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    Covid, Draghi: con il G20 previsti 400 milioni di vaccini da destinare all'Africa

    (Teleborsa) – Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha ribadito la necessità di aiutare i Paesi a basso reddito ad accrescere le percentuali di persone raggiunte dal vaccino per combattere la pandemia da Covid. “In molte economie avanzate la pandemia è sempre più sotto controllo, ma purtroppo non è così nei paesi più poveri del mondo. Ci sono state delle enormi disuguaglianze in termini di accesso ai vaccini. Nei paesi ad alto reddito quasi il 60% della popolazione ha ricevuto almeno una dose, mentre in quelli a basso reddito tale cifra è solo pari all’1,4%”, ha dichiarato Draghi intervenendo alla Conferenza del G20 Compact with Africa. “La distribuzione equa di vaccini sicuri ed accessibili viene sostenuta dai paesi del G20 attraverso iniziative quali la Covax Facility e l’unità operativa per l’acquisto di vaccini per l’Africa, denominata ‘Africa Vaccine Acquisition Task Team’ (ovvero ‘Avatt’) – ha spiegato il presidente del Consiglio –. Ad oggi la Covax ha spedito in tutto il mondo quasi 210 milioni di vaccini. È inoltre prevista una distribuzione di 400 milioni di vaccini in tutta l’Africa da parte dell’Avatt. Queste cifre devono rappresentare solo l’inizio”. LEGGI TUTTO

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    Bozza ISS, Rt ancora in calo in Italia. Sicilia verso zona gialla, attesa ufficialità

    (Teleborsa) – Ancora in calo l’indice Rt a livello nazionale, che scende a 1,01, rispetto alla scorsa settimana in cui si attestava invece a quota 1,1. E’ quanto emerge dalla bozza del Monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia Covid in Italia.”Nel periodo 5-17 agosto – si legge nel testo – l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,01 (range 0,93-1,12), in diminuzione rispetto alla settimana precedente, coincidente con la soglia epidemica”.”Si osserva una lieve diminuzione anche dell’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero”, viene segnalato nel monitoraggio. L’Rt ospedaliero, secondo quanto riporta la bozza, scende a 1,04 (dato al 17 agosto) da 1,08 (dato al 10 agosto)Sale da 74 a 77 casi per 100mila abitanti l’incidenza di Covid in Italia. E’ questo il dato riportato negli indicatori decisionali, basati su numeri ministero della Salute e Protezione civile. Dato che fotografa la situazione in tempo reale e fa riferimento al periodo 20-26 agosto.Aumento che si registra anche nei dati della bozza del Monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia (flusso Iss), in cui si prende in considerazione un periodo diverso, cioè dal 16 al 22 agosto: in questo arco temporale di riferimentol’incidenza risulta in aumento da 69 a 71 per 100mila abitanti.Intanto, la Sicilia è la prima Regione dello Stivale che torna in zona gialla dal prossimo lunedì 30 agosto. Si attende l’ufficialità. La crescita del tasso di occupazione delle aree mediche e delle terapie intensive resta costante nell’Isola, che secondo i dati Agenas ha sforato i nuovi parametri previsti per il cambio di colore. A rischio anche la Sardegna che però dovrebbe essere salva. LEGGI TUTTO

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    Nuova Zelanda estende periodo lockdown

    (Teleborsa) – Il Governo della Nuova Zelanda ha esteso il periodo di lockdown del Paese fino al prossimo martedì con l’obiettivo di contenere il primo avanzamento della pandemia negli ultimi sei mesi.Il Primo Ministro Jacinda Ardern, nel ribadire che le misure di confinamento stanno funzionando, ha fatto sapere che Auckland, la città con la maggior parte dei casi, potrebbe rimanere chiusa per almeno le prossime due settimane mentre nel resto del Paese le restrizioni potrebbero essere allentate a partire da mercoledì.Nella giornata di ieri, le autorità sanitarie hanno comunicato 70 nuovi casi. Oltre 31mila nuovi casi e più di 900 morti in Brasile. LEGGI TUTTO

