi, la nuova proposta della Commissione Ue: tra Green Pass e “freno di emergenza”

    (Teleborsa) – La Commissione europea ha proposto un aggiornamento della raccomandazione del Consiglio per un approccio coordinato alla limitazione della libertà di circolazione nell’UE, introdotta in risposta alla pandemia di Covid-19. “Poiché la situazione epidemiologica migliora e le campagne di vaccinazione accelerano in tutta l’UE – si legge in una nota – la Commissione propone agli Stati membri di allentare gradualmente le misure sui viaggi, soprattutto per i titolari del certificato Covid digitale UE. La Commissione propone di aggiornare i criteri comuni per la definizione delle zone a rischio e di introdurre un ‘freno di emergenza’ che permetta di rispondere alla prevalenza di nuove varianti problematiche o d’interesse”.In particolare, la proposta di Bruxelles è di lasciar viaggiare senza necessità di test o quarantena le persone che hanno completato il percorso vaccinale – attestato da un certificato di vaccinazione conforme al certificato Covid digitale UE – da almeno 14 giorni. La stessa esenzione dovrebbe valere per le persone guarite dal coronavirus che hanno ricevuto una delle due dosi di un vaccino bidose. Massima libertà di movimento anche per le persone guarite dal coronavirus in possesso di un certificato conforme al certificato Covid digitale Ue nei 180 giorni successivi a un test PCR positivo.Secondo la proposta della Commissione, le persone in possesso di un certificato di test valido, conforme al certificato Covid digitale Ue, dovrebbero essere esentate dagli eventuali obblighi di quarantena. A tal riguardo la Commissione ha proposto una durata di validità uniforme dei test: 72 ore per i test PCR e, se lo Stato membro li accetta, 48 ore per i test antigenici rapidi. Infine ha fornito una definizione per il cosiddetto “freno di emergenza”: “se la situazione epidemiologica peggiorasse rapidamente o se fosse segnalata un’elevata prevalenza di varianti problematiche o d’interesse, gli Stati membri dovrebbero ripristinare misure sui viaggi anche nei confronti delle persone vaccinate e guarite dal coronavirus”.”Le ultime settimane hanno evidenziato una costante diminuzione del numero di infezioni, a riprova del successo delle campagne di vaccinazione in tutta l’Ue. A questo si associa l’impegno per garantire una disponibilità ampia e a prezzi accessibili dei test. In questo contesto gli Stati membri stanno revocando via via le limitazioni collegate alla Covid-19 sia a livello nazionale che per quanto riguarda i viaggi – ha dichiarato Didier Reynders, Commissario per la Giustizia – La Commissione propone oggi agli Stati membri di coordinare questa graduale revoca delle limitazioni della libera circolazione, dato che possiamo contare su un nuovo strumento comune: il certificato Covid digitale UE. Confidiamo che gli Stati membri faranno il miglior uso possibile di questo strumento e della raccomandazione, così da consentire a tutti di ricominciare a spostarsi liberamente e in sicurezza.”Nel frattempo, finita la fase sperimentale per la piattaforma del pass Covid europeo, domani ci sarà il lancio ufficiale del gateway Ue, con i primi Stati membri che si collegheranno. Tra questi – secondo quanto ha riportato Ansa – c’è anche l’Italia, che però non inizierà fin da subito, a differenza ad esempio della Grecia, ad emettere i certificati digitali. Il via ufficiale del certificato Covid, ovvero quando il titolo sarà riconosciuto ed inizierà ad essere usato in tutti i 27 Stati membri, sarà comunque dopo la fine dell’iter legislativo dell’Ue, atteso per fine giugno. (Foto: Lukasz Kobus – © Unione Europea) LEGGI TUTTO