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    Pfizer, trimestrale in chiaroscuro mentre cala la spinta del Covid

    (Teleborsa) – Pfizer, colosso statunitense della farmaceutica, ha registrato un utile netto di 2,33 miliardi di dollari, o 41 centesimi per azione, nel secondo trimestre del 2023, in calo del 77% rispetto ai 9,91 miliardi di dollari, o 1,73 per azione, durante lo stesso periodo di un anno fa. L’utile per azione rettificato è stato di 67 centesimi, superiore ai 57 centesimi attesi dagli analisti. Le vendite sono state pari a 12,73 miliardi di dollari, in calo del 54% rispetto allo stesso periodo di un anno fa e inferiori ai 13,27 miliardi di dollari attesi dal mercato. Escludendo i contributi di Comirnaty e Paxlovid (i due prodotti per il Covid-19), i ricavi sono cresciuti del 5% a livello operativo.La società ha ristretto il suo intervallo di guidance sui ricavi per il 2023 da 67 a 70 miliardi di dollari (rispetto a un range precedente di 67-71 miliardi), pur mantenendo le sue prospettive per l’EPS rettificato da 3,25 a 3,45 dollari.”Nonostante alcune sfide a breve termine sui ricavi dei singoli prodotti, riteniamo che l’azienda sia ben posizionata per una crescita accelerata dei nostri prodotti non COVID nella seconda metà del 2023 – ha commentato il CFO David Denton – L’ambiente COVID continua a evolversi rapidamente e rimane altamente imprevedibile. Nonostante questa incertezza, l’azienda continua a concentrarsi sull’assicurare il successo delle vaccinazioni autunnali durante la stagione delle infezioni respiratorie”. LEGGI TUTTO

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    International Care Company, Intesa Sanpaolo Vita entra nel capitale con il 10%

    (Teleborsa) – International Care Company, società italiana leader nei servizi di assistenza e quotata su Euronext Growth Milan, ha annunciato che è stato stipulato un accordo tra l’azionista di controllo (FD Holding) e i suoi soci diretti e indiretti di controllo con Intesa Sanpaolo Vita, finalizzato all’ingresso della stessa all’interno del capitale sociale.L’operazione, finalizzata ad accelerare il processo di crescita di International Care Company, prevede: un aumento di capitale sociale con esclusione del diritto d’opzione, riservato a Intesa Sanpaolo Vita per un importo comprensivo di sovrapprezzo pari a massimi 500.507,7 euro, mediante emissione di 238.337 nuove azioni a un prezzo pari a 2,10 euro per azione, di cui 1,14 a capitale sociale e 0,96 a titolo di sovrapprezzo; una compravendita di azioni di International Care Company tra FD Holding e Intesa Sanpaolo Vita, ai sensi del quale FD Holding venderà a quest’ultima 238.338 azioni allo stesso prezzo di 2,10 euro per azione.Ciò porterà la compagnia assicurativa ad acquisire 476.675 azioni ordinarie di International Care Company, corrispondente a circa il 10% del capitale sociale post money.”La giornata di oggi è un’altra importante pagina nella storia e nel processo di crescita di International Care Company – ha commentato l’AD Gualtiero Ventura – Collaboriamo con un gran numero di player di primo piano e la cosa ci crea sicuramente molta soddisfazione, ma la volontà di un leader del settore come Intesa Sanpaolo Vita di investire in noi ci rende estremamente orgogliosi e ancor più consapevoli del lavoro svolto fino ad oggi e delle enormi potenzialità della nostra realtà”. “I nuovi capitali a disposizione e, soprattutto, la possibilità di poter lavorare a stretto contatto con la Compagnia comporterà un’ulteriore accelerazione non solo per la nostra crescita e i nostri piani di sviluppo, ma anche per consolidare il nostro vantaggio competitivo, continuando ad investire fortemente nel connubio tra innovazione tecnologica e rapporto umano”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Eli Lilly acquisirà Versanis per 1,93 miliardi di dollari

    (Teleborsa) – Eli Lilly, colosso farmaceutico statunitense quotato sul NYSE, ha siglato un accordo definitivo per l’acquisizione di Versanis Bio, un’azienda biofarmaceutica privata in fase clinica focalizzata sullo sviluppo di nuovi farmaci per il trattamento delle malattie cardiometaboliche. Il farmaco principale di Versanis, il bimagrumab, è in fase di valutazione in uno studio intermedio da solo e in combinazione con Wegovy di Novo Nordisk negli adulti in sovrappeso o obesi.”Lilly è impegnata a studiare potenziali nuovi farmaci per combattere le malattie cardiometaboliche, inclusa l’obesità, una malattia cronica che colpisce oltre 100 milioni di americani – ha affermato Ruth Gimeno, Ph.D., vicepresidente del gruppo, diabete, obesità e ricerca cardiometabolica presso Lilly – Unificando la conoscenza e l’esperienza nella biologia delle incretine di Lilly con la profonda conoscenza della biologia dell’attivina di Versanis, miriamo a sfruttare i potenziali benefici di tali combinazioni per i pazienti”.In base ai termini dell’accordo, gli azionisti di Versanis potrebbero ricevere fino a 1,925 miliardi di dollari in contanti, comprensivi di un pagamento anticipato e pagamenti successivi al raggiungimento di determinati traguardi di sviluppo e vendita. La transazione è soggetta alle consuete condizioni di chiusura. Questa transazione si rifletterà successivamente nei risultati finanziari e nella guidance finanziaria di Lilly. LEGGI TUTTO

