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    Covid, in forte crescita i ricoveri nei reparti ordinari: altre 4 Regioni in zona gialla

    (Teleborsa) – Dopo la giornata record di ieri (219.441 positivi accertati), sono 108.304 i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore secondo i dati del ministero della Salute. Le vittime sono invece 223, in crescita rispetto a ieri (erano state 198). I tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia sono stati 492.172 (ieri erano stati 1.138.310). Il tasso di positività è salito quindi al 22%, rispetto al 19,3% di ieri. Sono 1.499 i pazienti in terapia intensiva in Italia (+32 rispetto a ieri), mentre i ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 14.591 (+764 rispetto a ieri).È arrivata intanto l’ordinanza del ministro della Salute, Roberto Speranza, che decreta il passaggio dal bianco al giallo delle regioni Abruzzo, Toscana, Valle d’Aosta ed Emilia Romagna. Sono questi i cambi di colore che sono stati decisi sulla base dei dati del monitoraggio esaminati questa mattina in cabina di regia e che portano a 15 le regioni italiane e le province autonome in questa area di misure anti-Covid. LEGGI TUTTO

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    Emergenza Covid, impennata contagi fa salire incidenza. Altre 4 regioni in giallo

    (Teleborsa) – Quasi 14mila pazienti in area medica e quasi 1470 in terapia intensiva sono i numeri dell’emergenza che stiamo vivendo in questi giorni negli ospedali. Li ha richiamati il Presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, intervenendo a radio Rtl 102.5.”Se è vero che la variante Omicron nel singolo soggetto può dare una malattia meno grave, un 40% in meno di probabilità di ospedalizzazione – ha spiegato – è anche vero che con questi numeri, se circa l’1 per cento va in ospedale e l’1 per mille va in terapia intensiva, stiamo discutendo di numeri assoluti molto elevati”.”Il tasso di positività del molecolare è al 24% e quello del tampone antigenico ha superato l’8%”, ha detto l’esperto, aggiungendo che “l’ondata ospedaliera di questa impennata di contagi la vedremo nelle prossime settimane” ma “in alcune regioni si cominciano già a vedere ospedali da campo, zone nere, insomma una situazione un po’ critica”.Secondo il monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute, assieme ai contagi cresce anche l’indice di trasmissibilità Rt da 1,18 a 1,43 e l’incidenza che si porta a 1669 casi su 100mila abitanti e raddoppia rispetto al valore di 783 della scorsa settimana. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è salito al 15,4% dal 12,9% ed il tasso di occupazione in aree mediche al 21,6% dal 17,1%.Questi dati saranno esaminati in giornata dalla cabina di regia, ma stando a questi numeri, da lunedì 10 gennaio, altre quattro regioni finiranno in giallo: Emilia Romagna, Toscana, Abbruzzo e Val d’Aosta. In bianco resteranno solo sei regioni: Molise, Puglia, Sardegna, Basilicata, Umbria e Campania.C’è da dire che le regole della zona bianca e gialla sono pressoché identiche, fatto salvo l’obbligo della mascherina all’aperto imposto in zona gialla, ma con il nuovo decreto del governo, che dal 10 gennaio estende l’obbligo del Green Pass rafforzato per l’accesso a molte attività, anche le differenze con la zona arancione sono scemate.che LEGGI TUTTO

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    Pfizer e BioNTech lavoreranno a vaccino mRNA per fuoco di Sant'Antonio

    (Teleborsa) – La società farmaceutica statunitense Pfizer e la società di biotecnologie tedesca BioNTech hanno lanciato una nuova collaborazione di ricerca, sviluppo e commercializzazione per sviluppare un potenziale primo vaccino a base di mRNA per la prevenzione dell’herpes zoster, il virus che provoca il cosiddetto fuoco di Sant’Antonio. Si tratta della terza collaborazione tra Pfizer e BioNTech nel campo delle malattie infettive, dopo la collaborazione sui vaccini antinfluenzali avviata nel 2018 e quella del 2020 per il primo vaccino mRNA per il Covid-19.Le parti condivideranno i costi di sviluppo e gli studi clinici dovrebbero iniziare nella seconda metà del 2022. Pfizer avrà i diritti per commercializzare il potenziale vaccino su base globale, ad eccezione di Germania, Turchia e alcuni paesi in via di sviluppo in cui BioNTech avrà i diritti di commercializzazione. Le società condivideranno i profitti lordi derivanti dalla commercializzazione di qualsiasi prodotto. Secondo i termini dell’accordo, Pfizer corriponderà a BioNTech 225 milioni di dollari in pagamenti anticipati, incluso un pagamento in contanti di 75 milioni e un investimento azionario di 150 milioni. Inoltre, BioNTech potrebbe ricevere futuri pagamenti fino a 200 milioni di dollari. BioNTech pagherà a Pfizer 25 milioni di dollari per alcune tecnologie utili allo sviluppo del vaccino.”Gli adulti di età pari o superiore a 50 anni e le popolazioni vulnerabili come i malati di cancro sono a maggior rischio di herpes zoster – ha commentato Ugur Sahin, CEO e co-fondatore di BioNTech – Il nostro obiettivo è sviluppare un vaccino mRNA con un profilo di sicurezza favorevole e un’elevata efficacia, che sia allo stesso tempo più facilmente scalabile per supportare l’accesso globale”. LEGGI TUTTO

