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    Coronavirus, positivi continuano a salire (+574). Veneto la regione più colpita

    (Teleborsa) – Contagi in costante aumento in Italia, con numeri di positività che hanno superato i 500 al giorno. Anche oggi, il consueto bollettino del Ministero della Salute ha rilevato 574 positivi nelle ultime 24 ore in aumento rispetto ai 523 di ieri. I casi totali si portano così a 252.809. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 46.723 tamponi.Un salto indietro di quasi due mesi – questi numeri non si vedevano dallo scorso 24 giugno quando furono 577 – causato in larga parte dalle troppe deroghe alle norme sul distanziamento e sull’uso delle mascherine ed anche ai contagi di rientro dall’estero.Fra gli attualmente positivi (14.249), si registrano 771 ricoverati con sintomi (15 in meno rispetto a ieri), 56 persone in terapia intensiva e 13.422 in isolamento domiciliare (182 in più di ieri).Fra dimessi e guariti si contano 203.326 persone (+403 unità), mentre le vittime scendono a 3 nelle ultime 24 ore, portando il totale dall’inizio della pandemia a 35.234Il Veneto si conferma la regione in cui si contano più contagiati (127 più di ieri) mentre in Lombardia si registrano 97 positivi e in Emilia Romagna 57 in più. Contagi zero per Valle d’Aosta e Molise LEGGI TUTTO

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    Spagna si prepara alla seconda ondata: chiuse discoteche e limiti orari ai bar

    (Teleborsa) – La Spagna appronta le nuove misure per far fronte alla seconda ondata di Covid-19, dal momento che i contagiati hanno già superato quota 3mila al giorno.Fra le 11 misure restrittive annunciate dal Ministro spagnolo della Sanità Salvador Illa, al termine di una riunione d’emergenza con le autonomie locali, la chiusura anticipata dei bar ed il blocco totale delle discoteche e dei locali notturni, un tema che si sta valutando anche in Italia da alcuni giorni. Prescrizioni più rigide anche sull’utilizzo delle bottiglie nei locali e su altre norme di comportamento.Il Ministro Illa ha poi raccomandato alla popolazione di limitare gli incontri ai gruppi più vicini, non superare un massimo di 10 persone e fare test frequenti in centri sociali e sanitari.Il governo spagnolo ha infine annunciato l’estensione a tutto il Paese del divieto di fumo in strada, nel caso in cui non possa essere rispettato il distanziamento di 2 metri, dopo che la norma era già stata introdotta in Galizia e nelle Baleari. LEGGI TUTTO

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    Covid-19, corsa ai vaccini: UE sigla accordo con Astrazeneca e Londra con J&J

    (Teleborsa) – E’ corsa ad assicurarsi i vaccini anti-Covid. Ad alimentare la competizione internazionale ha contribuito la seconda ondata di contagi, che sta investendo l’Europa, ed anche l’annuncio che la Russia sta già sperimentando il suo vaccino.L’UE si assicura la fornitura di AstazenecaLa Commissione europea ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la casa farmaceutica britannica Astrazeneca per l’acquisto di almeno 300 milioni di dosi di vaccino, più un’opzione per l’acquisto di altri 100 milioni di dosi. L’accordo segue quelli analoghi siglati con Sanofi-GSK e Johnson & Johnson.”L’accordo di oggi è la pietra angolare nell’attuazione della strategia sui vaccini della Commissione europea. Questa strategia ci consentirà di fornire futuri vaccini agli europei e ai nostri partner in altre parti del mondo”, ha spiegato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.Stella Kyriakides, Commissaria per la Salute, ha aggiunto “dopo settimane di negoziati, abbiamo il primo accordo di acquisto anticipato dell’UE per un candidato vaccino”. “Continueremo a lavorare instancabilmente – ha assicurato – per portare più candidati in un ampio portafoglio di vaccini dell’UE”.Il Regno Unito guarda verso gli USASe l’UE ha stipulato più contratti possibili, il Regno Unito non è rimasto a guardare ed ha annunciato oggi un accordo con le compagnie americane Johnson & Johnson e Novavax, per l’acquisto di potenziali vaccini contro il Covid-19. Londra così ha portato a sei il numero totale di accordi siglato per assicurarsi il vaccino in misura rapida e sufficiente.Johnson & Johnson si è impegnata tramite la divisione Janssen Pharmaceutica, a fornire al Regno Unito 30 milioni di dosi del candidato vaccino, scopo di lucro e da usare in caso di emergenza pandemica. C’è anche una opzione per l’acquisto di altri 22 milioni di dosi. LEGGI TUTTO

