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    Coronavirus, contagi in calo. Campagna vaccini avanti a macchia di leopardo

    (Teleborsa) – Ripiega leggermente il numero dei positivi al coronavirus in Italia. Secondo gli ultimi dati del Ministero della Salute, nelle ultime 24 ore, i positivi al Covid-19 sono stati 1.325 rispetto ai 1.400 di ieri. Diminuiscono di più le vittime che sono 37 rispetto alle 52 della vigilia. I tamponi molecolari ed antigenici effettuati sono stati 200.315, quasi stabili rispetto ai 203.173 di ieri. Il tasso di positività varia poco allo 0,7% dallo 0,6% precedente. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 444, in calo di 27 rispetto a ieri, mentre i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari si attestano a 2.888, in calo di 176 unità rispetto a ieri.Dall’inizio della pandemia in Italia si sono registrati 4.249.755 casi, mentre le vittime salgono a 127.190. I dimessi ed i guariti sono 4.023.957,gli attualmente positivi 98.608, scendendo per la prima volta sotto quota 100mila dopo diversi mesi. Il monitoraggio dell’ISS sulle varianti mostra invece che il Lazio è la regione con più casi della variante Delta, quella indiana che dilaga in Regno Unito, con il 3,4% dei casi, seguito da Sardegna con il 2,9% e Lombardia con il 2,5%.Frattanto, la campagna vaccinale corre spedita e, secondo quanto indicato dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe, metà degli italiani hanno ricevuto almeno una dose: al 16 giugno 29.949.601, il 50,5% della popolazione aveva ricevuto la prima dose, e 14.467.292, il 24,4% della popolazione aveva completato il ciclo vaccinale. Fra gli over 60, l’85,2% ha ricevuto la prima dose, ma con grandi differenze da regione a regione, e mancano ancora all’appello 2,66 milioni di persone con più di 60 anni che non hanno ricevuto nemmeno una dose. Inoltre, e 6,2 milioni devono ancora completare il ciclo vaccinale. LEGGI TUTTO

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    Vendite a piene mani su Curevac dopo scarsa efficacia vaccino

    (Teleborsa) – Seduta drammatica per Curevac Nv, che si posiziona a 55,12 con una discesa del 41,85%. Il laboratorio tedesco della società ha annunciato che il suo principale candidato al vaccino Covid-19 ha mostrato solo il 47% di efficacia, secondo l’analisi di uno studio clinico su larga scala.”Mentre speravamo in un risultato intermedio più forte, riconosciamo che dimostrare un’elevata efficacia in questa ampia diversità di varianti senza precedenti è una sfida – ha affermato il CEO Franz-Werner Haas in una nota – Mentre procediamo verso l’analisi finale con un minimo di 80 casi aggiuntivi, l’efficacia complessiva del vaccino potrebbe cambiare”.Atteso un ulteriore ripiego verso l’area di supporto vista a 48,56 e successiva a 42. Resistenza a 71,94. LEGGI TUTTO

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    Green Pass, la guida al certificato COVID digitale della Commissione Ue

