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    Popolare di Sondrio, S&P allinea rating a BPER. Operazione promossa ma rischi su clientela

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha alzato il rating di Banca Popolare di Sondrio a “BBB” da “BBB-“; l’outlook è stato rivisto a stabile da positivo. Allo stesso tempo, ha confermato il rating di BPER Banca a “BBB”, mantenendo l’outlook stabile.L’upgrade riflette la previsione di una sua probabile integrazione completa in BPER nei prossimi 12 mesi. A seguito dell’offerta pubblica, BPER detiene ora circa il 58,5% di BPS e prevede di convocare l’assemblea degli azionisti per votare l’approvazione della fusione tra i due istituti. L’agenzia di rating ritiene che un minimo di due terzi del capitale rappresentato in assemblea sarebbe sufficiente per approvare la fusione. Sebbene l’attuale partecipazione di BPER in BPS sia inferiore a tale soglia, c’è “un’elevata probabilità che la proposta di fusione ottenga la necessaria maggioranza dei due terzi dei voti in assemblea”. Questa considerazione riflette l’opinione che BPER detenga già una quota significativa del capitale di BPS e che l’intero capitale di BPS non sarà probabilmente rappresentato in assemblea, ma piuttosto prevalentemente dagli azionisti retail. Di conseguenza, “BPS diventerà parte integrante del nuovo gruppo risultante dalla fusione, data la solida logica strategica che giustifica la fusione per la strategia di crescita di BPER”. Pertanto, S&P considera ora BPS una controllata strategica fondamentale di BPER e ha allineato i rating su BPS a quelli di BPER.S&P ritiene che l’acquisizione di BPS rafforzerà il posizionamento di mercato di BPER e ne sosterrà la strategia di crescita. Ciò riflette l’opinione sulla solida logica strategica di BPER, sull’adeguatezza geografica e di business e sulle limitate sovrapposizioni. L’agenzia di rating ritiene che l’obiettivo di BPER di sinergie pari a 290 milioni di euro entro il 2027 sia realizzabile. Inoltre, l’acquisizione di BPS non inciderà in modo significativo sulla qualità degli attivi di BPER negli anni a venire. Tuttavia, l’acquisizione amplierà l’esposizione di BPER al mercato corporate e alle piccole e medie imprese rispetto all’attuale composizione del portafoglio di BPER, tenendo conto delle consolidate posizioni di BPS in questo segmento. Entrambe le banche vantano solide posizioni di funding e liquidità. L’impatto complessivo sul capitale sarà gestibile, probabilmente di 30-40 punti base nel 2027 rispetto alle aspettative pre-acquisizione, a parità di altre condizioni.”Preservare il franchise e la clientela di BPS potrebbe rappresentare, a nostro avviso, la sfida principale per BPER – si legge nella nota di S&P – BPS vanta una presenza solida e consolidata in Lombardia, una delle regioni più ricche d’Italia, e mantiene legami di lunga data con le imprese e le comunità locali. La banca ha beneficiato di una solida reputazione di gestione prudente e di strategie efficaci nell’ultimo decennio. Ciò premesso, prevediamo che BPER sarà in grado di gestire efficacemente i rischi legati a una potenziale interruzione del franchising derivante dall’acquisizione”. LEGGI TUTTO

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    Unipol, AM Best assegna un rating “A” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Unipol ha reso noto che AM Best le ha assegnato un Financial Strength Rating (FSR) di A (Eccellente) e un Long-Term Issuer Credit Rating (Long-Term ICR) di “a” (Eccellente). L’Outlook assegnato a tali rating di credito è stabile. Il 31 dicembre 2024, Unipol ha incorporato UnipolSai Assicurazioni, che in precedenza era valutata da AM Best con un rating di A- (Eccellente) ed un Outlook stabile.Nella sua valutazione, AM Best riconosce la solidità patrimoniale di Unipol come very strong, supportata, inter alia, da una buona generazione interna di capitale. AM Best ha inoltre riconosciuto la solidità e stabilità delle performance operative di Unipol. Il principale fattore di rischio evidenziato dall’agenzia è l’elevata concentrazione geografica del business e degli investimenti.Inoltre, AM Best ha alzato il FSR ad A (Eccellente) e il Long-Term ICR ad “a” (Eccellente) di SIAT – Società Italiana Assicurazioni e Riassicurazioni (SIAT), società controllata da Unipol. L’Outlook dei rating di credito di SIAT è stabile. L’upgrade segue il miglioramento della solidità finanziaria della capogruppo di SIAT, Unipol, come evidenziato dal nuovo rating assegnato. LEGGI TUTTO