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    Covid, è record di contagi nel mondo: in Francia 300mila in 24 ore

    (Teleborsa) – Il dilagare della variante Omicron fa schizzare i contagi nel mondo. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 1 milione di nuovi casi negli Stati Uniti, 300mila in Francia e oltre 200mila in Gran Bretagna. “Non siamo lontani dai 300mila contagi in un solo giorno” ha affermato il ministro della Salute francese, Olivier Véran annunciando che il governo in Francia punta ad un calendario “il più possibile vicino a quello che era previsto per l’entrata in vigore del nuovo pass vaccinale”, equivalente al Super green pass italiano. Record in Gran Bretagna dove si è raggiunto il picco assoluto da inizio pandemia con per la prima volta oltre 200mila contagi censiti nel Regno Unito nelle 24 ore. Peggiora la situazione anche in Svezia dove l’agenzia sanitaria nazionale ha dato conto di un nuovo record di contagi, 11.507 al 30 dicembre, e anche i reali sono risultati positivi al Covid. Negli Stati Uniti nella sola giornata di lunedì – secondo i dati della Johns Hopkins University – i casi di contagio sono stati oltre un milione, il doppio rispetto a quattro giorni fa e il quadruplo in poco più di una settimana. Numeri che – come riporta l’agenzia Bloomberg – potrebbero essere persino sottostimati, non tenendo conto dei tantissimi americani che oramai si affidano ai test anti Covid fai da te utilizzati in casa. Dall’inizio della pandemia negli Usa i contagi sono oltre 56 milioni e le vittime del virus quasi 830 mila. In Florida, uno degli stati Usa meno restrittivi, i contagi sono cresciuti del 948% in due settimane.Anche in Israele il numero dei contagi cresce con grande rapidità. Ieri sono stati registrati oltre 10 mila casi, su 220 mila tamponi effettuati. LEGGI TUTTO

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    Covid, accordo Figliuolo-Farmacie per prezzo calmierato per mascherine FFP2

    (Teleborsa) – La Struttura Commissariale e le Associazioni di categoria hanno raggiunto l’accordo per la vendita in farmacia di mascherine FFP2 al prezzo calmierato di 75 centesimi di euro l’una. L’accordo sarà siglato a breve, e le adesioni saranno sottoscritte attraverso il sistema tessera sanitaria. L’accordo con FederFarma, AssoFarm e FarmacieUnite è stato raggiunto dalla Struttura Commissariale del generale Francesco Figliuolo, d’intesa con il Ministero della Salute e sentito l’Ordine dei Farmacisti. LEGGI TUTTO

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    Covid, Fondazione Gimbe: “Con tasso crescita Omicron rischiamo 2 milioni di positivi”

    (Teleborsa) – “Alla crescita enorme dei contagi non corrisponde un’impennata dei ricoveri: su 100mila persone positive, 1100 vengono ricoverate in area medica e 120 in terapia intensiva. Con questo tasso di crescita dei casi però rischiamo comunque di intasare gli ospedali perché si può arrivare a 2 milioni di positivi”. È quanto afferma il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, intervenuto alla trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus.”La situazione dei numeri non ci incoraggia particolarmente, ma ci sono anche buone notizie. Abbiamo una quantità enorme di casi, mai vista, tanto che molti hanno definito la Omicron come il virus più contagioso della storia e i numeri che stiamo vedendo la dicono chiaro in questo senso. Abbiamo in media mobile circa 100mila casi al giorno. La buona notizia – ha affermato Cartabellotta – è che al crescere dei nuovi casi non corrisponde un parallelo incremento dei ricoveri. Ovviamente crescono anche questi numeri, ma le percentuali rispetto al totale dei positivi si riducono progressivamente. Ogni 100mila persone positive, 1100 vengono ricoverate in area medica e 120 in terapia intensiva. Sicuramente è dovuto all’aumento delle dosi booster e ci auguriamo anche alla minore virulenza della variante omicron. C’è una congestione degli ospedali meno veloce, però comunque l’impatto c’è e con questo tasso di crescita rischiamo di arrivare a 2 milioni di positivi e se anche il tasso dei ricoveri fosse l’1% avremmo 20mila persone in ospedale. Bisogna dunque provare ad abbassare la circolazione del virus. Il 6,8% di positività dei tamponi antigenici dimostra che c’è una grandissima circolazione virale. Tutte le misure messe in campo finora dal governo sono una sommatoria di pannicelli caldi che non riescono a rallentare la circolazione. Adesso vediamo cosa verrà fuori dal prossimo consiglio dei ministri. Bisogna limitare i contatti sociali, magari incrementando lo smart working. Mi preoccupa che si prenda tempo prima di assumere decisioni, perché i numeri sono già evidenti”.In particolare, Cartabellotta punta il dito contro la riapertura delle scuole. “La scuola – ha sottolineato il presidente della Fondazione Gimbe – rappresenta un bacino di contagi. È chiaro che non avendo lavorato sugli aspetti strutturali, possiamo modificare quanto vogliamo le modalità di screening e quarantena, ma con questa circolazione virale così alta bisogna fare delle valutazioni. Se decidiamo di tenere aperte le scuole bisognerà chiudere qualcos’altro perché non abbiamo tanti margini per far circolare il virus”. LEGGI TUTTO