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    USA, Dipartimento Salute: ottimismo su vaccino a gennaio

    (Teleborsa) – Negli Usa a gennaio prossimo saranno disponibili “centinaia di milioni di dosi” del vaccino per il Covid-19 gratuite. Lo ha detto il Vice direttore generale del Dipartimento alla Salute, Paul Mango, nel corso di una conferenza stampa telefonica.”Ci auguriamo non solo che ogni americano abbia accesso ad un vaccino gratuito ma che non debba pagare nulla neanche per la sua somministrazione” ha detto aggiungendo che “siamo sulla buona strada per avere centinaia di milioni di dosi pronte di qui a gennaio 2021”.Infatti, ha proseguito Mango, “sono cautamente ottimista sul fatto che almeno uno dei sei vaccini in corso di sperimentazione si dimostri efficace e sicuro antro la fine dell’anno”.Il dirigente del Dipartimento alla Salute ha assicurato che non sarà allentato il rigore dell’iter della sperimentazione per favorire la corsa di Trump alla riconferma a novembre: “Non abbiamo in nessun modo ridotto il rigore regolamentare con il quale valutiamo e, auspicabilmnte, autorizzeremo i vaccini”.Intanto, l’epidemia di conronavirus negli Stati Uniti non si ferma. Nella giornata di ieri giovedì 13 agosto si sono infatti registrati 53.276 nuovi casi, che hanno portato il totale a 5,27 milioni di contagi dall’inizio della pandemia di covid-19. I decessi sono stati invece 1.185, cifra che ha fatto salire il numero complessivo di morti negli Usa a 167.248 anche se recenti studi sostengono che sono oltre 200mila. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, cresce l'allerta in Italia: lockdown locali se situazione sfugge di mano

    (Teleborsa) – Un lockdown generalizzato come quello vissuto tra marzo e maggio “è decisamente improbabile”, chiusure locali no, anzi. “Possono diventare inevitabili se la situazione sfugge di mano, se il controllo del territorio e degli infetti sfugge di mano”. A parlare è Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico.In Italia nella scorsa settimana si è assistito a un “progressivo peggioramento”, come certifica il rapporto di monitoraggio del Ministero della Salute e ISS che focalizza la sua attenzione sul mantenere alta la guardia e sul rafforzamento delle attività di contact tracing “in modo da identificare precocemente tutti i potenziali focolai di trasmissione e continuare a controllare l’epidemia”.Nel documento si riportano 925 focolai di Covid di cui 225 nuovi, entrambi in aumento per la seconda settimana consecutiva, mentre le Regioni con valore Rt maggiore di 1 sono 9. Nel frattempo nella giornata di ieri per la seconda volta nel giro di una settimana si sono superati i 500 contagi da Covid-19 nelle 24 ore: 523 (481 il giorno precedente).Anche per questo Miozzo si dice pienamente d’accordo con la decisione di chiudere le discoteche: “checché se ne dica, con migliaia di ragazzi ammassati non c’è nulla da fare. Le aggregazioni di massa sono devastanti – ha aggiunto – impossibili da gestire”.Anche sul fronte rientri prende forma la risposta delle Autorità. Nei prossimi giorni, nei principali aeroporti, nei porti e linee di confine, in via sperimentale si potranno trovare postazioni per eseguire i test rapidi per chi è sprovvisto dell’attestazione del test eseguito prima della partenza e risultato negativo al Coronavirus. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, cresce ancora curva contagi in Italia: 523 in 24 ore. Sei i morti

