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    Covid-19, salgono ancora i casi positivi mentre si riducono le vittime

    (Teleborsa) – Salgono un po’ i positivi mentre si riducono le vittime da Covid-19. Secondo il consueto aggiornamento giornaliero del Ministero della Salute, nelle ultime 24 ore, i casi positivi sono stati 7.260, in leggero aumento rispetto ai 7.162 di ieri. Le vittime in un giorno sono state invece 55, in calo rispetto alle 69 di ieri. Sono stati effettuati 206.531 tamponi molecolari e antigenici in Italia, in diminuzione rispetto ai 226.423 precedenti, con un tasso di positività che si muove di poco dal 3,1% al 3,5%.Dall’inizio della pandemia si contano così 4.464.005 casi positivi e 128.634 vittime. I dimessi e i guariti sono 4.204.869, mentre gli attuali positivi aumentano a 130.502 (+1.720 in 24 ore). I pazienti in terapia intensiva sono 18 in più ed i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 68 in più. Una relativa stabilità del tasso di occupazione delle terapie intensive nelle varie zone d’Italia suggerisce che nessuna Regione domani dovrebbe passare in zona gialla, anche se i parametri sono al limite massimo in alcune. Secondo il monitoraggio di Agenas, la Sicilia mantiene un 10% di occupazione delle terapie intensive, sul limite consentito, mentre supera ampiamente il limite nell’occupazione nei reparti ordinari al 17% (soglia limite al 15%). La Sardegna è poco sotto la soglia di guardia per le intensive al 9% ed al di sotto per i reparti medici ordinari al 10%. Sale nei reparti ordinari la Calabria al 15% (+1%) mentre scende la Basilicata al 9%. Record di aumento giornaliero per le intensive in Abruzzo che arriva al 6% (+3%). LEGGI TUTTO

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    Sanità, obbligo green pass fa scattare nuove sospensioni in Sicilia

    (Teleborsa) – Non si placa la polemica per l’obbligo del Green Pass imposto al personale sanitario, che sfocia nelle aule di tribunale e in dolorosi provvedimenti di sospensione. In Toscana, un migliaio di operatori sanitari, fra medici ed infermieri, hanno fatto ricorso al TAR per chiedere la revoca dei provvedimenti disciplinari di sospensione presi nei confronti di quelli che hanno scelto di non vaccinarsi, ma i legali hanno anticipato che un secondo ricorso con altre 200 firme sta per partire.Nel frattempo, altri 49 operatori sanitari siciliani non vaccinati sono stati sospesi dall’Ordine dei medici di Siracusa, che ha emesso il provvedimento dopo i dovuti accertamenti. “Il medico che può e non si vaccina è un pessimo esempio per la società”, afferma il presidente dell’Ordine Anselmo Madeddu, aggiungendo che vaccinarsi è “un dovere civico e una necessaria tutela che ogni medico deve garantire ai propri pazienti e assistiti”. LEGGI TUTTO

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    L'OMS dice no alla terza dose: prima vaccinare tutti

    (Teleborsa) – L’OMS si esprime a sfavore rispetto alla possibilità di somministrare una terza dose di vaccino anti-Covid, proprio mentre in diversi Paesi di discute la possibilità di estendere la copertura, a causa della scarsa protezione offerta dalle due dosi contro la variante Delta. Il “niet” arriva proprio nel giorno in cui il Presidente americano Joe Biden ha annunciato che avvierà la somministrazione della terza dose in USA a partire dal 20 settembre.Il parere espresso dagli esperti dell’Organizzazione suprema per la sanità ha a che fare con la priorità di vaccinare tutti, compresi i Paesi che non hanno ancora avuto accesso al vaccino, e solo dopo discutere di una eventuale terza dose. Lo ha spiegati Soumya Swaminathan, responsabile del team di ricerca dell’OMS, in conferenza stampa, affermando “al momento i dati non indicano il bisogno di una terza dose”. “Ci opponiamo fermamente alla terza dose per tutti gli adulti nei paesi ricchi, perché non aiuterà a rallentare la pandemia”, ha detto l’esperta, spiegando che i “booster” nei Paesi in cui manca la vaccinazione “favorirebbero l’emergere di nuove varianti”.Il collega Bruce Aylward ha concordato che “ci sono abbastanza vaccini per tutti, ma non stanno andando nel posto giusto al momento giusto” ed ha affermato che andrebbero favorite le prime vaccinazioni piuttosto che completare il ciclo. LEGGI TUTTO

