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    Covid, nelle ultime 24 ore in Italia 480 nuovi casi e 31 morti

    (Teleborsa) – Sono 480 i contagi da coronavirus Sars-CoV-2 registrati in Italia nelle ultime 24 ore (contro gli 808 nuovi casi di ieri) sulla base di 74.649 tamponi. Un dato che porta ad almeno 4.263.797 il numero di persone che nel nostro Paese hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia. I decessi odierni sono 31 (ieri 12) per un totale di 127.680 vittime da febbraio dello scorso anno. Il tasso di positività sale allo 0,64% dallo 0,57% di ieri. Queste le principali evidenze emerse dal bollettino di Protezione civile e ministero della Salute.Le terapie intensive sono calate di sei unità per ricoveri da Covid, passando da 197 a 191. Migliora la situazione anche nei reparti Covid ordinari dove i posti letto occupati sono -27 (ieri -30), per un totale di 1.337 ricoverati. A livello regionale con +83 casi (su 9.513 tamponi) il Lazio è in testa per incremento dei contagi accertati. Seguono la Campania +68 casi (su 8.414 tamponi); l’Emilia-Romagna 58 casi (su 6.195 tamponi) e la Sicilia +58 casi (su 7.803 tamponi). LEGGI TUTTO

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    UE, Vaccini: nell'Unione il 45% degli adulti è immunizzato con due dosi

    (Teleborsa) – Sono 481,6 milioni le dosi di vaccino consegnate nell’Ue e 376,4 milioni le vaccinazioni. Al 62,7% degli adulti nell’Unione è stata somministrata almeno una dose, mentre il 45% è pienamente immunizzato. Questi i dati aggiornati diffusi oggi dalla portavoce della Commissione europea, Dana Spinant.Numeri che si riflettono anche sul quadro nazionale della campagna di vaccinazione. “Il piano vaccinale sta andando molto bene, ieri – ha fatto sapere il sottosegretario alla Salute Andrea Costa – abbiamo superato i 20 milioni di concittadini con la seconda dose e con questo ritmo, che non avrà battute di arresto, raggiungeremo l’immunità di gregge entro fine settembre. Dobbiamo continuare a veicolare il messaggio che l’unica via d’uscita dalla pandemia, anche nella popolazione più giovane, è il vaccino. Non possiamo più far perdere la scuola ai nostri ragazzi. Perché la scuola è fondamentale anche come percorso di inclusione, oltre che di formazione”.(Foto: EPA/Biontech) LEGGI TUTTO

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    GSK, accordo da 2,2 miliardi con Alector per sviluppo terapie

    (Teleborsa) – Il colosso farmaceutico britannico GlaxoSmithKline (GSK) pagherà la società di biotecnologia statunitense Alector fino a 2,2 miliardi di dollari per sviluppare terapie per una serie di malattie neurodegenerative, tra cui la demenza frontotemporale, la sclerosi laterale amiotrofica, il morbo di Parkinson e il morbo di Alzheimer.In particolare, Alector riceverà 700 milioni di dollari in pagamenti anticipati, e fino a 1,5 miliardi di dollari in pagamenti basati su traguardi raggiunti, partecipazione agli utili e royalties. Per GSK è un altro passo importante nella ricostruzione della propria pipeline di farmaci, dopo che nel 2015 ha venduto a Novartis un importante portafoglio di terapie (soprattutto anticancro). Poche settimane fa aveva annunciato un accordo simile con l’azienda biopharma statunitense iTeos Therapeutics per terapie anticancro.”La collaborazione riunisce l’esperienza di immuno-neurologia di Alector con l’attenzione alla ricerca e sviluppo di GSK sulla scienza del sistema immunitario e sulla genetica umana, le sue comprovate capacità di sviluppo di farmaci in fase avanzata e la sua impronta globale”, si legge in una nota.È sostanzialmente piatto l’andamento di Glaxosmithkline a Wall Street, dove si attesta a 40,3, con un aumento dello 0,31%. Ha invece preso il volo il titolo di Alector, che scambia in rialzo del 50,87%, e si attesta a 33,81. LEGGI TUTTO