    (Teleborsa) – Continua, purtroppo, a salire nel nostro Paese la curva dei contagi: sono 523 (ieri erano stati 476) i casi nelle ultime 24 ore, per un totale di 252.235 da inizio emergenza. Sei le vittime.Intanto, il Ministero della Salute comunica che per avere informazioni i viaggiatori di rientro da Spagna, Grecia, Croazia e Malta, possono chiamare dall’Italia il numero gratuito 1500 e dall’estero i numeri +39.02.32008345; +39.02.89619015 e +39.02.83905385. Lo comunica il dicastero in un approfondimento sull’ordinanza firmata ieri dal ministro Roberto Speranza, che stabilisce per chi torna in Italia da questi Paesi l’obbligo di sottoporsi a tampone per verificare l’eventuale contagio da Covid-19.”Tornare indietro sarebbe una catastrofe, ma è bene sapere che se i contagi continueranno a salire i lockdown locali saranno inevitabili. Noi monitoriamo la situazione e guardiamo i dati. Ci piacerebbe molto far tornare la situazione alla normalità. Ma adesso c’è grande preoccupazione”. Lo ha detto Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico, in un’intervista al Corriere della Sera. LEGGI TUTTO

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    Il Coronavirus non piega la testa: dagli Usa al Bhuthan. Premier francese preoccupato

    (Teleborsa) – I morti per coronavirus negli Stati Uniti potrebbero aver già superato quota 200.000, ben oltre i 166.038 conteggiati dalla Johns Hopkins University. A fare i conti è il New York Times, secondo il quale molti stati sono indietro di settimane – se non di mesi – nel riportare il numero dei morti.Non usa giri di parole il Primo Ministro francese, Jean Castex, che prendendo la parola durante una visita a Montpellier ha usato frasi che non lasciano spazio ad interpretazioni: “La situazione epidemiologica sta evolvendo nella cattiva direzione”, ha detto chiedendo ai prefetti di “estendere il più possibile l’uso della mascherina”.Numeri impressionanti, specie tenendo conto del rapporto tra popolazione e malati, anche in Israele che, con quasi 9 milioni di abitanti, ha superato il numero di contagi della Cina toccando quota 85.354, dopo gli ultimi 1.641 casi.Anche il Bhuthan, per la prima volta dallo scoppio della pandemia, è da oggi in lockdown. La decisione dopo che una cittadina del piccolo regno sull’Himalaya, rientrata dal Kuwait e rilasciata dalla quarantena dopo 30 giorni, è risultata positiva dopo altri dieci giorni. Il Paese di 800mila abitanti ha registrato solo 113 casi di coronavirus oltre ad essere uno dei pochi a non aver avuto morti. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, l'impennata di contagi torna a far tremare l'Europa

    (Teleborsa) – Il Covid-19 torna a far paura in tutta Europa. Contagi sopra il migliaio in Francia, Germania e Spagna con numeri che tornano a ricordare quelli registrati a maggio.In Francia in sole 24 ore si è passati dai 1.397 nuovi casi di martedì ai 2.524 registrati nella giornata di ieri. La Direzione generale della Sanità ha precisato che sono stati però oltre 600mila i tamponi effettuati nell’ultima settimana. Rassicurazioni arrivano invece dai ricoveri ospedalieri che restano in diminuzione. Sono invece 17 i decessi registrati che porta il numero complessivo a 30.371.Impennata di contagi anche in Germania: secondo quanto riporta il Robert Koch Institut, il centro epidemiologico nazionale, in 24 ore le infezioni sono cresciute di 1.226 unità – il più marcato dal mese di maggio – che porta il totale dei casi a 218.519. 6 il numero di vittime (9.207 il totale). Per il Ministro della Sanità tedesco Jens Spahn l’evoluzione della pandemia è “estremamente preoccupante” e ha invitato a fare “grandissima attenzione” e ha aggiunto: “si vede bene come si verifichino grandi e piccoli focolai in quasi tutte le regioni del Paese: in parte a causa dei ritorni dalle vacanze, ma anche con le feste di di ogni genere e i festeggiamenti familiari”.In Belgio da oggi è obbligatorio l’uso della mascherina in tutti i luoghi pubblici della regione di Bruxelles per far fronte all’aumento dei casi di coronavirus: nell’area della Capitale belga si è assistito, infatti, ad un aumento dei contagi oltre la soglia dei 50 al giorno per 100.000 abitanti, vale adire più di 600 nuovi casi ogni 24 ore su un territorio di circa 1,2 milioni di abitanti. In Spagna nella sola giornata di ieri altri 3.172 nuovi casi secondo quanto riporta la Johs Hopkins University.Pandemia che non sembra rallentare anche nel resto del mondo. Negli Stati Uniti sempre secondo il conteggio dell’Università i casi nella giornata di ieri sono stati 55.910, numeri molto simili a quelli registrati in Brasile (55.155). LEGGI TUTTO