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    Coronavirus, Pfizer: vaccino verso esame autorità in ottobre

    (Teleborsa) – Il vaccino a cui stanno lavorando il colosso farmaceutico Pfizer e BioNTech “è sulla buona strada” per essere sottoposto all’esame dei regolatori già in ottobre.E’ quanto hanno annunciato in una nota congiunta le due società, dopo aver reso noti nuovi dati sulla fase di sperimentazione, attualmente in corso negli Usa e in Germania.La somministrazione del vaccino, spiega la nota, “è stata ben tollerata con febbri da deboli a moderate in meno del 20% dei partecipanti” allo studio. “In caso di successo clinico”, il vaccino potrebbe essere sottoposto alle autorità ad ottobre e, in caso di approvazione, Pfizer prevede di “fornire fino a 100 milioni di dosi nel mondo entro la fine del 2020 e circa 1,3 miliardi entro la fine del 2021. LEGGI TUTTO

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    Ricciardi: “Prima ondata virus non ancora finita”

    (Teleborsa) – “Si continua a parlare di seconda ondata del virus, ma in realtà non è neanche finita la prima ondata”. Lo ha detto il consulente delMinistero della Salute nella gestione dell’emergenza coronavirus, Walter Ricciardi, intervenendo al Meeting di Rimini.”Sapevamo – ha ammesso – che allentare le misure avrebbe avuto conseguenze. Il virus è pericoloso in ambienti chiusi, bisogna continuare a indossare le mascherine, mantenere le distanze e osservare l’igiene personale”.Poi ha ricordato l’importanza della collaborazione con i Paesi UE, in particolare con la Germania: “La stretta comunicazione tra i Ministri della Salute italiano e tedesco hanno fatto sì che venissero evitati problemi”.Intanto, nell’ultimo mese in Italia i contagi da coronavirus sono aumentati del 141 per cento. E’ quanto rivela l’ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe che, in particolare, indica che tra il 12 e il 18 agosto, rispetto alla settimana precedente, si è verificato un aumento del 20,6% dei nuovi contagi di coronavirus.. E’ salito anche il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva. LEGGI TUTTO

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    Fiumicino e Ciampino primi scali nell'UE a ricevere l'Airport Health Accreditation di ACI

    (Teleborsa) – Importante riconoscimento internazionale per gli aeroporti romani nella lotta alla diffusione del Covid-19. Gli scali di Fiumicino e Ciampino sono i primi nell’Unione Europea, e terzi a livello globale, a ricevere l’Airport Health Accreditation rilasciato dall’Airports Council International (ACI), l’associazione internazionale che rappresenta più di 1.900 aeroporti e che sviluppa standard, politiche e best practice per gli aeroporti fornendo opportunità di informazione e formazione per elevare gli standard di sicurezza in tutto il mondo. Un riconoscimento che dimostra come i protocolli e le misure adottate al “Leonardo da Vinci” e al “G.B. Pastine” siano all’avanguardia nelle procedure di contenimento alla diffusione dei virus e rappresentino un esempio di best practice da seguire nel settore del trasporto aereo.Il programma ACI Airport Health Accreditation (AHA) fornisce agli aeroporti una valutazione di quanto le loro misure sanitarie siano allineate con le linee guida ACI Aviation Business Restart and Recovery e le raccomandazioni della ICAO Council Aviation Restart Task Force, insieme alle best practice del settore. La certificazione è stata ottenuta dopo un’attenta valutazione delle nuove misure e procedure sanitarie introdotte a seguito della pandemia Covid-19 dalla società di gestione dei due aeroporti romani.Ad essere valutati sono stati, tra gli altri, la pulizia e la disinfezione degli spazi aeroportuali, il mantenimento delle distanze fisiche, le protezioni in dotazione al personale, la comunicazione al passeggero.Dall’inizio della pandemia Aeroporti di Roma ha avviato nei due scali della Capitale un piano di intervento considerevole, per l’ampiezza e profondità delle misure attuate, al fine di garantire sicurezza e confort a passeggeri e lavoratori. Dall’attività di sanificazione dell’intero perimetro aeroportuale, fino alla rimodulazione degli spazi all’interno dello scalo per garantire il distanziamento sociale che viene indicato da apposita segnaletica, all’installazione di oltre 300 dispenser di gel igienizzante e di circa 100 termoscanner nei due aeroporti di Fiumicino e Ciampino. Massima attenzione inoltre è stata posta alle informazioni al pubblico, sia attraverso l’aggiornamento dei monitor di servizio che grazie ad appositi totem informativi in doppia lingua con i suggerimenti sui comportamenti da seguire nella lotta al Covid-19.”Siamo estremamente orgogliosi di questo nuovo risultato – ha commentato l’Amministratore Delegato di ADR, Marco Troncone – perché conferma il nostro impegno in un settore fondamentale, quello della salute, per noi prioritario e che è stato già attestato lo scorso giugno dalla certificazione Biosafety Trust rilasciata, per la prima volta ad un aeroporto, dalla RINA SERVICES. Sin dai primi momenti dell’emergenza Covid come società di gestione aeroportuale abbiamo messo in campo una serie di misure per fornire in tempi rapidissimi a passeggeri e dipendenti i massimi standard in materia di salute e igiene, cercando continuamente soluzioni all’avanguardia che coniugassero la sicurezza al comfort ed è con questo spirito che continueremo ad operare nei mesi a venire”.Assessore Lazio, felici di aver contribuito a premio a Aeroporti di Roma”Siamo felici di contribuire come Sistema sanitario regionale a questo importante riconoscimento internazionale per gli Aeroporti di Fiumicino e Ciampino primi nell’Unione europea. Un impegno per la tutela e per il benessere dei viaggiatori e del personale aeroportuale e nella lotta alla diffusione del Covid-19. Gli Aeroporti di Roma sono il biglietto da visita della città Capitale del Paese. Oggi Roma è più sicura”. Lo dichiara in una nota l’assessore alla Sanità e integrazione sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato in merito al riconoscimento per gli scali capitolini di Fiumicino e Ciampino dell’Airport Health accreditation rilasciato dall’Airport council international (Aci) l’associazione internazionale che rappresenta circa 2 mila aeroporti. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, è record di casi in Argentina. Trump: “Vicini al vaccino”