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    Bristol Myers Squibb, risultati positivi da farmaco per cancro alla vescica

    (Teleborsa) – Bristol Myers Squibb, una delle principali aziende farmaceutiche a livello mondiale, ha comunicato che la sua immunoterapia contro il cancro, Opdivo, in combinazione con la chemioterapia ha prolungato la sopravvivenza e ha aiutato i pazienti con un tipo di cancro alla vescica a vivere liberi da malattia in uno studio in fase avanzata. Opdivo ha quindi raggiunto il duplice obiettivo principale del test.”La notizia di oggi è un altro esempio del potere delle combinazioni di immunoterapia di trasformare i risultati per i pazienti con cancro – ha commentato Dana Walker, vice president, global program lead, genitourinary cancers presso Bristol Myers Squibb – Opdivo con chemioterapia a base di cisplatino è la prima combinazione basata su immunoterapia a migliorare sia la sopravvivenza globale che la sopravvivenza libera da progressione nei pazienti con carcinoma uroteliale non resecabile o metastatico precedentemente non trattato che sono eleggibili per la chemioterapia a base di cisplatino, rafforzando i benefici dei trattamenti a base di Opdivo visti in una varietà di tumori genito-urinari”.”Siamo incoraggiati da questi risultati positivi e rimaniamo fermi nel nostro impegno a portare nuove soluzioni ai pazienti con esigenze insoddisfatte”, ha aggiunto. LEGGI TUTTO

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    Salute, Enea: dalla melagrana molecole benefiche per il fegato

    (Teleborsa) – Da una ricerca condotta da ENEA emerge che alcune molecole contenute nella melagrana hanno un potenziale effetto antinfiammatorio sul fegato. Pubblicato sulla rivista internazionale Natural Product Research e finanziato dall’azienda italiana di nutraceutica Esserre Pharma, lo studio ha investigato gli effetti benefici di alcune particolari sostanze presenti in grandi quantità nei chicchi rossi (arilli) ma anche nella buccia e nelle membrane interne della melagrana.”Dalle prime analisi in vitro è emerso che il trattamento a base di estratto di melagrana è in grado di ridurre in modo significativo la risposta infiammatoria in cellule epatiche umane; le sostanze attive contenute nel frutto intero sono in grado di inibire la produzione e il rilascio di specifiche molecole coinvolte nella risposta infiammatoria e responsabili del danno al fegato”, spiega Barbara Benassi, responsabile del Laboratorio ENEA Salute e Ambiente e coautrice dello studio sperimentale insieme alla collega di laboratorio Maria Pierdomenico e a Costanza Riccioni di Esserre Pharma.Il melograno (Punica granatum L.) è un albero da frutto adattabile a una vasta gamma di condizioni agro-climatiche; è originario dell’Iran, ma attualmente è coltivato in molte regioni del mondo, tra cui l’Italia. La produzione e il consumo del suo frutto sono aumentati nel tempo per via delle sue proprietà benefiche, tanto da essere considerato un nuovo superfood. I frutti del melograno sono una grande fonte di molecole bioattive, come i polifenoli e gli acidi grassi polinsaturi, che svolgono un’azione antinfiammatoria, antidiabetica, antiossidante, antimicrobica e antitumorale per alcune forme di cancro. “Se la maggior parte di questi effetti sono dimostrati e comprovati da sperimentazioni a base di semi e di succhi di frutta fresca, con il nostro studio, invece, – sottolinea Benassi – puntiamo a valorizzare le molecole presenti anche nella buccia e nelle membrane interne della melagrana e i loro effetti benefici in un ambito ancora poco esplorato quale l’infiammazione epatica”. Il fegato è uno dei bersagli di microrganismi patogeni e sottoprodotti batterici provenienti dall’intestino attraverso la vena porta, il vaso sanguigno che convoglia il sangue dall’intestino all’organo epatico. Un tipico esempio è l’endotossina LPS (LipoPoliSaccaride), una sostanza tossica che è legata alle strutture cellulari di alcuni batteri. “Nei nostri esperimenti in vitro abbiamo prima indotto una risposta infiammatoria nelle cellule di fegato, utilizzando la stimolazione con l’endotossina LPS; quindi, abbiamo somministrato l’estratto di melagrana alla concentrazione di 1 microgrammo per millilitro. Il risultato è stato molto incoraggiante: l’estratto ha ridotto il rischio di infiammazione e, di conseguenza, di danno al fegato – spiega Benassi –. E da questi primi risultati ipotizziamo che la biomolecola attiva nell’azione antinfiammatoria dimostrata in laboratorio sia la punicalagina, il polifenolo più abbondante presente nel nostro estratto di frutta e scarti”.”Con il Laboratorio ENEA Salute e Ambiente stiamo svolgendo un ottimo lavoro di ricerca per valutare e dimostrare l’attività biologica degli estratti di alcuni frutti mediterranei. E la determinazione delle proprietà antinfiammatorie dell’estratto del frutto di melograno getta le basi per lo sviluppo di una nuova linea di prodotti nutraceutici, che mira a sostenere le funzioni energetiche del nostro organismo e il sistema immunitario”, conclude Riccioni. LEGGI TUTTO