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    Covid: in mappe UE Italia stabile

    (Teleborsa) – Restano cinque le regioni italiane rosse nelle mappe settimanali dell’Ecdc, il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie: Sicilia, Sardegna, Toscana, Marche, Calabria. Tutto il resto dell’Italia è in giallo, ad eccezione del Molise che è verde. Rispetto alla mappa del 12 agosto, passa da verde a gialla anche la Provincia autonoma di Bolzano.Peggiora la situazione in Germania (tornata tutta in giallo con alcune regioni ad Ovest in rosso), in Francia (tornata tutta rossa, con il Sud rosso scuro), nei Paesi Baltici (due rossi e uno solo giallo) e in Grecia (tutta rossa).La pandemia, intanto, continua a correre in Israele che corre ai ripari con la terza del vaccino, per appiattire di nuovo la curva dei contagi. Numeri in crescita anche negli Usa che hanno annunciato la distribuzione della terza dose a partire dal 20 settembre. LEGGI TUTTO

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    Corre la pandemia, OMS: 4,4 milioni di nuovi casi nell'ultima settimana

    (Teleborsa) – Non si ferma, purtroppo, la corsa nel mondo del Covid, che da oltre due mesi viaggia su cifre record: oltre 4,4 milioni le nuove segnalazioni solo nell’ultima settimana che portano il totale dall’inizio dell’epidemia a 206 milioni.Lo segnala l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel suo bollettino settimanale, che registra anche, sempre nel periodo 9-15 agosto, 66mila morti, un numero quasi invariato rispetto alla settimana precedente, con il totale che è arrivato a oltre 4 milioni e 370mila. “Il trend è in gran parte dovuto alla regione del Pacifico Occidentale – si legge – e all’America, che hanno riportato un aumento rispettivamente del 14% e dell’8%”.Intanto, nuovo dei balzo dei contagi di Covid-19 in Israele, dove ieri si sono registrati 8.646 nuovi casi positivi, il dato più alto dalla fine di gennaio. Nei giorni scorsi, i contagi erano rimasti sotto i 6mila. In crescita anche il numero di malati gravi, salito a 559, dato più alto da metà marzo, con 89 pazienti attaccati ai respiratori. Fra i paesi più attivi nel programma di vaccinazione, Israele è stato travolto dall’aumento dei contagi in scia alla variante delta. Intanto, il Giappone – già al centro delle polemiche in occasione delle Olimpiadi a dir poco travagliate – cancella il Gran premio di Formula 1 in programma ad ottobre. Segno che la vittoria sul “nemico invisibile” non è, purtroppo, dietro l’angolo. LEGGI TUTTO

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    Stato emergenza, Covid: Giappone lo estende al 12 settembre

