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    Enel, S&P abbassa rating a “BBB” con outlook stabile

    (Teleborsa) – S&P Global Ratings ha mantenuto il rating di breve termine di Enel ad “A-2” e abbassato il rating a lungo termine portandolo a “BBB” dal precedente livello di “BBB+”. L’outlook è stabile.L’agenzia ha affermato che la variazione del rating di Enel riflette principalmente il livello dell’indebitamento finanziario netto del Gruppo che ha raggiunto il valore massimo nel 2022, si legge in una nota. LEGGI TUTTO

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    CDP, Fitch conferma rating BBB con outlook Stabile

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha confermato il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) di Cassa Depositi e Prestiti (CDP) a “BBB” con outlook “Stabile”.La conferma riflette l’opinione di Fitch secondo cui CDP rimarrà una government-related entity di alto profilo per l’Italia (BBB/Stabile) e un operatore chiave nell’economia italiana. Fitch si aspetta che CDP amplierà le sue attività (comprese quelle relative al Piano nazionale di ripresa e resilienza) e espanderà il suo ruolo di istituto di promozione nazionale. CDP continuerà a promuovere progetti innovativi di crescita sostenibile, garantendo al contempo il sostegno alle amministrazioni locali e alle imprese italiane.Secondo Fitch, il debito della CDP garantito dall’Italia rimarrà al di sopra del 75% nel medio termine, il che innesca la perequazione del rating. L’equalizzazione di CDP con l’Italia deriva anche dalla valutazione di Fitch della forza del legame tra CDP e lo Stato, e dalla volontà di quest’ultimo di fornire un supporto straordinario se necessario, utilizzando l’approccio top-down secondo i criteri GRE di Fitch. LEGGI TUTTO

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    Assicurazioni italiane, DBRS: nel 2024 atteso miglioramento Vita e resilienza Danni

    (Teleborsa) – Il settore assicurativo italiano è su una tendenza al miglioramento, nonostante il difficile contesto operativo nel 2022 e nel 2023, in particolare nel settore delle assicurazioni sulla vita. Lo afferma DBRS Morningstar in un nuovo report sul tema. Ciò è sostenuto principalmente dalla dinamica crescente dei premi dei prodotti assicurativi vita tradizionali registrata nel 2023 e dalla persistente buona performance del business danni, si legge in una nota.”Riteniamo che il settore assicurativo italiano sia su un trend di miglioramento, nonostante il difficile contesto operativo nel 2022 e nel 2023 – ha affermato Mario De Cicco, Vice Presidente, Global Financial Institutions di DBRS Morningstar – Si prevede che la performance a livello di settore, che ha subito un impatto significativo nel 2022, migliorerà nel breve e medio termine poiché sia le aziende che gli assicurati hanno imparato a destreggiarsi in un contesto di tassi di interesse più elevati mentre le pressioni inflazionistiche si sono attenuate”.Pertanto, DBRS Morningstar prevede che l’elevato livello di riscatti nel segmento vita si normalizzerà, mentre il segmento danni continuerà a beneficiare delle iniziative di ripricing implementate quest’anno e di una maggiore penetrazione di mercato nei segmenti assicurativi non auto. LEGGI TUTTO

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    Bayer, Moody’s modifica outlook da stabile a negativo

    (Teleborsa) – Moody’s ha modificato l’outlook su Bayer, colosso farmaceutico tedesco, da “stabile” a “negativo”, confermando il rating “Baa2”.Il cambiamento delle prospettive su Bayer riflette il potenziale impatto sul credito di un accumulo di eventi negativi nella seconda metà del 2023. In particolare: i recenti riconoscimenti di danni punitivi e compensativi in diversi processi relativi all’erbicida Round-Up di Bayer; la recente interruzione dello studio OCEANIC-AF; in combinazione con una significativa revisione al ribasso delle guidance sull’EBITDA e, in particolare, delle guidance sul free cash flow nell’estate 2023.Alla luce dell’aspettativa che soprattutto la divisione Scienze agrarie continuerà ad affrontare un contesto difficile nel 2024, Moody’s prevede che, in assenza di proventi di cessione, la capacità di ridurre il debito lordo nel 2024 sarà limitata. Tra dicembre 2022 e settembre 2023 il debito lordo di Bayer è aumentato da 41,5 miliardi di euro a 47,3 miliardi di euro, in combinazione con una minore generazione di EBITDA che ha spinto la leva finanziaria lorda rettificata a 5,5x, in netto contrasto rispetto alle precedenti aspettative di Moody’s di un ulteriore riduzione del debito.Le prospettive negative su Bayer riflettono il limitato potenziale di riduzione dell’indebitamento del proprio bilancio attraverso la generazione di flussi di cassa operativi. Inoltre, le prospettive negative riflettono i rischi legati a potenziali deflussi di cassa legati al glifosato e ad altri contenziosi. LEGGI TUTTO

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    Eni, Moody’s conferma rating Baa1 e alza outlook a stabile