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    GSK, il board difende la CEO dopo le critiche del fondo Elliott

    (Teleborsa) – “Il consiglio di amministrazione è fermamente convinto che Emma Walmsley sia il leader giusto per New GSK e sostiene pienamente le azioni intraprese da lei e dal team di gestione, tutti soggetti a rigorose valutazioni delle prestazioni. Sotto la guida di Emma, il consiglio si aspetta che questo team offra un cambiamento radicale nelle prestazioni e nella creazione di valore per gli azionisti a lungo termine”. È quanto si legge nella risposta pubblicata dal board del colosso farmaceutico britannico GlaxoSmithKline (GSK) dopo le critiche arrivate dal fondo attivista Elliott Investment Management (società statunitense di gestione degli investimenti).Nella lettera al consiglio di amministrazione di GSK di ieri, Elliott ha affermato che GSK dovrebbe rivedere la propria leadership e prendere in considerazione la vendita della divisione Consumer Healthcare. Il fondo, che ha quota significativa nel capitale della società britannica, ha inoltre chiesto che amministratori con esperienza specifica nel settore biofarmaceutico e consumer healthcare vengano aggiunti al board di GSK prima della prevista divisione della società il prossimo anno. Il board ha detto che il progetto di spin-off e quotazione della divisione Consumer Healthcare “riflette il feedback di una parte significativa degli azionisti di GSK che desiderano possedere Consumer Healthcare come nuova entità quotata, date le sue forti prospettive di vendite e crescita degli utili, ed elevata generazione di cassa”. LEGGI TUTTO

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    Londra, via libera a terza dose vaccino. E in Italia?

    (Teleborsa) – Via libera del Governo britannico e del servizio sanitario nazionale (Nhs) alla terza dose del vaccino anti Covid a partire da settembre. Il richiamo ulteriore, raccomandato dagli esperti del Joint Committee on Vaccination and Immunisation, mira a rafforzare e preservare l’immunità anche di fronte a possibili varianti.Ne avranno diritto tutti gli ultracinquantenni residenti nel Regno Unito e le persone più giovani cui sia già stata prescritta in passato la vaccinazione anti-influenzale. La campagna, da completare entro inizio inverno, inizierà a partire dai pazienti vulnerabili e in totale coinvolgerà in totale milioni di persone.Intanto, ancora un picco di contagi Covid nel Regno Unito, alimentati ormai al 99% dall’aggressiva variante Delta importata dall’India: lo certificano i dati di ieri del governo britannico con altri 26.068 casi nelle ultime 24 ore censite (su quasi 900.000 tamponi), record nel Paese dal 23 gennaio. Si tratta d’una nuova impennata, anche se l’effetto dei vaccini (con la somministrazione delle prime dosi salita al’85% della popolazione adulta e i richiami al 62,4%) continua per ora a frenarne l’impatto sull’incremento dei ricoveri negli ospedali e soprattutto sui morti giornalieri: non superiori a 14, in calo rispetto ai 23 registrati ieri. E in Italia? “Stiamo pensando a una eventuale terza dose, con il ministero della Salute abbiamo già fatto delle opzioni di acquisto, quindi le dosi ci saranno ma sarà la scienza a dirci se e dopo quanto tempo deve essere inoculato il richiamo”. Lo ha detto il Generale Francesco Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza Covid, sulla possibilità di procedere alla terza somministrazione, parlando al termine della visita al centro vaccinale di Cascia, confermando che “l’obiettivo è uscire dalla logica dei grandi hub”. LEGGI TUTTO

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    Covid, EMA: “Con due dosi vaccini proteggono da variante Delta”

