More stories

  • in

    CVS Health, trimestrale oltre le attese. Compra Oak Street

    (Teleborsa) – CVS Health, colosso statunitense del mondo sanitario, ha registrato ricavi totali pari a 83,8 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre del 2022, in aumento del 9,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’utile netto è stato di 2,3 miliardi di dollari (1,3 miliardi di dollari un anno fa), mentre l’utile per azione (EPS) rettificato è stato di 1,99 dollari.Gli analisti si aspettavano in media, secondo dati Refinitiv, un utile per azione di 1,92 dollari su ricavi per 73,2 miliardi di euro.I ricavi totali dell’intero anno sono aumentati a 322,5 miliardi di dollari (+10,4%), l’utile netto è sceso a 4,2 miliardi di dollari (da 7,9 miliardi di dollari) e l’EPS rettificato è aumentato a 8,69 dollari (+0,29 dollari). Il cash flow from operations è stato di 16,2 miliardi di dollari.”L’anno scorso è stato caratterizzato da una sovraperformance nelle nostre attività fondamentali, da un robusto flusso di cassa dalle operazioni e da progressi significativi rispetto alla nostra strategia di erogazione dell’assistenza basata sul valore – ha commentato la CEO Karen Lynch – Il 2022 è stato un anno di progressi e continuiamo a sfruttare questo slancio con mosse audaci che miglioreranno l’esperienza dell’assistenza sanitaria”.CVS Health ha anche annunciato che acquisirà Oak Street Health in una transazione interamente in contanti a 39 dollari per azione, che rappresenta un enterprise value di circa 10,6 miliardi di dollari. Oak Street impiega circa 600 fornitori di cure primarie e dispone di 169 centri medici in 21 stati. LEGGI TUTTO

  • in

    Genenta Science, accordo con AGC Biologics per produzione terapia

    (Teleborsa) – Genenta, biotech italiana quotata al Nasdaq che sta sviluppando una terapia genica contro un tipo di tumore al cervello, ha siglato un development & manufacturing service agreement (MSA) con AGC Biologics per la produzione di un prodotto a base di lentivirus per terapia cellulare per i programmi clinici in corso di Genenta.”L’espansione della nostra relazione esistente con AGC Biologics sottolinea il progresso dello sviluppo clinico della nostra piattaforma. Sulla base dei risultati della Fase 1 della sperimentazione clinica di Fase 1/2 in corso, stiamo intensificando il processo di produzione per essere pronti per la Fase 2 del processo”, ha dichiarato Pierluigi Paracchi, amministratore delegato di Genenta.”Questo investimento nella produzione rappresenta un significativo passo avanti ed è basato sulla nostra aspettativa che il trattamento abbia il potenziale per avere un impatto sul microambiente tumorale e rompere la tolleranza immunitaria nei tumori solidi”, ha aggiunto.Genenta aveva dal 2016 un accordo con lo stabilimento di Molecular Medicine a Milano, che è stato successivamente acquisito da AGC Biologics nel 2020. LEGGI TUTTO

  • in

    Regeneron, trimestrale oltre le attese nonostante calo medicinali Covid-19

    (Teleborsa) – Regeneron Pharmaceuticals, azienda statunitense di biotecnologia e biofarmaceutica, ha registrato ricavi in calo del 31% a 3,41 miliardi di dollari nel quarto trimestre 2022. Ecludendo REGEN-COV e Ronapreve, ovvero i medicinali sviluppati per il Covid-19, i ricavi sono aumentati del 14%. La società ha riportato un utile netto di 1,20 miliardi di dollari, o 10,50 dollari per azione, nel trimestre conclusosi il 31 dicembre, rispetto ai 2,23 miliardi di dollari, o 19,69 dollari per azione, dell’anno precedente. L’utile rettificato per azione è stato di 12,56 dollari.Gli analisti si aspettavano in media, secondo dati Refinitiv, un utile per azione di 10,03 dollari su ricavi per 3,13 miliardi di dollari.”Siamo rimasti soddisfatti della nostra performance finanziaria del quarto trimestre e dell’intero anno 2022, evidenziata da una crescita dei ricavi rispettivamente del 14% e del 17%, escludendo i contributi di REGEN-COV e Ronapreve, a dimostrazione della forza commerciale e della crescente diversità della nostra attività”, ha affermato il CFO Robert Landry.”Nel gennaio 2023, il nostro consiglio di amministrazione ha autorizzato un nuovo programma di riacquisto di azioni da 3 miliardi di dollari, consentendoci di continuare a restituire il capitale direttamente agli azionisti – ha aggiunto – Quest’anno, non vediamo l’ora di generare valore per gli azionisti a lungo termine attraverso continui investimenti in ricerca e sviluppo, eccellente esecuzione commerciale e lo sviluppo strategico del business”. LEGGI TUTTO