    (Teleborsa) – Moody’s Investors Service (Moody’s) ha confermato il rating “Baa1” di Eni e alzato da negativo a stabile l’outlook. La decisione, spiega una nota, è legata al miglioramento dell’outlook sul debito italiano del 17 novembre.L’agenzia ha confermato anche il rating del debito senior non garantito a Baa1, il rating del programma EMTN senior non garantito a (P)Baa1, il Baseline Credit Assessment (BCA) a baa1, il debito subordinato junior a Baa3 di Eni, e i rating del debito della sua controllata garantita, Eni Finance International SA, che includono il rating senior unsecunded Baa1, nonché il rating senior unsecured della società interamente controllata da Eni, Eni Usa, a Baa2. Allo stesso tempo, Moody’s ha confermato il rating Prime-2 dei commercial paper di Eni.L’outlook su tutte le entità è passato da negativo a stabile. LEGGI TUTTO

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    Standard Ethics: aziende quotate non considerano impatti etici ed ESG dell’AI

    (Teleborsa) – L’Intelligenza Artificiale (AI, dall’inglese Artificial Intelligence) viene ancora trattata dalla maggior parte delle grandi aziende come ogni altra tecnologia e “raramente i suoi impatti etici, ESG e di Sostenibilità appaiono governati in modo organico”. È la conclusione a cui giunge Standard Ethics in una ricerca che fornisce una visione sulla governance dell’AI da parte delle maggiori quotate a livello globale. L’agenzia di rating ha tentato di capire se l’AI è ancora gestita come una semplice tecnologia o se invece viene governata come uno strumento più complesso che impatta anche i diritti degli individui a vari livelli, come ormai evidenziato da analisti e da grandi organizzazioni internazionali.L’analisi condotta da Standard Ethics ha esaminato un campione di 245 grandi quotate, di cui 98 dell’area Ue e 147 non-UE. Lo studio si è basato su 4 domande (marcatori) così sintetizzabili: i) se all’Intelligenza Artificiale è stato riconosciuto il suo impatto etico (e ESG) e quindi trattata nei Codici Etici; ii) se le imprese hanno sentito la necessità di pubblicare una policy sull’IA per rendere conto agli stakeholder dei loro approcci; iii) se le imprese rendono pubblici altri documenti minori sull’argomento, seppure meno completi di una policy; iv) se le eventuali policy dedicate all’IA siano chiaramente allineate alle indicazioni internazionali.Dalla ricerca emergono i seguenti punti chiave: lo 0% del campione ha introdotto il tema dell’IA all’interno del Codice Etico o di Condotta; il 9% delle società (ed esclusivamente in ambito europeo) pubblicano policy sulla IA; lo 0% delle policy sulla IA fa esplicito riferimento alle indicazioni volontarie internazionali sulla IA.In riferimento alla pubblicazione di documenti più generici, quindi non policy: il 64% delle aziende UE offre documenti sull’AI e a livello settoriale l’89% delle società Finance, l’88% Health, l’86% Technology e il 70% Utilities forniscono una qualche documentazione; il 55% delle aziende non-UE offre documenti sull’AI e a livello settoriale l’87% delle società Finance, il 78% Media, il 74% Technology forniscono una qualche documentazione.In conclusione, scrive Standard Ethics, “nella maggior parte dei casi esaminati, la presenza di dichiarazioni di principio sull’Intelligenza Artificiale che però non appaiono parte integrante degli strumenti di governance (come i Codici Etici), quindi che non rientrano tra i processi vigilati e verificabili”. Affermazioni che spesso rimandano a future regolamentazioni. Solo in pochi casi si registrano delle policy dedicate. LEGGI TUTTO

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    FS Italiane, S&P conferma rating “BBB” con outlook stabile

    (Teleborsa) – L’agenzia di rating S&P ha confermato l’Issuer Credit Rating di Lungo Termine di FS a “BBB” e l’outlook stabile, che riflette quello della Repubblica Italiana.S&P ha inoltre confermato lo “Stand Alone Credit Profile” (SACP) di FS pari a “bbb+”, un notch superiore a quello della Repubblica Italiana. LEGGI TUTTO

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    Italgas, Fitch conferma rating “BBB+” con outlook stabile

    (Teleborsa) – Fitch Ratings ha confermato il Long-Term Issuer Default Rating (IDR) di Italgas, uno dei principali distributori di gas naturale a livello italiano ed europeo, a “BBB+”. L’outlook è “stabile”.Il giudizio – spiega l’agenzia di rating – riflette il suo profilo di business difensivo come principale operatore di distribuzione del gas in Italia, una posizione monopolistica nel mercato greco della distribuzione del gas, più piccolo ma in espansione, nonché le crescenti ambizioni per le attività idriche regolate italiane e le attività non regolamentate di efficienza energetica, il cui contributo agli utili rimarrà limitato.L’outlook stabile riflette le aspettative di una solida funds from operations (FFO) net leverage e di una FFO interest coverage in media inferiore a 6,0x e superiore a 5,0x, rispettivamente, nel 2023-2027, controbilanciata da un posizionamento debole del net debt/regulatory asset base (RAB) in media al 65%. LEGGI TUTTO