    (Teleborsa) – La Commissione Ue ha pubblicato le Faq sul Green Pass in cui raccoglie le principali informazioni in merito al certificato COVID digitale dell’UE nato con lo scopo di agevolare la libera circolazione sicura dei cittadini nell’UE durante la pandemia di COVID-19. Il certificato verrà introdotto negli Stati membri dell’UE. I paesi possono già iniziare a rilasciare e utilizzare tale documento, che sarà disponibile in tutti gli Stati membri dell’UE a partire dal 1º luglio 2021.Un certificato COVID digitale dell’UE è una prova digitale attestante che una persona è stata vaccinata contro la patologia da COVID-19, ha ottenuto un risultato negativo al test oppure è guarita dalla patologia. Il certificato sarà in formato digitale e/o cartaceo, avrà un codice QR, sarà gratuito e nella lingua nazionale e in inglese, sarà sicuro e protetto e infine sarà valido in tutti i paesi dell’UELe autorità nazionali sono responsabili del rilascio del certificato. Potrebbe, ad esempio, essere rilasciato da centri che effettuano i test, dalle autorità sanitarie o direttamente tramite un portale eHealth. La versione digitale può essere salvata su un dispositivo mobile. I cittadini possono inoltre richiedere una versione cartacea. Entrambe le versioni disporranno di un codice QR contenente le informazioni essenziali e di una firma digitale per garantire l’autenticità del certificato. Gli Stati membri hanno concordato un modello comune che può essere utilizzato per le versioni sia elettroniche che cartacee al fine di facilitarne il riconoscimento.Il certificato COVID digitale dell’UE sarà accettato in tutti gli Stati membri dell’UE. Contribuirà a far sì che le restrizioni attualmente in vigore possano essere revocate in modo coordinato. In caso di viaggio, il titolare del certificato dovrebbe, in linea di principio, essere esonerato dalle restrizioni alla libera circolazione: gli Stati membri dovranno cioè astenersi dall’imporre ulteriori restrizioni di viaggio ai titolari di un certificato COVID digitale dell’UE, a meno che esse non siano necessarie e proporzionate per tutelare la salute pubblica. In tal caso, ad esempio in risposta a nuove varianti che destino preoccupazione, lo Stato membro in questione è tenuto ad informare la Commissione e tutti gli altri Stati membri e giustificare tale decisione. Il certificato COVID digitale dell’UE contiene un codice QR con una firma digitale per impedirne la falsificazione. Al momento del controllo del certificato, si procede alla scansione del codice QR e alla verifica della firma. Ogni organismo autorizzato a rilasciare i certificati (ad esempio un ospedale, un centro di test o un’autorità sanitaria) ha la propria chiave di firma digitale. Tutte le chiavi di firma sono conservate in una banca dati protetta in ciascun paese. La Commissione europea ha creato un gateway per garantire che tutte le firme dei certificati possano essere verificate in tutta l’UE. I dati personali del titolare del certificato non passeranno attraverso il gateway dato che ciò non è necessario per verificare la firma digitale. La Commissione europea ha inoltre aiutato gli Stati membri a sviluppare software e app nazionali per il rilascio, l’archiviazione e la verifica dei certificati e li ha sostenuti nelle prove necessarie per aderire al gateway.La Commissione Ue ha sottolineato che il certificato non costituirà un prerequisito per la libera circolazione, che costituisce un diritto fondamentale nell’UE. Il certificato COVID digitale dell’UE fornirà anche prova dei risultati dei test, che spesso sono richiesti nell’ambito delle restrizioni sanitarie vigenti. Offre agli Stati membri l’opportunità di adeguare le restrizioni in vigore per motivi di salute pubblica. I certificati di vaccinazione saranno rilasciati a una persona vaccinata con qualsiasi vaccino anti COVID-19. Per quanto riguarda la deroga alle restrizioni alla libera circolazione, gli Stati membri dovranno accettare i certificati di vaccinazione per i vaccini che hanno ottenuto l’autorizzazione all’immissione in commercio nell’UE. Gli Stati membri potranno decidere di estendere questa possibilità anche ai viaggiatori dell’UE che hanno ricevuto un altro vaccino. Spetta inoltre agli Stati membri decidere se accettare un certificato di vaccinazione dopo una dose o dopo il completamento dell’intero ciclo di vaccinazione.Il certificato COVID digitale dell’UE contiene informazioni fondamentali quali nome, data di nascita, data di rilascio, informazioni pertinenti su vaccino/test/guarigione e identificativo unico. Questi dati rimangono sul certificato e non sono memorizzati o conservati quando un certificato viene verificato in un altro Stato membro. I certificati comprenderanno solo una serie limitata di informazioni necessarie, che non potranno essere conservate dai paesi visitati. A fini della verifica, vengono controllate solo la validità e l’autenticità del certificato, accertando da chi è stato rilasciato e firmato. Tutti i dati sanitari sono conservati nello Stato membro che ha rilasciato il certificato COVID digitale dell’UE. LEGGI TUTTO

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    Covid, Magrini (Aifa): più tranquillità su vaccinazioni eterologhe, privilegiata la sicurezza