    (Teleborsa) – L’America Latina è l’area mondiale più colpita dalla pandemia da Coronavirus: i decessi hanno superato, ieri, la soglia di 250mila. Quasi 6,5 milioni i contagi totale nella regione. L’Argentina ha registrato, sempre ieri, il più alto numero giornaliero di infezioni da coronavirus: 8.225 nuovi casi, secondo quanto reso noto dal Ministero della Salute argentino.Il Brasile è il secondo paese per casi e morti nel mondo: 3,5 milioni di casi confermati e 112.304 decessi.Il Perù ha registrato oltre 26.000 morti. Il Messico conta 59.106 decessi.”Siamo vicini al vaccino. avremo buone notizie a breve. Abbiamo fatto un lavoro fantastico” contro il coronavirus: “abbiamo salvato molte vite”. Lo afferma Donald Trump in un’intervista a Fox. LEGGI TUTTO

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    Test rapido, Codacons: estenderlo a porti e stazioni

    (Teleborsa) – Dati alla mano, le vacanze stanno avendo un effetto nefasto sulla curva epidemiologica del nostro Paese: per questo, il Codacons chiede di estendere il test rapido sui contagi anche ai porti e alle stazioni (ferroviarie e di autobus a lungo raggio), così da intercettare il maggior numero possibile di casi e ridurre al massimo la diffusione del virus.L’Associazione, che sta monitorando le procedure di sicurezza sui voli operanti in Italia, lancia questo appello alle istituzioni per evitare che si imbarchino positivi o sintomatici. Per la stessa ragione, il Codacons chiede di rafforzare i controlli alle frontiere, come richiesto da alcuni presidenti di Regione, se necessario con l’impiego dell’esercito: il confine con la Slovenia (porta dei Balcani, in questo momento infestati dal Covid19), in particolare, richiede un’attenzione specifica e molto severa. Il rischio infatti è legato all’arrivo di irregolari da Paesi con sistemi sanitari “deboli”, i quali – percorsa la rotta balcanica, attraverso Paesi ad alto tasso di contagio – possono entrare in Italia aggirando i controlli sanitari.La priorità, in ogni caso, è quella di uniformare pratiche e procedure su tutto il territorio nazionale, evitando per il futuro di applicare protocolli “a macchia di leopardo”, differenziati tra Regioni: una prassi che ha rappresentato purtroppo la regola nella gestione italiana del contenimento dell’epidemia, e che – come ampiamente dimostrato – ha incrementato rischi e possibilità di contagio sul nostro territorio.”Bisogna subito prevedere controlli in tutti i luoghi di rientro dalle ferie, così da scoprire per tempo casi di positività al Covid e intercettare immediatamente gli asintomatici, vettori di diffusione del virus”, dichiara il presidente Carlo Rienzi. “Vista la curva dei contagi non è più tempo di applicare mezze misure: le procedure devono essere ferree e devono riguardare l’intero territorio nazionale: altrimenti, rischiamo che la curva risalga rapidamente, e che in seguito sia troppo tardi per intervenire”, conclude. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus in Italia, sale ancora curva contagi. Picco in Lombardia, Emilia e Lazio