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    illimity, Moody’s alza il rating per allinearlo a Banca Ifis dopo successo OPAS

    (Teleborsa) – In seguito all’acquisizione del 92,5% del capitale di illimity da parte di Banca Ifis, Moody’s ha alzato tutti i rating di illimity allineandoli a quelli della stessa Banca Ifis, concludendo pertanto l’azione di rating avviata il 14 gennaio scorso e risolvendo il “review for upgrade”.Di seguito i principali rating oggetto di upgrade: Long-term deposit rating: Baa2 da Baa3, con outlook stabile; Long-term issuer rating: Baa3 da Ba1, con outlook stabile; Senior unsecured debt rating: Baa3 da Ba1, con outlook stabile; Subordinated debt rating: Ba3 da B1; Baseline Credit Assessment (BCA): ba2 da ba3. LEGGI TUTTO

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    Credem, Fitch conferma rating BBB con outlook positivo

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha confermato il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) di Credem a “BBB”, con Outlook positivo, e il Viability Rating (VR) a “bbb”.I rating di Credem riflettono principalmente la qualità dell’attivo superiore alla media e il modello di business diversificato, quest’ultimo considerato da Fitch un chiaro vantaggio strategico e competitivo in Italia. Inoltre, i rating riflettono anche la prudente politica di credito e di gestione del capitale e la stabile struttura dei depositi.L’Outlook riflette quello sul rating sovrano italiano (BBB/Positivo) e sul rating “bbb” attribuito al contesto operativo italiano, e rispecchia anche il miglioramento delle prospettive commerciali e finanziarie per le banche italiane. LEGGI TUTTO

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    Anima, Standard Ethics conferma il rating “EE+”

    (Teleborsa) – Standard Ethics ha confermato il Corporate Standard Ethics Rating (SER) “EE+” ad Anima Holding. Si tratta del settimo notch su nove (nella fascia “Very Strong”) della scala usata dall’agenzia di rating indipendente con sede a Londra e focalizzata sulla sostenibilità. La società del settore del risparmio gestito italiano, che opera principalmente nelle aree di gestione dei portafogli e gestione collettiva, è stata oggetto di un’OPA da parte di Banco BPM, conclusa con successo nell’aprile 2025.Continua il processo di consolidamento della strategia di sostenibilità di Anima, sancita nella Politica di Sostenibilità e nel Piano di Sostenibilità, come testimoniato dall’adesione della Capogruppo e delle SGR controllate ai principali framework internazionali di riferimento. L’impianto normativo interno consiste di politiche allineate ai principi internazionali promossi da Onu, Ocse e Ue, così come previsto dalle migliori pratiche del governo societario.Il 2024 rappresenta un anno di sostanziale continuità con l’esercizio precedente, con importanti sforzi per lo sviluppo della rendicontazione (ancorché volontaria) in ottica di compliance alle evoluzioni normative europee e alle attività della Fondazione Anima. Le Politiche per la gestione degli investimenti responsabili delle SGR sono oggetto di aggiornamento in un’ottica di continuo miglioramento. Gli impatti sono registrati nell’apposita rendicontazione.Si registra un ulteriore ampliamento dell’offerta con nuovi fondi allineati alla normativa europea di riferimento (SFDR). LEGGI TUTTO

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    Mediocredito Centrale, Morningstar DBRS conferma rating BBB e trend Positivo