    (Teleborsa) – Il direttore generale dell’Aifa, Nicola Magrini, ha dichiarato che sulle seconde dosi vaccinali eterologhe “dobbiamo essere più che tranquilli”. “Nelle decisioni assunte in questa fase di pandemia, meno pesante di qualche settimana fa, la scelta è stata fatta – ha spiegato a Rai News24 – per evitare che in questa fase alle popolazioni giovani siano potenzialmente offerti vaccini che hanno un rischio molto remoto di un evento grave, e pertanto la sicurezza è stata privilegiata per garantire a tutti dei vaccini massimamente sicuri”.Sono 1.400 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 203.173 tamponi totali (ieri 212.112) di cui 107.732 molecolari (ieri 101.333) e 95.441 test rapidi (ieri 110.779). Stabile il rapporto positivi/tamponi totali a 0,68% (ieri 0,59%). Il Ministero della Salute riporta che i casi complessivi di Covid-19 da inizio emergenza sono 4.248.432.Sono 52 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a 127.153 morti da inizio pandemia. Cala sia il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 33 in meno, 471 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 269 in meno rispetto a ieri (sono 3.064 in totale). Infine, sono 101.855 le persone attualmente positive al Covid in Italia (-4.051 rispetto a ieri): si tratta del numero più basso dalla metà dello scorso ottobre. LEGGI TUTTO

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    Vaccini, Figliuolo: il piano resta sostenibile, 80% della popolazione vaccinata entro fine settembre

    (Teleborsa) – Il Commissario per l’Emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, ha dichiarato che è in corso la riprogrammazione delle somministrazioni insieme alle Regioni, “dando supporto nelle riprenotazioni e andando bilanciare con riserve strategiche”. “Abbiamo bilanciato con undici regioni per mitigare i disagi ai cittadini”. ha spiegato Figliuolo intervenuto sulla riprogrammazione delle somministrazioni alla luce delle nuove disposizioni sugli under 60.”Al momento non c’è ancora alcuna richiesta di nuove dosi da parte nostra, ma stiamo studiando. Il Piano comunque ad oggi resta sostenibile”, ha garantito il Commissario per l’Emergenza, in merito a eventuali richieste di carichi aggiuntivi di dosi mRna da parte dell’Italia. “Il Piano è ancora fattibile – ha aggiunto –. Mi ero preso margini di manovra d’accordo con Draghi. Da qui a fine settembre arriveranno oltre 54 milioni e mezzo di dosi. Entro quella data siamo in grado di coprire 80% platea vaccinabili”. “Siccome il pericolo è sempre dietro l’angolo, avere una riserva non guasta mai e quindi ben vengano qualora dovessero arrivare dosi aggiuntive e anticipazioni di quelle nell’ultimo trimestre”, ha infine affermato.Sono 1.255 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 212.112 i tamponi molecolari e antigenici (ieri 79.524). In calo il rapporto positivi/tamponi totali a 0,6% (ieri 1,1%). Sono 63 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a 127.101 morti da inizio pandemia. Cala sia il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 32 in meno, 504 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 132 in meno rispetto a ieri (sono 3.333 in totale). LEGGI TUTTO

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    Covid, negli Usa proseguono le riaperture: a New York raggiunta l'immunità di gregge

    (Teleborsa) – Buone notizie dagli Stati Uniti sul fronte della pandemia. Lo stato di New York ha infatti raggiunto l’immunità di gregge, ossia il 70% della popolazione adulta ha ricevuto almeno una dose del vaccino anti-Covid. Una tappa fondamentale che permette di allentare ulteriormente le restrizioni in vigore nello Stato: negozi, ristoranti e palestre potranno infatti scegliere se far indossare o meno la mascherina. I non vaccinati dovranno comunque continuare a mantenere il distanziamento sociale e a indossare la mascherina. Il governatore Andrew Cuomo dichiarato che ora lo sforzo si concentra nelle zone dove c’è resistenza al vaccino. Revocate anche in California gran parte delle restrizioni anti Covid, dal distanziamento sociale all’uso della mascherina per i vaccinati sino ai limiti di capacità dei luoghi indoor. Le mascherine sono ancora richieste nei mezzi di trasporto pubbico, negli ospedali e nelle carceri, come pure a scuola e negli asili. “Non c’è ripresa americana senza ripresa della California”, ha commentato il governatore Gavin Newsom. La California era stato il primo Stato a prevedere misure restrittive molto severe per contenere i contagi da Covid lo scorso anno. LEGGI TUTTO