    (Teleborsa) – “I nostri dati mostrano che due dosi dei quattro vaccini approvati proteggono contro la variante Delta, questi dati sono rassicuranti. È importante continuare la vaccinazione con particolare attenzione alle persone più vulnerabili e gli anziani”. È quanto ha annunciato oggi Marco Cavaleri, capo della task force sui vaccini dell’Agenzia europea del farmaco (Ema) rassicurando sull’efficacia dei sieri Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson.Ulteriori accertamenti sono invece necessari per certificare il livello di protezione dato dal mix derivante dalla vaccinazione eterologa, proposta a quanti hanno ricevuto la prima dose con il vaccino di AstraZeneca. “Attualmente l’Ema non è in grado di fornire una raccomandazione definitiva sull’uso di diversi vaccini anti-Covid per le due dosi del ciclo di vaccinazione, ma – ha affermato Cavaleri – i dati preliminari di studi in Spagna e Germania mostrano una buona risposta immunitaria e nessun problema di sicurezza. La strategia di vaccinazione eterologa ha storicamente dimostrato di essere di successo, è stata utilizzata per altri vaccini e ha una solida logica scientifica”. Riguardo alle terapie per curare il Covid-19 Cavaleri ha spiegato che “tutti e cinque i trattamenti selezionati dalla Commissione europea nell’ambito della sua strategia terapeutica sono attualmente in fase di revisione continua da parte dell’Ema”. Una revisione che “continuerà durante l’estate”. I primi pareri – ha concluso il responsabile della task force – “sono attesi entro la fine dell’anno”. LEGGI TUTTO

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    GSK, Elliott spinge per vendita divisione Healthcare e fa pressione sul management

    (Teleborsa) – Il fondo attivista Elliott Investment Management (società statunitense di gestione degli investimenti) ha mandato una lettera al management del colosso farmaceutico britannico GlaxoSmithKline (GSK) per suggerire cambiamenti e strategie che possano correggere il fatto che “GSK ha sottoperformato per anni, operativamente e finanziariamente” e sulla base della convinzione che la società abbia “l’opportunità di generare fino al 45% di rialzo del prezzo delle sue azioni” in vista dell’annunciato spin-off e quotazione della divisione Consumer Healthcare.In primo luogo, Elliott vuole che GSK nomini direttori non esecutivi con una profonda esperienza nel settore biofarmaceutico e consumer healthcare prima dello spin-off previsto per metà 2022. Inoltre, la prospettiva di GSK di aumentare le vendite di oltre il 5% all’anno fino al 2026 e di aumentare di oltre il 10% l’utile operativo dovrebbe essere la base per considerare i bonus per il management. Il fondo appoggia lo spin-off e ritiene che sia giusto investire in New GSK (il perimetro aziendale che rimarrà dopo la separazione), dando la priorità agli investimenti nella pipeline, pur continuando il piano di risparmio sui costi.”L’obiettivo di redditività della nuova GSK di oltre il 30% di margini di profitto operativo entro il 2026 è un gradito passo nella giusta direzione. Tuttavia, non va abbastanza lontano”, ha aggiunto Elliott. Lo spin-off e quotazione non dovrebbe essere però l’unica strada possibile: “Qualsiasi opportunità strategica per la vendita della divisione dovrebbe essere diligentemente perseguita e accompagnata da un piano chiaro su come GSK utilizzerà i proventi”, ha affermato l’investitore, esortando GSK a considerare “imparzialmente” le opportunità.Infine, Elliot non crede che le linee di business Vaccines e Pharma debbano essere completamente integrate perché non esistono “chiare sinergie” tra le due. “Sebbene vi siano modeste sovrapposizioni di ricerca e sviluppo relative alla ricerca immunologica di base, le attività dei vaccini e dei prodotti farmaceutici sono ampiamente separate in termini di processi di produzione e commercializzazione”, viene sottolineato nella lettera.(Foto: © ricochet64 / 123RF) LEGGI TUTTO

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    Covid, continuano a svuotarsi gli ospedali: meno di 2mila i pazienti ricoverati

    (Teleborsa) – Sono 679 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 190.635 tamponi totali (ieri 75.861) di cui 86.253 molecolari (ieri 37.644) e 104.382 test rapidi (ieri 37.409). Stabile il rapporto positivi/tamponi totali a 0,35% (ieri 0,51%).Sono 42 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a 127.542 morti da inizio pandemia. Cala ancora sia il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 19 in meno, 270 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 47 in meno rispetto a ieri (sono 1.676 in totale). LEGGI TUTTO