    (Teleborsa) – Morningstar DBRS ha confermato tutti i rating creditizi di Mediocredito Centrale, incluso il Long-Term Issuer Rating a “BBB” e il Short-Term Issuer Rating a “R-2 (high)”. L’agenzia di rating ha inoltre confermato il trend “Positivo”.Viene evidenziato che, MCC, una piccola banca pubblica con circa 14,5 miliardi di euro di attività totali a fine marzo 2025, è responsabile del supporto alle piccole e medie imprese (PMI) e alle famiglie, in particolare nel Sud Italia, principalmente attraverso finanziamenti e partnership strategiche, gestendo e fornendo incentivi pubblici e sussidi. Morningstar DBRS si aspetta che lo Stato italiano fornisca supporto a MCC in caso di necessità, grazie alla proprietà della banca e alla sua missione pubblica, che Morningstar DBRS ritiene siano i pilastri fondamentali alla base del rating creditizio di MCC. Dal 2017, MCC è interamente di proprietà dello Stato italiano tramite proprietà indiretta tramite Invitalia, a sua volta interamente di proprietà del Ministero dell’Economia e delle Finanze. In collaborazione con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (IFTD), MCC ha partecipato al salvataggio di BdM Banca (BdM; precedentemente Banca Popolare di Bari) nel 2020 ed è diventata la capogruppo del Gruppo Mediocredito Centrale, un gruppo bancario composto da MCC, BdM e Cassa di Risparmio di Orvieto (CRO), ex controllata di BdM e successivamente scorporata. Tuttavia, MCC sta cedendo l’intera partecipazione detenuta in CRO a Banca del Fucino.La redditività di MCC è migliorata dall’acquisizione di BdM, sostenuta da tassi di interesse più elevati, dalla crescita dei prestiti e dalla diversificazione dei ricavi, nonché da una maggiore disciplina dei costi, da minori accantonamenti per perdite su crediti e da minori rischi legali. Secondo Morningstar DBRS, la diversificazione dei ricavi, unita ai risparmi sui costi e alle sinergie derivanti dalla progressiva integrazione di BdM, dovrebbe aiutare MCC a compensare l’impatto negativo sulla redditività derivante dal calo dei tassi di interesse, dai maggiori investimenti digitali, dai potenziali maggiori costi del credito dovuti all’ulteriore ristrutturazione dei prestiti di BdM e alle tensioni commerciali, nonché dallo scorporo di CRO. MCC ha registrato un utile netto attribuibile di 29 milioni di euro nel primo trimestre del 2025, in crescita del 14% su base annua, principalmente grazie al miglioramento della redditività di BdM e ad alcuni effetti positivi di consolidamento. I ricavi totali sono aumentati del 26% su base annua nel primo trimestre del 2025, sostenuti da tutte le fonti di ricavo. Il margine di interesse netto è aumentato del 5% su base annua nel primo trimestre del 2025, poiché i bassi tassi di interesse sono stati più che compensati dai maggiori volumi di prestiti, dal maggiore contributo dei titoli a reddito fisso e dall’ottimizzazione dei costi di finanziamento. Le commissioni nette, che rappresentano il 34% del mix di ricavi di MCC, sono aumentate del 21% su base annua nel primo trimestre del 2025, mentre l’attività di trading e la rivalutazione positiva di alcuni investimenti hanno ulteriormente sostenuto i ricavi. L’efficienza operativa di MCC è notevolmente migliorata, con un rapporto costi/ricavi sceso a circa il 62% nel primo trimestre del 2025 dal 77% del primo trimestre del 2024. Il costo del rischio annualizzato (COR) di MCC si è attestato a ben 95 punti base (bps) nel primo trimestre del 2025, in aumento rispetto agli 80 bps del 2024; Tuttavia, il COR sottostante, esclusi gli accantonamenti per il derisking, è rimasto pressoché invariato a circa 52 punti base nel primo trimestre del 2025.Morningstar DBRS ritiene che il profilo di rischio di MCC sia debole, seppur in miglioramento, considerando il rapporto tra esposizioni deteriorate lorde (NPE) e crediti deteriorati (NPE) del 6,4%, come riportato dalla banca a fine marzo 2025, inclusi i titoli deteriorati garantiti dal Fondo di Garanzia sulla Cartolarizzazione delle Sofferenze, in calo rispetto al 9,2% registrato a fine 2021. Su base netta, il rapporto NPE era del 4% a fine marzo 2025, in calo rispetto al 5,6% registrato a fine 2021. La copertura totale degli NPE è aumentata al 48% a fine marzo 2025, rispetto al 46% circa registrato a fine 2024. I prestiti lordi stage 2 (prestiti il ??cui rischio di credito è aumentato dall’origination) rappresentavano circa l’11% dei prestiti lordi di MCC alla fine del 2024, in aumento rispetto al 9% alla fine del 2023. La maggior parte del portafoglio prestiti di MCC è concentrata in PMI e famiglie, il che implica una bassa concentrazione single-name. Inoltre, una parte significativa del portafoglio prestiti di MCC beneficia di garanzie statali. Morningstar DBRS prevede un aumento dei rischi per la qualità degli attivi in ??futuro a causa delle tensioni commerciali globali e della stagnazione dell’attività economica. La concentrazione delle esposizioni di MCC nelle PMI, in particolare nel Sud Italia più vulnerabile, aggiunge ulteriore rischio alla qualità degli attivi. Tuttavia, i criteri di erogazione del credito di MCC si sono recentemente inaspriti, portando a nuove origination di migliore qualità. Questo, unito a un ulteriore derisking e a un certo supporto all’espansione del credito, con l’allentamento dei tassi di interesse e il progresso della ristrutturazione commerciale di BdM, dovrebbe contribuire a mitigare l’impatto negativo sulla qualità degli attivi della Banca. MCC continua ad avere rischi legali significativi, seppur ridotti, principalmente attribuibili alle attività di BdM prima della sua acquisizione da parte di MCC.MCC è esposta al rischio sovrano attraverso i suoi titoli di Stato italiani, che ammontavano a circa 2,2 miliardi di euro a fine marzo 2025, in calo del 28% rispetto alla fine del 2023 e pari a circa il 15% del suo totale attivo. Alla fine del 2024, il portafoglio di titoli di Stato di MCC rappresentava circa 2,1 volte il suo capitale CET1, significativamente inferiore rispetto al passato, a causa di una riduzione dell’esposizione e dell’accumulo di capitale. Il portafoglio è stato interamente classificato come “hold to collect and sell”, con un conseguente impatto diretto sul patrimonio netto della banca dovuto alla volatilità degli spread creditizi. LEGGI TUTTO