    (Teleborsa) – Il Governo giapponese ha deciso di estendere di due settimane, fino al 12 settembre, lo stato di emergenza in diverse prefetture del Paese a causa della diffusione, a livelli allarmanti, della variante Delta del coronavirus. Oltre a Tokyo, le tre prefetture adiacenti di Chiba, Kanagawa, e Saitama, quella di Osaka e l’isola di Okinawa, altre 7 prefetture saranno aggiunte alla lista, tra le quali Ibaraki, Tochigi, Gunma, Shizuoka, Kyoto, Hyogo e Fukuoka.Nuovi provvedimenti minori riguardano altre 10 prefetture dell’arcipelago, con misure che prevedono lo stop della vendita di alcol alle 19 per le attività della ristorazione, e la chiusura anticipata alle 20. Nelle ultime 24 ore l’area metropolitana di Tokyo ha segnalato oltre 4.300 nuove infezioni, mentre a livello nazionale i pazienti in terapia intensiva hanno superato quota 1.600, aggiornando il record per il quinto giorno di fila.Nella conferenza stampa serale, durante l’annuncio delle misure, il Premier Yoshihide Suga ha esortato la popolazione a dimezzare le proprie uscite in particolare nelle aree affollate, facendo riferimento a una possibile modifica dell’attuale legislazione per ottenere una maggiore ottemperanza delle normative. A differenza dei Paesi più colpiti dal Covid, il Giappone non ha mai introdotto sul proprio territorio misure equivalenti ai lockdown dall’inizio della pandemia. LEGGI TUTTO

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    Vaccini, agenzia Gb: sì Moderna dai 12 anni d'età

    (Teleborsa) – L’agenzia regolatoria britannica del farmaco (Mhra) ha autorizzato oggi l’uso nel Regno Unito del vaccino anti Covid prodotto dai laboratori americani Moderna anche sui minorenni dai 12 anni in su.”Sono lieta di confermare che il vaccino Moderna è ora autorizzato fra i 12 e i 17 anni, poiché è risultato sicuro ed efficace anche in questa fascia di età”, ha detto la dottoressa June Raine, numero uno dell’agenzia, precisando tuttavia che spetta al Joint Committee on Vaccination and Immunisation (Jcvi), l’organismo medico-scientifico indipendente che dà indicazioni al Governo di Boris Johnson, stabilire chi debba essere vaccinato concretamente nel Regno in termini di priorità e di gruppi anagrafici.Il Jcvi si è limitato per ora ad allargare la somministrazione – riservata nel Paese agli over 18 fino a due settimane fa – ai 16enni e 17enni, giudicando meno favorevole il rapporto rischi-benefici per i più giovani; mentre diversi specialisti britannici insistono nel ritenere più urgente la vaccinazione degli adulti nei Paesi poveri o rimasti indietro sul fronte dell’immunizzazione, rispetto a quella dei bambini e dei ragazzini (mediamente non toccati dagli effetti più gravi della pandemia anche in caso di contagio) dei Paesi ricchi più avanti nella campagna. Il Regno Unito è al momento in testa alla corsa vaccinale fra le nazioni medio-grandi del mondo, con oltre 88 milioni di dosi già inoculate, il 77% della popolazione adulta residente doppiamente vaccinato e quasi il 90% coperto almeno da una prima dose. LEGGI TUTTO

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    Covid, Sardegna supera soglia limite ricoveri terapie intensive

    (Teleborsa) – E’ ai livelli di guardia ed anche un po’ oltre la situazione ricoveri in alcune regioni d’Italia, in particolare in Sardegna, per quanto concerne le terapie intensive, e in Sicilia, per i ricoveri nei reparti ordinari. E’ quanto emerge dal monitoraggiodell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, aggiornato al 16 agosto 2021.La Sardegna ha superato la soglia massima del 10% di terapie intensive, attestandosi all’11% (+1%), mentre resta stabile la Sicilia al 9%. Quest’ultima ha superato la soglia massima del 15% dei ricoveri in area medica non critica (reparti ordinari), posizionandosi al 16% (+1%). Salgono anche la Calabria che si porta al 14% (+1%), la Sardegna al 9% (+1%) e la Basilicata al 10% (+1%). Sardegna e Sicilia superano anche la soglia limite di incidenza dei contagi su 100 mila abitanti, indicata a 50, attestandosi rispettivamente a 147,3 e a 140,16. In generale in Italia, il tasso di occupazione delle terapie intensive sale dal 4% al 5%, mentre è stabile il tasso di occupazione dei reparti ordinari al 6%. L’incidenza dei contagi in Italia al 15 agosto era del 74,34%. LEGGI TUTTO