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    Costa, con fine stato emergenza non finisce pandemia

    (Teleborsa) – “Con la fine dello stato di emergenza il nostro Paese non è fuori dalla pandemia, assolutamente no”. Questo il monito del sottosegretario alla Salute Andrea Costa a Sky Tg24 in merito al termine dello stato di emergenza, previsto per il 31 marzo.”Siamo solo in una fase di gestione diversa. Anche per quanto riguarda la struttura centrale: non c’è più il commissario Figliuolo alla guida, ma tutta la rete e la struttura logistica che è stata improntata in questi anni rimane ed è a disposizione del Paese, pronta in caso di necessità”, aggiunge sottolineando: “non è che smantelliamo tutto con la fine della emergenza. Siamo ancora in pandemia e il virus continua a circolare”.”Oggi dobbiamo completare la somministrazione della dose booster per circa 7 milioni di italiani, perché è proprio la terza dose che ci protegge di più dalle conseguenze gravi della malattia. Detto questo, dobbiamo guardare alle prossime settimane con prudenza e responsabilità ma anche con fiducia perché oggi il 92% della popolazione è vaccinata e questo ci permette di affrontare il futuro con maggiore serenità”, conclude Costa. LEGGI TUTTO

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    Covid, Iss-ministero della Salute: “Risalgono Rt e incidenza”

    (Teleborsa) – Dopo 5 settimane di discesa in Italia torna a crescere la curva dei casi di Covid. L’indice di trasmissibilità Rt dallo 0,75 della scorsa settimana arriva a 0,83. Sale anche l’incidenza dei casi Covid che, questa settimana, si attesta a 510 per 100mila abitanti rispetto a 433 per 100mila della settimana precedente. Queste le anticipazioni sul monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. Nelle terapie intensive e nei reparti ordinari prosegue il calo dell’occupazione dei posti letto per pazienti Covid. Il tasso di occupazione in terapia intensiva – secondo la rilevazione giornaliera Ministero della Salute del 10 marzo – è al 5,5% contro il 6,6% della corsa settimana. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è invece al 12,9% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 03 marzo) rispetto al 14,7% della settimana precedente.Secondo quanto si apprende nessuna Regione supera, questa settimana, la soglia di allerta del 10% per l’occupazione di malati Covid nelle terapie intensive. La scorsa settimana solo la Sardegna superava la soglia (era al 12,7%). Rimane stabile, rispetto a 7 giorni fa, il numero di Regioni che superano la soglia di allerta del 15% per l’occupazione dei reparti ordinari. Si tratta di 10 Regioni: Abruzzo (18,4%); Basilicata (24,4%); Calabria (28,7%); Lazio (16,2%); Liguria (15,1%); Marche (16,6%); Puglia (18,6%); Sardegna (19,5%); Sicilia (23,1%); Umbria (21,5%). Emerge, si apprende, dalla tabella sugli indicatori decisionali del monitoraggio settimanale.In Umbria si registra questa settimana un’incidenza di 993,4 casi Covid per 100mila abitanti, rispetto al valore nazionale pari a 510. Le altre Regioni che registrano le incidenze più elevate sono la Calabria con 780,7 e le Marche con un valore pari a 752 per 100mila abitanti. Segue la Provincia Autonoma di Bolzano con 723. LEGGI TUTTO

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    Covid, crescono contagiati e vittime nelle ultime 24 ore

    (Teleborsa) – Tornano a crescere i nuovi contagi da Covid nelle ultime 24 ore, attestandosi a 60.191 rispetto ai 22.083 di ieri. E’ quanto emerge dal consueto bollettino giornaliero del Ministero della Salute. Le vittime sono aumentate a 184 dalle 130 precedenti. I tamponi molecolari e antigenici effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 531.194, in aumento rispetto ai 188.274 precedenti, con un tasso di positività attestatosi all’11,3% in calo rispetto al 11,7% precedente. I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono 592, 18 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite, mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono 8.776, 213 in meno rispetto a ieri.Torna a salire il numero delle persone attualmente positive in Italia, che sono 1.011.521, con un incremento di 3.161. Sono 13.109.527 gli italiani contagiati dal Covid dall’inizio della pandemia mentre i decessi totali salgono a 156.201. LEGGI TUTTO

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    Covid, nelle ultime 24 ore 38.095 i positivi e 210 morti