  • in

    Merck & Co, trimestrale sopra le attese grazie a vendite molnupiravir

    (Teleborsa) – Merck & Co. (conosciuta anche come MSD al di fuori di USA e Canada), una delle più grandi società farmaceutiche del mondo, ha registrato vendite pari a 13,8 miliardi di dollari nel quarto trimestre 2022, in aumento del 2% rispetto al quarto trimestre 2021 (+8% escludendo l’impatto dei cambi), e pari a 59,3 miliardi di dollari nell’intero anno, in aumento del 22% rispetto all’intero 2021.Le vendite di molnupiravir (farmaco antivirale per il Covid-19) sono state di 825 milioni di dollari nel trimestre, ben oltre le stime degli analisti di circa 358 milioni di dollari. L’utile rettificato è stato di 4,13 miliardi di dollari nel quarto trimestre (-10%) e di 19 miliardi nell’intero anno (+40%). L’utile per azione (EPS) rettificato è stato di 1,62 dollari per il quarto trimestre (-10%) e di 7,48 dollari per l’intero 2022 (+39%).Gli analisti si aspettavano in media, secondo dati Refinitiv, un utile per azione di 1,54 dollari su ricavi per 13,67 miliardi di dollari.”Il 2022 è stato un anno eccezionale per Merck, che testimonia il profondo impatto che i nostri farmaci e vaccini stanno avendo sui pazienti a livello globale – ha affermato il CEO Robert Davis – Sono estremamente orgoglioso di ciò che i colleghi hanno ottenuto in quanto a risultati scientifici, commerciali e operativi”.Merck & Co. prevede per il 2023 che le vendite saranno comprese tra 57,2 miliardi e 58,7 miliardi di dollari, e che l’EPS rettificato sia compreso tra 6,80 e 6,95 dollari. Gli analisti, in media, si aspettavano indicazioni per utili di 7,36 dollari su vendite di 58,1 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

  • in

    Pfizer supera 100 miliardi di ricavi, vede prodotti Covid in calo nel 2023

    (Teleborsa) – Pfizer ha registrato ricavi per l’intero anno 2022 pari a 100,3 miliardi di dollari, un massimo storico per Pfizer, che riflette una crescita operativa del 30%. Escludendo i contributi di Paxlovid e Comirnaty (rispettivamente l’antivirale e il vaccino contro il Covid-19), i ricavi sono cresciuti del 2% a livello operativo. L’utile per azione dell’intero anno è stato di 5,47 dollari, in aumento del 42% anno su anno, e l’utile per azione rettificato di 6,58 dollari, in aumento del 62% anno su anno, che rappresentano entrambi i massimi storici per Pfizer.”Mentre ci rivolgiamo al 2023, prevediamo di stabilire ancora una volta i record, con potenzialmente il maggior numero di lanci di nuovi prodotti e indicazioni che abbiamo mai avuto in un periodo di tempo così breve”, ha commentato il CEO Albert Bourla.”Riteniamo che la combinazione di questi lanci attesi a breve termine, ulteriori prodotti in pipeline che potrebbero potenzialmente arrivare sul mercato a medio termine e i contributi previsti dallo sviluppo del business, abbia il potenziale per preparare l’azienda a una crescita continua e robusta per tutto il resto di questo decennio e oltre”, ha aggiunto.Per il 2023, Pfizer si aspetta ricavi da 67 a 71 miliardi di dollari e un EPS rettificato da 3,25 a 3,45 dollari. Stima che i ricavi per l’intero anno, esclusi i prodotti COVID-19, cresceranno dal 7% al 9% a livello operativo rispetto all’intero anno 2022.Il colosso statunitense ha stimato un fatturato annuo di 13,5 miliardi di dollari dal vaccino, al di sotto delle stime di Refinitiv di 14,39 miliardi di dollari, e ha previsto 8 miliardi di dollari di vendite di Paxlovid, al di sotto delle aspettative degli analisti di 10,33 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