    (Teleborsa) – Continua, purtroppo, a salire la curva dei contagi nel nostro Paese: sono 255.278 i casi di coronavirus dall’inizio dell’epidemia con un incremento di 642 rispetto a ieri, quando erano stati 403. Lo comunica il bollettino quotidiano del Ministero della Sanità e della Protezione civile.I decessi salgono a 35.412: 7 più di ieri – quando erano stati 5 – di cui 4 solo in Lombardia. Aumentano anche i tamponi: 71.095 (per un totale di 7.713.154): in crescita rispetto a ieri, quando i test erano stati 53.976.Nessuna regione, purtroppo, può vantare oggi zero contagi.La Lombardia resta la Regione più colpita dal coronavirus con 97.564 casi dall’inizio dell’epidemia: con un incremento di 91 casi rispetto a ieri. 76 i nuovi casi in Emilia Romagna.Picco anche nel Lazio dove, come ha comunicato l’Assessore alla Sanità D’Amato, “si sono registrati 75 casi, di questi i 2/3 sono di importazione e il 30% dalla sola Sardegna. L’aumento è causato dai rientri di positivi asintomatici individuati ai drive – in e sarebbe opportuno effettuare i test agli imbarchi dalla Sardegna per evitare diffusione del virus all’interno delle navi. Diminuiti i pazienti nelle terapie intensive”. Poi un messaggio ai giovani. “Il Covid 19 non è uno scherzo – dice D’Amato – e non va sottovalutato. Colpisce indistintamente se non si mettono in atto le necessarie precauzioni. L’aumento dei casi è diametralmente collegato al calo di attenzione che c’è stato e a chi ne ha sottovalutato gli effetti. Ovviamente auguriamo un decorso clinico breve e di guarigione per chi si trova in questa fase a vivere l’esperienza del ricovero ospedaliero. Non bisogna abbassare la guardia”.”Se va tutto bene in primavera avremo il vaccino contro il Covid. Lavoriamo sodo perché ciò accada”. Lo ha detto il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia, in una intervista alla testata sudamericana Panoramica.L’obiettivo di “garantire quanto prima in tutte le scuole il necessario distanziamento interpersonale” è stato ribadito nella riunione odierna del Cts. Il Comitato ha confermato in merito il parere espresso lo scorso 12 agosto, sottolineando che “la ripartenza di tutte le scuole il prossimo 14 settembre rappresenta una priorità assoluta per il Paese”. LEGGI TUTTO

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    Coronavirus, ancora un triste record per la Spagna

    (Teleborsa) – Non si ferma, purtroppo, la marcia del coronavirus in Spagna dove si sono registrati 3.715 casi nelle ultime 24 ore. Lo ha comunicato Il ministero spagnolo della Sanità. Un numero così alto di nuovi contagi non lo si registrava dalla fine di maggio: lo riferisce l’agenzia Efe.Particolarmente colpita è la comunità di Madrid, con 1.121 nuovi infettati nelle ultime 24 ore, quasi il doppio rispetto ai 581 contagi del bollettino di ieri.Complessivamente, i contagi dall’inizio dell’epidemia sono 370.867 e i morti 28.797. LEGGI TUTTO

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    Discoteche, no alla riapertura. TAR respinge ricorso gestori

    (Teleborsa) – No ala riapertura delle discoteche. Lo ha deciso il TAR che ha respinto di fatto il ricorso presentato dai gestori, stabilendo che “deve prevalere l’interesse pubblico alla salute”.La decisione di chiudere i locali da ballo, dopo i contagi avvenuti fra i giovani, era stata presa domenica 16 agosto con un’ordinanza del Ministro della Salute, in tema di misure urgenti per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.Il sindacato Silb-Fipe-Associazione Italiana Imprese di Intrattenimento da Ballo e di Spettacolo il giorno dopo aveva presentato un ricorso al TAR.La decisione del tribunale è stata depositata stamattina. Si tratta di una decisione cautelare monocratica, in attesa di quella collegiale già fissata per la prima udienza utile, del 9 settembre.Il Tar Lazio, nell’ordinanza presidenziale spiega anche che “la natura dei danni ne consente in linea di principio la successiva reintegrazione anche per equivalente, nel caso che il giudizio abbia esito favorevole alla parte ricorrente” e fa cenno anche alla “comune volontà della Conferenza dei presidenti delle regioni e del Ministero dello sviluppo economico di aprire con immediatezza un tavolo di confronto con le Associazioni di categoria, al fine di individuare gli interventi economici di sostegno nazionali al settore”. LEGGI TUTTO