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    Covid, continua la crescita dei ricoveri. Da lunedì in zona gialla altre 4 Regioni

    (Teleborsa) – Secondo la rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 30 dicembre il tasso di occupazione in terapia intensiva è salito al 12,9% rispetto al 10,7% rilevato il 23 dicembre. In aumento anche il tasso di occupazione in aree mediche che a livello nazionale risulta essere pari al 17,1% contro il 13,9% della settimana precedente. I dati sono contenuti all’interno del monitoraggio settimanale ISS-Ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia di Covid in Italia. L’incidenza settimanale a livello nazionale dei casi Covid continua ad aumentare rapidamente: è più che raddoppiata raggiungendo 783 casi per 100.000 abitanti (24/12/2021 – 30/12/2021) contro 351 per 100.000 della scorsa settimana (17/12/2021 – 23/12/2021, dati flusso ministero Salute). Nel periodo 7 dicembre – 20 dicembre, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,18 (range 1,13 – 1,22), leggermente in aumento rispetto alla settimana precedente (era pari a 1,13) ed ancora sopra la soglia epidemica.Da lunedì in zona gialla dovrebbero passare Lombardia, Piemonte, Lazio e Sicilia, si attende solo l’ordinanza del Ministro della Salute per il passaggio di fascia. La scorsa settimana non ci sono stati cambi di colore e dunque a Liguria, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia, le Pa di Trento e Bolzano e la Calabria (gialle dalla settimana ancora precedente) si aggiungono le 4 che da lunedi prossimo cambieranno fascia portando ad 11 il totale delle Regioni gialle. LEGGI TUTTO

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    Brusaferro: più mascherine Ffp2 e vaccini ai bambini

    (Teleborsa) – Prudenza, consapevolezza, fiducia. Così Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, portavoce del Comitato tecnico scientifico (Cts) in un’intervista al Corriere della Sera sintetizza le raccomandazioni che ci potrebbero condurre verso una nuova fase di controllo dell’epidemia. Il Governo ha appena varato un pacchetto di misure restrittive che ci dovrebbero accompagnare verso la porta di uscita dall’attuale criticità. “Nessuna – risponde Brusaferro – prevale sull’altra, come importanza. E’ l’insieme dei provvedimenti che richiama ogni singolo cittadino a un grande senso di responsabilità. Anche l’alleggerimento della quarantena per le persone vaccinate con la maggiore copertura (tre dosi o due se non sono passati 120 giorni) e che hanno contatti con soggetti positivi, fa appello al buonsenso nel gestire i nostri comportamenti. Le precauzioni per loro? Indossare sempre la mascherina Ffp2, per maggior sicurezza, evitare gli assembramenti, avere attenzione se si sta vicino a persone fragili e arrivare al test di negatività. Questo significa vivere la libertà con consapevolezza”. Cresce, intanto, la percentuale dei vaccinati con tre dosi. “Oltre il 60% della popolazione per la quale e’ prescritto il richiamo – spiega ancora Brusaferro al Corsera – il booster, lo ha ricevuto. Parliamo di 19 milioni di persone. Sono numeri di grande soddisfazione e non dubito che diventeranno più grandi. La gente ha compreso che il vaccino è uno strumento fondamentale”.Cosa sappiamo della variante Omicron? “Tutto – risponde il presidente dell’Istituto superiore di Sanità – fa supporre che questa variante sarà diventato largamente dominante attorno alla metà di gennaio. Attualmente si contende il campo con la variante Delta, rispetto alla quale è molto più trasmissibile ma aspettiamo dati più solidi per capire se è meno pericolosa nel dare malattia grave e rendere necessario il ricovero in ospedale. Sappiamo però che tre dosi di vaccino, pur non proteggendo completamente dall’infezione, evitano le complicanze del Covid. Se non ci fossero stati i vaccini, oggi saremmo in una situazione drammatica”. La nota negativi è che sono bambini e ragazzi i più colpiti. “Spero – risponde il portavoce del Cts – che durante queste festività i genitori, seguendo le indicazioni dei pediatri, portino i bambini ai centri vaccinali. E’ importante metterli al sicuro dal rischio del Covid”. LEGGI TUTTO