    (Teleborsa) – Sono 38.095 i nuovi casi di Covid registrati nelle ultime 24 ore sulla base di 388.836 tamponi molecolari e antigenici effettuati. Ieri i contagi erano stati 41.500 di ieri e i tamponi 431.312. Dati che confermano il tasso di positività stabile poco al di sotto del 10% (9,8% ieri 9,6%). In aumento le vittime, 210 rispetto alle 185 di ieri. Questi i dati diffusi nel bollettino del ministero della Salute. Sono 625 (ieri 654) i pazienti ricoverati in terapia intensiva, 29 in meno rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 31. I ricoverati nei reparti ordinari sono 9.297 (ieri 9.599), ovvero 302 in meno rispetto a ieri.Complessivamente sono 12.948.859 gli italiani contagiati dal Covid dall’inizio della pandemia. Gli attualmente positivi sono 1.023.787, in calo di 17.675 nelle ultime 24 ore, mentre i morti totali salgono a 155.609. I dimessi e i guariti sono 11.769.463, con un incremento di 55.818 rispetto a ieri. LEGGI TUTTO

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    Covid, scende ancora l'incidenza dei contagi. Rt sotto soglia epidemica

    (Teleborsa) – La pandemia di Covid-19 allenta ancora la morsa con un’incidenza dei contagi che scende a 433 ogni 100.000 abitanti nella settimana al 03 marzo 2022, contro i 552 ogni 100.000 abitanti registrati nella settimana al 24 febbraio 2022. Resta inferiore alla soglia epidemica anche l’indice Rt che si attesta a 0,75 dallo 0,73 precedente. E’ quanto emerge dal consueto monitoraggio condotto da Ministero della Salute ed ISS, secondo cui tutte le Regioni e Province autonome sono classificate a basso rischio.La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento è in lieve calo al 16% dal 18%, mentre resta alta la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi, al 35% dal 33% precedente, e quella dei casi scoperti con attività di screening al 49% dal 48%. Il tasso di occupazione per pazienti Covid nei reparti ordinari scende al 14,7% dal 18,5%, mentre il tasso di occupazione in terapia intensiva cala al 6,6% dall’8,4% della settimana precedente.secondo il DM del 30 aprile 2020. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale ministero della Salute-Istituto superiore di sanità, sottolineando poi che sono 8 le Regioni/Province autonome che riportano almeno una singola allerta di resilienza. Nessuna Regione/PA riporta molteplici allerte di resilienza. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, crescono positivi e vittime ma situazione epidemica migliora

    (Teleborsa) – La situazione epidemica in Italia si conferma in via di miglioramento, pur con un aumento dei contagi rispetto a ieri. I nuovi positivi al Covid-19 sono 60.029 rispetto ai 24.408 precedenti, ma in calo del 15% rispetto alla settimana precedente. I decessi registrati nelle ultime 24 ore sono 322 rispetto ai 201 del giorno precedente.E’ quanto emerge dal consueto bollettino del Ministero della Salute, secondo cui i tamponi molecolari ed antigenici effettuati sono 603.639, il triplo rispetto ai 231.766 di ieri, con un tasso di positività che scende dal 10,5% al 9,9%, scendendo al di sotto della soglia del 10% per la prima volta da dicembre. Cala ancora l’occupazione delle terapie intensive, con 32 pazienti in meno, mentre scendono anche i ricoveri nei reparti ordinari, che sono 299 in meno. I casi totali da inizio pandemia arrivano a 12.554.596, mentre le vittime si attestano a 153.512. I dimessi/guariti complessivi si attestano a 11.109.291. Uno sguardo alla situazione regione per regione indica che il numero maggiore dei casi casi Covid sono in Lombardia 7.146, Lazio 6.356, Campania 6.116, Veneto 6.037, Sicilia 5.795, Puglia 5.612. LEGGI TUTTO

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    Vaccino, Figliuolo: quarta dose per i fragili dal 1 marzo