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    Stellantis, Fitch prevede di ritirare i rating per motivi commerciali

    (Teleborsa) – Fitch Ratings prevede di ritirare i rating di Stellantis, colosso italo-francese dell’automotive, intorno all’8 agosto 2025 “per motivi commerciali”. Fitch attualmente assegna a Stellantis i seguenti rating: Long-Term Issuer Default Rating (IDR) a “BBB”/Stabile, IDR a breve termine a “F2”, emissioni di debito a lungo termine con rating senior non garantito a “BBB”.Fitch si riserva il diritto, a sua esclusiva discrezione, di ritirare o mantenere qualsiasi rating in qualsiasi momento e per qualsiasi motivo ritenga sufficiente. Fitch ritiene che gli investitori traggano vantaggio da una maggiore copertura di rating da parte di Fitch e sta fornendo un preavviso di circa 30 giorni al mercato in merito al ritiro del rating di Stellantis.L’ultima azione di rating di Fitch per Stellantis risale al 3 aprile 2025. L’IDR a lungo termine è stato declassato a “BBB” con Outlook Stabile, da “BBB+” con Outlook Positivo. L’IDR a breve termine è stato confermato a “F2” e il rating senior non garantito è stato declassato a “BBB” da “BBB+”. LEGGI TUTTO

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    Intesa Sanpaolo, Scope conferma rating “A” con outlook “Stabile”

    (Teleborsa) – Scope Ratings ha confermato il rating dell’emittente di Intesa Sanpaolo pari ad “A” con outlook “stabile”.Il rating è ancorato alla valutazione del modello di business Resilient (High). Con 935 miliardi di euro di attività totali al primo trimestre 2025, Intesa è il più grande gruppo bancario italiano. Vanta un’attività bancaria completa, con quote di mercato nazionali di rilievo in prestiti e depositi, a cui si aggiunge una consolidata attività assicurativa e di gestione patrimoniale. A dimostrazione dell’ampiezza delle sue attività, i proventi non da interessi rappresentano una quota relativamente elevata dei ricavi del gruppo. Pur essendo presente nell’Europa centrale e orientale, le attività di Intesa sono principalmente nazionali.Scope non prevede modifiche al modello di business e alla strategia del gruppo nel prossimo futuro. Intesa desidera rafforzare la propria posizione sul mercato italiano come leader nel settore della “gestione patrimoniale, protezione e consulenza”, ovvero in attività a basso impiego di capitale, perseguendo al contempo miglioramenti in termini di efficienza attraverso investimenti tecnologici. Inoltre, Intesa mira a mantenere solidi parametri di qualità degli asset e si è impegnata a un maggiore impegno per la sostenibilità.Intesa si concentra sulla crescita organica e non rientra nell’attuale ondata di fusioni e acquisizioni in Italia. Le operazioni straordinarie all’estero si sono limitate a un’acquisizione aggiuntiva in Romania negli ultimi anni. Il gruppo sta attualmente lavorando all’espansione internazionale della sua offerta di Digital Wealth Management. LEGGI TUTTO