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    Covid, Sicilia e Sardegna alla prova del monitoraggio settimanale: rischio zona gialla per entrambe

    (Teleborsa) – Sono attese per domani le decisioni della cabina di regia a Palazzo Chigi – in base al monitoraggio settimanale di ISS e Ministero della Salute sulla situazione epidemiologica in Italia – sulla la colorazione delle Regioni relativa alle misure di contenimento dei contagi Covid. Sembra segnato il destino della Sicilia che dovrebbe passare in zona gialla, mentre in bilico resta la situazione della Sardegna. La Regione siciliana avrebbe infatti tecnicamente superato le soglie dei parametri previsti per la variazione del regime di restrizioni: ricoveri in terapia intensiva (11% ieri), ricoveri in area medica (20% ieri +1%) e contagi. Quella sarda ha invece superato i limiti posti per i ricoveri in terapia intensiva (12%, +1% ieri) mentre quello dei ricoveri in reparto (14%) resta leggermente sotto la soglia.”L’80% dei ricoverati non è vaccinato, oggi questi cittadini sono pentiti, ma non si sono vaccinati quando avrebbero potuto e dovuto – ha detto al Tg5 l’assessore regionale alla salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza – La Sicilia è stata invasa dal flusso di turisti arrivati da ogni parte d’Italia e del mondo e, quindi, paghiamo l’effetto di una grande circolazione del virus ma abbiamo il dovere di chiedere a quella percentuale di cittadini siciliani che non ha fatto il vaccino, di fare come la maggioranza, perché la minoranza non può consentire né consentirsi di decidere le sorti di tutti gli altri siciliani”.Nel frattempo, sono 7.221 i casi Covid-19 accertati nelle ultime 24 ore in Italia con 220.872 tamponi molecolari e antigenici effettuati (ieri erano stati 244.420). Sale leggermente il rapporto positivi/tamponi a 3,27% (ieri 3,09%). Sono 43 i decessi registrati oggi, che porta il conteggio totale a 128.957 morti da inizio pandemia. In leggero aumento sia il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva (oggi sono 4 in più, 503 totali), sia quello degli ospedalizzati con sintomi, 36 in più rispetto a ieri (sono 4.059 in totale). LEGGI TUTTO

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    Covid, nuovo record di contagi in Australia

    (Teleborsa) – Nuovo “record” negativo in Australia che ha registrato oltre 1.000 nuovi casi di coronavirus nelle ultime 24 ore, il livello giornaliero più alto dall’inizio della pandemia, mentre due ospedali di Sydney hanno montato tende da campo di emergenza per far fronte all’aumento dei pazienti affetti da Covid. Secondo quanto riporta la CNN, Sydney – la più grande città dell’Australia, capitale dello Stato del Nuovo Galles del Sud – è l’epicentro della nuova ondata di infezioni. Nel complesso, i casi nel Nuovo Galles del Sud sono stati 1.029 nelle ultime 24 ore (rispetto ai 919 delle 24 ore precedenti), di cui ben 969 a Sydney (838). E nella metropoli australiana il rapido aumento dei contagi ha costretto gli ospedali di Westmead e Blacktown, a ovest della città, a ricorrere alle tende da campo per lo screening dei pazienti. Gladys Berejiklian, Premier dello Stato, ha ammesso che il sistema è “sotto pressione”, ma ha comunque previsto che gli ospedali riusciranno a far fronte all’attuale crisi con l’aumentare dei tassi di vaccinazione. Sempre nelle ultime 24 ore, lo Stato ha registrato tre decessi provocati dal coronavirus, incluso un uomo sulla trentina morto nella sua abitazione. Attualmente, negli ospedali del Nuovo Galles del Sud 116 pazienti sono in terapia intensiva: la maggioranza di loro – 102 – non sono vaccinati. LEGGI TUTTO

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    Vaccini, studio GB: copertura diminuisce entro primi sei mesi