    (Teleborsa) – “Per ciò che riguarda la quarta dose di vaccino anti Covid stiamo per dare le disposizioni attuative perché con il ministero della Salute e le Regioni stiamo ben individuando le platee. Ovviamente sarà abbastanza estensiva “per le categorie fragili, e “la mia indicazione è quella che partiremo il primo marzo, quindi sicuramente continueremo a tenere l’organizzazione che c’è ora in atto”. Lo ha detto il commissario straordinario per l’emergenza Covid, generale Francesco Paolo Figliuolo, a margine di una visita all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze.”Abbiamo delle dosi di vaccino stivate per ogni eventualità – fa sapere Figliuolo -, poi dopo il 31 marzo, quando passeremo la mano, ci sono tutte le interlocuzioni con il ministero della Salute per lasciare un pacchetto pronto. Oggi cadono i due anni dal primo caso e non dobbiamo dimenticarcene, è facile fare le cicale ma quando vengono i tempi duri dobbiamo aver messo del grano da parte. Guai a non aver fatto lezione di questo periodo. Naturalmente speriamo che non accada nulla”. Rispondendo poi a chi gli chiedeva cosa farà dopo la fine dello stato di emergenza Covid il 31 marzo, Figliuolo ha detto: “Di cose da fare ne ho, perché sono il comandante operativo di vertice interforze e se vedete quello che sta succedendo oggi nel mondo penso che di cose da fare ne ho perché da me dipendono tutte le forze nelle missioni operative, sia in Italia che all’estero. Ci sono 37 missioni in atto, tre in Italia e 34 che spaziano in tutte le aree del mondo”. Figliuolo ha anche annunciato che “per la fine di questa settimana arriverà il vaccino Novavax, ne riceveremo poco più di un milione di dosi che saranno subito distribuite a tutte le regioni e province autonome. Poi arriveranno ancora un altro paio di milioni di dosi nel mese di marzo. Per cui ci sarà possibilità anche di utilizzo di questo ulteriore vaccino”.Sulle vaccinazioni anti Covid “noi oggi abbiamo, con ciclo completo, l’89% dei cittadini italiani, quindi oltre 48 milioni”.(Foto: EPA/Biontech) LEGGI TUTTO

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    Covid, Italia: ancora tanti morti. Variante Omicron a oltre 99% dei casi

    (Teleborsa) – Continua la decrescita dei contagi da Covid-19 in Italia, anche se i decessi rimangono tanti, secondo quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute. Nelle ultime 24 ore, i nuovi casi sono stati 67.152, contro i 75.861 del giorno prima e i 99.522 di venerdì scorso. I tamponi processati sono stati 663.786 (ieri 683.715), con un tasso di positività che passa al 10,1% (-1,0%). I morti sono saliti leggermente a 334 (ieri 325), dato che porta il totale delle vittime dall’inizio della pandemia a quota 150.555. Per il quarto giorno consecutivo le ospedalizzazioni registrano un calo: le terapie intensive scendono di 57 unità (ieri -28) con 100 ingressi del giorno, e sono 1.265 totali, mentre i ricoveri ordinari sono 530 in meno (ieri -578), per un totale di 16.824 in tutto, secondo quanto emerge dal bollettino quotidiano del ministero della Salute.Intanto, la variante Omicron rappresenta la quasi totalità dei casi registrati in Italia, secondo gli ultimi dati aggiornati al 31 gennaio (e comunicato oggi). Lo si legge nell’ultima flash-survey condotta dall’ISS e dal Ministero della Salute, insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler. La prevalenza stimata della Omicron era al 99,1%, con una variabilità regionale fra il 95% e il 100%. La variante Delta era invece allo 0,9%. Dal precedente studio, relativo al 17 gennaio, era emerso che Omicron era al 95,8% dei casi e Delta al 4,2%. Alla ricerca rapida hanno partecipato tutte le regioni e province autonome e si è basata su 2.289 campioni analizzati in 122 laboratori.In base ai dati della Cabina di regia sull’andamento della situazione Covid, la regione Sicilia torna in zona gialla a partire da lunedì prossimo dopo due settimane trascorse in zona arancione, mentre il Molise passa da zona bianca a quella gialla. “Considerando l’andamento della pandemia, la curva continua a decrescere”, ha detto il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e portavoce del Comitato tecnico scientifico (CTS) Silvio Brusaferro. “I dati nel periodo 4-10 febbraio mostrano un’incidenza pari a 962 casi, nell’arco di sette giorni, per 100mila abitanti”, ha spiegato. “Il dato si conferma come decrescita e anche in proiezione anche grazie ai valori che ci vengono rappresentati per l’Rt, sia quelli relativi ai pazienti con sintomi, sia quelli relativi ai pazienti ospedalizzati, che si mantengono sotto la soglia epidemica e questo indica che siamo in una fase di chiara decrescita”, ha detto Brusaferro, presentando i dati della cabina di regia sul monitoraggio del Covid nel suo report settimanale. LEGGI TUTTO