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    Mix vaccini, via libera dell'AIFA

    (Teleborsa) – Semaforo verde dell’Aifa al mix di vaccini (prima dose AstraZeneca, seconda Pfizer o Moderna) per i soggetti under 60.Sulla base di studi clinici pubblicati nelle ultime settimane – chiarisce una nota diffusa nella giornata di ieri – la Commissione tecnico scientifica dell’AIFA ha ritenuto, a fronte di un rilevante potenziamento della risposta anticorpale e un buon profilo di reattogenicità, di approvare il mix vaccinale (prima dose con Vaxzevria e seconda dose con Comirnaty o, per analogia, con il vaccino Moderna)”.Intanto, dopo lo sprint dei mesi scorsi, la campagna vaccinale in Italia rischia di rallentare con le Regioni che – dopo la “grana” AstraZeneca – vanno in ordine sparso. Ad alzare l’asticella della tensione, il Governatore della Campania, Vincenzo de Luca, che dice no al mix di vaccini.”Chi ha fatto la prima dose di Astrazeneca sopra i 60 anni, può completare il ciclo con Astrazeneca. Per i soggetti sotto i 60 anni (tranne che per chi è alla 12ma settimana) non si somministrano vaccini diversi dalla prima dose, sulla base di preoccupazioni scientifiche che invieremo al Governo. Sollecitiamo risposte senza le quali manterremo la linea di rifiuto del mix vaccinale”.Linea dura del Ministro della Salute Roberto Speranza e del Presidente del Consiglio Mario Draghi che ribadiscono che bisogna attenersi a quanto stabilito dall’esecutivo. “Le nostre indicazioni – tuona Speranza – sono perentorie e devono essere seguite”. (Foto: EPA/Biontech) LEGGI TUTTO

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    Bollettino Covid conferma calo positivi. Nel 2020 mortalità al top dal dopoguerra

    (Teleborsa) – Nelle ultime 24 ore sono stati registrati in Italia 2.079 casi positivi al test del Covid-19, in calo rispetto ai 2.199 di ieri, mentre le vittime sono risalite a 88 dalle 77 del giorno precedente. E’ quanto emerge dal consueto bollettino giornaliero del Ministero della Salute. I tamponi effettuati sono stati 205.335, con un indice di positività che resta fermo all’1%. I ricoverati in terapia intensiva sono 626 (35 in meno), mentre i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 4.153 (229 in meno). Sono in isolamento domiciliare ci sono 164.530 persone (-5.362).Dall’inizio dell’epidemia il totale dei positivi al coronavirus ha raggiunto quota 4.239.868, mentre i morti sono 126.855. I dimessi ed i guariti sono 3.943.704 (7.616 in più rispetto a ieri) e gli attualmente positivi 169.309 (5.626 in meno). Frattanto, un rapporto dell’Istat e dell’Iss ha evidenziato che, nel 2020, la mortalità in Italia ha raggiunto il livello più alto dal dopoguerra a causa del coronavirus, con un totale di 746.146 decessi, 100.526 in più rispetto alla media 2015-2019 (15,6% in più). Le regioni che più colpite sono Piemonte, Valle D’Aosta, Lombardia e la Provincia autonoma di Trento. Il rapporto ha anche evidenziati che, dal mese di marzo 2021, si cominciano a vedere gli effetti della campagna vaccinale sulla popolazione più anziana, evidenziando un importante calo dei decessi rispetto al picco di marzo 2020 per la categoria degli ultraottantenni. Questa riduzione spiega anche il 70% della diminuzione dei decessi totali osservata tra marzo 2021 e marzo 2020, mentre un altro 26% è dovuto alla minore mortalità della classe 65-79 anni. I vaccini funzionano. L’analisi Istat-Iss evidenzia infatti che il rischio di decesso per Covid si riduce del 95% a partire dalla settima settimana dopo la somministrazione della prima dose di vaccino.. LEGGI TUTTO