    (Teleborsa) – La protezione offerta dalle due dosi dei vaccini anticovid sviluppati da Pfizer/BioNTech e Oxford/AstraZeneca inizierebbe a ridursi entro i primi sei mesi. E’ quanto sostengono alcuni ricercatori britannici, confermando, dunque, l’importanza – in termini di efficacia – di una terza dose. Dopo cinque o sei mesi, l’efficacia del vaccino Pfizer (NYSE:PFE) nel prevenire il contagio ottenuta a un mese dalla somministrazione della seconda dose scende dall’88% al 74%, come emerge dall’analisi dei dati dello studio britannico Zoe Covid. L’efficacia di AstraZeneca passa, invece, dal 77% al 67% dopo quattro o cinque mesi.Lo studio ha preso in considerazione dati provenienti da oltre 1,2 milioni di test. LEGGI TUTTO

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    Covid, dose “richiamo” J&J accresce 9 volte anticorpi contro virus

    (Teleborsa) – Una dose di “richiamo” del vaccino monodose Johnson & Johnson accresce gli anticorpi contro il Covid e si rivela efficace nel combattere il virus. Lo ha affermato la stessa casa farmaceutica in base ai risultati evidenziati da due studi in fase iniziale, in USA e in Europa, che rivelano in aumento degli anticorpi leganti 9 volte superiore a 28 giorni dalla somministrazione della prima dose. Il mese scorso l’azienda aveva già assicurato una risposta immunitaria stabile per otto mesi dalla somministrazione del vaccino Janssen.Gli anticorpi leganti, a differenza di quelli neutralizzanti, non distruggono e non bloccano il virus, ma permettono di stimolare i leucociti e combattere l’infezione.J&J in particolare ha parlato di un “aumento significativo” della risposta degli anticorpi nei soggetti fra 18 e 55 anni cui è stata somministrata la seconda dose, e negli over 65, cui era stata somministrata inizialmente una dose minore.I ricercatori dell’U.S. Centers for Disease Control and Prevention (CDC) stanno ancora valutando cosa consigliare alle categorie più fragili, ma queste indicazioni, seppur parziali, offrono un assist a quei paesi, fra cui gli Stati Uniti, che avevano iniziato ad offrire un “richiamo” del vaccino J&J ai soggetti più fragili, anziani ed immunodepressi, a causa della diffusione della variante Delta e dell’aumento dei contagi fra i vaccinati. LEGGI TUTTO

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    Figliuolo, 80% popolazione vaccinata: obiettivo sarà centrato entro 30 settembre

    (Teleborsa) – L’obiettivo dichiarato a marzo di vaccinare l’80% della popolazione over 12 anni, sarà pienamente completato entro il 30 settembre”. Lo ha detto il commissario straordinario Francesco Figliuolo.Il numero di somministrazioni dall’inizio della campagna ha raggiunto quota 75.622.961, portando a oltre il 67,6% la percentuale della popolazione over 12 protetta dagli effetti del Covid, pari a 36,5 mln di vaccinati. La percentuale di coloro che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino supera intanto il 72,3% pari a 39 mln, che diventano 41,6, oltre il 77% dell’intera platea, se si sommano le dosi uniche e le persone già contagiate.Intanto, è arrivato parere favorevole all’obbligatorietà dei vaccini da parte del Comitato Nazionale di Biosicurezza, Biotecnologie e Scienze della Vita della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Nell’ambito delle attività di parere e proposta, pur lasciando al Governo la sintesi delle posizioni e le modalità esecutive”, si legge in una nota, esprimiamo “parere favorevole ed auspichiamo un’obbligatorietà della vaccinazione, con specifico riferimento a chi svolge funzioni pubbliche e attività che pongano il cittadino a stretto e contatto con altri soggetti e con l’ovvia esclusione delle situazioni di rischio di possibile patologia post-vaccinale”.Dopo la frenata estiva, campagna vaccinale nazionale pronta allo sprint: potrà contare a partire da domani sulle consegne alle Regioni e Province autonome di vaccini a RNA messaggero, per un totale di oltre 5,3 milioni di dosi di cui oltre 3,7 milioni di Pfizer e oltre 1,6 di Moderna. Lo rende noto la struttura del commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo. LEGGI TUTTO