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    Bausch + Lomb acquista asset da J&J per 107 milioni di dollari

    (Teleborsa) – Bausch + Lomb, azienda nordamericana attiva nel campo della salute degli occhi, ha annunciato l’acquisizione della linea di prodotti Blink di gocce per occhi e lenti a contatto da Johnson & Johnson. L’acquisizione è definita strategica e come l’ultimo esempio dell’impegno dell’azienda nell’aumentare la convenienza per i consumatori di prodotti da banco (OTC) nella cura degli occhi.”C’è una crescente necessità di alleviare i sintomi degli occhi secchi e delle lenti a contatto secche, e i prodotti OTC sono spesso la prima opzione scelta dai consumatori – ha affermato John Ferris, vicepresidente esecutivo, Consumer, Bausch + Lomb – L’aggiunta di Blink amplia il nostro solido portafoglio di marchi OTC per la cura degli occhi, consentendoci di offrire più scelte ai consumatori e ai professionisti della cura degli occhi”.Secondo i termini dell’accordo, Bausch + Lomb ha accettato di acquisire la linea di prodotti Blink per 106,5 milioni di dollari in contanti.(Foto: Photo by Joel Staveley on Unsplash) LEGGI TUTTO

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    Moderna avvia processo di approvazione per vaccino RSV per anziani

    (Teleborsa) – Moderna, società di biotecnologie specializzata in terapie e vaccini a RNA messaggero (mRNA), ha avviato il processo di richiesta per ottenere l’approvazione per il suo vaccino contro il virus respiratorio sinciziale (RSV) negli anziani con le autorità di regolamentazione negli Stati Uniti, in Australia e in Europa.In particolare, la società ha presentato domande di autorizzazione all’immissione in commercio per mRNA-1345 (la denominazione del vaccino) con l’Agenzia europea per i medicinali (EMA), Swissmedic in Svizzera e la Therapeutic Goods Administration (TGA) in Australia e ha avviato il processo di rolling submission per una Biologics License Application alla Food and Drug Administration (FDA) statunitense.”L’RSV è una delle principali cause di infezioni del tratto respiratorio inferiore negli anziani e può causare un onere significativo per i sistemi sanitari attraverso ricoveri e cure di emergenza – ha affermato Stéphane Bancel, CEO di Moderna – La nostra piattaforma mRNA ci ha permesso di passare dai test clinici iniziali al nostro primo studio internazionale di fase 3 all’avvio delle richieste normative per mRNA-1345 in soli due anni, consentendoci di affrontare questo pervasivo carico di salute pubblica con velocità e rigore clinico”. LEGGI TUTTO

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    Moderna, domanda a EMA per vaccino Covid aggiornato

    (Teleborsa) – Moderna, società di biotecnologie specializzata in terapie e vaccini a RNA messaggero (mRNA), ha presentato una domanda di regolamentazione all’Agenzia europea per i medicinali (EMA) per il suo vaccino COVID-19 aggiornato che codifica la proteina spike per la variante XBB.1.5 di SARS-CoV-2.”I nostri test clinici preliminari hanno dimostrato che il nostro vaccino COVID-19 aggiornato è efficace nel generare una risposta immunitaria contro le attuali varianti preoccupanti e riteniamo che svolgerà un ruolo fondamentale nella protezione da malattie gravi e ospedalizzazione”, ha affermato Stéphane Bancel, amministratore delegato di ModernaModerna sta inviando i dati alle autorità di regolamentazione di tutto il mondo per far avanzare il suo vaccino COVID-19 aggiornato in tempo per la stagione delle vaccinazioni autunno/inverno e ha recentemente depositato presso la Food & Drug Administration degli Stati Uniti, Health Canada e altre autorità sanitarie. LEGGI TUTTO