  • in

    Covid, da incidenza a ricoveri: numeri in calo

    (Teleborsa) – Notizie positive sul fronte della lotta al Covid: sono tutti in discesa gli indicatori dell’andamento della pandemia in Italia. In calo l’incidenza settimanale a livello nazionale: 65 ogni 100.000 abitanti rispetto a 88 ogni 100.000 abitanti della settimana scorsa.L’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,73 (range 0,68-0,90), in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era a 88 e sotto la soglia epidemica. Le terapie intensive passano da una occupazione del 2,3% al 2,1% e le aree mediche scendono al 6,4% rispetto al 7,9% della scorsa settimana. Lo indica il monitoraggio settimanale sull’andamento del Covid in Italia Iss-MInistero della Salute.Nessuna Regione o provincia autonoma è classificata a rischio alto secondo i criteri di valutazione della possibile evoluzione dei casi di Covid in Italia. Tre sono a rischio moderato e sono, secondo quando apprende ANSA, Emilia Romagna, Liguria e Puglia, e diciotto sono classificate a rischio basso.Secondo quanto rileva il Ministero della Salute, netto calo dei decessi e dei casi di Covid-19 in Italia nella settimana 20-26 gennaio 2023: i deceduti sono infatti 345 con una variazione di -30,3% rispetto alla settimana precedente (495), mentre i nuovi casi positivi sono 38.168 con una variazione di -26,5% rispetto alla settimana prima (51.897). I tamponi effettuati sono stati invece 608.732 con una variazione di -11,4% rispetto a sette giorni fa (687.233) ed il tasso di positività è del 6,3% con una variazione di -1,3% (la settimana precedente era pari al 7,6%). LEGGI TUTTO

  • in

    Abbott, trimestrale oltre attese nonostante calo test Covid-19

    (Teleborsa) – Abbott Laboratories, colosso statunitense della farmaceutica, ha registrato vendite pari a 10,1 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2022, che sono state influenzate negativamente da un previsto calo anno su anno delle vendite relative ai test Covid-19. Sono diminuite del 12% e del 6,1% su base organica (che esclude l’impatto di valuta estera). L’utile netto è stato di 1 miliardo di dollari, in calo del 48,1% rispetto all’ultimo trimestre del 2021. L’utile per azione (EPS) è stato di 0,59 dollari, mentre l’EPS rettificato di 1,03 dollari.Il mercato, secondo dati Refinitiv, si aspettava un utile per azione di 0,92 dollari su ricavi per 9,67 miliardi di dollari.Le vendite per l’intero anno 2022 sono state pari a 43,7 miliardi di dollari (+1,3%, crescita organica del 6,4%) e l’EPS rettificato di 5,34 dollari.”Abbiamo superato in modo significativo la previsione di EPS fornita all’inizio dello scorso anno, nonostante le difficili condizioni economiche globali ha affermato il CEO Robert Ford – La nostra pipeline di ricerca e sviluppo continua ad essere altamente produttiva con diversi lanci di nuovi prodotti recenti e imminenti che ci posizionano bene per il futuro”.Abbott si aspetta, per l’intero anno 2023, un EPS rettificato dalle operazioni continue da 4,30 a 4,50 dollari. Inoltre, prevede una crescita organica delle vendite, escluse quelle correlate ai test COVID-19, a un tasso “high-single digits” e vendite correlate ai test Covid-19 di circa 2 miliardi di dollari. LEGGI TUTTO

  • in

    Johnson & Johnson, trimestrale e guidance sopra le attese

    (Teleborsa) – Johnson & Johnson, società farmaceutica statunitense, ha registrato un calo delle vendite del 4,4% a 23,7 miliardi di dollari quarto trimestre del 2022, guidato principalmente da cambi sfavorevoli e dalla riduzione delle vendite del vaccino COVID-19 rispetto all’anno precedente. La crescita operativa escludendo il vaccino COVID-19 è stata del 4,6%. L’utile per azione (EPS) del quarto trimestre 2022 è stato di 1,33 dollari, in calo del 24,9%, mentre l’EPS rettificato è stato di 2,35 dollari, in aumento del 10,3%. Le attese degli analisti erano per un EPS rettificato di 2,23 dollari.”I nostri risultati per l’intero anno 2022 riflettono la continua forza e stabilità dei nostri tre segmenti di attività, nonostante le sfide macroeconomiche”, ha dichiarato il CEO Joaquin Duato.Il produttore di farmaci prevede che le vendite del 2023 cresceranno dal 3,5% al 4,5% su base rettificata, rispetto all’anno precedente, e si aspetta di guadagnare tra 10,45 e 10,65 dollari per azione su base rettificata, al di sopra delle stime degli analisti di 10,35 dollari per azione. LEGGI TUTTO